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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/03/19 in tutte le aree
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Ciao ragazzi, vi mostro un po' di francesconi oggi! Il resto delle foto domani appena posso.4 punti
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Certamente si poteva scrivere di più...d'altro canto è specificato nell'ultima riga della parte generale, prima delle schede dedicate alle singole monete, che si tratta di una semplice comunicazione, ovvero presentazione e descrizione di monete inedite e/o rare e dimenticate, segnalate da collezionisti francesi e certamente provenienti dai territori di circolazione dei tipi imitati. Il particolare che invece si voleva evidenziare è relativo alle dinamiche che portavano alla produzione, al ritiro e alla distribuzione di queste produzioni. Va evidenziato infatti che queste pratiche (ordine, ritiro e distribuzione a cura di commercianti "francesi" con destinazione specifica ai territori di circolazione dei tipi imitati) generalmente non erano correttamente percepite dagli amici francesi che pensavano che queste monetine iniziassero la loro circolazione dai territori di produzione per irradiarsi poi ai territori limitrofi (vedi discussione in collegamento). http://www.numismaticom.com/t8940-desana-liard-de-delfino-tizzone e per tale motivi, grazie alla disponibilità della redazione di Panorama Numismatico (che ringrazio anche qui, pubblicamente) è stato possibile, oltre alla pubblicazione cartacea, rendere disponibile online una versione bilingue... italiano/francese. Per chi, non disponendo della rivista, volesse leggere l'articolo di cui qui si scrive (versione in francese a fondo pagina)... https://www.panorama-numismatico.com/alcuni-inediti-di-frinco-e-passerano/ Per quanto riguarda la presenza della vacca nella moneta con H coronata, va precisato che questa è il simbolo di zecca dell'atelier di Morlaas in quanto simbolo della regione del Bearn (https://it.wikipedia.org/wiki/Béarn) e quindi presente solo nelle monete emesse da questa zecca (già loro abbastanza rare). I liard con H coronata prodotti da altre zecche presentano altri segni particolari; La lista dei segni sulle monete reali francesi: https://fr.numista.com/numisdoc/les-points-secrets-et-les-differents-d-ateliers-sur-les-monnaies-royales-francaises-109.html Da ultimo la questione della non perfetta riproduzione dell'originale imitato (posizione ed estensione della data). E' un particolare che si nota in tutte le imitative (che si definiscono come tali proprio per questo motivo): l'inserimento di particolari caratteristici e differenti rispetto all'originale, ovvero: monogrammi distorti, date e legende diverse, associazione di particolari del verso nel dritto e viceversa...tutto ciò permetteva di sfuggire (o almeno di provare) all'accusa di falsificazione. Da questo punto di vista resta emblematica la legenda del soldo di Guastalla emesso a nome di Cesare I Gonzaga ed imitante il soldo emesso a Chambery (Francia, guarda caso) a nome di Emanuele Filiberto in cui la legenda originale IN TE DOMINE CONFIDO venne sostituita con lo sbeffeggio VT VIDEANT ET CONFVNDAT (perchè la vedano e si confondano...) https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CIG/1 E qui mi fermo un saluto Mario4 punti
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Taglio: 2€ CC Nazione: Finlandia Anno: 2016A Tiratura: 984.000 Condizioni: BB Città: Bibione (Ve)4 punti
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Abbiamo dunque delle monete molto simili per tipologia, che indicano la zecca emittente ma anonime per quanto riguarda l'autorità emittente. 1. Per Aquileia, con l'immagine del patriarca. 2. Per Latisana (di dominio dei conti di Gorizia, dipendente all'autorità ecclesiastica di Aquileia). Vi è raffigurato un vescovo( il patriarca ?). 3. Per Gorizia, coniate a Lienz. Vi è raffigurato un vescovo. 4. Per Trieste. Vi è raffigurato un vescovo. 