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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/23/19 in tutte le aree
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... e fuori c'era veramente il west, il west sognato, visto in diecimila film, e anche un west reale, il west dei nostri campi dove noi andavamo a giocare agli indiani e ai cauboi, e poi dopo, un pochino più grandi ... Così diceva Guccini, e come lui tutti noi abbiamo vissuto un po' della nostra infanzia nel West, nel far west,occidente lontano. Ed era il West favolistico di Tex Willer, di Mike Blueberry e, perchè no, anche di Luky Luke, un West che si condensava in tre parole, Colt, Whisky e Dollari. Che poi è un West che è stato di breve durata, nato alla fine della guerra civile, per morire, ucciso dal progresso, ai bagliori del nuovo secolo, ma tant'è, sono bastati quarant'anni per costruire l'epopea. Ma qui si è in un sito di numismatica, non di nostalgia dell'infanzia, e allora vediamoli i sonanti dollari del cauboi: rispettivamente buck, half eagle, eagle, double eagle (rigorosamente in scala) Scrivo sonanti, e non fruscianti perchè i cauboi, veri e duri uomini, volevano il metallo, non la carta in tasca: materiale solido e concreto, come i proiettili della pistola e gli zoccoli del cavallo. Vengo al punto, com'era il rapporto tra dollaro e cauboi? Cioè, come si viveva, economicamente, allora, nel West? Mi sono un po' documentato, visto che purtroppo Tex e amici non sono molto credibili da questo punto di vista, ed ho trovato dati molto interessanti. Intanto non è vero che il cauboi fosse un disgraziato che non aveva trovato un lavoro migliore: guadagnava dai 20 ai 40 $ al mese, all'incirca come il maestro di scuola della cittadina più vicina, e in più non aveva spese di vitto e alloggio; il cavallo, completo di sella e finimenti, gli sarebbe costato circa 300 $: non poco, se confrontato con i nostri redditi è l'equivalente di un'utilitaria, ma comunque con un po' di sacrificio alla portata del cauboi. Una cosa però è sostanzialmente cambiata, tra il west e i nostri giorni: allora il ladro di cavalli veniva impiccato, oggi il ladro di utilitarie viene ignorato dalla giustizia. E' il progresso, bellezza! La Colt, la famosa peacemaker, gli sarebbe costata solo 17 $, ed avrebbe potuto allenarsi senza patemi, visto che le cartucce gli sarebbero costate solo 50 cent la scatola (50 colpi?), e questo costo limitato spiegherebbe anche perchè Tex Willer sparasse così abbondantemente (che poi Tex è così bravo a sparare che continua a farlo anche quando la pistola è scarica. Grande!). E come si divertiva il nostro amico cauboi? Beh, lo sappiamo tutti, al saloon (e anche in case un peletto più riservate: con una spesa che andava da 1 a 5 $ poteva rilassarsi in dolce compagnia; dicono, ma qui rischio di andare sul pornografico, che il cauboi prediligesse quello che lui chiamava "la francese" / per dettagli visionare Mario Puzo: il Padrino ). Al saloon un bel bicchiere di whisky gli costava solamente 5 cents, più o meno come un sigaro. Diverso il discorso se si avvicinava a un tavolo di Black Jack: lì tutto era possibile. Ma il cauboi poteva anche ardire a un reddito migliore: avendone gli attributi, poteva fare il bounty hunter; il governo statunitense era generoso con le taglie, ad esempio: Jesse James - 25.000 $ banda Dalton - 15.000 $ Sundance Kid - 6.500 $ Butch Cassidy - 5.000 $ Billy the Kid - 5.000 $ E quando il cauboi invecchiava, e imborghesiva, e pensava a sistemarsi in pantofole, una casa al villaggio non gli costava più di 300 $: la permuta del cavallo, in fondo. (Ho provato a permutare la mia Panda con un appartamento: niente da fare). Bene, concludo: io ho trovato appagante riuscire a calare nella realtà le fantasmagoriche vicende di Tex Willer e di Mike Blueberry (dal punto di vista fumettistico avrei dovuto mettere prima Mike, ma Tex è più famoso, e allora ...), spero interessi anche a voi... (e se avete qualche curiosità da pubblicare sui dollari dei cauboi, pubblicate). Adios6 punti
