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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/18/19 in tutte le aree
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Buonasera, ho aggiunto recentemente in collezione questo piccolo nominale coniato sotto il duca Rinaldo...una muraiola da due bolognini(mir 838/6) monetina in mistura ma ancora con una buona argentatura ed i rilievi molto ben definiti,la data sotto al busto del duca è un po impastata ma si legge comunque 1718. mi piace molto e come capita per modena non se ne vedono tante ben messe in giro,che ne pensate? ringrazio in anticipo e saluto tutti marco6 punti
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Ciao Marco. La muraiola si presenta in ottime condizioni. I rilievi sono ben conservati e i particolari sono ben visibili (capigliatura, occhi, narici); le lettere delle legende denunciano invece una certa usura dei conii probabilmente dovuta dal riutilizzo dei conii degli anni precedenti con ritocco della data (per tale motivo ritengo che, in questi anni, l'ultima cifra sia sempre poco leggibile e impastata) e ribaditura delle lettere in legenda. Queste monete erano coniate a rulli e in questa si nota il segno di una non precisa sincronizzazione degli stessi e/o una scarsa precisione nella successiva fase di fustellatura (la leggera scodellatura è un'ulteriore traccia della fase di fustellatura). Riguardo all'argentatura io vado un po' contro corrente. Per le date del 1716 e 1718 anche monete in condizioni di conservazione più scarse mantengono un aspetto argenteo abbastanza apprezzabile; le immagini in questo caso non permettono di capire, a mio parere, se vi sia un lustro superficiale superiore alla media...ma se te ne sei innamorato immagino che sia così ; -). L'occasione mi permette di affrontare un argomento più ostico che è quello delle date attribuite a questo nominale. Spesso si vedono proposte in vendita muraiole identificate con date del 1710 o precedenti...che a ben vedere sono invece o 1716 con il 6 alto, usurato o mal impresso e 1720 o 1721 con il 2 "coricato" e quindi confondibile con uno 0; anche il CNI descrive date precedenti al 1716..(1711, 1712, 1713...???) ma io non ne ho mai viste con data inconfutabilmente precedenti al 1716 (ma non mi considero l'oracolo...). In definitiva io penso che le muraiole con data siano tutte successive al 1716 (la data era espressamente prevista dal chirografo che ordinava la ripresa delle emissioni di questa tipologia). A mio parere le muraiole emesse in base al chirografo del 2 aprile1707, che non prevede esplicitamente la data, sono invece senza data e con impronte del ritratto "diverse"; molto più rare e molto più difficili da trovare in condizioni decenti. Un saluto Mario4 punti
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Nella necropoli di Ostia antica , sulla Via Ostiense , piu' esattamente imboccando la Via di Ermogene dove inizia la strada dei sepolcri , si trova come prima , insieme a tante altre , una Tomba antica denominata modernamente in modo succinto : “del Pretoriano” . Il testo della tomba , purtroppo in parte mutilo ma ben decifrabile e mancante purtroppo anche del nome dell' intestatario , ci racconta , con un testo leggibile solo da vicino : “........vi........militi cohor....VI pr........Ostienses locum sepult.......dederunt publicoq.....funere efferun.....decrerunt quod in incendio restinguendo interit in fr.....p......XII in ag......p......XXV Lapide che integrando le mancanze cosi' recita : “A (nome del personaggio , mancante).....soldato della sesta coorte pretoria la cittadinanza ostiense offri' il luogo della sepoltura e decreto' che il trasporto funebre fosse a spese pubbliche in quanto egli mori' nel tentativo di spegnere un incendio” la lapide termina con le misure della tomba : 12 piedi sulla fronte e 25 piedi in profondita"' Nessun erede e' nominato . L' iscrizione dimostra la grande importanza storica di questi documenti , infatti conferma che una delle Coorti Pretorie , in tutto sei , era stanziata ad Ostia al tempo di Augusto che creo' il reparto dei Pretoriani , i quali svolgevano anche le funzioni di pompieri prima che venissero istituite le specifiche Coorti dei Vigili . Aggiungerei anche l' annotazione del bel messaggio che ci giunge dalla lapide , che dimostra il grande rispetto civico che avevano gli antichi , i quali vollero onorare la memoria del nostro pompiere comprandogli lo spazio pubblico per la tomba e pagandogli il funerale . Questo e' il bello dell' epigrafia , piccoli spaccati di vite passate che ci raccontano fatti antichi . Tratto da : Le Necropoli pagane di Ostia e Porto . Foto del sepolcro "del Pretoriano"3 punti
