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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/01/19 in tutte le aree
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Buonasera a tutti, avevo tra le mani il mio scudo d'argento, 5 lire Vittorio Emanuele II anno 1874 Zecca di Milano. Tralasciando il potere d'acquisto dell'epoca, pensavo a quando uno dei nostri trisavoli l'ha avuta tra le mani in quel lontano 1874 fresca di Zecca, a cosa pensava, questo è piuttosto difficile da sapere, ma è più facile sapere invece cosa accadeva intorno alla nostra moneta. Allora ho fatto una piccolissima ricerca usando internet, e diciamo che per iniziare sono venute fuori tante notizie, ne riporto qualcuna, non in ordine di importanza. 1' 25 Aprile 1874 nasce Guglielmo Marconi inventore della Radio. 2'Nel1874 Giuseppe Verdi compone la Messa per Requiem. 3' Papa Pio IX nel 1874 con il Non Expedit vieta ai cittadini di fede Cattolica di partecipare alla vita politica dello stato Italiano. 4' 24 novembre 1874 viene brevettato il Filo spinato da parte di Joseph Glidden( non ne faremo sempre un buon uso). 5' inizio Emigrazione Italiana Mantovani nel mondo. Vi posto la moneta ed alcune foto trovate sul Web.riguardo all'Emigrazione(sperando di non infrangere leggi). cito la fonte. Ringrazio anticipatamente chi vorrà partecipare con le proprie monete e le storie ad esse contemporanee. Buona serata.4 punti
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Non è proprio il massimo quando un amministratore va "off topic" ma mi prendo questa responsabilità per puntualizzare un paio di cose (se volete replicare contattatemi privatamente perché non voglio danneggiare ulteriormente questa interessante discussione). 1. Il forum non ha nessuna fissazione per gli aurei falsi caro @art74. Questa è assolutamente un'affermazione infelice che considero altamente diffamatoria. Il forum come è noto non possiede un pensiero proprio, ma è uno spazio di discussione dove più persone esprimono pensieri, concetti e a volte giudizi. Questa discussione ne è un esempio concreto, ci sono quelli dubbiosi, quelli che hanno certezze assolute sull'autenticità e quelli convinti della non autenticità (pochissimi, forse nessuno). Quelli che appartengono a queste tre "classi di pensiero" potrebbero risentirsi, potrebbero infastidirsi o addirittura innervosirsi nello svolgersi della discussione. Ma la verità è che da post come questi che nascono discussioni di un certo interesse numismatico. @art74 io capisco che alcune informazioni non possono essere rivelate per ragioni di sicurezza, ma si può comunque intervenire dando un contributo tecnico-scientifico. Prendersela con il forum o con il poco tempo a disposizione o con quello che la pensa diversamente non serve assolutamente a nulla, non serve al forum, non serve alla numismatica e principalmente non serve a chi come te fa della nostra passione una professione. 2. Qualcuno ha scritto "se allora è così allora smettiamo di comprare monete", io potrei rispondere "se allora è così diamo tutto per buono" e annulliamo ogni tentativo di discussione che mette in discussione l'autenticità di una moneta o che insinua dubbi. Sapete quante segnalazioni di falsi, ritenute poi giustificate, sono arrivate a case d'asta o a serissimi e preparatissimi commercianti grazie ai "siffatti superesperti" citati da @rorey36? tante... perché come scrive @Tinia Numismatica tutti possono sbagliare, anche il superesperto. La cosa bella è che quando c'è un errore, un refuso arriva subito anche la rettifica, si corregge il tiro senza troppi problemi. Questo non significa che chi scrive su lamoneta.it è più bravo di tizio o di caio o che qualcuno crede di essere meglio degli esperti del BM, significa appunto che tutti possono sbagliare e che questo luogo andrebbe utilizzato per chiarire eventuali dubbi. Dubbi che potrebbero essere chiariti ancora meglio dagli "esperti", quelli veri, quelli certificati da voi e non dai "nostri sedicenti esperti", invece ci sono, come sempre, risposte stizzite, parole non dette e addii strappalacrime. No grazie, tutto questo non serve a nulla. Concludo ringraziando chi, nonostante tutto, ha continuato in questa discussione ad argomentare e dialogare con estrema educazione. Continuate così.4 punti
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taglio 1 euro paese Andorra anno 2016 tiratura 2.339.200 condizioni bb++ città Milano3 punti
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Per chi suona la campana,?? per essere uno iscritto da sole 22 ore e con zero post, mostri una invidiabile conoscenza delle dinamiche interne del forum e dei caratteri degli attori.... non sara che sei il pupazzo di un ventriloquo che sta esternando , tramite la tua compiacente complicità, quello che non ha il coraggio di dire in prima persona? io fossi nello staff un controllino lo farei...3 punti
