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  1. eracle62

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/10/19 in tutte le aree

  1. Ciao a tutti, Io posso dire di essere stato contagiato ? Venuto su questo forum anche io per identificare una moneta, ora non posso più fare a meno di leggere ogni nuovo annuncio o commento... Direi anche a collezionare..ma quello dipende anche dal portafoglio... Complimenti a tutti!
    9 punti
  2. Buonasera Per la zecca modenese non son tantissime le tipologie in oro collezionabili e spesso han prezzi improponibili ai comuni mortali. Questa è stata l'occasione per comprare la prima moneta d'oro in assoluto della mia vita collezionistica ? Il modulo è davvero piccino ma l'aquila estense spiega fiera le proprie ali e la moneta è fresca... Cosa che non si vede spesso anche se la tipologia è relativamente comune. Cosa ne pensate? Grazie a tutti e un saluto. Marco
    7 punti
  3. Periodicamente viene riproposta la lamentela in oggetto ma questi due post a parer mio sono la miglior risposta che si può dare alla questione. Saluti Simone PS Al momento (per quanto mi riguarda) nella frequentazione del forum riscontro altre problematiche ben più fastidiose...
    6 punti
  4. Salve E’ frequente la formazione di chiazze verdine sulle monete d’argento del Regno d’Italia negli album come questa Lira del 1899 di Umberto I. Per dimostrarne la causa ho fatto ricorso alla microscopia elettronica a scansione con spettroscopia a dispersione di energia (SEM-EDS) e i risultati hanno dimostrato che nelle zone colorate il rapporto rame/argento è ca.1/4, mentre nelle zone circostanti di colore argenteo tale rapporto è ca.1/40. Si tratta quindi di zone di arricchimento superficiale del rame che viene trasformato in prodotti di ossidazione dai componenti della plastica e dagli agenti atmosferici.
    4 punti
  5. Mah francamente quello che mi fa più tristezza oltre questi pseudo-neofiti maleducati è il fatto che molti utenti leggono il forum ma non sono propositivi.. Anzi critici perché gli altri invece sono costruttivi e creativi ed escono dal coro.. Abbiamo a disposizione un grande strumento, ma a volte non lo utilizziamo come dovremmo e potremmo.. Sta a noi tenere alto l'interesse, rimanendo coesi e favorendo le iniziative anche le più banali e semplici... Anche un semplice post a volte può portare ad incentivare alle buone maniere... Se si scrivesse spesso e di piu su questo meraviglioso serbatoio di idee, potremmo far avvicinare maggiormente i giovani ed i nuovi adepti, creando futuro e stabilità alla numismatica. Eros
    4 punti
  6. Infatti, neanche lo sforzo di scorrere la homepage per trovare la sezione giusta fanno, si fermano alle prime che vedono, alcuni addirittura postano nella sezione delle News dal network, come se non aspettassimo altro che la notizia del ritrovamento che hanno fatto petronius
    4 punti
  7. Buondì a tutti, era da un po' che la cercavo.... Ferdinando IV 60 Grana 1796 Anche qui, mancano le aquilette
    4 punti
  8. Da sottolineare come il busto nudo coperto solamente con Aegis sia noto solamente per la zecca di Roma. Per la zecca di milano invece (anche qui decisamente non comune, sebbene non rarissimo come per le emissioni romane) è girato a sinistra ed è abbinato a un balteus (tipico dei legionari) e a una lancia: Per la zecca di Siscia invece non sono noti esemplari con Aegis. Ma cos'è l'aegis (o egida che dir si volglia)? La leggenda (mito greco) ripresa anche da Omero nell'Iliade, descrive l'aegis come una sorta di scudo fabbricato da Efesto con la pelle della capra Amaltea - la capra che allevò Zeus. Era uno scudo indistruttibile e resistente anche ai fulmini. Il fatto che la sua origine derivi da pelle caprina fece si che l'aegis sia stata di volta in volta rappresentata sia come scudo che come abbigliamento corazzato. Spesso l'egida è abbinata anche