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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/28/19 in tutte le aree
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Buongiorno, in questa giornata di recrudescenza invernale con calo delle temperature mi serviva qualcosa che mi riscaldasse un po’. Quale migliore occasione per farlo rimirando alcune delle monete trovate nell’Uovo di Pasqua? Gallienus AE Antoninianus, FELICIT PVBL, RIC V Roma 192 Claudius II AE Antoninianus, AEQVITAS AVG, RIC V-1 Antiochia 197 Probus, AE Antoninianus, CLEMENTIA TEMP, RIC V-2 Tripolis 927 Probus, AE Antoninianus, CONCORDIA MILITVM, RIC V-2 Cyzicus 908 Probus, AE Antoninianus, CLEMENTIA TEMP, RIC V-2 Siscia 644 Diocletianus, AE, CONCORDIA MILITVM, RIC VI Antiochia 60 Diocletianus, CONCORDIA MILITVM, RIC VI, Cyzicus, 16 a Galerius, CONCORDIA MILITVM, RIC VI Cyzicus 19 b Constantinus, AE 3 SOL INVICTO COMITI, RIC VI, Lyons, 310 Constantinus, AE 3, RIC VII Cyzicus 59, Campgate Constantinus, AE3, RIC VII, Cyzicus 34, Campgate Constantinus, AE 3, RIC VII Antiochia 71, Campgate Licinius I Follis, IOVI CONSERVATORI, RIC VII, Alexandria 28 Constantinus II, AE3, RIC VII, Antiochia 65, Campgate Costantius II, FEL TEMP REPARATIO, RIC VII, Antiochia 135 Theodosius I A2 GLORIA ROMANORVM, RIC IX Nicomedia 25 c Acquistate da venditore inglese, si tratta di un lotto di esemplari misti contraddistinti dalla caratteristica “desert patina” sulle superfici, di solito provenienti dall'area medio-orientale. "Desert patina"... che poi patina vera e propria, dal punto di vista chimico-fisico, non è: la patina è un processo di interazione tra la superficie monetale originaria e l’ambiente circostante mediante processi chimici di corrosione che portano a un’alterazione della prima. Il risultato di queste corrosioni superficiali, protratti per secoli o per millenni a seconda dell’età della moneta, viene definito patina, che si presenta di varie colorazioni a seconda degli agenti esterni che danno via a queste interazioni chimiche ed elettrochimiche. Nel caso di esemplari simili a quelli in oggetto ho letto commenti che definiscono il colore beige-rossastro dovuto a “sporco” derivato dal terreno. In realtà dovremmo parlare di superfici monetali che in ambiente secco (privo di acqua) porta alla formazione di CuO (ossido rameico – tenorite - dal tipico colore nero) sulle quali poi abbiamo una incrostazione/concrezione terrigena (abbastanza tenace in genere) formata da silicati/calcari a seconda della natura del sedimento. Il colore varia dal beige all’ora al rosso quasi carminio. Il contrasto tra il colore di fondo della tenorite e la concrezione porta a piacevoli giochi di contrasti cromatici che spesso rendono la moneta più gradevole alla vista. Di seguito alcuni dettagli.4 punti
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Era il 1973 , Magnagraecia . Storia vera comunicata prontamente all’ispettore della sovrintendenza dell’epoca . Mio padre mi chiese di accompagnarlo a fare una visita medica ad un suo paziente in una montagna sperduta ed inospitale . Entrando in casa ( molto umile e fatiscente ) lo spettacolo fu fulminante , raccapricciante allo stesso tempo ed emotivamente devastante per un bambino quale io ero . Un tavolo con una enorme cumulo di argenti arcaici della magnagraecia si mostrava ai nostri occhi in tutta la sua copiosa , accecante e meravigliosa bellezza . Stateri , doppi stateri e dracme di 2500 anni, appena fortuitamente trovati dai proprietari contadini durante una aratura più profonda per l’avvento dei primi trattori . Una impressionante quantità ! L'episodio e tutta la faccenda fu riportata sugli Annali dell’istituto italiano di numismatica . Ancora oggi, dopo 46 anni ne subisco gli indelebili ed abbaglianti ricordi . Credetemi, nel corso degli anni la vita mi ha messo difronte a massacranti prove di forza di sopravvivenza . Ma ciò che ancora è indelebile sono le centinaia di monete del 1973 , una illuminazione perpetua, un brodo primordiale della mia stabilità formativa . Francamente, uno schok emotivo irreversibile e feroce da cui non sono mai più riuscito a liberarmi . Adesso gli esemplari recuperati riposano nel museo nazionale di Reggio Calabria4 punti
