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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/19/19 in tutte le aree
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Salve a tutti, io ho i volumi del Cagiati. Per me è un libro imprescindibile per i collezionisti della monetazione napoletana. Saluti Eliodoro3 punti
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Buon giorno a tutti, Vi comunico che sul sito della Società Numismatica Italiana sono disponibili tre nuove testate, tutte opera di Memmo Cagiati, a questo LINK Le monete del Reame delle Due Sicilie da Carlo I d'Angiò a Vittorio Emanuele II Supplemento all'opera: Le monete del Reame delle Due Sicilie da Carlo I d'Angiò a Vittorio Emanuele II Miscellanea Numismatica2 punti
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Buonanotte sera a tutti volevo condividere con voi il mio nuovo arrivo cosa ve ne pare?2 punti
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In passato dei tarì contraffatti sono passati dalle aste. Non mi chiedete però quali, perchè non me lo ricordo. Ricordo invece benissimo almeno due esemplari visti di persona in un convegno di Castellammare di qualche anno addietro.2 punti
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Ciao a tutti, un microscopico miglioramento c'e' stato, e credo proprio che mi fermerò qui..... si nota?2 punti
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Ciao Bernardino, visto che lo chiedi a noi ti proporrei anche di valutare gli articoli dei primi tre Gazzettini che sono già digitalizzati sul sito di Accademia.edu. A breve arriverà anche il numero 4. In questo caso essendoci anche la pubblicazione cartacea la traccia comunque rimarrà . Come sai io sono un grande fautore del cartaceo, il digitale lo vedo solo più in abbinamento delle due modalità, paradossalmente tra un po’ le nostre biblioteche specialistiche ormai verranno superate e condivise solo per i contributi recenti, un segno dei tempi coi suoi lati positivi e magari anche qualcuno no, bello per la divulgazione ma lo sfogliare le pagine dei tempi e’ sempre una sensazione e una grande emozione che non ha confronti ...tema comunque estremamente ampio saluti, Mario http://independent.academia.edu/QGazzettini2 punti
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Ciao Pietro, ultimamente vedo un certo interesse per i Grani Cavalli...... Anche per gli anni " comuni", che a trovarli sopra il BB+ tanto comuni non sono ?2 punti
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Meglio di così difficilmente la puoi trovare Essendo non emesse in teoria, dovrebbero essere tutte FDS. Tutte quelle ondulazioni che si vedono su tutti i biglietti, (ho esaminato una decina di queste banconote e tutte presentano le stesse caratteristiche e in quasi tutte manca un angolo...) sono causate dal tempo e dal tipo di carta molto sottile utilizzata. Sono tutte più o meno così! anche i bordi sono irregolari. Questi biglietti hanno una particolarità, alla vista non sembrano ricavati da un foglio più grande e rifilati come solitamente avviene per le banconote. Sembrano nascere di quelle dimensioni, creati, torchiati e stampati singolarmente. Ecco perché tutte quelli piccole sbavature da foglio pressato singolarmente. saluti2 punti
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Non capisco, sono monete a tutti gli effetti con regolare decreto. Non << valgono il metallo di cui sono fatte >>, attualmente le quotazioni sono altissime, e ciò significa che la richiesta è corposa rispetto all'esigua disponibilità. Perchè declassare queste monete?2 punti
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Tari' e Carlino coniati per l'occasione (a Vienna) delle nozze di Ferdinando IV e Maria Carolina. Magliocca 352 e 3532 punti
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Taglio: 2 Euro CC Nazione: Spagna Anno: 2015 Tiratura: 4'200'000 Condizioni: BB Città: Pavia (PV)2 punti
