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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/11/19 in tutte le aree
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Buongiorno, Volevo raccontarvi la mia esperienza allo Staatliche Münzsammlung e avere qualche impressione da voi. inizio dalla fine.... SONO TROPPO AVANTI non ci arriveremo mai. Come molti italiani durante il ponte pasquale, 25 aprile, 1 maggio, ho deciso di visitare monaco e diversi musei tra cui il sopracitato. Quando arrivo all'ingresso c'è una signora che non parla molto l'inglese ma mi dice il prezzo del biglietto etc etc. Vede che con me c'è oltre mia moglie, mio figlio di 7 anni, cerca di spiegarmi qualcosa che io non capisco bene e allora in tedesco si rivolge ad altri 2 visitatori, un papà con il figlio di circa 10 anni. Il Bambino si rivolge a me dicendomi, se il mio bambino poteva essere interessato a partecipare ad un giochino presso il museo e che alla fine ci sarebbe stato un premio per lui. Accettiamo e la signora ci da un foglio in inglese,che traduco a mio figlio, con delle domande del tipo : - quante civette ci sono nella teca N°.... - che animale è rappresentato sulle monete di messina della teca... e cosi via. Finito il questionario mio figlio si siede ed io posso iniziare il mio giro. Alla fine della visita riportiamo il questionario alla signora che da un pacchetto di gelatine a mio figlio. Ringraziamo e la signora ci ferma dicendo che non è tutto. Tira fuori un vassoio contenente circa un centinaio di monete romane in bassissima conservazione e ci fà capire che ne possiamo scegliere 1 e portarla via. Mio figlio era al settimo cielo. Io un po titubante circa le questioni legali. Sta di fatto che insieme alla moneta di da un certificato che ne attesta la provenienza "regalata dal museo per aver partecipato ad un gioco per bambini" e un foglio in tedesco con la storia sommaria dei periodo di coniazione II-IV sec. Probabilmente avranno (spero) fatto iniziare una passione e come dicevo SONO TROPPO AVANTI non ci arriveremo mai.7 punti
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Riportiamo in alto questa discussione molto interessante come tutto ciò che riguarda la famosa "Nota 56". E ricordiamo agli appassionati e ai nuovi iscritti al Forum la possibilità di approfondire l'argomento con l'articolo di Luppino "Alla scoperta delle rarità ritrovate" pubblicato da Il Giornale della Numismatica nel settembre 2013.4 punti
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Carissimi Sulla scia di discussioni precedenti incentrate sulla ritrattistica romana, voglio proporvi questo celebre e particolare ritratto. Fin dal suo rinvenimento l'opera fu attribuita a Cesare, la statua presenta, infatti, i caratteri propri delle altre raffigurazioni più antiche di Cesare, e va dunque considerata, come le altre di età tardo repubblicana, una riproduzione abbastanza realistica dei lineamenti del dittatore romano, ancora non modificati con fini di idealizzazione. Cesare in questa raffigurazione diventa anche la personificazione del mos maiorum: l'auctoritas è data dai segni dell'età e la gravitas dai tratti severi del volto. Inoltre, non è rappresentato come comandante vincitore delle campagne galliche, come celebratore di trionfi, ma come semplice cittadino romano, togato, rivolto alla partecipazione politica di Roma. L'opera fu rinvenuta con grande probabilità a Roma, ed acquistata dalla collezione Julienne nel 1767 a Parigi da Federico II di Prussia, che la trasportò in Germania, a Berlino, dov'è tuttora conservata (Altes Museum). Risulta tuttora impossibile stabilire il luogo, probabilmente una località orientale, e l'epoca in cui l'opera fu realizzata. La plasticità delle forme è data dal materiale di cui è composto il ritratto, non semplice marmo bianco ma BASANITE, con una particolare coloratura verde intenso. Il ritratto, alto 41 centimetri e quindi leggermente superiore alle reali dimensioni del busto umano, raffigura il volto di un uomo adulto ormai prossimo alla vecchiaia: compaiono infatti sottili rughe sulla fronte, lungo il contorno degli occhi e attorno alla bocca. I capelli, radi ma in realtà ben più abbondanti di quelli che Cesare, quasi calvo, doveva avere, sono rappresentati in ciocche falciformi che ricadono sulla fronte ma lasciano scoperte le tempie. Le guance ed il collo comunicano un'impressione di particolare magrezza, accentuata anche dal profilo del naso e dalle labbra sottili. Integrazioni di