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Perdonate il titolo volutamente provocatorio della discussione ma l'intento è quello di proporre un momento di riflessione che riguarda noi partecipanti e frequentatori di questo utilissimo spazio. Ho solo recentemente appreso che uno dei nostri contributori piu' validi, Teofrasto, alias Marco Bazzini ha deciso di lasciare il Forum. Marco Bazzini è un esperto d monetazione medioevale, tra i migliori in Italia, autore di decine di articoli in primarie riviste scientifiche, conferenziere, autore di numerose schede della Guida alle Zecche d'Italia, coordinata dalla prof.ssa Lucia Travaini e autore del Bollettino Numismatico n. 16 LA ZECCA DI MILANO Età comunale e signorile. Dalla metà del XIII secolo al 1330 ca. - nell'ambito del progetto di collaborazione portato avanti dal Museo Nazionale Romano in collaborazione con la SNI, tuttora in corso, che comprende la catalogazione di oltre 5000 monete della zecca di Milano appartenenti alla collezione ex Reale. Oltre allo shock per la perdita - come contributore sul Forum - non solo di un numismatico tra i piu' esperti della sua materia ma anche di una delle persone piu' disponibili verso gli utenti con aiuti, riferimenti bibliografici, catalogazioni, spiegazioni, commenti, segnalazioni etc., mi sono chiesto perché succede che un esperto di tale calibro lasci il Forum e soprattutto se vi è il modo di recuperarlo. La domanda è in parte retorica, sappiamo bene che un Forum, è, per sua natura, un'area totalmente libera. Si è assolutamente liberi di leggere e partecipare scegliendo se, come e quando contribuire. Non vi sono vincoli - se non le regole del civile argomentare che un po' tutti i fora adottano - e si lascia libertà totale al singolo di entrare, presenziare e uscire a proprio piacimento. Non è un Circolo, nè un'Associazione/Società dove l'ingresso del socio e la sua uscita sottostanno a determinate regole che vanno accettate e rispettate. L'interazione offerta dal Forum è pero' molto forte, piu' forte spesso di quella che i soci di un'Associazione possono avere con l'Associazione stessa. In qualche modo si è in presa diretta con gli altri utenti e questo naturalmente nel bene e nel male. Ovvero l'immediatezza della risposta, il contatto con persone esperte offrono dei vantaggi straordinari che permettono di saltare tanti passaggi che vi sono invece nella vita reale. Dall'altra parte le occasioni , ahimé, di scontri di personalità o anche piu' banalmente di incomprensioni sono perennemente in agguato. § Scusate se mi sono dilungato in questo preambolo ma credo sia importante per riflettere su come stia evolvendo il Forum e se vi possa/vi debba essere una coscienza - collettiva - per impedire (anzi fare in modo) che tali perdite non avvengano o siano in qualche modo recuperabili. Perdere un commentatore esperto del calibro di Bazzini è un impoverimento per tutto il Forum. Non voglio nemmeno per un momento entrare nelle dinamiche che hanno portato al suo, volontario, allontanamento ritengo pero' sia comunque doveroso non solo prenderne atto portandolo alla conoscenza di tutti ma anche parlarne per capire se anche gli altri condividano la rilevanza di tale perdita ed eventualmente cosa si possa fare per rimediare. Personalmente penso che un post informativo, ben argomentato che dia elementi di conoscenza sia fondamentale per il progresso della divulgazione numismatica. I post di Bazzini erono tutti molto densi di informazioni, di dati, di riferimenti e contribuivano in tal modo alla crescita della conoscenza collettiva. § Negli anni tanti commentatori validi si sono avvicendati di volta in volta dominando alcune aree. Alcuni - molto/estremamente validi - purtroppo hanno deciso di non postare piu'. Altri sono rimasti ma il loro impegno oggi è meno forte o si è grandemente ridotto. Il mio appello è a non perdere tali contributori facendo di tutto per mantenerli. Il loro sapere rappresenta un arricchimento per il Forum e per la divulgazione numismatica che si intende fare in questa sede e non vi è quantità che possa sostituire o compensare la qualità. Non dobbiamo essere invidiosi per le loro realizzazioni bensi stimolarli affinché ve ne siano ancora di maggiori. Solo cosi a mio avviso si puo' crescere, tutti insieme, nella conoscenza comune di questa splendida materia. Scusate se mi sono dilungato ma questo episodio mi ha dato lo spunto per queste riflessioni e per condividerle chiedendomi cosa ne pensano gli altri utenti. Grazie per i vs. commenti.3 punti
