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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/12/19 in tutte le aree

  1. Perchè si dovrebbe rinunciare? A parte il fatto che per pubblicare un articolo su una rivista divulgativa non occorre essere dei geni, nulla ci impedisce di segnalare le nuove tipologie emerse nella discussione. I miei dubbi sono invece rivolti alle eventuali ipotesi di studio (ad esempio per gli esemplari con C iniziale cosa si può scrivere con ragionevolezza?) che però si potrebbero risolvere con una nota in cui si rimanda il lettore ai posts nella discussione dedicati all'argomento rendendo così più soft eventuali "stravaganze" (come quelle che ogni tanto sparo io ). Sia chiaro, io non voglio tarpare le ali a nessuno ma solamente proteggere chi (in senso neutro) firmerà l'articolo. Piuttosto, questo sì, sarebbe corretto riconoscere i meriti di coloro che hanno interpretato i contenuti inizialmente (anche con le immagini) e di chi ha contribuito nello sviluppo del tema dopo e designarli allo svolgimento dell'articolo. Personalmente mi tiro fuori perchè non ho avuto voce in capitolo e tuttora ci capisco ben poco e comunque il mio supporto "morale" sarà massimo. Dunque, con calma (come dice Giova), datevi una mossa Cari saluti
    4 punti
  2. Quando avrai la moneta ci dirai ... Certo che la tua è una passione invidiabile. Quello dei falsi, delle imitazioni e contraffazioni d'epoca, è un campo interessantissimo, importante, non sufficientemente studiato, che può essere affrontato solo da chi conosce bene la monetazione ufficiale e può dare grandi soddisfazioni nella ricerca e scoperta.
    4 punti
  3. Facciamo un test e vediamo che effetto fa ... Siamo a Galeazzo Maria Sforza con questo grosso da 8 soldi, al dritto un busto tra il giovanile e il maturo, al rovescio la grande scena, un Sant’Ambrogio guerriero a cavallo al galoppo, usa lo staffile per colpire i guerrieri ariani che fuggono, uno a terra alza la gamba e la spada ma il cavallo arriverà ...sembra di essere dentro la scena quanto e’ coinvolgente. Scena epica, movimento, tratti precisi, bellicosità, Galeazzo in questa moneta non sceglie lo stemma o una impresa al rovescio ma sceglie un Ambrogio guerriero rappresentate religioso e politico, un simbolo dell’identita’... Pedigree prestigiosi per questa moneta ex asta Este Milani ed ex ANPB, la stessa e’ raffigurata sul Mir Milano.
    3 punti
  4. Canina! Chi era costui? È la frase di scolastica memoria che mi venne in mente quando per la prima volta mi trovai a girare per Vardacate. Nato a vissuto per molti anni ad Augusta Taurinorum, a Vardacate ci arrivai quasi per caso, molti anni fa. Io praticamente neanche sapevo (ahimè) dove fosse Vardacate, nonostante non fosse poi tanto lontana dalla mia città natale. Se per Ligabue (l’aedo) Corrigium era città “di cosce e zanzare”, per me Vardacate era città di “burbe e zanzare”, visto che praticamente tutti i maschietti di Augusta Taurinorum facevano il CAR a Vardacate e viste le enormi distese di risaie lì presenti , noto pabulum per quegli insetti famelici e spietati. Sia come sia, alla fine… Hic manebimus optime! Esclamai. Trovai il mio primo lavoro , conobbi mia moglie, la sposai, diventai cives di quel municipium e misi su famiglia. Ebbene, come dicevo, passeggiando bel bello per la città, mi imbattei in un monumento: “Canina! Chi era costui? «Canina! questo nome mi par bene d'averlo letto o sentito; doveva essere un uomo di studio, un letteratone del tempo antico: è un nome di quelli; ma chi diavolo era costui?» Dopo qualche mese dal mio arrivo a Vardacate, mi presi una meritata vacanza e con il Cursus Publicus (per la precisione con la Rubra Sagitta) arrivai nell’Urbe, quella con la “U” maiuscola: Roma! Tra le tappe della mia visita vi era una passeggiata sulla Regina Viarum, la via Appia Antica. Armato della mia immancabile guida, varcata la massiccia cortina delle Mura Aureliane dalla maestosa Porta San Sebastiano, dopo una bevuta al vecchio fontanile, iniziai il mio cammino. Subito mi ricordai delle parole del buon Orazio: “ (…) minus est gravis Appia tardis (…) ovvero: “L’Appia è meno faticosa a chi la prende comoda”. Pertanto, seguendo il suo consiglio, mi avviai pedetemptim lungo la strada. Sepolcro di Geta…catacombe di San Callisto e San Sebastiano…Villa e Circo di Massenzio… Tomba di Cecilia Metella…Capo Bove…Indescrivibile il piacere di camminare sull’antico basolato, in una calma surreale…Quanto