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Oggi va di ripostigli monetali del III secolo... e in particolare vi presento un ritrovamento inglese meno famoso di altri, ma comunque studiato e pubblicato (in Coin hoards from Roman Britain vol IV): Si tratta quindi di un ripostiglio di medie dimensioni che rientra nel tipico panorama dell'hoarding britannico del periodo. Questo il pezzo che ho acquistato con questa provenienza: Gallienus. Antoninianus (19.5mm, 2.61 g, 12h). Zecca di Roma - 7a emissione (262 d.C.) D\ GALLIENVS AVG R\ LIBERT AVG, Liberalitas stante a sinistra con tessera e conrnucopia MIR 36, 457–8 var. (rev. legend); RIC V (sole reign) 227–8 var. (rev. legend of 231–2); Cunetio –; I. A. Carradice, “The Market Deeping, Lincs., hoard” in Coin Hoards in Roman Britiain IV (1984), p. 46 and 62 (this coin). Ex N. M. McQ. Holmes collection (CNG eAuction 442/2019) - Ex Glendining’s (30 September 1998), lot 139 (part of) - Ex Deeping St. James (Market Deeping), Lincolnshire, Hoard (1980) [IRBCH 699]. La particolarità di questo pezzo è la legenda del rovescio LIBERT AVG che è riferita alla Libertà, ma che qui viene invece abbinata alla personificazione della Liberalitas! Si tratterebbe apparentemente di un unicum di Gallieno... da capire se volontario oppure frutto involontario dell'incisore che ha approntato il conio scolpendo LIBERT al posto di LIBERALIT o perché illetterato o perché... aveva preso male le misure dello spazio a disposizione rimediando quindi questa abbreviazione!2 punti
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Si ci sarò, imprevisti permettendo, sarà un piacere ritrovare la cordialità e il cuore che aleggia in molti di voi, vedremo di far diventare questo convegno oltre che un riferimento commerciale anche un momento divulgativo di passione e di donare quello che potremo per gli appassionati che vorranno ...fatemi pensare un attimo e vi farò sapere qui ...2 punti
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Recentemente apparsi sul mercato antiquario alcuni esemplari in bronzo con testa maschile con pileo/Scylla. 1- BFA - ACR, 68, 2019, 96 2 - Künker 318, 2019, 290 (ex Savoca Numismatik 10, 2016, 26) 3 - Hirsch 348, 2019, 136 (ex Sammlung R.P. Erworben 1997) Per il carattere anepigrafo e la peculiare tipologia le monete in oggetto, buona parte delle quali riconiate su esemplari di Dionigi I del tipo testa di Athena/ippocampo (v. fig. 4), appaiono nella storia degli studi numismatici alquanto controverse sia sul piano interpretativo che nell'identificazione del centro emittente. 4 - Artemide, XLVII, 2017, 541 punto
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Tra i miei recentissimi acquisti, ci sono altre nuove entrate con provenienza da ripostigli! In particolare volevo evidenziarvi questo pezzo di Gallieno che arriva direttamente dal Normanby Hoard: Gallieno - Antoninianus (18.5mm, 2.36 g, 6h). Zecca di Roma, 1a officina. 7a emissione (262 d.C.) D\ "GALLIENVS AVG" R\ "[LIB]ERALIT AVG" MIR 36, 457q1 corr; RIC V (sole reign) 228 var. (bust type); Cunetio 1033; Normanby 114 La moneta ha un pedigree ben ricostruibile: Ex N. M. McQ. Holmes collection (CNG eAuction 442/2019) - Ex C. J. Martin (Coins) Ltd., 1987 - Ex Normanby, Lincolnshire, Hoard (1985) [IRBCH 854], no. 114. Ed in più presenta questa altra singolarità che ne contribuisce, per me, ad arricchire il suo valore aggiunto: La moneta in questione è quella fotografata nel catalogo riferimento di Gallieno di Goebl (il MIR) e nel libro dedicato al ripostiglio di Normanby... pezzo quindi non solo proveniente da ripostiglio noto e divenuto caposaldo di riferimento per studio e catalogazione, ma anche pezzo pubblicato nelle tavole fotografiche!1 punto
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Salve a tutti, Questa moneta sembra medioevale, zecca Toscana. Ma la domanda è: come posso intervenire per evitare l'evidente problema? Grazie mille, è un sito eccezionale!1 punto
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Asta Nomisma 58 "passata" Novembre 2018. Non inserisco le aggiudicazioni per non farvi perdere la mano....e perchè no, fate anche Voi un pò di ricerche.....che fa sempre bene. Poi le ricorderete nel tempo, e per sempre. Un R C così mai visto. https://nomisma.bidinside.com/docs/Aggiudicazioni_58.pdf1 punto