alla testa di Medusa poiché, secondo un altro mito, Perseo quando ucciso Medusa, tenne per sé la testa dato che essa era in grado di pietrificare chiunque la guardasse. In seguito Atena prese questo rubò questo potente feticcio a Perseo e lo inserì nel suo scudo realizzato con pelle caprina. La ripresa di questa tipologia di busto con egida dagli imperatori antonini, si allaccia in maniera molto stretta a un'altra tematica iconografica cara un po' a tutta la dinastia Valeriana: la capra Amaltea e il culto di Giove a Falerii. Uno dei rovesci tipici dedicati a Valeriano II ma emessi durante il regno congiunto di Valeriano I e Gallieno presenta infatti il rovescio con Giove seduto in groppa proprio alla capra Amaltea (legenda IOVI CRESCENTI). Ce l'abbiamo per le zecche di Roma, Colonia e Viminacium: Il mito della capra Amaltea che alleva il giovane Zeus, Giove per i romani, destinato a governare l'Olimpo degli dei si inserisce perfettamente nel programma ideologico politico e iconografico di Valeriano I e del figlio Gallieno fondendo assieme il mito e l'augurio che il giovane cesare fosse destinato - come lo fu il piccolo Giove - a governare l'Impero proseguendo la dinastia famigliare. Augurio purtroppo finito in tragedia dato che appena due anni dopo aver assunto il titolo di cesare, Valeriano II morì (probabilmente per malattia). Il mito ritorna ancora nel corso delle emissioni di Gallieno fondendosi anche alle origini famigliari: egli infatti indicava quale città natale dei suoi antenati l'etrusca Falerii dove era molto forte il culto di Giove: - città di Falerii, porta di Giove - Origini espressamente citate in due estremamente rari multipli d'oro e d'argento: Questi rarissimi esemplari mostrano al dritto Gallieno e sua moglie Salonina e al rovescio una capra che allatta due fanciulli con vicino un aquila e all'esergo un fascio di folgori. Se appare evidente il richiamo alla legenda della capra Amaltea (abbinata qui anche agli attributi tipici di Zeus/Giove ovvero l'aquila e il fascio di fulmini), si è speculato con più teorie sui due fanciulli. Alcuni autori hanno identificato la duplice versione di Giove venerata a Falerii (Dijovis, una sorta di Giove benefico, e Vejovis, una versione maligna di Giove). Alfoldi invece ha identificato i due fanciulli con Zeus e Salonino. Nuovamente l'augurio, questa volta a Salonino, di proseguire la dinastia e governare l'Impero sull'esempio/protezione di Giove... e ancora una volta il destino però si rivelò avverso visto che Salonino venne ucciso da Postumo in Gallia. Appare quindi stretto e intrecciato su più fronti il richiamo al mito di Giove e della capra Amaltea, della sua pelle usata per l'egida invincibile corazza destinata solo a un imperatore in grado di condurre Roma verso un periodo di fasti garantendo una dinastia duratura sull'esempio dei predecessori antonini... il tutto con un elevato e squisito gusto filo-ellenico. PS le immagini delle monete sono tratte dalla collezione Holmes.
    4 punti
  9. Va detto che c'era anche un altro tavolo, quindi buona presenza. @giancarlone ha portato i falsi di Milano. A me hanno catalogato alcune monete del mondo. Molte le monete antiche ma non solo...
    4 punti
  10. Buongiorno a tutti, allego alla presente la locandina della prossima conferenza di Dario Molteni su Giuliano l'Apostata che si terrà venerdì 12 aprile 2019 alle ore 20.30 presso la sala polifunzionale della RSA Bellani, in via Lipari 7 - Monza, a cura del Circolo Numismatico Monzese e dal Comune di Monza in collaborazione con la Fondazione Don Angelo Bellani, Onlus
    3 punti
  11. Ciao a tutti, un altro piccolo ingresso nella mia modesta raccolta tipologica. Non è proprio una moneta da presentare date le condizioni... ma quantomeno il rovescio è capibile. Ora finalmente posso andare alla ricerca del 5 grani, è l'unico nominale che non posseggo del periodo 1801-1804.