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Cara @monbalda ti siamo grati per il tempo che ci dedichi nonostante i tuoi pressanti impegni. Bene, ora sappiamo come prendere correttamente le misure di monogramma e cerchio. Sono pienamente d'accordo con te che prima di qualsiasi ragionamento è necessario individuare tipologia e datazione della moneta. In realtà, è quello che cerchiamo di fare ma tuttora in qualche caso abbiamo ancora difficoltà nel focalizzare determinate "classi" (dopo dieci anni? Ma che siamo di coccio noi?). Credo che @margheludo ora abbia le informazioni necessarie per catalogare la sua interessante moneta e comunque scrivere e "parlare" conviene perché alla fine si impara sempre qualcosa di nuovo. Cari saluti a tutti5 punti
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Caro @margheludo da quello che dici e da quanto posso vedere dell'ultimo pezzo che hai postato, direi che si tratta di un denaro mancante di un poco di tondello lungo il bordo, in modo più evidente in un paio di punti. Infatti, oltre a guardare i dati metrologici bisogna tenere anche in considerazione di quale tipologia di moneta - e di conseguenza di quale cronologia - stiamo parlando. Le mezzaglie del ripostiglio di Alife hanno pesi e diametri assai simili a quanto tu riporti per il tuo pezzo, ma la loro tipologia (e anche l'associazione nel tesoro) contribuisce a datarli al periodo abbastanza anteriore al tuo tipo: infatti la maggior parte di essi potrebbe essere stata prodotta tra il 1098/1100 e il 1129/1130 mentre uno soltanto nel periodo di emissione successivo, 1129/30-1160, ma con tutta probabilità nella sua prima parte (io penso entro il 1150 circa). Anche l'unica mezzaglia lucchese conservata al Museo di San Matteo rientra nelle tipologie databili 1098/1100-1129/30 e pesa 0,42 g. Tali dati sono compatibili con i denari di quel periodo che hanno pesi medi che oscillano da 0,87 a 0,80 g circa. Invece il tuo esemplare per il tipo di monogramma e anche di "espansione" delle lettere del rovescio secondo me è delle tipologie post 1181, quando i pesi dei denari si aggirano intorno in media tra gli 0,70 e gli 0,73 g (con casi anche del peso di 0,67 g); i corrispondenti mezzi denari dovrebbero avere quindi un peso intorno ai 0,35/36 g, o anche meno, se il pezzo di @adolfos (che forse io attribuirei più ai tipi H4b), è significativo del trend iniziato con il volgere della seconda metà del secolo. Anche le misure del monogramma del tuo esemplare mi paiono un poco eccessive: infatti tu nei hai dato l'altezza, ma io invece prendo e vi ho dato le misure della larghezza nella parte alta del monogramma (la lunghezza delle aste conta ed è rilevante ai fini tipologici...). Se ho fatto bene le proporzioni rispetto al diametro e alla altre misure che ci hai fornito, il monogramma del tuo pezzo nella parte alta parrebbe essere quasi 6 mm e il cerchio nella parte esterna 8,5/9 mm (misure in orizz. e in verticale). Possono sembrare tutte questioni di lana caprina a causa di differenze minime (misura monogramma e cerchio) o non eccessive (peso), ma messe tutte insieme e viste appunto in relazione possibile collocazione cronologica del pezzo e alle condizioni del bordo del suo tondello, in questo caso mi farebbero propendere piuttosto per un denaro dei miei tipi H5a con tondello lacunoso e/o consunto. In attesa di vostre considerazioni in merito, un caro saluto MB4 punti
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Buona giornata Arrivato anche a me questa mattina e come potrete ben immaginare, ho letto subito lo scritto di Fabrizio Leali, che riguarda le contraffazioni di talune monete veneziane a nome del Doge Francesco Foscari, da parte della zecca di Scio. Considerato che è quasi impossibile trovare scritti che certificano la volontà di uno Stato di coniare monete contraffatte di un altro Stato per danneggiarlo economicamente, non resta che analizzare le monete contraffatte che sono giunte a noi e trarre delle ipotesi che si basino su precedenti epigrafici e/o iconografici. Le deduzioni dell'Autore si conformano a questa esigenza; è un percorso obbligato stante l'assenza di documenti ufficiali; sono in ogni caso circostanziate e condivisibili. I miei complimenti a Fabrizio. saluti luciano3 punti
