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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/16/19 in tutte le aree

  1. Buon giorno a tutti, Vi comunico che sul sito della Società Numismatica Italiana sono disponibili tre nuove testate, tutte opera di Memmo Cagiati, a questo LINK Le monete del Reame delle Due Sicilie da Carlo I d'Angiò a Vittorio Emanuele II Supplemento all'opera: Le monete del Reame delle Due Sicilie da Carlo I d'Angiò a Vittorio Emanuele II Miscellanea Numismatica
    9 punti
  2. Le monete "bucate" hanno sempre stimolato la mia fantasia. Per ognuna c'è una storia. Bucate perché ritenute false o troppo basse di peso, bucate perché appese al collo per devozione, bucate per ornamento di vesti o cinture, .... bucate per chissà che motivo. La mia famiglia aveva una casa in montagna, usata in estate per la fienagione, il gabinetto era all'aperto, sopra la "cort", il letamaio, ed era di legno. All'interno vi erano inchiodate tre monete, una non ricordo assolutamente cosa fosse e di chi (ero bambino), una di rame di modulo largo di Vittorio Emanuele II, ed una di Francesco Giuseppe. Sopra vi era intagliata la scritta Ca nasin ; in friulano significa Che annusino. Una testimonianza di astio verso le autorità. Le tre monete, che immagino di nessun valore, sono state asportate dai razziatori di cose antiche e prodotti degli orti che anni fa percorrevano le montagne friulane ( Le loro auto erano targate TV; mi scusino gli amici trevigiani, ma quand'ero bambino avevo imparato ad odiare quelle incursioni nelle borgate ormai disabitate del Friuli Occidentale). Un esempio di "monete bucate". Tutte con una storia. Chissà se qualcuno ha trovato in un mercatino una di quelle monete e l'ha acquistata per poco, e ha fantasticato sul motivo del buco, certo senza immaginare che era testimonianza di sofferenze di vita e di soprusi o semplicemente di idee politiche.
    5 punti
  3. Anche io sono rimasto affascinato da questa tipologia monetale, e l'ho collezionata per tipologia limitandomi alle piastre, scudi e ducati in argento. Il Regno di Napoli inizia con la dinastia Angioina, fine 1200, fino al 1816, con Ferdinando IV, poi I, quando instaurerà il Regno delle Due Sicilie. Le tipologie monetali sono molte, dai tagli in rame (grani cavalli e tornesi, a seconda delle epoche) fino si vari tarì, carlini, ducati o piastre in argento (anche qui, a seconda delle epoche). Ovviamente non manca l'oro, con delle tipologie assolutamente stupefacenti per pregio artistico (il saluto o la doppia di Carlo V ad esempio). Per prima cosa ti consiglio di esplorare il catalogo online del forum, in modo che a costo zero puoi iniziare a prendere confidenza sulle varie epoche e sulle varie tipologie monetali che si sono susseguite. Per il momento ti consiglierei di non comprare nulla. È una tipologia molto particolare, anche non facile da assimilare specie se si viene dalle decimali (o peggio ancora non si è mai collezionato monete moderne prima) per acquistare dimestichezza è necessario un certo periodo di studio, ma anche di poter vedere in mano le monete (che potrai fare ai vari convegni che ti suggerisco di frequentare) Leggi e segui le discussioni passate di questa sezione, segui le aste cercando di registrarti le foto e le descrizioni delle monete (e relativi passaggi d'asta) e leggi leggi leggi leggi leggi... e vedi tante tante tante tante tante monete in mano (preferibilmente) resistendo alla tentazione di comprarle nei primi tempi. qualsiasi domanda, noi siamo qua
    4 punti
  4. Ebbene si ... mi avete scoperto, sono Luciano. Sonia è mia moglie, ma sarebbe troppo lungo da spiegare
    3 punti