5. Per Kostanjevica. Vi è raffigurato un regnate temporale, evidentemente un duca. Ad Aquileia abbiamo Pellegrino II, patriarca dal 1195 al 1204. Volchero dal 1204 al 1218. A Gorizia abbiamo i conti Meinhard II dal 1186 al 1232 e Engelbert III dal 1186 al 1220. A Trieste abbiamo Wolcango , vescovo dal 1192 al 1199 e Givardo , vescovo dal 1199 al 1212. In Carniola abbiamo Bernhard von Spanheim dal 1202 al 1256. Indubbiamente questa nuova moneta posta indietro l'attività di zecca di Kostanjevica/ Landstrass, che era soggetta alla diocesi aquileiese. La zecca ducale era a Sant Veit che aveva iniziato l'attività nel 1205, ma la nuova moneta ci dice che prima di questa data sono state coniate monete scodellate col toponimo Landstrass. Monete diverse nella forma (sono scodellate) da quelle salisburghesi. Anonime. Coniate tutte nel territorio soggetto alla diocesi aquileiese. Gli anni probabili di emissione dovrebbero essere compresi tra il 1202 (Bernardo duca di Carniola) e il 1204 (morte di Pellegrino). Se i conti goriziani non battono moneta oltre il 1202 l'anno che interseca le varie tipologie dovrebbe dunque essere quello, il 1202. Ragionando sulle date, dovremmo rivedere l'attribuzione della moneta triestina a Wolcango (morto nel 1199) ma pensare invece a Givardo, vescovo dal 1199 al 1212. Questo se le monete non erano imitazione l'una dell'altra (per comprensibili motivi commerciali) ma vi era un motivo più profondo. La volontà di staccarsi dal la tipologia frisacense? Il tutto sotto patrocinio di Aquileia?3 punti
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L’esemplare è di notevole interesse ed è stato ampiamente discusso in uno studio sui divisionali argentei di Taranto del V sec. a.C. (M. Taliercio Mensitieri, Le frazioni d’argento nella monetazione di Taranto nel V secolo a.C., in AA.VV., La monetazione di Taranto. Le monete degli Ostrogoti e dei Longobardi in Italia. Atti del IV Congresso Nazionale di Numismatica - Bari 2012, ed. Bari 2013, 53-76). Esso si raccorda per la presenza della testa femminile, agli stateri del V gruppo della classificazione Fischer-Bossert, datati al 470-465 a.C. CNG, TRITON XXII, 8.1.2018, 8 Nello studio di cui sopra si evidenzia come la testa femminile costituirebbe l’elemento di raccordo di ben 4 nominali distinti per peso e modulo: A) Dracma (1/2 statere; p.m. gr. 3.80; mm. 16) DR. BUSSO PEUS NACHFOLGER, 409, 25.4.2013, 11 AR Dracma, gr. 3.94 B) Litra (p.m. gr. 0.73; mm. 10) LHS NUMISMATIK AG, AUCTION 95, 25.10.2005, 434 AR Litra, gr. 0.83 C) Emilitra (p.m. gr. 0.35; mm 8-6) HARLAN J. BERK, LTD., 116TH BUY OR BID SALE (2000), 141 (ex Vlasto coll., 1187) AR hemilitra, gr. 0.35, mm 8 D) Hexas (?) Si tratta di un pezzo molto raro citato da Rutter (HN, 842) che rimanda ad uno studio di Brunetti (L. Brunetti, Sulle frazioni dell'argento tarentino, in "Numismatica", XV, 1-6, 1949, 1-33) Per la dracma, il peso di ca. 3.80 gr. e la scelta del mezzo ippocampo sembrerebbero suggerire una divisione binaria dello statere tarantino le cui frequenze ponderali, come illustrato da Garraffo, non si discostano eccessivamente dal peso teorico dello statere di piede acheo-corinzio (gr. 8,00-7,90). Nel contempo, come evidenzia la Taliercio, proprio la coniazione della dracma di 3.80 gr. veicola l’identificazione come litra del pezzo corrispondente ad 1/5. Quest’ultima e le sue frazioni (emilitra ed hexas?) risultano accomunate sul piano tipologico dalla scelta della conchiglia che ne suggella l’appartenenza all'emissione in oggetto. Una scelta, peraltro, che si renderebbe necessaria nell’ipotesi di un sistema “misto”, che contempla nominali riferibili tanto alla litra quanto all’obolo. La coniazione di un valore pari alla metà dello statere è stato ricondotto all'influenza del sistema attico da Stazio e considerato da Garraffo come nominale di raccordo con le dramme veline. Esso, inoltre, non appare estraneo all’ambiente delle colonie achee della Magna Grecia. Singolare infatti appare il caso di Metaponto, che pur adottando il criterio di frazionamento ternario proprio del sistema ponderale corinzio emette, in via eccezionale nella seconda metà del V secolo, una dracma pari alla metà dello statere (Noe 320) e un divisionale (Noe 360) contrassegnato da spiga/5 crescenti di gr. 1,01 ca., pari a 2 oboli e ½ del sistema acheo, che corrisponde sul piano ponderale ai dioboli imperniati sul sistema binario emessi da Taranto e da Heraklea. Noe 320 - CNG, MbS 69, 2005, 46 (gr. 3.95) Noe 360 - 1.01 gr., Vienna (“double struck, condition very poor”)3 punti
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Ciao Gianmacioce, hai ragione, sono stato un po' superficiale, vediamo di esaminare un po' la tua "moneta" per quello che si deduce dalle foto non eccelse , intanto la patina che è inesistente poi il materiale, che non ci hai comunicato ma che potrebbe bronzo o rame o una qualsiasi lega moderna, l'iconografia mi è sconosciuta, un profilo barbuto vagavente di stile "severo" ed un kantaros ma sicuramente è una mia mancanza anche se di monete antiche ne ho viste perecchie. Fino ad ora solo incertezze, però se la osserviamo dal punto di vista stilistico, posso dirti con sufficiente sicurezza che si tratta di una inguardabile "riproduzione" moderna ( riproduzione o creazione di fantasia non saprei dire), certo è che mai ho visto una moneta antica con uno stile così infantilmente moderno, devi sapere che nessun autore di manufatti può esimersi completamente dal riversare nella sua opera quelli che sono le tracce degli stilemi del periodo a lui coevo o meglio non riuscirà mai a riprodurre completamente quelli dell'epoca relativa al manufatto da lui ricreato. In questo caso è palese uno stile completamente avulso da qualsiasi periodo storico. Naturalmente si tratta della mia opinione, basata sulla mia esperienza e sulle mie conoscenze, spero che qualcuno magari più ferrato di me mi possa smentire. Interessante sarebbe conoscerne l'esatta provenienza, sempre se non sono indiscreto... Ciau.3 punti
