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  1. Ledzeppelin81

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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/24/19 in tutte le aree

  1. Perdonate il titolo volutamente provocatorio della discussione ma l'intento è quello di proporre un momento di riflessione che riguarda noi partecipanti e frequentatori di questo utilissimo spazio. Ho solo recentemente appreso che uno dei nostri contributori piu' validi, Teofrasto, alias Marco Bazzini ha deciso di lasciare il Forum. Marco Bazzini è un esperto d monetazione medioevale, tra i migliori in Italia, autore di decine di articoli in primarie riviste scientifiche, conferenziere, autore di numerose schede della Guida alle Zecche d'Italia, coordinata dalla prof.ssa Lucia Travaini e autore del Bollettino Numismatico n. 16 LA ZECCA DI MILANO Età comunale e signorile. Dalla metà del XIII secolo al 1330 ca. - nell'ambito del progetto di collaborazione portato avanti dal Museo Nazionale Romano in collaborazione con la SNI, tuttora in corso, che comprende la catalogazione di oltre 5000 monete della zecca di Milano appartenenti alla collezione ex Reale. Oltre allo shock per la perdita - come contributore sul Forum - non solo di un numismatico tra i piu' esperti della sua materia ma anche di una delle persone piu' disponibili verso gli utenti con aiuti, riferimenti bibliografici, catalogazioni, spiegazioni, commenti, segnalazioni etc., mi sono chiesto perché succede che un esperto di tale calibro lasci il Forum e soprattutto se vi è il modo di recuperarlo. La domanda è in parte retorica, sappiamo bene che un Forum, è, per sua natura, un'area totalmente libera. Si è assolutamente liberi di leggere e partecipare scegliendo se, come e quando contribuire. Non vi sono vincoli - se non le regole del civile argomentare che un po' tutti i fora adottano - e si lascia libertà totale al singolo di entrare, presenziare e uscire a proprio piacimento. Non è un Circolo, nè un'Associazione/Società dove l'ingresso del socio e la sua uscita sottostanno a determinate regole che vanno accettate e rispettate. L'interazione offerta dal Forum è pero' molto forte, piu' forte spesso di quella che i soci di un'Associazione possono avere con l'Associazione stessa. In qualche modo si è in presa diretta con gli altri utenti e questo naturalmente nel bene e nel male. Ovvero l'immediatezza della risposta, il contatto con persone esperte offrono dei vantaggi straordinari che permettono di saltare tanti passaggi che vi sono invece nella vita reale. Dall'altra parte le occasioni , ahimé, di scontri di personalità o anche piu' banalmente di incomprensioni sono perennemente in agguato. § Scusate se mi sono dilungato in questo preambolo ma credo sia importante per riflettere su come stia evolvendo il Forum e se vi possa/vi debba essere una coscienza - collettiva - per impedire (anzi fare in modo) che tali perdite non avvengano o siano in qualche modo recuperabili. Perdere un commentatore esperto del calibro di Bazzini è un impoverimento per tutto il Forum. Non voglio nemmeno per un momento entrare nelle dinamiche che hanno portato al suo, volontario, allontanamento ritengo pero' sia comunque doveroso non solo prenderne atto portandolo alla conoscenza di tutti ma anche parlarne per capire se anche gli altri condividano la rilevanza di tale perdita ed eventualmente cosa si possa fare per rimediare. Personalmente penso che un post informativo, ben argomentato che dia elementi di conoscenza sia fondamentale per il progresso della divulgazione numismatica. I post di Bazzini erono tutti molto densi di informazioni, di dati, di riferimenti e contribuivano in tal modo alla crescita della conoscenza collettiva. § Negli anni tanti commentatori validi si sono avvicendati di volta in volta dominando alcune aree. Alcuni - molto/estremamente validi - purtroppo hanno deciso di non postare piu'. Altri sono rimasti ma il loro impegno oggi è meno forte o si è grandemente ridotto. Il mio appello è a non perdere tali contributori facendo di tutto per mantenerli. Il loro sapere rappresenta un arricchimento per il Forum e per la divulgazione numismatica che si intende fare in questa sede e non vi è quantità che possa sostituire o compensare la qualità. Non dobbiamo essere invidiosi per le loro realizzazioni bensi stimolarli affinché ve ne siano ancora di maggiori. Solo cosi a mio avviso si puo' crescere, tutti insieme, nella conoscenza comune di questa splendida materia. Scusate se mi sono dilungato ma questo episodio mi ha dato lo spunto per queste riflessioni e per condividerle chiedendomi cosa ne pensano gli altri utenti. Grazie per i vs. commenti.
