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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/18/19 in tutte le aree
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Comunico che il giorno 17/6/2019 si e’ effettuata l’inaugurazione nella Veneranda Biblioteca Ambrosiana a Milano della terza e nuova teca di monete di zecche italiane. Si aggiunge alle due teche inaugurate un anno fa basate su un percorso monetario strutturato di monete milanesi da Carlo Magno alla chiusura della zecca. La presentazione a inviti si e’ svolta davanti alle autorità comunali, all’ Ambrosiana tutta col Capo Gabinetto del Medagliere Ambrosiana Prof. Giancarlo Alteri, ad Associazioni, a rappresentanti degli Ordini Professionali, agli sponsor che sono il Gruppo Numismatico Quelli del Cordusio e il Rotary Club Milano Aquileia che hanno coordinato e finanziato il Service che rimarrà per sempre ora per la collettività, per la città, per gli appassionati, per le scolaresche che potranno ora in ogni momento vedere le monete esposte in modo permanente. Questa nuova iniziativa divulgativa può essere riassunta con questi due spot, il primo “ da Milano a tutta la Penisola “ perché ora tutto il nostro Paese e’ rappresentato in un abbraccio Numismatico e il secondo “ dall’esposizione al piccolo Museo Numismatico “ perché ora sia per la quantità di monete esposte, che per la loro qualità e rarità e per le varie provenienze geografiche, si può parlare ora di piccola realtà museale numismatica in Milano città. Ci si augura che la Sala 19 della Veneranda Biblioteca Ambrosiana che nella mappa che viene consegnata ai visitatori ora riporta la dizione collezioni numismatiche/medagliere possa diventare, grazie anche a questo ulteriore sforzo gestionale, operativo e finanziario da parte del nostro Gruppo Numismatico Quelli del Cordusio, sempre più un polo culturale, Numismatico e aggregativo ora a disposizione della città e di tutta la collettività al di sopra di ogni sigla e appartenenza, grazie per l’attenzione25 punti
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Bravo SuperMario @dabbene5 punti
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Da sinistra Limido, Prof. Alteri, Mons. Navoni viceprefetto Ambrosiana, Mons. Ballarini Prefetto Ambrosiana, dott.ssa Sara Abram responsabile del Centro di Restauro di Venaria Reale intervenuta per la presentazione del libro sul restauro della Palma di Federico Borromeo, altra importante iniziativa comunicata ieri.4 punti
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Nessun prestito: la Biblioteca Ambrosiana dispone di un tesoretto di oltre 22.000 tra monete e medaglie. Il Prof. Alteri ha scelto, in base ad un suo criterio altamente professionale (è il curatore del Medagliere Vaticano) quali monete, fra le tante, quelle che potevano rappresentare l'Italia con la terza teca... Qui sotto, ad esempio, l'angolo dedicato a Venezia:4 punti
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Sibaritico, in qualsiasi vocabolario, vale per esageratamente raffinato, lascivo, lussurioso, perchè nella diffusa narrazione è descritta così l'antica città di Sibari . Fondata da coloni Achei verso il 720-710 AC. , nel VI^sec. AC. è all'apice della sua potenza ed è probabilmente la più importante città della Magna Grecia ( forse più di 100.000 abitanti entro un cinta muraria di oltre 9 km. ) , dominando un 'impero' su 4 popoli e 25 città . L'indubbia floridezza di Sibari deriva dal trovarsi su una grande, fertile pianura affacciata sul mare Ionio, ma forse ancor più dall'essere il terminale della rotta commerciale marittima che arriva dalla ricca Ionia (Mileto) e che attraverso la stretta Calabria silana, controllata da Sibari, raggiunge, sul Tirreno, le sue colonie di Lao e Scidro e poco più a Nord Poseidonia : da queste proseguono le rotte marittime verso l'Etruria e fino alla lontana Iberia senza l'onere di aggirare la Calabria magari sottostando ai pedaggi di Reggio per il