sembrava lontano il caos dell’Urbe…. …le vestigia sparse cercai per poggi solitarii et ermi….quando ad un certo punto un monumento attirò la mia attenzione… Presi la mia fidata guida e lessi: “monumento detto dei Rabirii, del quale Canina (questo nome mi ricordava qualcosa…) scrive che non solo per la pertinenza delle indicate persone ma per l’eleganza dei suoi ornamenti…ha meritato di avere la preminenza su tutti gli altri per essere ristabilito nel miglior modo che fu possibile. Canina ( a ridaje….) ricostruisce il monumento funerario secondo lo schema di una grande ara, utilizzando, come descrive egli stesso, tutti i frammenti che furono rinvenuti tra le sue rovine”. Proseguii il mio cammino finché, al VI miglio, subito dopo la splendida Villa dei Quintili, incontrai il grande Mausoleo di Casal Rotondo. Ripresi la mia fidata guida e lessi: “…è un sepolcro circolare di età augustea così chiamato a causa di un piccolo casale (guarda caso…), ora trasformato in villa, che vi fu costruito sulla sommità. A lato del monumento, Luigi Canina (Canina….ancora tu….ma non dovevamo non vederci più?) volle alzare una grande quinta in laterizio per esporre i frammenti di marmo che egli riteneva appartenessero alla decorazione della tomba, poiché rinvenuti nei pressi dell’edificio.” : Luigi Canina….Ecco chi era costui!! Luigi Canina, nacque proprio a Vardacate il 24 ottobre 1795. Dal 1818 fu a Roma per studiare e dirigere numerosi cantieri, commissionati soprattutto dalla famiglia Borghese (tra i più famosi i monumentali propilei di ingresso della Villa da Piazzale Flaminio). Contemporaneamente coltivò un profondo interesse per l’archeologia, che lo portò ad essere nominato Commissario alle Antichità dell’allora Governo Pontificio nel 1839. Diresse importanti scavi a Roma (nelle proprietà Borghese, nel Foro Romano, sull’Appia Antica), Tuscolo e Veio, e pubblicò numerosi studi sull’architettura e topografia antiche. A lui si deve la realizzazione, tra il 1851 e il 1855, del progetto per la sistemazione della Via Appia Antica come passeggiata archeologica: si occupò di espropriare l’area, ripulire e restaurare i monumenti ai lati della strada, creando il “museo all’ aperto” che è tuttora davanti ai nostri occhi, per la conservazione sul posto dei reperti archeologici dei monumenti, allestiti su quinte architettoniche in corrispondenza degli antichi sepolcri. Lo studioso, anticipando metodologie oggi affermate, ha realizzato un programma di interventi nel pieno rispetto del rigore scientifico. I reperti mobili, pertinenti ai singoli monumenti, furono recuperati nell’unico modo possibile, ossia inserendoli in una struttura dichiaratamente nuova, limitata all’essenziale, che doveva suggerire la forma del monumento romano solo nella facciata. Sempre a Roma si occupò infine della sistemazione di alcuni monumenti nell’area del Foro Romano. Luigi Canina è sepolto a Firenze, In Santa Croce, tra i grandi (un vero onore, direi). Per concludere, volevo dire che Vardacate non è solo città di burbe e zanzare. Infatti, gode di alcuni bellissimi monumenti come il Duomo di Sant’Evasio (una delle più importanti cattedrali in stile romanico-lombardo del Piemonte), la sinagoga (un vero gioiello nel suo genere) e il Castello (spesso sede di mostre ed eventi). Inoltre (per i golosi) a Vardacate si producono i Krumiri, biscotti tipici della città, famosi in tutto il mondo (indescrivibile il profumo che si sente nelle vie limitrofe alla bottega). Infine, nel secondo fine-settimana di ogni mese, si tiene il Mercatino dell’Antiquariato dove tra le altre cose è possibile trovare tante belle monete. Se vi fa piacere, non preoccupatevi delle zanzare (basta un po' di Autan, dai!) e venite numerosi a Vardacate, alias (Casale Monferrato in provincia di Alessandria)! Un saluto a tutti. Stilicho
    3 punti
  5. Ecco il mio esemplare di 120 grana del 1857, certo ha avuto un'esistenza piuttosto avventurosa ed è stato martoriato in ogni modo possibile. Fu una delle primissime monete che acquistai quando, poco più che bambino, cominciai a subire il fascino della numismatica (se ben ricordo la pagai 40.000 lire). Nutrivo (e nutro tutt'ora) anche una certa simpatia per il personaggio effigiato. Purtroppo non ho mai approfondito la questione delle varianti, so che ne esistono moltissime. Al rovescio i classici solchi così frequenti su questi tondelli. Lungo il taglio tracce di zigrinatura (all'epoca pensavo fosse segno di una moneta ribattuta).
