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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/23/19 in tutte le aree

  1. Disponibile dal prossimo convegno di Verona. Monete Italiane Regionali (M.I.R.) TRIVENETO zecche minori, ISTRIA, DALMAZIA ED ALBANIA @Alberto Varesi editore In 432 pagine: 451 tipi monetali descritti ed illustrati, con le maggiori varianti stilistiche ed epigrafiche. Rarità, valutazioni e riferimenti al C.N.I. Circa 70 monete mancanti nel Corpus Nummorum Italicorum ZECCHE RAPPRESENTATE: • AQUILEIA • BRESSANONE • CENEDA • DOBBIACO • GORIZIA • GRADISCA • LATISANA • MERANO • PADOVA • PALMANOVA • PORCIA • ROVIGO • TRENTO • TREVISO • TRIESTE • VERONA • VICENZA • ANTIVARI • CATTARO • LESINA • SCUTARI • SEBENICO • SPALATO • TRAU • ZARA • MONETAZIONE ANONIMA VENEZIANA • MONETAZIONE DOGALE VENEZIANA • LIENZ • OBERVELLACH • STEIN • GUTENWERT • WINDISCHGRAZ
    7 punti
  2. A Cartagine troviamo anche un”insolita coniazione, è l’unica zecca che batte moneta a nome di Massenzio come Cesare. È difficile poter identificare il motivo per cui questa zecca si prese la libertà di procedere in tal senso, la volontà dei senior Augusti con l’elevazione di Costanzo Cloro e Galerio era quella di elevare al rango di cesare Massenzio in quanto figlio naturale di Massimiano, ma di fatto Massenzio non fu mai Cesare perché si autoproclamò direttamente Augusto in rivalità con Severo II. Per la prima volta il figlio di un Augusto era tenuto fuori dalla successione. Potrebbe quindi essersi trattato di un errore della zecca che aveva giocato d’anticipo aspettandosi la proclamazione del nuovo Cesare, ma non è da escludere un segno di riconoscenza verso Massimiano, figura a cui Cartagine era sicuramente ancora molto legata per gli eventi avuti luogo 10 anni prima. Nel 297 d.C. difatti, Massimiano è chiamato a riportare ordine in Africa, la coalizione dei Quinquegentiani provoca il caos lungo il limes e mette in pericolo Cartagine stessa. Le operazioni militari hanno ovviamente bisogno di essere finanziate e quindi viene instaurata una zecca che provvederà a emettere monetazione dei tre metalli coniando abbondantemente il rovescio SALVIS AVGG ET CAESS FEL KART a rimarcare proprio l’attuale benessere della città dovuto non solo alla presenza imperiale e ad alcuni interventi eseguiti nella città stessa, ma soprattutto in relazione allo scampato pericolo. Lo stile dei ritratti è chiaramente assimilabile alla zecca di Roma da dove probabilmente arrivavano i modelli da cui Cartagine avrebbe poi avviato la sua produzione La coniazione in questi dieci anni di attività della zecca è abbondante con alcuni tipi emessi durante tutto il periodo di attività. La zecca mostra un’organizzazione meticolosa, sin dall’inizio si ha un utilizzo delle officine in base all’anzianità, troviamo quindi Diocleziano per la prima officina A, Massimiano per la seconda officina B, Galerio e Costanzo con la terza officina e successivamente in successive emissioni Costantino, Massimino e Massenzio per la quarta officina. Come sappiamo i due Augusti erano dediti ciascuno a un proprio culto, Diocleziano aveva deciso di mettersi sotto la protezione di Giove mentre Massimiano sotto quella di Ercole, questa suddivisione dei ruoli è riscontrabile sulla monetazione cartaginese dove nei campi di alcune emissioni fa la sua presenza la lettera H per l’augusto e i cesari erculei, e I per l’augusto e i cesari gioviani. Una particolarità del nummus argentiferous qui emesso è l’irregolarità del bordo e la superficie dei tondelli. Tutto ciò è dovuto alla tecnica utilizzata nella produzione dei tondelli che in questo caso è la colata in sabbia, uno dei procedimenti di fusione possibili. La mancata compattezza degli stampi di sabbia e la loro realizzazione davano origine a dei tondelli più o meno grezzi sulla superficie e sui bordi, la coniazione poi imprimeva il conio lasciando quindi solo il bordo irregolare, mentre talvolta invece la coniazione per quanto buona potesse essere non era sufficiente e lasciava la moneta con la superficie ruvida sui fondi e sui rilievi, probabilmente in questo caso si partiva da tondelli estremamente grezzi e per quanto forte potesse essere il colpo questo non sortiva l’effetto desiderato. Nel 308 l’usurpazione di Alessandro in Africa pone fine a questo gruppo di coniazioni, lo stile ora è approssimativo indicando come non vi fosse più manovalanza formata all’interno della zecca, inoltre la coniazione è riconducibile alla riforma attuata da Costantino nelle Gallie con peso e moduli ridotti rispetto alla precedenti emissioni e a quelle attuate da Massenzio nella zecche da lui controllate. Roma ha perso il suo granaio e il malcontento aumenta in città, da questo momento Massenzio inizia mette in atto i suoi piani per riconquistare la Sardegna e l’Africa da finanziare tramite la produzione presso una nuova zecca: Ostia.
