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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/04/19 in tutte le aree
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Il bello della numismatica sta proprio nella varietà di interessi e predisposizioni che contraddistinguono i vari collezionisti: c'è chi cerca l'approdo sicuro di un investimento, chi rincorre la bellezza dello stato di zecca, chi cerca il vissuto storico della moneta, chi indaga sulla vita della moneta oltre il suo tempo di corso regolare e quindi la sua storia "dopo" sia essa una storia di riuso e/o di collezione... massimo rispetto, da parte mia, di ognuno di questi (e altri che non ho citato) aspetti del nostro beneamato hobby! Io, per quel che mi riguarda, apprezzo maggiormente la storia della moneta come oggetto "materiale" contestualizzata sia nel suo tempo che oltre la sua vita regolare (adoro anche laddove possibile indagare sui collezionisti che l'hanno posseduta e/o su eventuali riusi che ha avuto)... quindi ben comprendo quel moto di @Hypergiu che ha fatto scattare la molla dell'acquisto! A tal proposito, gli (e vi!!!) consiglio alcune letture: https://www.academia.edu/1098687/Monete_romane_forate._Qualche_riflessione_su_un_grand_thème_européen_J.-P._Callu_ https://www.academia.edu/1213552/Monete_amuleto_e_monete_talismano._Fonti_scritte_indizi_e_realia_per_letà_romana https://www.academia.edu/7373829/Il_pendente_monetale_di_Salonino_The_coin_pendant_of_Saloninus_from_a_Roman_grave_found_in_Milan_ https://www.academia.edu/357727/Il_pendente_aureo_con_moneta_di_Salonino_dagli_scavi_dell_Università_Cattolica_di_Milano_in_Ricerche_archeologiche_nei_cortili_dell_Università_Cattolica_di_Milano_Atti_delle_giornate_di_studio_Milano_24_gennaio_2000_24_gennaio_2001_Milano_2003_pp._15-30 Questi gli scritti principali, ma nel profilo academia dell'autrice ci sono anche altri contributi interessanti circa la vita delle monete oltre il loro normale uso e scopo... buona lettura! ...e complimenti per quest'aureo che, non sarà bellissimo, ma sicuramente è ben ricco di storia!6 punti
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Gli elefanti utilizzati dagli antichi nelle battaglie campali si possono certamente paragonare , per il loro utilizzo strategico , ai moderni mezzi corazzati chiamati carri armati ; gli elefanti adibiti a scopo bellico e opportunamente attrezzati avevano lo scopo psicologico di gettare terrore nelle file nemiche alla sola vista e nell' udire i barriti degli animali opportunamente aizzati dal guidatore che si chiamava Cornac , ma lo scopo pratico all' inizio della battaglia era quello di aprire varchi negli schieramenti avversari a seguito della carica sfrenata degli elefanti dando poi in tal modo la possibilita' ai propri soldati che seguivano gli elefanti , di entrare nello schieramento avversario prima che questo potesse riorganizzarsi . Questa tattica di utilizzare gli elefanti nelle battaglie campali fu probabilmente utilizzata per la prima volta in India dove gli elefanti erano animali autoctoni , da qui il oro utilizzo si propago' poi in Persia e dalla Persia in Grecia ; i Romani conobbero per la prima volta questi pachidermi nel corso della guerra contro Pirro , quando nel primo scontro ad Heraclea nel 280 a. C. , non avendoli mai visti e non sapendo come fermarli , vennero sconfitti pur infliggendo pesanti perdite all' esercito dell' epirota , tanto che poi nei secoli successivi venne di moda il motto “vittoria di Pirro” a significare una vittoria ottenuta a carissimo prezzo . Gli elefanti da guerra erano provvisti di un guidatore chiamato Cornac seduto subito dietro la testa dell' animale , di una placca in metallo che proteggeva la testa dell' animale e forse anche di protezioni laterali atte a proteggerne i fianchi , ma cosa piu' importante , per aumentare la forza dirompente dell' elefante , di una torretta posta sul dorso , in pratica un castello in miniatura dove trovavano posto due o tre soldati che lanciavano frecce e lance contro i soldati nemici , questi ultimi