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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/08/19 in tutte le aree

  1. Salute a tutti Visto che siamo in tema di “chicche”, neologismo numismatico da interpretare come “monete che si vedono in nessuna occasione o quasi”, vi propongo in anteprima una mezzaglia enriciana della zecca di Lucca. In realtà, qualcheduno l’ha già esaminata avvalorando classificazione e originalità della moneta . Bruttina, diranno gli appassionati abituati a valutare i pochi oboli lucchesi noti confrontando i denari di tipo Enrico IV/V come descrive Matzke nel suo saggio. Ma è proprio il conio scomposto della moneta che offre, se possibile, una rarità all’interno della rarità. Infatti, la mezzaglia ha come prototipo un denaro enriciano di fase tarda. La prerogativa apre “nuovi” orizzonti di ricerca creando opportunità di ragionamento per tutti o almeno per noi appassionati meno esperti. Che ne pensate? Peso 0,25 g e diam. 10 mm (immagini pessime ma se non ho imparato finora non lo farò neanche all’inferno mia prossima tappa )
    5 punti
  2. taglio        50 cent paese   San Marino anno 2018 tiratura 1.100.000 condizioni bb+ città Milano Note News
    4 punti
  3. Qualche foto della serata interssantissima, grazie Alessandro Toffanin
    4 punti
  4. L'evento è stato molto interessante. Toffanin ha saputo ben argomentare la storia di questo chiodo che come da titolo accoumuna sacro al profano, raccontando aneddoti intriganti e storie ricche di fascino. Complimenti davvero. Un plauso particolare poi, come spesso ci capita fare del resto, è a Giancarlo, che si è reso attore "non" protagonista, e "non", per modo di dire. Grazie ai suoi contributi ed alla sua fonte inesauribile di storia milanese e di numismatica, è sempre possibile trascorrere piacevoli serate come questa, in compagnia di contributi di livello.
    4 punti
  5. Per non parlare dei libri di numismatica donati, @dabbene @eracle62 e altri amici ne sanno qualcosa. Quelli diventano simboli che meritano il posto d'onore nelle nostre librerie. Anche lì la prima volta non si scorda mai... Penso all'opuscolo sulle monete genovesi che @dizzeta realizzò per regalarmelo insieme ad un cartellino favoloso e ad una moneta altrettanto bella al mio primo Veronafil! Oppure al bellissimo libro sulla storia di Sicilia dono ragionato del caro amico Giamba in occasione del primo concorso i giovani e la numismatica al convegno di Parma a cui partecipai con grande entusiasmo! I libri sono proprio come le monete, raccontano storie di grande amicizia e stima
    3 punti
  6. Eh si, libri e monete sono un connubio saporitissimo, io sono arrivato al punto che sono ormai quasi solo i libri di numismatica l'oggetto della mia più intensa cupidigia ?... con le monete ho un amore platonico, posso anche solo vederle senza doverle possedere, i libri invece mi piace averli, disporli assieme in una biblioteca omogenea e preziosa, ordinarli e organizzarli rigorosamente per argomento... ho sempre avuto la passione per i libri, quindi fu giocoforza che entrando da ragazzo nel mondo delle monete sentissi il particolare e raffinato piacere di aggiungere alle monete anche dei volumi specializzati... quando decisi di dedicarmi alle monete napoletane cercavo disperatamente libri inerenti al tema, eravamo negli anni novanta, ero un ragazzo di vent'anni e attorno a me in quel periodo c'era il deserto numismatico ?... l'unica guida era Mario Traina attraverso la sua Cronaca Numismatica, i libri sulle monete erano rari e costosi, quello più importante sulle monete napoletane era il mitico Pannuti e Riccio e già all'epoca era inarrivabile per le mie possibilità, quando lo si trovava veniva attorno alle 700.000 lire, poi c'era la ristampa Forni del leggendario Cagiati, ma pure questa non scherzava in quanto a costi, sulle 400.000 lire... così il primo e unico volume che potevo trovare e permettermi era il Gigante che però trattava solo la monetazione Borbonica, finchè un giorno entrando in un negozio di numismatica presso una delle vie storiche di Napoli, via Toledo, alla mia richiesta priva di aspettative mi fu presentato un tomone enorme, non ne avevo mai sentito parlare e mi fu detto che era la raccolta completa di tutti gli scritti di Giovanni Bovi, illustre numismatico e collezionista di moneta napoletane, pubblicati a suo tempo nel Bollettino del Circolo Numismatico Napoletano non più esistente, mi aspettavo a quel punto un prezzo astronomico, invece mi furono richieste 80.000 lire, lo acchiappai al volo entusiasta... il problema però fu portarlo a casa, pesava 10 chili, ero a piedi e casa mia era in provincia, mai fatica fu più gioiosa però ?