    5 punti
  3. Perdonate il titolo volutamente provocatorio della discussione ma l'intento è quello di proporre un momento di riflessione che riguarda noi partecipanti e frequentatori di questo utilissimo spazio. Ho solo recentemente appreso che uno dei nostri contributori piu' validi, Teofrasto, alias Marco Bazzini ha deciso di lasciare il Forum. Marco Bazzini è un esperto d monetazione medioevale, tra i migliori in Italia, autore di decine di articoli in primarie riviste scientifiche, conferenziere, autore di numerose schede della Guida alle Zecche d'Italia, coordinata dalla prof.ssa Lucia Travaini e autore del Bollettino Numismatico n. 16 LA ZECCA DI MILANO Età comunale e signorile. Dalla metà del XIII secolo al 1330 ca. - nell'ambito del progetto di collaborazione portato avanti dal Museo Nazionale Romano in collaborazione con la SNI, tuttora in corso, che comprende la catalogazione di oltre 5000 monete della zecca di Milano appartenenti alla collezione ex Reale. Oltre allo shock per la perdita - come contributore sul Forum - non solo di un numismatico tra i piu' esperti della sua materia ma anche di una delle persone piu' disponibili verso gli utenti con aiuti, riferimenti bibliografici, catalogazioni, spiegazioni, commenti, segnalazioni etc., mi sono chiesto perché succede che un esperto di tale calibro lasci il Forum e soprattutto se vi è il modo di recuperarlo. La domanda è in parte retorica, sappiamo bene che un Forum, è, per sua natura, un'area totalmente libera. Si è assolutamente liberi di leggere e partecipare scegliendo se, come e quando contribuire. Non vi sono vincoli - se non le regole del civile argomentare che un po' tutti i fora adottano - e si lascia libertà totale al singolo di entrare, presenziare e uscire a proprio piacimento. Non è un Circolo, nè un'Associazione/Società dove l'ingresso del socio e la sua uscita sottostanno a determinate regole che vanno accettate e rispettate. L'interazione offerta dal Forum è pero' molto forte, piu' forte spesso di quella che i soci di un'Associazione possono avere con l'Associazione stessa. In qualche modo si è in presa diretta con gli altri utenti e questo naturalmente nel bene e nel male. Ovvero l'immediatezza della risposta, il contatto con persone esperte offrono dei vantaggi straordinari che permettono di saltare tanti passaggi che vi sono invece nella vita reale. Dall'altra parte le occasioni , ahimé, di scontri di personalità o anche piu' banalmente di incomprensioni sono perennemente in agguato. § Scusate se mi sono dilungato in questo preambolo ma credo sia importante per riflettere su come stia evolvendo il Forum e se vi possa/vi debba essere una coscienza - collettiva - per impedire (anzi fare in modo) che tali perdite non avvengano o siano in qualche modo recuperabili. Perdere un commentatore esperto del calibro di Bazzini è un impoverimento per tutto il Forum. Non voglio nemmeno per un momento entrare nelle dinamiche che hanno portato al suo, volontario, allontanamento ritengo pero' sia comunque doveroso non solo prenderne atto portandolo alla conoscenza di tutti ma anche parlarne per capire se anche gli altri condividano la rilevanza di tale perdita ed eventualmente cosa si possa fare per rimediare. Personalmente penso che un post informativo, ben argomentato che dia elementi di conoscenza sia fondamentale per il progresso della divulgazione numismatica. I post di Bazzini