oltre a cercare di arginare la carica furiosa dell' animale opportunamente aizzata dal guidatore , dovevano allo stesso tempo proteggersi dal lancio di proiettili che cadevano loro addosso da oltre tre metri di altezza ; il tutto , la prima volta che si veniva a contatto con loro , provocava terrore e impossibilita' a difendersi da questa carica furiosa e assordante mentre la terra sotto i piedi tremava aumentando lo sgomento di chi doveva difendersi , fu cosi' per i Romani ad Heraclea . A completamento , un piccolo estratto da Wikipedia : È esplicitamente attestato che l'esercito di Giuba I di Numidia ha incluso degli elefanti con delle torrette nel 46 a.C. . Ciò è confermato anche da un'immagine di un elefante africano con una torretta di Giuba II. Anche gli elefanti egiziani di Tolomeo IV nella battaglia di Raphia avevano delle torrette. Nei secoli successivi il maggior uso degli elefanti da guerra fu contro le legioni di Roma; dalla Battaglia di Heraclea (280 a.C.), alle Guerre macedoniche, gli elefanti terrorizzarono le forze romane che non li conoscevano. La battaglia di Heraclea fu la prima occasione in cui vennero utilizzati tali animali, e fu vinta dai Tarantino-Epiroti proprio grazie all'uso degli elefanti, armi potenti e micidiali per la prima volta affrontate dai Romani. Fu la potenza e la stazza di questi enormi pachidermi a garantire a Pirro la vittoria su Roma. Ma i Romani trovarono il modo di resistere agli elefanti. E Pirro dopo un primo uso con successo nella battaglia di Heraclea, già al secondo scontro (Battaglia di Ascoli d'Apulia) dovette rendersi conto di non possedere un'arma irresistibile. Anche Annibale che faceva conto sulla forza degli animali proboscidati, portò con sé 37 elefanti da guerra durante la traversata delle Alpi, però gli elefanti, non abituati al freddo, essendo di origine nordafricana, morirono tutti eccetto Surus, il leggendario elefante di Annibale, passato alla storia come il più valoroso elefante di tutte le guerre puniche, che sopravvisse ma morì di malaria poco dopo. Alla sua morte Annibale costruì una città in suo onore.[10] Nella battaglia finale di Zama (202 a.C.) la carica degli elefanti cartaginesi risultò inefficace. Dopo le guerre puniche, Roma riportò molti elefanti come premio e furono usati ampiamente nelle sue campagne militari per molti anni dopo. La conquista della Grecia e della Macedonia, in particolare, ha visto molte battaglie in cui i romani schierarono degli elefanti da guerra. Il loro primo uso notevole fu durante la Battaglia di Cinocefale. Il ruolo della forza elefante a Cinocefale fu particolarmente determinante, in quanto la loro carica rapida mandò in frantumi la fascia sinistra Macedone informe, permettendo così ai romani di circondare e distruggere l'ala destra Macedone. Gli elefanti erano presenti anche negli schieramenti romani, nella battaglia delle Termopili e anche nella Battaglia di Magnesia dove ci fu un divario fra i 54 elefanti di Antioco, con i soli 16 elefanti romani. Successivamente i romani schierarono 22 elefanti anche nella Battaglia di Pidna . Il successo dell'uso degli elefanti da guerra romani nel mondo ellenico fu considerato ironico, in quanto secoli prima fu proprio lo stesso Pirro che fece conoscere ai romani la forza di queste creature. In seguito un altro grande uso degli elefanti da guerra nell'esercito Romano fu nella Battaglia di Tapso,dove furono utilizzati dai Pompeiani contro Cesare. Giulio Cesare armò la sua Legio V (Quinta legione) (Alaudae - Allodole) con delle assi e comandò ai legionari di colpire le zampe degli elefanti. La legione resistette alla carica e l'elefante ne divenne il simbolo. Essi vennero utilizzati anche nella campagna Romana contro i Celtiberi in Hyspania e contro i Galli. Gli Elefanti vennero usati nuovamente nella conquista della Gran Bretagna: lo stesso imperatore Claudio si presentò ai celti britannici sopra un elefante. Lo scrittore antico Pollieno registrò che "Cesare aveva un grande elefante che era dotato di armatura con arcieri e frombolieri, effettuati