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Caro @adolfos sono io che ringrazio voi perché è sempre interessante vedere qui nuovi pezzi e confrontarsi insieme sulle cose che notiamo in base agli occhi di tutti (e per i denari - e ora anche mezzi denari - sappiamo che ce ne vogliono dei buoni...!). Il pezzo che ci ha sottoposto @margheludo è interessante perchè ci ha dato modo di osservare, per quanto solo virtualmente, un esemplare con caratteristiche tali che in effetti generava il quesito che lui stesso si è posto e che ci ha posto. Io ho risposto in base a come lo classificherei io se lo trovassi da schedare in una collezione pubblica, o se provenisse da uno scavo o altro ritrovamento che dovrei studiare. Ditemi poi voi se vi paiono ragionamenti convincenti e se siete d'accordo o meno. Purtroppo non posso intervenire quanto e come vorrei, ma mi fa piacere vedere che voi proseguite con le discussioni e le osservazioni sulle nostre belle monete medievali. Un caro saluto, MB3 punti
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Belle parole danno speranza, e in questo momento ne abbiamo tutti bisogno... Si è vero la mia è una passione travolgente, perchè sono nato in mezzo ai tondelli mio padre era grandissimo appassionato, e la domenica era sempre festa perchè si tornava insieme a mio fratello dal Cordusio con le tasche gonfie di meraviglie.. Mia madre in po' meno tre pazzi maniaci della numismatica, praticamente si parla solo di quello in casa, era meraviglioso, e le notti ancor di più i sogni mi accompagnavano dolcemente, fra ritrovamenti di forzieri pieni di dobloni, e soffitte ricche di ogni rarità... Insomma vissi la vita numismatica in tutto e per tutto, quando i convegni erano stracolmi di collezionisti, e per vedere un tondello dovevi fare la fila.. Quando sotto la borsa di Milano in piazza affari, si teneva il convegno della città con più di cento tavoli... Come non potrei essere in questo modo.. Ancor oggi vivo questa scienza come unica compagnia di vita.. Eros3 punti
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Buonasera, non me ne vogliate, prima di andare a dormire vi posto i miei unici due esemplari di 5 tornesi 17973 punti
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Purtroppo i pezzi illustrati all'inizio della discussione sono cloni falsi.... E' difficile essere sicuri se il pezzo NAC sia quello originale e usato come prototipo, anche se in effetti appare più naturale e conforme a una regolare coniazione. In ogni caso appartengono alla variante più comune con stella a 8 raggi. Esiste anche una variante molto più rara, con metà numero di raggi. Grazie alla disponibilità di un collezionista d'Oltralpe posso illustrare un esemplare di ottima conservazione e sicuramente autentico, anche se non conosco il suo peso:3 punti
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Pur non essendo più prevista la carica di curatore della sezione credo di far cosa gradita nell'annunciare l'uscita del n. 350 di Panorama Numismatico. Questo l'indice: Curiosità numismatiche – Pag. 3 Roberto Diegi, I Valentiniani e le loro monete in metallo nobile – Pag. 9 Ruggero Louvier, Le coniazioni per la Contea di Gorizia della zecca carinziana di Sankt Veit – Pag. 15 Bernardino Mirra, Quando i Savoia erano sovrani di Sicilia (1713-1720) – Pag. 24 Lorenzo Bellesia, La monetazione di Gregorio XIII e le imprese del drago – Pag. 27 Fabrizio Leali, Una possibile contraffazione della zecca di Scio a nome di Francesco Foscari – Pag. 39 Tommaso Cherubini, L’Ordine Reale di Isabella la Cattolica – Pag. 49 Recensioni – Pag. 54 Angelo Cutolo, La Beata Vergine del Santo Rosario di Pompei, la Madonna del Rosario e alcune medaglie che le rappresentano – Pag. 55 Notizie dal mondo numismatico – Pag. 60 Mostre e Convegni – Pag. 62 Aste in agenda – Pag. 632 punti
