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  1. Illyricum65

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/13/19 in tutte le aree

  1. La monetazione di Napoli è stupefacente, geniale e intrigante proprio grazie all’inventiva dei suoi Ufficiali di Zecca, mastri Incisori in primis; l’anno 1790 fu un anno unico nella storia della zecca, da dove uscirono (fabbricate) monete contrassegnate da 3 (tre) diverse gruppi di lettere che identificavano certamente a quale periodo di quell’anno (mese e giorno) e a quale Ufficiale /Regia Corte (compresa) in carica apparteneva la moneta che si coniò. La monetazione aurea sospesa nel 1785 non è ovviamente interessata a questa mia osservazione, ma di argento e di rame ne venne coniata in grandi quantità. Bene……. Tutti i Nominali fino al Grano da 12 Cavalli vennero ben identificati dalle vicissitudini del periodo che vi riferisco, 1790 (Vi prego di leggere con attenzione gli accadimenti a pag. 134 del Manuale), e le lettere vennero sostituite man mano che gli avvenimenti accaddero; ma mentre, come era di consuetudine, inserire dette lettere fino al 12 Cavalli, nei Nominali inferiori questo non era permesso (anche per questione di spazio nei campi al rovescio di queste piccolissime monetine) … di conseguenza il mastro incisore dell’epoca (un fenomeno di quell’epoca… fidatevi), Domenico Perger….si inventò un qualcosa di “diverso” per distinguere a pari maniera, anche se senza le sigle che erano ben evidenti sui Nominali di cui ho riferito (quelli maggiori), coni (anonimi/diversi) che potessero ben identificare in egual maniera le stesse persone le cui iniziali comparivano senza alcun dubbio. Sono nate grazie al sottoscritto (ma non me ne vanto per i meriti), i coni dei 9 cavalli a lati curvi e a lati dritti, i 4 ed i 3 cavalli (di cui discutevamo) con SICI e con SICIL….l’unico “neo” che mi rimase, fu quello del 6 cavalli, ma prima o poi anche qui scoprirò la varietà nel 1790….ci deve essere per forza. La monetazione di Napoli è FDC "eccezionale" quando la si studia......
    4 punti
  2. Buongiorno a tutti. Ho scoperto da poco questo sito ed anche la neonata passione per le medaglie papali. Questo è il mio primo acquisto, fatto quasi un mese fa. Ho comperato anche il libro "La medaglia "annuale" dei romani pontefici, Vol. 2", di A.Modesti. Costando un bel po' , ed i soldi son quelli che sono, e non molti, ho pensato di mirare la lettura e l'apprendimento nel secoli che mi piacerebbe collezionare. Da neofita ho un mucchio di domande da fare. Ecco la medaglia: PIO IX, Anno XI, 1856 - argento
    3 punti
  3. Seguo l'invito di @adolfos con un altro piccolo indovinello. Metto un lato solo per non farla troppo facile. Buon divertimento!
    3 punti
  4. Dato che si cita anche Numeriano, vi segnalo questo mio recente contributo https://www.academia.edu/37428577/UN_INEDITO_ANTONINIANO_DI_NUMERIANO_CESARE_-_Panorama_Numismatico_n.337_marzo_2018
    3 punti
  5. La monetazione di Napoli è FDC "eccezionale" quando la si studia...... Mi piace molto questa considerazione, se ci fosse meno corsa alle conservazioni, si imparerebbe sicuramente di più...e si apprezzerebbe il tondello nei suoi svariati ed interessanti aspetti artistico - storici e non solo. Chissà quante sorprese ancora ci aspetteranno per questa incommensurabile zecca..
    3 punti
  6. Buon pomeriggio a tutti gli utenti del forum... apro questa discussione postando un pezzo da 120 grana del 1805 “capelli lisci” davvero ostico a trovarsi in bella conservazione, gradite condivisioni e commenti...!