erono tutti molto densi di informazioni, di dati, di riferimenti e contribuivano in tal modo alla crescita della conoscenza collettiva. § Negli anni tanti commentatori validi si sono avvicendati di volta in volta dominando alcune aree. Alcuni - molto/estremamente validi - purtroppo hanno deciso di non postare piu'. Altri sono rimasti ma il loro impegno oggi è meno forte o si è grandemente ridotto. Il mio appello è a non perdere tali contributori facendo di tutto per mantenerli. Il loro sapere rappresenta un arricchimento per il Forum e per la divulgazione numismatica che si intende fare in questa sede e non vi è quantità che possa sostituire o compensare la qualità. Non dobbiamo essere invidiosi per le loro realizzazioni bensi stimolarli affinché ve ne siano ancora di maggiori. Solo cosi a mio avviso si puo' crescere, tutti insieme, nella conoscenza comune di questa splendida materia. Scusate se mi sono dilungato ma questo episodio mi ha dato lo spunto per queste riflessioni e per condividerle chiedendomi cosa ne pensano gli altri utenti. Grazie per i vs. commenti.
    4 punti
  4. Ho trovato un'altra banconota borderline, la posto perché ha una storia particolare e magari ce l'avete anche voi: Notate che la data di emissione è 1996? Questa è una data impossibile perché la Banca Centrale ha cessato di operare nel gennaio 1991, quando fu saccheggiata e distrutta in seguito alla caduta del regime di Siad Barre, e non è più esistita fino al 2009 quando il governo di transizione ne ha ripristinato le funzioni. Dicevo che ha una storia particolare: infatti non è un falso maldestro ma un caso in cui la definizione di "ufficiale" traballa. In pratica, durante il lungo periodo di guerra civile, i vari signori della guerra e capi clan si sono finanziati stampando valuta falsa e l'hanno immessa sul mercato trovando accettazione per necessità. La Banca Centrale era distrutta e non c'era nessuna autorità finanziaria che potesse garantire la liquidità di una valuta: i mercati avevano bisogno di contante per le transazioni e queste banconote false hanno circolato regolarmente come valuta "ufficiale" almeno fino al 2017 (dal 1996 sono 21 anni!) anche se orfane di qualsiasi autorità ufficiale. Sembra assurdo ma alla lunga hanno trovato persino una stabilità di cambio col dollaro, assestandosi intorno al loro prezzo di produzione (0,03 dollari/1000 scellini) Se vi va di approfondire mi permetto di spammarvi un mio post su https://www.orodicarta.it/curiosita/valuteorfane_somalia.html, altrimenti mi limito a dire che il motore di questo andamento è stato il signoraggio: finché c'era domanda di valuta i signori della guerra stampavano e guadagnavano da signoraggio, quando il prezzo scendeva vicino al costo di produzione, la stampa cessava e i mercati... digerivano il contante fino ad averne nuovamente bisogno. I guadagni di signoraggio tornavano a salire e così via. Queste banconote notoriamente "false" sono state scambiate col dollaro per 26 anni! Mi sembra riduttivo definirle dei falsi, eppure non avevano niente di ufficiale. Credo che il nocciolo del discorso (cosa rende una banconota - o una moneta - collezionabile) non sia nè l'ufficialità né la falsità ma il fatto che abbia svolto effettivamente il ruolo di valuta, che abbia avuto una sua circolazione monetaria. Come ad esempio le carte da gioco del vecchio west: Chi non le vorrebbe nella propria collezione?