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Mi associo con chi mi ha preceduto, un divulgatore del calibro di @dabbene teniamocelo molto stretto, sono persone come lui che si spendono quotidianamente per la numismatica, senza chiedere nulla in cambio, a far appassionare molti giovani e a far crescere questa bellissima scienza.3 punti
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Volevo ringraziare Mario pubblicamente per il suo impegno verso tutti e tutto. Da lui ho ricevuto ben 4 pubblicazioni, che già ho iniziato a leggere e che andranno a far parte della mia biblioteca numismatica. Ci siamo fatti una bella e lunga chiacchierata dove si è parlato di monete e non solo. Di nuovo grazie Mario, grazie per quello che fai e per quello che sei. Ne approfitto di questo post per salutare tutti gli amici che ho incontrato ieri al convegno.3 punti
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Ciao @margheludo , al momento il denaro con la S rovesciata è l'unico esemplare conosciuto. Visto da conoscitori di questa monetazione, si confermerebbe l'autenticità del pezzo. Indicarlo in catalogo come R4 o R5 credo sia del tutto relativo. Ora, dopo la segnalazione molti andranno alla ricerca del pezzo e probabilmente ne verranno fuori altri esemplari. Ricordo anni fa che il denaro con la SCS in legenda al posto di PPS era praticamente introvabile, ora in ogni asta ne passa uno, quasi fosse stato trovato da qualche parte un tesoretto di tali monetine.3 punti
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Forse ho già descritto la mia prima volta in altre discussioni analoghe anni fa. Ma mi piace riproporla, in questo topic. 1983. A sette anni, giocando con gli amici nei prati vicino a casa, scavando vicino al "fortino" (come molti bambini in campagna avevamo dato dei toponimi alle formazioni del terreno che ci parevano grandi come campi di battaglia) per nascondere i viveri (le merendine) dai nemici - quelli delle case vicine - ho rinvenuto nella terra un centesimo di Napoleone del 1810 V. Tutto rovinato ma leggibile anche per noi bambini. Da quel momento il "fortino" era diventato per noi una specie di misteriosa isola del tesoro. Ovviamente non c'erano altre monete ma la leggenda del luogo è durata per molti anni. Non ho mai denunciato la mia numero uno alle autorità. Ma mi ha aperto come uno squarcio che negli anni si è rivelato una vera passione intellettuale che nel corso del tempo si è evoluta ed è diventata parte di me. Quante fantasticherie su di lei, quasi duecento anni di storia mi sembravano eoni. Il centesimo è ancora con me dopo tanti anni, se dovessi per un qualsiasi motivo liberarmi della mia collezione lei sarebbe l'ultima.3 punti
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A Cartagine troviamo anche un”insolita coniazione, è l’unica zecca che batte moneta a nome di Massenzio come Cesare. È difficile poter identificare il motivo per cui questa zecca si prese la libertà di procedere in tal senso, la volontà dei senior Augusti con l’elevazione di Costanzo Cloro e Galerio era quella di elevare al rango di cesare Massenzio in quanto figlio naturale di Massimiano, ma di fatto Massenzio non fu mai Cesare perché si autoproclamò direttamente Augusto in rivalità con Severo II. Per la prima volta il figlio di un Augusto era tenuto fuori dalla successione. Potrebbe quindi essersi trattato di un errore della zecca che aveva giocato d’anticipo aspettandosi la proclamazione del nuovo Cesare, ma non è da escludere un segno di riconoscenza verso Massimiano, figura a cui Cartagine era sicuramente ancora molto legata per gli eventi avuti luogo 10 anni prima. Nel 297 d.C. difatti, Massimiano è chiamato a riportare ordine in Africa, la coalizione dei Quinquegentiani provoca il caos lungo il limes e mette in pericolo Cartagine stessa. Le operazioni militari hanno ovviamente bisogno di essere finanziate e quindi viene instaurata una zecca che provvederà a emettere monetazione dei tre metalli coniando abbondantemente il rovescio SALVIS AVGG ET CAESS FEL KART a rimarcare proprio l’attuale benessere della città dovuto non solo alla presenza imperiale e ad alcuni interventi eseguiti nella città stessa, ma soprattutto in relazione allo scampato pericolo. Lo stile dei ritratti è chiaramente assimilabile alla