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Mi era sfuggito il passaggio citato, l'ho rimosso, non è questo che mi ha spinto a scrivere e non mi interessano le antipatie / polemiche tra utenti. Ho scritto altro, ho scritto che si può dubitare argomentando e che chi ne sa di più dovrebbe nel caso controbattere con altre argomentazioni. Invece come spesso accade si risponde con un "tu non capisci nulla", "non ho tempo da perdere".3 punti
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Grazie Mario, come sempre non ti risparmi nel citare lamoneta.it3 punti
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Vi propongo una intervista che mi e’ stata fatta sul sito della rivista AD Architectural Digest, rivista di case, designer, arte, cultura con visualizzazioni sul sito di 1.200.000 contatti mensili. Il titolo e’ “ Collezionare numismatica “, si affrontano diversi e vari temi, anche Lamoneta e’ citata. Credo che la nicchia numismatica si debba aprire sempre più verso l’esterno, verso la società, i mezzi comunicativi prestigiosi e con grandi accessi come per esempio questo, gli esempi in prospettiva possono essere molti, per il momento buona lettura ! https://www.ad-italia.it/news/2019/06/26/collezionare-numismatica/?fbclid=IwAR1zn69kfHL7Rz5QNvCFXRROUr5f_8wuw9fF5W2TjMvw_N7FucAGPN4-luA&refresh_ce=2 punti
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Io sarei l'ultima persona ad aver diritto di esprimersi in merito a questa discussione ( un post di @apollonia sull'ortografia, di qualche tempo fa, me lo sogno ancora di notte) però trovo certi errori offensivi nei confronti di chi legge, sono sintomo di pigrizia o superficialità e quindi scarsa considerazione per gli interlocutori. Al giorno d'oggi non è così difficile togliersi un dubbio grammaticale grazie alle nuove tecnologie, basta volerlo fare. Purtroppo non si tratta solo dello scrivere ma anche del parlare, spesso mi capita di interloquire con persone che magari hanno bisogno di me ma che non fanno lo sforzo di esprimersi chiaramente e precisamente per permettermi di aiutarle e lo fanno per pigrizia o per sufficienza oppure dando per scontato che io le debba comprendere pur non avendo a disposizione tutte le informazioni che esse possono darmi, allora faccio il finto tonto e le costringo a sforzarsi fino a che non dicono tutto ciò che sono tenute a dirmi, non vi dico... Certe scene... Sembrano contorcersi come larve, le vene michelangiolesche si gonfiano e gli incarnati diventano paonazzi, tutto perché li ho obbligati a concentrarsi, a cercare le parole giuste... Ad essere precisi e pertinenti. Poi, naturalmente, tutto dipende dal livello culturale di una persona... ma non ne sarei così sicuro.2 punti
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Sembra una "dryer coin". Monete rimaste nelle tasche di indumenti portati in lavanderia che, incastratesi nella macchina, si sono fatte decine e decine di lavaggi ad alte temperature. Quando vengono ripescate hanno questi bordi rialzati e il diametro rimpicciolito.2 punti
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Forse quel “ non ho tempo da perdere” a volte cela un “ rischio di perderci”... non ho mai conosciuto nessun esperto che si rifiutasse di disquisire, argomentare e anche filosofeggiare sulle sue opinioni. Capisco che a volte si debba imporsi un limite per non avvantaggiare chi ci è nemesi( i falsari) , però non ho mai sentito un Finetti, o un Vecchi ( per fare un esempio italiano) o uno Stannard, un McCabe, un Vaagi e altri , rifiutarsi alla discussione trincerandosi dietro a un “ non ne sapete abbastanza” o “ non ho tempo da perdere” ...e neanche nessun altro studioso....o numismatico di vaglia...di solito questo escamotage è appannaggio di chi ha terminato gli argomenti utili..... Mi risultava che il contenzioso dialettico fosse alla base del progresso della conoscenza in qualsiasi campo. A prescindere dal census e dalla statura dei dialoganti. Mi sbaglio?2 punti
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Complimenti per la nuova moneta. Proprio ieri al convegno francese ho acquistato un denaro viennese di Amedeo VI in bella conservazione , con un segno inedito al vecchio Mir Savoia. Tale segno e' attribuibile a uno zecchiere che ha battuto a Pinerolo. Una moneta simile a questa e' gia' descritta nel volume di Rovera. p.s. Finalmente la lunga attesa per questo volume sta per finire. Ieri l' autore mi ha portato a vedere una prova di stampa del volume2 punti
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Parole sempre di grande garbo, misurate e composte che non riescono però a celare l'entusiastica passione travolgente, e soprattutto coinvolgente, che ci trasmetti. Essere fieramente numismatici è il presupposto di ogni divulgazione. Complimenti sempre e ad maiora!2 punti
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2 punti
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Riprendo la discussione sulla serie del 1792 per integrarla con un altro spicciolo. Pubblica da 3 Tornesi con correzione al rovescio nella lettera B2 punti
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Buongiorno, questo "rottame italiano" è il risultato della pescata di sabato mattina....non me la sono sentita di lasciarla là dentro la ciotola insieme a "volgari" monete in acciaio e nickel, Adesso questa lira 1863 M, stemma, di Vittorio Enmanuele II , avrà un meritato riposo...2 punti