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Salve a tutt* sono un poco confusa...ma non sarebbe meglio inserire i post sui denari nella vecchia discussione sui denari di Lucca e lasciare eventualmente questa soltanto per le mezzaglie? Comunque, per quanto riguarda denari di Lucca riconiati su Melgueil o altra moneta coeva francese sarebbe certo possibile, ma sono d'accordo con @avgvstvs che per dirlo servirebbero almeno foto migliori, oltre che come sempre la visione diretta della moneta. Idem per quella con presunto HE, che dalle foto postate mi convince forse meno, se non come effetto non voluto o di altro tipo di ribattitura...ma ripeto mi pare difficile dire cose sensate e meno che mai "certe" per questo genere di monete e di segni senza vedere i pezzi direttamente. Tornando invece alle mezzaglie (o medaglie): ovviamente come per i denari ho organizzato un catalogo cronotipologico sul tipo di quanto fatto per Pisa e per quanto riguarda le mezzaglie conosciute, delle tipologie precedenti a quella postata da @adolfos , la misura dei cerchi (diam. max esterno) va da 6,8 mm nei tipi più antichi a 8 mm nei tipi più recenti; il monogramma (parte alta) da 4 mm nei tipi più antichi a 5 mm circa nei tipi più recenti. Come sappiamo sono queste dimensioni - e quella del diametro - oltre che il peso a definire il fatto che siano effettivamente dei mezzi denari. Come avete già detto, i mezzi denari di Lucca, così come anche quelli di Pisa, sono piuttosto rari e la loro emissione abbastanza limitata nel tempo - rispetto a Genova, ad esempio che ne ha coniate molte serie dalla metà circa del XII fino al terzo quarto del XIII secolo - anche a causa del basso valore che raggiunsero i denari di queste due zecche nel corso della seconda metà del XII secolo rispetto ad altri denari delle zecche delle aree limitrofe e/o che avevano contatti economici e politici con la Tuscia. Un caro saluto e buon fine settimana a tutt* MB3 punti
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@fabgeo per i falsi seguirei all'inizio le tabelle che un grande amico del forum ci ha regalato Comunque ti direi di stare attento al consiglio di @arrigome di fidarti ciecamente di Borodin , perché alcune tipologie di monete che lui considera genuine, per molti altri esperti, tra questi anche molti stranieri, sono invece da considerare come falsi…….. occhio quindi.3 punti
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L'ipotesi di @margheludo è senza dubbio affascinante, tuttavia abbiamo già avuto modo di osservare in passato che queste sono monete piuttosto "confuse", piene di segni la maggior parte delle volte casuali ma qualche volta voluti. Per me è difficile giudicare in questo caso, i segni della seconda foto sono piuttosto diversi da quelli della prima... ed entrambe le immagini sono fuori fuoco! @Zenzero, riesci a fare foto con illuminazioni diverse e -possibilmente- meno sfuocate?3 punti
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Caro @Cato_maior , scusa il grande ritardo nel rispondere ma solo oggi ho avuto la risposta dal Prof . di Epigrafia Romana di cui ti dicevo in una precedente risposta , il Prof. prima di rispondermi ha consultato diversi colleghi esperti in iconografia antica e questa e' stata la sua risposta : "Egr. Sig. ......... scusi se rispondo in ritardo, ma per il suo oggetto "misterioso" sono ricorso al parere di alcuni colleghi esperti in iconografia. Il parere di tutti è stato concorde: si tratterebbe di un cesto per frutta con manico intrecciato, sospeso a una funicella o a una catenella. Riprodurrebbe, su pietra, un elemento con cui talora si adornavano i monumenti funerari. Cordiali saluti e arrivederci alla prossima occasione" Quindi presumo che l' oggetto oggi correttamente identificato non sia tanto comune come iconografia nei monumenti funebri .2 punti
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Ciao , ricordi benissimo , ti mando una foto cosi' forse rammenti meglio il luogo . Non l'ho disponibile al momento quindi la prendo dalla rete ; anche il mio Latino e' molto scadente lo studiai oltre 1/2 secolo fa' , infatti ora mi aiuto tra vocabolario , grammatica ed epigrafia , ciao .2 punti
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Grazie a te , ci sarebbero altre epigrafi da raccontare , ma ho scelto solo questa perche' oltre alla testimonianza storica delle Coorti pretorie e dei vigili , ci narra anche un fatto di umano convivio , nel qual caso , di Pietas .2 punti
