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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/02/19 in tutte le aree
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Il post di @falanto mi ha fatto venir voglia di prendere in mano i pezzi da 6 Cavalli di Ferdinando IV che ho in Collezione. Poi messi tutti in fila, li ho fotografati per farveli vedere. Noterete le diverse conservazioni, le patine del tempo o le passate spatinature fatte da mani inesperte, il colore diverso del metallo, i colpi e le usure sui rilievi..... Dovuti alla circolazione.... Dal passaggio di mano in mano e di tasca in tasca. Nati tutti da un unico posto... La zecca Napoletana... dopo un lungo girovagare, sono ora qui riuniti. Ogni pezzo con la sua storia da raccontare, uno fra tutti.... Il 6 Cavalli del 1791....coniato su un tondello di peso maggiore e usato come medaglietta, riporta nel taglio la macchia bianca del metallo usato per saldare l'appiccagnolo. Non so voi, a me da una forte emozione vederli tutti insieme. ?5 punti
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Sconfino nelle zecche italiane, ultimamente non capita così raramente. Quello di seguito è un acquisto recente, proviene da un’asta Inasta. Un piccolo modulo di rame, un soldo - troppo basso il peso per essere definito un doppio soldo. La conservazione per la tipologia è ancora buona, peccato per quel solco sulla guancia di Giovanni Sforza in cui si è insidiato del verde. Ho notato che esistono numerose varianti per la legenda al D/, con l’indicazione di Dominus - abbreviato in DOM, DOMI o altre forme - o meno, come in questo caso, PISAVREN. e quella che dovrebbe essere -probabilmente - nelle intenzioni una D. Vi lascio alla moneta e ai commenti, spero vi piaccia. Inutile dire che tutte le altre informazioni sono ben accette! Classificazione, curiosità, bibliografia... N.4 punti
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Secondo esemplare Pagani 205/A D'Incerti 184/D Proviene da un Listino del Grande Numismatico di Avellino.... Roland Becker, Ottobre 1998 Lotto 443 Peso grammi 27,40 Taglio inciso al rovescio.4 punti
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Buonasera a tutti gli utenti del forum. Stasera controllando il mio (oramai) inseparabile Magliocca, mi sono soffermato a pagina 345....Le Piastre dal 1840 al 1851. Ne osservavo le rarità assegnate dal nostro Pietro, alcune date ultimamente sono ostiche a reperirsi. Tipo le 1844. Rif. MAGLIOCCA 552 Comune. Sarebbe bello poter confrontare più Piastre del 1844 per trovare eventuali differenze nei conii. Inizio io.... La prima proviene da un Listino Rinaldi su Cronaca Numismatica del 2003, lotto 62 Conservazione assegnata da Rinaldi : qFDC Riferimenti: Pagani 205 D'Incerti 184/B Peso grammi 27,49 Taglio inciso al rovescio.4 punti
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Anche se con ritardo ho finalmente letto questo nuovo numero del Gazzettino, l'apertura tratta della divulgazione, una materia che deve sempre accompagnare la numismatica, infatti credo che non ci possa essere numismatica senza divulgazione, le due cose vanno e devono andare di pari passo, una e altra devono coesistere se si colleziona monete senza una minima base non si possono apprezzare appieno i piaceri che un tondello può regalare in tutte le sue sfaccettature, quindi divulgare è importante quanto il collezionare. Si parte con un primo articolo sulle moente di Cola di Rienzo, dove viene descitta la vita e le coniazioni di questo illustre personaggio della Roma del 1300, si prosegue con un articolo sulle monete Euro, che per ovvi motivi lascio giudicare ad altri, continuando con i confini della numismatica, dove l'autore fa conoscere la numismatica nascosta tra le rige della letteratura, ancora curiosità con le briciole numismatiche e la numismatica e proverbi, oppure numismatica e parole di tutti giorni, molte volte non si fa caso ma la numismatica è legata al nostro cuotidiano più di quello che si possa pensare. Si vede poi una guida formulario del 1903 per i Reali Carabinieri