    2 punti
  12. Se può interessarvi vi riporto un recentissimo libro(con indice) che mi hanno segnalato qualche giorno fa con il medesimo argomento della conferenza: Arnaldo Marcone, Giuliano. L'imperatore filosofo e sacerdote che tentò la restaurazione del paganesimo, Salerno Editrice (Profili, 82), Roma 2019.(ISBN 88-6973-366-1). Parte Prima: Religione e filosofia nel IV secolo Parte Seconda: Cugino di Costanzo Parte Terza: Imperatore Parte Quarta: Pontefice Massimo Parte Quinta: L’ultima battaglia Parte Sesta: La fortuna Conclusioni Note Cronologia Bibliografia Cartine Genealogia Indici Saluti Michele
    2 punti
  13. Osservavo tante belle monete di Gioacchino Napoleone, complimenti a tutti... di seguito posto le mie abbastanza carucce per la tipologia...!
    2 punti
  14. Molte cose dette sono giuste. Dietro molti nick si nascondono ragazzini maleducati a prescindere, non solo qui sul forum. Con loro non c'è rimedio. Però vi invito ad avere pazienza coi nuovi e ringrazio moltissimo chi ha voglia di perdere qualche minuto ad istruire i novizi. Per chi non conosce il forum è difficile sapere o immaginare che certi argomenti sono stati già trattati a noia anni fa. La cosa più naturale per un inesperto è chiedere semplicemente. Poi sono d'accordo, l'educazione deve essere sempre il requisito preliminare, il biglietto d'ingresso in ogni luogo in cui si chiede aiuto, qui come in mille situazioni della vita.
    2 punti
  15. Totalmente d'accordo e per combattere la maleducazione esiste un unico metodo, non rispondere alla richiesta maleducata. Ma vedo che, purtroppo, molto spesso si soprassiede... e allora non lamentiamoci.
    2 punti
  16. In queste poche parole, si racchiude la chiave di tutto. Massima professionalità, condita da pazienza e cortesia, il giusto mix che non può far altro che attirare chiunque necessiti (gratuitamente) di una valutazione piuttosto che del giusto consiglio prima di intraprendere un acquisto. Il resto, lo produce, la visibilità che il Forum ha guadagnato all'interno del web. E' così e lo sarà sempre più, ma al netto di qualche inc....ra è comunque una bella soddisfazione.
    2 punti
  17. Così,in Danese, è chiamato un bacile o calderone ritrovato in una torbiera in Danimarca nel 1891 . Manufatto in argento lavorato a sbalzo, composto di un paramento interno in 5 pannelli, uno esterno di 7 ed una piastra circolare di base : di grande importanza artistica e non solo . Di discussa origine, probabilmente tracica ma con significativi influssi misti traci e celti, potrebbe provenire dal basso Danubio dove è accertata una compresenza di Traci Triballoi e di Celti Scordisci attorno al III sec. A.C. . Il viaggio verso la Danimarca è ipotizzabile attraverso i Cimbri, Germani che hanno avuto rapporti con gli Scordisci e che poi, nei loro spostamenti, sconfitti dai Romani verso il 110 A.C. , hanno raggiunto il Nord stanziandosi nella regione danese di ritrovamento del bacile . Del bacile, ricchissimo di figurazioni mitiche ed immaginarie, unisco 1 pannello esterno, la piastra di fondo e 3 pannelli interni . Partendo anche da miei precedenti post, dal secondo e terzo pannelli interni postati, si possono trarre un paio di forse interessanti suggestioni. Nel secondo pannello tra molte figure di 'terra' si vede una figura di 'acqua' : un ragazzo che cavalca un grosso pesce e che può ricordare il mitico Taras che cavalca il delfino, figura simbolo della Taranto greca che ha posto questa immagine su tutte le sue monete . Nel terzo pannello è illustrato un gruppo di suonatori di carnix, la lunga tromba con testa di drago tipica dei Celti, che può ricordare una altra moneta . Tra il IV e III sec. A.C., forse col favore del periodo incerto delle lotte tra i Diadochi eredi di Alessandro Magno, abbiamo una serie di spedizioni-invasioni di Celti che dalla Pannonia si spingono verso le aree del basso Danubio e balcaniche . Nell'invasione del 280 A.C. un gruppo di Celti forte di quasi 70.000 guerrieri si diresse verso la Grecia, attraversò la Tessaglia, superò in prossimità delle Termopili la difesa di Beoti, Focesi ed Etoli arrivando a porre l'assedio alla città di Delfi : respinti, ripiegarono a Nord disperdendosi probabilmente verso la Tracia. E' per queste drammatiche circostanze che i Greci di Etolia batterono una serie di tetradrammi in argento con al rovescio l'Etolia in armi seduta su una pila di scudi, con, emblematicamente, a terra ai suoi piedi un carnix celtico .