    2 punti
  7. Guardate che splendore passerà presto in asta (Numismatica Ars Classica, Auction 114, lot 44, del 6 maggio 2019)... Avete mai visto un toro androprosopo più possente di questo? Gela. Tetradrachm circa 415-405, AR 16.48 g. ΓΕ – ΛΩ – [ΙΩ – Ν] Fast quadriga driven r. by Nike, holding kentron and reins; above eagle flying r. and, in exergue, large pellet. Rev. ΓΕΛΑΣ retrograde Forepart of man-headed bull (the river-god Gela) advancing l. through reeds; ibis and garlanded altar before his mid section. In l. field, fish swimming upwards and above, barley grain. Jenkins O 96 / reverse unlisted. Of the highest rarity, the finest of only two specimens known. A spectacular reverse composition, undoubtedly one of the most interesting of the mint of Gela. Perfectly struck on a full flan. Old cabinet tone and about extremely fine Ex SBV Zürich 1, 1977, 52 and NAC 9, 1996, 155 sales. From the A.D.M. and Harald Salvesen collections. In 689/8 BC, Gela was jointly founded by colonists from the Rhodian city of Lindos and a group of Cretans. Despite conflicts with the native Sicanian peoples, Gela prospered and by the early sixth century BC the city was extending its influence into western Sicily by founding Acragas. By the end of the century, however, political discord in the city had permitted Cleander, the son of Pantares, to overthrow the traditional oligarchic government and establish himself as tyrant in 505 BC. Although Cleander was later assassinated by the city's democratic faction, this did not prevent his son, Hippocrates, from becoming the new tyrant of Gela in 498 BC. Under Hippocrates the power of Gela expanded immensely as his mercenary armies conquered the Greek cities of Callipolis, Leontini, Naxos, and Zankle. Victory over Syracuse also resulted in the addition of Camarina to Hippocrates' Geloan empire. Although the Geloans still desired a return to constitutional government, after the death of Hippocrates in 491 BC, the tyranny was assumed by Gelon, a former bodyguard of Hippocrates. Gelon not only preserved previous gains but even captured Syracuse, where he became the founder of the city's Deinomenid dynasty of tyrants. Syracuse became Gelon's new capital and Gela was left to be administered by his brother, Hieron. When Gelon died in 485 BC, Hieron succeeded to the tyranny at Syracuse and Gela was ruled in turn by his brother, Polyzelos. However, by the mid-fifth century BC the tyranny was abolished and the old oligarchic government was restored at Gela. In the late fifth century BC, Gela was notable as one of the first Sicilian Greek cities to contribute military aid to Syracuse when it became the primary target of the Athenian Sicilian Expedition in 415–413 BC. When the Carthaginians besieged Gela's old colony, Acragas, in 406 BC, the Geloans also dispatched reinforcements and, after the city fell, provided refuge to the homeless Acragantines. The Geloans faced the same tidal wave of Carthaginian arms in 405 BC, but received little aid from Syracuse and its tyrant, Dionysios I. The city was overwhelmed and destroyed, but the Carthaginians permitted those who had fled to return on the condition that they would not rebuild the fortification walls and pay tribute to Carthage-cold comfort for a people who had once been the preeminent power in Sicily. The present tetradrachm, which is the better of just two known, was struck in the period between the Sicilian Expedition and the Carthaginian conquest probably to finance the numerous military campaigns in which Gela was engaged. The types of quadriga and man-faced bull are traditional at Gela, going back to the early fifth century BC and the age of the great tyrants; however, here they have been updated to keep pace with the artistic developments of Syracusan coinage. Whereas the old quadriga was of the slow variety and driven by a human charioteer crowned by Nike, here Nike drives the chariot herself at what seems to be breakneck speed. Likewise, while the man-faced bull reverse, representing the local river-god, Gela, was a commonplace image on previous Geloan coins, here he is placed in context. The man-faced bull advances out of his comfortable river-bed surrounded by reeds and bulrushes in the company of an ibis to receive the sacrifice made at a nearby altar. This type is remarkable not only for its artistry but also for the way it illustrates the depth of Greek belief in nature deities like river-gods. Gela was considered a real divine presence that, if a worshipper was fortunate, might actually come forth to accept the gifts offered to him. Estimate: 45000 CHF
    2 punti
  8. Buonasera cari Amici e Collezionisti ( ancora pochi) di falsi d'epoca Napoletani. Integro questa bella discussione con un pezzo molto interessante e ben realizzato. Ferdinando II Carlino 1855 Solo il metallo e le corrosioni in superficie lo "tradiscono" Sono sempre ben graditi i vostri interventi. Saluti, Rocco
    2 punti
  9. Devo dire che avete ragione, la legenda di Filippo III non è stata aggiunta successivamente! Già da un paio di ore sto osservando il dritto di tale tondello e devo dire che la legenda del conio sardo da 10 reali di Filippo II non è completa, quindi si vede solo la striscia relativa alla porzione inferiore. Ho controllato anche parecchi altri esemplari della stessa tipologia, ossia del I e II tipo dei maltagliati da 10 reali, e molti presentano lo stesso difetto alle legende del dritto. A questo punto possiamo dire con certezza che il conio sardo si sovrappone a quello da 8 reales di Filippo III, zecca di Segovia. Il tondello da 8 reales di Filippo III che sta sotto, dovrebbe essere proprio questo, quindi lo zecchiere è Andres Pedrera (immagine tratta da Cayòn Auctions, Auction February 2017, lot 50333; ovverosia: https://www.sixbid.com/browse.html?auction=3249&category=66695&lot=2715434).