    8 punti
  2. Buongiorno, vorrei sottoporre alla vostra attenzione, le diverse uniformi che veste il Re, quando è rappresentato nelle monete delle diverse epoche. Per esempio, in questa moneta da 5 centesimi del 1908 (come nelle altre da1 e 2 centesimi dello stesso tipo), Vittorio Emanuele veste la divisa modello 1902, di panno nero con le stellette sul colletto ed elementi decorativi sul petto , gradi sulle spalline della giubba, come si può vedere dalla foto del Re seduto e da una immagine di una uniforme coeva simile....
    6 punti
  3. 6 punti
  4. Taglio: 50 cent Nazione: Città del Vaticano Anno: 2016 Tiratura: 996.134 Conservazione: MB Località: Biella (BI) Taglio: 2 euro Nazione: Andorra Anno: 2017 Tiratura: ? Conservazione: SPL+ Località: Biella (BI) Note: è la prima moneta di Andorra che trovo in circolazione! Ora posso dire di averne trovata una almeno per ogni stato, nulla di che ma sono soddisfazioni
    5 punti
  5. Già da diversi mesi Sergio Cudazzo ed il suo "team" torinese di collezionisti e studiosi di monetazione sabauda stanno rivedendo il MIR. Grazie a documenti dell'epoca sono state riviste (nuovamente....) diverse attribuzioni, si sono aggiunti esemplari inediti, sostituite fotografie con altre a colori etc etc. Insomma un gran lavoro che porterà l'opera, molto probabilmente, ad un livello superiore anche dal punto di vista editoriale, con un formato più grande e ancora più pagine.
    4 punti
  6. Disponibile dal prossimo convegno di Verona. Monete Italiane Regionali (M.I.R.) TRIVENETO zecche minori, ISTRIA, DALMAZIA ED ALBANIA @Alberto Varesi editore In 432 pagine: 451 tipi monetali descritti ed illustrati, con le maggiori varianti stilistiche ed epigrafiche. Rarità, valutazioni e riferimenti al C.N.I. Circa 70 monete mancanti nel Corpus Nummorum Italicorum ZECCHE RAPPRESENTATE: • AQUILEIA • BRESSANONE • CENEDA • DOBBIACO • GORIZIA • GRADISCA • LATISANA • MERANO • PADOVA • PALMANOVA • PORCIA • ROVIGO • TRENTO • TREVISO • TRIESTE • VERONA • VICENZA • ANTIVARI • CATTARO • LESINA • SCUTARI • SEBENICO • SPALATO • TRAU • ZARA • MONETAZIONE ANONIMA VENEZIANA • MONETAZIONE DOGALE VENEZIANA • LIENZ • OBERVELLACH • STEIN • GUTENWERT • WINDISCHGRAZ
    3 punti
  7. Buonasera, In una lettura sul tardo Impero mi sono imbattuto nella citazione dell'anfora Baratti, che voglio condividere con qualche informazione in più. L’Anfora di Baratti è una anfora di argento quasi puro, 94/96% , un capolavoro di arte tardo antica orientale, pare proveniente da Antiochia e databile al IV secolo. L’anfora ha una altezza di circa 61 cm, una larghezza massima di 35cm ed un peso di circa 7,6kg e poteva contenere fino a 22 litri di vino. Andata persa in antichità nel corso di un naufragio al largo del golfo di Baratti, fu rinvenuta accidentalmente in mare tra le reti di un peschereccio nel 1968, peraltro notevolmente danneggiata da un’estremità di un’ancora. Il lungo restauro è durato circa un anno a cura della sovraintendenza archeologica Toscana. Oggetto di pregevolissima fattura, l’anfora presenta 134 applicazioni ovali con figure, legate al culto di Cibele, diffuso soprattutto in Siria e Anatolia (Frigia); vi si riconoscono altresì Zeus, Era, Afrodite, Atena, Apollo, Ares, Attys, Dioniso, musici e menadi danzanti. Tra le varie ipotesi c'è quella che il tema ruoti attorno al mito di Paride, con intrecci e rimandi ad altri