    2 punti
  18. Bisogna considerare, che in genere sono new entry, che non conoscono il forum, non si scervellano più di tanto, ed avolte buttano il loro quesito, nel primo posto che gli capita, se non peggio si accodano a discussioni, che nulla c'entrano con il suo tondello, a volte aperte anni prima. Però è così. Non se ne può fare una colpa agli abituali frequentatori di questo forum. Saluti TIBERIVS
    2 punti
  19. Taglio: 2 euro Berlino "Castello di Charlottenburg" Nazione: Germania Anno: 2018 G Tiratura: 4.200.000 Conservazione BB Località: Padova Note: conio decentrato.
    2 punti
  20. Riprendo questa discussione poiché l'aggiornamento della mia bibliografia 2015-2020 è in fase avanzata e devo prendere una decisione. Indubbiamente il quesito resta ma mi sembra che alcune realtà online siano oramai ineludibili, vista la loro permanenza e fruibilità. Per ora, ad esempio, ho deciso di inserire in bibliografia la serie dei "Materiali" del Portale Numismatico dello Stato giunti al n. 45. Ho preso questa decisione poiché è un portale istituzionale, quindi non ci dovrebbe essere il pericolo che i contributi vengano rimossi. Inoltre, come sappiamo e cosa non secondaria, i tomi possono essere salvati e stampati. Ovviamente mi farebbe piacere continuare a leggere i vostri pareri e a ricevere segnalazioni di opere online per le quali ricorrano le stesse caratteristiche dell'opera citata. Grazie a tutti per l'attenzione.
    2 punti
  21. E' online il nuovo volume su Bologna, particolarmente interessante. http://www.bdnonline.numismaticadellostato.it/materiali/index.do?id=217 Si tratta dell'ultimo volume curato da Stefano Di Virgilio. I prossimi compariranno a nome di Michele Chimienti e Giovanni B. Vigna.
    1 punto
  22. Arrivata oggi, ultimo acquisto fatto sulla recente asta di Inasta questo 4 grossi del II tipo di Carlo II del 1552. Variante con AVGUSTE nella legenda del rovescio non segnalata sul MIR, segnalata solo con data 1553 ma presente sul CNI al 139. Coniati ad Aosta da Nicolò Vialard al taglio di 43.3 pezzi al Marco con una bontà di denari 4.2 è una moneta molto più rara da trovarsi rispetto il 4 grossi di Emanuele Filiberto, vengono segnalati 320 marchi battuti fino al 1554 che porta ad una coniazione complessiva di meno di 14000 pezzi. Si conoscono solo due date, il 1552 ed il 1553 più un tipo senza data. Dal vivo è più bella di quello che sembrava dalle immagini dell'asta, spero piaccia anche a voi come è gradita a me.
