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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/13/19 in tutte le aree

  1. Nasce il nuovo Gazzettino del Gruppo Numismatico Quelli del Cordusio, è il numero 5. A tempi da record in soli 4 mesi ecco un altro prodotto ora cartaceo e poi in digitale. Più avanti come è stato per gli altri 4 numeri sarà pubblicato in digitale per tutti sul nostro sito di academia.edu e sul nostro box in Lamoneta. Non si può più parlare di esperimento, prova ma ormai di segno di continuità e di piacevole consuetudine per questo prodotto editoriale autogestito e che viene donato senza pubblicità per gli aderenti e i simpatizzanti al progetto del Gruppo. E' divulgazione ma anche comunicazione, oggi nel panorama numismatico per fare un prodotto così ci vuole coraggio , lavoro e anche un po' di lucida e ragionevole follia. Divulgare per i nuovi e vecchi appassionati, credere nel cartaceo ancora, dare la possibilità a chi ha idee e riflessioni di poterlo fare. Ringrazio gli autori, la redazione, l'editing, chi ci segue, la presentazione e consegna per gli aderenti e simpatizzanti al progetto avverrà a Verona, il meeting point della nostra numismatica, sabato 25 maggio 2019 dalle 11,30 alle 12,00 allo stand 233, fila F di Medaglie e Monete di Marco Ottolini. Buon Verona e buon Gazzettino 5 a tutti !
    8 punti
  2. Senza dubbio gli Assi repubblicani coniati ed i loro sottomultipli , sono monete molto affascinanti che pur avendo al rovescio la monotona prua di nave , ci giungono comunque da un remoto passato della storia repubblicana di Roma ; in questo post non ci interesseremo della storia degli Assi e dei sottomultipli , ma in particolare solo di quegli esemplari molto interessanti che portano impressi simboli e sigle , cioe' di quelli definiti : non anonimi , il fatto interessante di questa serie di Assi consiste nell' identificare queste sigle che rappresentano una specie di acronimo del nome completo del magistrato che li emise . Molti di questi Assi con sigle sono facilmente identificabili , altri meno , tra questi mi e' venuto sott' occhio l' Asse che al rovescio sopra la prua di nave porta un Toro e la sigla MD , Asse che dovrebbe essere stato emesso tra il 189 e il 180 a. C. , chi sara' mai costui ? Cerca e ricerca sono giunto a supporre che questa sigla o acronimo forse corrisponde a Marco Decimio ; ma chi era questo Marco Decimio ? Tito Livio ci racconta che questo personaggio , un Legato , fu inviato dal Senato , Senatore anch' egli , insieme all' altro Legato Tito o Tiberio Claudio Nerone , a Creta e a Rodi sia per rinnovare l' alleanza e nello stesso tempo investigare se Perseo di Macedonia avesse invece tentato gli animi dei Cretesi e dei Rodii a dissociarsi dall' alleanza con i Romani . Se il personaggio citato corrisponda o meno alla sigla sull' Asse e' naturalmente tutto da dimostrare ma potrebbe essere un indizio , anche per il riferimento tra data di emissione di questo esemplare di Asse e il corrispondente periodo della vita di Marco Decimio , infatti l' ambasceria romana a Creta e a Rodi di Decimio e Tiberio Nerone dovrebbe risalire tra il 173 / 172 a. C. Secondo Tito Livio , a proposito di Marco Decimio , nei preamboli che precedettero la guerra contro Perseo , Re di Macedonia , nel libro XLII al tomo XIX , scrive che Marco Decimo fu inviato con Tiberio o Tito Claudio Nerone come ambasciatore a Creta e Rodi circa nel 172 a. C. , poco prima dello scoppio della guerra con Perseo di Macedonia allo scopo di scoprire se Cretesi e Rodii erano stati tentati da Perseo ad abbandonare l' alleanza con Roma e di cercare nel caso fosse vero di rinnovare la loro amicizia con Roma . Se la sigla MD dell' Asse corrispondesse a Marco Decimio , rimarrebbe da decifrare il significato del Toro , simbolo probabilmente militare , forse di una Legione repubblicana , una delle tante che aveva questo simbolo , che in qualita' di Legato aveva comandato o comandava il nostro personaggio . Tutto il discorso fatto rimane naturalmente del tutto teorico in quanto di questa Famiglia o Gens Decimia mi sembra che non esistano Assi conosciuti ma solo Denari . Comunque a titolo storico Perseo venne sconfitto a Pidna e dopo aver sfilato a Roma come prigioniero di guerra , venne deportato ad Alba Fucens assieme al figlio Alessandro e al suo seguito , localita' dove sarebbe morto due anni dopo la prigionia . Sempre Tito Livio ci tramanda l' aneddoto secondo il quale alle domande del Console Paolo Emilio che chiedeva al Re Perseo quale era stato il motivo che l' avesse spinto al conflitto con Roma , Perseo rimanesse in silenzio piangendo . Nel giugno del 2005 la supposta tomba di Perseo venne scoperta lungo la Via Tiburtina Valeria vicino a Magliano de' Marsi in provincia dell' Aquila da una spedizione archeologica formata da una delegazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e da una spedizione di archeologi macedoni . In foto un Asse e un Semisse con Toro e sigla MD e la supposta tomba di Perseo a Magliano dei Marsi (AQ)