miti. Le figure si allineano su dieci file, fino al collo del vaso, interrotte da una ghirlanda. Non solo si tratta quindi di un raro pezzo di argenteria tardoantica, ma anche di un documento sul persistere della cultura pagana in alcune frange di popolazione dell’Impero Romano anche dopo la conversione statale al Cristianesimo. Non è chiaro se si tratti di un oggetto destinato ad abbellire una mensa privata o se avesse una qualche funzione cultuale. L'attribuzione a una manifattura di Antiochia si basa sul fatto che tale centro fosse il più importante per la lavorazione dell'argento, ma non si può escludere che provenga da un centro danubiano come Sirmium o Naisuss. L’anfora, dopo essere stata a lungo al Museo archeologico nazionale di Firenze, è oggi conservata nel Museo archeologico del territorio di Populonia a Piombino.
    3 punti
  8. Buongiorno, qui siamo all'antica, usiamo salutarci e chiedere una risposta "per favore". Comunque belli i francobolli della serie Imperiale sovrastampati, il colore dell' 1,75 mi fa impazzire.
    3 punti
  9. Ciao savoiardo, è una moneta romana della tipologia URBS ROMA coniata da varie zecche dell'Impero (in questo caso Treviri) durante il regno di Costantino.
    3 punti
  10. Il trolley e’ gia’ pronto, il trolley della divulgazione, pieno di doni numismatici di vario tipo, disponibile per chi sta iniziando ma anche per chi già sa, credo che oggi la numismatica debba ritornare a dare anche per gli altri, seminare e sperare, pensavo che non l’avrei più usato ma sento per gli amici che ci saranno a Capua ricchi di cuore di doverlo fare, a volte piccoli gesti contano più di tante parole, bisogna però poi farli anche se sai che non avrai nulla in cambio come la società odierna ci ha invece insegnato, dare e divulgare, d’altronde la stessa Travaini mi disse poco tempo fa guardandomi negli occhi ma poi questa benedetta divulgazione qualcuna la deve pur anche fare ...
    3 punti
  11. @giovanni0770 bel 1798...! Ma è un punto dopo SICILIA•R• o sbaglio..?! Posto anche il mio, meno bello del tuo ma apprezzabile con bella patina di antica collezione...
    3 punti
  12. Ciao. Concordo con Te. Disquisiamo a lungo dei particolari, spesso quasi insignificanti, delle monete ma spesso non approfondiamo altri aspetti fondamentali delle stesse. Per la moneta da 20 lire del 1936 non dispongo, al momento, di documentazione che possa confermare o escludere che abbia realmente circolato. Posso però riportare dei dati certi, provenienti dai documenti ufficiali della zecca ("Relazione della regia zecca - 25 esercizi finanziari ecc."), lasciando poi a ciascuno la possibilità di formarsi un'opinione. Le monete da 20 lire, ufficialmente emesse con millesimo 1936, vennero coniate in 9.000 esemplari nell'esercizio 1936-1937 e in 1.000 esemplari nell'esercizio 1937-1938. In tutto quindi, si coniarono 10.000 esemplari in due esercizi. Ricordo che per la zecca gli esercizi finanziari non coincidevano con l'anno solare ma andavano dal 1° di luglio al 30 giugno. A partire dall'esercizio 1938-1939, questa moneta venne emessa solo per i "numismatici" in 50 esemplari. Detto questo (dati di fatto oggettivamente riscontrabili) e contestualizzando l'emissione in un periodo non certo florido per l'economia del Regno (opinione facilmente verificabile documentandosi sul periodo storico), la presenza nella normale