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@avgvstvs@margheludoScetticismi a parte...vedo bene anche io la P. Allo stato dei fatti, attualmente quanti ne sono censiti nel forum con tale presunta caratteristica? Inoltre, Michael Matzke durante i suoi studi di classificazione non ha mai accennato a tale tipologia nonostante le quantità analizzate. Saranno una variante o errori di conio?2 punti
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Taglio : 2 € CC Nazione : Francia Anno : 2011 Tiratura : 10.000.000 Conservazione: MB Citta : Salerno2 punti
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Mi ricorda "Ghost" quando lo spirito (Patrick Swayze) entra dentro un'altra persona per baciare Demi Moore ... ma questa volta il bacio è più pungente.2 punti
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Taglio: 2 euro Nazione: Slovacchia TYE Anno: 2012 Tiratura: 986.000 Condizioni: BB Città: Bibione (Ve)2 punti
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@Fidelio intanto grazie per essere intervenuto, hai ragione da vendere nelle medievali in genere ci vuole cautela specialmente se studiate solo attraverso fotografie ma credo che chi scrive su questi denari abbia anche sviluppato un occhio particolare in grado di cogliere elementi non visibili ai più, con l'esperienza cambia anche la percezione del "malconcio" e del "consunto" infatti questi ultimi esemplari con "C" e "P" a inizio legenda sono stati presi in esame proprio per la loro inusuale leggibilità e ad aspettarne di migliori ho paura che avremmo veramente poco da postare e su cui fare illazioni.2 punti
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Ciao @Fidelio, il problema è che per queste particolari emissioni lo stato che vedi è la norma, per una questione produttiva. Per questo, più che aspettare un esemplare ben leggibile (che presumibilmente non arriverà mai) è necessario osservare e memorizzare molti esemplari in modo tale da allenarsi ad eliminare il "rumore di fondo" che inevitabilmente queste monete si portano dietro. Confrontarsi poi con gli altri Amici che partecipano alla discussione è poi enormemente costruttivo e... sbagliando si impara!2 punti
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L'attività di zecca a Kostanjevica e le sue fasi iniziali. Nel giugno 1195, in una dieta promossa a Milano dall'arcivescovo salisburghese Adalberto, viene emanato un editto, da parte dell'imperatore Enrico IV, in cui si proibisce di imitare le emissioni di Salisburgo. (Fig. 1) Fig. 1 Aquileia e la sua zecca, con Pellegrino II fa coniare allora monete larghe, scodellate, di fattura originale e stilisticamente ricercate, staccandosi dell'influenza frisacense: un denaro anonimo (M.I.R. Triv. z.m., n°8) che reca impressa la figura del Patriarca al dritto e un tempio con frontone tra due torri al rovescio. (Fig. 2) Con legenda AQVILEGIA P Fig. 2 Questo denaro viene quasi subito (poco dopo il 1195) preso a modello dalla collegata zecca tergestina (Trieste) e dal suo Vescovo Wolcango. (M.I.R. Triv. z.m., n° 273; Fig. 3) Con legenda TRIES EPISCOP Fig. 3 e dalla Contea di Gorizia (Mainardo II, 1186-1232 in coabitazione con Engelberto III,, fino al 1220) con due differenti indicazioni di zecca: la città di Lienz, con la legenda LIVNZALIS o DELIVNZO, (M.I.R. Triv. z.m., n° 102-3; Fig. 4) e la cittadina portuale di Latisana, con la legenda PORTVTESANA (M.I.R. Triv. z.m., n° 170; Fig. 5) Fig. 4 Fig. 5 La distinzione di legenda probabilmente indica una differente destinazione d'uso: i primi per i mercati posti nei territori d'oltralpe, i secondi per i territori ed i mercati posti tra l'arco alpino e il mare Adriatico. Le emissioni goriziane smettono di essere prodotte prima del 1202, come si evince dal carteggio Patriarca/Conti in cui vengono sottolineate alcune usurpazioni da parte goriziana dei diritti/doveri tra cui anche quello di coniar, o meno, moneta. Nel territorio, che durante il medioevo viene definito