    3 punti
  3. Non so come va da voi.. ma dalle mie parti sta prendendo piede un brutto andazzo , si vedono spesso buste del supermercato usate come sacchetti dell'immondizia e gettate sul ciglio della strada . Non capisco il senso di tutto cio' ,non e' che manchino cassonetti ,si tratta probabilmente di pigrizia incivile ,piuttosto che perdere due minuti a conferire il tutto nei contenitori deputati non si esita a gettare il tutto dal finestrino dell'auto . L'esito finale e' quello di una bomba ecologica che perdura nel tempo ,essendo la maggioranza dei rifiuti di plastica ,se poi la borsa finisce in un campo , oltre a inquinare, attira presso le arterie stradali una teoria di animali selvatici che probabilmente ci penserebbero due volte prima di avvicinarsi ma che sedotti dagli olezzi speziati della cucina moderna provocano incidenti anche gravi ( visto accadere personalmente con gli occhi di questa faccia ),si va dalle volpi ai mustelidi vari fino ai pericolosissimi ,vista la taglia , cinghiali . Per chiudere il ciclo arriva l'agricoltore di turno che dall'alto del suo trattore da "un milione " di euro ,con aria condizionata,impianto stereo ,satellitare e ogni comfort pensa bene di arare il tutto mescolando terra e plastica in un "brodo futuribile" che ammorba la rete viaria per circa cinque metri dalla carreggiata ,in ambo I lati ,per tutta la sua lunghezza . Ora: quando posso ,in sicurezza , ho preso l' abitudine di fermarmi e raccogliere I corpi del reato e buttarli nei cassonetti piu' prossimi ,una volta in un solo percorso di cinque chilometri ne ho raccolti quindici (poi il baule era pieno),pensando di essere un illuso che svuota il mare con un cucchiaio e soprattutto di essere un illuso isolato . Ed invece questa mattina ,andando per I fatti miei ,nella circonvallazione di Mede lomellina ( uno dei luoghi che piu' sono afflitti dalla nefanda usanza ),ho visto due uomini ,due privati cittadini ,che con un auto "carrellata" raccoglievano minuziosamente plastica,borse ,bottiglie di vetro e non ,mi sono sentito in dovere di fermarmi a complimentarmi e dare una mano . Allora c'e' speranza...
    3 punti
  4. Una delle mie più belle, ma non ho il rovescio
    3 punti
  5. Ciao Ares, aggiungici : lettere malformate e maldisposte, disegno dei rilievi in alcuni punti incompleto, perlinatura impossibile, modulo/ bordo della moneta sbagliato, nessuna evidenza di coniazione e invece numerose palline un po' dappertutto… per quanto mi riguarda è falso... Un cordiale saluto a Tutti ! Enrico
    3 punti
  6. buona sera, grazie per la considerazione ma purtroppo sono in gran confusione, io vi dico comunque cosa penso e cosa vedo senza troppa paura di far figuracce tanto qualcuno deve buttarsi se vogliamo uscire dall' "impasse". Intanto, una volta letto il contributo proprio di Monica Baldassarri sul ripostiglio di Alife, cominciamo col dire che i 6 esemplari presenti nel gruzzolo coprono ragionevolmente un arco di tempo di una sessantina di anni avvalorando ciò che, modestamente, avevamo già capito da solialtri elementi confortanti sono i dati metrologici non cosi rigidi, i pesi infatti oscillano molto e si va da un minimo di 0,32 ad un massimo di 0,66 ed il diametro medio è di 11mm. questo per quanto riguarda le mezzaglie H3, le uniche conosciute al 2012 almeno da Magdi che cita il MIR di Montagano ed il Bellesia e ne parla proprio in un post su questo forum dal titolo "I MEZZI DENARI", forse perchè i contributi di Baldassarri, Travaini & co. sul ripostiglio di Alife vengono impacchettati e pubblicati su "RIVISTA ITALIANA DI NUMISMATICA E SCENZE AFFINI volume CXVI ) credo solo nel 2015. I dati metrologici dei mezzi denari del ripostiglio vanno invece da un minimo di 0,45 ad un max di 0,50g. per il peso di tutti i 6 gli esemplari ed un diametro (per i due soli esemplari presenti in foto cioè un H3 ed un H4b) di circa 12mm. .....avrei molte altre cose da dire e spero di poter proseguire domani con il resto delle considerazioni anche sulle monete (e sulle misure dei loro monogrammi) dell'amico @Zenzero perché ho fatto un po tardi con le mie ricerche e vado a letto buona notte a tutti.