circolazione di questa "manciata" di monete in argento da 20 lire è difficilmente ipotizzabile (opinione personale fondata essenzialmente - ma non solo - sulla esiguità della sua tiratura e sul fatto che essa venne emessa "per la circolazione" solo per due anni). Vorrei anche ricordare che le "sorelle" da 20 lire "littore" e "cappellone" vennero entrambe private del corso legale con decorrenza 31.12.1937 e questo mi pare un ulteriore argomento che milita a sostegno della tesi che questi grossi moduli argentei non fossero più ritenuti idonei per la circolazione. Rimane sul tappeto la legittima domanda di come si acquisissero queste 20 lire del 1936 se non venivano reperite nella/dalla circolazione. Sul punto la documentazione consultata è carente, anche perché la retorica del periodo non era incline a far passare il messaggio che queste monete non fossero "per tutti". Sarebbe interessante, se qualcuno avesse sotto mano dei cataloghi d'asta o listini di fine anni '30 o primi anni '40, verificare se queste monete fossero già proposte dai commercianti a prezzi di molto superiori al facciale. Non dico che sarebbe la "prova del nove" ma certamente sarebbe un indizio importante che testimonierebbe come queste monete venissero trattate da subito (o da quasi subito) come esemplari aventi importanza numismatica. La qual cosa contrasterebbe con la tesi che le vorrebbe inserite nell'ordinaria circolazione. Saluti. M.
    2 punti
  13. Ok, faccio brevemente il punto. Mi pare siano emerse 4 opinioni: - l'ufficialità (Nikita) - l'utilizzo storico (PriamoB) - la preferenza soggettiva (giulira) - la liquidità totale (io) Ottimo direi, considerato che siamo praticamente in... 4 gatti!
    2 punti
  14. Ciao Ares, direi che condividono tutti e tre gli esemplari il conio del rovescio, e il primo e il terzo anche il diritto, a mio modo di vedere non avrei dubbi particolari sull'autenticità... Interessante... Cordialmente, Enrico
    2 punti
  15. Moneta molto ma molto malmessa. Probabilmente e' autentica, ma quasi impossibile da classificare e da prezzare. Personalmente non la vorrei neanche gratis. Ci vuole del cuore a chiedere 970 euro.....mi ricorda le sole che si faceva rifilare mio padre da un certo personaggio in via Testoni a Bologna (ai tempi pero' non c'era internet e neanche il forum).
    2 punti
  16. Beh, a parte Venezia, per la quale c'è di tutto e di più, mancherebbe all'appello la parte centrale dell'Italia e, tolto Roma, non è tantissima roba. Vedremo di trovare qualcuno di buona volontà. Poi ci sarebbe da rivedere i primi volumi (Lombardia, Piemonte/Sardegna/Liguria e Corsica, Emilia), esauriti e molto richiesti. Ma il giorno dovrebbe essere di 48 ore, 24 non mi bastano
    2 punti
  17. Il caro Toffanin, dopo il tour de force dei due volumi precedenti, ha da poco iniziato la stesura del terzo volume. Credo che se ne parlerà per Verona di maggio 2020, dubito che riesca per quella di novembre.
    2 punti
  18. Per un confronto, È uguale al Tarì in basso a destra.
    2 punti
  19. L'uniforme modello 34 era meno pratica di quella precedente; prevedeva l'uso della cravatta anche in modalità di combattimento... qui l'immagine ufficiale del Re in tempo di guerra e la sua effigie su di una moneta da 1 lek 1939 per l'Albania. Nell'ultima foto, manichino con uniforme da combattimento ed elmetto, di un ufficiale del Regio esercito....