epoche successive sono da considerarsi i bulbi oculari in marmo, aggiunti in età moderna, e le rifiniture, frutto di più recenti restauri, all'orecchio sinistro e all'orlatura destra della toga. Riporto la celebre descrizione di Svetonio (Divvs Ivlivs, 44-45). Era molto scrupoloso sulla cura del corpo, cosi che non solo si faceva tagliare i capelli accuratamente e si faceva radere, ma si faceva anche depilare, come qualcuno ricordò tollerava molto a malincuore la deturpazione della calvizie perché si era accorto più di una volta che suscitava le prese in giro dei suoi denigratori. Così si era abituato a riportare i capelli da dietro che gli mancavano (si faceva il classico riporto) e tra tutti i decreti emessi dal senato e dal popolo nessun altro mai accettò più volentieri che il diritto di portare la corona d’alloro in modo perenne. Si tramanda che fosse famigerato anche nel vestire: usava anche un laticlavio adornato di frange fino alle mani e non portava mai la cintura se non sopra di esso e con la cintura un po’ lenta e da qui (tramandano) che sia derivata la battaglia di Silla che piuttosto spesso ripeteva agli ottimati di guardarsi da quel giovane che indossava male la cintura (Circa corporis curam morosior, ut non solum tonderetur diligenter ac raderetur, sed velleretur etiam, ut quidam exprobraverunt, calvitii vero deformitatem iniquissime ferret saepe obtrectatorum iocis obnoxiam expertus. Ideoque et deficientem capillum revocare a vertice adsueverat et ex omnibus decretis sibi a senatu populoque honoribus non aliud aut recepit aut usurpavit libentius quam ius laureae coronae perpetuo gestandae. Etiam cultu notabilem ferunt: usum enim lato clavo ad manus fimbratio nec umquam aliter quam ut super eum cingeretur, et quidem fluxiore cinctura; unde emanasse Sullae dictum optimates saepius admonentis, ut “male praecinctum puerum” caverent.)3 punti
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buongiorno a tutti oggi posto l'ultima entrata in collezione, moneta innovativa e ricca di storia... Prima moneta in argento coniata in Italia col sistema metrico decimale... Rara e non facile da trovare bella soprattutto il primo anno dei due coniato... Nelle foto non riesco bene a far vedere i bellissimi fondi... Aspetto vostri pareri e se ne avete voglia postate le vostre monete della Subalpina di seguito... Luca3 punti
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Ciao a tutti, vi posto questo carlino di Luigi XII ultimo re angioino di Napoli. Sin dal momento della sua elezione Luigi XII decise di riprendersi il regno di Napoli. Concluse quindi accordi con Il sovrano spagnolo Ferdinando detto il Cattolico che prevedeva una divisione del regno di Napoli in due, rimanevano angioine il nord, Terra di Lavoro e Napoli. Ferdinando il Cattolico fece ben presto carta straccia di tale accordo, sconfisse gli Angioini e conquistò Napoli. saluti Eliodoro3 punti
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Salve, allego immagini di un interessante e rarissimo cavallo aquilano di Carlo VIII, con la legenda del rovescio invertita , D.A. - ; MIR 1103 punti
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Dalla Britannia romana provengono queste due steli , la prima dedicata al Centurione Marco Favonio Facile della XX Legione Valeria Victrix , deceduto forse in battaglia nel corso della rivolta di Budicca nella seconda meta' del I secolo . La carica di Centurione e' acclarata dal vitis che Marco Favonio tiene nella mano destra , simbolo del suo grado ; la stele proviene da Camulodunum , attuale Colchester ; la Gens Favonia era forse originaria della Messapia , attuale Salento . La seconda stele e' dedicata invece alla Disciplina Augusta e in origine sosteneva la statua della Disciplina , allegoria forse simile alla Virtus , fu dedicata dalla Seconda Coorte Equitata dei Tungri , la stele proviene da Blatobulgium , presso l' attuale Middleby , seconda meta' del II secolo . "I Tungri furono una tribù gallica, stanziata nell'odierna Germania, che occupò il territorio a nord delle Ardenne, lungo le valli attraversate dalla Mosa. Il loro villaggio principale fu insediato nell'attuale ubicazione della città di Tongeren, nella provincia del Limburgo, in Belgio. Fornirono un gran numero di soldati all'esercito romano dell'Impero, tanto che le fonti registrano diverse unità ausiliarie che prendevano il proprio nome dai Tungri: l'ala I Tungrorum, l'ala I Tungrorum Frontoniana, l'ala I Asturum et Tugrorum, la cohors I Tungrorum milliaria, la cohors II Tungrorum milliaria equitata, la cohors III Tungrorum e la cohors IV Tungrorum milliaria. La Notitia Dignitatum, un documento risalente al V secolo, registra la presenza di militari tungri in una coorte, disposta lungo il Vallo di Adriano, nel II secolo, rilevata già nel 69 al tempo di Tacito"3 punti