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grande @avgvstvs io non lo trovavo, qui la "E" c'è tutta ed hanno accorpato N" con "R" come nei due denari con la "P," curioso come, in queste serie, non potessero proprio fare a meno di aggiungere quel piedone alle "R" che prendeva il posto di una lettera e costringeva gli incisori a fare i "magheggi" per farci entrare tutto. PS. i denari con la "P" li ho trovati a pag.113 ma già di seconda mano senza pesi , bisogna cercare meglio più in dietro.2 punti
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Per confronto, un 1/2 patard: (da https://npv.nl/nl/veiling/muntenveiling-2e-helft-2010?page=1 )2 punti
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Ho studiato un po' di storia di Amedeo VI il Conte Verde e l'ho trovata davvero molto intetessante. Devo dire poi che, stando alle apparazioni sul mercato che sono riuscito a monitorare, la sua monetazione è altrettanto avvincente e, ahimè, rara. Questo vale un "doppi complimenti". Saluti2 punti
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Un grosso ringraziamento agli organizzatori di Susa e agli amici dell' Associazione Numismatica Taurinense per la piacevolissima giornata passata assieme Accoglienza veramente ottima e grande impegno per organizzare questo loro primo (mi auguro di una lunga serie) convegno Nonostante la distanza non proprio vicinissima per noi......gia' confermiamo la nostra presenza al prossimo ? Roberto (Numismatica Scaligera)2 punti
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Ostrogoti, Atalarico, 526-534, siliqua (o frazione), a nome di Giustiniano, Ravenna2 punti
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Carissimi amici, stasera volevo presentarvi ancora questa moneta, ultima entrata in collezione! Si tratta di un cornuto coniato dalla zecca di Carmagnola a nome del Marchese di Saluzzo Michele Antonio. L'ho presa perchè mi pareva in ottimo stato di conservazione.... Mi pare peraltro di notare, al rovescio segni di ribattitura o sbaglio? Cosa ne pensate? Attendo i vostri autorevoli e graditi pareri e vi ringrazio!!!1 punto
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Posseggo un piccolo busto di Dante in bronzo che è risultato essere miracoloso perché a volte piange, come certe statue della Madonna, solo che lui piange a sentire certi svarioni, quando è accesa la radio... Ieri ha sentito un giornalista che diceva semplificazionare: non vi dico le lacrime! Allego una foto a conferma del miracolo.1 punto
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Buonasera a tutti, non finisci mai di stupirci @Rocco68 queste piastre del 44 sono intriganti, noto delle differenze proprio con i due 4, sembrano avere spessore diverso, poi il leone rif. d'incerti 184/b è diverso dal 184/d nel primo sembra mancare una delle zampe anteriori, oppure è una mia svista?1 punto
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Diciamo di sì ho cercato di ricordare i punti base almeno per me, il ruolo del collezionismo Numismatico, la divulgazione, il trapasso generazionale, la moneta come documento ed emozione, la ricerca interiore delle proprie radici con citazioni dovute e significative almeno per me di questi anni come per Lamoneta ( come non ricordarla sempre ! ) il Cordusio, il Gazzettino, Ambrosiana e altro ancora ....1 punto
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Grazie @Liutprand! Come sempre, resto a disposizione per commenti, opinioni e pareri che potrebbe suscitare questa particolare serie monetale.1 punto
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Ciò che trovo surreale e vagamente ridicolo é che mentre, a seconda delle ipotesi, un abile falsario o un fortunato detectorista se la ridono, alcune delle risorse più valide del forum arrivano ai ferri corti con tutte le conseguenze del caso (insulti, scontri verbali e come ultimo atto le immancabili defezioni che impoveriscono tutti noi), tutto ciò senza che essi sappiano neanche della nostra esistenza (teoria del caos ?). Insomma perché limitarvi o auto tarparvi per colpa di gente su cui non abbiamo quasi nessuna possibilità di interazione? E soprattutto perché togliervi il "piacere" di continuare a confrontarvi in questa "arena" che è anche uno dei mezzi che abbiamo per "esistere" Numismaticamente parlando. Naturalmente tutto ciò è detto da uno che non conta molto ma che anche grazie a "vecchietti terribili" e" pessimi caratteri" continua a imparare e farsi un idea. Saluti. Adelchi.1 punto
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Un grazie a Giovanna e a Massimiliano per le foto1 punto