    3 punti
  7. Non si vogliono creare problemi a chi fa riviste numismatiche, ormai solo due, ma soltanto rendere noto che l'editore che invia a tutti gli abbonati la propia copia ogni mese, quindi paga il servizio postale perchè recapiti a casa di tutti gli abbonati la propia copia, riceve esso stesso un disservizio, infatti se l'abbonato non è soddisfatto o comunque non riceve la propia copia poi potrebbe non più abbonarsi e quindi l'editore perderebbe quell'introito di inizio anno che gli potrebbe garantire la continuità della sua pubblicazione. Oltretutto il singolo abbonato non potrebbe mai fare pressione sulle poste perchè il servizio sia garantito in maniera accettabile, infatti nessuno vuole avere la propia copia il primo del mese, però aspettare tanto o non ricevere mai una o più copie non è mai piacevole, propio per l'amore verso la numismatica, infatti la brama della ricezine è data dalla passione per questa materia e dal piacere che ogni mese può dare leggere questa rivista. Comunque vanno sempre fatti i complimenti a chi irriducibilmente continua a pubblicare sul cartaceo articoli e scritti numismatici e non solo.
    3 punti
  8. Caspita!!!! Hai fatto il pieno... Avrai molto da leggere, fra l'altro vedo tutti i Gazzettini del Cordusio usciti, un mitico lavoro di dabbene su Milano, e le altre pubblicazioni delle conferenze e mostre tenute da Quelli Del Cordusio... Alcune rarissime... Spero tu faccia tesoro di tutto, ciò, ci sono della pagine di storia importantissime, per la città di Milano, per l'Ambrosiana, per il forum Lamoneta, e per ultima ( e gli ultimi saranno i primi), la NUMISMATICA...
    3 punti
  9. In Russia, era una produzione senza sprechi. Il filo d'argento è stato tagliato in monete.
    3 punti
  10. Questa comperata da Crippa un paio di anni fa....
    3 punti
  11. · 26 aprile: nasce a Roma Marco Annio Vero, passato alla storia come Marco Aurelio (121 d.C.) "Marco nacque a Roma, in una villa sul monte Celio, il sesto giorno prima delle calende di maggio [26 aprile], sotto il consolato del nonno [Marco Annio Vero] e il primo di Augure [121 d.C.]. Risalendo alle origini, la sua famiglia discenderebbe, secondo Mario Massimo, da Numa e dal re dei Salentini Malemnio, figlio di Dasummo, fondatore di Lopia. Fu allevato nel luogo dove era nato e nella casa di suo nonno Vero presso il palazzo del Laterano." (Historia Augusta) · 28 aprile – 3 maggio: Floralia – Ludi Floreales - festività dedicate alla dea Flora, protettrice dei boccioli, festeggiata fin dal 238 a.C. a seguito di una carestia; abbandonata, fu poi ripristinata a partire dal 173 a.C. Si eseguivano ludi scaenici (rappresentazioni teatrali) e nell’ultimo giorno giochi del Circo. Si trattava in genere di cerimonie sfrenate e orgiastiche a tema pastorale. "Viene la dea dei fiori cinta di variopinte corone, e in teatro si usano allora scherzi assai licenziosi. La festa di Flora si estende fino alle calende di maggio. " Ovidio, fasti, IV, 943-948. · 30 aprile 311: l'imperatore Galerio emanava un editto di tolleranza a Serdica (l'attuale Sofia) verso tutti i culti (compreso il cristianesimo); l'imperatore, forte promotore della persecuzione lanciata insieme a Diocleziano, era infine giunto alla conclusione che era inutile perseguire i cristiani. La morte, avvenuta solo sei giorni dopo per via di una cancrena alla gamba, sarebbe stata interpretata dai cristiani come una vendetta divina. Ciao Illyricum
    3 punti
  12. Grazie @Stilicho troppo buono. Con i miei interventi spero sempre di lasciare qualche scintilla d'interesse... Se poi diventa una fiammella... Meglio! ho recuperato le foto dei tre esemplari del Normanby, così possiamo guardare tutti e sei i pezzi!