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Buonasera a tutti, questa sera volevo presentarvi questo testone che da poco è entrato nella mia collezione. Gregorio XIII (1572-1585), Roma. Munt 38, CNI 185. D/: Busto a sinistra, piviale con S. Pietro. GREGORIVS. XIII. PON. M. A. X In basso segno di zecca di Meo Neri e Orazio Spadio. R/: La Fede seduta su ara. NON APPA-RENTIVM. EST. FIDES Esergo.ROMA. T/: liscio Peso 9.18 g. La legenda al rovescio si traduce con: "La Fede non è fatta da cose che non si vedono", Ebrei XI, 1. Questo testone non deve essere confuso con i Munt. 39-40, che presentano al D/ il busto del pontefice rivolto a destra, moneta decisamente più comune che appare in asta piuttosto di frequente. Per questa moneta, sia il MIR che il Martinori riportano illustrato l'esemplare del Medagliere Vaticano, classificato e illustrato dal Serafini nel volume 2, tavola XLVII n. 22. L'esemplare illustrato nel CNI invece è frutto dell'accoppiamento del D/ e del R/ di due diverse monete. Dalle mie ricerche questo particolare testone, che non rappresenta una variante ma una vera e propria tipologia a parte (i nuovi zecchieri Neri e Spadio riutilizzarono il R/ già approntato in precedenza da Guglielmo Tronci, accoppiandolo con il nuovo conio del D/ che riporta il loro segno di zecca), risulta mancante in tutte le più importanti aste di monete Pontificie, comprese Montenapoleone 1 e 4, Leu 36, KuM 21, collezione Rossi e DeFalco. Chiedo a voi dunque integrazioni ed eventuali passaggi sul mercato che sono sfuggiti alla mia attenzione... Ciao, Michele2 punti
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Purtroppo ci sono molti che si approcciano al collezionare solo perchè "queste qui valgono un sacco e domani valgono di più, è un investimento". (Frase sentita più volte declinata in tutti i modi e in tutti gli accenti ) La parte estetica o del divertimento di spulciare lotti di kg di monete o ritrovamenti casalinghi di parenti/amici non è proprio prevista. Saluti Simone2 punti
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From circ. B.C. 200 onwards the numeral is regularly preceded by the symbol L, which is also of common occurrence in Ptolemaic papyri. This was formerly supposed to be an Egyptian sign, perhaps of demotic origin, but it may be no more than a fragmentary survival of the initial Ε of ΕΤΟVΣ (J. H. S., 1902, pp. 149 ff). http://snible.org/coins/hn/egypt.html2 punti
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Penso che la numismatica vada oltre al fatto che una moneta sia rara o meno. Anche le monete della Repubblica hanno una loro storia, sono state presenti durante la nostra vita per decenni e quindi meritano un loro posto nella storia italiana. Che poi, non vi siano particolari rarità, che possano essere monotone o se ne trovino a tonnellate è solo un fattore che influisce sul prezzo. Che cosi sia, almeno, chiunque si può permettere una BELLA collezione senza spendere molto. saluti2 punti
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Di tutti e per tutti quelli che vogliono però, meglio sottolinearlo .... Il Gazzettino 5 c’e’ comunque come segno di vita e operosità, eccoli freschi freschi ...2 punti
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Salve Gli Elvezi (lat. Helvetii) sono un’antica popolazione celtica che dapprima (forse dal 5° sec. a. C.) abitava fra il Reno, il Meno e il Giura Svevo e alla fine del 2° sec. a.C. si trasferì nel territorio dell’Elvezia, odierna Svizzera. Münzen & Medaillen GmbH | Auktion 48 ALPENRAUM. HELVETII. Stater, EL oder Blassgold, ca. 1. Jh. v. Chr. Nach Philippus-Stater.Stilisierter Kopf n. r. mit Ohrring und Lorbeerkranz. Rv. Pferd mit Lenker n.l., im Felde l. Symbol Λ (Buchstabenreste?), unter dem Pferd zwei parallele Linien mit geperlten Enden. 7,16 g. SLM 849-850 var., Allen, SNR 53(1974), Tf. 11,67-68. BN Paris 8912-14. HMZ1, 24,1-8. Selten. Sehr schön Diese Statere zirkulierten wohl sowohl im ostgallischen (Leukischen) Raum als auch im Gebiete der heutige Schweiz.1 punto
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DE GREGE EPICURI Cari amici, vi mostro l'ennesimo "coccodrillo" di Nemausus (oggi Nîmes), che non smette di affascinarmi. Devo dire che questa moneta non è proprio bellissima: abbastanza consunta su entrambi i lati, e priva di una vera patina; ho l'impressioe che sia stata ripulita un po' troppo energicamente. Pesa 12,1 g. e misura 25 mm. Al D si legge, con qualche difficoltà: IMP- DIVI F-PP (ai lati); si tratta perciò della RIC 159, perchè la RIC 155 non presenta PP (pater patriae). Al rovescio, il coccodrillo è abbastanza consunto. Mi colpiscono quei nastri "serpentiformi" che partono dalla palma, e sembrano proprio dei serpenti. Questa moneta si trova frequentemente spezzata in due; la frattura è sempre verticale, in modo da rispettare le due teste (di Augusto e di suo genero Agrippa). Se ne avrò la possibilità, mostrerò una di queste mezze monete, a meno che qualcuno lo faccia al mio posto. Il rovescio al prossimo post, perchè ora ho dei limiti per la "pesantezza" dei files.1 punto