transito dello stretto . Sul finire del VI^ sec. nel comunemente accettato 510, Sibari entra in conflitto con la vicina città di Crotone che ha ospitato fuorusciti Sibariti ed in 70 giorni di lotta viene sconfitta, conquistata e sommersa con la deviazione di un fiume : per una guerra con motivazioni non eclatanti, scompare dalla Storia una delle più grandi città dei Greci di occidente . Sola vincitrice di questa quasi casuale guerra, nella narrazione comune, Crotone, città sostenuta dal pitagorismo e validamente guidata dal pluri-vincitore olimpionico Milone . Tuttavia una manciata di anni prima, Crotone, in un tentativo di espansione verso Sud, è stata pesantemente e sanguinosamente sconfitta sul fiume Sagra dai Locresi di Locri Epizefiria, al punto da chiedersi se nel 510, potesse avere riacquistata la potenzialità per soverchiare la potente Sibari . Ed allora abbiamo, nell'area, la spedizione colonizzatrice degli Spartani di Dorieo che si sarebbero alleati (Erodoto) con i Crotoniati nell'impresa contro Sibari : possibili partecipanti, a quella che a questo punto da impresa singola parrebbe una coalizione, da non scordare i numerosi fuorusciti Sibariti probabilmente desiderosi di rivalsa . Il dubbio di insufficienza della sola Crotone potrebbe anche vedersi nel dopo Sibari : Crotone non riesce ad ereditarne l'impero e resta quasi un vuoto di potere aperto ad esempio all'influenza che Atene sta coltivando nell'occidente greco . Resta comunque da chiedersi come anche una coalizione abbia potuto avere ragione rapidamente di una grande città : potrebbe rispondere l'ipotesi dell'archeologo-sovrintendente M. Napoli che anni or sono ragionava che Sibari non sia stata una grande città murata, bensì un gruppo di piccoli centri/villaggi, ipotesi che potrebbe anche spiegare perchè ad oggi nulla di una eventuale grande città ci sia stato restituito dall'indagine archeologica . Testimonianze dell'impero di Sibari ci sono offerte dalla numismatica : oltre ai bellissimi stateri incusi con toro retrospiciente e lettere MV (iniziali di Sibari) , ritroviamo la stessa figurazione su rarissimi esemplari con leggende AMI , SIRIS.PYX , SO , LAUS, centri di incerta identificazione ma monete di alta fattura estetica e tecnica, tali da rimandare all'influsso se non addirittura alla diretta mano degli incisori Sibariti : buon ultimo il rarissimo esemplare con lettere SER attribuito a quei Serdaioi di incerta identificazione che figurano tra i contraenti del trattato (rinvenuto in Olimpia) tra i Sibariti ed appunto i Serdaioi .3 punti
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Ci sarà un catalogo ? La risposta e’ si, ci sarà, e’ una promessa che le due realtà che hanno coordinato e finanziato il progetto ieri si sono assunte per autunno/ inverno, ieri abbiamo visto il fare ...ma il far sapere e’ altrettanto importante, il catalogo sarà il far sapere e sarà indispensabile, come lo e’ stato per la zecca di Milano l’anno scorso, portiamo la cultura col vedere e anche col leggere, col cercare di far capire e finanziamo progetti culturali numismatici anche editoriali ...3 punti
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@Stilicho post 5 Dopo la caduta di Sibari, nei 70 anni successivi le fonti ci dicono di almeno 3 tentativi dei superstiti Sibariti (e loro discendenti) di ricostruzione dell'antica città . Sempre vanificati, per lo più dai Crotoniati, questi effimeri tentativi poco o nulla ci hanno lasciato se non una scarna e discontinua monetazione che, ad esempio, il Rutter nella sua 'Historia numorum Italy' (2001) classifica con Sibari II , III , IV , fino all'ancor più incerta Sibari V . Le speranze di rinascita (sibarita) vengono definitivamente spente nel 443 AC. quando sull'area, sponsorizzata e finanziata dall'Atene di Pericle, viene fondata con coloni pan-ellenici, la città di Turio . La nuova città greca di Turio, sempre buona alleata di Atene, diventa in breve una delle ormai poche importanti città della Magna Grecia : ospiterà l'ultimo tratto di vita di Erodoto qui sepolto forse nell'Agorà cittadina . Successivamente, Turio ormai avviata a declino anche per gli attacchi delle popolazioni Lucane, riceve nel 194 AC. una colonia romana e viene rinominata Copia . Il sito dell'antica Sibari, identificato con buona certezza solo da 80 anni, ha finora restituito i pochi resti del cosiddetto Parco del Cavallo, spesso di epoca già romana . Unisco di Sibari dopo la prima Sibari, un bello statere di argento attribuibile al periodo precedente alla fondazione di Turio .3 punti