    3 punti
  7. Io invece credo che l’educazione si insegna in primis in famiglia e poi a scuola. I genitori devono imparare a fare i genitori e non gli « amici »..., quando serve i figli vanno ripresi anche energicamente, quattro ceffoni non hanno mai fatto male a nessuno, io da mio padre li ho presi e servono a far apprendere l’educazione e il rispetto. Poi come detto la scuola è fondamentale e purtroppo devo constatare un generale decadimento dell’istituzione scolastica, con insegnanti generalmente non all’altezza, salvo rare eccezioni.
    2 punti
  8. Colleziono anche monete con patina "verde" di ogni epoca. La mia preferita e' questa...ovviamente tutte con fatturazione di casa D'Aste..
    2 punti
  9. Salve a tutti, l’HE in nesso nel campo mi ricorda una serie limitatissima di denari enriciani di Pavia, sappiamo che tra le due monetazioni le analogie sono ricorrenti ...
    2 punti
  10. Comincio a capire . Sapevo che in giro c'era qualcosa ma non immaginavo che il mondo fosse così piccolo..... Interessante il conio in emergenza su lamina difettata. La prima immagine secondo me non è mezzaglia ma in compenso ha un monogramma ben strano e meritevole di approfondimento. Che farei senza di voi? ciaoooo
    2 punti
  11. @Zenzero me ne hai parlato e so già cosa intendi ma sentiamo altri pareri, per quanto riguarda la seconda credo proprio che sia una mezzaglia e ti ho consigliato di dare le dimensioni del monogramma (solo la H e non il cerchio) nella speranza che qualcuno in passato si fosse preso la briga di misurarli ai fini di una corretta identificazione come ha fatto Monica per Pisa ma dubito. @adolfos hai ragione sembra un falso d'epoca ma stavolta pare più che abbiano usato una lamina difettata piena di irregolarità che hanno lasciato dei vuoti nella moneta simili a crateri di ossido.
    2 punti
  12. grazie mille profausto, sai che commento sempre ringraziando , ma stavolta con piu' ritardo perchè in questo periodo ho qualche problema di tipo tecnico e non mi è possibile collegarmi a internet sempre. grazie ancora
    2 punti
  13. grazie...... prego..... scusi..... tornero'
    2 punti
  14. Complimenti per questo nuovo ed ottimo prodotto editoriale, che fa della divulgazione il suo principio ispiratore, è un prodotto editoriale molto ben strutturato che sarà senz'altro destinato a formare le nuove leve della nostra numismatica.
    2 punti
  15. Anomala schiacciatura del tondello (pressa idraulica?)...assenza di patina credibile....incertezza nel disegnato e nelle lettere...per me basta e avanza per ritenere il tondello una riproduzione moderna( IMOH) Per curiosità...quanto vuole il "commerciante?"....ciao.
    2 punti
  16. dovrebbe essere Maximinus I con la Salus Augusti Text RIC 64.2 \/ Text RIC 64.3 \/ Text RIC 64 Maximinus AE Sestertius. IMP MAXIMINVS PIVS AVG, laureate, draped and cuirassed bust right, seen from behind / SALVS AVGVSTI, S C in ex, Salus seated left, feeding from patera a serpent arising from altar. Cohen 88. Text
    2 punti
  17. Essendo stata nominata la Basanite (particolare Basalto) come materiale con cui e' stato scolpito il busto di Cesare , aggiungo un' altra Basanite dedicata a Livia Drusilla conservata al Louvre , dall' effetto verdastro .