    2 punti
  13. Desidero segnalare che ilferridipistoia ha un modo tutto suo di gestire la sua partecipazione a questo forum. Gli piace chiedere informazioni per poi sparire quando le ha ottenute. Gli piace anche fare offerte in privato fino ad ottenere dati personali per poi sparire senza più degnarsi di rispondere ai messaggi privati. E con questo termino la mia partecipazione a questo thread.
    2 punti
  14. Parole importanti, noi abbiamo sempre pensato nell’atto del donare a giovani o anche meno giovani ai libri in quanto segni della cultura e tu lo sai ne abbiamo dati in questi anni tanti ma tanti ....
    2 punti
  15. Mi riallaccio al bel post di Illyricum, per parlare proprio della morte di Galerio. I cristiani, nella malattia che colpì Galerio, videro una punizione divina per la sua empietà; primo fra tutti lo scrittore Lattanzio, retore ed apologeta, nel suo “De mortibus persecutorum”. Sentiamo dunque Lattanzio: «Galerio regnava già da diciotto anni, quando Iddio lo colpì con una piaga incurabile. Gli si manifestò un’ulcera maligna nella parte inferiore dei genitali e si diffuse sempre più largamente. I medici tagliano, curano. Ma la piaga, quando si è già cicatrizzata, si riapre, e da una vena aperta sgorga tanto sangue da porre in pericolo la sua vita. Tuttavia, a stento l’emorragia è arrestata. Si riprende la cura in modo del tutto diverso. Finalmente si giunge a cicatrizzarla. Ma di nuovo un leggero movimento del corpo riapre la ferita: sgorga ancor più sangue di prima. Galerio si sbianca e si consuma per le forze che l’abbandonano, e solo in estremi si riesce ad arrestare il fluire del sangue. Ma la ferita comincia a non sentir più i rimedi: la cancerosità invade le parti attigue, e quanto più si taglia, più si estende; più lo si cura, più il male prende forza.» “……..Si chiamano d’ogni parte medici famosi: ma le mani degli uomini non recano nessun vantaggio. Si fa ricorso agli idoli: si invocano Apollo e Asclepio, chiedendo loro un rimedio……..La morte non era ormai lontana: tutte le parti basse risultavano attaccate. Dall’esterno i visceri imputridiscono e il sedere va in cancrena. I poveri medici non cessano di sostenerlo e di curarlo, benché disperino di vincere il male. Ricacciato dai medicamenti il male si propaga all’interno, invade i visceri e vi genera vermi. La puzza si diffonde non solo attraverso il palazzo, ma per tutta la città. E non c’è da meravigliarsi, giacché i condotti degli escrementi e delle urine sono divenuti tutt’uno. Divorato dai vermi il suo corpo si dissolve in putredine, tra intollerabili sofferenze. E d’orribili strida il ciel feriva; come muggisce il toro allor che dagli altari sorge ferito. Applicavano al sedere in decomposizione carni cotte e bollenti di animali, perché il calore attirasse i vermi. Dopo averle tolte ne usciva fuori un enorme numero, eppure la putrida fecondità dei visceri in cancrena ne generava in quantità ancor maggiore. Già per il progredire del male alcune parti del corpo avevano mutato d’aspetto. La parte superiore fino alla piaga si era disseccata, e per la spaventosa magrezza la pelle giallastra si era profondamente infossata fra le ossa; la parte inferiore, gonfiatasi come un otre, s’era ingrossata sì da non lasciar scorgere la forma delle gambe. E ciò durò un anno intero, finché, vinto dai mali, fu costretto a riconoscere il Signore. Nelle pause del dolore, sempre rinnovantesi, gridava che avrebbe ricostruito il tempio di Dio, e ogni cosa avrebbe compiuto per riparare il malfatto. Mentre stava per morire emanò un editto…” Dalla descrizione dettagliata che ne fa Lattanzio vi è una discreta componente di sadismo nel modo in cui si compiace di descrivere la terribile malattia che ha colpito Galerio. Dal suo racconto, si e’ ipotizzato che Galerio soffrisse della cosiddetta gangrena di Fournier che e’ una infezione batterica acuta, rapidamente progressiva a carattere necrotico che interessa le parti molli della regione perianale e degli organi genitali fino ad estendersi, nei casi più gravi, a tutto l’addome, con conseguenze anche letali. Rappresenta, a tutt’oggi, una vera urgenza urologica che va trattata in maniera tempestiva e aggressiva. Buona serata. Stilicho
    2 punti
  16. Indubbiamente monete rare o rarissime, le vediamo in Matzke, in Bellesia ma anche nel nostro articolo su GDN e tutti le individuano in un certo gruppo con certe caratteristiche. Pero’ c’e’ anche da dire che il campione così limitato di esemplari e le caratteristiche di queste monete che non escludono nulla a priori potrebbero anche far pensare a un ampliamento del periodo di coniazione, certamente moneta molto interessante a cui non mancheranno altre osservazioni, interessante anche il peso che e’ sotto la media.