Carniola, corrispondente oggi a parte dell'odierna Slovenia, dopo l'estinzione della famiglia Eppenstein il Duca carinziano Bernhard II di Spanheim (1202-1256) ne eredita alcuni possedimenti. Landstrass acquisisce potere amministrativo/commerciale nonché politico e alla pari di Lubiana il Duca vi apre due zecche. Queste zecche, strettamente connesse, a causa dell'influenza dominante del Patriarcato di Aquileia nell'area, agli inizi della loro attività emettono denari a imitazione degli scodellati aquileiesi e successivamente, per esigenze commerciali vengono coniati anche denari (pfennig) sul piede delle emissioni frisacensi. (Fig. 6) Ad oggi la letteratura numismatica assegna a Landestrass e Lubiana denari imitanti, almeno al rovescio, le coniazioni patriarcali di Volchero (1204-1218, M.I.R. Triv. z.m., n° 9-10) indicando un periodo prossimo al 1215 l'inizio delle emissioni. Un ritrovamento recente, con il metaldetector (per ovvie ragioni si omette luogo e nome del rinvenitore), di un denaro scodellato del tutto simile alle emissioni sopra descritte di Aquileia, Trieste a nome di Landstrass permette di anticipare di almeno un decennio l'attività di coniazione. Si tratta di un denaro scodellato (peso: 0,9 grammi circa, diametro: 21 mm) che ricalca lo stile delle monete del Patriarca, e parente stretto del Duca, Pellegrino II. Il peso, inferiore a quello dei paralleli denari di Aquileia/Trieste avvalora l'ipotesi che si tratti di un'imitazione creata, come nel caso della Contea di Gorizia, per approfittare della favorevole accoglienza ad essi riservata.2 punti
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Vi propongo una intervista che mi e’ stata fatta sul sito della rivista AD Architectural Digest, rivista di case, designer, arte, cultura con visualizzazioni sul sito di 1.200.000 contatti mensili. Il titolo e’ “ Collezionare numismatica “, si affrontano diversi e vari temi, anche Lamoneta e’ citata. Credo che la nicchia numismatica si debba aprire sempre più verso l’esterno, verso la società, i mezzi comunicativi prestigiosi e con grandi accessi come per esempio questo, gli esempi in prospettiva possono essere molti, per il momento buona lettura ! https://www.ad-italia.it/news/2019/06/26/collezionare-numismatica/?fbclid=IwAR1zn69kfHL7Rz5QNvCFXRROUr5f_8wuw9fF5W2TjMvw_N7FucAGPN4-luA&refresh_ce=1 punto
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Secondo me prima o poi noi dovremo confrontarci con nuove tecniche di produzione, che replicheranno (cloneranno) le monete in maniera sempre più perfetta. In un' altra discussione si parla della scoperta di un aureo in Inghilterra e si discute vivacemente sui "vari capelli che vengono divisi in quattro" [citazione, NDR] ed è da lì che ho preso lo spunto per questo mio post. Adesso venite con me e facciamo finta che... =========================== - Facciamo finta che mi portino una moneta da fotografare, magari per un'asta. - Facciamo poi finta che io possegga uno scanner macro 3D (altro che electrotype!) e che - oltre alle foto - faccio anche uno scan come questo: che porta ad un risultato così: Ma a me non serve una copia digitale! Ne voglio una vera! Per fortuna che faccio finta di avere una stampante industriale 3D come questa: che ha queste caratteristiche: Materiali Acciaio, Molybdenum, Tungsten, Titanium Accuracy ± 5 μm (Attention, please & prego: +/- CINQUE MICRON!) e che fa cose simili Faccio poi finta di stampare due conii e con un bel tondello di oro antico ci martello la mia moneta. (Se la tecnologia va avanti di questo passo, poi tra un po' stampo direttamente la moneta.) ------------------------- Fantascienza? No. Certi dentisti stampano già i denti, i militari stampano parti di ricambio per gli aerei ed io nel mio piccolo stampo quello che mi capita, per esempio il tappo del serbatoio del tagliaerba che ho perso nel prato - naturalmente ho stampato anche la guarnizione, cambiando il filamento rigido con uno elastico! Servus njk - A chi faccio un PING! adesso? di sicuro a @gionnysicily, a @Tinia Numismatica e @rorey36 @vickydog e @dux-sab e uno a @cabanes che lui di metalli si che se ne intende e magari a YV_lamoneta che nel futuro bollerà tutte le monete come stampate! Perdonatemi se non cito tutti! Qui un PS: I dati di sopra non sono forse tutti coerenti ma NON sono inventati, volendo e $$$ potendo tutti i macchinari e la tecnologia sono al momento disponibili. https://www.mechscan.co.uk/macro-3d-scanner/1 punto