    2 punti
  20. Concordo con Numa Numa su tutto. Avevo già espresso in altra sede il mio rammarico per l'allontanamento volontario di Teofrasto. Non conosco esattamente i motivi che lo hanno portato a tale scelta, ma li immagino e non tutti sono legati al forum. Il forum come tutte le cose funziona a livello individuale se ci si diverte o se si ritiene di essere utili. Quando il divertimento diventa invece un'insopportabile pesantezza la tendenza è di mollare tutto. Lo so perchè era successo anche a me. Poi, per fortuna, ho trovato uno spazio dove ho ritrovato il divertimento e sono rimasto. Non c'è una ricetta per questo. O perlomeno non c'è lasciando il forum inalterato. Del resto non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca... Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  21. Stupendo profilo, grande equilibrio compositivo, una chioma con movimento, come i delfini che circumnavigano la stessa Aretusa.. Devo ammettere che il ritratto di Eukleidas e di grande impatto, i delfini sembrano non stiano fermi un'attimo, son in continuo movimento, e poi alcuni particolari sono accurati, direi un grande lavoro incisorio.. Per essere solo un profilo...grande qualità..
    2 punti
  22. che svalutazione !! 2014 2018 2019 ????? @mares : secondo Hoover (Handbook of Greek coinage Series) R1 : Rare = Within an approximate range of 25-60 examples R2 : Very Rare = Within a range of more than 2 generally less than 25 examples R3 : Extremely rare = 1 or 2 examples only are believed to be extant @VALTERI le due monete della collezione De Luynes sono stateri la seconda: Nel suo lavoro "Inscriptions grecques dialectales de la Grande Grèce" , Olivier Dubois analizza in dettaglio l'iscrizione FIIS e convalida, con argomentazioni convincenti, l'ipotesi che la legenda FIIS è un'allusione al nome dell oikiste di Sibari IS
    2 punti
  23. Messina, 2 piccioli, battuti sotto Filippo II (1556-1598), Spahr,127- M.I.R.,341.- Ciao Borgho
    2 punti
  24. Ciao a tutti, anche io sono nuovo sia al forum che alla numismatica. Abbiate pazienza con i novellini: tra i falsi, le aste, la difficoltà a identificare le monete... non è per nulla facile. Questo per dire: Continuate a rispondere! Serve non solo a chi posta. se poi uno è maleducato, problemi suoi. Gli altri leggono con interesse. ps: la mia collezione di 5 monete crescerà... ah se crescerà!
    2 punti
  25. posto anche il mio del 98 per fare confronti.
    2 punti
  26. Ti posto un rovescio senza varianti di un altro Tarì 1796
    2 punti
  27. E' il classico esemplare che fa arrabbiare il collezionista. Un bel R/ tutto leggibile al contrario del D/ Vista la rarita' , e' il secondo esemplare che vedo dal vivo , mi accontento per ora
    1 punto
  28. A Cartagine troviamo anche un”insolita coniazione, è l’unica zecca che batte moneta a nome di Massenzio come Cesare. È difficile poter identificare il motivo per cui questa zecca si prese la libertà di procedere in tal senso, la volontà dei senior Augusti con l’elevazione di Costanzo Cloro e Galerio era quella di elevare al rango di cesare Massenzio in quanto figlio naturale di Massimiano, ma di fatto Massenzio non fu mai Cesare perché si autoproclamò direttamente Augusto in rivalità con Severo II. Per la prima volta il figlio di un Augusto era tenuto fuori dalla successione. Potrebbe quindi essersi trattato di un errore della zecca che aveva giocato d’anticipo aspettandosi la proclamazione del nuovo Cesare, ma non è da escludere un segno di riconoscenza verso Massimiano, figura a cui Cartagine era sicuramente ancora molto legata per gli eventi avuti luogo 10 anni prima. Nel 297 d.C. difatti, Massimiano è chiamato a riportare ordine