nella sua torre. Quando questa creatura sconosciuta entrò nel fiume i britannici e i loro cavalli fuggirono, permettendo così ai romani di attraversare il fiume indisturbati, anche se tuttavia potrebbe aver confuso questo incidente con quello di un altro elefante usato da Claudio, nella conquista finale della Gran Bretagna. uno scheletro di elefante armato fu infatti ritrovato, e fu pensato inizialmente ad uno dei seguenti elefanti, ma tuttavia degli incontri successivi rivelarono, che in realtà quello scheletro apparteneva ad un Mammouth risalente all'età della pietra. Un'arma anti-elefante si trovò nel maiale. Plinio il Vecchio riporta come "gli elefanti vengano spaventati dal più piccolo stridio di un maiale" (VIII, 1.27). Si ricorda inoltre come un assedio di Megara sia stato infranto dopo che i Megaresi avevano imbrattato di olio dei maiali, dato loro fuoco e spinti verso la massa degli elefanti da guerra del nemico. Gli elefanti da guerra si imbizzarrirono per il terrore dei maiali incendiati e stridenti. In alcuni casi il problema veniva prevenuto allevando gli elefanti insieme a dei maiali, in modo da abituarli al loro stridio. Anche lo scrittore romano Vegezio nella sua opera Epitoma rei militaris riporta, in un capitolo del terzo libro, numerosi esempi, attrezzi e stratagemmi da utilizzare contro gli elefanti: per esempio uccidere i conducenti utilizzando i frombolieri o spaventarli col fuoco. Inoltre gli elefanti si muovono in maniera assai impacciata su un terreno sconnesso o montagnoso. In foto , una terracotta presente al Museo Archeologico Nazionale di Napoli che raffigura un elefante da guerra e una sua probabile ricostruzione .5 punti
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Buon pomeriggio. Oltre alla consueta collezione di monete papali, ogni tanto, quando talvolta ne rimango colpito, mi affaccio anche sulla monetazione romana della prima e seconda repubblica. Mi è capitato di acquistare questo mezzo baiocco, emissione di Fermo per la prima repubblica romana, e non me lo sono lasciato scappare, affascinato dalla sua diciamo pure un po' rozza semplicità.... È vero, la conservazione non sarà perfetta, però la trovo davvero molto affascinante! Voi che ne pensate? Grazie Emiliano4 punti
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Taglio: 1€ Nazione: San Marino Anno: 2018 Tiratura: 1.250.000 Condizioni: BB+ Città: Caserta note: NEWS? Taglio: 0,50€ Nazione: San Marino Anno: 2015 Tiratura: 750.000 Condizioni: BB Città: Caserta3 punti
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Esaminiamo un attimo il manufatto : il foro che lo deturpa e' stato praticato,probabilmente, con un punteruolo che ha provocato l'eruzione del materiale nella direzione di uscita,fosse stato fatto in epoca moderna I bordi sarebbero risultati regolari. La moneta : essa appare decisamente usurata ,nessun contemporaneo , probabilmente , l'avrebbe scelta come monile con fini estetici ,piu' probabile che in epoca antica qualcuno abbia rinvenuto la moneta ed avendone riconosciuto il valore storico o "carismatico" ,non abbia voluto fonderla ma adottarla come "talismano". Ancora : la moneta presenta un colpo che segna la fronte dell'imperatore ,probabilmente inferta da un aratro mentre si trovava ancora nel terreno e chiaramente piu' " viva" quindi recente della media dei colpi presenti sulla moneta ,di conseguenza se il foro era presente prima del suo rinvenimento moderno e' chiaro che la " modifica" atta a rendere l'oggetto un monile e' avvenuta in epoca antica ,con tutte le considerazioni che ne conseguono.3 punti
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Non prendersi troppo sul serio è cosa buona e giusta..? Purtroppo colleziono solo “doppi punti” altrimenti avrei scelto come nik “ Monopunto “?2 punti
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In effetti mancano le B, ma è un dettaglio da poco: chi più ormai fa lo stallo di B per scendere? Dovresti invece notare come i piloti tedeschi siano molto più rudi dei nostrani: selletta? peso inutile! Loro volano attaccandosi con le mani direttamente alle bretelle, da veri uomini, mica come le femminucce dalle nostre parti. Siegesgleitschirme, insomma. I freni, immagino, li azionano con i denti.2 punti