    3 punti
  6. @adolfos come sempre e senza dubbio ragionevole, di numismatica deve scrivere chi passa le giornate a studiare o a rovistare negli archivi ma ho sempre sostenuto che noi appassionati possiamo e dobbiamo fungere da occhi supplementari, una buona osservazione come quella che facciamo noi del forum non può che essere di aiuto. Certo che non vedere riconosciute delle scoperte importanti come le tante varianti di cui qui stiamo discutendo lascia un pò di amaro ma pazienza, si è creato il paradosso per cui tutti sanno dei denari vecchi di Volterra e delle loro varianti epigrafiche o dei denari con "P" e "C" a inizio legenda, "S" non coricata e quant'altro ma si tratta perlopiù di monete fantasma e, fatta eccezione per i denari Volterrani di cui qualcuno prima o poi si occuperà, il sospetto è che molte di loro lo rimarranno molto a lungo quindi, se qualcuno un giorno pubblicherà qualcosa laddove gli verrà concesso di farlo ben venga.
    3 punti
  7. Although it looks a bit strange of a design for a pomegranate, in combination with the 2 dolphins it does point to side....
    2 punti
  8. Spero non venga un messaggio doppio, non sono bravissimo a postare. Questa discussione mi affascina, mi piacciono enormemente gli intrecci tra diverse discipline e lo considero un ingrediente indispensabile nella passione numismatica. Così ho curiosato sul web e il 21 ottobre 1951 in Vaticano sono stati canonizzati ben tre santi: Antonio Maria Gianelli, Francesco Saverio Maria Bianchi, Ignazio da Laconi. Per i credenti e per lo Stato Vaticano questo è un grande evento. Tutti e tre i santi del '700, a dimostrazione della prudenza (a questo ammiccherà la leggenda della moneta postata?!?) in queste operazioni seguita dallo Stato Vaticano. Provo ad inserire i link relativi alla vita dei tre santi.
    2 punti
  9. Buongiorno, Mario @dabbeneho appena visto il video sul Tollero, complimenti per la bellissima moneta e per la minuziosa spiegazione che accompagnava le immagini. Riguardo al maneggiarle io sono per il contatto epidermico ( giusto o sbagliato che sia) salvo passarle con un panno prima di riporle.
    2 punti
  10. Ti ringrazio Alessandro. Non penso di fare nulla di straordinario. Solo che mi piace e se piace e come dici tu c'è passione si fa tutto con piacere. Non pesano i soldi (non sempre vedasi la moglie?) e non pesa il tempo. Semplicemente è bello e c'è sempre da imparare. Un salutone.
    2 punti
  11. Bellissimo esemplare @Rocco68 Questo è il mio:
    2 punti
  12. Continuo con l'anno 1857 condividendo l'ultimo nominale: I 2 Tornesi Riferimanti: D'Incerti 370/c Pagani 411/d Peso 6,56 grammi Simbolo rosetta a 5 petali Variante : senza punteggiatura in legenda al rovescio. Taglio rigato
    2 punti
  13. 1951 ci saranno stati tanti avvenimenti importanti, ma il più importante l'anno di nascita di un "accanito" numismatico, il MIO
    2 punti
  14. Gent.mo rorey36, lo studio si presta a molte critiche: 1- non è stato eseguito da un Istituto scientifico serio 2- il numero di campioni presi in esame è esiguo ( per non dire ridicolo per uno studio serio ) 3- i microbi ( batteri ), virus, muffe, funghi, sono così numerosi che la loro massa è migliaia ( per difetto, ma tanto per capirci ) la massa di noi umani ed ognuno di noi ha parecchi etti di microbi nell'intestino. 4- esistono microbi patogeni e non, addirittura anche quelli "buoni" per la salute (N.B. in verità questo è rilevato nelle ultime righe dello "studio" ) come quelli che assumiamo con latticini ( yoghurt ad esempio oppure i cosiddetti "fermenti lattici" ). 5- Qualche anno fa una rivista medica serissima, pubblicò un analogo studio con migliaia di campioni presi in vari posti. Il luogo più contaminato risultò essere l'Ospedale ed in particolare mi colpì il fatto che le tazze del water fossero meno contaminate delle barelle usate per portare in sala operatoria i pazienti... Quindi non dico di leccare le Carte di Credito, le monete o le banconote ( le norme igieniche sono fondamentali, da quando Lister alla metà dell'800 scoprì le basi dell'antisepsi) però questo mi sembra un articolo buono solo per la casalinga di Abbiategrasso. Maneggiamo pure questi indispensabili mezzi di pagamento, poi laviamoci bene le mani e stiamo tranquilli. Saluti
    2 punti
  15. Per quanto riguarda “la S”, credo anch’io di leggere DVX , con D mal fatta, V mancante dell’apice , mentre della X si nota “l’ombra” accanto alla mano del doge e si vedono anche “i buchi “ agli apici del rombo.