    1 punto
  23. Nell’antica città di Laodicea ad Lycum, in Turchia, gli archeologi hanno scoperto e finito recentemente di ricomporre una colossale statua dell’imperatore Traiano risalente al 113 d.C. La statua può essere considerata una rarità per le dimensioni e la qualità artistica. È alta tre metri ed è stata ritrovata, frantumata in 356 pezzi, sotto ai resti di un ninfeo crollato in seguito al devastante terremoto del 494. Ai piedi di Traiano, c’è anche un’altra statua più piccola che rappresenta un prigioniero di guerra – probabilmente un dace – con le mani legate dietro la schiena. Secondo il professor Celal Şimşek, sotto la cui direzione si sono svolti gli scavi, questa scultura è una delle scoperte più importanti degli ultimi 15 anni. Insieme ai frammenti della scultura, nel 2015 venne anche ritrovata una lunga iscrizione in greco, databile al 114 d.C., contenente la legge che regolamentava l’approvvigionamento idrico della città di Laodicea e le multe comminate per i trasgressori. Fino ad ora, a Laodicea erano state scoperte molte statue di Adriano, ma questa di Traiano è di alto livello qualitativo. Probabilmente, dato il livello dei dettagli del viso di Traiano, è stata realizzata da un artista che aveva visto di persona l’imperatore. Traiano è raffigurato con una corta tunica e il “paludamentum” – il tipico mantello che veniva indossato da un generale romano quando comandava un esercito – che, dalla sua spalla, ricade sul braccio sinistro. Le immagini raffigurate sulla lorica sono il tuono di Giove, in alto, la testa di Medusa (gorgoneion) al centro, e due grifoni contrapposti, simbolo del dio Apollo, protettore – come anche Traiano – delle arti. I grifoni tendono una zampa verso un contenitore d’acqua, che simboleggia l’acquedotto di travertino fatto costruire da Traiano per portare l’acqua a Laodicea, per la cui realizzazione, donò trentamila denarii. Gli abitanti di Laodicea ringraziarono l’imperatore commissionando e collocando questa statua colossale nel ninfeo, dove rimase fino al disastroso terremoto che la ridusse in pezzi e distrusse la città.
    1 punto
  24. Discussione molto bella e condivisibile, quando si leggono certe richieste in cui magari le foto sono assenti oppure che sembrano fatte attraverso la nebbia di una risaia a novembre di notte senza nemmeno la luce della luna il dubbio che l'utente che l'ha fatta ci voglia prendere in giro sorge, proporrei nei casi che avete citato di rispondere con qualcosa tipo questo
    1 punto
  25. Sempre più difficile trovarla, e per la conservazione non ne parliamo sappiamo tutti (quelli che facciamo Palermo), che trovarla più bella a volte è un'impresa o bisogna pagarla alle aste come dice l'amico Genny. È comunque la rarità ovviamente aumenta per il suo stato conservativo come dovrebbe essere per certe tipologie.
    1 punto
  26. Ciao, difficile trovare questi nominali in buona conservazione e quando si trovano si fanno pagare... Proprio stamattina guardavo i miei, a me manca il grano...
    1 punto
  27. No ,come ha notato il buon Legio ,la statua e' raffigurata nella postura , prettamente militare ,del "portatore di lancia". L'Augusto di Primaporta e' ritratto nell' atteggiamento ,tipico dell'arte romana ,dell'"adlocutio",avendo il braccio steso come per chiedere silenzio o attirare l'attenzione. Ciao. Adelchi.
    1 punto
  28. E cosa vuoi rispondere se non vedi una foto e ti descrivono una moneta con "c'è un volto, forse uomo,è lucente sembra nuova". Senza i dati fondamentali, ma come si può rispondere? Volendo si può soprassedere all'educazione, ma per il resto sarei curioso di sentire come risponderesti al resto.
    1 punto
  29. Basta non rispondere, facendolo presente, se la richiesta non rispetta i criteri di: educazione (grazie, prego, per favore), foto (altrimenti di che parliamo) nitide, possibile peso e misure. Se la richiesta è nella sezione sbagliata pazienza, il forum è vasto e di difficile comprensione per chi non lo frequenta e sopratutto non mastica numismatica. Cazziatone a chi si accoda in discussioni che non centrano una cippa, come chi scambia un bottone o un tappo per una moneta (per falsi o sorprese di merendine che ci volete?).
    1 punto
  30. In questo caso è preferibile collezionare cartamoneta. I pezzi di circolante da 200 e 500 euro sono consigliabili. Se non si ha uno spazio sicuro nel materasso in cui riporre il "raccoglitore" è persino possibile portarli in banca. Le probabilità che il loro valore aumenti sono le stesse che avranno eventualmente monete collezionate senza investire tempo in ricerche e studio.