per la segnalazioni di eventuali falsari, si va poi nella Milano dell'800 con la medaglia di un importante benefattrice per la città. Viene poi pubblicato un Regio editto per i nuovi soldi del 1748 del Regno di Sardegna, Federico de Luca tenta poi di spiegare in poche parole perchè la numismatica alle volte non voglia accettare le scoperte recenti e perche si arrocchi sulle sue convinzioni del passato, poi si prosegue con una bella intervista all'artista Daniela Longo che operando nella Zecca di Roma ha realizzato degli splendidi capolavori sulle monete in euro, per la circolazione e per collezionisti. Ultimo la prima parte di un bell'articolo sulle bibliografie numismatiche che dal passato portano fino ai nostri giorni e quindi al digitale. Complimenti a tutti gli autori e collaboratori per l'impegno espresso nel realizzare questo Gazzettino n° 53 punti
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Salve , Gordiano III , forse il RIC 216 , la legenda al rovescio non e' ben leggibile .2 punti
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Non che io voglia essere un disfattista, ma a mio modesto parere non mi lascerei ingannare dalle fotografie, tanto meno da esemplari poco marcati. Già in passato le immagini sul forum hanno giocato brutti scherzi. Attenderei qualcosa dal futuro che sia di conservazione migliore! Nonostante il mio pensiero, è comunque piacevole leggere la discussione nella sua evoluzione.2 punti
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Grazie @ferdinandoII per aver condiviso la tua Piastra. Si, diverso decoro nel contorno..... La mia ha una rigatura "libera"..... Non delimitata come nelle altre due. Potresti dirci la scritta PROVIDENTIA OPTIMI PRINCIPIS nel taglio, se è incisa dritta o rovesciata?2 punti
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Il miglior metodo per intervenire è non intervenire. I restauri veri esistono, li fanno i professionisti e usano il medesimo materiale della moneta. Si tratta di integrazioni che però non si nascondono. Un restauro etico infatti deve necessariamente farsi notare per distinguersi dal materiale originario.2 punti
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Complimenti Mario, con questa intervista hai aperto una bella vetrina virtuale sul mondo numismatico anche per chi di numismatica non si interessa o comunque non ne è propio a conoscenza.2 punti
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Ho sempre amato la versatilità di un Grande come Aldo Fabrizi, qui in un omaggio di un bravo Enrico Brignano... Tra le altre cose era anche poeta, e da qui un'opportuna buonanotte ... «Magnà e dormì So' du' vizietti, me diceva nonno, che mai nessuno te li pò levà, perché so' necessari pe' campà sin dar momento che venimo ar monno. Er primo vizio provoca er seconno: er sonno mette fame e fà magnà, doppo magnato t'aripija sonno poi t'arzi, magni e torni a riposà. Insomma, la magnata e la dormita, massimamente in una certa età, so' l'uniche du' gioje de la vita. La sola differenza è questa qui: che pure si ciài sonno pòi magnà, ma si ciài fame mica pòi dormì.»2 punti
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taglio 1 euro paese Andorra anno 2016 tiratura 2.339.200 condizioni bb++ città Milano2 punti
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Eccola qua! Foto dopo bagnetto in acqua demineralizzata... In realtà non ha subito nessuna ripulitura, ha dei graffi vecchissimi (si è formata la patina sopra) ed è veramente sporca... L’impressione è che non richieda nessun intervento oltre a qualche altro lavaggio in acqua. Sono molto contento dell’acquisto?2 punti
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Sicuramente lo è per chi ama la divulgazione aperta a tutti gli appassionati.2 punti
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Già che siamo in tema di Sicilia, vi posto un acquisto di novembre. In sala da Bolaffi c’è stata un po’ di bagarre, ho dovuto superare la base non di poco per potermela aggiudicare. Vittorio Amedeo II grano 1719 ex coll. Denina, asta Bolaffi 29 nov. 2018 MIR 902 Vi lascio alle foto di Bolaffi e ai commenti, sono curioso di sapere la vostra in merito a questa controversa coniazione. N.1 punto