    2 punti
  18. Taglio: 50 Centesimi Nazione: Olanda Anno: 2016 Tiratura: 59.516 Condizioni: SPL Città: Torino Note: NEWS!!! Taglio: 5 Centesimi Nazione: Lussemburgo Anno: 2003 Tiratura: 4.500.000 Condizioni: MB Città: Torino
    2 punti
  19. Aggiunto al famoso “branco" questo nuovo esemplare, zecca V di Vercelli, ma di questo vorrei parlare più tardi, prima vorrei fare una piccola introduzione a questo nominale. Nella discussione precedente ho avuto la possibilità di parlare di Emanuele Filiberto, ora mi sposto in avanti di una generazione parlando di una moneta del figlio, Carlo Emanuele I. Il cavallotto di Carlo Emanuele I, o pezzo da tre grossi, porta con sé un mucchio di domande a cui io non ho trovato risposta, normale per molti casi della numismatica sabauda povera di documenti, di quantità di monete e soprattutto di ricercatori e studiosi. Il primo tipo di questa tipologia è stato coniato seguendo l'ordinanza del 15 giugno 1587 per le zecche di Aosta, Asti, Nizza, Torino e Vercelli al taglio di 82 pezzi al marco ed un titolo di 3.1 denari. La prima anomalia riguarda appunto la sua catalogazione, stesso nome, cavallotto, stessa ordinanza e stesso anno di coniazione dei Cavallotti stretti e dei Cavallotti larghi (su cui ci sarebbe parecchio da discutere) della zecca di Torino e con data sempre 1587. Potrebbe essere che questi ultimi siano stati coniati a Torino prima dei Cavallotti col cavallo, seguiti poi da un cambio di impronta dovuto a chissà quale motivo, ma mi sembra invece possibile che si tratti di due tipologie differenti, qui se qualcuno ha qualche informazione in merito che non conosco avrei piacere di leggerla… Un altro motivo di discussione riguarda invece le zecche di coniazione, per quanto concerne la zecca di Vercelli fino al 1582 lavorò sotto il maestro Ambrogio Taggia, poi molti testi la considerano non attiva fino al 1618, le monete ritrovate, fra cui i Cavallotti del 1587 scartano questa ipotesi, più probabile che non siano stati rintracciati documenti su questa zecca, anche perché risulta data in appalto agli zecchieri Robbio, Roglia e Cesare Valgrandi insieme alle zecche di Asti, Aosta, Nizza e Torino. Non risulta nessun documento sulle coniazioni di Asti per cui risulterebbe non attiva. I Cavallotti del primo tipo recano in esergo sotto il cavallo la sigla di zecca, V, come in questo esemplare, per la zecca di Vercelli, A per Aosta, T per Torino ed N per Nizza. Esiste però una sigla a parer mio dubbia, VA in nesso, classificata sempre per Aosta, ma mi sono sempre posto la domanda, non potrebbe essere A per Asti e la V per Valgrandi utilizzata per differenziarsi da quelle di Aosta e Vercelli? Il simbolo di zecca di Asti è sempre stata una stella nel periodo di Emanuele Filiberto, ma molti anni erano passati e le consuetudini variate. Ultima anomalia riguardante questa tipologia sono le date segnalate 1586 e 1588, la prima con segno di zecca Nizza che in quell'anno era inattiva e la seconda con segno di zecca Torino segnalata nella collezione reale ma non più rintracciata, probabilmente due errori di lettura o di trascrizione. Ora se qualcuno ha qualche informazione, notizia o parere per questi miei dubbi, anche solo per un confronto di opinioni sono ben accette, ogni tanto una sana discussione in questa sezione farebbe piacere... Posto ora le immagini della moneta che sono certo annoia meno delle mie parole...
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  20. Grosso di Piemonte 1610 Carlo Emanuele I Segno inedito al dritto : stella a 7 punte Mir Savoia 670
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  21. Egregio @gpbasetti, come può immaginare qui siamo volontari, nessuno ci obbliga a sacrificarere il nostro tempo per nulla. Perciò, quando si lavora immaginando di avere fatto cosa grata a qualcuno, l'unica forma di ricompensa che ci si aspetta di riceve, sa qual è? Un grazie. Questo in basso è un aiuto alla lettura della sua dracma, preparato ieri sera sulla gemella che già le avevo postato. Ormai l'ho fatta, la traduzione gliela farò avere una prossima volta. Saluti alla sua Città. .
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  22. allora ti mostro il mio Marco Aurelio asse, spero che la patina si veda
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  23. molto bella, ben visibile mi piace
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  24. essendo la foto un po buia non si percepisce la qualità del metallo... si percepisce solo l'usura sui rilievi più alti come baffo grano seno, e di conseguenza si può ipotizzare come possano essere anche i fondi. Una pulizia seppur leggera credo l'abbia cmq avuta.. da valutare poi l'entità del colpo che in realtà sembrano 2 uno di seguito all'altro.. direi che un qbb o bb ci possa stare..