  5. Non conoscevo affatto la storia che ci hai raccontato, molto interessante. Così come trovo interessante la testa di porfido che fa bella mostra di sé sulla balconata della Basilica di San Marco. In effetti (guardandola con il senno di poi), con riferimento al diadema, mi ricorda quella di Giustiniano come e' possibile vederla nei mosaici di San Vitale a Ravenna. Certo colpisce la durezza dello sguardo dritto innanzi, con le sopracciglia arcuate. Infine, sono contento che anche a te piaccia il gruppo dei tetrarchi? che, a come vedo, ha molti estimatori. Grazie per i contributi. Allego un interessante articolo. Ciao da Stilicho SPOLIA_COSTANTINOPOLITANI_compressed.pdf
    3 punti
  6. Permettetemi una digressione ... tanto il "concorso" è chiuso Per gli amanti della scultura dei tetrarchi (mi ci metto anch'io), infissa nell'angolo della Basilica di San Marco a Venezia. Sembrerebbe impossibile, ma a Venezia non ci sono molti esempi di sculture e manufatti in porfido rosso; certamente c'è qualche elemento in porfido rosso qua e la, come parte di pavimenti marmorei, mosaici e simili; a Venezia si preferiva generalmente usare il marmo rosso veronese (ce l'avevano a portata di mano) ed i manufatti in porfido rosso sono quasi totalmente provenienti da Costantinopoli, presi ai tempi della IV crociata. Oltre al gruppo dei tetrarchi, poco sopra, sullo spigolo della balconata della Basilica, c'è collocata una testa in porfido rosso; data la sua conformazione è assodato che si tratti della testa di un imperatore del tardo impero. Gli studiosi, confrontandola con l'immagine posta su alcune monete, avrebbero determinato che si tratti di Giustiniano I; ne prendo atto essendo totalmente digiuno in materia. Per i veneziani non era importante determinare chi fosse, loro avevano deciso che quella testa rappresentava quella del Carmagnola, condottiero e capitano generale della Serenissima che venne decapitato nel 1432 per presunto tradimento e connivenza con il nemico (Filippo Maria Visconti), durante la guerra contro il ducato di Milano. La testa, esposta al pubblico come era usanza e apposta sulla balconata, doveva fungere da monito al visitatore ed ancora oggi, per i veneziani, è la testa del Carmagnola.
    3 punti
  7. Il tuo bagattino corrisponde alla variante nr. 20 censita dal Papadopoli in "Le monete anonime di Venezia", che presenta la legenda ° L ° A ° ° R ° C ° Di questa variante risultano esserci le iniziali di due soli Massari: ° V ° O ° = Vincenzo Orio (1521-1522) ° M ° M ° = Michele Marin (1522-1524) Da quello che mi pare di leggere nel tuo, propenderei per le seconde iniziali. Facci cortesemente sapere ... saluti luciano
    3 punti
  8. Buongiorno a tutti, Ferdinando II, 60 Grana 1847 su 1846
    3 punti
  9. Cartolina Satirica Italiana : Vittorio Emanuele III impegnato nella lettura di un manuale di Numismatica mentre il figlio lo invita a studiare la geografia si allude alla questione irredentista di Trento e Trieste
    2 punti
  10. CIao, Come ti ha spiegato il numismatico, il periodo della prestigiosa zecca di Napoli...è moltoooo lungo.... Ti ha anche dato un ottimo consiglio, inizia a leggere e studiare tutta la base storica (vicende) del periodo in questione e capisci da quale sei più attratto. Le monete sono tantissime.....e non solo, ma ricche di varietà. Parlare di tipologia per questo lungo perido.....ti ci vuole mezza vita...se non tutta intera. Di conseguenza ti divido già quelli che potrebbero essere dei macro-periodi nei quali potresti inserirti e rimani più affascinato: Periodo Angioino Perido Aragonese Periodo Spagnolo (con i suoi vicerè) Periodo Austriaco (breve) Periodo Borbonico (quello più lungo e ricco di monete e varietà). In questi interni...puoi iniziare a collezionare. Benvenuto tra Noi.