    2 punti
  10. Seguivo con interesse l'asta, peccato che il venditore ha chiuso in anticipo, prassi che non condivido assolutamente, a mio modo di vedere è una mancanza di rispetto nei confronti dei partecipanti all'asta, ma che di fatto è diventata la regola...
    2 punti
  11. A meno che non fosse tutta una manfrina sin dell’origine per creare una parvenza di storicità appoggiandosi all’ unico giudizio di autenticità( sbagliato) ricevuto qui. Falso era e falso resta, mi spiace per chi l’ha comprato, se davvero c’è stato un compratore. In ogni caso è un pessimo modo di usare un forum per interessi personali, se fossi un amministratore penserei a qualche intervento. No, era un falso pacchiano.
    2 punti
  12. Azzerare il debito pubblico è una cosa ben diversa (e impossibile) rispetto all'anticipare di due mesi un termine decennale, in situazione di emergenza. Lei crede davvero che molti si sono ricordati delle banconote dimenticate perché hanno letto la notizia sui giornali? Beati loro, si vede che hanno talmente tanti soldi che non sanno neppure dove li mettono. Io ho visto i miei vecchi piangere perché non ricordavano dove avevano messo 50.000 lire... siamo seri per cortesia... Mi permetto di sorridere leggendo che Berlusconi voleva uscire dall'euro... Secondo lei, uno che ha fatto politica con il principale obiettivo di salvaguardare i propri interessi, sarebbe davvero uscito dall'euro con grave e forse irreparabile danno alle proprie aziende? Non scherziamo... Per il futuro mi auguro solo di poter vedere altre persone, preparate culturalmente e competenti, e che la si finisca alla svelta con gli improvvisati, gli agitatori, i propagandisti che in vita mai hanno studiato e mai hanno sudato al lavoro. Chiedo troppo? Forse si, dato che a noi italiani quelli seri non sono mai piaciuti...
    2 punti
  13. Taglio: 2 euro CC TDR Nazione: Grecia Anno: 2007 Tiratura: 3'978'549 Condizioni: qBB Città: Milano (MI) 
    2 punti
  14. Taglio: 5 centesimi paese: Italia anno: 2003 tiratura: 1.956.000 condizioni: MB città: Siena Purtroppo non so perchè ma non riesco più a scaricare il file di riepilogo. Vado a memoria e ricordo che i 5 cent del 2003 fossero pubblicabili, in caso contrario...ripago il caffè a tutti (senza le flessioni,però!). ?
    2 punti
  15. Il 14 Aprile si terrà il secondo convegno di Messina del 2019, in occasione dell'apertura del Circolo Numismatico dello Stretto . La sede, Royal Palace Hotel, è molto comoda: vicinissima sia alla stazione dei treni che alla zona portuale. Ci sono anche 2 parcheggi molto vicini [2/3 isolati dal luogo]. A sponsorizzare il convegno troviamo ACM, Artemide, InAsta e Nomisma che sono anche interessati a creare un collegamento col Circolo Numismatico nascente. Alcuni di loro saranno anche presenti al convegno, se non tutti. Il Circolo Numismatico dello Stretto presenterà anche un primo bollettino numismatico.