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La storia personale della Vestale Cossinia e' forse unica tra tutte le appartenenti al suo collegio sacerdotale , entrata a far parte delle Vestali a 8 anni vi rimase fino alla morte avvenuta a 75 anni , nonostante che dopo 30 anni di servizio avrebbe avuto diritto a rientrare in possesso della sua vita privata . Il suo monumento funebre o piu' probabilmente cenotafio e' l' unico conosciuto tra le Vestali https://www.tibursuperbum.it/ita/monumenti/VestaleCossinia.htm Foto del sepolcro al momento della scoperta2 punti
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Riallacciandomi al discorso fumettistico, il Seated Liberty è il SOLO dollaro che si riesca chiaramente a identificare in UNA storia di TEX. Succede pochi anni fa, in un albo scritto da Boselli (ora non ce l'ho sottomano), in tutte le altre storie, da 1948 a oggi, per quel che io ricordo, ogni volta che vengono mostrati dollari, sia metallici che di carta, il disegno è talmente vago che potrebbero essere qualsasi cosa O almeno, questo è vero per gli albi della serie regolare, negli ultimi anni il proliferare di "speciali" ha fatto sì che qualcuno lo tralasciassi, e quindi può darsi che lì ci siano dollari illustrati fin nei minimi particolari. petronius2 punti
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La discussione, come tutte, resta aperta, di norma si chiudono solo se doppie o se si incomincia a litigare, e non è questo il caso. Ci sarebbe peraltro ancora molto da dire. Tu, ad esempio, parli di una moneta "periziata come autentica", ma come fa a essere autentica se, così come coniata, non esiste secondo la legge? Nè, di norma, viene usata come succedaneo delle monete a corso legale, svolgendo comunque una funzione monetaria? Riallacciandomi al mio esempio di prima, se il decreto di emissione delle 5 lire delfino parla di monete in italma, come fa a essere "autentica" una moneta coniata in altri metalli? Il minimo che si possa dire, non volendo usare parole come "truffa", che forse danno fastidio a qualcuno, è che si tratta di una moneta di fantasia. petronius2 punti
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eheheh scusa Profausto ma avevo letto constantius e mentre cercavo riferimento tu correggevi, ora modifico2 punti
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non è Constantius ..... e daje..!... @Karnescim...? DNCONSTANSPFAVG - Diademed, draped and cuirassed bust right. Rev: FELTEMPREPARATIO Exe: TES - Constans standing left on galley, holding Phoenix on globe and labarum; Victory seated to righ2 punti
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La Colt S.A.A. era un bel revolver (no pistola) a singola azione: per sparare bisognava alzare il cane e premere il grilletto. I più esperti non usavano il pollice destro per armare il cane, ma (se destrimani) la parte interna destra della mano sinistra (quella che va dal mignolo al polso), sbattendola ripetutamente e velocemente dall'esterno verso l'interno e dall'alto verso il basso sul cane e tenendo sempre premuto il grilletto con il dito indice. In gergo si chiama "fanning" e consente un tiro semiautomatico. In qualche film "merricano" si vede proprio così. Anche nei fumetti spesso la mano sinistra sta sopra il cane. Aumentava il volume di fuoco ma la precisione andava a quel paese. Solo qualche tempo dopo inventarono la doppia azione dove tirando il grilletto si alza anche il cane (ma anche in questo caso la maggiore pressione da imprimere sul grilletto incide sulla precisione del colpo). Considerate che pure la pistola (no revolver) COLT 1911 (quella che era adottata dall'esercito statunitense prima dell'avvento delle Beretta) era singola azione: per il primo colpo si alzava il cane, per il colpo successivo il cane era armato dal carrello che arretrava per effetto dei gas di scarico. P.S. Per pochi secondi ho pensato che i CAUBOI fossero una popolazione gallica e mi sono chiesto "ma che centrano i dollari ?"2 punti
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La ciotola ...un modo diverso per vedere la numismatica, ma ricco spesso di soddisfazioni ...2 punti
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Arrivata la risposta di conferma: Bonjour, J’ai examiné la monnaie. Il s’agit effectivement d’une monnaie de bijouterie, sans doute de provenance orientale. La trace de monture était déjà signalée, nous modifions la description. Bien à vous, Olivier Elsen2 punti