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  25. bene, non vedo l' ora di poterlo sfogliare, Mario tienimi una copia, per cortesia, poiche' a Verona non potro' venire... Roberto
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  26. Ciao Falanto. La K potrebbe forse precedere delle cifre ed essere l'indicazione della lega di oro impiegata (es. : 18 Kr) : dovresti procurarti un contafili o una lente adeguata per verificarlo. Oggi viene usata la quantificazione in millesimi, prima l'oro veniva misurato in carati, (assegnando il n. di 24 carati all'oro puro). L'oro puro abitualmente era pochissimo usato in oreficeria perché troppo tenero e quindi deformabile e usurabile . In Italia veniva abitualmente impiegato l'oro a 18 carati (corrispondenti ai 750 millesimi di oggi, come puoi riscontrare nel marchio applicato sui gioielli prodotti attualmente). I metalli più comuni usati per la lega sono l'argento e il rame ma ce ne sono anche altri. In altri Paesi (U.S.A. , ad esempio, è usato in oreficeria anche l'oro a 14 karati, che trovava impiego anche da noi nell'800 per produrre gioielli ovviamente a costo minore. In realtà, gli orafi le leghe le producevano direttamente e quindi il titolo dell'oro impiegato poteva anche non risultare precisissimo. Oggi invece il processo è industrializzato e gli orafi usano lamiere, barre e fili prodotte da poche grandi aziende che spesso, oltre al marchio, inseriscono accanto anche la propria sigla a garanzia dei clienti.
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  27. Mi fermerei al BB ( già con ottimismo): grosso colpo ad ore 15 del R e minori al D/ 10-11-13 i rilievi principali della veste, seno, acconciatura sono andati, come capelli e baffo al D, non si capisce, probabilmente un difetto della qualità fotografica, al R/ le date sono quasi illeggibili, come le prime due lettere di ITALIA al D/. saluti TIBERIVS
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  28. Direi che è ancora presto per allarmarsi. Ad ogni modo, le diciture sono: MONETA 2 EURO 2019 90°ANN. FOND. SCV (FDC) (prezzo € 18,00) MONETA 2 EURO 2019 90°ANN. FOND. SCV (FS) (prezzo € 37,00)
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  29. potrebbe anche essere una tessera di carità o altra funzione
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  30. Sono anche un collezionista di cartoline d'epoca e quindi li utilizzo, ma per le banconote debbono avere una specifica: Se sono del tipo cristal aperto a due lati vanno bene, tanto per intenderci debbono essere così: Ma se sono del tipo aperto solo da un lato... ...non vanno bene per nulla, sono ok per le cartoline, quest'ultime hanno una certa consistenza anche se hanno 130 anni, sono invece piuttosto pericolose per le banconote, debbono entrare "spinte" solo da un lato, con il rischio di provocare qualche piega o grinza sul biglietto.
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  31. I colpi al bordo disturbano un pò, però i chiodi del timone si vedono bene, per cui deduco che la circolazione sia stata minima. Molto probabilmente la moneta è stata tesaurizzata quasi subito e mi sembra di sentire anche le imprecazioni del possessore che magari gli è caduto qualcosa sopra e ha rovinato il bordo. Se riesci a spuntare qualcosa da 200€, tanto meglio.