    2 punti
  16. Moneta in argento commemorativa del Vaticano: "GIORNATA MONDIALE DEL MIGRANTE E DEL RIFUGIATO". Versione Proof (Fondo specchio) Anno: 2010 - ANNO VI del Pontificato di Benedetto XVI Valore nominale: 5 Euro Metallo: Ag 925/1000 Diametro e peso: 32 mm, 18 g Artista / i: Daniela Longo (scultura) - Claudia Momoni (Incisione) Coniata dalla Zecca dello Stato ( IPSZ ) Dritto: Il Papa con le braccia aperte in segno di accoglienza. Rovescio: Fuga della Sacra Famiglia in Egitto NOTE: MATTEO, 2; 13-23 : Italiano: 13 Essi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: "Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo". 14 Giuseppe, destatosi, prese con sé il bambino e sua madre nella notte e fuggì in Egitto, 15 dove rimase fino alla morte di Erode, perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: Dall'Egitto ho chiamato il mio figlio. 16 Erode, accortosi che i Magi si erano presi gioco di lui, s'infuriò e mandò ad uccidere tutti i bambini di Betlemme e del suo territorio dai due anni in giù, corrispondenti al tempo su cui era stato informato dai Magi. 17 Allora si adempì quel che era stato detto per mezzo del profeta Geremia: 18 Un grido è stato udito in Rama, un pianto e un lamento grande; Rachele piange i suoi figli e non vuole essere consolata, perché non sono più. 19 Morto Erode, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto 20 e gli disse: "Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e và nel paese d'Israele; perché sono morti coloro che insidiavano la vita del bambino". 21 Egli, alzatosi, prese con sé il bambino e sua madre, ed entrò nel paese d'Israele. 22 Avendo però saputo che era re della Giudea Archelào al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nelle regioni della Galilea 23 e, appena giunto, andò ad abitare in una città chiamata Nazaret, perché si adempisse ciò che era stato detto dai profeti: "Sarà chiamato Nazareno". Latino: 13 Qui cum recessissent, ecce angelus Domini apparet in somnis Ioseph dicens: “ Surge et accipe puerum et matrem eius et fuge in Aegyptum et esto ibi, usque dum dicam tibi; futurum est enim ut Herodes quaerat puerum ad perdendum eum ”. 14 Qui consurgens accepit puerum et matrem eius nocte et recessit in Aegyptum 15 et erat ibi usque ad obitum Herodis, ut adimpleretur, quod dictum est a Domino per prophetam dicentem: “ Ex Aegypto vocavi filium meum ”. 16 Tunc Herodes videns quoniam illusus esset a Magis, iratus est valde et mittens occidit omnes pueros, qui erant in Bethlehem et in omnibus finibus eius, a bimatu et infra, secundum tempus, quod exquisierat a Magis. 17 Tunc adimpletum est, quod dictum est per Ieremiam prophetam dicentem: 18 “ Vox in Rama audita est, ploratus et ululatus multus: Rachel plorans filios suos, et noluit consolari, quia non sunt ”. 19 Defuncto autem Herode, ecce apparet angelus Domini in somnis Ioseph in Aegypto 20 dicens: “ Surge et accipe puerum et matrem eius et vade in terram Israel; defuncti sunt enim, qui quaerebant animam pueri ”. 21 Qui surgens accepit puerum et matrem eius et venit in terram Israel. 22 Audiens autem quia Archelaus regnaret in Iudaea pro Herode patre suo, timuit illuc ire; et admonitus in somnis, secessit in partes Galilaeae 23 et veniens habitavit in civitate, quae vocatur Nazareth, ut adimpleretur, quod dictum est per Prophetas: “ Nazaraeus vocabitur ”. OSEA 1; 1 : ITALIANO: 1 Quando Israele era giovinetto, io l`ho amato e dall`Egitto ho chiamato mio figlio. LATINO: 1 Cum puer esset Israel, dilexi eum et ex Aegypto vocavi filium meum. CHIEDO PERDONO PER LE FOTO
    1 punto
  17. Nel DNA l’origine dei Filistei, misterioso popolo biblico È il primo studio in assoluto in cui si analizza il DNA estratto da un antico sito filisteo, che permette di conoscere in modo più approfondito le origini di alcuni tra i più famigerati “cattivi” dell’Antico testamento. Gli autori della Bibbia ebraica vollero mettere in chiaro che i Filistei non erano come loro: questo gruppo di “non circoncisi” viene descritto in diversi passaggi come proveniente dalla “Terra di Caphtor” o "Kaftor" (l’attuale Creta); i Fiistei presero poi il controllo della regione costiera che oggi corrisponde al sud di Israele e alla Striscia di Gaza [il toponimo Palestina nasce più tardi, nel V secolo a.C., per poi diffondersi come nome della provincia dell'Impero romano, ndt], entrando successivamente in conflitto con i vicini Israeliti, riuscendo perfino a rubare loro l’Arca dell’Alleanza. Fra i Filistei citati nella Bibbia ci sono il gigante Golia, che fu abbattuto da Davide, il futuro re giudeo, e Dalila, che privò Sansone della sua forza tagliandogli i capelli. Gli archeologi di oggi