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Ritrovamenti di giugno, con super chicca finale Taglio: 2 euro Nazione: Germania A Anno: 2019 Tiratura: 6.000.000 Condizioni: BB Città: Bibione (Ve) Taglio: 2 euro Nazione: Germania D Anno: 2019 Tiratura: 6.300.000 Condizioni: BB Città: Bibione (Ve) Taglio: 2 euro Nazione: Germania F Anno: 2019 Tiratura: 7.200.000 Condizioni: BB Città: Bibione (Ve)1 punto
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@Fidelio intanto grazie per essere intervenuto, hai ragione da vendere nelle medievali in genere ci vuole cautela specialmente se studiate solo attraverso fotografie ma credo che chi scrive su questi denari abbia anche sviluppato un occhio particolare in grado di cogliere elementi non visibili ai più, con l'esperienza cambia anche la percezione del "malconcio" e del "consunto" infatti questi ultimi esemplari con "C" e "P" a inizio legenda sono stati presi in esame proprio per la loro inusuale leggibilità e ad aspettarne di migliori ho paura che avremmo veramente poco da postare e su cui fare illazioni.1 punto
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Potrebbe essere un denaro come questo? https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G32/21 punto
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Buongiorno, Albertoli. Premesso che non l'ho mai vista prima d'ora, non ritengo sia un falso. Si falsificano le cose che hanno già un notevole valore commerciale per trarne lucro, ma non credo che questa riscuota un interesse particolare sul mercato. E' di buona fattura, semmai lo stile nel 1935 era già in via di superamento a favore di quello razionalista che stava arrivando non solo in Italia e che caratterizzò le opere del regime, dalla architettura alle arti figurative, medaglie comprese. E' una medaglia omnibus, le scritte sono sostituibili. Un fascio al centro della medaglia, contornato dai rami e fronde di una quercia, direi di averlo visto in una medaglia mostrata di recente qui nel sito, purtroppo non riesco a ricordare il titolo della discussione per poterlo verificare. La figura femminile che stringe un serto penso sia la Vittoria, anche se non reca le ali come spesso accade nelle sue raffigurazioni. Sotto il cartiglio con la scritta Il Capo del Governo mi sembra di scorgere un marchio o una sigla : è così ? Mi spiace non poterti aiutare ad identificarla, spero che qualcuno la conosca e possa aiutarti. Saluti.1 punto
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Biga con gli elefanti, fantastica rappresentazione di quel mondo che fa tanto sognare ...splendida moneta !1 punto
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Ciao, indubbiamente questo e’ un ulteriore tassello che si inserisce in un piano più strutturato di divulgazione del mondo Numismatico, se parliamo di internet e di comunicazione globale questo e’ un veicolo indubbiamente prestigioso e veramente ampio.1 punto
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Proposto innumerevoli volte senza trovare uno straccio di appoggio.....1 punto
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Altra grande vetrina, articolo su Cronaca Numismatica, complimenti anche per questo.1 punto
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@Rocco68 sei qualcosa di indescrivibile, hai una conoscenza della materia da far paura, io i particolari che hai citato non li avevo notati, non è stata una semplice svista la mia, ho fatto un analisi superficiale, ma ti terrò d'occhio, c'è tanto da imparare da te, grazie per la condivisione dei tuoi studi.1 punto
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Da Amiso sul Ponto, al tempo di Mitridate VI, un bronzo con una particolarissima testa di guerriera al diritto : la testa di una Amazzone con il capo coperto da una testa di lupo . Passerà domani in asta Obolos 13 al lotto 285 .1 punto