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  32. Ciao @Stilicho come detto precedentemente da @FlaviusDomitianus se ne è parlato in una discussione precedente, però rimane il fatto che dopo la riforma di Nerone la corona radiata ha sempre rappresentato il doppio , dupondio - sesterzio - antoniniano o binione. Silvio
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  33. Ciao! Concordo, anche nel mio paese, ormai, la discarica è presso ciascuna abitazione. Fortunatamente casa mia è provvista di un balcone bello grande, dove c'è il bidone per l'umido, il bidone per la plastica, il bidone per il vetro, il bidone per la carta (ovviamente quella di cellulosa, non accoppiata con plastica, alluminio o carta chimica), il bidone per tutto il resto (con tanto di targhetta identificativa) sono esclusi metallo, terriccio, fiori e foglie dei vasi, legno, polistirolo ed altre varie cose che vanno portate in discarica..... Non voglio pensare a coloro che abitano appartamenti che non hanno balconi! Tutto molto ecologico, non c'è che dire, ma che stress! Dove va questo? Dove va quello? L'azienda alla quale fa riferimento il mio Comune si è anche attrezzata con una specifica applicazione (poteva mancare?) per venire incontro ai dubbi degli utenti. Come sempre queste iniziative/incombenze vengono imposte dai Comuni con il miraggio di avere degli sgravi sul costo della gestione dei rifiuti. Avete mai avuto costi ridotti? Io non l'ho mai avuto, anzi, aumentano tutti gli anni, eppure il risparmio dovrebbe esserci, visto che questi lavori "domestici" implicano la riduzione di gente che lavora nelle discariche, nei centri di smaltimento e trattamento dei rifiuti .... una pacchia. Risibile poi che queste iniziative siano sempre a macchia di leopardo, come sempre c'è il Comune che le attua e quello vicino no; nell'ambito della medesima Provincia ci sono orientamenti ed obblighi differenti da anni. Di certo c'è che da quando vige questo sistema, i cestini che si trovano in paese sono sempre riempiti da sacchetti del supermercato pieni di immondizia varia ..... che ci sia lo zampino dei miei compaesani che non hanno la fortuna di avere un balcone? Mah! saluti luciano
    1 punto
  34. Complimenti, bei pezzi davvero! E' una "collezioncina" niente male, per un ristretto periodo di tempo ne ho avuta una sorta di fissazione, ma poi per altre cose ho lasciato. Uno dei motivi è proprio l'oggettiva difficoltà di trovare pezzi in grande conservazione. Ti mostro l'unico pezzo che sono riuscito a trovare in conservazione davvero ragguardevole. Moneta veramente comunissima, ma in "questo stato" (quindi con lustro e stesso tipo di patina) ne ho viste solo due pezzi (inclusa questa) in lungo periodo di ricerca sul web e per convegni. Alla fine mi comparve come il classico "fulmine a ciel sereno"... E' una tipologia monetale inflazionata secondo me, ma se si ricerca in altissima qualità, diventa rarissima da reperire. Se troverai altri pezzi sarò ben lieto di seguirne i risvolti qualora li posterai in questa discussione. Un caro saluto, Fabrizio
    1 punto
  35. Ti rispondo come ti ho risposto nell'altra discussione che hai aperto: per questo genere di domande la discussione giusta è questa , poi devi pubblicare una foto della moneta in questione per avere dei chiarimenti, per farlo la apri con paint, clicchi sul tasto ridimensiona, e riduci (scrivendo 60 in entrambe le caselle, orizzontale e verticale, dovrebbe bastare) salvi sul tuo pc, e poi la alleghi alla discussione.
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  36. La moneta andrebbe vista in mano, il bordo ha dei problemini (ma non così rilevanti) da ore 11 a ore 13 ma ne ho viste di molto peggio. Tutto sommato, a mio parere, siamo sulla scala dello SPL......forse qualcosina meno.......ma siamo lì, non possiamo giudicarla come altre monete postate qui sul Forum. Il prezzo?.......puoi chiedergli uno sconticino (piccolo) ma è rapportato alla qualità della moneta. Poi, in ultimo, decidi tu. ?
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  37. Dai paragrafi finali del link mi sembra che l'iniziativa abbia obiettivi concreti e mirati sull'attualità. Pensare positivo: aiuta a scovare, magari taciturna, la gente per bene, aiuta a sventagliare ottimismo che non è un surrogato di illusione ma un incentivo a far bene. Agire secondo i principi dell’Educazione civica a scuola significa non declamare parole di solenne Giustizia, ma azioni di buona e diffusa correttezza, denunciando – senza mezzi termini – i furbi, i violenti, i protetti, i raccomandati, i privilegiati contro gli altri, gli arroganti, dovunque si annidino, tra i giovani e tra gli adulti. Se poi noi adulti – educatori – ci mettiamo un poco a far da modelli credibili, anche senza proclami di autocelebrazione, sarà più facile, per questi giovani, essere civilmente educati. Con i giovani occorre più capacità di ascolto e meno voglia di farsi ascoltare o di interrogarli. Meno lezioni e più comportamenti civili. Riuscire a raggiungerli è un altro discorso.
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  38. Anzi qualcosa in più lo spunterebbe se fosse falsa...
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  39. Meravigliosa... però io sono contrario alla plastica soprattutto per le medioevali.
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  40. La copia cartacea campione c’e’ gia’ ...riparte una nuova avventura a tempi da record, la quinta, a breve i dettagli ?