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Buonasera Profausto, personalmente non sono collezionista di Monete, sono un collezionista filatelico- storico postale e sono presidente di un Associazione Filatelica - Numismatica, in Associazione abbiamo collezionisti di monete dal Regno ad oggi, non avendo più con noi due grandi della monetazione Romana e Medievale, via via i soci di questo settore sono scemati e perlomeno non abbiamo più i guri di tali periodi, pertanto aiuto personalmente alcuni soci per l'identificazione delle loro monete e poi personalmente trovo per me molto gratificante far parte di questo forum e imparare nuove realtà, oltretutto perchè ho trovato delle persone di alto spessore nella materia, chiedo scusa se pensate possa approfittare troppo del vostro tempo, grazie comunque a tutti3 punti
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Se ne è già discusso in precedenza e qui sul forum ci sono opinioni contrastanti. Io seguo quella di Carradice e Buttrey (autori del RIC 2.1) secondo la quale durante il regno di Vespasiano la corona radiata non è sempre presente nei dupondi, quanto meno per quelli di Lugdunum, e addirittura non è mai presente in quelli coniati a nome di Domiziano da Cesare, nei quali però il busto appare drappeggiato (solo laureato negli assi). L'elemento dirimente è il metallo: giallo (oricalco) per i dupondi e rosso (rame) per gli assi. Aggiungo, per esperienza personale, che lo stile del ritratto di Vespasiano nei dupondi di Lugdunum con testa laureata è piuttosto diverso da quello degli assi.3 punti
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Mi domando, a proposito di fredde sigle che dovrebbero classificare la conservazione di questo tipo di banconote, come può essere un "FDS".... credo che non lo erano nemmeno 170 anni fa non appena finite di stampare. I cataloghi non ne riportano il valore magari non perché sono di difficilissima reperibilità, forse perché non ne esistono. (dal catalogo Crapanzano-Giulianini vol, II°)2 punti
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Posso aggiungere, che le ciotole ti permettono di spaziare nella monetazione di tutto il mondo, scoprendo storie molto interessanti, è un modo per conoscere altri collezionisti e intavolare bellissime conversazioni, imparando tantissimo..., inoltre visionando tante monete si impara molto velocemente a riconoscere i vari gradi di conservazione delle monete, proprio perché spesso le ciotole contengono monete che vanno dal B al QFDC.2 punti
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Un'altra discussione similare a questa in corso, ma per monete italiane di zecche italiane (1500 - 1800) e per ciotole che superano anche l'euro di spesa, è presente in un altro settore del forum a questo link: E leggete questo post, quel che ci spinge ad essere "ciotolari"2 punti
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Complimenti, davvero bella. Si intuisce la freschezza nonostante la plastica. A proposito: capisco il valore aggiunto di una perizia autorevole ma, alla lunga, il contatto con materiali non inerti potrebbe avere conseguenze, anche gravi, sul metallo. Utenti più esperti di me riguardo l'argento potranno darti ulteriori ragguagli. Da parte mia ti consiglio di riporla sul velluto se vuoi che si patini o in una capsula se intendi bloccare l'ossidazione. Qualora decidessi di liberarla sarebbe bello vedere nuove foto. Ancora complimenti per il nuovo ingresso in raccolta. Buona serata.2 punti
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@matteo95 Ottimo il pdf ... chi vuole leggere l'articolo ora lo può fare comodamente ... ricordiamoci di tenere alta la discussione ... Siccome dal settembre 2013 a oggi sono davvero passati quasi sei anni, sarebbe forse il caso di fare un aggiornamento dell'articolo con le attività di questi anni e il loro stato di avanzamento: magari il Gazzettino del Cordusio potrebbe essere la sede appropriata.... @elledi @dabbene cosa ne pensate?2 punti
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E' stata sufficiente la prima riga del R. EFIM(IANOS) https://www.acsearch.info/search.html?id=4329562 punti