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Io sarei l'ultima persona ad aver diritto di esprimersi in merito a questa discussione ( un post di @apollonia sull'ortografia, di qualche tempo fa, me lo sogno ancora di notte) però trovo certi errori offensivi nei confronti di chi legge, sono sintomo di pigrizia o superficialità e quindi scarsa considerazione per gli interlocutori. Al giorno d'oggi non è così difficile togliersi un dubbio grammaticale grazie alle nuove tecnologie, basta volerlo fare. Purtroppo non si tratta solo dello scrivere ma anche del parlare, spesso mi capita di interloquire con persone che magari hanno bisogno di me ma che non fanno lo sforzo di esprimersi chiaramente e precisamente per permettermi di aiutarle e lo fanno per pigrizia o per sufficienza oppure dando per scontato che io le debba comprendere pur non avendo a disposizione tutte le informazioni che esse possono darmi, allora faccio il finto tonto e le costringo a sforzarsi fino a che non dicono tutto ciò che sono tenute a dirmi, non vi dico... Certe scene... Sembrano contorcersi come larve, le vene michelangiolesche si gonfiano e gli incarnati diventano paonazzi, tutto perché li ho obbligati a concentrarsi, a cercare le parole giuste... Ad essere precisi e pertinenti. Poi, naturalmente, tutto dipende dal livello culturale di una persona... ma non ne sarei così sicuro.1 punto
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Taglio: 2 euro Nazione: Germania G Anno: 2019 Tiratura: ?? Condizioni: qFDC Città: Torino Note: NEW1 punto
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Diciamo di sì ho cercato di ricordare i punti base almeno per me, il ruolo del collezionismo Numismatico, la divulgazione, il trapasso generazionale, la moneta come documento ed emozione, la ricerca interiore delle proprie radici con citazioni dovute e significative almeno per me di questi anni come per Lamoneta ( come non ricordarla sempre ! ) il Cordusio, il Gazzettino, Ambrosiana e altro ancora ....1 punto
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Innanzitutto bellissima moneta ! Penso che ti riferisca soprattutto alla testa del cavaliere che risulta quasi sdoppiata. Secondo il mio modesto parere è un leggero salto di conio. Nel 1500 immaginiamo come venivano coniate le monete: Un povero energumeno batteva con una mazza sul punzone una o due volte. Magari si spostava un po' il tondello e quindi la moneta non era precisa. Ribattitura su precedente moneta ( magari di altro Stato ( Ducato, Contea ) ? Si dovrebbero evidenziare tracce del vecchio conio. PS: Sei collezionista di Monete del Marchesato di Saluzzo ? Cosa ne pensi del Tallero di Margherita di Foix ? Medaglia o moneta ? Sto cercando un po' di documentazione in proposito...1 punto
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La storia passata e recente ci informa che presso molti popoli , impegnati in guerre offensive o difensive , furono inventate delle particolari armi atte a sorprendere negativamente i potenziali nemici ; alcuni esempi di queste armi segrete antiche e recenti furono il “fuoco greco” , gli “specchi ustori” e gli “argani” di Archimede , le “armi da assedio” , l' “esplosivo cinese” , il “carro coperto” di Leonardo anche se forse mai utilizzato in battaglia , fino ad arrivare alle “V1 – V2” tedesche e alla “bomba H” americana . In questa corsa verso l' arma che avrebbe dovuto permettere di vincere una guerra o almeno di portare ad una pace vantaggiosa , non furono esenti neanche i Romani , popolo antico pragmatico per eccellenza . Siamo nella prima guerra punica , apertasi con l' invasione romana della Sicilia dopo chiamata di aiuto dei Mamertini , che diventera' alla fine della guerra la prima provincia romana fuori dell' Italia , guerra che duro' 23 anni con alterne vicende e che stremo' militarmente ed economicamente le due potenze mediterranee in lotta : Cartagine e Roma . Roma potenza militare prevalentemente di terra composta di un esercito di cittadini , si trovo' ad affrontare una potenza marittima di primo livello , ma avente un esercito prevalentemente di mercenari ; sia Cartagine che Roma