concordano sul fatto che i Filistei fossero diversi dai loro vicini: il loro arrivo, all’inizio del XII secolo a.C., sulle coste orientali del Mediterraneo è testimoniato dalle ceramiche che richiamano fortemente l’Antica Grecia, dall’uso di una scrittura egea piuttosto che semitica e dal consumo di maiale. Un nuovo studio, in cui si analizza il DNA estratto da resti umani di un antico sito filisteo, fa seguito alla scoperta nel 2016 di un cimitero nell’antica città filistea di Ascalona, situata nell’attuale Israele meridionale. Inoltre, molti ricercatori mettono in relazione la presenza dei Filistei alle imprese dei Popoli del mare, una misteriosa confederazione di tribù che, secondo fonti storiche egizie e non solo, avrebbe creato scompiglio nel Mediterraneo orientale alla fine della tarda Età del bronzo, nel XIII secolo e all’inizio del XII secolo a.C. Ora, uno studio pubblicato di recente su Science Advances, che fa seguito alla scoperta senza precedenti, nel 2016, di un cimitero nell’antica città filistea di Ascalona, lungo la costa meridionale di Israele, fornisce uno sguardo affascinante sulle origini e sull’eredità genetiche dei Filistei. La ricerca sembra sostenere la loro origine straniera, ma rivela inoltre che questo popolo di “cattivi” finì per mescolarsi con le popolazioni locali, attraverso la celebrazione di matrimoni misti. Lo studio ha analizzato il DNA di dieci serie di resti umani recuperati da Ascalona risalenti a tre diversi periodi: un cimitero della media-tarda Età del bronzo (circa 1650-1200 a.C.), che precede la presenza dei Filistei nell'area; sepolture infantili risalenti alla fine degli anni 100 del 1000 a.C., in seguito all'arrivo dei Filistei nella prima Età del ferro; e individui sepolti nel cimitero filisteo nella tarda Età del ferro (X e IX secolo a.C.). Il DNA estratto dagli individui sepolti nel cimitero suggerisce che i Filistei erano soliti contrarre matrimonio con persone al di fuori della comunità. Secondo i ricercatori, i quattro campioni di DNA della prima Età del ferro, tutti provenienti da neonati sepolti sotto le case dei Filistei, includono in proporzione nella loro firma genetica una maggiore discendenza europea (circa il 14%) rispetto a quanto avviene nei campioni pre-filistei dell’Età del bronzo (dal 2 al 9%). Se è vero che le origini di questo pool genico europeo restano delle ipotesi, l’applicazione dei modelli di studio in regioni come la Grecia, Creta, la Sardegna e la penisola iberica potrebbero fornire delle risposte certe. Daniel Master, direttore della Leon Levy Expedition to Ashkelon, fra gli autori dello studio, considera i risultati dello studio la “prova diretta” a sostegno della teoria secondo cui i Filistei fossero in principio migranti provenienti da Occidente che si stabilirono ad Ascalona nel XII secolo a.C. “È coerente con i testi egiziani, e non solo, che abbiamo osservato, ma anche con il materiale archeologico”. Ciò che i ricercatori trovano ancora più insolito è che questa specifica “deviazione europea” scompare rapidamente ed è presente in modo poco significativo dal punto di vista statistico nel DNA estratto dai campioni di studio provenienti dal cimitero di Ascalona solo pochi secoli dopo le sepolture infantili. Le sepolture successive dei Filistei hanno firme genetiche molto simili a quelle delle popolazioni locali che vivevano nella regione prima dell’arrivo dei Filistei. Questo piccolo balsamario, o contenitore per unguenti, fu posto nella sepoltura di un Filisteo adulto vissuto nel X o nel IX secolo a.C. “Siamo riusciti a fotografare il trasferimento di persone che dall’Europa meridionale arrivavano ad Ascalona”, afferma Michal Feldman, esperto di archeogenetica del Max Planck Institute, fra gli autori dello studio. “Tale trasferimento si arresta molto rapidamente nell'arco di 200 anni, probabilmente perché i Filistei iniziarono a contrarre matrimoni con le popolazioni locali, con l’effetto di affievolire la firma genetica”. “Per oltre un secolo la provenienza dei Filistei è stata al centro del dibattito”, afferma Eric Cline, archeologo non coinvolto nello studio, attualmente impegnato in uno scavo nel sito cananeo di Tel Kabri. “Adesso abbiamo la risposta: l’Europa meridionale, e probabilmente, più nello specifico la Grecia, Creta e la Sardegna. Ciò è coerente con quella che in precedenza sembrava la risposta più plausibile, soprattutto a giudicare dai resti archeologici”. Aren Maeir, archeologo che dirige gli scavi nella città filistea di Tell-es-Safi, la biblica Gath, non coinvolto nello studio, mette in guardia rispetto a un’eccessiva semplificazione della storia dei Filistei, e chiama questi “cattivi" della