    4 punti
  5. RCA = Reverenda Camera Apostolica Qui ci sono dei fac-simili postali. Dovrebbe trattarsi quindi di un sigillo doganale in piombo, e DOG D ........ dovrebbe indicare il nome della dogana. PS: L'ombrellino sta ad indicare che era gestita dal Cardinale Camerlengo. Ho rielaborato le foto
    3 punti
  6. Taglio: 5 centesimi Paese: Slovenia Anno: 2019 Tiratura: ?? Conservazione: qFDC Città: Lubiana Note: Penso sia una news entry,
    2 punti
  7. Buonasera, ci siamo quasi accavallati, ecco il mio indizio: PS: in B.M.C. stessa tipologia con ai n.ri 447-450
    2 punti
  8. Ti posto un rovescio senza varianti di un altro Tarì 1796
    2 punti
  9. Penso che si vede poco o nulla della moneta. Penso di vedere in abbondanza la venatura del legno del tavolo. Penso di vedere un tondello attraverso una una bustina di plastica ( che si poteva togliere). Penso si vedere la faccia e non l´altra. Penso di vedere una brutta foto di una "cosa" che forse è una moneta. NON vedo grazie e per piacere. Saluti TIBERIVS
    2 punti
  10. Grazie, ho anche qualche comunissima ma per me affezionatissima piastra di Ferdinando II di cui vi risparmio e visto che la sezione comprende anche il Regno di Sicilia, condivido la mia unica palermitana, un 6 Tarì 1735 per l'incoronazione di Carlo di Borbone.
    2 punti
  11. Buongiorno, interessante ritrovamento di 252 monete in Danimarca. https://ilfattostorico.com/2018/11/12/scoperte-252-monete-vichinghe-a-ribe/
    1 punto
  12. Buonasera, volevo avere un vostro parere su una mezza piastra di Innocenzo XIII in mio possesso. L'ho messa a confronto con una moneta della stessa tipologia attualmente in vendita presso una nota casa d'asta. Secondo voi sono state battute dallo stesso conio? Allego le foto dei due esemplari con la speranza di avere diversi pareri. ESEMNPLARE IN VENDITA ESEMPLARE IN MIO POSSESSO (Di qualità inferiore e foto più scarsa :-): dettagli :
    1 punto
  13. Nessun dubbio sulla gravità della perdita. Non conosco i motivi dell'allontanamento, ma se sono personali non vedo come sia possibile porvi rimedio, né penso che sia giusto: questo è un luogo che tutti noi frequentiamo volontariamente, e nel momento in cui qualcuno vuole andarsene - perché evidentemente non ne gradisce più la frequentazione - non si può fare altro che rispettare la scelta e ringraziare per il tempo speso assieme.
    1 punto
  14. sto leggendo con interesse PASSERA 2018 Il bronzo come strumento di scambio e riserva del valore nell’Italia di età longobarda appena uscito e tra l'altro disponibile online in pdf lo segnalo con piacere saluti Alain
    1 punto
  15. Sai che hai ragione..?! Lo stavo osservando attentamente anch’io... ? è normale o meglio dire comune su questo millesimo..?! @Rex Neap
    1 punto
  16. In più hanno il ritratto diverso...
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  17. posto anche il mio del 98 per fare confronti.