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  16. Buongiorno, nelle biografie imperiali manca questo imperatore, abbastanza secondario nell'insieme ma pur sempre facente parte della storia dell'Impero Romano. Approfittando di un nuovo acquisto colgo l'occasione per colmare la lacuna. CARINO Marcus Aurelius Carinus Figlio maggiore di Caro, nacque nel 257 ed ebbe come fratello minore Numeriano e una sorella, Paulina. Nel 282 il padre salì al trono e lui fu associato al trono come Cesare assieme al fratello. Essendo assieme al padre durante la vittoriosa campagna contro Quadi e Marcomanni venne insignito del titolo di Germanicus Maximus . Nel 283 il padre lo associò al trono come Augusto conferendogli il controllo della zona occidentale dell’Impero. Caro partì con il cesare Numeriano alla volta dell’Oriente per una campagna militare contro i sasanidi: qui morì nell’agosto del 283 e Numeriano ascese al trono anch’egli come Augusto. Carinus amd Numerian, AV aureus. 21 mm. 4.66 gr. Lyons. CARINVS ET NUMERIANVS AVGG, Jugate busts of Carinus, laureate, and Numerian, laureate and draped, right / VICTORIA AVGG, Victory walking left, holding trophy. Calicò 4405a; Cohen 4 var (denarius); Bastien, Lyons, 405 var (denarius). (Da Wildwinds.com ) Tra i due per “anzianità” fu riconosciuto come più importante Carino, cui andò la fedeltà dei militari con i quali si trovava in Germania contro i Quadi. L’anno successivo si recò in Britannia per una campagna militare da cui ottenne, condiviso con il fratello, il titolo di Britannicus Maximus. A novembre giunse la notizia della morte di Numeriano e in concomitanza vi fu l’usurpazione in Pannonia del generale Giuliano. Oltre a ciò, l’esercito di stanza nel settore orientale elesse a propria guida Diocleziano. Carino dapprima si scontrò con Giuliano sconfiggendolo (luogo dello scontro incerto: presso Verona e nell’Illirico) e quindi rivolse la sua attenzione a Diocleziano con cui si scontrò presso Viminacium nella battaglia del fiume Margus dove venne ucciso. Non è riportato dalle fonti ma è verosimile ritenere che la sua sconfitta fu agevolata dal tradimento di alcuni suoi ufficiali: una prova indiretta sarebbe costituita dalla presenza successiva, tra i ranghi di Diocleziano, di Aurelio Aristobulo, precedentemente prefetto pretorio presso Carino e quindi proconsole d'Africa e prefetto urbano sotto il successore. Lo stesso Carino fu colpito da decreto di damnatio memoriae.
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  17. Taglio: 1 euro Nazione: Germania F Anno: 2007 Tiratura: solo in divisionale condizioni: BB Città: Milano Taglio: 2 euro Nazione: Germania D Anno: 2005 Tiratura: solo in divisionale condizioni: BB Città: Milano
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  18. Chiarenza (Acaja)
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  19. 1736-1795 Chien lung (Qianlong) è l'imperatore tung pao (o anche tong bao) il tipo di moneta (cash la "traduzione" inglese) Nanchang la zecca. https://it.wikipedia.org/wiki/Qianlong
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  20. Complimenti, quasi ti consiglierei un articolo per il Gazzettino meriterebbe il tutto ?
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  21. taglio       2 euro TYE paese  Estonia anno 2012 tiratura 2.000.000 condizioni bb città Milano
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  22. Concordo con chi mi ha preceduto, le fregature le puoi prendere da tutti, anche dai grandi commercianti.
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  23. Ho trovato questo in un cassetto di mio nonno... onestamente non avevo la minima idea dell'esistenza di questo genere di gettoni, prima di entrare qui dentro. ?
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  24. Mmm... Non so se sia totalmente priva di falsi... Per il resto spero non sia così per lui.
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  25. Non ho bisogno di averlo in mano per questo specifico esemplare....speriamo che il suo esperto sia fantomatico come i miei database (che evidentemente ignorate tutti e due) , perché in caso contrario mi sa che la sua è stata una netta strumentalizzazione del forum e un approfittarsi della ingenuità dei membri che hanno risposto. Mi faccia chiamare dal suo esperto che gli spiego un paio di cose così capisce meglio.
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  26. Trovo comunque scorretto e soprattutto deleterio ai fini della discussione togliere la foto.