    1 punto
  31. La vita di Publio Cornelio Scipione vissuto in un momento critico della storia di Roma , fu costellata di successi militari e non furono successi da nulla perche' ottenuti contro fortissimi e temibili nemici quali erano i Cartaginesi , i loro alleati Ispanici , i Galli e infine alcuni popoli italici ; ma nonostante le continue vittorie ottenute prima in Spagna e seguita poi da quella decisiva per Roma , a Zama , Scipione non ebbe in patria il giusto e doveroso riconoscimento per avere salvato la Repubblica romana da Annibale ; la Repubblica e i suoi Senatori vedevano profeticamente in lui i futuri pericolosi germi del comandante militare amato e seguito fedelmente dai soldati , molti ex congedati che avevano militato sotto Scipione chiesero di partire con lui in Africa per snidare Annibale dall' Italia e combatterlo sul suolo patrio ; inoltre fattori extra militari che riguardavano il sospetto di appropriazione indebita del tributo di guerra pagato dal Re Antioco a Roma , da parte del fratello Lucio , del quale Publio ne difese veementemente l' onesta' , ne inquinarono , pur non essendo mai definitivamente provata , la reputazione dell' Africano , tanto che infine volontariamente si ritiro' a trascorrere gi ultimi anni della sua vita a Literno dove in punto di morte dette ordine di essere qui sepolto , pronunciando la famosa frase : “ingrata patria non avrai le mie ossa” , mori' lo stesso anno in cui mori' il grande avversario Annibale . Bello e possibile immaginarli , sebbene nemici implacabili , stimarsi e rispettarsi in vita l' uno dell' altro , alcuni passi di Polibio e Tito Livio sembrano attestare questa possibilita' . Lucio Anneo Seneca nelle "Lettere a Lucilio" cita in alcuni passi la Villa di Scipione a Literno : "Ti scrivo mentre me ne sto in riposo proprio nella villa di Scipione l’ Africano , dopo aver reso onore al suo spirito e all’ ara che , immagino , essere il sepolcro di un cosi' grande uomo . Sono convinto che la sua anima e' ritornata in cielo , non perche' comando' grandi eserciti , ma per la sua straordinaria moderazione e per il suo amor di Patria” "Vidi la Villa costruita in blocchi squadrati , i muri nascosti dal bosco e le torri erette a difesa sui due lati della Villa ; una cisterna celata da edifici e da piante che avrebbe potuto bastare anche a un intero esercito ; un bagno angusto e buio secondo l’ antico costume" Successivamente la Villa di Scipione sarebbe appartenuta ad un liberto , un certo Vetuleno Egialo , che Plinio il Vecchio ricorda come uno dei più famosi viticultori della Campania . Purtroppo , l' ubicazione della Villa di Scipione a Literno non è nota , dato che nessuna delle fonti archeologiche attualmente disponibili offre il minimo indizio . L’ iscrizione tramandata dagli autori antichi , che Scipione fece incidere sulla sua tomba , così recitava : INGRATA PATRIA , NE OSSA QUIDEM MEA HABEAS . Il monumento funebre , oltre l' Ara , era completato da una statua poi distrutta in seguito ad una tempesta al tempo di Augusto . Ma quale era l' aspetto di questo grande uomo Scipione l' Africano ? Ad oggi una certezza assoluta circa le fattezze di Scipione e' forse riposta nel ritratto piu' probabile che lo rappresenta , e' un busto in bronzo della prima meta' del I secolo a. C. conservato al Museo Archeologico Nazionale di Napoli , fu trovato ad Ercolano nella Villa dei Papiri . Altre due probabili rappresentazioni dell' Africano sono riposte la prima in una moneta d' Argento della Gens Cornelia emessa a nome di Gneo Cornelio Blasio nel 112/111 a. C. che al dritto forse rappresenta l' Africano con volto giovanile e l' altra in un secondo busto in marmo conservato ai Musei Capitolini di Roma ; se questi tre reperti rappresentassero realmente le fattezze di Publio Cornelio Scipione , le potremmo mettere in ordine di eta' perche' ben rappresentano il personaggio : moneta , busto in marmo e busto in bronzo , i tre reperti nell' ordine descritto bene evidenziano il trascorrere del tempo tramite i lineamenti via via appesantiti del volto dell' Africano . Quello che unisce le tre opere oltre alla evidente somiglianza pur nelle diverse eta' raffigurate , e' la presenza della calvizia , parzialmente visibile o immaginabile anche nel ritratto della moneta . In foto la cosi' detta Ara di Scipione a Literno , il parco archeologico di Literno , il Denario di Cornelio Blasio con al dritto il probabile volto giovanile dell' Africano , il busto dei Musei Capitolini in eta' di mezzo , ed infine quello del Museo di Napoli che dovrebbe rappresentare Scipione in eta' anziana .