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  41. Davissons, Ltd. > Auction 38 Auction date: 27 February 2019 Lot number: 61 Price realized: Unsold MACEDON. Koinon of Macedon. Pseudo-autonomous issue, temp. Severus Alexander. A.D. 222-235. Æ. 12.27 gm. 27 mm. Beroea mint. Diademed head of Alexander the Great right; ΑΛΕΞΑΝΔΡΟΥ / Macedonia seated left on throne with back, holding Kabeiros; ΚΟΙΝΟΝ ΜΑΚΕΔΟΝΩΝ ΟΜΟΝΟΙ-Α around. AMNG III 333 var. (helmeted head on obverse). Very Fine; fine green patina; attractive, with a great portrait of Alexander. Rare variation, unpublished in Gaebler. The Koinon of the Macedonians was a confederation of Macedonian cities under a central government or king (or, under Roman rule, the Roman emperor). Rooted in the Hellenistic period, this central administration handled diplomatic issues both between member city-states and with foreign bodies. Coins issued in the name of the 'Macedonians' first appear during the reigns of Philip V and Perseus, and continued to appear under Roman rule. The Romans reorganized the Koinon around the imperial cult and put members of the local elite in charge. They organized and financed festivals and games, and were awarded Roman citizenship in return. The iconography of the Koinon issues (Alexander the Great, the Macedonian shield, and so on) reflect a powerful ethnic and civic identity that, as it was no longer a threat to Roman control, was allowed to flourish. (Howgego, Christopher; Heuchert, Volker; Burnett, Andrew, Coinage and Identity in the Roman Provinces. 2005.) Estimate: 250 USD ILLUSTRAZIONE: UN GENERALE A RAPPORTO DA ALESSANDRO IL GRANDE
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  42. Sarebbe gran cosa per la numismatica quella di vedere @elledi, Ganganelli con la Cronaca, @dabbene con il Cordusio tutti uniti per cercare di fare chiarezza sulla Nota 56 ... un attacco a tre punte stellare ...
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  43. Aggiungo un bel ritratto su moneta (denario di argento) di Cesare .
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  44. Salve! È un emilitra siracusana, dal quarto a meta del terzo secolo a. C
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  45. Sciolte le riserve (trovato cambio!!) ci sono anch'io!!! Perfetto!!! Non vedo l'ora di conoscervi tutti!!
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  46. Ciao a tutti, vi posto questo carlino di Luigi XII ultimo re angioino di Napoli. Sin dal momento della sua elezione Luigi XII decise di riprendersi il regno di Napoli. Concluse quindi accordi con Il sovrano spagnolo Ferdinando detto il Cattolico che prevedeva una divisione del regno di Napoli in due, rimanevano angioine il nord, Terra di Lavoro e Napoli. Ferdinando il Cattolico fece ben presto carta straccia di tale accordo, sconfisse gli Angioini e conquistò Napoli. saluti Eliodoro
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  47. Volendogli dare un tocco numismatico ne hai indovinata solo una, la Citroen C1 CC = comunissima Le altre le hai indovinate solo a metà, è come se tu avessi detto: "una mille lire" - Si ok, ma quale modello? Capranesi, Testa d'Italia, Verdi, Montessori... ps: (le auto sono incorniciate con i bordi del mille lire Barbetti) Di quel modello della Lamborghini ne ho visto sino ad ora solo una quindi un R5 lo merita, del modello della Jaguar un bel po', solo una R
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  48. È complicato contestualizzare queste monete che dal mercato numismatico vengono spesso definiti gettoni da gioco. La prima domanda da porsi è perché dovrei usare una moneta per realizzare una pedina o un gettone da gioco? La seconda potrebbe essere se la lavorazione di queste monete è coeva al periodo oppure no, in effetti il tondello avrebbe potuto assumere la forma dentellata qualche secolo dopo l’emissione. Una maiorina come quella sopra riportata aveva un discreto valore, come indica anche il nome, era la moneta più grande. Quindi diciamo che avrei dovuto rimuovere una moneta simile dalla circolazione per poterla tenere in un sacchetto di pedine e giocarci all’occorrenza. Non mi sembra molto sensata come scelta. Le pedine da gioco conosciute hanno effettivamente varie forme e materiali, in pasta vitrea, altre quadrate in metallo, in coccio, altre in osso. Negli anni mi sono capitati oggetti ossei che potrebbero ricordare le lavorazioni di questi tondelli, ha nno una forma un po’ irregolare ma ricorda le monete oggetto della discussione. Gettoni da gioco non sono mai stati ritrovati come set completo quindi molte domande ancora oggi rimangono senza risposta, comunque tavoli da gioco contestualizzati insieme ad alcune pedine sono arrivati a noi come questo ligneo riportato sotto e ritrovato in Slovacchia