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Buonasera a tutti. Vi mostro questo 8 tornesi del 1797: moneta comune e nella media in quanto a stato di conservazione (non eccelso) data la tipologia, diametro 31 mm, peso 15,5 g. Mi ha interessato perché è la variante, catalogata al n°256 del CNI, senza i punti dopo "Sicil" e "Hie" che mi pare essere un po' meno comune della versione "normale" con tutti i punti al loro posto. Sono graditi tutti i pareri, in particolare vi chiedo se effettivamente possa essere più rara di quella con i punti. Grazie mille a chi vorrà intervenire e buona serata a tutti.2 punti
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Stai tranquillo non mi permetterei di alludere a nessuno tanto meno a te o al tuo scrivere, però in certi interventi mi piacerebbe vedere delle "o" e/o della "a" precedute da h, ( @cabanes non esageriamo a pretendere i congiuntivi.... almeno le H!), è che a volte faccio fatica a capire il senso dei pensieri.... ma sarà colpa mia e dell'età! saluti TIBERIVS2 punti
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Ma figurati caro Gigetto... Infatti se leggi fra le righe capirai che io parlo di proposta e iniziative prendendo spunto da cose gia realizzate, e proponendo un servizio per tutti i nuovi appassionati... Milano come riferimento di qualcosa che non era stato mai fatto.. Una sorta di partenza ed esempio per tutta la penisola.. A meno che tu abbia qualcosa contro Milano allora questo è un'altro paio di maniche.. Ciao carissimo1 punto
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Grazie @monbalda e @adolfos devo ammettere di non aver prestato attenzione sufficiente alla corretta classificazione del pezzo forse perché da sempre distratto dalle sue dimensioni e posso solo confermare che, anche per me, si tratta di un H5a, in conservazione migliori di questa ne ho osservate di pesi attorno a 0,60-70g. Quindi la consunzione e le evidenti mancanze di metallo ne giustificano a pieno il peso così scarso.1 punto
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Buona serata Si tratta di un denaro tornese (denier tournois); furono monete coniate in Francia e nei possedimenti della Grecia franca. Purtroppo la tua manca totalmente della legenda che ne identificherebbe la provenienza; è restata solo la parte centrale; prova ne è che il peso è ca. un terzo di quello che dovrebbe essere. saluti luciano1 punto
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Davvero una bella moneta, con uno splendido ritratto, molto espressivo. Complimenti1 punto
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0rmai le classificazioni del RIC per quanto riguarda le rarità' sono da prendere con "beneficio d'inventario" essendo a mio parere obsolete considerando i continui ritrovamenti di monete specialmente del basso impero. La moneta postata in ogni caso è molto gradevole.1 punto
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E qui potrebbe partire una disputa da risolvere solo con le pistole Perché a me, cultore texiano fin dalla più tenera età, Blueberry non è mai piaciuto. Leggevo le sue storie mooolti anni fa su Skorpio (o era Lanciostory?), ed ero arrivato al punto che, comprando il giornaletto tutte le settimane, le storie di Blueberry le saltavo proprio. Non mi piacevano nè le storie né i disegni, poi Giraud è diventato Moebius, e almeno come illustratore, l'ho ampiamente rivalutato, ma Blueberry...chissà, forse dovrei provare a rileggerlo, magari dopo tanti anni. E di Ken Parker che mi dici? petronius1 punto
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..anche se un oggetto è mutilato e deturpato dal tempo? ..mi pare una frase del tutto fuori luogo in numismatica.. come si potrebbe anche solo immaginare di perfezionare una moneta antica? Con false patine? Con ritocchi moderni? Incollandone i pezzi magari?! ..please..1 punto