    1 punto
  32. L'estensione del dominio cartaginese a gran parte della penisola iberica , pare sia stato fortemente voluto e realizzato da Amilcare barca, con scarsi e tiepidi aiuti dal governo di Cartagine . La Spagna cartaginese, governata da Amilcare con grande autonomia di fatto, compreso il battere moneta in Carthago Nova, potrebbe rendere plausibile, ancorchè non ufficialmente autorizzato, porre ritratti personali sulle monete, all'uso ellenistico .
    1 punto
  33. Replico, da un mio post in " Elefanti carri armati..." 2 monete dei Barcidi, la famiglia di Annibale con signoria in Spagna, con 2 belle teste che si è ipotizzato possano essere ritratti di Annibale e di suo padre, anche essendo le monete coeve dei 2 personaggi .
    1 punto
  34. C'è da aggiungere che spesso non ti dicono neanche grazie, e in moltissimi casi dopo due minuti le trovi inserite sul noto sito di aste, con i riferimenti dati, i riferimenti dei ns. cataloghi, ecc. ?
    1 punto
  35. E la più piccola delle nobili, ma ha il fascino delle grandi e poi vedo che qquesta gode anche di una buona conservazione come il suo lustro, è sempre stato un tondello delicato.. Complimenti, Marco, altro bel tassello per Mutina. Eros
    1 punto
  36. La lira del 55 dal lustro che si evince anche qualcosa di più del bb. Ciao e chiedi pure siamo qui anche per quello, per condividere, consigliare, e divertirci attraverso i nostri amati tondelli..
    1 punto
  37. Io ho sempre lasciato parlare tutti perchè è giusto che ognuno si esprima, io in mezzo secolo di numismatica ho imparato questo... Nulla va dato come verità assoluta... Quando iniziai a vedere che alcuni tondelli di Napoli e Palermo ogni giorno veniva fuori come mancanti nel CNI manca, nello Spahr manca, capii che i testi vanno solo presi come riferimento, e parlo di due collezioni di mostri sacri della numismatica.. Quando inizia a vedere che al Cordusio capitavano cose mai viste... Quando inizia a vedere qui sul forum nuove tipologie, tantissime varianti... Quando iniziai ad avere il privilegio di poter visionare alcune collezioni, capii che il passato non esiste, il presente è già vecchio, e il futuro solo una mera illusione.. Detto ciò, avanti caro amico Pietro con i tuoi studi, che sono divenuti ormai un punto di riferimento importantissimo. Eros
    1 punto
  38. Complimenti ! Proprio perchè piccola è ancor più gradevole apprezzare dei così bei dettagli
    1 punto
  39. ... l'inevitabile conseguenza della guerra dei dazi con la Cina... prima o poi doveva succedere
    1 punto
  40. Buonasera a tutti gli amici del forum... non sono d accordo con alcuni utenti che definiscono questa piastra solo reduci del “1conio” con P. Sotto il collo, semplicemente N.C. È stato fatto uno studio come precedentemente postato da @jonnymatrix dove spiega molto bene le differenze evidenti tra i due conii e le rarissime apparizioni in aste pubbliche (6 su 100)... non condivido il fattore economico elevatissimo e con enormi speculazioni su questo tipo di moneta, ma l indice di rarità riportato dallo studio di Pietro Paolo Testa, credo sia più che giusto... detto questo posto il mio esemplare in conservazione BB+ periziata dal Sign. Emilio Tevere.. saluti a tutti..!