    2 punti
  17. 5 euro Carabinieri 2019
    2 punti
  18. L'unico 6 che ho...posto per confronto.
    2 punti
  19. Molti purtroppo apprezzano le cose belle solo quando gli vengono tolte.......
    2 punti
  20. Ecco perchè è bella l'unione europea, acquistando nei paesi dell'unione è come se comprassi in Italia. (Spero che questo post non sia visto come spot politico )
    2 punti
  21. @profausto grande anche sotto il profilo umano (ma non è una novità) Quindi grazie a te e a @fapetri Buon pomeriggio!
    2 punti
  22. Fantastico spunto! Da modesto bibliofilo (raccolgo principalmente edizioni sacre siciliane) non posso tirarmi indietro dal rispondere ? Ho sempre amato i libri, in particolare i testi antichi, complice anche lì la passione di mio nonno, ma la vera svolta è avvenuta solo qualche anno fa. Per un collezionista di monete il libro è imprescindibile strumento di apprendimento ed approfondimento. Io non posso fare a meno dei libri anche se per comodità utilizzo moltissimo i pdf che posso avere sempre con me sul cellulare per consultazioni "estemporanee". Aggiungo uno dei testi di numismatica più belli che possiedo
    2 punti
  23. Interessante la storia de dulces clavos, esposizione dell'argomento vivace da parte del relatore supportato da ottimo materiale. Come di consueto terminata la relazione si è potuto godere del materiale (stampe, libri e medagliette devozionali) messo a disposizione da Giancarlo. Ottima la collaborazione tra Alessandro e Giancarlo per la riuscitissima conferenza. Grazie
    2 punti
  24. Si, purtroppo Forni editore ha chiuso definitivamente i battenti nel dicembre 2017. Credo che sia una grave perdita, spesso le sue ristampe erano l'unico modo per avere un'opera altrimenti introvabile.
    2 punti
  25. Per Milano abbiamo fatto quello che nessuno era riuscito a fare sino ad oggi in campo numismatico e non... Pagine di storia indelebili che rimarranno per sempre..
    2 punti
  26. Ho al momento solo questi due 9 Cavalli del 1791
    2 punti
  27. se schiacci il cuoricino, qualche volta, non ti succede niente.......