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Sai... non sono così sicuro di aver fatto buona cosa a consigliarti di rivolgere la tua attenzione alle monete modenesi del periodo estense. Ora proponi tante belle monete e io mi trovo costretto a riprendere in mano libri e documenti per soddisfare le curiosità che spesso queste monete mi fanno affiorare. E alcune curiosità vanno messe in evidenza. I giorgini con il ritratto vòlto a destra sono suddivisibili in due diverse tipologie; con santo inginocchiato e con santo in piedi. La tipologia con santo inginocchiato presenta due tipi di ritratti: un tipo con testa grande (priva del busto) e piccola porzione del drappeggio che orna il collo; il tipo con testa piccola, busto e armatura...che corrisponde al Il tuo giorgino. Questo tipo di ritratto corrisponde al ritratto presente anche nei giorgini della tipologia con santo in piedi e corrisponde a tal punto da farmi pensare che ne condivida il punzone e che ne sia contemporaneo o immediatamente successivo. Da notare che questo tipo di giorgino (il tuo) presenta un ritratto con busto proprio per mettere in evidenza un particolare interessante e non trascurabile: il busto ornato del collare con il toson d'oro. Cesare d'Este ricevette notizia di essere stato insignito di questa onorificenza dopo la metà del 1604. Ferrante II Gonzaga, signore di Guastalla e già appartenente all'ordine del Toson d'oro, venne incarico di consegnarlo a Cesare e la cerimonia di consegna ebbe luogo il 18 ottobre del 1604. Il tutto per affermare che questa è sicuramente la data post quem questa tipologia può aver visto la luce. E qui mi fermo... complimentandomi per l'ottimo acquisto... ciao Mario2 punti
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Ciao @Eldorado, ti confermo la tuola classificazione, Munt 19. Ti linko questa discussione in cui presento il mio esemplare, dove puoi trovare informazioni sulla moneta e sulle rarità delle relative tipologie. Michele2 punti
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Buonasera, mi permetto di aggiustare il tiro precisando che questo follis deve essere classificato in modo diverso e cioè come emissione di CONSTANTINVS I in onore del Divus Claudius II Gothicus (+AD 270). D/... ... R/… …; all'esergo TS (dot) B (dot), Thessalonica, AD 317-318. in quanto Costantino ne è l'autorità emittente (d'altronde Claudio II era morto nel 270 e non avrebbe potuto regnare sotto Costantino). Tuttavia è da notare che le officine note per questa moneta battuta a Thessalonica sono , , , , prima, terza, quarta, quinta. L'officina B (seconda) meriterebbe perciò un approfondimento, che cercherò di fare. Ed anzi spero che i più esperti di me vogliano darci un aiuto. Rif: SEAR, n. 16399; RIC VII,pag.503 n. 26; C 245 var.2 punti
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Nel 1992 il Presidente Cesare johnson della Sni auspica giustamente la creazione del museo della moneta di Milano, era il centenario della Sni, passano altri 26 anni, nel 2018 arriva però Ambrosiana per la divulgazione della numismatica e per l’esposizione permanente di monete della zecca milanese per tutti http://www.socnumit.org/cento_anni_sni_9.html2 punti
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Ho letto più testate ma non c'è gioranlista che abbia fatto un articolo in cui si capisca cosa sia successo. Io continuo a non capire in che cosa consista la truffa. Quindi mi vien da pensare che non l'abbiano capita nemmeno i giornalisti sulla cui vicenda hanno però costruito un pezzo.....2 punti
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Bene vedo che anche Luciano ha apprezzato il contesto storico, allora mettiamo anche la moneta spicciola...2 punti