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Non mi sembra poi così strano: anche noi a colpo d'occhio riconosciamo gli spiccioli dal colore del metallo. Ovviamente dopo duemila anni la cosa può risultare difficile per l'accumularsi delle patine, ma allora era diverso.2 punti
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Buona giornata Non solo, l'immagine del leone marciano che tiene nella zampa la Croce ed il motto "SYDERA CORDIS" non è altro che l'impresa del Doge Marino Grimani e questi riesce ad inserirla anche nell'osella dell'anno II del suo dogato. Poche altre oselle rimandano in maniera così diretta al Doge e/o alla sua casata; più spesso vediamo immagini che alludono, rimandano, hanno inserite nell'allegoria qualche dettaglio più o meno sfumato che identifica il Doge o la sua casata, ma non questa; più esplicita di così .... Complimenti Mario per questa bellezza. Di seguito l'immagine dell'osella. saluti luciano2 punti
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L’unica nota stonata e’ vedere sempre questo cartello a rischio chiusura, anche le cose belle, per tutti, fatte a fin di bene per la collettività oggi creano disturbo invece di essere contenti, e’ un segno credo dei tempi ....2 punti
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Essendo quello sul cofanetto il monogramma della fu prinicipessa Grace, direi che senza dubbio è il cofanetto dell'argento di cui si è parlato qualche giorno fa2 punti
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Meravigliosa questa esperienza, chissà tuo, figlio, se fosse capitato a me da bambino un'esperienza del genere sarei rimasto folgorato.. Comunque una lancia a favore del nostro paese la voglio spendere,in particolare specialmente di quella numismatica che pochi conoscono. La nostra è una tradizione consolidata dove l'associazionismo, ha sempre fatto da supplente alle istituzioni. I circoli già nell'800 formavano giovani numismatici, e con le loro iniziative rendevano partecipi anche l'intera società. Una Italia che ancora oggi si muove per i giovani, i pochi circoli rimasti si prodigano in tal senso. Non a caso gli appassionati dell'intera penisola giornalmente portano avanti tantissime iniziative. Visto che l'episodio mi riporta a lieti ricordi, vorrei citare il famoso Cordusio a Milano, dove questi episodi sono all'ordine del giorno... E dove, tornando indietro nel tempo, un gruppo chiamato Quelli Del Cordusio iniziò una campagna divulgativa a favore dei giovani proprio nello storico mercato in quel di Milano, donando tondelli e libri per l'occasione. Proseguendo nel tempo con iniziative a favore sempre dei giovani, indicendo concorsi e formandoli per le conferenze tenute nel tempo da loro stessi. Insomma senza andar lontano a volte si possono scoprire tesori... Eros2 punti
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DE GREGE EPICURI Quelle che chiamiamo comunemente "dracme cisalpine" o anche "dracme padane", coniate dai Celti della pianura padana, della Lguria e del Veneto, sono imiazioni della moneta argentea della greca Massalia (Marsigla), colonia fondata dai Focesi intorno al 600 a.C. Note da tempo, ma poco studiate fino agli anni '60 del Novecento, hanno avuto una prima imporante sistemazione da parte di Andrea Pautasso. Sono seguiti diversi studi,fra cui molto significativi quelli di E.Arslan, che dagli anni '70 si è occupato in particolare dei numerosi ritrovamenti successivi. In questa serata ci parlerà dei suoi studi sull'argomento, con particolare riguardo ai ritrovamenti liguri, emiliani e piemontesi; sottolineando anche l'importanza degli oboli, specie liguri (con la ruota, oppure con il "felino", ecc.) L'appuntamento è al CCNM (Milano, via Terraggio 1) martedì 11 giugno alle ore 20.45. Titolo: "Dracme cisalpine ed oboli: ritrovamenti, novità, ipotesi di classificazione".1 punto