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Ciao, hoard inglese da poco presentato al grande pubblico: Sleaford oggi è un piccolo paesino della verde campagna inglese, nel Lincolnshire, lontano dai principali centri urbani, ma durante l’occupazione romana della Britannia era un crocevia di rilevante importanza geografica, forse anche sede di un mercato. Nei pressi del villaggio è stato recentemente scoperto un tesoro di monete del IV secolo d.C., che testimoniano la centralità e la ricchezza dei cittadini romani di questa provincia. La scoperta è avvenuta dopo anni di ricerche da parte di due cercatori di tesori con il metal detector, Rob Jones, un ingegnere e professore universitario di Lincoln, e Craig Paul, manager di un’azienda locale. Il tesoro, che consiste di oltre 3.000 monete in lega di rame, molte delle quali storicamente uniche, è oggi sotto esame dagli esperti del British Museum La scoperta è avvenuta nel luglio 2017, ma è soltanto negli ultimi giorni, per la precisione giovedì 9 maggio, che il gruzzolo di monete è stato dichiarato protetto dal Treasure Act del 1996, diventando di patrimonio nazionale. Tratto da https://www.vanillamagazine.it/scoperto-un-tesoro-di-monete-romane-in-inghilterra/ Si tratta di un deposito monetale che copre il periodo 284-306 d.C.: La dottoressa Eleanor Ghey, curatrice del British Museum per l’epoca dell’età del ferro e Roman Coin Hoards al British Museum, ha aggiunto: “Al tempo della sepoltura del tesoro, intorno al 307 d.C., l’impero romano era sempre più decentralizzato, e la Britannia era sotto i riflettori di Roma dopo la morte dell’imperatore Costanzo a Eboracum, l’odierna York. Per la prima volta le monete romane avevano iniziato a essere coniate a Londra, e la scoperta di questo tesoro riveste una grande importanza per lo studio dell’archeologia del Lincolnshire“. Per curiosità, recentemente in zona era stato scoperto anche un hoard della Guerra Civile Inglese: https://www.sleafordstandard.co.uk/news/monumental-hoard-of-over-1-000-coins-from-the-civil-war-found-in-field-near-sleaford-1-7682735 Ciao Illyricum1 punto
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Ciao Hirpini, io riguardo alla legenda non sento di esprimermi, non ci vedo nulla di sicuro. Il globo secondo me proprio non c'è, o meglio, è dovuto alla corrosione della moneta, mentre la mano con la bilancia mi sembra di intravederla in maniera abbastanza sicura. Un saluto!1 punto
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Me lo immaginavo che alla fine lo postavi capovolto !! Grazie !!1 punto
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Ciao. E' un bolognino romano molto tosato probabilmente Urbano V. Sentiamo anche altre opinioni1 punto
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Buona sera, complimenti a tutti.... per le banconote (quasi fior di stampa ) fino a oggi credevo di essere il solo a non riuscire a staccarmi dai catorci : ma vedo che sono in buona compagnia questo mi consola un pochino.1 punto
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Eccomi, mi spiace contraddirti @Zaleukos, perché sulla tua moneta come in quella Arminius 9238 che ho postato, c'è chiaramente la lira formata sul bucranio (giallo): mentre sulla moneta che hai indicato c'è la pelle di leone su una clava. Ti confesso che mai come in questa occasione sono certo della classificazione, vai tranquillo. Resterebbe da valutare la variante della C della legenda al rovescio, al posto dell'equivalente sigma , mentre al contrario c'è equivalenza di peso (g. 3,8 - g.4,29) e di diametro (14,25 mm.=AE4=AE15 secondo un altro sistema di classificazione) tra il tuo bronzo e l'Arminius 9238. Di nuovo ti saluto, resto disponibile per ogni altro dubbio HIRPINI1 punto
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Ciao @Legio II Italica, mi hai fatto ricordare un giorno di fine estate di molti anni fa, quando andai a Ostia antica con quella che sarebbe poi diventata la mia futura moglie. Ricordo l'atmosfera sospesa, il fascino delle rovine (molte intatte, scusa l'ossimoro), il silenzio carico di effetti. Certo, fui favorito dal fatto che ci fosse pochissima gente, dalla dolce compagnia….sta che comunque fui colpito da questo luogo veramente magico, da una città che sembrava ancora palpitare di vita. In particolare ricordo che rimasi colpito quando lessi su un cartello qualcosa come "magazzini del porto", anche se eravamo a 4 km dal mare! Buona giornata. Stilicho1 punto