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Ieri sera avevo una grossa chance e lo sapevo, non c’era il mondo della numismatica, c’erano altri mondi, volevo emozionarli, mi dicono che sono riuscito nei vari messaggi ricevuti oggi, divulgare cosa rappresenti il documento moneta, l’emozione di vedere la nostra storia, i nostri simboli da ricordare, la numismatica e’ molto un fatto emozionale, se passa il messaggio, avremo fatto un passaggio importante per la crescita personale e collettiva culturale ....apriamoci ...e appoggiamo la divulgazione, termine che e’ stato detto da tutti i presenti ieri ...3 punti
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Beh direi che questa affermazione racchiude decisamente tutto il sentimento di una grande, grandissima azione di servizio culturale per la collettività!. Un grande plauso all'amico Mario @dabbene, al Gruppo Numismatico Quelli del Cordusio ed all'illuminato Rotary Club Milano Aquileia che hanno coordinato e finanziato il Service che rimarrà per sempre!! Filantropia, amore per la numismatica, spirito di servizio, spassionata cultura al di sopra di ogni interesse personale. Quando vedo realizzati progetti del genere rimango sempre senza parole. Spero di poter ricambiare presto l'abbraccio numismatico dall'altro lato dell'Italia!!. Proud to be a Rotarian!3 punti
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Spesso, quando leggo le varie segnalazioni di questa Sezione, mi rammarico di non poter (quasi) mai essere presente e partecipare, per una serie di motivi. Questa volta è diverso perché si tratta di un qualcosa di non temporaneo, di permanente, che resterà. E che quindi darà a me, come a tutti, la possibilità di approfittare un giorno del lavoro di chi si è speso per ottenere questo risultato. Domani, fra un anno o chissà quando... in ogni caso, fin da ora, grazie!3 punti
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Fantastico, grande iniziativa e grande risultato concreto a favore della comunità tutta e, ovviamente, di quella numismatica. Numismatica per tutti, di fatto. Cosa si può volere di più? Questi sono i fatti che fanno e faranno crescere la numismatica, una numismatica che sta soffrendo l'imbarbarimento culturale e la tendenza della società moderna alla dispersività. La numismatica è anche pazienza, attenzione, studio, fermento intellettivo e culturale, cose che in giro si vedono sempre meno.3 punti
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Proviamo a tornare seri Purtroppo non è così, sono due contabilità separate, che non si possono compensare. Il debito pubblico viene definito come il valore nominale delle passività lorde di tutte le amministrazioni pubbliche. Concretamente, si tratta di monete, banconote, depositi (compresa la raccolta postale), prestiti e titoli di Stato. Non fanno invece parte del debito pubblico i debiti commerciali delle amministrazioni pubbliche, ossia le somme dovute ai fornitori in cambio di beni o servizi e ancora non pagate. https://www.irpef.info/debito-pubblico-che-cos-e https://www.theitaliantimes.it/economia/debito-pubblico-italiano-significato-come-si-forma-ridurre-deficit-pil_221118/ Quindi, emettere nuovi titoli di stato per pagare i fornitori, farà ovviamente calare il debito nei loro confronti, ma al tempo stesso farà aumentare il debito pubblico. Ed è su quest'ultimo, e sul suo rapporto col PIL, che l'Italia viene giudicata e valutata dalla Commissione Europea, dalle agenzie di rating, dai mercati. In un momento in cui stiamo rischiando una procedura d'infrazione proprio per l'entità del nostro debito, aumentarlo volutamente non mi sembra il modo migliore per evitare tale procedura, per non dire che i minibot sarebbero visti come un tentativo di creare una moneta parallela all'Euro, cosa assolutamente vietata dalle regole di Eurolandia. petronius3 punti