dovevano affidarsi alla marina per raggiungere le coste siciliane , facile per Cartagine seppur piu' distante , meno facile per Roma anche se molto piu' vicina alla Sicilia ; il concetto di facile o meno facile era vincolato alla marina militare , numericamente per imbarcazioni e per abilita' marinara superiore quella cartaginese , di gran lunga inferiore in tutto quella romana . La marina era l' arma che avrebbe deciso della guerra perche' , da una parte e dall' altra , avrebbe vinto chi delle due potenze fosse stata in grado di impedire via mare i rifornimenti in uomini e mezzi agli eserciti in guerra sul territorio siciliano come in effetti avvenne , Roma vinse le tre piu' importanti battaglie navali : di Milazzo , di Capo Ecnomo , delle Egadi e vinse la ventennale guerra . La tradizione storica ci informa che i Romani copiarono una nave da guerra cartaginese catturata e che da questo modello produssero centinaia di navi militari in vari cabotaggi , in pochi mesi , ma questo sarebbe bastato a vincere una guerra ? Certamente no contro gli esperti cartaginesi , occorreva una invenzione , un colpo di genio e i Romani lo trovarono ; ma quale era il motivo primo di questa ricerca di una invenzione geniale ? Quello di trasformare una battaglia navale in qualcosa che somigliasse ad una battaglia campale dove i Romani non avevano eguali , trovarono la soluzione nel Corvo da marina e vinsero la guerra . Praticamente con l' introduzione del Corvo le battaglie navali non avvenivano piu' solo per speronamento tramite il Rostro delle navi nemiche dove vinceva chi affondava piu' navi avversarie , ma con il Corvo iniziava la tattica dell' arrembaggio che portava alla cattura della nave nemica ricavandone anche un vantaggio materiale . La tradizione ci tramanda questa nuova arma marinara con questo nome , forse a causa del lungo uncino un po' ricurvo che posto sotto la passerella nella parte finale , doveva bloccare , uncinare , la nave nemica e che assomigliava al becco di questo uccello . Il Corvo era infatti un congegno in legno utilizzato per abbordare una nave utilizzato dai Romani nelle battaglie navali della Prima Guerra Punica contro Cartagine . Come era fatto questo Corvo ? E dove era posto nel ponte della nave ? Una testimonianza diretta viene da Polibio lo storico di Roma di nazionalita' Greca ; Nel libro III delle Storie , Polibio descrive il Corvo come una passerella mobile , quindi in grado di ruotare su se stesso , di alzarsi e di abbassarsi a secondo delle situazioni di utilizzo , la passerella era larga 1,2 metri e lunga 10,9 metri , con un piccolo parapetto su entrambi i lati alto fino al ginocchio . Il ponte era dotato di uno o due uncini in metallo alle estremità che agganciavano la nave nemica consentendo ai sodati romani di combattere quasi come fossero sulla terraferma , Polibio non dice pero' in quale punto della nave fosse posizionato ; si presuppone fosse posizionato vicino la prua della nave e che in posizione di riposo la passerella fosse adagiata sul ponte parallelamente all' asse lungo della nave per motivi di stabilita' della nave in fase di navigazione ; se al contrario fosse stato invece alzato in posizione verticale avrebbe sbilanciato la nave specie in condizione di mare mosso ; descrive pero' il modo in cui avveniva l' abbordaggio : “quando i Corvi impigliatosi nei tavolati della tolda nemica avevano unito le navi , se queste erano unite per i fianchi , i soldati abbordavano da ogni parte , se erano unite a prua a due a due salivano in fila attraverso il Corvo stesso ; i primi si difendevano opponendo gli scudi , gli altri si proteggevano i fianchi appoggiando l' orlo degli scudi sul parapetto” Da queste descrizioni di Polibio ne sono state ricavate varie interpretazione tutte abbastanza somiglianti tra loro , ma rimangono ipotesi . Esiste qualche testimonianza o prova antica del Corvo ? Questa prova , forse , potrebbe giungerci dalla numismatica dell' epoca in cui “visse” il Corvo . Nei bronzi repubblicani esistono raffigurazioni nei rovesci della famosa prua di nave con i vari