    2 punti
  11. Ciao! Vero! Questo è un ottimo esempio ... purtroppo, considerato che questa educata conversazione possa destare sorpresa, è indice che troppo spesso taluni utenti non siano molto educati .... è un vero peccato! saluti luciano
    2 punti
  12. buonasera, devo dire che ci ho messo un po a decidermi a prendere una madonnina per san severino...mi han sempre frenato i rovesci con la madonnina spesso spianata e poco dettagliata. trovarle belle è difficilissimo a mio avviso penso di aver preso un giusto compromesso e di questo ne son contento...ora si va a caccia di quelle rare cosa ne pensate? grazie a tutti marco
    2 punti
  13. Vuoi l'elenco completo? Fra i responsabili anche Saviano... per la Merkel si stanno ancora attrezzando... d'altra parte c'è chi l'ha accusata per il terremoto ad Amatrice. Immagino avesse dato indicazioni ad 82,5 milioni di tedeschi di saltellare tutti contemporaneamente.
    2 punti
  14. Qui trovate qualche riferimento a questo denaro che fu coniato sotto il regno di Giovanna II. https://www.academia.edu/38802292/_Avemo_libre_d_ariento_il_quale_metemo_in_zecha_i_charlini_postumi_battuti_a_Napoli_al_tempo_di_Giovanna_II_d_Angiò_1414-1435_in_Rivista_Italiana_di_Numismatica_e_Scienza_Affini_CXX_2019_pp._227-270
    2 punti
  15. Il Gazzettino sta avendo il meritato successo :) è una pubblicazione che, in modo modesto ma qualificato, fa Numismatica per tutti ed alla portata di tutti :) Penso che molti attendano anche il digitale. Supportiamo questo bel progetto :)
    2 punti
  16. Buon pomeriggio Napoleone era un imperatore e pur essendo una figura molto più vicina a noi rispetto a quelle da voi illustrate, alla deposizione delle sue spoglie gli fu riconosciuta la stessa dignità degli antichi imperatori, tanto che furono chiuse in un'arca di porfido; oggi visibile all'interno del mausoleo Des Invalides. saluti luciano
    2 punti
  17. La madre dei complottisti è sempre incinta La magistratura francese, invece, sta indagando per disastro colposo, si esclude, al momento, qualsiasi dolo. Poi può anche darsi che sopravvengano fatti nuovi e diversi, ma fintanto che non accade, cerchiamo, almeno qui, di evitare certi commenti, per quelli facebook e twitter bastano e avanzano. Grazie. petronius
    2 punti
  18. E' un denaro piccolo di Ravenna.
    2 punti
  19. Quando sono trieste penso a tutto quello che il gruppo del Cordusio ha fatto per la numismatica e mi riprendo subito...
    2 punti
  20. Brutte cose. Non tanto perché ritrovamenti del genere sconvolgono il mercato ( e chi ha pagato tanto per una moneta la vede calare di valore sensibilmente), ne perché c'è la concreta possibilità per chi acquista una monetina credendola di lecita provenienza abbia dei problemi ( i piccoli con giglio di Gregorio sono apparsi in vendita in molte aste ultimamente, alcune si saranno fatte fare una dichiarazione dal conferente, altre avranno usato metodi collaudati di "messa in legalità" , ma resta il fatto che "non si sa mai"), ma perchè non si tratta di sporadici rinvenimenti di monete ma di ripostigli che potrebbero dire qualcosa agli studiosi. Che peccato ...
    2 punti
  21. Buonasera a tutti, C Buonasera Crispino, buona sera a tutti, sono d'accordo con il seguire una tematica, ottime tutte quelle che ti hanno proposto, io aggiungerei quella dei ritratti femminili con le loro stupende pettinature.. ?
    2 punti
  22. Si rovescio frutto del caso, una serie di eventi, la figura sotto è la Providentia, su cui è stata battuta sopra con il secondo conio di martello l’altro rovescio. allego un’immagine di un rovescio con la Providentia a scopo illustrativo.