zecca di Roma da dove probabilmente arrivavano i modelli da cui Cartagine avrebbe poi avviato la sua produzione La coniazione in questi dieci anni di attività della zecca è abbondante con alcuni tipi emessi durante tutto il periodo di attività. La zecca mostra un’organizzazione meticolosa, sin dall’inizio si ha un utilizzo delle officine in base all’anzianità, troviamo quindi Diocleziano per la prima officina A, Massimiano per la seconda officina B, Galerio e Costanzo con la terza officina e successivamente in successive emissioni Costantino, Massimino e Massenzio per la quarta officina. Come sappiamo i due Augusti erano dediti ciascuno a un proprio culto, Diocleziano aveva deciso di mettersi sotto la protezione di Giove mentre Massimiano sotto quella di Ercole, questa suddivisione dei ruoli è riscontrabile sulla monetazione cartaginese dove nei campi di alcune emissioni fa la sua presenza la lettera H per l’augusto e i cesari erculei, e I per l’augusto e i cesari gioviani. Una particolarità del nummus argentiferous qui emesso è l’irregolarità del bordo e la superficie dei tondelli. Tutto ciò è dovuto alla tecnica utilizzata nella produzione dei tondelli che in questo caso è la colata in sabbia, uno dei procedimenti di fusione possibili. La mancata compattezza degli stampi di sabbia e la loro realizzazione davano origine a dei tondelli più o meno grezzi sulla superficie e sui bordi, la coniazione poi imprimeva il conio lasciando quindi solo il bordo irregolare, mentre talvolta invece la coniazione per quanto buona potesse essere non era sufficiente e lasciava la moneta con la superficie ruvida sui fondi e sui rilievi, probabilmente in questo caso si partiva da tondelli estremamente grezzi e per quanto forte potesse essere il colpo questo non sortiva l’effetto desiderato. Nel 308 l’usurpazione di Alessandro in Africa pone fine a questo gruppo di coniazioni, lo stile ora è approssimativo indicando come non vi fosse più manovalanza formata all’interno della zecca, inoltre la coniazione è riconducibile alla riforma attuata da Costantino nelle Gallie con peso e moduli ridotti rispetto alla precedenti emissioni e a quelle attuate da Massenzio nella zecche da lui controllate. Roma ha perso il suo granaio e il malcontento aumenta in città, da questo momento Massenzio inizia mette in atto i suoi piani per riconquistare la Sardegna e l’Africa da finanziare tramite la produzione presso una nuova zecca: Ostia.2 punti
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La mia prima volta è stata agli inizi degli anni 70. Avevo 5-6 anni. L'archeologo Mario Napoli aveva da poco scoperto la Porta Rosa (di cui allego foto) nell'antica citta di Velia, le cui rovine si trovano nel comune di Ascea (SA), in cui abito. Si tratta di una scoperta importante perchè la Porta Rosa è il più antico esempio di arco a tutto sesto in Italia. Enormi quantità di terra venivano trasportate dalla zona degli scavi in una zona del paese moderno poco distante dal lungomare per fare dei giardini pubblici. Noi ragazzi stavamo lì a rovistare nei cumuli di terra per cercare cocci di vasi, frammenti di metallo, monetine di rame, qualsiasi cosa insomma. Finalmente ne trovo una, una monetina piccolissima, illeggibile, tutta ossidata, di un verde intenso ma.....zac! Me la soffia un ragazzo più grande!!!! Rimango come un allocco ma con l'emozione di aver avuto in mano un pezzo di storia...2 punti
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ero stato due anni fa, ma mi sto organizzando per ritornarci, sarò li il sabato, e andrò ai Rolly Days organizzati nel fine settimana. La domenica successiva ci sarà anche la conferenza del circolo numismatico genovese, già che sono li parteciperò anche a quella...2 punti