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Altro tondello che mi ero perso... Concordo con Daniele, i nominali inferiori sono più difficili e quindi rari rispetto ai fratelli più grandi, detto ciò il tuo esemplare e veramente una chicca.. Io il rame lo considerò il principe dei tondelli, con il suo fascino ricco di colori caldi, in alcuni casi è imbattibile...2 punti
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Sicuramente non si può essere certi di niente ma guardando le foto il foro se fatto in epoca moderna non credo avrebbe lo stesso aspetto.2 punti
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e questa di Venezia, già postata anni fa, che presenta i segni della spilla che gli permetteva di essere posta sul vestito (la moneta ha subito un maldestro tentativo di restauro).2 punti
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Buonasera a tutti. Ritorno sul forum dopo una lunga assenza con questa piccola moneta di Carlo II. Diametro 19x20 mm, peso di poco superiore ai 2 g. La particolarità che mi ha spinto a prenderla è la ribattitura al rovescio, dove al di sotto del Tosone compare il valore (G X) cui sono sovrapposte ribattute le iniziali dei Mastri di zecca e di prova (AG A). Il particolare della ribattitura mi sembra interessante soprattutto perché l'indicazione del valore al di sotto del Tosone compare, come variante, nel 1693 e, come norma, nel 1694, ma non è mai segnalata nel 1692. Sono graditi pareri e commenti, buona serata a tutti1 punto
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Non c'era bisogno di altre foto, ho chiarito che è quella la legenda giusta, d'altra parte la ho già evidenziata sul rovescio della sua stessa moneta1 punto
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Ciao @nikita_, io ho una Piastra del 1847 con nel taglio oltre la legenda in incuso la rigatura, non bella evidente come nella tua.... Ma c'è. Tranquillo la tua Piastra è autentica. Saluti, Rocco1 punto
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Lo studio delle monete è anche un passatempo per Noi ... divertiamoci anche !!1 punto
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wow ... questa è forte..sul serio !! Interessante esemplare, bravissimo per l'occhio !! E' da studiare certamente..potrebbe far risalire il cambio della predisposizione valore / sigle all'anno precedente. Complimenti.1 punto
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Pietro..... Lo stesso taglio del mio mezzo Ducato del 17841 punto
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Si è vero..... Posso solo confermare ciò che hai detto.... Non facile da trovare, ed in buona condizione.... L'ho presa subito anche perché il prezzo era buono, rimanendo sempre fedele alla mia idea di collezionismo: preferisco prendere sempre una buona moneta anziché due mediocri. Me ne sono capitate altre piuttosto malmesse e non le ho prese, quando alla fine è spuntata questa e subito l'ho acquistata. Ma sono pensieri soggettivi1 punto
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E' quello che doveva stare dopo HIER ha deciso di scappara da un'altra parte. Ah...ahah...ah....1 punto
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Ricordo per chi non avesse letto o visto che in questa sezione ci sono una marea di link di discussioni sia moderne che medievali fatte nel tempo, e’ il lavoro di tanti fatto nel tempo da non dimenticare e per chi e’ da poco sul forum o non se ne e’ accorto può consultare o meglio lui stesso se ritiene implementare ....1 punto
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Esposizioni di monete fisse e permanenti, Milano la invocava da sempre ma non l’ha mai avuta, in un certo qual senso e’ un controsenso per quella che molti definiscono la capitale della numismatica per tanti motivi, ma così era e tutti la chiedevano poi venne l’anno scorso Ambrosiana Posto anche qui i due video YouTube dal canale Cordusio su le esposizioni di monete della zecca di Milano visibile a tutti. https://www.youtube.com/channel/UCAKbdRcMho3IJwDgKcSwezQ1 punto
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Buonasera, Il rovescio della mezza Piastra del 1853 ........1 punto