    2 punti
  23. Ciao a tutti. Colleziono esclusivamente cartamoneta italiana. Ma ultimamente sto passando parecchio tempo in questa sezione e sono sempre più affascinato dalle monete Napoletane. Vorrei col tempo capirci sempre di più e magari iniziare una collezione tipologica. Magari non badando molto alla conservazione visto che già collezionando cartamoneta con conservazioni alte i miei fondi sono quelli che sono? volevo qualche consiglio da voi più esperti, magari spiegandomi come era suddivisa la monetazione. Quali sono i secoli interessati nel regno di Napoli. E sopratutto eventualmente gli acquisti se necessitano tutti di certificati di lecita provenzienza oppure se per questa tipo di monetazione non è necessaria. Grazie a tutti quelli che possono aiutarmi
    1 punto
  24. In Asta 7 della Numismatica Picena del 13.04.2019 è rimasto invenduto il lotto 30, un denaro con Tempio di Volchero patriarca di Aquileia. La moneta, che è la Bernardi 11 b , variante che presenta un globetto nell'arco, presenta anche un errore di conio al R/, visto che la S di CIVITAS è retrograda. La base era di 3000 euro. Eventuali collezionisti sono stati probabilmente dissuasi da una ribattitura del D/ e da una strana piegatura del bordo che si nota sempre al D/, o dal fatto che ultimamente qualche esemplare di questa rara moneta è apparso sul mercato (sempre della variante 11 b), rendendola meno rara.
    1 punto
  25. Sperando di fare cosa gradita, soprattutto per chi non ne fosse ancora a conoscenza (immagino pochi) allego il link della DGA ( Direzione Generale Archivi) utilissimo per ricerche storico/bibliografiche. Alla voce "Archivi nel web" si accede ad altri link come il Sistema archivistico nazionale etc. http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&uact=8&ved=2ahUKEwi4gIavrNThAhUS6RoKHW-4AbcQFjAAegQIBhAD&url=http%3A%2F%2Fwww.archivi.beniculturali.it%2F&usg=AOvVaw2BPMdXULwuR1pFgaeZe7gY La Direzione Generale Archivi ha inoltre attivo un proprio profilo su Facebook. Saluti.
    1 punto
  26. Come che cosa? Ce l'ha detto: una!
    1 punto
  27. Taglio: 2 Euro Nazione: Lussemburgo Anno: 2017 Tiratura: 50.000 Conservazione: SPL Città: Torino
    1 punto
  28. Falsa! Peso veramente eccessivo e in più sembra fusa.
    1 punto
  29. Saluti Luciano alla fine della risposta. Scusi Sonia...Gaffe..
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  30. dovrebbe essere al R : AUGUSTA IN PACE , RIC V 58
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  31. Io credo che ci sia ancora qualcuno che vede la numismatica come sola passione pura, qualcuno ci sarà ancora spero, ecco io sto con loro ....