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E lo credo che la sua rarita' sia cessata, il nostro curatore Pino ne ha postato un rotolino intero ... Rimettiti presto caro Alex, ti auguro di passare comunque delle Buone Feste1 punto
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Ne ho trovata un'altra copia in un mercatino dell'usato a pochi spicci. Due copie non mi servono e se posso far contento un altro appassionato... perché no.. [emoji4]1 punto
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Ciao, si tratta di una moneta di Giovanni Casimiro Vasa, re di Polonia. Guarda qua https://www.ma-shops.com/numisaisne/item.php?id=26449&lang=it1 punto
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Ciao @Motoretta, non è facile trovare un Grano senza grossi difetti e con un bel metallo come il tuo. Sembrerebbe il 1792 senza "fiocco" al rovescio e la V rovesciata al posto della A.... ma qualcosa si intravede.1 punto
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Scusate, ma è l'uovo di Colombo avrei dovuto pensarci subito. Semplicemente, i biglietti non emessi sono tali perchè non utilizzati, e infatti hanno ancora la matrice e mancano di firme. Evidentemente ne avevano predisposti più del necessario, e una parte è rimasta lì petronius1 punto
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@Ser. Broccolo Non sono un cultore della cartamoneta, ma mi sembra un esemplare molto ben conservato (angoli rovinati?). Posto le 2 pagine del 1 volume di Gavello /Boasso su tale emissione, che spero possa fornire qualche informazione aggiuntiva (si tratterebbe del tipo 10 Scudi non emesso con matrice). E' riprodotto un esemplare che assomiglia molto a quello qui proposto.1 punto
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Nella dinastia Savoia troviamo altri Umberti ma Conti , questo e' il primo Umberto Re .1 punto
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Questa non è toscana, è un ceitil portoghese, ma non si legge ne la zecca ne il sovrano. https://en.todocoleccion.net/coins-medieval/ceitil-portugues~x519240741 punto
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Inizierei tenendolo a bagno qualche giorno con acqua demineralizzata, per vedere se si riesce a migliorare le ossidazioni. Grazie per i complimenti al forum fa sempre piacere. Ciao Eros1 punto
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Adesso ho capito dove aveva preso spunto Leonardo...si vede che collezionava anche lui tondelli.... Esemplare di grande forza e vitalità, il cavallo anche se statico, si muove egualmente, i tratti somatici sono incantevoli, e odo il suo nitrito chiaramente.. Nell'elefante invece nonostante sia ritratto in movimento, la staticità delle sue forme, (ed in particolar modo le zampe interne incise in malamente per mancanza prospettica e dimensione) lo rendono troppo statuario e meno dinamico. Nel complesso però un tondello d'impatto straordinario con tutto il suo carico storico, e poi avercelo...1 punto
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questa foto è più bella. pietro pensi che ogni simbolo c'è una firma diversa?1 punto
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L’ampia gamma di materiale numismatico offerto dal mercato antiquario continua a sottoporre all'attenzione di studiosi e appassionati nuovi ed interessanti esemplari. È il caso dell’unicum rappresentato dal divisionale in argento battuto da RN. D/ Tripode con collo sormontato da tre anse di cui la centrale di prospetto e le laterali di profilo. Bordo lineare. R/ Testa d’aquila volta a d.; in basso, . Bordo lineare. AR; gr. 0,72; mm. 10; 9h Roma Numismatics Ltd, E-Sale 55, 18/4/19, 94 (from the inventory of a European dealer) L’esemplare viene attribuito dai compilatori – con riserve – alla zecca di Crotone per motivi essenzialmente tipologici, benché nella scheda a corredo dell’esemplare venga opportunamente segnalata l’unicità del pezzo (Possibly Unique, apparently unpublished in the standard references, no other examples on CoinArchives). In effetti l’accoppiamento tripode/testa