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Questo in condizioni decisamente migliori è arrivato a 180€ https://www.deamoneta.com/auctions/view/92/1017 Specifico che è un'ipotesi che si tratti di questa1 punto
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La medaglia è classificata dal Bartolotti "Medaglie e decorazioni di Pio IX" nell'anno II - n. 10. E' una medaglia fusa, opus Picioli (la firma dovrebbe essere nel taglio del busto). Il diametro indicato è mm. 81 (controlla) con citazione del bronzo come metallo, ma la medaglia si trova anche in bronzo argentato e bronzo dorato ( le ho in collezione). La medaglia è abbastanza rara. La valutazione è da coordinare con la conservazione. Mi pare che nella tua medaglia vi sia qualche colpetto e che nei campi l'argentatura sia in parte usurata. Io ricordo qualche transazione per la medaglia in conservazione elevata a € 400/500; applica uno sconto generoso.1 punto
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Al rovescio sopra la prua mi sembra di intravedere la vittoria alata(?), potrebbe essere la Crawford 145/5, non la 61/6 dove i globetti al rovescio sono sotto la prua e qui direi che si trovino a destra.1 punto
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D'accordo @karnescim sullo stato pietoso della moneta, ma visto che @antoninoc. riesce forse a vedere qualcosa, sarei curioso di poter dare uno sguardo su una fotografia migliore. Sarebbe inutile, forse si, ma perché arrendersi? In fondo una foto non costa nulla. Magari non servirà, come anch'io penso, comunque la vedrei. Potrebbe essere utile anche ai più esperti.1 punto
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Ultima entrata, in attesa di riceverla. Trajan AR Denarius. Rome, AD 101-102. IMP CAES NERVA TRAIAN AVG GERM, laureate head right / P M TR P COS IIII P P, Victory, draped, standing right, setting a shield on a trophy with both hands. RIC65 var. -; BMCRE 110; RSC 246. 3.49g, 18mm, 7h.1 punto
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Didracma didracma... Quando vedo il leone mi esalto... Peccato che non si facciano più tondelli con tanta espressività e personalità stilistica... Oggi si batte moneta di una freddezza spaventosa..1 punto
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Carissim*, tra l'altro mi sono accorta soltanto adesso che il sito linkato da @Liutprand non dà accesso al vero sito della rivista, ora ripristinato e in fase di rinnovamento, che trovate invece a questo indirizzo web: http://www.quaderniticinesi.ch/home/ Come vedete in realtà si possono già visualizzare i contenuti dei volumi anche se i contributi sono ordinati per nome autore e se i numeri della rivista appaiono regressivamente dal più recente al più antico. Speriamo presto di poterlo arricchire con gli indici (pdf o navigabili) e quant'altro. Un caro saluto MB1 punto
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Ci può stare. Buona con variante comune Noten. Le varianti possono essere molte ed il NOTEN non mi stupisce. Guarda questa con la N rovesciata. Un amico ha più di 50 pezzi dei soldi da 12 bagattini con varianti, oltre a quelli base (gliene mancano 5)1 punto
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apr. 2019 Due monete comuni per un euro, con quella portoghese ho solo migliorato di molto quella che già possedevo, era un bel po' martoriata. La turca da 10 kurus del 1341 (1923) è pure comune, però è piuttosto ostica a trovarla, se mi è capitata dopo tutto questo tempo un motivo ci sarà.... appartiene alla prima serie turca post Impero ottomano, si riconoscono dall'esclusivo uso di caratteri e date arabe.1 punto