in Africa, la coalizione dei Quinquegentiani provoca il caos lungo il limes e mette in pericolo Cartagine stessa. Le operazioni militari hanno ovviamente bisogno di essere finanziate e quindi viene instaurata una zecca che provvederà a emettere monetazione dei tre metalli coniando abbondantemente il rovescio SALVIS AVGG ET CAESS FEL KART a rimarcare proprio l’attuale benessere della città dovuto non solo alla presenza imperiale e ad alcuni interventi eseguiti nella città stessa, ma soprattutto in relazione allo scampato pericolo. Lo stile dei ritratti è chiaramente assimilabile alla zecca di Roma da dove probabilmente arrivavano i modelli da cui Cartagine avrebbe poi avviato la sua produzione La coniazione in questi dieci anni di attività della zecca è abbondante con alcuni tipi emessi durante tutto il periodo di attività. La zecca mostra un’organizzazione meticolosa, sin dall’inizio si ha un utilizzo delle officine in base all’anzianità, troviamo quindi Diocleziano per la prima officina A, Massimiano per la seconda officina B, Galerio e Costanzo con la terza officina e successivamente in successive emissioni Costantino, Massimino e Massenzio per la quarta officina. Come sappiamo i due Augusti erano dediti ciascuno a un proprio culto, Diocleziano aveva deciso di mettersi sotto la protezione di Giove mentre Massimiano sotto quella di Ercole, questa suddivisione dei ruoli è riscontrabile sulla monetazione cartaginese dove nei campi di alcune emissioni fa la sua presenza la lettera H per l’augusto e i cesari erculei, e I per l’augusto e i cesari gioviani. Una particolarità del nummus argentiferous qui emesso è l’irregolarità del bordo e la superficie dei tondelli. Tutto ciò è dovuto alla tecnica utilizzata nella produzione dei tondelli che in questo caso è la colata in sabbia, uno dei procedimenti di fusione possibili. La mancata compattezza degli stampi di sabbia e la loro realizzazione davano origine a dei tondelli più o meno grezzi sulla superficie e sui bordi, la coniazione poi imprimeva il conio lasciando quindi solo il bordo irregolare, mentre talvolta invece la coniazione per quanto buona potesse essere non era sufficiente e lasciava la moneta con la superficie ruvida sui fondi e sui rilievi, probabilmente in questo caso si partiva da tondelli estremamente grezzi e per quanto forte potesse essere il colpo questo non sortiva l’effetto desiderato. Nel 308 l’usurpazione di Alessandro in Africa pone fine a questo gruppo di coniazioni, lo stile ora è approssimativo indicando come non vi fosse più manovalanza formata all’interno della zecca, inoltre la coniazione è riconducibile alla riforma attuata da Costantino nelle Gallie con peso e moduli ridotti rispetto alla precedenti emissioni e a quelle attuate da Massenzio nella zecche da lui controllate. Roma ha perso il suo granaio e il malcontento aumenta in città, da questo momento Massenzio inizia mette in atto i suoi piani per riconquistare la Sardegna e l’Africa da finanziare tramite la produzione presso una nuova zecca: Ostia.
    1 punto
  29. Ciao @santone a breve no, ma quando sarà l'ora ti terrò presente
    1 punto
  30. Perfetto @falanto, mi fa molto piacere che @rorey36 abbia fugato ogni dubbio e soprattutto ... … che tu ti sia rilassato! Ciao
    1 punto
  31. Stack's, The Golden Horn Collection, lot 3435, 12/01/2009 Roger I (1072-1101). Trifollaro. Mileto, c. 1098-1101. ROC ERIVS COME +S . Knight on horseback l., holding spear and shield. Rv. + MARIA MATER DИI . Enthroned nimbate Virgin holding on lap Christ child, nimbate and in swaddling clothes r. Æ 12.89 grams, 6h. MEC 14, 93-100; Travaini 160. Extremely Fine. (475-500) Crédit Suisse Bern sale 2, 1984, lot 946.