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Devo dire che alcune serie sono fatte bene (per i miei gusti almeno soprattutto polizieschi stranieri) come "The Mentalist", o il suo alter ego irriverente "Psych" , Padre Brown, Grimm (per chi ama anche l'horror); ma la maggior parte sono delle boiate non tanto e non solo per il genere ma per come sviluppano una storia. Però de gustibus …. Per il genere storico Vikings sarebbe pure accettabile, se si tralasciassero: 1) le continue scene di sesso (un po' alla Beautiful, cioè tutti vanno con tutti, con per di più l'iniezione di amori non convenzionali, che per carità personalmente non ho nulla da criticare in sé ma inserirli in un contesto come l'ambiente guerriero vichingo è pura fantasia) ; 2) grosse inesattezze spazio-temporali (ad es.: i Vichinghi assediano Parigi nell'800 circa e giungono in Italia dopo quasi due secoli, e non come fanno intendere nella serie quasi subito dopo) ; 3) ma soprattutto la presenza di elementi esotici veramente alieni (pitoni e boa, donna cinese figlia dell'imperatore; statuetta di Buddha, solo per dirne tre dei più palesi). Qualcuno obietterà, che se si tolgono questi elementi la serie si trasforma in un documentario, ma io vorrei specificare che se si vuole trattare di un determinato contesto storico-spaziale non si possono aggiungere a piacimento elementi troppo stridenti con esso e non è necessario che in una serie ci siano sempre e continue scene di sesso (vabbè che così si riempie la puntata con una scena a basso costo e che fa impennare gli ascolti, però si toglie qualità al prodotto).2 punti
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Grazie veramente, in realtà tutto questo viene fatto da 10 anni ormai, divulgazione virtuale ma in questo caso reale donando bibliografia e cercando di dare qualche consiglio, e’ la mission poi di Lamoneta che nasce ricordiamolo per chi inizia e per chi magari si spera si appassionerà, fermare o ostacolare queste energie e azioni sarebbe delittuoso per lo sviluppo e il futuro della nostra numismatica, siamo qui per allargare e coinvolgere, tutti ma dico tutti dovrebbero avvantaggiarsene ed essere contenti di queste azioni tra l’altro lo ripeto meglio ridirlo senza interessi, e’ stato indubbiamente bello stare con voi e quindi sono io a ringraziare voi, sono stati due giorni strepitosi e con una ventata di aria fresca numismatica con persone sincere e di cuore, alla prossima !2 punti
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Non e' la mia monetazione ma trovo questa moneta molto bella ,con I capelli resi biondi dal bronzo spatinato e l'incarnato reso dal rosso della cuprite ,sembra un cammeo ,un piccolo capolavoro della glittica naturale .2 punti
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Taglio: 2 Euro CC Nazione: Belgio Anno: 2006 Tiratura: 5.000.000 Conservazione: SPL Località: Marostica (VI)2 punti
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Buonasera @Lemonetiere1mi ha molto emozionato il racconto della tua prima volta, come anche tutte le altre che stanno postando i nostri confratelli Lamonetiani, sarò un po' di parte in questo momento per due motivi, il primo è nelle mie origini che calabre precisamente di Tarsia prov. Cosenza e in parte perché stavo ultimando la lettura del 4' Gazzettino di Quelli del Cordusio regalatomi ieri al convegno campano a Capua, da @dabbene leggevo l'articolo sullo Statere della Rifondazione dove si parlava di Sibari, e pensavo proprio a quella zona non lontana dalle mie origini e fantasticavo, e improvvisamente mi sono trovato con te davanti a quel tavolo se me lo permetti2 punti
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Il senso della discussione lo ricordo io - giusto per non lasciare "a stone unturned" - stiamo parlando dell'abbandono di Teofrasto - uno dei migliori contributori del Forum. Per chi lo ha potuto apprezzare credo non vi sia molto da aggiungere se non che la sua mancanza lascia un vuoto che sarà difficile colmare. Per chi non ha avuto l'occasione di apprezzarlo finora consiglio caldamente di leggerne gli interventi sempre ricchi di spunti e informazioni preziose che naturalmente contribuivano ad allargare le nostre conoscenze. La cosa mi sembra assai semplice da comprendere e piu' che comprendere c'era forse da riflettere. Come detto avrei auspicato un maggiore intervento da parte dello Staff - indipendentemente dalla simpatia o meno verso Teofrasto - perche molto ha dato al Forum con i suoi interventi. Non importa. La discussione ha comunque raggiunto - ed esaurito - il suo scopo. Grazie a tutti.2 punti
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Una domanda che si stanno facendo in tanti credimi... Riguardo ai silenzi e alle assenze, queste dicono più di molte parole, davvero... ??2 punti