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Leggo adesso e intervengo per non sottrarmi, ovviamente. @Francesco1984 La mia risposta non fu per snobbare la moneta, figuriamoci...con me sfondi un muro già aperto. Non ho scritto, NON presa in considerazione..ma, diversamente, NON GLI HO ANCORA CONTROLLATI. Chi mi conosce, e non sto qui a scusarmi e richiamare gli altri amici, sa quanta cura ci metto nello studiare le monete di Napoli e soprattutto visionarne in quantità industriale. Il mio è stato un modo per scrivere che effettivamente non mi sono messo ad osservare se le monete di Napoli (a questo punto, se diamo queste rarità) avessero e/o hanno glia assi alla tedesca...tutto qui. Anche la monetazione di Napoli, come la vita quotidiana, ha le sue priorità....non è che ho un fabbrica che lavora al mio fianco per scoprire tutto quello che ancora c'è da indagare. Al momento non è tra le indagini che sto conducendo..... e non è neanche mia intenzione inserire monete a RANDOM senza controlli, nei miei lavori. I più cari sanno di cosa parlo. Sperando di vivere ancora a lungo....ogni cosa a suo tempo. Grazie.1 punto
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Gerhard Hirsch Nachfolger > Auction 348 Auction date: 8 May 2019 Lot number: 105 Lot description: GRIECHISCHE MÜNZEN, ITALIEN, LUKANIEN, VELIA. Didrachme. 420-380. Athenakopf r. mit attischem Helm, darauf Greif. Rs: Löwe r., darüber Delphin. SNG COP. 1579. Förschner 287. 7.45g, Schöne Tönung. ss-vz Ex Sammlung R.P. Erworben vor 2011. Estimate: 250 EUR1 punto
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Mi ero perso anche questo molto interessante, non se ne vedono molti in giro, a dir vero per niente... Secondo me il Crespellani è ancora il testo di riferimento per Modena. Si diceva di questo nuovo lavoro sulla zecca, ma sono anni.... e ancora nulla.. Nel frattempo ci terremo il Crespellani... Ancora complimenti per il tondello Marco. Eros1 punto
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Il nuovo e’ qui, lo e’ da 14 anni ed e’ stata questa si una rivoluzione per la numismatica, può piacere o meno, ma Lamoneta ha cambiato il modo di comunicare e divulgare nella numismatica. E in fondo, con voci che si alternano o cambiano, ma rimane ancora così anche oggi. La tecnologia cambia la società, cambia il rapportarsi, cambia la numismatica, ci sono altri mezzi tecnologici ma indubbiamente questo rimane un riferimento per tutti pensate solo alla voce eventi. Nel contempo tifo anche per gli eroici volontari dei nostri circoli che pur tra mille difficoltà resistono nel reale, certo non possono raggiungere le moltitudini di un mezzo come questo globale e tecnologico. C’e’ sempre di buono in tutto e’ vero, l’importante e’ sempre il rispetto però delle parti, del lavoro, di chi lo fa per sola passione o hobby, di chi lo fa per gli altri, questo e’ un atto dovuto che e’ nelle norme non della nostra numismatica ma della normale convivenza civile e umana.1 punto
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Oddio... Secondo me non è che internet sia la causa della mancanza di competenza ma semplicemente internet ha portato alla luce quanta poca competenza ci sia di suo in questo ambito. Nel senso che prima certe castronerie e chiacchiere da bar rimanevano relegate nel negozietto o nel circoletto di Rocca Cannuccia e lì finivano. Ora le stesse sono scritte online, si possono diffondere e sono leggibili da moltissimi che possono interpretarle a modo loro. Poi bisogna vedere pure chi erano i soci anziani a cui ti riferisci e come si erano formati. Tu porti l'esempio di persone virtuose (e in alcuni casi sono capitate anche a me persone molto competenti e preparate) ma il più delle volte ho sentito semplicemente ripetere e diffondere autentiche stupidaggini mandate avanti negli anni per passaparola senza un minimo di spirito critico. Che poi la pratica dell'osservare e toccare fisicamente le monete consenta di sviluppare livelli di conoscenza enormemente maggiori rispetto alla pratica virtuale sono pienamente d'accordo con te. Saluti Simone1 punto