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La storia passata e recente ci informa che presso molti popoli , impegnati in guerre offensive o difensive , furono inventate delle particolari armi atte a sorprendere negativamente i potenziali nemici ; alcuni esempi di queste armi segrete antiche e recenti furono il “fuoco greco” , gli “specchi ustori” e gli “argani” di Archimede , le “armi da assedio” , l' “esplosivo cinese” , il “carro coperto” di Leonardo anche se forse mai utilizzato in battaglia , fino ad arrivare alle “V1 – V2” tedesche e alla “bomba H” americana . In questa corsa verso l' arma che avrebbe dovuto permettere di vincere una guerra o almeno di portare ad una pace vantaggiosa , non furono esenti neanche i Romani , popolo antico pragmatico per eccellenza . Siamo nella prima guerra punica , apertasi con l' invasione romana della Sicilia dopo chiamata di aiuto dei Mamertini , che diventera' alla fine della guerra la prima provincia romana fuori dell' Italia , guerra che duro' 23 anni con alterne vicende e che stremo' militarmente ed economicamente le due potenze mediterranee in lotta : Cartagine e Roma . Roma potenza militare prevalentemente di terra composta di un esercito di cittadini , si trovo' ad affrontare una potenza marittima di primo livello , ma avente un esercito prevalentemente di mercenari ; sia Cartagine che Roma dovevano affidarsi alla marina per raggiungere le coste siciliane , facile per Cartagine seppur piu' distante , meno facile per Roma anche se molto piu' vicina alla Sicilia ; il concetto di facile o meno facile era vincolato alla marina militare , numericamente per imbarcazioni e per abilita' marinara superiore quella cartaginese , di gran lunga inferiore in tutto quella romana . La marina era l' arma che avrebbe deciso della guerra perche' , da una parte e dall' altra , avrebbe vinto chi delle due potenze fosse stata in grado di impedire via mare i rifornimenti in uomini e mezzi agli eserciti in guerra sul territorio siciliano come in effetti avvenne , Roma vinse le tre piu' importanti battaglie navali : di Milazzo , di Capo Ecnomo , delle Egadi e vinse la ventennale guerra . La tradizione storica ci informa che i Romani copiarono una nave da guerra cartaginese catturata e che da questo modello produssero centinaia di navi militari in vari cabotaggi , in pochi mesi , ma questo sarebbe bastato a vincere una guerra ? Certamente no contro gli esperti cartaginesi , occorreva una invenzione , un colpo di genio e i Romani lo trovarono ; ma quale era il motivo primo di questa ricerca di una invenzione geniale ? Quello di trasformare una battaglia navale in qualcosa che somigliasse ad una battaglia campale dove i Romani non avevano eguali , trovarono la soluzione nel Corvo da marina e vinsero la guerra . Praticamente con l' introduzione del Corvo le battaglie navali non avvenivano piu' solo per speronamento tramite il Rostro delle navi nemiche dove vinceva chi affondava piu' navi avversarie , ma con il Corvo iniziava la tattica dell' arrembaggio che portava alla cattura della nave nemica ricavandone anche un vantaggio materiale . La tradizione ci tramanda questa nuova arma marinara con questo nome , forse a causa del lungo uncino un po' ricurvo che posto sotto la passerella nella parte finale , doveva bloccare , uncinare , la nave nemica e che assomigliava al becco di questo uccello . Il Corvo era infatti un congegno in legno utilizzato per abbordare una nave utilizzato dai Romani nelle battaglie navali della Prima Guerra Punica contro Cartagine . Come era fatto questo Corvo ? E dove era posto nel ponte della nave ? Una testimonianza diretta viene da Polibio lo storico di Roma di nazionalita' Greca ; Nel libro III delle Storie , Polibio descrive il Corvo come una passerella mobile , quindi in grado di ruotare su se stesso , di alzarsi e di abbassarsi a secondo delle situazioni di utilizzo , la passerella era larga 1,2 metri e lunga 10,9 metri , con un piccolo parapetto su entrambi i lati alto fino al ginocchio . Il ponte era dotato di uno o due uncini in metallo alle estremità che agganciavano la nave nemica consentendo ai sodati romani di combattere quasi come fossero sulla terraferma , Polibio non dice pero' in quale punto della nave fosse posizionato ; si presuppone fosse posizionato vicino la prua della nave e che in posizione di riposo la passerella fosse adagiata sul ponte parallelamente all' asse lungo della nave per motivi di stabilita' della nave in fase di navigazione ; se al contrario fosse stato invece alzato in posizione verticale avrebbe sbilanciato la nave specie in condizione di mare mosso ; descrive pero' il modo in cui avveniva l' abbordaggio : “quando i Corvi impigliatosi nei tavolati della tolda nemica avevano unito le navi , se queste erano unite per i fianchi , i soldati abbordavano da ogni parte , se erano unite a prua a due a due salivano in fila attraverso il Corvo stesso ; i primi si difendevano opponendo gli scudi , gli altri si proteggevano i fianchi appoggiando l' orlo degli scudi sul parapetto” Da queste descrizioni di Polibio ne sono state ricavate varie interpretazione tutte abbastanza somiglianti tra loro , ma rimangono ipotesi . Esiste qualche testimonianza o prova antica del Corvo ? Questa prova , forse , potrebbe giungerci dalla numismatica dell' epoca in cui “visse” il Corvo . Nei bronzi repubblicani esistono raffigurazioni nei rovesci della famosa prua di nave con i vari simboli , globetti e divinita' relativi al valore e con