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Uno dei problemi che assillano alcune delle nostre grandi Citta' , nel caso specifico che prendo in esame : Roma , e' sotto gli occhi di tutti , parliamo dei rifiuti urbani . Residenti e non residenti in questa unica Citta' conoscono questo perenne problema , negli ultimi anni cresciuto esponenzialmente per vari motivi interni ed esterni alla Citta' , i residenti a Roma e visitatori lo conoscono purtroppo per esperienza diretta , gli altri tramite i canali di informazione . Si puo' parlare dei rifiuti urbani a Roma come di un problema antico ? Si certamente , problema antico come la Citta' . Nell' antica Roma una delle mansioni degli Edili comprendeva anche il decoro di Roma , intendendo con questo , tra altre mansioni , anche la raccolta e smaltimento dei rifiuti ; gli Edili facevano parte di un ramo della Magistratura civica cittadina ed erano coadiuvati da altri quattro magistrati subalterni chiamati ”curatores viarum” , cioe' gli addetti specifici per competenza diretta alla manutenzione e pulizia delle strade cittadine ed extra urbane , costoro naturalmente non pulivano le strade direttamente , ma invitavano proprietari ed affittuari a mantenere pulite le strade in prossimita' della loro abitazione come prevedeva la legge ; praticamente ognuno era responsabile di un determinato tratto di strada circostante la propria abitazione e nel caso che il responsabile non avesse provveduto a mantenere pulito il tratto di strada di sua competenza , lo Stato incaricava un privato alla pulizia e addebitava la spesa , gravata di multa , al cittadino inadempiente nella pulizia . Questa era la normativa di legge , ma come sempre spesso veniva evasa e nelle strade di Roma antica si trovava un po' di tutto , anche cadaveri . Nella massima espansione abitativa di Roma antica i cittadini ammontavano ad oltre un milione di residenti e considerando i mezzi tecnologici di allora mantenerla pulita era certamente un' impresa non indifferente se non ci fosse stato l' ausilio civico dei cittadini ; oggi Roma conta circa il triplo di abitanti e con i moderni mezzi di raccolta non dovrebbe essere troppo complicato mantenerla pulita entro un livello di decoro accettabile , ma a quanto risulta non e' cosi' , di chi la responsabilita' ? sicuramente un po' di tutti . Un link interessante per chi volesse approfondire l' argomento storico : https://it.wikipedia.org/wiki/Smaltimento_dei_rifiuti_nell'antica_Roma1 punto
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Prima di proporre il prossimo rebus alzando un po’ l’asticella, mi collego a un precedente post dove ho parlato della tesina di mio nipote sulla Mitologia greca per segnalare il libro Racconti, Miti e Leggende di Bianca Maria Piatti, che scrive nella Presentazione: ... Di qui gli insegnamenti del mito, che invitano al rispetto delle leggi divine ed umane, alla cura dell’ambiente e del mondo vegetale e animale, al rispetto della dignità umana, all’ammirazione per ogni forma di civiltà. Nel mito sono esaltati i più bei valori della nostra vita: la famiglia, la patria, il lavoro; inoltre, da esso hanno origine i fondamenti di ogni arte e di ogni dottrina umanistica e scientifica. ...1 punto
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Buonasera a tutti, @Rocco68 Amico mio, mi fai venire la febbre degli spiccioli, bella Scuderia, questi 6 Cavalli sono dei purosangue, li metterei sotto al cuscino, chissà che sogni, che scorribande per le vie di Napoli a cavallo della storia . Per stare in tema vediamo se qualcuno ha un po' di 4 cavalli da mostrare? Ne vedo pochi in giro. ?1 punto
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Ciao. Non sono proprio convinto, ma di getto direi: educare con tenerezza.1 punto
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Buonasera a tutti. Sul rebus di F.Bosio (Orofilo) a suo tempo feci una "variazione sul tema" . Chi vuole provare a risolverlo?1 punto
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Si dice di questi bauli portati all'estero dalla famiglia Savoia pieni di monete molte rare e quasi tutte in FDC. Quella che è rimasta qui è solo una minima parte e da quello che ho potuto vedere mancante appunto dei migliori pezzi.Secondo Voi un Re numismatico aveva solo quei miseri pezzi? Leggenda o verità? Chiaramente 1947 , per essere precisi 1946 Giugno.1 punto
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Per ora le cose stanno come ha detto Alberto... Ma in Italia non si sa mai le cose che piega prendono. Onestamente io sarei per la confisca e la conservazione al museo... Perché comunque sono uscite illecitamente. Prendo atto però che la giustizia la pensa diversamente e oggi si premia chi in origine ha rubato e la fa franca. Ovvio che l'acquirente in buona fede è fuori discussione... Non a caso... 18 anni fa.. Non è stato denunciato nessun possessore.1 punto