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Buon pomeriggio, grazie per l'aiuto che mi state dando@dareios it e @santone mi fa molto piacere avere un pezzetto di Storia tra le mani, l'ho acquistata nel 1991 e conservo ancora il cartellino con la sola descrizione del tipo di moneta, regnante zecca e date, ora completerò la sua scheda Anagrafica prima nel mio database rigorosamente cartaceo e poi sul PC.. e ovviamente starà sempre in buona compagnia.. ?1 punto
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Dopo la caduta dell'impero romano, ci fu anche una caduta dell'arte incisoria. Dopo gli splendidi ritratti degli imperatori romani, col medioevo i ritratti sulle monete divennero sempre più stilizzati. Fino a quando nel 400 si iniziò di nuovo a incidere ritratti veritieri dei sovrani. Il primo ritratto reale del regnante fu fatto a Napoli, proprio con Ferdinando I d'Aragona. Riguardo il tuo cavallo ha già risposto Santone e come avrai letto è anche molto raro. Altro che modesto!1 punto
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Non mi sembra un asse, ha la corona radiata e pesa molto meno, direi piu' un antoniniano di Probo.1 punto
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Complimenti ottimo ritrovamento! Capitò anche a me una volta un 5 cent 1936 in ciotola a 50 cent che postai in questa discussione non molto tempo fa... Oltretutto anche in quel caso sembrava un '38 sul momento?1 punto
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Cavolo Luciano, mi hai aperto una bella porta. Ero già intenzionato a scrivere e sviluppare il discorso sugli Half Galley Penny, ma non avevo mai esplorato la possibilità che la zecca sotto il Loredan creasse soldini con determinate caratteristiche proprio per l'esportazione. Ero convinto delle coniazioni da parte della zecca ma non pensavo a questa possibilità. Rispetto agli altri sono chiaramente ben definiti e diversi, l'argento è buono, la moltitudine di esemplari coniati è accertata (3 in una veloce ricerca). Ma sai che il discorso mi intriga!!!!!1 punto
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@eracle62 grazie, ho capito e infatti funziona per questa moneta. Però solo oggi è visibile la fotografia accanto alla discussione, fino a ieri come tutte le altre era solo un quadratino grigio o nero e se poggio il cursore o clicco per vedere cos'è, appare "no image". Questo è un problema perché quando vai a cercare una discussione, magari a ritroso nelle altre pagine, dovresti ricordare tutti i titoli, che poi sono sempre più o meno gli stessi. Prima vedevi la fotografia e questo ti aiutava a rintracciare la discussione che cercavi.. Ho segnalato questo fatto ma a quanto pare resta, e non capisco perché. Prima che diventassero nere, erano semitrasparenti e già era un fastidio, ma oggi è un vero problema e complica troppo la situazione, tanto che ormai rinuncio a ogni ricerca. Poi mi chiedo se capita solo a me Dall'alto delle tue colonne … potresti fare qualcosa?1 punto
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@Mircodimarta complimenti per l'acquisto E' anche in uno stato accettabile. Spesso mi capita di trovare monete non comuni nelle ciotole ma in pessimo stato e quindi non le prendo in cosiderazione1 punto
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Sempre nella ciotola, una bella spulciatina. Premetto che era abbastanza sporca da pensare che fosse del 1938, però è uscita questa bella sorpresa. Pagata 50 centesimi. Buona giornata e buona ricerca a tutti!1 punto
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Sono tipici difetti di coniazione. Questi si presentavano già insito nel tondello, come i graffi per riportarli al giusto peso, o di coniazione, come rilievi poco impressi, come in questo caso. se scorri le discussioni, vedrai dei difetti tecnici di varie tipologie ed in varie entità per le piastre borboniche di questo sovrano. un salutone!1 punto
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Qui invece l'incisore è riuscito a dare il senso del movimento perfettamente al grifone, il ritratto più da bronzo, e particolarmente statico, anche se per composizione e ricchezza nei particolari è un rappresentazione di rilievo.1 punto