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  27. @Zenzero in questa discussione abbiamo espresso dei semplici pareri, sulla base delle foto della moneta che tu avevi postato. Mi sembra che tu stesso avessi richiesto tali pareri sulla tua moneta o sbaglio? Poi è chiaro, come ribadito tante volte, che qui esprimiamo giudizi sulla base delle fotografie postate, non abbiamo la possibilità di vedere la moneta in mano, questo lo sappiamo tutti. A me la tua moneta non è piaciuta da subito, te l’ho detto, mi sembrava ( e mi sembra tuttora) chiaramente un falso pacchiano. Comunque questo non vuol dire che tu debba essere d’accordo con i giudizi qui espressi e riconsegnare la moneta. Ma soprattutto non condivido assolutamente il fatto di togliere le foto di questa moneta, mi sembra una totale mancanza di fiducia nei confronti di tutto il forum e dei suoi utenti... Perché hai tolto le fotografie?
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  28. Buongiorno ai teriacanti, tra le teriache prodotte in Italia, le più famose furono quelle veneziane seguite dalle napoletane (tra speziali veneziani e napoletani ci furono pure delle dispute sulle modalità di preparazione delle stesse). Vengono poi città come Roma dove nella preparazione della stessa ebbero un ruolo principe le spezierie ecclesiastiche ( spesso dei gesuiti); Trieste è nota soprattutto per triache che imitavano quelle veneziane. Di rilievo furono pure le teriache veronesi del Calzolari e del Pona e ben note furono quelle bolognesi (con un ruolo anche di Ulisse Aldrovandi) e quelle modenesi, entrambe con preparazioni pubbliche di tenore simile a quanto avveniva a Venezia. Esistono poi notizie più sporadiche su triache prodotte in altre città. Ad esempio, Mattioli, prima di appoggiarsi al Calzolari, cita quale "peritissimo semplicista" "M. Giulio Moderato speziale all' Agnus dei nella città di Rimino" ma fuori dai centri maggiori le notizie sono sempre poche. Recentemente mi è giunta notizia di una teriaca pesarese e quindi ho pensato di condividerne la "scoperta"
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  29. Nel grande pacco comprendente anche il numero di Monete Antiche c’era anche questo contributo dell’amico Luca @snam
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  30. Allego anche l’indice del Quaderno, complimenti all’amico Alessandro Giaccardi @demonetis per il suo contributo che tra l’altro conoscevo molto bene perché ci aveva già relazionato a Milano nel Workshop sulla conservazione delle monete ?
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  31. Intendevo che sono entrambi a Costantinopoli ( il piede e il sarcofago ). Fonte : il tesoro di S.Marco.
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  32. Grazie carissimo è sempre un piacere, dovremmo farlo un po' tutti per condividere e apprezzare certe valori incisori, delizie per gli occhi di ognuno di noi..
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  33. Questo tondello lo preferisco per intensità, Glaukos con il tridente è dinamico e i mostri marini crestati sono perfetti per l'intero messaggio. Poi il carico mitologico fa il resto..
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  34. @Edoal85 a Milano, zona Brera ci sta Crippa che è, dal mio punto di vista, eccezionale!
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  35. Le monete comuni non sono proprio monete da investimento, è un piacere averle come per gli appasionati di musica avere un LP su vinile o per un appasionato di vini avere certe bottiglie in cantina, oppure per un appasionato di calcio collezionare le maglie originali delle squadre. Certo un valore commerciale lo hanno ma è un valore indefinibile nel tempo. Diceva uno: investite nel vino se va a male vi rimarrà dell'aceto, così è per le monete comuni, nel peggior caso rimane il valore facciale.
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  36. Mi fa davvero piacere che sia stato apprezzato questo bel pezzettino di moneta... nel contorno oltre la scritta providentia optimi principis ci sono le due C contrapposte anziché il giglio o i due gigli...! Posto di seguito una foto.. @Rex Neap
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  37. E' qui il punto: una moneta dovrebbe valere per la cifra indicata su di essa e poter essere utilizzata come merce di scambio negli acquisti di altre merci, commemorativa o no che sia; il valore "facciale" dovrebbe essere certo sensibilmente superiore a quello del metallo nobile contenuto. Le ultime monete in metallo nobile degne di questo nome sono le 500 lire "caravelle", almeno fino alla data di reale utilizzo. Tutto il resto, argento e oro, storia della lira e emissioni simili servono solo agli speculatori e a creare disillusione e disaffezione ai clienti qualora volessero disfarsi dei loro acquisti.