d’aquila non risulta attestata all’interno delle emissioni argentee della città mentre contraddistingue una serie in bronzo che per dettagli iconografico-stilistici e dati di rinvenimento sembra collocarsi nell’ultimo quarto del V secolo a.C. (P. Attianese, Kroton. Le monete di bronzo, Soveria Mannelli 2005, 118; Rutter, HN, 2203; M. Taliercio Mensitieri Problemi della monetazione in bronzo di Crotone, in A. Mele cur., Crotone e la sua storia tra IV e III secolo a.C., Napoli 1993, fase I, gruppo III; N.K. Rutter, South Italy and Messana, in Le origini della monetazione di bronzo in Sicilia e in Magna Grecia, Atti del VI Convegno del Centro Internazionale di Studi Numismatici di Napoli-Napoli 1977, Napoli 1979, gruppo II). Ben 18 esemplari provengono dal ripostiglio di Gizzeria (IGCH 1913) in associazione con divisionali in AR e AE di Metaponto, Thurii, Velia, Rhegium, Terina e Messana (M. Taliercio Mensitieri, Ripostiglio di Gizzeria, in E. Spagnoli-M. Taliercio Mensitieri, Ripostigli dalla piana lametina, Soveria Mannelli 2004, 195 ss.). Rutter Group II, Gizzeria hoard 1 of 18, pl. XXXIII 10 (www.magnagraecia.nl/coins/Bruttium_map/Kroton_map/jpgs/KroRutter_II_ha.jpg) Per quanto concerne la definizione del nominale, se l’attribuzione a Crotone risulta corretta, il peso di gr. 0,72 all'interno del sistema acheo-corinzio dovrebbe corrispondere al valore del diobolo. Alquanto singolare la presenza della lettera gamma sui divisionali, benché essa non risulti estranea alla monetazione crotoniate, come si evince dalla sua attestazione su stateri inquadrabili nella prima fase a doppio rilievo (440/30-420 a.C.). SNG ANS, 3201 punto
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Sono le iniziali del Massaro Stefano Ferro, che lavorò in zecca nel 1501. saluti luciano1 punto
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Numismatica Ars Classica > Auction 114 Auction date: 6 May 2019 Lot number: 348 Lot description: Greek coins The Seleucid kings of Syria, Seleucus I, 312-280. Tetradrachm, Pergamum 281, AR 17.05 g. Bridled horsehead r., with horns. Rev. ΒΑΣΙΛΕΩΣ ΣΕΛΕΥΚΟΥ Elephant walking r; below, monograms. SC 2 (this coin). Of the highest rarity, apparently only two specimens known. An issue of tremendous importance and fascination. Perfectly centred on a full flan and with a lovely iridescent tone. Extremely fine Ex NAC 11, 1998, 111 and Tkalec 20 February 2000, 179 sales. This tetradrachm is an iconic issue of Seleucus I, the founder of the Seleucid dynasty, whose kingdom at its highest point extended from Thrace and Asia Minor in the West to Bactria in the East and from the Black Sea in the north to the borders of Egypt in the South. Out of all of the Successors of Alexander the Great, he was the one who came closest to restoring the entirety of the Macedonian Empire, and this coin essentially encapsulates the story of how he did it. The obverse type depicts the head of a magnificent horse adorned with the horns of a bull. The late antique Syrian chronicler John Malalas tells us that in his day (the late fifth-early sixth centuries AD) it was still possible to see a statue in Antioch representing the horned head of a horse erected by Seleucus to honour his own steed who had saved him from destruction at the hands of Antigonos Monophthalmos in 315 BC. Although Seleucus had been appointed satrap of Babylonia by an assembly of Alexander's former generals in 321 BC, Antigonos, who was made strategos of Asia at the same time sought to remove the satraps that he could not control and thereby become the new master of Alexander's Empire. Realizing the danger, Seleucus took to his horse and escaped from Babylon to the Egyptian court of Ptolemy. With Ptolemy's assistance, Seleucus was able to return to Babylon-again on his horse-and reclaim his satrapy in 312 BC. In 306/5 he embarked upon an eastern campaign to gain control of the Upper Satrapies. However, the real benefit of this campaign was a peace treaty made with the Mauryan Emperor Chandragupta that involved the gift of 500 elephants. Elephants, such as the majestic creature