Bibbia 'un groviglio di genti', o un gruppo transculturale, costituito da persone di diverse origini”. “Sono pienamente d'accordo sulla presenza di una significativa componente straniera tra i Filistei nella prima Età del ferro, ma sono anche convinto che fosse costituita da individui di origine diversa e, aspetto non meno importante, che si mescolò con le popolazioni locali levantine a partire dalla prima parte dell'Età del ferro”, afferma Maeir. A differenza delle popolazioni locali vicine, i Filistei venivano sepolti con pochi oggetti funerari, come un gioiello o brocchette di argilla per unguenti. Per Master, la cosa più interessante è il fatto che, nonostante la rapida assimilazione genetica subita dai Filistei, questo popolo rimase un gruppo culturale distinto e chiaramente identificabile rispetto ai loro vicini per più di cinque secoli, fino alla conquista dei Babilonesi nel 604 a.C. “È piuttosto interessante osservare come il mix genetico dei Filistei sia cambiato così rapidamente”, osserva l’archeologo. “Facendo affidamento soltanto sui testi ebraici, si penserebbe invece che nessuno avrebbe mai voluto mescolarsi con loro”. http://www.msn.com/it-it/notizie/tecnologiaescienza/nel-dna-lorigine-dei-filistei-misterioso-popolo-biblico/ar-AAE1Gv0?ocid=ientp
    1 punto
  18. Ti do una "non risposta": se osservi le aste, sia nazionali che estere, monete, diciamo nella gamma di quella da te postata, anche se in altissima conservazione, d'altra parte sono monete che non hanno mai circolato, e non sono state coniate per circolare, ( a differenza dei 20 USD da te accennato), in genere vanno al valore del fino, o poco più. saluti TIBERIVS
    1 punto
  19. Scena di una forza che raramente si vede sulle monete. Apprezzabile il cavallo in corsa, tra l'altro di trequarti, cosa che dà una notevole profondità alla scena. Del diritto apprezzo la scrittura gotica che fa da cornice ad un ritratto di ottimo stile. Una gran bella moneta. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  20. eccone uno di esempi
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  21. nel drago leggo 1 yuan poi da ore 9 a ore sette della fenice mi sembra di capire Guangxu 15, forse significa nel 15esimo anno del regno di Guangxu (1900?) le presunte facce di moneta con solo scritte sia del drago che della fenice raffigurano un dollaro della provincia di fukien usato per la paga dei soldati Da catalogo Krause World coin 1801-1900 non ho studiato cinese quindi potrei aver sbagliato.
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  22. L'unico giochino è che la moneta è di Naumann. Arka Diligite iustitiam
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  23. Appena arrivata questa bellissima pubblicazione del Museo di Praga! The Josef Michera Collections: Roman, Early Byzantine, Islamic and Late Medieval Glass Weights, Vessel Stamps and Jetons Questa monografia ha riguardo ai gettoni vitrei di epoca romana, primo periodo bizantino, islamico e tardo medievali nella collezione di questo grande studioso Di seguito la sua biografia tratta dal sito del Museo Josef Michera (1879-1957) - uno dei le personalità più importanti della numismatica e dei collezionisti cecoslovacchi del XX secolo sono state trascurate per decenni. I suoi interessi erano caratterizzati dalla sua ampiezza e dalle sue collezioni per la sua portata, che ha sempre superato l'importanza europea. Per coincidenza, parte delle sue collezioni rimase intatta e divenne parte del patrimonio culturale nazionale ceco. Josef Michera è nato in una famiglia agricola e nel 1900 è stato inviato come tipografo a Mosca per partecipare alla creazione di nuovi impianti di stampa. Insieme a sua moglie Maria e in seguito a sua figlia Tamara, vivevano in una piazza centrale, in seguito rossa. Micher poteva essere considerato una persona molto importante, un abile organizzatore e un diplomatico intelligente la cui carriera continuò fino ai tempi dell'Unione Sovietica. Gran parte della sua collezione proveniva dalla Russia. Michera sarebbe stata in contatto con un certo numero di collezionisti privati locali e ha indubbiamente vinto un certo numero di articoli per le sue collezioni in tempi rivoluzionari come un buon investimento mobile. All'inizio degli anni venti (non più tardi del 1921) si trasferì in Slovacchia e, secondo un rapporto orale, portò con sé tutte le sue proprietà e le sue collezioni in un vagone ferroviario ufficiale. Ha continuato a lavorare nella nuova sede della divisione grafica slovacca, in seguito come direttore di questa società a Bratislava. Ha anche continuato le sue attività di collezionismo qui. Nel 1946-7 si ritirò e si trasferì a