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Ed ecco il Gazzettino #5 citato su Panorama Numismatico di giugno:3 punti
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Ciao @Achille Starace, complimenti per il magnifico tris di Piastre. La mia 1792 ha una A La 1794 una V capovolta. La Piastra del 1794 SICILIAR3 punti
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Leggo ora e rimango a bocca aperta. Per carità, quando c'è il fuoco della passione tutto è possibile: i tempi perdono i normali connotati cui siamo abituati, così come gli ostacoli spariscono e tutto appare semplice e naturale... Così, caro Mario, ci fai apparire le cose che realizzi: meno di un mese fa l'uscita del 5° numero del gazzettino ed oggi quest'altra impresa...è ammirevole la tua passione e la tua dedizione a questo mondo: solo una parola: grazie!!! P.s.: due domande: zecca di Siena presente? (a proposito di campanilismo!!?). Per noi "provinciali": a quando un video che ci faccia venire ancora più voglia di una gita a Milano?2 punti
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Bravo Mario @dabbene, ancora una volta hai organizzato un evento divulgativo ai massimi livelli. Complimenti2 punti
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Magari succedesse a Firenze!!2 punti
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Per i venetici, tanta Venezia ...zecchino, mezzo, quarto, monete e oselle più di una ...2 punti
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Buonasera, premesso che sulla moneta di @fapetri la legenda al diritto mi sembra che finisca con POTEST e non con POT, l'asse di Cn. Calpurnius Piso del 15 a. C. che ora dovremmo cercare, ha presumibilmente al diritto: CAESAR AVGVST PONT MAX TRIBVNIC POTEST e al rovescio forse CN PISO CN F (=Cnei Filius) III VIR A A A F F. Infatti: Ce n'è un'altra: Ci troviamo di fronte a questa situazione: RIC e SEAR catalogano al 382 e al 1664 la stessa moneta con l' A A A F F a sinistra; Acsearch in almeno due casi presenta altrettanti assi con l' A A A F F in basso come in quello di @fapetri, che vengono classificati col medesimo n. 382 RIC. Devo ritenere a questo punto che trattandosi di ben due cataloghi e di due case d'aste egualmente degne di fede, la moneta sia una e cioè la 382 RIC. Complimenti a @Stilicho per la giusta intuizione. Salutoni HIRPINI PS: circa il 427 RIC di @Fogg, l'errore marchiano è di Dea Moneta, che ha messo in vendita un asse di Cn. Piso proprio come quello di @fapetri (si vede dalla fotografia) appioppandogli il numero 427 RIC che invece è proprio di un magistrato monetale della gens Luria, e sbagliando le legende, sia al diritto, con … POT invece di … POTEST, sia al rovescio, dove manca la F di Filius (quel Cn. Calpurnius Piso dell'asse portava lo stesso nome del padre Cn. Calpurnius Piso, console romano).2 punti
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Poi parleremo anche di monete, e credo che saranno contenti, dopo i milanesi, anche altri appassionati ...2 punti
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Mi unisco ai complimenti per l'iniziativa, che arricchisce l'esposizione in Ambrosiana delle monete della "fase 1, milanesi". Mi chiedo dove e come Mario Limido trovi le forze per tutta la sua attività numismatica, instancabile e encomiabile. Sarò in Ambrosiana quanto prima per godere di questo nuovo nucleo esposto.2 punti