depicted on the reverse of the tetradrachm, were the equivalent to the tank of the ancient Greek world, capable of great destruction and inspiring fear in infantry and cavalry alike ranged against them. Like the horse of the obverse, the elephants of Chandragupta had a pivotal role to play in Seleucus' reign. Thanks to their timely arrival at the Battle of Ipsos (301 BC), it was possible for Seleucus and his allies to defeat and kill Antigonos, thereby ending an ever-present threat to his security. With Antigonos gone, Seleucus could safely rule his eastern kingdom. The tetradrachm as a whole tells the end of the story. It was struck at Pergamon for Seleucus by a local dynast named Philetairos-the founder of the later Attalid dynasty. In 281 BC, the year the coin was issued, Philetairos and other cities and rulers of western Asia Minor invited Seleucus to march west and destroy his sometime ally, Lysimachos, who had made himself very unpopular in the region. Seleucus acquiesced to this request, defeating and killing Lysimacus at the Battle of Korupedion. This victory gained for Seleucus all of Lysimacus' former territory in Asia Minor and Thrace, but he was not able to savour this triumph for long. Later in the year, as he marched through Thrace, Seleucus was murdered by a refugee from the Ptolemaic court. While elephants and horses could make or break kingdoms, neither was proof against the assassin's dagger. Estimate: 100000 CHF illustrazione: testa di cavallo con briglie dal Mausoleo di Alicarnasso (350 a.C.), British Museum1 punto
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Il secondo pezzo proveniente dal ripostiglio di Normanby è invece il seguente: Gallieno - Antoninianus (21.5mm, 2.15 g, 6h). Zecca di Roma, 6a emissione (260-261 d.C.). D\ GALLIENVS AVG R\ VICTOR[IA] GERM, MIR 36, – (rev. of 187); RIC V –; Cunetio 914; Normanby 62 Ex N. M. McQ. Holmes collection (CNG eAuction 442/2019) - Ex C. J. Martin (Coins) Ltd., 1987 - Ex Normanby, Lincolnshire, Hoard (1985) [IRBCH 854], n. 62. Il pezzo presenta la caratteristica di essere un ibrido di Gallieno (regnante da solo) con un rovescio del regno congiunto col padre Valeriano I.1 punto
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Poco più vecchio di @Archestrato ho avuto un'esperienza diversa. Molti commercianti della mia zona mi hanno aiutato anche da giovane, a parte di un paio di eccezioni. Probabilmente è una questione di fortuna. Ho un parere contrastante anche con il web. L'offerta è quantitativamente aumentata ma la qualità scarseggia. Forse le cose cambieranno, ma per adesso vedo più superficialitè, più incompetenza e soprattutto più falsi. Il nostro forum, infine, è uno strumento di informazione, di conoscenza e di divertimento. Non è perfetto, ma sta a noi migliorarlo ogni giorno. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Buon giorno a tutti, Innanzitutto vi ringrazio per i complimenti, secondariamente volevo far presente che questo post ha avuto solo l'intento di segnalare, a quanti più appassionati possibili, le nuove pubblicazioni disponibili in digitale sul sito della SNI, naturalmente, senza entrare in conflitto con alcuno e soprattutto non volendo ingenerare nessun tipo di competizione sulla visibilità. Semplicemente, la mia speranza è che quanto viene fatto sia reso disponibile il più capillarmente possibile a chi voglia approfondire tutti i temi della numismatica. Cordialmente Matteo R.1 punto
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Ciao a tutti, sperando di fare cosa gradita,posto qualche foto fatta al volo in una visita allo splendido Museo Archeologico Nazionale d'Abruzzo. Qui oltre al Guerriero di Capestrano,nella sezione numismatica si possono ammirare alcune monete di Atri.1 punto
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Ho incominciato a vedere questo nuovo numero, il bello di questa rivista e’ che ai contributi di grandi della nostra numismatica si alternino anche interessanti contributi di giovani della nostra numismatica che fanno ben sperare anche in una continuità degli studiosi, mi riferisco in particolare a Canoro e Moretti per questo numero, ma comunque ce ne sono altri e ben fa Morello a dargli voce .1 punto