Solnice (Boemia orientale). Nella sua ultima volontà, Michera riferì parte della sua collezione alla città di Solnice. Dopo la morte della moglie, l'intero patrimonio - compresa una collezione numismatica del 5551 - è passato come rifugio allo stato ed è ora gestito principalmente dal Museo Nazionale di Praga. Una parte più piccola della collezione di Micher si trova nel Museo di Arti Applicate di Praga, nell'Istituto di Storia dell'Arte dell'Accademia delle Scienze della Repubblica Ceca, nell'ex Museo Municipale di Solnice e nel Museo Municipale di Bratislava. Altre parti della collezione, in particolare quelle che Michera ha venduto durante la sua vita, sono conservate in privato o considerate perse. Le collezioni di Josef Michera possono essere suddivise nelle seguenti categorie: Collezione numismatica 1. Pesi, sigilli e gettoni di vetro romani, primi bizantini, islamici e tardo medievali 2. Monete 3. Banconote La collezione Micher di pesi, sigilli e gettoni romani, primi bizantini, islamici e tardo medioevali conteneva originariamente 209 pezzi (di questi 201 sono sopravvissuti fino ad oggi e si trovano nel Dipartimento numismatico del Museo nazionale e nella numismatica separata non europea del Museo Náprstek di Praga; Museo di Bratislava). Gli oggetti conservati possono essere caratterizzati dalle seguenti categorie: gettoni anonimi romani e non datati (2 pezzi), gettoni non marcati Early Byzantine (1 pezzo), pesi moneta Umayyad (1 pezzo), sigilli contenitori Umayyad (5 pezzi), pesi moneta Abbasian (5 pezzi) Sigilli Abbass di contenitori (3 pezzi), primi pesi anonimi islamici con denominazioni (4 pezzi), gettoni islamici anonimi con iscrizioni religiose (1 pezzo), gettoni Fatima (126 pezzi), imitazioni periodo di gettoni Fatima (27 pezzi), gettoni Ayyubian ( 1 pezzo)
    1 punto
  24. Ciao, le banconote con tre numeri differenti sono considerate particolari,voglio usare questo termine e non rare, anche se in realtà sono classificate (R). IL motivo è semplice, ci sono pochissimi collezionisti di questo tipo di banconote. Se la vuoi mettere nella tua collezione come particolarità è ok, se vuoi invece venderla sarà un poco difficile perché se non si riesce a vendere quelle in FDS figuriamoci quelle circolate. Io ho già provato a vendere quelle in FDS, risultato zero. La tua ha una bella combinazione numerica, ti consiglio di tenerla giusto per questo,ma non ti aspettare chissà che cosa...Auguri.
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  25. Buongiorno, @ambidestro bella la 5 lire del 51, da bambino le usavo per comprare le caramelle, in verità per poco tempo, poi per fortuna in casa be hanno conservate un bel po' e le conservo ancora con affetto, sono d'accordo con te che la cosa più importante è che sei nato tu, mi piace soprattutto per l'accanito Numismatico, mi sento tuo Fratello anche se sono del 68, credo che tu a differenza mia il 68 lo hai vissuto in maniera più cosciente. ? Però, e spero mi scuserai, io una notizia la metto lo stesso del 51.fonte web. Cito l'autore. Pino Farinotti Mezzo secolo fa usciva Quo Vadis. Nel novembre del 1951 nelle sale italiane venne distribuito il kolossal tratto dal celebre romanzo di Sienkiewicz. La Metro aveva deciso di investire i proventi ottenuti dai film distribuiti in Italia girando a Cinecittà e nel Lazio. Così la produzione letteralmente prese in ostaggio Roma. Tessutai, artigiani, vigili urbani, alberghi, il Comune, tutti erano coinvolti. Qualche vecchio tassista ancora ricorda Robert Taylor e Deborah Kerr e il regista Mervyn Le Roy, prelevati la mattina all'Hilton e portati sull'Appia antica. La storia è nota: Marco Vinicio, giovane console tutto d'un pezzo, si innamora della cristiana Licia. L'imperatore Nerone incendia Roma e accusa i cristiani. Scorre il sangue nell'arena. Vinicio favorisce la caduta di Nerone. E si fa cristiano. Peter Ustinov fu indimenticabile nella parte dell'imperatore. C'era stato un ostacolo: era ritenuto troppo giovane. Mandò un telegramma a Le Roy in cui diceva che Nerone, ai tempi della vicenda aveva 28 anni, proprio la sua età. Quo Vadis si vale di una delle più travolgenti colonne sonore mai composte, firmata dal «genio» Miklos Rozsa. La memoria popolare del cinema rimanda anche l'immagine del gigantesco Ursus che difende Licia dalla corna del toro. La produzione assunse migliaia di comparse. La scena del trionfo di Vinicio è davvero «colossale». Le comparse erano «vere». Quasi mezzo secolo dopo Ridley Scott nel suo Gladiatore ricorse al computer. L'imponenza di certe scene c'è, ma è virtuale. E potrà magari ingannare, ma è un po' come un parrucchino: un occhio attento lo vede immediatamente.