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  38. Fidati ! , e' un grifone.
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  39. Caro @Zenzero, moneta fusa, conservazione quella che è, viste le cifre che ballano dato il pezzo io spenderei qualcosina e la farei periziare, in foto è tutto un tirare a indovinare (mia umile opinione)
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  40. Caro Luca vedo che continuano le tue ricerche e la campagna acquisti: complimenti! Ma perchè non la n. 16 come più prossima (seppure non di conio uguale, ovviamente) ...? Un caro saluto MB
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  41. Boooh... il diritto l'hanno un po' stuccato? Le aree di corrosione in certi punti (vedi dietro il collo sono ridotte). Contrariamente ad altri utenti del diritto salvo la legenda che era la parte meno difficile da riprendere, dovendo seguirne la traccia di quella preesistente originale. Il rovescio è quasi caricaturale, ritengo abbiano abbassato il piano per far emergere la figura (della quale vi era un vago profilo) e soprattutto per inventare ex-novo la S C nei campi. Qua e là un po' di stucco? Tutto ciò spiega un calo ponderale di nemmeno un grammo (0.90 circa)? Me lo sarei atteso maggiore con operazioni di rimozione di materiale più che di applicazione. Lavoro che trovo nell'insieme molto grossolano, che conferisce all'esemplare un aspetto quasi grottesco allo sguardo di chi ha un occhio un po' abituato allo stile imperiale autentico. Ciao Illyricum
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  42. Un Britannico tira l'altro... cerchi confronti e ne trovi per altri esemplari... http://numismaclub.com/unt/96374-britannicus_ae_sestertius__50___54_ad_.html E' lui o non è lui... è lui o non è lui... certo che è lui!!! Ciao Illyricum
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  43. Stasera spero di farvi piacere postando una medaglia presa a Bologna da un amico che l'ha difesa da possibili vendite tenendola per me. Questa medaglia è una delle grandi rarità per chi colleziona Pio VI ma soprattutto per chi , come me , colleziona Ravenna. Al dritto il Papa in piedi che riceve dall'Abate Castelli il progetto della nuova Basilica di Ravenna e al retro il prospetto la facciata della Basilica di S.M. Portuense a Ravenna. Questa medaglia mi ha affascinato da quando la vidi pubblicata in una piccola pubblicazione locale e veniva citata come la prima conosciuta con la facciata.
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  44. Già anni fa qualcuno scrisse un post, ahimè foriero, dal titolo "lenta agonia di una sezione" ma è passato tanto tempo e direi che siamo oramai già al "de profundis". Bella monetina @adolfos c'è poco da aggiungere se non che il CNI la attribuisce a Berignone per il resto tutto come da catalogo, aggiungo quindi. MIR 32. PS. @Fufluns passa più spesso a trovarci che ne abbiamo bisogno.
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  45. Diamo una traccia ulteriore al dritto in leggenda e’ svelato il mistero ...però sveliamolo ...? E poi che officina a questo punto Volterra, Casole ....?
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  46. Il colore verdino l’ho trovato sulle monete d’argento di Umberto I a contatto con la plastica dell’album antiquato di famiglia contenente anche le monete del suo predecessore Vittorio Emanuele II. Le monete d’argento greche o romane che colleziono le metto in bustine di cellofan (chimicamente idrato di cellulosa) e non manifestano questo fenomeno. Penso che “bustine di acetato” sia un termine improprio per “bustine di cellofan”, perché la diacetil (o triacetil) cellulosa ha proprietà fisiche che la rendono adatta ad altri usi (es. fogli di acetato per alimenti, per lucidi per lavagne luminose o stampanti laser). C’è da dire però che la colorazione verdina può essere facilmente eliminata in vari modi. La moneta analizzata al SEM immersa in acqua deionizzata con aggiunta di qualche goccia di complessante (EDTA sale sodico) e trattamento con ultrasuoni per 5’, si presenta così:
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  47. Grazie 4mori, sono anch'io della tua opinione. Vorrei postare un dettaglio che a me pare essere proprio il residuo della A sormontata da croce
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  48. Altra medaglia cuoriforme del 17° secolo con SAN CARLO BORROMEO e al rovescio il SANTO CHIODO
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