la scritta ROMA ; in una di queste monete , si nota nel rovescio , sopra il ponte della nave , uno strano oggetto , o almeno a me pare tale , che ad una attenta osservazione sembra molto somigliante alla descrizione del Corvo fatta da Polibio , il tutto naturalmente molto stilizzato , tale da farlo entrare nell' ambito ristretto di una moneta : si nota una passerella adagiata sul ponte alla cui estremita' destra e sotto sembra esserci l' uncino o becco del Corvo , lungo la passerella circa a meta' pare di vedere un piccolo parapetto in una singola rappresentazione , dalla parte opposta all' uncino o Corvo , sotto la passerella , sembra esserci il meccanismo per alzare e ruotare il Corvo in caso di attacco alla nave nemica , addirittura pare di vedere una ruota dentata , ruota ad ingranaggi che sembra fosse gia' conosciuta , come risulterebbe dal famoso congegno meccanico noto oggi come macchina di Anticitera o meccanismo di Antikythera forse di fabbricazione siciliana o greca , la passerella sembra collegata ad una specie di albero che si trova anch' esso parallelo sotto la passerella , forse per aiutare l' alzo del Corvo o per stabilizzarla meglio quando questa veniva percorsa dai soldati romani all' arrembaggio della nave nemica , in considerazione che comunque le due navi unite dal Corvo non erano certamente stabili . Se tutto questo fosse reale , sorgerebbero pero' alcuni problemi di datazione , il Corvo fu utilizzato dai Romani per la prima volta nel corso della battaglia navale di Milazzo , cioe' nel 260 a.C. e su questa data non ci sono dubbi , mentre il tipo di moneta in foto , che tanti dettagli possiede dell' oggetto e da cui e' ricavata l' ipotesi circa il Corvo , sembra essere stata coniata tra il 217 / 215 a.C. . Le due date non coincidono ; fermo restando la data della battaglia navale di Milazzo , potrebbe essere alzata la data di emissione della moneta di circa 45 anni ? Oppure fermo restando la datazione ufficiale della moneta , che questa tipologia fosse “commemorativa” delle battaglie navali della prima guerra punica ? Domande e risposte non facili , ma questo e' il bello della ricerca storico nuimismatica .1 punto
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In collezione ho un certo numero di 120 Grana di Ferdinando II Re delle Due Sicilie. Una caratteristica che mi ha sempre affascinato è la presenza di innumerevoli varianti, tanto che ogni pezzo è quasi "unico". Quello che però mi rende perplesso è la presenza frequentissima di righe ( soprattutto al R ) dovute all'estrattore di conio. Mario Traina in un documento scritto sul Bollettino del Circolo Numismatico Napoletano ( tratto da " ilportaledelsud.it") così scrive: " Diffusissime (..) le striature, un difetto dovuto ad un funzionamento anormale dell'espulsore che faceva strisciare il pezzo durante l'estrazione contro i bordi del conio, determinando graffiature parallele". Ammettiamo pure che le striature siano una caratteristica di questa tipologia di moneta, questa anomalia come incide sulla valutazione della moneta ? Mi spiego meglio uno Spl con striature dovute al conio diventa un BB ? In passato mi è capitato di comperare una Piastra con data ribattuta ed il commerciante lo considerava un "surplus" ( quindi qualche decina di Euro in più), al contrario ho cercato di vendere uno Spl con leggere striature e mi è stato detto che deturpava la moneta e non avrebbe potuto venderla. Vi sarei grato di riferirmi cosa ne pensate. Posto la foto di una moneta con striature. Saluti a Tutti e grazie per l'attenzione.1 punto
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Per notizie sull’area archeologica di Montagna di Marzo vedi http://www.ilcampanileenna.it/montagna-di-marzo,-il-teatro-romano-e-l-area-sacra.html Per le monete rinvenute in questa zona vedi La favolosa città di Erbesso di Enzo Cammarata in http://www.ilcampanileenna.it/montagna-di-marzo,-la-citta-di-erbesso--.html1 punto
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E' proprio vero. Il tratto più peculiare e importante di Roma, fu proprio la capacità di assimilare altri popoli, meglio, di aggregare altri popoli in una comunità universale. Questo fu un processo che i Romani impararono a caro prezzo, durante la lunga e complessa conquista della penisola italica. Dopo il momento della conquista violenta, veniva la cooptazione delle elite locali, anche nel Senato, e gradualmente del resto della popolazione. Illuminante il discorso dell'Imperatore Claudio per perorare l'entrata in Senato di aristocratici Galli: …brano tratto da Tacito (Ann. XI, 24) “I miei antenati, il più antico dei quali, Clauso, di origine Sabina, fu contemporaneamente accolto nella cittadinanza romana e nel numero dei patrizi, mi esortano ad adottare i criteri da loro seguiti nel governo dello Stato, trasferendo qui quando si può avere di meglio, dovunque si trovi. Non ignoro infatti che i Giulii furono fatti venire da Alba, i Coruncani da Camerio, i Porci da Tuscolo, e per lasciare da parte gli esempi antichi, furono chiamati a far parte del senato uomini provenienti dall’Etruria, dalla Lucania e