    2 punti
  28. taglio 2 euro cc paese lussemburgo anno 2008 tiratura 1.042.000 condizioni bb+ città trieste taglio 2 euro cc paese germania A anno 2017 tiratura 6.000.000 condizioni bb città trieste taglio 2 euro cc paese germania D anno 2015 A tiratura 6.300.000 condizioni bb città trieste taglio 2 euro cc paese germania D anno 2019 A tiratura 6.300.000 condizioni spl città trieste
    2 punti
  29. Titolo: Fotografia Numismatica: piccola guida interattiva (… Ovvero, non servono attrezzature costose per ottenere buoni risultati) Autore: @ilnumismatico Data Pubblicazione: 03/05/2014 ABSTRACT: L’intento che mi pongo (e che spero di raggiungere) è di rendere la materia in oggetto semplice e chiara per tutti, anche (e forse soprattutto) per chi pensa di essere negato nella fotografia. Le “lezioni” saranno poche e brevi (fondamentalmente non c’è molto da dire, visto che dobbiamo fotografare un semplice tondello grande, al massimo, qualche centimetro), e si pongono come obiettivo quello di fornire concetti, più che procedure da seguire, il tutto presentato cercando di non dimenticare semplicità e chiarezza nelle spiegazioni. I concetti che andremo ad esaminare potranno essere ovviamente rielaborarti e perfezionati a seconda del proprio gusto personale, anche in seguito alle numerose prove che effettuerete per esercitarvi. Prove che vi accompagneranno (così come è ancora il mio caso) per molto tempo anche dopo che penserete di aver raggiunto un risultato qualitativo soddisfacente. Gli argomenti di questa guida, saranno i seguenti: Introduzione: costruiamo il nostro “set” fotografico Qual è la luce ideale e come ricrearla La preparazione allo scatto: l’inquadratura L’esposizione ed il bilanciamento del bianco Le ultime impostazioni prima dello scatto Scattiamo la nostra prima fotografia numismatica La PostProduzione (PP): che cos’è e come va fatta Installazione del software di fotoritocco e prime operazioni di PP Leggi l’articolo originale completo oppure Visualizza il PDF con gli ultimi aggiornamenti per poterlo salvare in locale
    1 punto
  30. Ciao a tutti, in questo uggioso lunedì di primavera volevo condividere con voi il mio ultimo acquisto effettuato giusto questo sabato buttando un'offerta senza speranza alcuna in un lotticino di varie romane tra cui spiccava - non riconosciuta - una monetina estremamente rara di Vittorino... non potevo seguire l'asta fino al suo termine così ho incrociato le dita e... la fortuna è stata dalla mia parte! Il lotticino è venuto via quasi alla base per il prezzo di una pizza! Ma veniamo all'antoniniano: Vittorino Zecca di Trier, Officina A; 2a emissione (metà/fine 269 d.C.) D\ IMP C PIAV VICTORINVS P F AVG R\ COMES AVG RIC (non presente); Elmer (non presente); Cunetio n. 2519 (2 esemplari); Normanby 1402 (3 esemplari); Mairat 564 Si tratta di un pezzo che, fino alla scoperta del ripostiglio di Cunetio del 1982, non era noto e pertanto non è presente nei due testi principali per la catalogazione delle monete imperiali del periodo (RIC e Elmer). I pezzi noti sono appunto i due esemplari provenienti dal Cuentio Hoard (entrambi musealizzati al British) e i tre dal Normanby (di cui solamente uno che appare saltuariamente nel mercato: la prima volta nel 1989 e la seconda nel 2016 sempre presso la casa d'aste P.F. Jacquier). Nel catalogo compilato da Mairat sulla monetazione dell'impero gallico ci sono le immagini dei due pezzi del Cunetio (564/1-2, vedi immagine) e del pezzo del Normanby passato sul mercato (di cui riporto la foto dell'ultimo passaggio in asta del 2016? I pezzi sembrano condividere tutti il medesimo conio di rovescio, mentre per quel che riguarda il conio del dritto i legami ci sono tra i due esemplari del Cunetio e il mio. Da ultimo è interessante osservare come per Vittorino, presso la zecca di Trier, l'antoniniano col rovescio COMES AVG sia noto in due varianti: la prima con la Vittoria andante verso destra che riprende il tipo VICTORIA AVG della zecca di Colonia di Leliano, 530/1, (poi continuato con Mario, 551/4) e la seconda con la Vittoria stante a sinistra (il tipo in questione) che invece ricorda le emissioni più tardive della VICTORIA AVG di Mario di Colonia, 553/4: Infine, da aggiungere che il tipo oggetto di questa discussione, è noto anche con il segno di zecca nel campo a sinistra della stella * che troviamo anche negli antoniniani a legenda PAX AVG e INVICTVS. Concludo qui per ora l'analisi del pezzo, richiamando sul finale una mia precedente discussione di un paio d'anni fa in cui proponevo l'analisi di una tipologia di rovescio analoga per Vittorino però imitativa e che allora avevo catalogato (erroneamente) come una imitazione del tipo in questione (Mairat 564 - Cunetio 2519 - Normanby 1402), ma che invece riprende la tipologia più tarda catalogata da Mairat al n. 578 con legenda breve IMP C VICTORINVS P F AVG (3 esemplari nel Nromanby al n. 1408), ma con * al rovescio che non è invece presente nel mio pezzo imitativo. Qui il link alla discussione dell'epoca: Che dire, più che soddisfatto di aver acquisito questo pezzo assai raro di Vittorino, ufficialmente il sesto esemplare noto di cui solamente 4 (compreso questo) immessi nel mercato numismatico dato che i due pezzi del Cunetio sono al British... resta il dispiacere di non disporre delle immagini degli altri due esemplari provenienti dal Normanby hoard perché non c'è modo di verificare se questo esemplare sia uno di questi ultimi la cui provenienza magari è andata persa nei vari passaggi di mano in mano fino ad essere confuso con un banale antoniniano di poca importanza... chi lo sa!