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  32. Leu Numismatik AG > Auction 4 Auction date: 25 May 2019 Lot number: 342 Lot description: KINGS OF ARMENIA. Tigranes IV (Restored) and Erato, 2 BC-AD 1. Dichalkon (Bronze, 18 mm, 5.81 g, 12 h), Artaxata. ACIΛEYC M[EΓAC TIΓPANHC] Jugate busts of Tigranes IV, wearing five-pointed tiara, and Erato to right. Rev. [ΦΙΛΟΚΑΙCΑΡ] - A The twin peaks of Mount Ararat, as seen from Artaxata. Coinage, 128 ('Tigranes II?'). CA 122 ('Tigranes II'). Kovacs 180. Very rare. A unusually sharp example with two exceptionally clear and attractive portraits. About very fine. From an important collection of Armenian coins. Tigranes IV had ruled in Armenia since 8 BC, but when he allied with the Parthians, he was driven out by a Roman army under Gaius Caesar and replaced by his brother Artavasdes III in 5 BC. Three years later, Tigranes regained control and eventually agreed to receive his crown from Augustus in an act of submission. The reverse legend of our coin refers to this event by calling the Armenian King 'friend of the Caesar'; the accompanying image shows the famous Mount Ararat as seen from Artaxata, with the Greater Ararat (5137 m) on the right, the Little Ararat (3896 m) on the left and some foothills in front. The obverse, on the other hand, shows us Tigranes IV with his half-sister and wife, the famous Queen Erato of Armenia, who would later, during her sole reign (circa 13-15 AD), become the last of the Orontid line to rule Armenia. Estimate: 2500 CHF illustrazione: il Monte Ararat
    1 punto
  33. Gli amici Mario ed Eros hanno capito tutto! :) Questo è il modo migliore di vivere questo spazio virtuale, ma reale nelle intenzioni e nella passione! :)
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  34. Io sono stato veramente impegnatissimo e sono dovuto partire presto per tornare a Roma, quindi me ne sono andato bene o male a metà giornata [11:30/12], la locandina postata ha l'orario sbagliato: era fino alle 16. Detto ciò, il convegno è andato molto bene e sono tornato parecchio soddisfatto a livello di acquisti. Il circolo numismatico dello stretto sta guadagnando iscritti, e non solo dalla sicilia o dal meridione, alcuni anche da Torino si sono interessati alla questione. Il bollettino ha avuto abbastanza successo ed il mio articolo, sulle once di Carlo di Borbone, ha destato un po' l'interesse essendo molto completo e presentando diverse tra le varianti inedite, rare e poco note, della tipologia. L'affluenza è stata interessante e con la partecipazione di Numismatici e commercianti importanti.
    1 punto
  35. @sandokan Ciao. Sono completamente d’accordo sul primo punto del tuo intervento. Per questo c’è anche chi colleziona monete con errori di conio o varianti di conio, una forma di collezionismo numismatico come quella dei Blank Planchets proposti in particolare dall’Heritage Auctions, dalla Baldwin's Auctions e dalla Stack's Bowers Galleries. Sul secondo punto penso invece che qualcuno potrebbe essere, se non proprio affascinato, interessato a un (non a tutti!) semilavorato particolare, per esempio questo bronzo (CNG 376) da aggiungere alla sua collezione di monete della dinastia degli Asmonei che regnava nella Giudea e nelle regioni circostanti durante l’antichità classica. JUDAEA, Hasmoneans. Unstruck Æ Planchet (11mm, 1.83 g). Hendin (4th ed.) 464a. As made, brown surfaces, some roughness.
    1 punto
  36. Buongiorno, legenda e spighe apparentemente affogate e peso credo eccessivo anche per un distatere (se è argento) mi creano qualche dubbio. Potrei sbagliarmi quindi d'accordo con @allek, attendiamo i più esperti. Saluti
    1 punto