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Idem, aggiungo che quest'anno ho visitato l'Ambrosiana (tral'altro era esposto anche il Codice Atlantico) ma ora che è stata aggiunta un'altra teca nella sala 19 spero di poterci tornare presto.2 punti
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Bellissima iniziativa. Complimenti vivissimi a Quelli del Cordusio e al Rotary.2 punti
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E' stato, indubbiamente, un successo per Mario e Quelli del Cordusio: finalmente a Milano si può parlare di un punto di riferimento permanente della numismatica fruibile da chiunque.2 punti
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ancora un grazie a tutti quelli che hanno dato un contributo per realizzare questo sogno, diventato realta'. grande Mario. Roberto2 punti
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Complimenti !!! bella iniziativa!2 punti
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Complimenti per lo splendido lavoro!2 punti
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I miei complimenti al Cordusio e al Rotary per il supporto all'iniziativa!2 punti
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Sicuramente lo è per chi ama la divulgazione aperta a tutti gli appassionati.2 punti
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Una cosa è certa: se le cose stanno come dice petronius, oggi l’espressione latina “mala tempora currunt” va citata con la parte successiva “sed peiora parantur”, per la traduzione "corrono brutti tempi ma se ne preparano di peggiori". Con la prospettiva di arrivare ai “pessima”, superlativo irregolare di “malus”. Se proprio vorranno emettere questi minibot, ci mettano le loro facce sui vari tagli. Così gli Italiani sapranno chi “ringraziare” in futuro, nel bene e nel male.2 punti
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Salve, secondo voi la 1792 e 1794 hanno "A." oppure una V capovolta? Grazie2 punti
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Ciao @Hirpini, grazie. E ciao anche a @gabriel_. Pur solo da curioso, sono rimasto davvero affascinato da quanto avete fatto emergere nello studio di questa moneta (e magari non e' ancora tutto?). I miei complimenti! Felice giornata. Stilicho2 punti
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Grazie @Stilicho, con Gabriel ora siamo almeno in tre i più pedanti sherlock holmes SALUTONI2 punti
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Congratulazioni anche da parte mia per questa splendida iniziativa!1 punto
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PS : chiarisco il mio precedente intervento nel senso che il monogramma a sinistra, se fosse come sembra formato da T + PI greco, sarebbe da leggersi TP, ma sarebbe ovviamente scritto " ". Me ne scuso HIRPINI1 punto
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Sempre più facile "˜¨¨¨¨˜"¤(¯`*•.¸ Trova le differenze ¸.•*´¯)¤"˜¨¨¨¨˜"1 punto
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Persefone (Proserpina per I romani) ha ispirato «Il ratto di Proserpina» di Gian Lorenzo Bernini, una scultura che fa parte del gruppo di opere comprendente anche «Apollo e Dafne», «Enea e Anchise» e il «David», che Gian Lorenzo Bernini, poco più che ventenne, realizzò per il cardinale Scipione Borghese. L’opera rappresenta Ade (Plutone), signore degli Inferi, mentre rapisce la fanciulla per farla divenire sua sposa. Sua madre Demetra (Cerere), quando seppe del rapimento della figlia, si ritirò in solitudine ed essendo lei la dea delle messi, provocò carestia e siccità. Zeus ordinò quindi che Ade restituisse la fanciulla, ma siccome questa, nel mondo dell’aldilà aveva mangiato un chicco di melograno, non poteva far ritorno sulla terra, perché chi va nel regno dei morti e si ciba di qualcosa non può far ritorno nel mondo dei vivi. Intervenne Zeus con la concessione che Persefone trascorresse due terzi dell’anno sulla terra e un terzo con Ade nel regno dei morti. Persefone, per la particolarità della sua storia, è spesso assunta a simbolo