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Buongiorno, io capovolgerei il R/ e mi sembrerebbe di leggere subito KAYCT.... quindi penserei a questa: Aspetto pareri - PS : La C della legenda (KAIC...) al rovescio si equivale al come nella descrizione e comunque si legge S, però non conosco la relativa variante ; il monogramma greco "PMT" a destra del rovescio, in lettere latine va letto RMT come nella descrizione) Saluti e buon pomeriggio HIRPINI Hirpini1 punto
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Ma com'è possibile? C'è gente che in cantina trova come se niente fosse le 5 lire del 1901, il denario di Bruto per l'uccisione di Cesare, perfino il mezzo dollaro Confederato del 1861, di cui esistono solo 4 esemplari. E tu nemmeno delle banali Barbetti con matrice...sei proprio sfigato petronius1 punto
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Ultima puntata/aggiornamenti della peggior soap britannica di sempre: "Brexit, Corbyn chiude i negoziati con May Il leader dell’opposizione: governo debole, trattative finite. La premier: colpa loro. E Farage vola nei sondaggi Sono andate avanti per quasi due mesi ma alla fine le trattative tra conservatori e laburisti sulla Brexit sono fallite miseramente. Così quasi tre anni dopo il referendum del giugno 2016 non è ancora chiaro come, quando e addirittura se Londra lascerà davvero l’Unione, con il termine ultimo per l’uscita che è stato spostato al 31 ottobre. Ieri mattina Jeremy Corbyn ha scritto una lettera alla premier Theresa May affermando che i negoziati sono stati «costruttivi» e condotti in «buona fede», ma che sono arrivati a conclusione perché anche se «vi sono alcune aree in cui è stato possibile raggiungere un compromesso, non siamo stati in grado di colmare importanti lacune politiche tra di noi». Unione doganale Il punto che da mesi sta bloccando ogni progresso verso un eventuale accordo sul divorzio dall’Ue è sempre lo stesso: la partecipazione del Regno Unito all’unione doganale. Il Labour la voleva permanente, i Tory limitata nel tempo. Questioni tecniche a parte i due leader si sono puntati il dito contro a vicenda. Per la premier le discussioni sono fallite a causa delle divisioni interne al Labour. «Non siamo riusciti a superare il fatto che il Labour è diviso tra chi vuole la Brexit e chi invece un secondo referendum per evitarla». Per Corbyn il punto cruciale che ha fatto saltare il tavolo invece sarebbe stata «la crescente debolezza e instabilità del governo», che «significa che non ci si può fidare che sarà garantito tutto ciò che potrebbe essere concordato». Uscita di scena Il Labour ha lasciato i negoziati proprio il giorno dopo che May ha accettato di concordare la timeline per le sue dimissioni e l’elezione di un successore dopo il voto sulla Brexit. E questo successore potrebbe essere il duro Boris Johnson, che ha annunciato ufficialmente la sua intenzione di partecipare alla competizione, e che difficilmente in caso di vittoria manterrebbe eventuali accordi raggiunti con il Labour. Il governo è intenzionato a portare per una quarta volta il disegno di legge sul ritiro dalla Ue a partire dal 3 giugno, anche se leggermente modificato in base ad alcuni spunti provenienti dalle discussioni con l’opposizione, per provare ad allargare la base dei consensi in Parlamento. Se verrà di nuovo bocciato May dovrebbe lasciare immediatamente. L’alfiere del no deal A trarre il maggior vantaggio da questa situazione di continuo caos e incertezza sarà Nigel Farage, l’uomo per cui l’accordo migliore è il No Deal e che vuole dare un calcio ai partiti tradizionali. Il suo Brexit Party è destinato a uscire trionfatore dalle future elezioni europee del 23 maggio. Il «Telegraph» lo dà al 29%, un sondaggio di YouGov per il «Times» addirittura al 35%, un risultato molto migliore anche del 26,6% con cui l’altra creatura di Farage, lo Ukip, arrivò primo alle europee del 2014. Farage sta girando il Paese con il suo Brexit bus che viene sempre accolto da sostenitori acclamanti, ma anche contestatori. E se il Labour regge, dato tra il 15 e il 21%, sono i Tory quelli che usciranno con ogni probabilità umiliati dalla consultazione elettorale visto che potrebbero non arrivare nemmeno al 10% dei voti. A polarizzare i consensi dei Remainers saranno invece Liberali e Verdi, dati i primi al 19 e i secondi al 10%." https://www.lastampa.it/2019/05/18/esteri/brexit-corbyn-chiude-i-negoziati-con-may-6jgBVfJeHP8hXEU56pdasK/pagina.html Cosa farà allora la nostra (tanto per dire) eroina May nella prossima puntata? Si alleerà con gli europeisti o con i sovranisti ? E lo scaltro Corbyn dove si getterà ? Ma quel che è più avvincente è il ritorno in pompa magna della guest star Farange che avevamo momentaneamente perso di vista 20 puntate fa ? Riuscirà finalmente a togliersi dall….Europa ? Tutto questo ed altro ancora solo su Brexit , la soap britannica di peggior successo degli ultimi 100 anni.1 punto