simboli , globetti e divinita' relativi al valore e con la scritta ROMA ; in una di queste monete , si nota nel rovescio , sopra il ponte della nave , uno strano oggetto , o almeno a me pare tale , che ad una attenta osservazione sembra molto somigliante alla descrizione del Corvo fatta da Polibio , il tutto naturalmente molto stilizzato , tale da farlo entrare nell' ambito ristretto di una moneta : si nota una passerella adagiata sul ponte alla cui estremita' destra e sotto sembra esserci l' uncino o becco del Corvo , lungo la passerella circa a meta' pare di vedere un piccolo parapetto in una singola rappresentazione , dalla parte opposta all' uncino o Corvo , sotto la passerella , sembra esserci il meccanismo per alzare e ruotare il Corvo in caso di attacco alla nave nemica , addirittura pare di vedere una ruota dentata , ruota ad ingranaggi che sembra fosse gia' conosciuta , come risulterebbe dal famoso congegno meccanico noto oggi come macchina di Anticitera o meccanismo di Antikythera forse di fabbricazione siciliana o greca , la passerella sembra collegata ad una specie di albero che si trova anch' esso parallelo sotto la passerella , forse per aiutare l' alzo del Corvo o per stabilizzarla meglio quando questa veniva percorsa dai soldati romani all' arrembaggio della nave nemica , in considerazione che comunque le due navi unite dal Corvo non erano certamente stabili . Se tutto questo fosse reale , sorgerebbero pero' alcuni problemi di datazione , il Corvo fu utilizzato dai Romani per la prima volta nel corso della battaglia navale di Milazzo , cioe' nel 260 a.C. e su questa data non ci sono dubbi , mentre il tipo di moneta in foto , che tanti dettagli possiede dell' oggetto e da cui e' ricavata l' ipotesi circa il Corvo , sembra essere stata coniata tra il 217 / 215 a.C. . Le due date non coincidono ; fermo restando la data della battaglia navale di Milazzo , potrebbe essere alzata la data di emissione della moneta di circa 45 anni ? Oppure fermo restando la datazione ufficiale della moneta , che questa tipologia fosse “commemorativa” delle battaglie navali della prima guerra punica ? Domande e risposte non facili , ma questo e' il bello della ricerca storico nuimismatica .1 punto
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Non è proprio il massimo quando un amministratore va "off topic" ma mi prendo questa responsabilità per puntualizzare un paio di cose (se volete replicare contattatemi privatamente perché non voglio danneggiare ulteriormente questa interessante discussione). 1. Il forum non ha nessuna fissazione per gli aurei falsi caro @art74. Questa è assolutamente un'affermazione infelice che considero altamente diffamatoria. Il forum come è noto non possiede un pensiero proprio, ma è uno spazio di discussione dove più persone esprimono pensieri, concetti e a volte giudizi. Questa discussione ne è un esempio concreto, ci sono quelli dubbiosi, quelli che hanno certezze assolute sull'autenticità e quelli convinti della non autenticità (pochissimi, forse nessuno). Quelli che appartengono a queste tre "classi di pensiero" potrebbero risentirsi, potrebbero infastidirsi o addirittura innervosirsi nello svolgersi della discussione. Ma la verità è che da post come questi che nascono discussioni di un certo interesse numismatico. @art74 io capisco che alcune informazioni non possono essere rivelate per ragioni di sicurezza, ma si può comunque intervenire dando un contributo tecnico-scientifico. Prendersela con il forum o con il poco tempo a disposizione o con quello che la pensa diversamente non serve assolutamente a nulla, non serve al forum, non serve alla numismatica e principalmente non serve a chi come te fa della nostra passione una professione. 