    1 punto
  31. Ciao, ecco il consueto rimando a ciò che accadeva nell'Antica Roma ... · 21 aprile: sono stati festeggiati i Palilia (o Parilia) in onore di Pale, descritto talvolta come genio, altre come divinità femminile. Servivano a purificare greggi e pastori ed assieme ai citati Fordicidia e ai Robigalia (25 aprile) costituivano un trittico di cerimonie religiose nate per celebrare la fondazione di Roma. A partire dal 121 d.C. si iniziò anche a festeggiare la Romaia ovvero la fondazione di Roma. Questa aveva due aspetti: una urbana celebrata nell’Urbe e una rurale. La prima consisteva nel bruciare profumi e cenere di vitello sull’ara di Vesta (dalle Fordicidia), sangue di cavallo (quello di destra della biga vincitrice la festa dell’equus October dell’anno precedente) e steli di fave. La versione rurale consisteva nello spruzzare d’acqua l’ovile, spazzare e ornare l’ovile da parte del pastore. Bruciava poi rami d’olivo, zolfo, erbe sabine e alloro. Offriva poi latte miglio e pizze di miglio a Pale. Recitava poi quattro volte la preghiera: «violato luoghi sacri come alberi, erba di tombe, boschi interdetti; tagliato fronde di boschi sacri; essersi rifugiato col gregge in templi per sfuggire il maltempo; aver turbato laghi e fonti cogli zoccoli degli animali. Visto esseri divini (Fauno, Diana, ninfe ed ogni altro nume dei luoghi selvaggi anche ignoto) obbligandolo con ciò a fuggire.» (Ovidio, Fasti, IV, 746-776.) La preghiera andava recitata verso Oriente, poi il pastore si lavava le mani, beveva latte e sapa (bevanda ottenuta per bollitura del latte) e saltare tre volte nelle stoppie brucianti. · 23 aprile: Vinalia - festività celebrate in onore di Giove e Venere. Le Vinalia urbane (o priora) venivano celebrate il 23 aprile in onore del raccolto d’uva dell’anno precedente. Si assaggiava il vino nuovo e si celebrava Giove. Quelle rustiche (o altera) erano celebrate il 19 agosto nel Lazio. Il flamen dialis sacrificava un agnello a Giove per propiziare la vendemmia. · 25 aprile: Robigalia - festività celebrate in genere per il grano e in onore di Robigus dio romano della Ruggine del grano, malattia del frumento causata da un fungo. Indicato coma divinità maschile nel periodo arcaico repubblicano, divenne femminile in età imperiale. Anche i primi cristiani riferiscono di una dea Robigo. Ovidio riporta di una porcessione di persone vestite di bianco guidate dal flamine quirinale che si dirigeva al bosco sacro del dio del quinto miglio della via Clodia (attuale via Cassia) dove veniva sacrificata una cagna e una pecora bidente (di due anni), seguite da gare di corsa. Il sacrificio del cane è ricollegato all’apparizione della “Stella del cane”(Sirio) ovvero all’inizio della stagione calda (canicola): se prematuro le messi rischiano di maturare anzitempo e per questo motivo si sacrifica un cane che rappresenta la costellazione. Frammento dei Fasti prenestini, che segnala ad Aprile i Vinalia e i Robigalia.
    1 punto
  32. Un raro obolo di zecca non identificata della Ionia, con al diritto una bella test di guerriero con elmo . Curioso il rovescio a quadrato incuso con all'interno una formica : forse l'incisore ha voluto suggerire che il guerriero era un Mirmidone ? Passerà in asta Numismatica Naumann 78 al lotto 256 il prossimo 2 Giugno .
    1 punto
  33. Qui sembra disponibile: https://www.numismaticamazzarino.com/it/cataloghi-e-libri/77-le-monete-medioevali-della-puglia.html P.S. Miroita è stato più veloce ?