dell’infelicità coniugale. Qui, invece, ancora ignara del suo destino, la vediamo rappresentata come una qualsiasi fanciulla che cerca di sfuggire a un amore non richiesto né corrisposto. Per Bernini, quindi, l’occasione data da questa statua è di creare un movimento dinamico tra la forza avvolgente di Ade e quella respingente di Persefone. Ne consegue un complesso monumentale di notevole complessità, con le due figure che si avvolgono su sè stesse creando una forma a spirale, quasi a materializzare fisicamente un forza che produce torsione. Il gruppo ha una composizione che è già pienamente barocca, per la sua grande teatralità e per la potente sensazione di dinamicità. Da notare che in questo caso Bernini interseca talmente le linee di forza, create dai due corpi, che il gruppo scultoreo, rispetto ad altri, ha uno sviluppo a 360° nello spazio, proponendosi senza un punto di vista privilegiato, ma con molteplici possibili punti di vista. Foto e commento tratti dal sito http://www.francescomorante.it/pag_2/211ab.htm1 punto
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confrontala con questa Augusto 43 a.c. 17 d.c. Asse. D/ CAESAR AVGVST PONT MAX TRIBVNIC POT Testa di Augusto verso destra. R/ SC CN PISO CN III VIR A A A F F. RIC.427. https://www.deamoneta.com/auctions/view/41/20091 punto
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Sarei curioso di vedere la tiratura dei tagli da 1 e 2 euro , che negli ultimi anni li hanno ridimensionati. Per i 20 e 50 cent. redi si siano mantenuti in linea con i vecchi anni, mentre credo che 5 e 10 cent abbiano una tiratura alta , vista la mancanza dei famosi ramini .... cmq eccoli in fila1 punto
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Un amico ed io, ancor ragazzi ventenni, nei pressi di una fermata del filobus, trovammo un portafogli con dentro ogni ben di dio: v'erano più di un milione di Lire in contanti, altrettanto in assegni e poi carta d'identità, patente, ecc., appartenenti ad una signora che - grazie ai documenti - scoprimmo abitare poco lontano. Senza esitare, in due minuti ci trovammo a suonare alla sua porta. Ci aprì perplessa e forse un po' troppo formalmente (ripensandoci, forse sembravamo due poliziotti in borghese...) le chiedemmo se era la tal persona. In un sussurro ci confermò l'identità al che le consegnammo il "malloppo". A bocca aperta, mentre la invitavamo a controllare che ci fosse tutto, prese il portafogli e, senza dire nulla, ci chiuse la porta in faccia (sic!)... potenza della sorpresa.1 punto
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Ciao @littleEvil, alla tua legittima domanda, ti rispondo che la differenza con (A) e (B) c'è . Durante la coniazione ( e questa è coniata) può avvenire o un lieve scivolamento e successivo una espansione di metallo , come vedi con (A1), o con un lieve (in questo caso ) salto di conio. Con (B) che ho evidenziato in quadretti in nero (C) sono gli effetti che sul piano del conio, possono verificarsi colpi accidentali , o lievi o grandi rotture superficiali del piano del conio, creando in positivo, quello che era in negativo sul conio. E probabile che su differenti monete coniate con lo stesso conio, possano anche non esserci e questo vuol dire che il conio ancora integro, o possano variare di grandezza , più coniavano , più si deteriorava il difetto. Sulla linea che hai cerchiato ellitticamente , vicino alla piega del drappo , mi pare un solco sul conio che non so cosa ci sta a fare li.1 punto