2. Qualcuno ha scritto "se allora è così allora smettiamo di comprare monete", io potrei rispondere "se allora è così diamo tutto per buono" e annulliamo ogni tentativo di discussione che mette in discussione l'autenticità di una moneta o che insinua dubbi. Sapete quante segnalazioni di falsi, ritenute poi giustificate, sono arrivate a case d'asta o a serissimi e preparatissimi commercianti grazie ai "siffatti superesperti" citati da @rorey36? tante... perché come scrive @Tinia Numismatica tutti possono sbagliare, anche il superesperto. La cosa bella è che quando c'è un errore, un refuso arriva subito anche la rettifica, si corregge il tiro senza troppi problemi. Questo non significa che chi scrive su lamoneta.it è più bravo di tizio o di caio o che qualcuno crede di essere meglio degli esperti del BM, significa appunto che tutti possono sbagliare e che questo luogo andrebbe utilizzato per chiarire eventuali dubbi. Dubbi che potrebbero essere chiariti ancora meglio dagli "esperti", quelli veri, quelli certificati da voi e non dai "nostri sedicenti esperti", invece ci sono, come sempre, risposte stizzite, parole non dette e addii strappalacrime. No grazie, tutto questo non serve a nulla. Concludo ringraziando chi, nonostante tutto, ha continuato in questa discussione ad argomentare e dialogare con estrema educazione. Continuate così.1 punto
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Abbi pazienza, ma da quando sono cliente, e parliamo di decadi, le tempistiche sono sempre state piuttosto lunghe e qui sul forum si è sempre dibattuto su ritardi, inefficienze e problematiche gestionali dell'UFN. Non si tratta di una novità. Quindi mi chiedo, se sapevi che era così, perché lo è sempre stato, perché hai chiesto di iscriverti alle liste ?1 punto
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Mi sembra una moneta genuina e quindi il tuo contributo è notevole. Oltretutto è ( a mio parere ) un BB e quindi circolata non poco. Ti sarei grato se potessi fare una ricerca e riferire quando e dove è comparsa. Io mi baso sia sui Cataloghi che riportano pedissequamente dati desunti dai pochi documenti della Regia Zecca Sabauda e dai passaggi in Asta o presenza in Collezioni. I Cataloghi riportano la Tiratura e la rarità ( in questo caso: 42151 e R4 - non si sa perchè non R5 ..e senza valutazione commerciale). Nei vari archivi che ho consultato ( qualcuno però inizia dal 2000 ) sembra non sia mai apparsa. Anche nell'archivio di questo forum è citata come R4 ma manca la foto. Chissà se qualcuno del forum riconosca la sua moneta e ci racconti la storia.. Ciao e grazie per il contributo.1 punto
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Foto tratta da un vecchio (10 anni fa? ) post, che non riesco più a rintracciare. Il titolo era non su questo esemplare. A meno che non abbiano preso il dritto del 1845 Ge e il rovescio di una data per Torino....1 punto
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Non si finisce mai di imparare.Siete più' istruiti di un catalogo numismatico1 punto
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Io non riesco ad utilizzare i vari gradi di conservazione, ma per la tipologia la conservazione non è male.. normalmente le conservazioni sono pessime, anche se ultimamente ho visto in vendita degli esemplari in discreta conservazione.. Moneta più che collezionabile, ma il colore sembra quello del bronzo, effetto della foto?1 punto
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Trattasi di una 13 torri... Con una sola piccola differenza...1 punto
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Perfetto, allora non mi resta che attendere. Grazie, Salvatore1 punto
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Assolutamente si, appena riesco inserisco alcune delle mie banconote relative a quel periodo. Nel frattempo ti allego questo interessante link. https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&uact=8&ved=2ahUKEwigl4Ge0KjdAhXFCuwKHa6oBpYQFjAAegQICBAB&url=https%3A%2F%2Fwww.coleccionescaballero.com%2FHistoria_billete.php&usg=AOvVaw0_9vrdG3TVmgXJjB--eIzF Saluti.1 punto
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Bè FDC pieno direi proprio di no, l'usura c'è e si nota anche bene, a mio parere si ferma all'SPL. Vi posto un ingrandimento dei rilievi più alti, messi confronto con una moneta in FDC.1 punto
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