all’interno di una tomba, se la memoria non mi inganna però questi tavolo da gioco mai con pedine ricavate da monete. Per esempio su questo ritrovamento in Slovacchia dalle analisi fatte la tavola è di produzione locale mentre le pedine provenivano dalla Siria. Se siano arrivate lì di ritorno da un viaggio o perché oggetto di vendita nessuno può dirlo però questo ci ricollega alla prima domanda, perché lavorare una moneta piuttosto che realizzare un gettone con materiali disponibili? E poi se le pedine arrivavano da così lontano probabilmente era commercializzate. Tornando ai nostri tondelli si potrebbe pensare che possa trattarsi di una conversione in tessere essendo una pratica ben documentata, ma torniamo al discorso che si tratterebbe di una tessera piuttosto cara. Sappiamo come a Roma e Ostia le tessere plumbee fossero abbondanti e utilizzate abbondantemente per i più svariati servizi, ma erano appunto in piombo e fuse localmente. Così su due piedi mi vengono in mente tre motivi per dare quella forma a una moneta: per rendere immediatamente riscontrabile un’eventuale tosatura, per renderlo immediatamente identificabile o per levarlo dalla circolazione. La prima potrebbe andare a braccetto con la funzione di peso del bronzo oggetto della discussione, ma può essere tale se ha una sorta di ufficialità, quindi una contromarca ufficiale o una coniazione a hoc con effige imperiale altrimenti chiunque potrebbe farsi un peso e farlo accettare dalla controparte. Fermo restando che una parte di queste monete potrebbe essere stata veramente usata come pedine da gioco ma in tempi ben successivi alla loro coniazione personalmente ritengo che si debba fare ancora chiarezza sulla reale destinazione d’uso di questi tondelli lavorati che rientrano in un discorso più ampio sul riutilizzo di monete per altri scopi.
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  49. Ricordiamo a tutti gli utenti che: 1) In Italia, ai sensi della normativa vigente, è vietata ai privati la ricerca di cose di interesse archeologico, incluse le monete antiche, con qualunque mezzo incluso il metal detector, in qualunque luogo indipendentemente dal fatto che si tratti di zona archeologica. 2) Qualunque ritrovamento fortuito di cose di interesse archeologico deve essere segnalato entro 24 ore alle autorità competenti (Carabinieri, Soprintendenza per i Beni Culturali, Comuni ecc.) 3) Ad eccezione di quanto specificato al punto 1) sopra, l'uso del metal detector è totalmente legittimo, purchè si abbia il consenso del proprietario del fondo dove si effettua la ricerca e con l'esclusione di casi particolari quali ad esempio, ovviamente, le zone archeologiche. il MD non è vietato in Italia ed è quindi di libera vendita, ma il suo impiego in zone archeologiche o per la ricerca mirata, anche in zone non archeologiche, di monete in particolare e di materiale archeologico in generale, è severamente vietato dalla legge. La ricerca in terreni di proprietà privata (non ricadenti in zone archeologiche) è ammessa previa autorizzazione del proprietario del fondo. La ricerca lungo i litorali e le spiagge, da alcuni anni molto in voga a quanto pare, viene svolta senza particolari permessi (sarebbe comunque consigliata la richiesta alla competente Capitaneria di Portodell'autorizzazione alla ricerca, indicando gli ambiti geografici della ricerca). Cosa accade se, fortuitamente, il MD porta alla luce una moneta che ha più 50 anni? La legge dice che deve essere data tempestivamente comunicazione all'Autorità, la quale dovrà valutare se il ritrovamento possa rivestire lo status di "beme culturale". Il ritrovamento potrà essere anche rimosso dalla sua sede di rinvenimento, se è necessario metterlo in sicurezza; altrimenti va lasciato dov'è. Se lo si rimuove, occorrerà annotarsi il punto, la profondità e tutto ciò che potrà essere utile a ricondurre al luogo di ritrovamento l'oggetto rinvenuto. La ricerca con il MD ha già ottenuto da alcuni enti territoriali una regolamentazione; si consiglia di informarsi presso le apposite sedi della vostra regione. Il nostro forum lamoneta è un forum di numismatica. Quando qualcuno di noi, attraverso un intervento, viola anche involontariamente la legge, non crea problemi solo a se stesso ma anche a chi ha la responsabilità del forum, cioè al suo (ai suoi) amministratore/ri. Accostare su questo forum il MD all'identificazione di monete, o arrivare magari anche a postare messaggi nei quali si dichiara esplicitamente di aver ritrovato una moneta sottoterra grazie al MD, costituisce un potenziale serio pregiudizio non solo per chi posta questi messaggi ma anche per chi ha la responsabilità del forum. Invitiamo pertanto tutti gli utenti ad uno scrupoloso rispetto di tale normativa.
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