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Taglio: 5 cent Nazione: Malta Anno: 2017 Tiratura: solo in divisionale condizioni: qSPL Città: Milano Taglio: 10 cent Nazione: Malta Anno: 2017 Tiratura: solo in divisionale condizioni: qSPL Città: Milano Nota: NEWS!!!1 punto
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taglio 2 euro TYE paese Estonia anno 2012 tiratura 2.000.000 condizioni bb città Milano1 punto
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Devo dire all' amico Montenegro di assumerti per scattare le immagini per il suo prossimo catalogo !1 punto
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Buonasera Pietro, la Piastra 1841 varieta' Testa Grossa è conosciuta da un bel po di tempo! Possibile che ad oggi (2017) ci si confonde con una normalissima 1841? E per di piu' in una nota casa d'aste in cui la rarissima Testa Grossa è gia' passata? Nessuno che li avvisa dello sbaglio?1 punto
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Ciao Michele. E' chiaro che è evidente; in un intervento precedente portai ad esempio la vicenda dei T-red. Ed è proprio per questo modo di comportarsi di chi esercita il potere, ad ogni livello, che il cittadino ha perso la fiducia nelle istituzioni. Quale che sia il "fine" non è giustificabile un comportamento dello Stato fuori dalle regole. Alla fine dei conti, se la fiducia dei cittadini viene persa definitivamente, perché mai dovrebbero essi fidarsi, ad esempio, dei conteggi negli scrutinii post elettorali. Che diritto avrebbe infine una qualsiasi democrazia di imporre regole se essa stessa non garantisce che i suoi apparati le seguano. Lo vedo ciò che succede ed impallidisco per come viene accettato supinamente dalle masse. Purtroppo. Monti..... Monti è stato un eroe? E' venuto a fare ciò che gli altri non potevano fare pena la "morte" politica? Aveva ormai poco da chiedere al proseguo della sua ricca carriera e quindi ha potuto permetterselo? Giorgio certamente aveva pensato a lui mentre ancora era in carica Berlusconi ed è evidente che la nomina a senatore a vita, che ha preceduto l 'incarico, in qualche modo lo dimostri. Se Monti abbia accettato il ruolo di "capro espiatorio" solo in cambio di ciò probabilmente non lo sapremo mai. Il mio pensiero riguardo al suo operato e ambivalente almeno quanto ambiguo è stato il suo operato. Certo molto andava fatto ma le evidenze, ad oggi, sono che poteva essere fatto meglio. Mentre le vicende si svolgevano ed il suo governo annunciava i propri propositi non nascondo che mi veniva da pensare: arriva, aumenta le tasse, ci manda in pensione più tardi, taglia di tutto e di più. ... e ci voleva il "superMarioeroeMonti" per partorire questa illuminata e sofisticata ricetta? Non bastava forse una calcolatrice? D'altra parte non esiste la controprova né del fatto che altri politici o tecnici aspirassero a sciogliere la "matassa" né che avessero la capacità di fare meglio. Monti. La pura verità è che mi piacerebbe dimenticarlo. Mi piacerebbe dimenticare tutto quel brutto periodo e che questi strascichi "legali" me lo impediscono purtroppo. Una condotta più accorta, ancorché il periodo fosse complicato, sarebbe stata più salutare per i posteri. Re Giorgio e Super Mario non se ne curarono a mio modo di vedere perché non pensavano che la corte costituzionale avrebbe a distanza di tempo deciso in questo modo. Non dimentichiamo che i giudici che la compongono sono anche essi nominati dalla politica e dalla magistratura (che fa politica ormai da decenni). Come potevano sapere che il vento sarebbe cambiato e la loro decisione bocciata. Quanto alla questione della decisione "levantina" sono d'accordo con te. Proprio per questo temo che la partita non sia ancora chiusa. Vedo nel futuro altri ricorsi in merito alla decisione di Renzi di limitare il cambio solo a chi ne fece richiesta nel periodo antecedente alla scadenza precedentemente fissata. Taluni, ad esempio, potrebbero asserire di non averla presentata scoraggiati dalla vituperata anticipazione della scadenza. Per fortuna il caso non mi tange. Certo il pasticcio della Fornero (altra professoressa) riguardo agli esodati, presenti in molti delle nostre famiglie, mi ha indotto a lanciare verso di loro molti più epiteti coloriti. Del resto, riguardo Monti ed il suo governo, si è convenuto abbiano accettato il ruolo di "parafulmine" ; allora accolgano le mie maledizioni e quelle di molti altri danneggiati con la consapevolezza che quello è stato loro ruolo. Non certo quello di salvatori della patria. Buona serata.1 punto