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9 ottobre 2010-2013 Sono trascorsi tre anni dalla improvvisa e inaspettata scomparsa di Mario Traina e, come ormai sta diventando un’abitudine, cerco di non far passare inosservata sul forum la ricorrenza. Ha rappresentato certamente una figura di spicco, vero e proprio collante tra le diverse anime della numismatica: studiosi, commercianti, collezionisti. Senza dimenticare il ruolo da lui svolto nel cercare di mediare e favorire posizioni di incontro tra collezionisti da un lato e tutori del patrimonio culturale dall’altro. Un giornalista di razza, senza peli sulla lingua e tanto meno sulla penna. Questo gli ha provocato anche amarezze e, a volte attacchi personali. Ma ha fatto di lui un punto di riferimento, soprattutto per i giovani che erano il suo vero pallino e dai quali è stato amatissimo. Per il ricordo di quest’anno posto qui la scansione del suo saluto ai lettori, pubblicato sul n. 160 del febbraio 2004 di «Cronaca Numismatica». Naturalmente ha poi continuato, anche se non più nelle vesti di curatore, a collaborare con la rivista, fino alla fine, tanto che le ultime risposte alle lettere che gli pervenivano tramite la seguitissima rubrica della Posta, furono pubblicate per alcuni numeri anche dopo la sua scomparsa. (segue)1 punto
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Buonasera FOGG, grazie per la descrizione e per avere allegato il sito, ne ho alre 3/4 e spero poterle rintracciare, altrimenti le posterò e le chiederò un ulteriore aiuto1 punto
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Credo che, se il gigante abbia inserito le altre due con bordo lineare e doppio perlinato, potrebbe inserire anche questa... tutto qua...!1 punto
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Hai ragione.....Ma non chiedermi quanti cavalli hanno..., secondo te qual'è il grado di rarità della Jaguar? Lamborghini Urus Jaguar F-PACE1 punto
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Volendogli dare un tocco numismatico ne hai indovinata solo una, la Citroen C1 CC = comunissima Le altre le hai indovinate solo a metà, è come se tu avessi detto: "una mille lire" - Si ok, ma quale modello? Capranesi, Testa d'Italia, Verdi, Montessori... ps: (le auto sono incorniciate con i bordi del mille lire Barbetti) Di quel modello della Lamborghini ne ho visto sino ad ora solo una quindi un R5 lo merita, del modello della Jaguar un bel po', solo una R1 punto
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Diamogli un tocco numismatico Lamborghini, R2, non circolata Jaguar: Non comune, non circolata C1: Comune, non circolata1 punto
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Per fugare ulteriori dubbi su questo nominale potreste dare un'occhiata alla Rarissima moneta riportata sul Magliocca: 330/b1 punto
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Buon pomeriggio Eros, il peso di questa piastra è 27,39 g...! Credo tutto nella norma... per me è una nuova tipologia, non ha nulla a che vedere con i bordi conosciuti sino ad ora per questo millesimo, credo che meriterebbe un approfondimento visto e considerato che ne vengono citati altri 2 sul Gigante..1 punto
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Buongiorno, è una moneta comune in condizione bb, come valore direi sui 10 euro. Saluti1 punto
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Complimenti anche da parte mia, per quest’altra stupenda chicca.1 punto
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Niente bustine o similari, con tutte le tasche che ha visto in quasi 120 anni non vorrai metterla nuovamente in una "taschina".... mettiamola all'aria aperta (per dire...), va bene il monetiere1 punto
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la perizia è già saltata gran moneta luca,in mano davvero un pezzo di rara,rara apparizione. complimenti1 punto
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grazie , hai fatto bene a citare l'articolo pubblicato oramai quasi 6 anni fa. Allego il link per poterlo scaricare in pdf , così da permettere a tutti di poterlo leggere senza problemi http://www.ilgiornaledellanumismatica.it/wp-content/uploads/2014/12/GdN_Estratto-001.pdf1 punto
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Se a quanto sembra nessuno da noi fa iniziative del genere qualche motivo ci sarà: burocrazia, mancanza di soldi, miopia culturale, ecc. Quando parlo di Europa intendo uniformità nelle leggi e nei comportamenti, non solo avere tutti l'euro in tasca.1 punto
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Questo tondello è ammirevole e ispiratore.. L'aquila e la Nike, due simboli emblematici per la numismatica...quanti tondelli con la loro presenza.. Ti seguo Federico...1 punto
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Ci riprovo. TAGLIO: 1 EURO PAESE: BELGIO ANNO: 2003 TIRATURA: 6.000.000 (IN TEORIA) (IN PRATICA, NON CONOSCO QUASI NESSUN ALTRO CHE L'ABBIA TROVATA, COMPRESO UN MIO AMICO COLLEZIONISTA CHE DA 15 ANNI VIVE E LAVORA A BRUXELLES) CONDIZIONI: GIUDICATE VOI, DI CERTO NON E' APPENA USCITO DA UN ROTOLINO LOCALITÀ: GENOVA1 punto