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  18. se mi posso permettere, sostengo chi afferma che la mossa fu scorretta e fuori legge, intendendo la Legge suprema, e che i 4 anni di distanza fra legge e sentenza non significano che la Corte abbia emanato una sentenza più politica che giuridica. Sul nero e su chi tiene lire in casa sino a quel periodo: ebbene, ma se lo stato vuole reprimere l'evasione fiscale, il riciclaggio ed ogni altro comportamento penalmente rilevante che abbia ha che fare con il possesso di quantitativi ingenti di lire nel 2011, cosa fà? Lascia che il "portatore" delle lire le porti a cambiare e, se del caso, lo arresti, lo indaghi, lo processi....non copre la situazione impedendo la presentazione (anche, oltre che a normali cittadini) chi ha il "nero"; se ciò è avvenuto è avvenuto per mere questioni di cassa a discapito dell'accertamento (anche) di reati e di delinquenti. E poi, ma saranno tutti delinquenti? Oppure, tanto per fare l'esempio invocato, ci possono essere commercianti di banconote che hanno ritenuto di attendere sino agli ultimi giorni per decidere in base al mercato cosa fare circa stock di banconote (che sò, non in perfettissime condizioni) vendibili a poco sopra o poco sotto il valore facciale? é impossibile, implausibile? Non credo
    1 punto
  19. Rimanendo nei limiti di quegli anni ed alla supposta corrispondenza tra Tiberio e Pilato, quest'ultimo aspramente criticato dal primo per la condanna del Golgota . Tiberio, ormai vecchio e per lo più a Capri, forse in quegli anni si stava occupando più di riprendersi Roma dopo i lunghi anni di Seiano, preoccupandosi forse meno di una Prefettura molto distante ed in ciclica turbolenza almeno dai lontanissimi tempi dei Maccabei . Pilato,funzionario imperiale in quella terra, con rapporti complessi e delicati tra un Sinedrio comunque influente ed il Tetrarca Erode, probabilmente era molto concentrato sull'impegnativo controllo della sua Prefettura nella quale andava anche crescendo l'attività piuttosto destabilizzante degli Zeloti . In una settimana di Pasqua Ebraica, in Gerusalemme, forse con la liberazione augurale di un carcerato, sulla collina preposta fuori le mura, venivano anche eseguite tre condanne al supplizio della croce : tra i condannati Joshua bar... , predicatore, falegname, figlio di falegname, o... Nell'immediatezza ma anche a breve, di questi accadimenti pur sempre locali e localmente da immaginarsi non rari, chissà quale la possibile importanza e risonanza fuori Gerusalemme : alla vicina Samaria ? , ancora oltre magari verso la Siria ?
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  20. Non mi odiare, ma da vecchio correttore di bozze, sulla copertina Windischgratz è scritto sbagliato... o sei riuscito a correggerlo?
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  21. Come sempre un grande saluto anche a te Giuseppe @Malikalkamil
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  22. Grazie mille @Bassi22, ricambio affettuosamente i tuoi saluti e mi accodo a te nel salutare tutti coloro che hanno animato questa discussione rispondendo alle mie mille domande! La paternità mi ha dato una gioia immensa, come ben sanno tutti i papà, ma anche una enorme stanchezza, visto che le notti insonni si fanno sentire parecchio, e un cospicuo "drenaggio" di tempo! Per questo motivo, pur leggendo il forum quotidianamente, non sono attivo come qualche mese fa, e anche i miei "progetti" numismatici hanno subito una battuta d'arresto! Nel frattempo cerco di tenermi "allenato" per tornare, quando il pargolo sarà cresciuto un po', "più forte di prima" ? Grazie ancora per il pensiero!
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  23. taglio       2 euro cc paese   Germania F anno 2019 tiratura 7.200.000 condizioni spl++ città Milano
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  24. Ciao, a me sembra di leggere sul dritto [...] SEV PER[...] e sul rovescio [...] II COS [...] Credo sia il RIC 672 zecca di Roma Septimius Severus AE Sestertius. 194 AD. L SEPT SEV PERT AVG IMP III, laureate head right VICT AVG TR P II COS III P P S-C, Victory walking right, holding wreath and palm
    1 punto
  25. ......volevo fare una precisazione nel mio precedente intervento (l'avevo eliminata in quanto mi pareva eccessiva), ora la aggiungo nella speranza di fare chiarezza: l'utilizzo del vezzo qui presente sulle lettere della legenda L e T, si riscontra in medaglie italiane appartenenti al periodo che va circa dal 1915 al 1925 (tardo liberty). Questo particolare avvalora l'ipotesi formulata da @palpi62 è plausibile infatti che, nell'occasione del 20 settembre 1920, siano state distribuite a chi partecipava all'evento citato. Per i motti (preso dai dubbi ho fatto qualche ricerca) posso dire che gli stessi erano in uso già nell'epoca dell'impero romano e per l'utilizzo in epoca moderna: "Mare Nostrum" è entrato in uso già nel 1880 circa con il colonialismo in Africa l'altro motto di Plutarco (dalla Vita di Pompeo) è stato riutilizzato da Gabriele D'Annunzio nel 1918 nella Beffa di Buccari, Fratelli Treves (...e credo sia subito divenuto d'uso corrente per la marina)
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  26. pesa gr.37,53 e un diametro di mm.48 grazie per eventuali commenti
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  27. Contromarca di una collezione o, più facilmente in caso la moneta sia reduce da montatura (l'usura particolare lo suggerirebbe), la firma dell'autore. Ciao, RCAMIL.