    1 punto
  34. Buonasera Profausto, è proprio quella, anche il peso è pressapoco lo stesso, grazie
    1 punto
  35. Ottima banconota, ma l'impegno economico è piuttosto notevole, personalmente nel menzionare le banconote "obiettivo" mi sono fermato a quote alte ma non impossibili (400-600 euro), inutile menzionare banconote da migliaia di euro.
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  36. Beato te! se mi tolgo gli occhiali non vedo nemmeno il monitor (da 28") per questo non mi connetto mai con il mio cell (6") al nostro sito. Il numero di serie del 100 lire è per caso un palindromo?
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  37. 1 punto
  38. Ciao, da quanto collezioni? Mi par di capire che hai acquistato queste due banconote e ti abbiano dato una valutazione di FDS- per entrambe, è così? A giudicare dalla Leonardo dell'altra discussione, hai fatto i tipici errori che anche noi, ai tempi, facemmo, cioè fidarti delle valutazioni ricevute e guardare la banconota in maniera sommaria e poco attenta; Tranquillo, ci siamo passati tutti! Allora, come prima cosa, partiamo con un aspetto fondamentale di una banconota in FDS (o giù di li): i rilievi! La banconota fresca di stampa mantiene al tatto un rilievo. Più facile capirlo con un'immagine che ti allego (anzi due). Nella prima puoi vedere il retro della banconota "Manzoni". Osserva la scritta "centomila" in rilievo, forte, nitido, ben impresso in maniera netta. Nella tua c'è? da queste foto, la carta sembra avere poca consistenza... Nella seconda scansione puoi vedere una mia banconota nella sua interezza (non è FdS, ma un ottimo SUP). Osserva appunto la consistenza della carta; la intuisci?
    1 punto
  39. Una proposta: allarghiamo il discorso "prima volta numismatica" anche ai libri di numismatica, oltre che alle monete? Sappiamo tutti come la cultura numismatica sia fondamentale e su questa strada cerchiamo di indirizzare i giovani: prima della moneta, un libro che la racconta... E allora, legandomi all'altro mio post in questa discussione, ricordo il mio primo libro, regalo di una zia che conosceva la mia passione e così ha contribuito a nutrirla, con un classico, "La Numismatica oggi" di Lucio Ferri...
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  40. Diciamo che non ti mancano ora le letture ?
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  41. Noi non vogliamo creare problemi alle riviste, anzi vogliamo aiutare gli editori a capire dove sono presenti i disservizi postali (tra i quali il mancato ricevimento)
    1 punto
  42. Grazie Alain per le tue sempre precise osservazioni... in effetti la persistenza in circolazione dei minimi fino al VII secolo ha stupito pure Alessia Rovelli autrice dell'articolo interessato, sembra che la zona dove sono stati ritrovati più di una sessantina di minimi corrispondente al porto antico sia stata abbandonata dall'inizio del V secolo causa insabbiamento per poi essere adibita ad uso sepolture dalla fine del VI secolo fino alla metà del VII, quindi è piuttosto improbabile la contaminazione di strati più remoti... comunque devo rileggermi un po' i testi di Asolati e Carlà perchè li ricordo pochino, quello di Carlà è la sua tesi sull'oro monetato nella tarda antichità? Certo che il funzionamento della monetazione enea tra V e VI secolo è un guazzabuglio assai notevole, molto più comprensibile il sistema aureo ?
    1 punto
  43. Buongiorno a tutti, cari @dabbene @eracle62 @Sirlad e cari tutti voi che non menziono (riempirei la pagina) esplorando le varie sezioni del forum e leggendone i contenuti mi sono fatto un idea, anzi mia ferma convinzione che ho ancora molto da imparare.. Tecnicamente non sono in grado di apportare dei concreti contributi a livello Numismatico, devo studiare tanto e tanto c'è da studiare.. Ma ho capito una cosa fondamentale, l'importanza della divulgazione a più livelli, ho citato soprattutto voi tre perché ho trovato molto attuale quello che dite e per coincidenza stavo rileggendo(sono a casa ammalato con un po' di tempo libero) il primo numero di Cronaca Numismatica del settembre 1989, a distanza di di 30 anni le nostre domande le riflessioni si ripetono, è un continuo inizio, La passione sembra confermarsi sempre la stessa che ci accomuna e accompagna. Posterò due articoli per me molto interessanti e spunto di ulteriori riflessioni, spero non me ne vogliate.. ?