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È sempre molto difficile giudicare le monete di questa serie per via delle loro caratteristiche, prima tra tutte quella di avere le impronte in incuso. I campi, in mancanza di rilievi a proteggerli, si deteriorano molto rapidamente. Inoltre esistono moltissimi falsi, anche delle date più comuni, realizzati prima del 1974, quando cioè era illegale per i cittadini americani possedere oro in forma fisica oltre una certa quantità. Ti allego la foto di un esemplare certamente falso.1 punto
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Oltre a questo farei notare anche come quel bel 81 messo al rovescio in quella specifica posizione vada a copiare in maniera spudorata il SI (T) di inizio legenda delle monete che si volevano imitare....1 punto
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Certamente. La maggioranza dei destinatari di questi piccoli nominali erano totalmente o quasi totalmente analfabeti per cui i vari tipi monetali venivano accettati dal popolo per approssimazione all'iconografia più conosciuta nell'area di circolazione. Le differenze rispetto agli originali diventavano invece preziose nel caso fosse necessario difendersi dalle accuse di falsificazione, tant'è che, mentre sono numerosissime le grida emesse da varie autorità cittadine per vietare la circolazione di monete calanti emesse dai "soliti noti" (Desana, Frinco, Castiglione, Passerano, Messerano, ma anche Guastalla, Novellara, Correggio, etc.etc.), i provvedimenti imperiali o papali contro i reggenti dei feudi incriminati sono decisamente più rari... Mario1 punto
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PINGATO! Ritengo che le moderne tecnologie (ma anche le vecchie) permettano di realizzare copie di monete in grado di superare qualunque esame visivo. E' solo questione di mezzi e di relativi costi. Senza disturbare la tua fantascientifica attrezzatura (neanche poi tanto SF, visto quanto altro esiste al mondo) faccio un paio di esempi: A) le brutte copie fuse vengono di solito individuate tramite le cosiddette bolle di fusione: ma se il falsario, invece di fondere il metallo sul fornello di cucina si munisse di un sistema di colata centrifuga, le bolle scomparirebbero. Se poi usasse cristobalite per fare il calco, invece del gesso o della gomma siliconica, meglio. I processi di microfusione sono da tempo più che maturi. Chiaro che fondere sul fornello di cucina costa meno. B) Se ho ben capito i conii vengono realizzati tramite asportazione di truciolo, usando una fresatrice a pantografo che riproduce la matrice. E allora, perchè non usare come matrice una moneta vera? Possono realizzare e la copia, e il negativo di questa, ossia il conio. Poi, avendo anche la pressa, si conia fino a nausea. Servono fresatrice a pantografo e, se si duplica solo la moneta, giorni di lavoro. C) Le lavorazioni millesimali sono pane quotidiano per gli orologiai svizzeri, lavorare con precisione non è un problema. Ricordo che nei primi anni 80 (1900) realizzavamo specchi di rame per un laser da 15 kW tornendoli. Era naturalmente un tornio "speciale", estremamente rigido e preciso (mandrino a sostentamento idrostatico, utensile di diamante) e lavorava con incrementi minimi (asportando il materiale non produceva truciolo, ma polvere). Girava per ore, però alla fine sul pezzo di rame ci si specchiava come e meglio che con lo specchio. (*) Quanto più precisi si vuole essere, tanto più tempo ci vuole, e il tempo, dicono, è denaro. Ho scritto che ritengo possibile "realizzare copie di monete in grado di superare qualunque esame visivo": lo stesso non succederebbe con controlli più sofisticati (ma quale numismatico lo fa?); faccio un altro esempio, e se permetti utilizzo un materiale che conosco meglio di altri: l'acciaio. Immagina di vedere tre monete, assolutamente uguali, ma realizzate con tre tecniche diverse: conio, fusione, asportazione di truciolo. Ad un esame micrografico la tecnica di realizzazione risalterebbe subito, in quanto l'acciaio somiglia molto al legno, anche lui ha le "fibre", ma per farlo bisogna sezionare le monete, cosa che con gli aurei rari mi dicono non si faccia. Non conosco abbastanza le leghe di oro (non sono così ricco) per poter dire cosa possano rivelare ad un esame veramente approfondito, ma non mi stupirei se mi dicessero che anche l'oro ha caratteristiche "strane", come la fibra dell'acciaio, o che, tramite lo studio dei processi di precipitazione (vedi mai) si possa stabilirne l'età. Per tirare le somme penso che, con i dovuti investimenti, la copia perfetta (ALLA VISTA) si possa ottenere, ma non costerebbe due lire; ecco che allora il collezionista, se vuole restar sereno, deve limitarsi a collezionare monete economiche, che non offrano margine al falsario: io, con i miei talleri, vado tranquillo, il più caro l'ho pagato 140 Euro, troppo poco per un falsario di precisione! E, avessi il portafoglio di B. Gates, mai acquisterei l'aureo da te citato: non potrei avere la certezza della sua bontà (e poi, a me, le monete romane non interessano) (*) dimenticavo: lavorava in ambiente climatizzato, per evitare variazioni dimensionali dovute a dilatazione termica. Ecco un altro costo.1 punto