    1 punto
  32. 1 punto
  33. Buongiorno @Alberto Varesi, nel rivedere i primi volumi è anche previsto qualcosa su Casa Savoia ? se si , teorica uscita ? GRAZIE Chiedo scusa ad @ak72 se mi sono permesso di collegarmi alla sua discussione
    1 punto
  34. Non esiste un metodo per capire l'anno effettivo di coniazione di queste monete, Come valore di questo esemplare, con queste foto poco nitide, secondo me, siamo sui 30 -35 €. saluti
    1 punto
  35. Perdonate l'errore nel post 7: si tratta di una dracma e non di uno statere, mentre come già detto la moneta del post 8 è uno statere. Ringrazio molto Brennos2 per le indicazioni bibliografiche e per la spiegazione sul significato di rarità: dunque essendo qualificata very rare da CNG si dovrebbe pensare che si tratti di una moneta di cui si stimano esservi al massimo 25 esemplari (credo riferite alla dracma, o anche agli stateri). Sono nel giusto se desumo che la sequenza dei passaggi in asta non è un buon segno? La descrizione provenienza dichiarata di CNG è la seguente From the Gasvoda Collection. Ex Triton XVII (7 January 2014), lot 21; Numismatica Genevensis SA VII (27 November 2012), lot 128; Selinunte, Sicily, 1985 Hoard (CH VIII, 35). LUCANIA, Poseidonia. Circa 530-500 BC. AR Half Nomos – Drachm (22mm, 3.67 g, 12h). Poseidon, nude but for chlamys draped over shoulders, standing right, preparing to cast trident held aloft in right hand, left arm extended; FSSM to left, ΠOMES (retrograde) to right / Incuse of obverse, except trident and legend in relief. Selinus Hoard 3 (this coin); Gorini 8; HN Italy 1108; SNG ANS 629 var. (legend); SNG Lloyd –; Jameson 333 var. (same); Pozzi 205 var. (same). Good VF, toned, delamination and some roughness on obverse, die flaw on reverse. Excellent metal for issue. Very rare with this legend, only this example in CoinArchives.
    1 punto
  36. A volte leggendo questa splendida discussione mi vien da pensare certo su questo forum ci potrebbe essere più partecipazione, condivisione, collaborazione però fin che ci sono e ci saranno discussioni che sono la divulgazione con la D maiuscola come questa, ma ce ne sono in corso anche altre per non parlare di quelle del passato, possiamo dire la numismatica e’ anche qui, leggetele e riflettete su questi capolavori artistici e simbolici e lunga vita a tutto ciò !
    1 punto
  37. @santone Complimenti vivissimi. Non lo sapevo e mi fa molto piacere che sia in mano tua una moneta tanto importante dal punto di vista storico @ak72 Grazie del contributo. In quale asta o listino è passato quello della collezione Keber?
    1 punto
  38. Moneta fantastica in tutti i sensi... Testone di Clemente XII ( 1700 - 1721 ), al rovescio questa immagine con un tavolo con sacchetti di monete. IMPERAT AVT SERVIT ( Il denaro ) comanda o serve Nac 60
    1 punto
  39. Eh...i Tarì dell'incoronazione sono sempre affascinati da vedere, e poi molto difficili da trovare in conservazione più alta della tua.. Per non parlare del 12 Tari dell'incoronazione...
    1 punto
  40. Aggiungo queste monetine che mi sono state date da un'amica di mia moglie... Molto bassa conservazione, ma le lirette della repubblica mi piacciono... Buona Pasqua a tutti
    1 punto
  41. QVE SVUNT DEI DEO Le cose che sono di Dio a Dio Siamo a Ferrara con Alfonso I d'Este (1505 - 1534 ), la moneta è un doppio ducato con uno splendido ritratto rinascimentale, moneta straordinaria e della più grande rarità opera di Giannantonio da Foligno, al rovescio la scena con Gesù che riceve la moneta dal fariseo. Secondo Ravegnani Morosini rappresenta " quella chiarezza di democratici rapporti che il Duca instaurò e sempre mantenne con i suoi sudditi ". Da NAC 76
    1 punto
  42. Il problema caro Pietro è che sono pochi gli utenti che amano condividere le proprie monete. E pochissimi I Collezionisti di questi piccoli nominali in rame, che raramente si trovano in alte conservazioni.... Non tutti poi collezionano per varianti... Ma solo per tipologia. Come si fa a stabilirne la rarità? Noi pochi, continuiamo a ricercare e studiare, spinti dalla sete di conoscenza e appagati da queste visioni che ci portano indietro nel tempo.
    1 punto
  43. Ci sarebbero anche i ducati e zecchini veneziani, che per secoli al rovescio conservano il motto sit t xpe dat q tu regis iste ducat. ....ovvero, sit tibi christe datus quem tu regis iste ducatus....sia dato a te o cristo questo ducato che tu reggi.
    1 punto
  44. Per farvi capire che non sto bleffando... E.
    1 punto
  45. 1 punto
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