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  28. Però... Se ne aprono di scenari... E palermo rimane sempre indietro.. Belli i tuoi grani Genny.
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  29. Secondo me hai ragione. La scritta fu in realtà utilizzata anche da D'Annunzio ben prima e non sarebbe quindi del tutto incongruo ipotizzare un utilizzo antecedente al fascismo. Però il MARE NOSTRUM credo sia inequivocabile.
    1 punto
  30. hai ragione ? grazie mille per l'aiuto
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  31. Leu Numismatik AG > Auction 4 Auction date: 25 May 2019 Lot number: 429 Lot description: TROAS. Alexandria Troas. Pseudo-autonomous issue. 'As' (Bronze, 21 mm, 5.20 g, 12 h), time of Trebonianus Gallus, 251-253. CO ALEX TRO Turreted and draped bust of the city-goddess to right, with vexillum inscribed CO / AV behind. Rev. COL AVG / TRO On the left, cult statue of Apollo Smintheos standing right, holding patera in his right hand and bow in his left and with quiver over shoulder; on the right, Alexander 'the Great' riding left towards the god, raising his right arm in salute. Bellinger A475. RPC IX 468. A beautifully struck piece with lovely earthen highlights. Nearly extremely fine. Estimate: 200 CHF ILLUSTRAZIONE: ALESSANDRO IL GRANDE
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  32. Questo è l'altro esemplare con doppio punto dopo INF...
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  33. Buonasera a tutti, ho notato che il doppio punto si riscontra anche nella monetazione per la Sicilia, a parte il 10 grana che avevo postato in un'altra discussione ho anche un 2 grana con FERD: al momento ho trovato un'altro esemplare del 10 grana ma del 2 grana niente, magari gli amici siciliani potrebbero dirci qualcosa in merito...
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  34. Per tornare al tema iniziale vorrei postare anche io la più bella delle purtroppo poche monete napoletane che possiedo: un Tarì del 1796 e poi quella che preferisco perchè mi da più emozione, pur non essendo bellissima, un Ducato del 1785.
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  35. Bellissimo tari. E' vero fanno parte delle stesso conio e presentano gli stessi "difetti" ma il tuo esemplare ha circolato molto meno del mio. Complimenti @Rocco68
    1 punto
  36. Taglio: 2 euro Nazione: Austria Anno: 2003 Tiratura: 4.679.500 condizioni: BB Città: Milano Taglio: 2 euro Nazione: Austria Anno: 2006 Tiratura: 2.300.000 condizioni: BB Città: Milano Taglio: 1 euro Nazione: Austria Anno: 2003 Tiratura: solo in divisionale condizioni: qSPL Città: Milano Taglio: 50 cent Nazione: Austria Anno: 2007 Tiratura: 3.000.000 condizioni: qSPL Città: Milano