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In mancanza di partecipanti, la soluzione: Roma fine XVIII° sec. 1 TESTONE = 3 GIULI = 6 GROSSI quindi come da vignetta: 2 GROSSI = 1 GIULIO = 1 GIULIO + 4 GROSSI = 1 TESTONE = 10 TESTONI = 1 DOPPIA D'ORO x 10 =1 punto
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Facciamo la tara su alcune 'distorsioni cognitive', cioè (tradotto liberamente) campanelli di allarme irrazionali: la prima è che sesterzi di Vitellio non se ne vedono molti: ogni imperatore aveva il suo stile e quello di Vitellio semplicemente non è così familiare. Poi la luce con cui è ripresa la moneta, molto radente dall'alto: contribuisce a fargli assumere un'aria... distorta. Le foto moneta-in-mano non sono professionali, e trattandosi di una moneta abbondantemente da 3 zeri di valore, è sempre una distonia. Ciò premesso ci sono però alcune incongruenze oggettive, o quantomeno fattori un po' atipici. Per esempio la moneta è molto sottopeso (22.5 gr.) nonostante la sua grande dimensione (37 mm), un diametro però non raro nei sesterzi del genere. Inoltre la legenda: consunta quasi completamente dal lato sinistro sia sul diritto sia sul rovescio, ma invece con rilievi alti e stagliati sul lato destro dove addirittura la "C" sul rovescio è a livello SPL, ma la corrispondente "S" dall'altro lato di Marte è quasi illeggibile. Cioè il rapporto consunto/in rilevo è asimmetrico e invertito, che non indica nulla di per sé, ma molto curioso. L'ossidazione non è poi delle più tipiche per un oricalco; anche quella porosità non è comune; talvolta è provocata appositamente per confondere un po' le acque e celare degli errori; ma spesso (come qui sembra) no. Forse la mistura era ricca di rame, come testimonierebbero le tracce di malachite. E' solo per il piacere di discutere e analizzare, incluso l'auto diagnosticarci delle distorsioni cognitive (quelli che in linguaggio tecnico/scientifico si chiamerebbero "Bias"), una moneta sicuramente particolare. Non è che abbia particolari ragioni di sospettarne la non genuinità, almeno da foto...1 punto
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Questo è un colpo basso, ha ha ha! La reputazione è ormai rovinata!!!!1 punto
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Certo che imparare ESERGO è più immediato che imparare FUORIGIOCO. E pronunciare o scrivere ESERGO neppure nuoce alla salute... ?1 punto
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Forse è proprio questo il motivo dello scarso interesse. Personalmente potrei spendere 1000 euro per un 5 lire 1956 che, come conservazione, valga quella cifra, ma non li spenderei mai per un 5 lire coniato in oro anziché in italma. Queste, chiamiamole monete, a mio parere hanno ben poco a che vedere con la numismatica, poi naturalmente ognuno è libero di collezionare ciò che vuole. petronius1 punto
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The New York Sale, Auction 27, lot 213, 4/01/2012 The Prospero Collection of Ancient Greek Coins. BLACK SEA REGION. Pantikapaion (c.350-300 B.C.), Gold Stater, 9.12g,. Head of bearded satyr facing, inclined slightly to the left, with long dishevelled hair and pointed horse’s ear. Rev. Π-A-N , winged griffin standing to left, with its horned head facing, its right forepaw raised, holding a spear in its jaws, a large grain-ear below on which the griffin stands (Locker Lampson 122 (ex Grand Duke Alexander Mikhailovich collection) = Gulbenkian 583 (these dies); Gulbenkian 584 (this obverse die), 580 (this reverse die); K. Regling, ‘Der Griechische Goldschatz von Prinkipo’, ZfN XLI, 1931, 165 (this obverse die); BM Principal Coins III. B, 1, pl. 21, 1; Jameson 2143). One small area of softness at top of the head, otherwise well-struck and extremely fine, fantastic style, one of the greatest and most admired of all ancient Greek coins, a true masterpiece and incredibly rare, a coin of the highest importance . Purchased from Bank Leu Ltd., Zurich, 1991 The facing head Pantikapaion gold stater, among the most spectacular numismatic objects to survive from the classical world, is one of the greatest pinnacles of ancient Greek numismatic art. The opportunity to acquire an example is seldom