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Anno 32, zecca di Kition, Cipro (CNG 103). PTOLEMAIC KINGS of EGYPT. Ptolemy VIII Euergetes II (Physcon). 145-116 BC. AR Tetradrachm (26.5mm, 14.20 g, 12h). Kition mint. Dated RY 32 (139/8 BC). Diademed head of Ptolemy I right, wearing aegis around neck / Eagle standing left on thunderbolt; to left, LΛB (date) above aphlaston; KI to right. Svoronos 1583; SNG Copenhagen 597; DCA 53. EF, toned.1 punto
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Thank you very much. In effetti questo simbolo (pensavo fosse una Gamma rovesciata) è presente sui tetradrammi di tutti gli anni di regno (indicata dalla o dalle lettere successive) e delle varie zecche (indicate dalle iniziali nel campo a destra). Metterò qualche esemplare come esempio.1 punto
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Caro Michele, c'è poco da aggiungere: testone mai visto (da dove proviene?) in grado di valorizzare qualsiasi raccolta numismatica, in particolare se specializzata! Complimenti per l'occhio! Ho ricercato e trovato 3 altre tipologie di testoni anno X con al D/ il pontefice volto a sn: ma si tratta di un conio di D/ (unico per i tre testoni) diverso da quello da te postato, che invece presenta un busto di maggiori dimensioni (il cappuccio del piviale sconfina oltre il 2° cerchio contenente la legenda) e che pare proprio una tipologia a sé stante, non dovuta ad un semplice accoppiamento di conii rari!1 punto
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Speriamo proprio di no, Enraz! Dopo che abbiamo lottato trent'anni per avere un'unione monetaria europea ci ritroveremmo con parte delle monete circolanti solo all'interno degli stati, che sarebbe già in sè una bestialità, e poi anche col problema di doverle sbolognare prima di partire se sei fuori dal tuo stato per lavoro o in vacanza. Mi sembra in tutti i sensi un'idiozia, sia di principio che pratica. Se proprio vogliamo monete circolanti da 5 (come fra l'altro viene proposto da qualcuno https://www.lamoneta.it/topic/161730-possibili-novità-future/ ) che abbiano le caratteristiche di tutte le altre, con faccia comune e validità in tutta l'eurozona.1 punto
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Va beh, gli aurei non mi fanno impazzire, però in questo vedo molto movimento in quel gruppo sul rovescio, un aureo Futurista e allora degno di esser elogiato.. Ma poi con quel ritratto di Adriano alla Luigi Filippo...1 punto
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Caro Marco che dire, lo sappiamo entrambi che i nominali più sono piccoli è più sono ostici.. Se poi parliamo di Modena, allora è ancor di più irto il cammino.. Questo due bolognini, non si trova mai con l'argentatura, e quando la trovi non è detto che abbia certi rilievi.. Quindi tirando le somme: Zecca non tanto facile ( in alcuni casi impossibile..) Nominale difficile perchè in mistura, e l'argentatura è sempre un miraggio, e quando la guardi è già scomparsa.. Stato conservativo, fenomenale... A voi l'ardua sentenza.. Eros1 punto
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Proprio in merito a quanto da te asserito, stamane sono stato costretto a chiamare in ufficio, nonostante la mia reticenza a contattarli telefonicamente. Un disponibile operatore mi ha intanto confermato che quest'anno bisognerà avere molta pazienza, in quanto i rallentamenti sono diffusi a tutti i settori: dalla modulistica all'evasione delle richieste sia cartacee che elettroniche. A proposito della posta elettronica, mi ha riferito che può capitare di non ricevere il modulo ( io infatti non l'ho mai ricevuto... ) e soprattutto ci ha tenuto a precisare che bisogna assolutamente usare un indirizzo mail per ogni nominativo; usando invece una mail sempre la stessa per alcuni codici accadrebbero due cose: 1) non si riceveranno più le loro comunicazioni, moduli compresi; 2) non sarà possibile pagare con e-Pay.1 punto