    1 punto
  37. Ecco l'immagine che intendevo [emoji4].
    1 punto
  38. Una parte degli edifici di Roma antica sono stati rintracciati grazie alle ricerche archeologiche , molte volte di questi purtroppo ne conosciamo solo le fondamenta , mentre di altri edifici sappiamo dove erano ubicati grazie ai testi classici e ai libri e disegni scritti dai cultori di Roma antica vissuti nei secoli passati ; oltre a queste testimonianze letterarie disponiamo anche di alcune monete che recano impresse questi monumenti oggi scomparsi , nient' altro , esempi tipici di questi ultimi edifici di cui si sono perse le tracce archeologiche sono ad esempio il Macellum e la Villa Publica . Del Macellum si e' gia' scritto anni fa nel Forum , della Villa Publica vorrei brevemente parlarne nel presente Post . La Villa Publica era un grande edificio pubblico dell' antica Roma comprendente piu' uffici adibiti per diverse funzioni di cui uno era adibito per ospitare i Censori , una carica magistrale della Repubblica romana . La Censura fu istituita secondo Tito Livio nel 443 a . C. e la Villa Publica si ipotizza che venisse costruita contemporaneamente o poco dopo per ospitare i Censori nelle loro funzioni ; nella Villa Publica si tenne il primo Censimento all' interno di questo edificio proprio nel 443 a.C. La Villa Publica significava "Casa del Popolo" e sebbene la sua esatta ubicazione sia sconosciuta , pare che in realtà costituisse una serie di edifici posti tra i Saepta Julia e il Circo Flaminio , è noto infatti da fonti antiche che l' area che la Villa ricopriva , era ampia e che molto probabilmente a seguito di ulteriori lavori di ristrutturazione nel 34 a. C. fu costruito un grande muro perimetrale intorno ad essa . Oltre a detenere i registri della censura e a fungere da base per le operazioni di censura , la Villa Publica fungeva anche da luogo in cui venivano accolti gli Ambasciatori stranieri , dove i Generali aspettavano di sentire se avessero ottenuto un trionfo e serviva anche come una base di reclutamento per le leve delle Legioni . Per maggiori informazioni sulla Villa Publica leggiamo quanto scriveva l' Archeologo romano Rodolfo Lanciani che la descrive nel libro “Rovine e scavi di Roma antica” ; la Villa Publica e' nominata anche in un passo di Cicerone quando scrive una lettera all' amico Attico datata 30 Settembre del 54 a. C. : “.......Si pensa di costruire in marmo e coprire con tetto il recinto dei Comitia Tributa e di unirlo alla Villa Publica.......” poi Lanciani nel suo libro , cosi' prosegue : “..........Poco o niente sappiamo della Villa Publica , sorgeva all' estremo sud del Campo Marzio , tra i Saepta Julia , il Circo Flaminio e il Campidoglio . Finita nel 432 a.C. vi si tenne il censimento generale di quell' anno e servi' in seguito per altri usi pubblici che non potevano esercitarsi all' interno delle mura , come il reclutamento di leva militare , l' alloggio degli Ambasciatori che aspettavano venisse loro concessa udienza da parte del Senato , la residenza dei Generali vittoriosi che aspettavano venisse loro concesso il Trionfo . Publio Fonteio Capito la ricostrui' interamente al tempo di Augusto . La Villa Publica non era un semplice spazio con alberi ma conteneva anche dei grandiosi edifici che appaiono nelle monete dei Didii e dei Pompeii . Varrone , che partecipo' alle elezioni del 54 a. C. dice che per trovare sollievo alla calura estiva in attesa dei risultati (elettorali) dei Saepta , lui e il suo amico Quinto Axio , si rifugiarono sotto gli alberi della Villa Publica...........” Nulla piu' e' dato di sapere su questo antico edificio . La Villa Publica la conosciamo fisicamente stilizzata nelle forme architettoniche grazie ad un Denario repubblicano emesso dalla Gens Didia o Deidia , mentre nelle monete emesse dai Pompeii , nominati dal Lanciani , non ho trovato nulla che rappresenti la Villa Publica , se qualche amico conoscesse questa moneta dei Pompeii lo inviterei a pubblicarla . In foto due Denari con la Villa Publica emessi dalla Gens Didia e Censori nello svolgimento delle loro funzioni Titus Didius , Denario , emesso a Roma nel 55 a. C. , al dritto P. FONTEIVS CAPITO III VIR , testa della CONCORDIA velata , al rovescio T. DIDI IMP VIL PVB con la struttura della Villa Publica.
    1 punto
  39. Auguri di serena Pasqua a tutti gli utenti del forum!?
    1 punto
  40. Tanti auguri di Buona Pasqua, sperando che ci sia più comprensione e amore, almeno fra noi appassionati..di Numismatica... Eros
    1 punto
  41. I miei piu' sinceri auguri per una serena Pasqua a tutti gli utenti del Forum e le loro rispettive famiglie
    1 punto
  42. Buongiorno ricambio gli Auguri e Auguro a tutti voi e famiglie una Santa e Serena Pasqua.
    1 punto
  43. Beh allora ci vediamo al Convegno di Capua, io ci sarò se ti fai riconoscere ti dono qualche omaggio divulgativo, Mario
    1 punto
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