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Ritengo doveroso segnalare che qualche giorno fa (il 25 aprile) è stata battuta all'asta Aureo et Calicò un'importante selezione di monete da 10 e 5 reali di Filippo IV, con realizzi importanti. Ha colto la mia attenzione una moneta in particolare che purtroppo non sono riuscito ad aggiudicarmi. Si tratta di uno dei pochi casi (ne ho censiti 4) in cui il conio di un maltagliato sardo è ribattuto su una moneta originariamente tonda mentre generalmente in sardegna venivano inviati i cobs coniati oltreoceano Ecco nuovamente protagonista la zecca di Segovia che ha prodotto la moneta originaria intorno al 1630, mentre il maltagliato sardo ha data 1641.. Dopo aver Censito: Filippo II su Filippo II Filippo II su Filippo III Filippo IV su Filippo III qui abbiamo quindi un Filippo IV su Filippo IV2 punti
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@Matteo91... la tua questione aperta affascina anche me da alcuni anni, ho letto vari testi in proposito e uno degli elementi a mio avviso più interessanti nel problema è la tipologia di società in cui si è diffusa la moneta, cioè quella greca, una società molto diversa da quelle del medio e vicino oriente impostate su vaste economie palaziali e redistributive gestite da poteri centrali, il centro della società greca erano le polis, piccole e dinamiche istituzioni che permettevano una maggiore fluidità nella struttura del potere e dell'economia, magari la nascita della moneta è stata in sè un tentativo di semplificazione e standardizzazione dell'uso del metallo a peso già dominante da secoli in medio oriente, ma la sua diffusione nelle polis greche è stata probabilmente un portato peculiare delle condizioni specifiche della società greca... nell'opera di Mitchiner si parla della monetazione persiana Achemenide diffusa sostanzialmente nelle zone della Ionia, cioè uno strumento tipico del mondo greco e solo in seguito, grazie alla diffusione della cultura greca in oriente per via delle conquiste di Alessandro, espansa significativamente anche in altre aree... Ne approfitto per parlare anche di una questione aperta di mio interesse molto più particolare e "modesta" di quella precedente e introdotta da Matteo, cioè l'apparizione di San Gennaro sulle monete bronzee napoletane nel periodo del Ducato bizantino, è un evento a mio avviso di notevole rilevanza non ancora ben chiaro in tutti i suoi risvolti, la monetazione napoletana durante quel periodo seguiva in maniera sostanzialmente pedissequa gli standard monetari bizantini, furono emesse poche monete da mezzo follis con pesi e iconografia prettamente bizantine, cioè ritratto imperiale al dritto e lettera indicante il valore al rovescio, poi improvvisamente tra ottavo e nono secolo, ancora non si è sicuri della cronologia, appaiono monete bronzee anonime con il busto di San Gennaro al dritto e la scritta in greco Neapolis al rovescio, cos'è avvenuto? Certo, erano i tempi del conflitto iconoclastico tra la cristianità orientale e quella dell'occidente, a Roma si stava creando un'alleanza nuova tra il Papato e i Franchi, anche sulle monete romane di quel periodo appaiono novità, in primis il busto di San Pietro... tutte cose che però non sono state ancora indagate con il necessario approfondimento a tutto tondo, spesso la numismatica offre degli indizi che conducono molto oltre la semplice storia delle monete e questo caso, credo, sia un esempio foriero di notevoli potenziali conoscitivi...2 punti
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Si, appunto.....magari una discussione sulla prima volta che vi è apparsa in sogno una moneta e vi siate fatti la pipì addosso per l'emozione......? M.2 punti
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Credo che il problema sia stato in una discussione dove Teofrasto si è sentito , come dire, preso per il ..... A volte , purtroppo ,dietro l'anonimato ci sono persone che non avendo una mazza da fare, decidono di stascrivere e rompere assai...2 punti
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lo stile è particolarmente tipico della prima metà del V secolo… ci vuole un po' d'occhio, mi rendo conto, ma ci sono zecche che hanno caratteristiche peculiari…. guarda il ripostiglio di villa Giulia e capirai quale sia lo stile di Roma di questo periodo... https://www.academia.edu/10687855/Due_ripostigli_monetali_di_V_secolo_d.C._rinvenuti_a_Roma._Villa_Giulia_1922_-_Pratica_di_Mare_19672 punti