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Stupenda avendone la possibilità l’avrei senz’altro presa, a quella cifra sarebbe stato senz’altro un ottimo affare.1 punto
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Taglio: 2 Euro CC Nazione: Francia Simone VEIL Anno: 2018 B Tiratura: 15.000.000 Condizioni: BB Città: ROMA1 punto
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Tutte le coniazioni di Francesco I di Borbone ebbero un metodo di fabbricazione a rilievi bassi, molto; questo per ovviare alle operazioni di falsificazione e frode, ma ovviamente tali monete sono più soggette ad usura. Detto questo non mi meraviglio, anzi ono sicuro che è così, che anche il bordo della moneta di Francesco I (in questo caso la Piastra) venne sottoposto ad esperimenti tali, da poter scoraggiare tale fenomeno. Di conseguenza pare ovvio che potrebebro essere stati fatti esperiementi in tal senso e che questo sia uno dei tre (a questo punto) adottati. Ciao1 punto
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mi è stato chiesto un feedback: bene, non può che essere positivo, le due ore sono volate , il tema era, come ho avuto modo di dire in sede, PURTROPPO molto interessante, anche se, nonostante tutto riesco a rimanere sempre deluso nell'apprendere del marcio che si trova in ambienti dove la cultura e la passione dovrebbero farla da padrone (e nello specifico intendo la Zecca e il museo) ma bisogna parlarne e ritengo che conferenze come questa possano solo fare del bene. Non posso che fare i complimenti agli organizzatori e al relatore, in futuro, se potrò tornerò ad ascoltarvi.1 punto
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Buonasera a tutta la sezione, Ultima arrivata in Collezione : Ferdinando II Tornese uno e mezzo 1848. Nominale molto raro e ostico da reperire. Per questo appena l'ho vista in vendita sul noto sito non ci ho pensato due volte a prenderla, nonostante la conservazione. Le foto sono del venditore perché la moneta è immersa in acqua demineralizzata.1 punto
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Questo è un'altro chiaro esempio di quanto la conservazione possa incidere sulla rarità.. I soli reduci la rincorro da anni, ed è fra le mie preferite.. Quando si vedono i caratteri del volto della regina e le rigature della fascia dello zodiaco, possiamo iniziare a parlarne per questa che è una delle tipologie più ostiche. Il tuo esemplare è davvero apprezzabile. Me me feci scappare uno anni or sono spettacolare, pensando di poter risparmiare attendendo... E' proprio vero che il treno passa solo una volta.. Poi adesso sono aumentati ancor di più i collezionisti e quindi in alcuni casi salta pure le fermate..1 punto
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A mio parere il dato dei circoli non è significativo. Sarebbe come dire che siccome sono scomparse la cabine telefoniche vuol dire che la gente non telefona più. Quello del circolo è un fenomeno sociale otto/novecentesco che è inevitabilmente andato in crisi con la diffusione di internet e dei social network. Al posto dei circoli fisici c'è il forum di LaMoneta: certo, viene meno il contatto fisico con il tondello e l'interlocutore, ma in compenso abbiamo l'opportunità di confrontarci con persone che non siano solo della nostra città. Io sono un bergamasco che colleziona monete papali e napoletane: in una dimensione come quella del circolo numismatico di Bergamo avrei avuto molte meno opportunità rispetto a ciò che trovo nelle sezioni dedicate qua sul forum. Personalmente - per quanto io sia tendenzialmente un nemico del progresso tecnologico - sono convinto che le monete si vedano meglio in foto formato pizza piuttosto che su un banchetto male illuminato, e non mi interessa fissare negli occhi la persona con cui sto comunicando. Senza parlare dei soldi ed energie risparmiati nell'evitare gli spostamenti, e del vantaggio di poter parlare di numismatica quando mi pare, in tutti i miei momenti liberi, senza dover incastrare un appuntamento fisso nella mia agenda, oltre all'IMMENSA mole di informazioni cui ora si ha accesso. Ripeto, ci sono aspetti positivi e negativi, qualcuno sarà un nostalgico dei circoli e qualcun altro meno, ma il dato di fatto è che le cose sono cambiate, e se oggi il circolo numismatico milanese ha un decimo degli iscritti del 1970 non vuol dire che i numismatici siano diminuiti, anzi.1 punto
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