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Buonasera a te...Ci sono ci sono. entrambe in rilievo, il punto superiore è schiacciato come parte dell G e di SIC pero...!1 punto
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Direi che il leggere è propedeutico allo scrivere... Nel senso che se non leggi, cosa mai puoi scrivere?1 punto
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@4ndr€85 se è il tuo primo enriciano è un buon inizio perchè ci sono quelle caratteristiche che sulle prime confondono chi si avvicina a questo tipo di monetazione. Noi siamo abituati a utilizzare il metodo Matzke ma credo che inizialmente sia più semplice classificare la tua moneta con il MIR di Montagano della "Toscana, zecche minori" edito dalla Numismatica Varesi. Poi se vorrai entrare più nello specifico ne riparliamo E' un 4° gruppo 1125-1181 n. 110. Saluti1 punto
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Effettivamente, nasce come prodotto per tutti, e questa deve essere la sua forza, "Il Gazzettino della numismatica di tutti"..1 punto
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Ciao a tutti..si riesce a classificare il mio denaro lucchese?io non riesco proprio..grazie a tutti 15mm 0,62gr1 punto
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Numismatica Ars Classica NAC AG, Auction 78, lot 954, 26/05/2014 The Roman Empire Hadrian augustus, 117 – 138 Aureus 134-138, AV 7.28 g. HADRIANVS – AVG COS III P P Bare head r. Rev. Hadrian advancing r., followed by three soldiers carrying standards; in exergue, DISCIPLINA AVG. C 540. BMC 602. RIC 232. Calicó 1251 (these dies). Very rare and in exceptional condition for this difficult and intriguing issue. A wonderful portrait struck in high relief and a finely detailed reverse composition. Minor marks, otherwise virtually as struck and almost Fdc This remarkable aureus of Hadrian, which celebrates ‘the discipline of the emperor,’ reveals an often underappreciated side of this emperor’s personality – a strong belief in disciplina militaris. Dio Cassius (68.9) and the author(s) of the Historia Augusta (Hadrian 10.2-11.1) both comment on Hadrian’s belief that the army should be run strictly, frugally and efficiently. The latter gives the impression that Hadrian was a stickler for details, and that he often scrutinised military documents. They further note that he led by example, sharing in the privations of the common soldier by eating the same food, by living simply when in their presence, and often by marching twenty miles per day in full armour to provide a good example. The Historia Augusta suggests he did this to imitate the behaviour of, among others, his adoptive father Trajan. Hadrian insisted that even when soldiers were not on actual service they participated in rigorous training drills, which he sometimes led personally. This paints a picture quite unlike the usual view of Hadrian as a thoroughly indulgent emperor who was distracted by the arts, toured his empire in high style, was infatuated with many aspects of Greek culture, and who spared no expense in the construction of his palatial Villa in Rome. The concept of discipline was well-suited to the lifestyle of Roman soldiers, who sometimes worshipped the minor divinity Disciplina. The archaeological record shows that Hadrian strongly promoted her virtues (which included frugality, sternness and faithfulness) among the legions in Britain and North Africa. Her cult must have been well-established among the soldiers stationed along Hadrian’s Wall, for the cavalry fort of Cilumum at the River Tyne was dedicated to the goddess. Hadrian’s successor, Antoninus Pius, also was attentive to these ideals, and he issued sestertii (RIC 604 and 769) which replicate this original composition of Hadrian.1 punto
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dovrebbe essere un amuleto feng shui con bagua https://it.wikipedia.org/wiki/Bagua 招財進寶 portare salute e ricchezza (almeno credo)1 punto
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Basta non chiuderla con quella bevanda che "mette le aaaaaaliiiii".?1 punto
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@margheludo E' vero, lo avevo notato anche io. Ma lo sai che neanche ricordo da dove ho estrapolato l'immagine? Mah.... Comunque come ben sai senza una visione diretta della moneta è sempre difficile dare giudizi definitivi. Inoltre falsificare una moneta di così basso potere liberatorio sarebbe stato folle senza trascurare, inoltre, che si sarebbero dovuti creare punzoni ad hoc di dimensioni adeguate. Tempo addietro (forse mezzo secolo fa?) avevo un amico che spesso diceva in romanesco tutto po esse. Ma che aveva ragione, forse?1 punto