da tutta l’Italia e, da ultimo, i confini dell’Italia stessa furono estesi sino alle Alpi, perché non solo i singoli individui, ma interi territori di popoli si congiungessero in un solo corpo sotto il nostro nome. All’interno si consolidò la pace e all’esterno si affermò la nostra potenza, quando si accolsero nella cittadinanza i Transpadani e l’insediamento delle nostre legioni in tutte le parti del mondo ci offrì l’occasione per incorporare nelle loro file i più forti dei provinciali e dare così nuovo vigore all’impero esausto. Ci rammarichiamo forse che siano passati tra noi i Balbi dalla Spagna e uomini non meno insigni dalla Gallia Narbonese? I loro discendenti vivono tuttora e dimostrano di non amare certo meno di noi la nostra patria. Per quale altra ragione decaddero Sparta e Atene, pur così potenti sul piano militare, se non per aver bandito da sé i vinti quali stranieri? Ma l’accortezza del nostro fondatore Romolo fu tale che molti popoli ricevettero da lui la cittadinanza nello stesso giorno in cui ne erano stati vinti come nemici. Su di noi hanno regnato re stranierie la concessione di magistrature a figli di liberti e non è una novità dei nostri giorni, come alcuni credono erroneamente, ma una pratica seguita dai nostri antichi (…), o senatori, tutto quello che oggi si crede antichissimo, un tempo fu nuovo: le magistrature prima riservate ai patrizi passarono ai plebei e dai plebei ai Latini e infine agli altri popoli d’Italia. Anche questo provvedimento diverrà un giorno antico e ciò che oggi noi sosteniamo con esempi precedenti sarà anch’esso annoverato tra i modelli.”1 punto
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excess metal, in the form of convex teardrop-shaped surges, in blue circles, how did it appear here (see picture below)?1 punto
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È vero o no che se non fosse perché Colombo si è opposto al comune credere abbiamo scoperto l’America? ... Questa è solo una delle cose scoperte da chi ha detto: non mi fido di quello che dice la nomenklatura perché ho un cervello ragionante e il mio cervello mi dice un’altra cosa Questo potrebbe essere un altro caso “America” ....non vedo perché rifiutare la possibilità solo per fideismo, visto che la moneta non l’ha vista neanche lei , ne il 90% anche di chi la dà per buona perché l’ha detto il BM.....sono uomini anche gli esperti BM, e come tali fallaci. Questo è il senso del mio post..., Lei , da quello che ha scritto , mi pare appartenere in pieno diritto alla categoria dei fideisti. Io no..,sarà mica per questo che le discussioni a cui partecipo insieme ai fideisti finiscono in vacca?....perché a me piace mettere in discussione quel che non mi torna e invece i fideisti vanno avanti solo per convinzioni personali? Ci siamo già spiegati a vicenda in altri post cosa ognuno dei due pensa dell’altro ...vogliamo ribadircelo? mi stia bene e mi raccomando: fedele alla linea.1 punto
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Non era diretto a te, ho avuto altri precedenti. Condivido la teoria del capello in quattro, sicuramente ad occhio nudo è difficile dividerlo in quattro , ma se si usa un buon microscopio, si può dividere anche di più di quattro . Certo che siamo seri.......forse perché uso spesso la LOGICA. Magari per te sono poche differenze ,per me che conosco bene le monete, uso spesso la logica, perché se è lo stesso conio, abbiamo dettagli differenti , come le foto che allego .1 punto
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Taglio: 2€ CC Nazione: Germania D Anno: 2019 A Tiratura: 6.300.000 Conservazione: mSPL Località: Padova Taglio: 2€ CC Nazione: Germania G Anno: 2019 A Tiratura: 4.200.000 Conservazione: BB Località: Padova1 punto
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Molta"carne a cuocere"in questo numero: la ricerca sul salnitro effettuata da Graziosi è molto accurata,complimenti all'autore.Molto bello leggere sulle medaglie di riconoscimento dei salnitrari savoiardi .L'autore giunge a renderci edotti anche sul guano dell'altopiano desertico di Atacama Salutoni odjob1 punto
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Ciao Niko, grazie per il non arrenderti mai... ricco quanto mai di significati ...tu poi conosci bene molte di queste partenze da quella di Lamoneta a quella del CGN a quella del Cordusio. E’ vero arrendersi non avrebbe per esempio permesso di vedere realizzato il piccolo Museo di monete per tutti in Milano centro, un unicum storico che da solo giustifica ogni sacrificio. Ci vuole lavoro, programmazione, pazienza e tempo, solo la seconda fase di Ambrosiana e’ durata quasi un anno. Ma ora c’e’... Internet aiuta molto, moltissimo ma poi ci vuole il mettersi in gioco nel reale che e’ molto più difficile, in fondo comunicare rispetto al fare e’ molto più semplice. Credo che si debba provare e riprovare unendo innovazione alla tradizione e cercare anche percorsi diversi da quelli consueti sia in ambito aggregativo che divulgativo, qualche fatto reale e’ arrivato, dipenderà il futuro della numismatica, come di tutto, come sempre dagli uomini e da come ci muoveremo ...certo un bel ricambio generazionale e’ ormai alle porte.1 punto