  37. - Nello stesso giorno, il 12 aprile del 46 a.C., a Utica, moriva CATONE L’UTICENSE. Racconta Plutarco che dopo aver capito che in città molti pensavano di passare dalla parte di Cesare, appena trionfante a Tapso, passò un'intera nottata a leggere il Fedone di Platone, esclamando infine che la virtù non era altro che una parola, trafiggendosi subito dopo con la spada. Ritrovato ancor ancora vivo, venne salvato, ma si riaprì le ferite decidendo di morire. Dopo la vittoria in Africa Cesare sarebbe poi passato in Spagna dove avrebbe sconfitto, non senza difficoltà, Labieno a Munda, nel 45 a.C. Rientrato a Roma sarà nominato prima dittatore e poi nel febbraio del 44 dittatore a vita. 13 APRILE Il tempio di Giove Vincitore (Iuppiter Victor) venne costruito dal console Quinto Fabio Massimo Rulliano dopo la battaglia di Sentino (295 a.C.) durante la terza guerra sannitica (Livio, X, 29, 14), contro un esercito nemico formato dalla coalizione di popoli italici (Sanniti, Etruschi, Umbri) e Galli, ottenendo una vittoria che permise ai Romani di unificare la penisola italiana. Localizzato generalmente sul Palatino perché identificato con il tempio di Giove Invictus (il cui giorno di dedica cadeva però il 13 giugno) il tempio di Giove Vincitore doveva invece trovarsi probabilmente sul Quirinale come sembra testimoniare un'iscrizione del III secolo a.C. trovata nell'area del Palazzo del Quirinale (CIL. VI, 30767a). Per quanto riguarda invece il culto della Libertà sembra che il tempio di cui ricorreva la dedica in questo giorno fosse quello fatto costruire sull'Aventino dal console Tiberio Sempronio Gracco nel 238 a.C. In questo tempio Tiberio Gracco, figlio del console, fece collocare una pittura che celebrava la sua vittoria nella battaglia di Benevento (214 a.C.) durante la seconda guerra punica, come ricorda Livio (24, 16, 19): "Al suo ritorno in Roma Gracco fece rappresentare quel giorno solenne in una pittura posta nel tempio della Libertà che suo padre aveva fatto costruire e aveva consacrato sull'Aventino, col denaro ricavato dalle ammende." Secondo alcune ipotesi il tempio della Libertà coincideva con quello di Iuppiter Libertas (Giove Libertà), che compare nella lista dei santuari restaurati da Augusto (Res Gestae, 4, 6). (Tratto da honosetvirtus.it ) 14 APRILE - BATTAGLIA DI FORUM GALLORUM - il 14 aprile del 43 a.C. si svolgeva la battaglia di Forum Gallorum (attuale Castelfranco Emilia, presso Modena), tra le forze del Senato, alleato con Ottaviano, e quelle di Marco Antonio. Subito dopo la morte di Cesare a Roma scoppiò la guerra civile e il primo atto di questo conflitto interno fu rappresentato dalla guerra di Modena (44-43 a.C.). Motivo scatenante fu la decisione di Marco Antonio di attaccare Decimo Giunio Bruto che rifiutò di cedergli il comando della Gallia Cisalpina. Così iniziò l'assedio di Mutina (Modena), nel dicembre del 44 a.C., città nella quale si era rifugiato Decimo Bruto. Nel frattempo Marco Antonio aveva perso il suo prestigio per l'entrata in scena di Ottaviano, erede di Cesare, e per l'azione politica di Cicerone, ostile al console. Il Senato di Roma riuscì così ad organizzare un esercito da inviare contro Antonio in aiuto di Decimo Bruto, grazie anche alla collaborazione ottenuta da Ottaviano, agli ordini dei consoli del 43 a.C., Aulo Irzio e Vibio Pansa. La prima e decisiva battaglia avvenne il 14 aprile del 43 a.C. nella zona paludosa intorno a Forum Gallorum (odierno Castelfranco Emilia), vicino Modena, che vide contrapporsi le forze di Antonio a quelle del console Vibio Pansa. La battaglia si svolse in mezzo alle paludi, tra soldati che un tempo furono compagni d'armi (vi furono infatti molti passaggi da uno schieramento all'altro nei mesi precedenti), in un'atmosfera quasi irreale che ben descrive Appiano (Guerra civile, III, 68): "Così spinti da ostilità e ambizione si assalivano a vicenda, considerando questa lotta come un proprio interesse, piuttosto che dei loro generali. Essendo veterani non emettevano grida di battaglia, dal momento che non potevano aspettarsi di terrorizzare l'altro, né nel combattimento emettevano un suono, sia come vincitori sia