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Ciao, devi considerare innanzitutto che talvolta le monete in vendita provengono da depositi monetali noti, molte da quelli ignoti, talvolta da rinvenimenti sporadici e spesso da collezioni private dismesse da privati o tramite aste presso case d'asta. Non sempre (direi quantomeno non frequentamente) si conosce la provenienza del pezzo. Un modo di avere qualche indicazione è quello di acquistare monete da hoard britannici. Oppure monete catalogate dal PNAS (per cui registrate come ritrovamento).Non tutte le monete da hoard peró hanno il corredo documentale accluso. Mi spiego con degli esempi: Hadriancoins vende monete da hoards acquistate in blocco da asta o rivenditore ufficiale. All'atto dell'acquisto il titolare ha acquistato un blocco di "tot monete provenienti da X HOARD" e non un certificato singolo per ogni moneta. Quindi la moneta ti arriva con una certificazione emessa dal venditore finale. Chiaramente tutto ció si basa alla fin fine sulla fiducia che riponi nello stesso. Puoi anche fare ricerche sui passaggi che ti puó segnalare il venditore (se te li illustra). Il titolare di Hadriancoins me li ha indicati (per ricostruire una sorta di pedigree) e tutto coincide. Talvolta qualche venditore ti invia la certificazione emessa proprio da un ufficio specifico a Londra. Ma nella mia esperienza è un caso unico. Qualche volta ti affidi alla serietá del venditore: Lee Toone di Hoockmoor è uno degli specialisti britannici del IV secolo (ha appena co-firmato il libro sulla zecca di Londinium per Spink-testo che attendo con estrema curiositá) e metto la mano sul fuoco sulla sua correttezza. Una volta sono risalito alla veridicitá della provenienza mediante un logo su un cartellino che accompagnava la moneta-l'hoard per inciso è stato rinvenuto nel tardo 1800- scoprendo che era quello di una casa d'asta che aveva effettivamente venduto un lotto di monete del deposito... nel 1971! Contattata la casa d'asta mi hanno confermato la trattazione di detto lotto. Insomma... spesso esser certi della provenienza di una moneta... è un lavoro da Sherlock Holmes! Il Braithwell Hoard è stato rilevato da CNG Coins e da loro venduto singolarmente o in lotti. Tra gli acquirenti: singoli collezionisti, Yorkcoins (che acclude suo cartellino), Imperialcoins (idem) e FAC (idem) che a sua volta le aveva acquistate da Yorkcoins. Qualcuno lo puoi trovare dalla dismissione di qualche collezionista ma sono abbastanza rari e totalmente da verificare. Nel post precedenti affermavi che "sarebbe bello inquadrare la moneta nel suo contesto storico/ambientale...". Questo è il fine del testo del Braithwell sul quale io e Cancun stiamo lavorando da anni. Siamo stati in loco, abbiamo visitato il sito, rintracciato il rinvenitore, intervistato sul ritrovamento ma soprattutto abbiamo e stiamo tuttora studiando l'area, la viabilitá locale, la situazione nel periodo di deposizione (ma anche precedente e successiva) etc... e anche le evidenze generali nel resto dell'Impero. Insomma, lasciatemelo dire, un lavorone. Non per niente ci stiamo lavorando su da piú anni. E oltretutto devi esser certo di non fare, a causa di superficialitá nelle ricerche, delle affermazioni palesemente confutabili dagli esperti del periodo per non buttare via tutto il tempo impiegato. Certamente sarebbe stato piú comodo e rapido redigere un catalogo delle monete acquistate... ma vuoi mettere la soddisfazione alla fine? ;) Ciao Illyricum :)1 punto
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