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È complicato contestualizzare queste monete che dal mercato numismatico vengono spesso definiti gettoni da gioco. La prima domanda da porsi è perché dovrei usare una moneta per realizzare una pedina o un gettone da gioco? La seconda potrebbe essere se la lavorazione di queste monete è coeva al periodo oppure no, in effetti il tondello avrebbe potuto assumere la forma dentellata qualche secolo dopo l’emissione. Una maiorina come quella sopra riportata aveva un discreto valore, come indica anche il nome, era la moneta più grande. Quindi diciamo che avrei dovuto rimuovere una moneta simile dalla circolazione per poterla tenere in un sacchetto di pedine e giocarci all’occorrenza. Non mi sembra molto sensata come scelta. Le pedine da gioco conosciute hanno effettivamente varie forme e materiali, in pasta vitrea, altre quadrate in metallo, in coccio, altre in osso. Negli anni mi sono capitati oggetti ossei che potrebbero ricordare le lavorazioni di questi tondelli, ha nno una forma un po’ irregolare ma ricorda le monete oggetto della discussione. Gettoni da gioco non sono mai stati ritrovati come set completo quindi molte domande ancora oggi rimangono senza risposta, comunque tavoli da gioco contestualizzati insieme ad alcune pedine sono arrivati a noi come questo ligneo riportato sotto e ritrovato in Slovacchia all’interno di una tomba, se la memoria non mi inganna però questi tavolo da gioco mai con pedine ricavate da monete. Per esempio su questo ritrovamento in Slovacchia dalle analisi fatte la tavola è di produzione locale mentre le pedine provenivano dalla Siria. Se siano arrivate lì di ritorno da un viaggio o perché oggetto di vendita nessuno può dirlo però questo ci ricollega alla prima domanda, perché lavorare una moneta piuttosto che realizzare un gettone con materiali disponibili? E poi se le pedine arrivavano da così lontano probabilmente era commercializzate. Tornando ai nostri tondelli si potrebbe pensare che possa trattarsi di una conversione in tessere essendo una pratica ben documentata, ma torniamo al discorso che si tratterebbe di una tessera piuttosto cara. Sappiamo come a Roma e Ostia le tessere plumbee fossero abbondanti e utilizzate abbondantemente per i più svariati servizi, ma erano appunto in piombo e fuse localmente. Così su due piedi mi vengono in mente tre motivi per dare quella forma a una moneta: per rendere immediatamente riscontrabile un’eventuale tosatura, per renderlo immediatamente identificabile o per levarlo dalla circolazione. La prima potrebbe andare a braccetto con la funzione di peso del bronzo oggetto della discussione, ma può essere tale se ha una sorta di ufficialità, quindi una contromarca ufficiale o una coniazione a hoc con effige imperiale altrimenti chiunque potrebbe farsi un peso e farlo accettare dalla controparte. Fermo restando che una parte di queste monete potrebbe essere stata veramente usata come pedine da gioco ma in tempi ben successivi alla loro coniazione personalmente ritengo che si debba fare ancora chiarezza sulla reale destinazione d’uso di questi tondelli lavorati che rientrano in un discorso più ampio sul riutilizzo di monete per altri scopi.1 punto
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Seguo l'invito di @adolfos con un altro piccolo indovinello. Metto un lato solo per non farla troppo facile. Buon divertimento!1 punto
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L'altra sera al circolo ho avuto la possibilità di vedere e di godermi questa piccola moneta quasi impossibile da rintracciare e da poter toccare con mano. Di proprietà di un vecchio collezionista ho pensato, visto la rarità, di fotografarla per permettere anche ad altri di apprezzarla come è capitato a me. Si tratta di un denaro di II tipo di Emanuele Filiberto conte di Asti . https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-EFCA/2 Moneta molto rara e rarissima in questa conservazione! Sul MIR classificata al 48a battuta al titolo di denari 0,15 al taglio di 107 pezzi al marco da Ludovico Mulazzo. spero di aver fatto cosa gradita..1 punto
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E' solo il secondo esemplare che vedo Complimenti al comune amico !1 punto
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.....nessuno si fa avanti? Allora inizio io. Ammirate il mio gioiellino: FERDINANDO II, Tornese 1839. Il D/ E adesso il R/1 punto
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