encountered by numismatists. Godfrey Locker Lampson, whose example was struck from the same dies as this coin, provides us with his own inspired account of the obverse: “The head of the satyr is a marvel of speaking portraiture. That so much expression could be packed into so small a round would not be believed by any one who had not seen it....If a single coin had to be selected from those described in these pages, as by the greatest of all die-engravers, whoever he may have been, whose work had lasted to the present day, the writer would choose this one. Its creator has left no name behind him, but none but a consummate artist of remarkable and original genius could have produced this unforgettable and amazing little gem.” (Locker Lampson Collection (foreword, p. vii)). The example from the Locker Lampson Collection is now in the Gulbenkian Collection, where it resides together with two other similar examples, one of which shares the same obverse die. The Greek colony of Pantikapaion was founded in the seventh century B.C. by the Milesians and, by the fourth century, the city had amassed considerable wealth through its exports of grain. The griffin on the reverse of this coin is seen standing upon a grain-ear, symbolic of its importance to the financial well-being of the city. The issue of gold staters, this three-quarter facing head example being one of the most important, was a manifestation of the wealth of Pantikapaion. US$ 650,000 ILLUSTRAZIONE: TESTA DI PAN, DA UN RECIPIENTE IN BRONZO (SITULA) DEL 340-320 A.C. CONSERVATO A SOFIA (BULGARIA), VASSIL BOJKOV COLLECTION1 punto
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Taglio: 50 Centesimi Nazione: Olanda Anno: 2016 Tiratura: 59.516 Condizioni: SPL Città: Torino Note: NEWS!!! Taglio: 5 Centesimi Nazione: Lussemburgo Anno: 2003 Tiratura: 4.500.000 Condizioni: MB Città: Torino1 punto
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In occasione del passaggio £ira-€uro e' stata adottata una legge del Ministero del Tesoro del 1997, in cui era deliberato che i biglietti, dopo 10 anni di fuori corso, dovevano andare in prescrizione, un articolo prevedeva l'entrata in vigore dopo 5 anni, giusto nel 2002. Il 50.000 lire Bernini I° tipo era gia’ stato decretato fuori corso il 5 febbraio del 1996, quindi in prescrizione a far tempo dal 5 febbraio 2006, da questa data non era più convertibile in euro, diversamente il 100.000 lire Caravaggio I° tipo non è mai stato decretato fuori corso prima del 29 febbraio 2002, data in cui vengono decretate fuori corso tutte le ultime otto banconote rimaste. Grazie a ciò il vecchio centomila potè essere convertito in euro sino al famigerato 6 dicembre 2011 (o sino alla prevista scadenza del 28 02 2012 se non subentrava la prescrizione anticipata). Tutte le vecchie emissioni dal 1947 in poi, ad esclusione dei due biglietti di stato da 500 lire, 500 e 1.000 lire tipo Barbetti, titoli provvisori e 500 lire 'ornata di spighe' (già prescritti da tempo), furono accettati per il cambio sino al 27 aprile del 2002. Oltre questa data rimasero convertibili in euro per qualche anno ancora il mille lire M.Polo (sino al 30-06-2005 - era già fuori corso dal 1995), il 2.000 lire Galileo (sino al 15-11-2003 - fuori corso dal 1993) ed il nostro 50.000 Bernini I° tipo (05-02-2006 - fuori corso dal 1996). Il perché il 50.000 Bernini I° tipo se ne andato anzitempo lo si legge qui: Come per il 50.000 lire, era comunque previsto che il nuovo biglietto da 100.000 lire doveva sostituire il vecchio tipo, ma di quest'ultimo non è mai stata disposta la cessazione del corso legale. Per questo motivo è rimasto scambiabile sino all'ultimo insieme alle altre. Quanto sopra è tutto di natura tecnica, ci sarebbe semmai da capire perché a suo tempo quel "vecchio" biglietto non fu coinvolto nella cessazione del corso legale, rispetto al Bernini I° tipo (1984), il Caravaggio I° tipo era, anche se di poco, più datato (1983).1 punto
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......torniamo alle nostre belle monete...facciamole ammirare.1 punto
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