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Bellissima esperienza da ripetere assolutamente. È stato bello parlare di persona con @dabbene e @tempolibero ma sopratutto ho imparato un bel po di cose interessanti sulla numismatica e poi grazie a Mario ho un bel po di materiale da studiare con passione e entusiasmo, in particolare le monete antiche dove praticamente parto da zero. Che altro dire, si è respirata una bella aria di cordialità e tanta tanta passione. Grazie e alla prossima.2 punti
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Buonasera, due foto magnifiche ma... è solo grazie al magico intervento del nostro insuperabile @Poemenius che sono stato in grado di arrivare a questo AE4 (Bronze Half Centenionalis secondo la catalogazione SEAR) coniato per Teodosio II da Giovanni Primicerio usurpatore dell'impero romano d'Occidente: Il rovescio e la descrizione delle marche di officina è chiarito da SEAR, V, 21223: Giuro che senza @Poemenius non ci sarei mai arrivato. Hirpini2 punti
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Innanzi tutto i complimenti al Circolo Astengo di Genova per le continue iniziative volte alla comunicazione numismatica, con temi sempre interessanti. Ho avuto il piacere di poter ascoltare @elledi in altre aoccasioni, sia a Verona alla presentazione di un suo libro che a Torino durante un convegno, ho anche letto tutte le sue pubblicazioni, che hanno anche fatto cambiare la mia visione della numismatica pubblica, ho seguito la discussione sulla famosa nota 56, insomma un relatore di alto prestigio ed un argomento intrigante, infatti lui ha sicuramente un innumerevole numero di anedoti da raccontare sulla Zecca di Roma e sugli spiacevoli accadimenti della collezione di Vittorio Emanuele III. Sono spiacente ma propio quella domenica ho la comunione di mia nipote, quindi devo saltare l'appuntamento, Certo sarebbe bello poter delle immaggini da guardare per chi non puo partecipare.2 punti
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La faccia da cavallo di Onorio non c'è... Mi pare proprio Teodosio ll coniata da Giovanni... Leggo bene DN theodo con epsilon per e... Credo che il rovescio stauro+e sia proprio di Giovanni... Poi domani guardo il Ric per confermare... Ma dico Teodosio2 punti
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Un top qui @eliodoro2 punti
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Qui si studiano le monete2 punti
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Con Pietro Magliocca con due copie del suo libro uno per @eracle62 e uno per me ? Io ci sono ...?2 punti
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Dopo tanto tanto tempo torno a scrivere per presentarvi la mia coppia argento e oro della CRI 1915. Aspetto i vostri commenti [emoji4].1 punto
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Buonasera. Avevo visto la discussione nell'altra Sezione e non ero intervenuto per... mancanza di indizi. Entrambi gli esemplari li riterrei modificati in antico per i margini smussi degli incavi rispetto alle due facce monetali. Come osservazione tecnica faccio notare che non si tratta di incisioni fatte con una lima (nel qual caso si avrebbero degli incavi con caratteristiche simili [es. ampiezza] mentre qui sono irregolari). Che tecnica è stata utilizzata? Ha un significato? L'ipotesi di utilizzo come pesi? Ho letto altre proposte simili tempo fa. Ma da un punto di vista meramente pratico dovendo ridurre un esemplare a un peso stabilito (19 g per il sesterzio ... peso "strano" e 4,3 g per la maiorina) personalmente me ne fregherei (specie nel primo caso) dell'impatto visivo "a stella", taglierei con una cesoia un segmento circolare (A-B) e poi levigherei fino ad ottenere un peso desiderato, rimuovendo l'eccesso di materiale. Privilegio il peso, non l'aspetto. Il metodo descritto è più rude, meno elegante ma certamente più preciso; poi c'è da vedere se un eventuale imprecisione nel peso va a mio svantaggio o a mio favore (ovvero che non intendessi ad esempio attribuire al mio peso un peso di 20 g contro i 18,9 reali per trarne un guadagno ). Per la maiorina... il solido aveva un valore corrispondente ad 1/72 della libbra romana, pari a 4,54 grammi quindi un dato di 4,31 ci sta... vale sempre il discorso di cui sopra per il peso ma in questo caso abbiamo uno scarto di 0,19 g sul peso teorico per cui accettabile con la variabilità ponderale degli esemplari. Poi a giocare con i numeri si può arrivare a sostenere qualsiasi ipotesi... ad esempio che il sesterzio di 19 g sia stato utilizzato come peso monetale pari a quello di 4 solidi (4,54 x4 = 18,16 g) . o a 6 siliquae (3,41 x 6= 20,46) ... O a 6 follis pre 330 (6 x 3,41 = 20,46) ... Ciao Illyricum1 punto