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Oggi è una bella giornata, giornata di festa, doppia per me perché sono giorni di Palio a Siena. E in una pausa apro idealmente il mio "giornale domenicale" (come mi piace pensare la piazzetta del numismatico) e mi godo questa lettura. Ne apprezzo i toni, i contenuti, l'accattivante "propaganda" verso il mondo numismatico, e rifletto sull'impatto ampio che il veicolo della rivista AD può avere, condividendo la speranza che tale semina produca germogli che svilupperanno. E apprezzo ancora di più la realtà di questo forum dove puoi passare da un articolo emotivo e di propaganda come questo, ad uno di approfondimento culturale come quelli delle riviste storiche o alle riflessioni sulle case d'asta. Che vi devo dire? Oggi è una bella giornata! ?1 punto
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Il tuo "povero" Dante, @okt ha ben ragione di piangere. Anche qui sul nostro forum, a volte, vi sono delle frasi da matita blu......( verbo avere senza H, oppure dove non ci andrebbe, viene messa...) è vero che l'importante è farsi capire, però....... saluti TIBERIVS1 punto
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Carissimi Scudo1901 e vichydog, Condivido in toto quanto avete scritto. Resta il rammarico di non avere trasmesso alle giovani generazioni la passione per la Numismatica. Perchè Numismatica è Storia ed in quanto tale, Maestra di vita. Mio Nonno girava le campagne per cercare "monete vecchie", lo guardavano di sbieco, ma poi erano ben contenti di disfarsi di quelle che consideravano patacche, ed essendo fuori corso, non potevi neanche comperarti una pagnotta. Mio padre ha fatto di tutto per invogliarmi al collezionismo. Ha notato che non mi piacevano le monete, ma dei quadratini dentellati colorati e quindi... vai con la collezione di francobolli della Repubblica !( ne ho una ventina di album ed in questo caso non potrei neanch'io comperarmi la pagnotta !). Però mi ha insegnato a catalogare, ad avere un senso estetico ed a chiedermi chi era Giovanni da Verrazzano piuttosto che Dante Alighieri. Nelle fredde Domeniche invernali, mentre io ero nel lavello a staccare francobolli, arrivava con una scatola di scarpe strapiena di monete d'argento incrostate di sporcizia ( chissà dove le aveva comperate!). Si metteva accanto a me e mi diceva: " Queste sono le 2 lire di Umberto, questi sono Aquilotti, queste sono Quadrighe primo e secondo tipo, vedi come sono brutte e sporche, saranno anche piene di microbi ! Adesso le facciamo rinascere ! ". Presto fatto: Bicarbonato di Sodio e acqua tiepida, una leggera sfregatura con le dita... e la moneta era bella e lucente ! ( Ahimè che scempio per i Soloni della numismatica !). Di fronte a questa magìa mi sono innamorato delle monete, lasciando i poveri francobolli a prendere polvere negli album. Ho cercato di fare lo stesso con mio figlio, ma si è fermato alle figurine dei Pokemon ed ai Giochi elettronici sul PC. Colpa di noi padri ? Tempi cambiati ? mah... non saprei dire. Ciao a tutti !1 punto
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Una meravigliosa frase su ciò che Roma rappresentò ci viene data da Rutilio Namaziano nel V secolo d.C. , nel "De reditu suo": "Fecisti patriam diversis gentibus unam...Urbem fecisti quod prius orbis erat" (Facesti una patria di diverse genti (popoli)...Facesti una città di ciò che prima era il mondo)1 punto
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Salve, rispondo da questo post non potendo dal cellulare in quanto Vodafone Rete sicura mi impedisce di aprire i vostri messaggi. Comunque leggo dal Pc. Mi dispiace per tutto quello che è successo, ma spero che tutto si aggiusti. Per quanto riguarda la moneta, causa di "infiammate", sto aspettando le nuove foto, fatte con luci diverse, perché per quasi metà è abrasa e potrebbe essere che quello che sembra un animale possa essere la parte inferiore di un personaggio seduto. Quando l'avevo vista, nel 2009 (i nostri tempi di pubblicazione sono lunghi) mi sembrava così ma poi quando ultimamente ho ricevuto le foto pensavo di averla confusa con un'altra simile in cui si vedono solo delle zampe. Se non sarò sicura , vedrò di andare a controllare di persona, perché per ora non sono a Genova. Intanto ringrazio tutti coloro che si sono prodigati nella ricerca ed auguro buon lavoro a tutti. Lucia Bertino1 punto
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Cari amici , e' mio obbligo chiarire la decisione che mi ha indotto ad uscire dal Forum , cosa che poco fa ho discusso positivamente con @Reficul , quindi per quanto mi riguarda , decisione annullata . Tutto era nato non da rancori di discussioni avvenute in questo Post , discussioni che seppur a volte un po' accese fanno pero' parte del "gioco" di un Forum , bensi' per altri motivi , che qui non intendo riaprire , ma che ho chiarito con la Direzione . Un carissimo grazie e saluto1 punto