come vinti. Dato che non potevano essere effettuate né formazioni affiancate né cariche tra le paludi e i fossi, si scontrarono insieme in stretto ordine, e dal momento che nessuno poteva smuovere l'altro si bloccavano insieme con le loro spade come in un incontro di lotta. Nessun colpo mancò il segno. C'erano ferite e colpi mortali, ma nessun grido, solo gemiti; e quando uno cadeva veniva subito portato via e un altro prendeva il suo posto. Non avevano bisogno né di rimproveri né di incoraggiamenti, poiché l'esperienza aveva fatto di ciascuno il proprio generale. Quando venivano sopraffatti dalla fatica si ritraevano a vicenda per una breve pausa per prendere fiato, come nei giochi ginnici, e poi si precipitavano nuovamente nello scontro. Lo stupore si impossessò delle nuove leve reclutate, poiché videro tali azioni compiute con tale precisione e in questo silenzio." Il console Vibio Pansa stesso venne ferito durante la battaglia che rimase equilibrata anche per l'arrivo delle truppe di Aulo Irzio che raggiunsero lo scenario dello scontro. Senza un preciso vincitore questa battaglia fu comunque decisiva per le sorti della guerra di Modena perché aveva fatto fallire il piano militare di Antonio che, tornato a Modena per l'assedio della città, verrà sconfitto qualche giorno dopo (21 aprile 43 a.C.). Aulo Irzio e Vibio Pansa morirono per le ferite riportate durante questa guerra, lasciando Roma senza consoli. Qualche tempo dopo, questa vittoria delle forze repubblicane del Senato alle quali aveva partecipato anche Ottaviano, venne vanificata dal voltafaccia dello stesso Ottaviano che stipulò il secondo triumvirato proprio con Marco Antonio ed Emilio Lepido (27 novembre 43 a.C.). (Tratto da honosetvirtus.it ) - BATTAGLIA DI BEDRIACO La (prima) Battaglia di Bedriaco fu combattuta il 14 aprile del 69 d.C. nel sito eponimo, nei pressi di Cremona, tra l’esercito di Otone (Legio I Adiutrix e Legio XIII Gemina) e quello di Vitellio (Legio XXI Rapax e Legio V Alaudae), pretendenti al trono dopo la morte di Galba. vs La sconfitta dell’esercito otoniano portò lo stesso Otone a togliersi la vita il 16 aprile seguente, lasciando l’Impero nelle mani di Vitellio.
    1 punto
  38. Salve scusate l ignoranza ma questo con Sant Apollinare a quale citta si riferisce? Grazie e un saluto a tutti.
    1 punto
  39. La cosa mi fa piacere perché a questo punto tutti noi abbiamo un nonno, un bisnonno o uno zio che può averci donato la sua collezione in data non chiaramente specificata ma sicuramente remota e lontana, quando non esistevano fatture, scontrini e certificati di lecita provenienza..... E allora tutti noi abbiamo adesso la soluzione ad ancestrali dubbi sulla provenienza delle nostre collezioni, che siano esse effettivamente del nonno o che questo, ormai avanti con gli anni, non ricordi o ricordi vagamente di essere stato un tempo collezionista, tombarolo o altro .....??
    1 punto
  40. Chiudo questa e teniamo in agora’
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  41. La prima volta dell’italia Origine Sannitica del nome Italia. Con la sconfitta finale di Annibale, (202 a.C.) inizia la fase definitiva dell'organizzazione della penisola italica, con la fusione tra l'idea di Italia e la reale situazione politica dei popoli che abitavano lo stivale. Nel 91 a.C. Con la Guerra Sociale, le popolazioni italiche si ribellano a Roma chiedendo maggiori diritti e, in sostanza, una definitiva integrazione. I popoli in rivolta si uniscono in una, "Lega Italica" che batte una propria moneta dove utilizza ufficialmente per la prima volta sia il termine ITALIA, che l’immagine simbolica del Vitello. La parola "Italia" non è altro che un - prestito linguistico - della parola "Viteliù" di origine osca, al greco che a sua volta la trasferisce al latino, dopo che la consonante "V", decadde. Questa tesi è motivata dal fatto che Víteliú sta a indicare "Terra dei bovini