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Ciao @monbalda, devo dire che l'elaborazione fatta da @margheludo sulla seconda moneta del post #3567 riesce ad essere abbastanza convincente e trovo dei punti di a comune con quella da me presentata nel post successivo: la C "aggiuntiva" non orientata con la legenda, i trattini che la collegano alla lettera successiva (la H) che effettivamente hanno fatto pensare anche me ad una E retrograda in legatura con la H. Fatico un poco a riconoscere una E lunata su questi due esemplari, anche considerando che il trattino centrale non tocca mai la C. Sugli altri 2 denari del post #3567, invece, non mi sento di fare commenti, sono i classici esempi che archivio in attesa di eventuali altri esempi per confronto. A questo proposito vorrei introdurre un esemplare, forse parente di quelli visti ora, che però presenta delle differenze: Qui possiamo vedere una C orientata con la legenda ed un trattino entrante ma che, ancora una volta, non contatta la lettera. Non sono visibili altri trattini che partono dalla H. Il peso di questa moneta è 0.74 g.1 punto
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Buona domenica a tutto il Forum, Ultimo 10 Tornesi di Ferdinando II ad entrare in Collezione. 1852 Magliocca 689 Non Comune. Trovato in America e riportato a casa. Le foto sono del venditore, in quanto la moneta è ancora ferma in dogana per lo sdoganamento. Esiste anche il falso d'epoca di questo pezzo.1 punto
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Appena divenne grande, Demetra insegnò a Trittolemo tutti i riti del proprio culto e dell'arte della coltivazione. Trittolemo fu il primo uomo a costruire un aratro e a lui si attribuisce la diffusione dell'agricoltura in quanto Demetra gli diede un carro tirato da draghi alati, con cui doveva percorrere il mondo seminando il grano. Più tardi Trittolemo divenne giudice dei morti agli Inferi, dove figura talvolta a fianco di Eaco, Minosse e Radamanto. Nel seguito della vicenda Demetra riprese il proprio vagabondare, con il cuore e il pensiero sempre rivolti all'amata figlia e al suo triste destino. A un certo punto trovò il modo di risolvere il problema: con il semplice tocco delle mani rese la terra infruttuosa, tanto che gli uomini stavano morendo tutti. Zeus allora le mandò Iris, che però non riuscì a placare la sua ira. Per salvare il genere umano fu Zeus a dover scendere a patti. Mandò Ermes da Ade per ottenere che Persefone tornasse a rivedere la luce del sole. Il dio del regno oscuro obbedì purché poi sua moglie potesse tornare da lui, e per maggior sicurezza di questo ritorno, fece mangiare alla sua sposa alcuni chicchi di melagrana, simbolo del matrimonio, poiché una eterna legge del Destino stabiliva che chi avesse mangiato nella casa del marito alcuni chicchi di questo frutto presto vi avrebbe fatto ritorno. Persefone tornò alla luce del sole e la madre festeggiò questo evento ricoprendo la terra di fiori e frutta. Zeus poi, per conciliare l'amore materno con le esigenze del marito, stabilì che Persefone avrebbe vissuto due terzi dell'anno con la madre e l'altro terzo con Ade nell'Erebo. Questo mito nasconde un significato simbolico: Persefone, che deve scendere ogni anno nella dimora dei morti, non è che la figura del seme, del chicco del grano che viene seminato sotto terra e vi rimane appunto un terzo dell'anno, fino a primavera, quando Persefone ritorna da sua madre e il grano germoglia alla luce del sole.1 punto
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Gemini, LLC, Auction III, lot 46, 9/01/2007 BRUTTIUM. Croton and Temesa in alliance. Ca. 430-420 BC. Silver stater (7.98 gm). QPO (retrograde) on left, TE (retrograde) on right, tripod / QPO (retrograde), Corinthian helmet right. SNG ANS 448 (same dies). HN Italy 2122. Very rare. Very fine. Croton was a major power in Southern Italy in the first half of the fifth century, and in this period it struck alliance coins with Pandosia and Sybaris as well as with Temesa. In the case of Sybaris, the alliance coinage indicates the Croton allowed the city to recover under a sort of protectorate, after having destroyed it in 510 BC. Temesa is believed to have had some link to Sybaris, so it too must have been dominated by Croton after 510. Estimate: US$2000 illustrazione: Elmo con alto lophos in bronzo da Baragiano (Potenza) VI secolo a.C.1 punto
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