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Buona giornata Arrivato questa mattina. Mi sono letto subito l'articolo del Signor Fuda "Omnibonus un intagliatore alla zecca dell'oro di Venezia tra Francesco Dandolo e Bartolomeo Gradenigo" e l'ho apprezzato molto. Complimenti all'autore che ha saputo trarre, da alcune informazioni note, conclusioni che, personalmente, ritengo condivisibili. Dell'anello posto tra i piedi del Cristo, relativamente ad un ducato a nome del doge Bartolomeo Gradenigo, se n'era già parlato nella discussione che segue, senza peraltro trovare una spiegazione. Il Signor Fuda ci offre una nuova ipotesi e cioè che quel segno non sia da considerarsi un semplice anelletto, ma la lettera "O" che sta ad indicare l'iniziale del maestro incisore Ognibene (Omnibonus); è una ipotesi suggestiva e degna di considerazione. Spesso, tra i piedi del Cristo, vediamo uno o più pallini; il più delle volte non sono altro che la parte terminale della mandorla nella quale è inscritto il Cristo, altre volte c'è un singolo pallino più grande rispetto a quelli formanti la mandorla e altre volte nulla; la “O” è effettivamente un segno differente e nuovo. E' effettivamente l'iniziale del maestro incisore Ognibene (Omnibonus), oppure un banale elemento decorativo? Io credo che quella “O” possa identificare effettivamente il maestro Ognibene; quello che non credo che si possa accertare è se questo elemento “parlante” sia stato autorizzato dalle magistrature competenti, oppure se l'inserimento fu una iniziativa arbitraria del nostro Ognibene, così semplice da non destare sospetti negli organi di controllo della zecca. Al Signor Fuda va il merito di aver dato una probabile spiegazione. saluti luciano1 punto
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Pubblica 1792 (variante). D- FERDINAN.IV.SICIL. ET HIER.REX La legenda presenta segni di ribattitura. sotto il busto lettera P. R- PVBLICA/COMMODI/TAS su tre righe (e piu' spazio fra loro) quasi a toccare il millesimo. Sotto 1792, anche qui leggermente incurvato verso il basso. In alto Corona Reale, con parte bassa "stretta". Ai lati le iniziali A. P. (In questo caso le lettere sono corrette). Ai lati corona d'alloro con 8 bacche per fronda, terminanti con gambi sottili e con nodo appena accennato. Contorno liscio. Peso 8,59 grammi.1 punto
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Inizio con la Pubblica, D- FERDINAN.IV.SICIL.ET.HIER REX Sotto il busto P. R- PVBLICA /COMMODI/TAS, su tre righe (con poco spazio fra le righe). Sotto 1792 leggermente incurvato. In alto Corona reale, con parte bassa "larga". Ai lati le iniziali del maestro di zecca Antonio Planelli A. P. La lettera A è stata ricavata da una V capovolta. Ai lati corona d'alloro con otto bacche per fronda, gambi grossi legati con nodo. Contorno a treccia. Peso 8,49 grammi.1 punto
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Nell’81 il giovane Pompeo, conquistata l’Africa, si arogò il titolo che era stato di Alessandro - “Magnus” - sostenendo di essere stato così acclamato dai suoi soldati. Intimatogli da Silla di conìgedare l’esercito e attendere di essere rilevato dal eletto eletto, non solo si rifiutò, ma portò le sue truppe in italia rpetenendo il trionfo, benché non fosse ancora stato console nè pretore; il dittatore gli riconobbe il titolo altisonante, ma gli negò il trionfo. Allora Pompeo, approfittando che sua moglie Emilia (figliastra di Silla) era morta di parto, sposò Mucia, imparentata colla potente famiglia dei Metelli; di fronte alle loro pressioni Silla dovette capitolare, ma con palese alterigia commentò “Trionfi, trionfi dunque!” (Plutarco). Pompeo ebbe il trionfo, ma non gli sfuggì il dispresso con cui gli era stato concesso. Questa moneta attesta direttamente questi lontani eventi: la testa dell’Africa, il titolo di Magnus, la quadriga trionfale (iconograficamente ripresa da un aureo di Silla, Cr. 367/2) e infine il ramoscello della vittoria (anziché il caduceo) in mano al trionfatore, segno che il trionfo è stato conseguito, non è più solo auspicato. Si pone a questo riguardo il problema della datazione: 1) Mommsen e Babelon proposero l’81, data del trionfo ottenuto prorpio per la campagna d’Africa; 2) Cavedoni e Crawford propone dono per il 71, data del trionfo su Spartaco; 3) Cohen il 67, forse in connessione con la lex Gabinia; 4) Eckel, Lenormant, Grueber, Sydenham e Zehnacker propendono per il 61, data del trionfo sui pirati e su Mitridate; 5) Mattingly propone un’emissione postuma del 46, a cura dei rifugiati pompeiani in Africa. Malgrado l’iconografia, Campana propone per considerazioni metrologiche di scartare la prima ipotesi (gli aurei di epoca sillana pesano 9,6 scrupoli, questo solo 8 scrupoli) e l’ultima (gli aurei cesariani sono nettamente più leggeri), osservando anche che Pompeo aveva combattuto da propretrore, non proconsole. Egli propende per la datazione del 71, considerato che del titolo di Magnus egli potè fregiarsi ufficialmente dopo la campagna di Spagna. Sono noti solo due conii di diritto e di rovescio e dovette, pertanto, trattarsi di un’emissione celebrativa1 punto
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