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  44. Ricordo che da bambino, per un paio di estati, ho frequentato un circolo di scacchi nel mio paese. Erano tutti grandi e con i capelli bianchi ed io ero l'unico bambino. In pratica i miei pomeriggi estivi a metà degli anni '80 erano, compiti per le vacanze, partitella in strada con gli amici e poi la sera questo circolo di scacchi. Non tutti erano entusiasti della presenza di un ragazzino in quell'ambiente e quindi facevo un pò fatica a trovare un tavolo per giocare, spesso guardavo solo. Poi un giorno un "villeggiante", un uomo sulla settantina con una lunga barba bianca, dai modi garbati che sembrava uscito da qualche romanzo ottocentesco mi si avvicinò. Così inizio a raccontarmi storie, anche più interessanti degli scacchi. Forse non era nemmeno un giocatore di scacchi ma era un uomo di una cultura spropositata e capii subito che aveva un'assoluta necessità di trasferirla a qualcuno. Così inizio a raccontarmi aneddoti dei suoi lavori in Africa (era un ingegnere civile) e quasi sempre accompagnava questi racconti con dei regali, spesso erano proprio monete dei posti che aveva visitato. L'anno dopo portò con sé la sua collezione e così vidi per la prima volta le monete antiche. Per me fu una sorta di folgorazione. Ogni moneta mi veniva presentata con vere e proprie lezioni di storia, contestualizzando il tondello in racconti di signori, papi e città. Sergio, così si chiamava, non credo di aver mai saputo il suo cognome, aveva due nipoti che si disinteressavano totalmente dei sui racconti e lui ci soffriva molto, forse anche per questo motivo si affezionò a me. Il terzo anno tornò ancora con la sua collezione ma non per farmela visionare di nuovo ma per donarmela. Era talmente assurda come storia che i miei genitori, increduli, decisero di recarsi a casa di Sergio per chiedere una sorta di conferma sul regalo. Non ci furono altre estati con Sergio, morì in quello stesso anno. Dalle monete ai miei studi di archeologia il passo fu breve. Ricordo perfettamente il giorno che entrai per la prima volta nella facoltà di lettere e filosofia della Sapienza (Roma) per un colloquio con i professori che avevano il compito di "orientare" gli studenti. Quella professoressa tento in tutti i modi di dissuadermi, ma io avevo già scelto. Passò poco tempo ed iniziai a seguire le lezioni del Prof. Panvini Rosati. Ogni santo giorno passavo prima davanti alla facoltà di Giurisprudenza con le aule strapiene di studenti e poi arrivavo nella mia classe con meno di 20 persone in un'angusta aula del museo dei gessi (gipsoteca), con il professore che ci chiamava per nome e con i suoi foglietti svolazzanti. Credetemi ogni santa volta ripensavo a quella professoressa che in pratica scacciava gli studenti invece di assecondarli. Le mie "paghette" settimanali (70mila lire) finivano quasi tutte in un negozietto vicino Piazza di Spagna e da @Umberto Moruzzi. Ecco questa è la mia storia "numismatica", quella di Sergio e quella di uno strano paese che si è permesso di avere un Professore come Panvini Rosati con classi di 20 studenti.
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  45. @Isabella67 Ho molto riflettuto su questa moneta e sono giunto alla conclusione che purtroppo non convince nemmeno me per motivi diversi da quelli fin qui esposti da altri utenti. Io personalmente ho studiato a fondo l'emissione di stateri di Corinto contraddistinta dal simbolo dell'egida decorata con testa di Gorgone (l'ho trattata in una mia pubblicazione): ho raccolto tutte le immagini di monete di questa serie passate in asta o conservate in raccolte pubbliche e ne ho ricostruito l'intera emissione. La ricostruzione non ha la pretesa dell'esaustività ma mi ha permesso di rintracciare più monete ottenute dalla stessa coppia di conii di diritto e di rovescio. Ebbene, succede che il rovescio della tua moneta non è riconducibile a nessuno di quelli da me catalogati... Strano, perchè, come ti dicevo, ho trovato più immagini di monete "sorelle" ottenute dagli stessi conii: solo la tua moneta sarebbe figlia unica.... Allego le immagini della mia ricostruzione.
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