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Quindi @ferdinandoII, possiamo dire di aver trovato una nuova variante nelle Piastre del 1844 : Contorno a "pettine" nel dritto. ?1 punto
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Oddio il succo di limone non lo userei mai , è molto acido, piuttosto se parliamo di moneta di buon argento userei l'EDTA disodico1 punto
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Si, in particolare si allude alla pubblica utilità delle monete in rame per le contrattazioni piccole.1 punto
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In riferimento all'articolo di Mario Veronesi sugli inediti di Frinco e Passerano ritengo che l'autore avrebbe potuto scrivere di più sull'argomento vista anche la bibliografia a disposizione. Ho spesso osservato,evidentemente,di sfuggita le monete di Frinco con H coronata e non avevo notato che sotto l'H vi fosse una vacca. Riguardo alla moneta di Passerano, nella legenda al R/ vi è solo un 81 finale stante ad imitare la data della moneta originale di Lione,ebbene,mi chiedo,come mai se si è imitata tale moneta si è inserito solo l'81 finale della data perdipiù al R/ e non al D/ come nella moneta originale?? Infine sono venuto a conoscenza del portale francese numismaticom.com che potrebbe tornare utile per la classificazione di monete francesi e, non solo,anche di monete antiche. Ecco che io dico che leggere amplia gli orizzonti culturali e bisogna leggere anche gli argomenti che ,a prima vista,sembrano non interessare. Salutoni odjob1 punto
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Buonasera a tutti, altro libro in lettura, stavolta Il Ventre di Napoli di Matilde Serao. Un colorito e dettagliato racconto delle abitudini del popolo Napoletano, riporto una pagina del capitolo intitolato cosa si mangiava, siamo sul finire dell'800 periodo di profondi cambiamenti, in questo capitolo si riporta con molto folklore cosa si mangia e quanto costa. Molto bella la spiegazione della scapece. ?1 punto
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Taglio: 2€ Nazione: Monaco Anno: 2001 Tiratura: 899.800 Condizioni: BB Città: Bibione (Ve) Note: l'avevo già trovata da bambino, e proprio per quello è una di quelle monete a cui sono più legato e mi ha fatto enorme piacere ritrovarla dopo tanto tempo1 punto
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Io anni fa avevo un vittoriato in queste condizioni, lo misi per ore in succo di limone e diventò come nuovo.1 punto
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conservazione secondo me adeguata.....la mia non arriva a tanto....1 punto
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La lettera P sotto il busto, è l'iniziale dell'incisore Domenico Perger, che operò in zecca dal 1786 al 1803 ( morì il 13 Marzo 1803) Gli successe dal Giugno 1804 Luigi Diodati. Le sue sigle le trovi sulle Piastre del 1804, piastre e mezze Piastre del 1805. In alcuni rarissimi 9 Cavalli 1804, 6 Cavalli, 4 Cavalli e 3 Cavalli.1 punto
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Concordo con Biagio la fattura dello scudo e dei caratteri mi fanno pensare a un falso d'epoca.1 punto
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Buonasera, belle le monete postate, complimenti @giuseppe ballauri anche per il famoso coltellino Svizzero, per il 1758 ho trovato qualcosa che mi pare essere proprio in linea. Proviene Tutto da fonte rigorosamente Web.1 punto