giovani" (cfr. Latino - Vitulus "vitello"), (cfr. Umbro - Vitlo "vitello"). Preso atto che il Toro era un simbolo molto diffuso presso i popoli della penisola che, al centro-sud, combattevano e si opponevano all'avanzata di Roma e della sua cultura, tanto da sfociare nelle guerre sociali. Il Toro, più precisamente il Vitello, molte volte viene raffigurato nell'atto di incornare una lupa come si può ben vedere sugli esemplari della monetazione emessa nel periodo della guerra sociale. In tale monetazione, risalente al 90 a.C., è raffigurata al dritto, la personificazione dell'Italia, quale Dea, accompagnata da una legenda che ne riproduce il nome, ITALIA, in alfabeto latino, o l'equivalente VITELIU (Víteliú=Italia) in alfabeto osco. Questi denari emessi dai Soci, (popoli), della Lega Italica, sono la prima testimonianza epigrafica dell'uso del nome Italia. Quindi nel 90 a.C., i ribelli istituirono un primo nucleo di Stato italiano, per la prima volta nella storia, si indicava il nome della patria comune a tutte le genti della penisola che si erano contrapposte a Roma. Fu eletto un senato di 500 membri, 2 consoli e 12 pretori. Dunque, proprio nelle monete della Lega Italica sannitica, appare il termine ITALIA (o VITELIU che è la stessa parola in lingua osca) e il toro che sottomette la lupa romana. La consacrazione definitiva dell'unità della penisola italica e della sua peculiarità all'interno del complesso sistema dell'impero romano è data dall'imperatore Augusto che nel 7 d.C. suddivide l'Italia in 11, "Regiones", definendone chiaramente il confine nell'arco Alpino a Nord, nel fiume Varo a Ovest e nel fiume istriano Arsa ad Est. Da allora in avanti, l’Italia resterà il cuore del vasto impero fino alla crisi del III secolo, il motore propulsore, la regina di tutte le province, l’unico territorio non sottoposto a tassazione.
    1 punto
  42. @417sonia quanto pretendi...?
    1 punto
  43. Ciao a tutti, sperando di fare cosa gradita,posto qualche foto fatta al volo in una visita allo splendido Museo Archeologico Nazionale d'Abruzzo. Qui oltre al Guerriero di Capestrano,nella sezione numismatica si possono ammirare alcune monete di Atri.
    1 punto
  44. Lo dice anche il mio medico che infatti prova a mettermi a dieta ogni tanto ?. Scherzi a parte. Complimenti per queste monete che ogni tanto tiri fuori dal cilindro. La crisi del "settore medievale" che pare "tiri le cuoia" a mio avviso è data dal fatto che oggi si ricercano le alte conservazioni e i grossi moduli. Due parametri difficilmente riscontrabili in questa monetazione, caratterizzata invece da piccoli moduli che solitamente si presentano in bassa conservazione. Poi sai meglio di me che, a differenza di altri settori, per le monete medievali non sempre basta sfogliare un semplice catalogo ma bisogna studiare per approfondire l'argomento ed oggi il tempo scarseggia e di più scarseggia la voglia. Vai avanti così! Noi pochi ti leggiamo, se posso intervengo e che ne sai... magari qualcuno ti copia pure ?.
    1 punto
  45. Ciao a tutti, Io posso dire di essere stato contagiato ? Venuto su questo forum anche io per identificare una moneta, ora non posso più fare a meno di leggere ogni nuovo annuncio o commento... Direi anche a collezionare..ma quello dipende anche dal portafoglio... Complimenti a tutti!
    1 punto
  46. Non si sa mai che su 100 mentecatti ci sia una persona che verrà contagiata dalla numismatica.
    1 punto
  47. bellissima discussione caro @Stilicho, contribuisco con un pezzo insolito, la statua acefala di imperatore situata al Museo Arcivescovile di Ravenna che dovrebbe raffigurare un esponente imperiale (o Teodosio o Giustiniano) del V-VI secolo.
    1 punto
  48. E della grande vasca lustrale in S.Zeno a Verona ?... http://www.veja.it/2012/09/21/verona-chiesa-di-san-zeno-la-grande-vasca-lustale-di-porfido/
    1 punto
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