    1 punto
  41. Rispolvero questa discussione perché volevo aggiungere un altro esemplare (già noto) col medesimo busto. L'antoniniano in questione è stato pubblicato in uno dei prontuari di Gallieno opera di Cédric Wolkow, con tanto di immagine (assieme al mio pezzo) ma ora ve lo voglio mostrare a miglior definizione: D\ GALLIENVS AVG, busto nudo radiato dell'imperatore a destra coperto da aegis. R\ VIRTVS AVGVSTI, X|_, la Virtù stante a sinistra con ramo in mano destra e lancia nella sinistra. Ex Berk BBS 114 (maggio 2000, lot. n. 431). Analogo busto appare in due rarissimi (e splendidi) medaglioni di Gallieno (di uno già avevo riportato l'immagine, ma lo ripropongo nuovamente): E la ripresa iconografica di Gallieno attinge a piene mani da un piccolo gruppo di medaglioni del secondo secolo di Traiano, Adriano e Commodo: E' indubbio il tentativo di Gallieno di riallacciarsi all'età d'oro degli Antonini con un preciso programma iconografico che mirava a rappresentarlo agli occhi dei suoi sudditi alla pari di questi illustri predecessori, considerati dai romani come i regnanti dell'ultima vera età dell'oro nonché fautori di un periodo di grande prosperità per l'intero Impero. Prosperità che Gallieno si riproponeva quindi di ripristinare ribaltando quella che era invece la difficile situazione con cui doveva confrontarsi: un impero minacciato da un lato dall'insorto Postumo fautore di un regno secessionista e dall'altro dal sovrano dei Sasanidi Shapour I che aveva catturato il padre - nonché imperatore - Valeriano I. A questo quadro politicamente difficile, instabile e militarmente complesso si sommava la morte dei figli Valeriano II e Salonino che di fatto poneva fine alla dinastia Valeriana precludendo quella visione di futuro di pace e stabilità per l'impero che auspicava il capostipite Valeriano I con l'ascesa alla porpora imperiale nel 253. ...tutto questo per ribadire per l'ennesima volta come un piccolo e apparentemente umile tondello radiato, nemmeno in grandi condizioni, sia in realtà intriso di storia e di messaggi... ah! per me è (anche) questo il bello della numismatica! PS Le immagini dei medaglioni le ho riprese da una presentazione in power point di Doyen disponibile nel suo profilo pubblico di academia.edu
    1 punto
  42. Un tondello non coniato è solo un pezzo di metallo..a meno che non sia un tondello in oro o argento
    1 punto
  43. Bhe, per un occhio esperto sicuramente i dettagli che noterà sono molti. Una banalissima prova alla portata di chiunque invece, è la prova calamita per le monete da 1 e 2 euro, che in genere sono quelle più contraffatte
    1 punto
  44. Non é solo la fronte diversa... Hai fatto la prova della calamita? L'hai pesata?
    1 punto
  45. Quando la gente colleziona scatole, confezioni e plasticume vario anziché monete è inevitabile (e pure giusto) che vada a finire così...
    1 punto
  46. Comunico questa segnalazione, che è arrivata a Quelli del Cordusio, anche su Lamoneta di un importante e decisamente interessante Incontro di Studi, per tematica e per relatori, che avverrà a Milano nei giorni 27/28 marzo 2019 nella Sala Napoleonica di Palazzo Greppi, Via Sant'Antonio 12, Milano. Vedo nomi importanti, la Prof. sa Lucia Travaini, Perassi, Baldassarri...il tema è indubbiamente estremamente intrigante, l'organizzazione è della Università degli Studi di Milano, Dipartimento Studi Storici. Allego Locandina Incontro di Studi. ProProgramma convegno-Le tracce materiali di gesti riti ed emozioni-27-28 marzo 2019.pdf
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  47. Questo e’ molto interessante col Naviglio di San Cristoforo che dici @ilvio ?
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  48. Bisogna poi vedere se lo vendono, ne ho trattata una domenica scorsa e il prezzo era per l'appunto di 600 euro...
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