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Buonasera a tutti. Un uccellino mi ha avvisato di questa discussione. Sono marchet77, pluribannato dal forum per divergenze con curatori, moderatori, amministratori e chi piu' ne ha piu' ne metta. diciamo che per poter scrivere, prendo "in prestito" ogni tanto qualche utente qua e la, ma scrivo solo se chiamato direttamente in causa come stavolta. Allora, a me sarebbe piaciuto intavolare una discussione sul millesimo 1845 Torino ancora in MIO possesso (pronome possessivo MIO), ma non ci sono le condizioni per una discussione costruttiva. Spiego il perche: E chi lo dice? e' in mano sua la moneta? Visto che no, non e' in mano sua, decido IO se merita uno studio o qualche articolo specifico la moneta in questione. Non lo merita, perche' ci sarebbero come al solito contestazioni e rotture di palle e non ho la pazienza necessaria per confutare e stare a rispondere a gente che non distinguerebbe una rondella di una porta da una ruota di Tir. Ci sono i colpetti e c'e' una tacca che e' solo sul bordo del R/, ora mi deve spiegare il perche' non puo' essere solo su un lato ma deve lasciare il segno su entrambi i lati. "nice try" dicono nella perfida Albione.... Le piacerebbe eh, invece e' proprio un 45 Torino, autentico, NON lavorato, NON data modificata, NON àncora modificata in aquila; nulla di nulla Ovviamente non deve interessare come l'ho avuta e quanto e' stata pagata, diciamo solo che e' stata trovata nell'unico posto dove si potevano trovare i millesimi rarissimi di Torino di Carlo Alberto (tutti i torino catalogati R5) ma per sapere questo, bisogna essere "Qodesh ha-Qodashim" . Tanto dovevo per chiarezza... ah dimenticavo, e' in mano mia anche un esemplare del 38 Torino. SempreVostro Eros Marchetti1 punto
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Hanno smesso qualche decennio fa, questo non vuol dire che non sia stato prodotto allora e poi rimasto in sospeso....magari in attesa dell'occasione giusta o della persona giusta ...sto sempre parlando per pura speculazione dialettica , sia chiaro...si fa per filosofeggiare.1 punto
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Anche se con ritardo ho finalmente letto questo nuovo numero del Gazzettino, l'apertura tratta della divulgazione, una materia che deve sempre accompagnare la numismatica, infatti credo che non ci possa essere numismatica senza divulgazione, le due cose vanno e devono andare di pari passo, una e altra devono coesistere se si colleziona monete senza una minima base non si possono apprezzare appieno i piaceri che un tondello può regalare in tutte le sue sfaccettature, quindi divulgare è importante quanto il collezionare. Si parte con un primo articolo sulle moente di Cola di Rienzo, dove viene descitta la vita e le coniazioni di questo illustre personaggio della Roma del 1300, si prosegue con un articolo sulle monete Euro, che per ovvi motivi lascio giudicare ad altri, continuando con i confini della numismatica, dove l'autore fa conoscere la numismatica nascosta tra le rige della letteratura, ancora curiosità con le briciole numismatiche e la numismatica e proverbi, oppure numismatica e parole di tutti giorni, molte volte non si fa caso ma la numismatica è legata al nostro cuotidiano più di quello che si possa pensare. Si vede poi una guida formulario del 1903 per i Reali Carabinieri per la segnalazioni di eventuali falsari, si va poi nella Milano dell'800 con la medaglia di un importante benefattrice per la città. Viene poi pubblicato un Regio editto per i nuovi soldi del 1748 del Regno di Sardegna, Federico de Luca tenta poi di spiegare in poche parole perchè la numismatica alle volte non voglia accettare le scoperte recenti e perche si arrocchi sulle sue convinzioni del passato, poi si prosegue con una bella intervista all'artista Daniela Longo che operando nella Zecca di Roma ha realizzato degli splendidi capolavori sulle monete in euro, per la circolazione e per collezionisti. Ultimo la prima parte di un bell'articolo sulle bibliografie numismatiche che dal passato portano fino ai nostri giorni e quindi al digitale. Complimenti a tutti gli autori e collaboratori per l'impegno espresso nel realizzare questo Gazzettino n° 51 punto
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Se i giudici hanno ritenuto che i collezionisti siano in buona fede e possano tenere le monete anche non presenti al museo della Zecca, avranno valutato il tutto, quindi in presenza di una sentenza non si può fare altro che rispettarla. io sono comunque convinto del parere che le monete uscite non propio lecitamente dalla Zecca, sarebbero dovute tornare al loro legittimo propietario, ossia lo Stato, con adeguata remunerazione del povero collezionista che ingenuamente ha acquistato le stesse in pubblic asta, non trovo bello alimentare il mercato delle prove e progetti con pezzi che servono solo per creare speculazione.1 punto
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Ciao ragazzi...oggi ho trovato questa....che ne dite? Un 90 gradi circa....o è un 270?1 punto
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Il mio consiglio e' di lasciar perdere le vie legali, giusto per evitare altre perdite di denaro....1 punto
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