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A mio parere per intendersi su di un fenomeno è sempre necessario relativizzare, cioè basarsi su dei riferimenti di confronto di tipo cronologico e quantitativo, ad esempio @eracle62 confronta il numero degli iscritti ai circoli e dai numeri attuali che vedono una forte diminuzione ne deduce indizi di crisi, il confronto numerico è certamente un dato oggettivo, tuttavia la sua interpretazione in termini del tutto critici non tiene conto della diversità dei tempi attuali rispetto anche solo a un paio di decadi fa, quando i circoli erano più seguiti non esistevano strumenti di approfondimento virtuale come questo e altri forum dedicati alla numismatica, come non esistevano tutti i portali, siti, risorse e immagini di ogni tipologia monetaria emessa, i libri di numismatica erano pochi e soprattutto quelli antichi erano oggetti arcani e misteriosi che solo pochi privilegiati avevano potuto toccare e consultare, oggi invece sono digitalizzati e a portata di click... il mondo si è virtualizzato e l'accesso alle informazioni è diventato enormemente più semplice e rapido, quasi tutto si fa in rete con conseguente diminuzione degli incontri dal vivo, ora questo fenomeno di virtualizzazione della società certamente sta dando adito a problemi che trascendono l'ambito numismatico e sono più generali, ma per quanto riguarda la nostra comune passione mi sento di poter dire che le possibilità attuali e i loro potenziali sono enormi e inconfrontabili col passato anche recente, basta osservare questo forum che riunisce appassionati e studiosi di tutta Italia e oltre con la possibilità di confrontarsi in tempo reale su ogni tema immaginabile senza contare il poter disporre di cataloghi elettronici di tutte le monete italiane, della cartamoneta e delle medaglie papali, il tutto completamente gratuito, quello che è stato realizzato in questo forum grazie al contributo attivo di tanti appassionati è straordinario e fa impallidire impietosamente gli anni novanta del secolo scorso, gli anni della mia giovinezza numismatica trascorsi peregrinando in un deserto alla ricerca di rare e preziose oasi di conoscenza monetaria, all'epoca praticamente solo la mitica Cronaca Numismatica e il catalogo Gigante...il web era ancora alla sua alba e di circoli, almeno a Napoli, vi erano solo ombre e ricordi leggendari...1 punto
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Spengler, teorico della fine della nostra civiltà, non fosse morto troppo presto (1936), sicuramente avrebbe dedicato uno studio al micidiale effetto dei pelucchi sui cicli vitali delle civiltà. La nostra ansia di andare verso e oltre l'ignoto ci obbliga a vedere ciò che, ci limitassimo alla nostra minuscola realtà, in effetti non esiste. E quindi non è un pelucco: semplicemente non è. Che dire: rientrato a casa dopo tre giorni lontano dal PC, per farmi spazio tra la congerie di commenti alla presentazione del TERZO siegestaler, non trovo niente di meglio che scrivere putt..... Oggi Ferlinghetti compie 100 anni, e questa è una bella notizia, e non rientra nella sequenza delle cose scritte prima.1 punto
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Buonasera posto foto migliori. Si @Rocco68, il peso è 26.94.1 punto
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Caro avvocato, La Sni ha risposto che non appena la segreteria si sarebbe organizzata lo avrebbero fatto, visto che la cosa comportava un risparmio in termini di tempi e anche di stampa. Mi hanno inoltre scritto che diversi altri soci avevano fatto la stessa richiesta, evidentemente non lei che vede la Sni come sarebbe stata cento anni fa e piu' senza tecnologia. Trattandosi di un consesso dove chi si presta a dare una mano, in primis il bibliotecario, lo fa per volontariato, aspetto prima di ricontattarli per sapere a che punto siamo. Non voglio essere di disturbo. Le ricordo infine che non si trova in tribunale, dove per forza deve far prevalere le sue tesi, anche quando risultano difficili da sostenere, ma in un forum dove ci si scambia civilmente delle opinioni e non è per niente detto che una debba prevalere sulle altre. Soprattutto quando le cose si presumono ma non si conoscono. La saluto cordialmente. Auguri di Buona Pasqua a tutti ed in particolare a coloro i quali hanno avuto la pazienza di leggere questa discussione.1 punto
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