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Chapeau @Rocco68 caspiterina ? che monetina Complimenti.....esemplare stratosferico !!!. Stesso conio con piccole mancanze congenite per la tipologia1 punto
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più che una ciotola era uno scatolone ?, sono stato un'ora a spulciare, ma ho trovato anche altre monete interessanti.1 punto
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Recentemente avevo postato un altro esemplare acquisito da un altro venditore inglese con provenienza medio-orientale, un antoniniano di Carino con argentatura residua e concrezione tipo “patina da deserto” superficiale, successivamente abbinata ad un Probo con caratteristiche analoghe: Diversamente dai casi di cui sopra, l’argentatura superficiale ha bloccato la creazione di tenorite (probabilmente sottostante lo strato argenteo) impedendo la formazione della colorazione nera. Che dire? A me piacciono... "sporco", "incrostazione superficiale" o "desert patina" hanno un bell'aspetto che dà aumenta la varietà cromatica ai vassoi ... a meno che no si decida di raccogliere tutti gli esemplari con patine analoghe in un vassoio apposito. Bene, sento già più caldo… sarà per il forno acceso che sta cuocendo il pasticcio!!! E voi ne avete di esemplari con patina da deserto? Ciao Illyricum1 punto
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Negli ultimi tempi mi sembra ci siano stati diversi allontanamenti (ricordo anche g.aulisio, per esempio) e parecchi dissidi...sta per caso succedendo qualcosa al di fuori di Lamoneta che, inevitabilmente, si riversa anche nel forum? Che peccato...1 punto
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Una volta ho provato a cercare delle costanti nel modo di scrittura delle legende sul bordo delle monete repubblicane: se, cioè, venissero incise prevalentemente con il centro della moneta in alto (Come accade sempre, ovviamente, per le scritte in esergo) o con il centro in basso. Devo dire che non ho ottenuto un risultato univoco. C'era una certa variabilità, anche nella medesima epoca1 punto
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Ciao Mario ,è stato un piacere anche per me incontrarti. ho avuto modo di apprezzare le tue qualità, la tua competenza e tutto quello che fai nel divulgare il tuo sapere. Sei un GRAN SIGNORE un'abbraccio Michele1 punto
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E' stato un vero piacere poterti incontrare carissimo Mario, anche se a malincuore per breve tempo, sono stati istanti pieni d'empatia, calore umano e sincero affetto. Il mio augurio è quello di poterti ospitare a breve nelle nostre manifestazioni, sicuramente un valore aggiunto, divulgatore di storia, cultura e spirito d'iniziativa coinvolgente. L'attestato era da parte nostra il minimo per una grande persona come te Mario, un grande abbraccio affettuoso da parte di tutti noi, e in particolare da me che sarò sempre disponibile ad ospitarti calorosamente...a presto da Attilio.1 punto
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Anch'io avrei quel sorriso se avessi quella collezione di medaglie... ? Chissà se Pietro avrà fatto una nuova scoperta...1 punto
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Con chi sta iniziando, spero di averlo consigliato bene ? @Salvatore Esposito1 punto
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Con Marco Ottolini al tavolo1 punto
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Ciao a tutti, sperando di fare cosa gradita,posto qualche foto fatta al volo in una visita allo splendido Museo Archeologico Nazionale d'Abruzzo. Qui oltre al Guerriero di Capestrano,nella sezione numismatica si possono ammirare alcune monete di Atri.1 punto
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No. Non mi basta. Ho 61 anni e sono stato sempre attento alle regole, credo di aver fatto il mio dovere sempre. Anche questa remota possibilità mi dà fastidio ...1 punto
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