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  26. Ciao, sembrerebbe questa di Stolberg, o molto similare. https://www.ma-shops.com/sesambestcoins/item.php?id=35949&lang=en
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  27. Con calma certamente, sarebbe credo importante ritrovare il primo post in cui si presentava un pezzo con la P e l’autore e poi discendere. Presentare delle varianti interessanti quali sono in effetti, poi che siano errori di zecca o varianti volute con segni che hanno anche un significato lo lascerei alla comunità scientifica, ma presentarli sarebbe già uno step divulgativo e conoscitivo per tutti. Concordo anche sul citare il link poi della discussione per ulteriori riflessioni ...
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  28. Complimenti @talpa per la tua ricerca su dei libri che abbraciano la numismatica italiana in tutte le sue regioni, ovviamente ti specializzi su Napoli e sud, il tuo territorio, da questo siamo legati per via della dominazione Argonese prima e Spagnola dopo che legava i vari domini nella Penisola, infatti trovare monete dello stesso regnante sia in Sardegna, Sicilia e Napoli, poi con la dominazione Spagnola anche della Lombardia si sono aggiunte anche le splendide monete di Milano, insomma alla fine una storia comune. Le monete Campane poi hanno sempre goduto di coniazioni splendide e di una innumerevole quantità di varianti.
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  29. Thanks a lot for this. This kind of stuff is special fun for me. I've put a mention of it in my notebook. v.
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  30. bravo @ciosky68 ma stavolta avrai una sphinx virtual coin in argento e non in oro perchè ci hai messo un po' troppo tempo e nelle ricerche su acsearch hai fatto un po'....skyphos....
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  31. Anastasio, ovvero l'imperatore che creò la monetazione bizantina. Ora non ti resta che acquistare un follis per ogni imperatore. Bellissima moneta comunque. A me Anastasio manca in collezione.
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  32. Salve, oltre alla bontà è anche in buona conservazione.
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  33. L'iniziativa ... e l'inventiva, ho capito.. non vi manca. quindi perché non iniziare proprio nel tentare realizzare degli esemplari in plastina/gesso partendo dalle riproduzioni/incisioni che si trovano in internet. Siete partiti da un esemplare in gesso acquistato. Provate ora a realizzarlo da zero: disegno modello in plastina, calco in resina/, fusione ? ( sembra facile..?. cmq. siete partiti bene.. e siete a metà dell'opera) Chissà se qualcuno di questo sito in possesso di qualche originale sia disposto a fare un calco in plastina, non invasiva e inviarvelo.... magari in cambio di una copia/riproduzione realizzata da voi. cmq. auguri e buon lavoro
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  34. Grazie Alessandro è sempre un piacere.
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  35. 10 Tornesi 1835 con taglio liscio 10 Tornesi 1840 taglio rigato
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  36. Ciao Salvatore. Il criterio di valutazione, che condivido in pieno per quanto riguarda le medaglia coniate da Aziende Commerciali che le pongono in vendita a caro prezzo, spesso corredate da pubblicità atta a confondere chi non conosce la materia, in questo caso mi sembra restrittivo. E' una delle tante medaglie fatte coniare da Enti territoriali, Aziende, ecc. che vengono distribuite a chi ne fa parte, o in occasioni di eventi che li riguardano, ma non vanno confuse con le tante serie pagate carissime e che poi giustamente nessun numismatico è disposto ad acquistare, per cui se uno se ne vuole disfare alla fine ne ricava il prezzo del metallo "vecchio". Questa invece è davvero una medaglia, c'è chi le colleziona per cui è possibile, direi naturale ricavare un valore più alto, magari di poco, di quello del metallo impiegato, e in questo caso vale la Legge del mercato. A me ad esempio questa genere non interessa, ma c'è chi le colleziona. Saluti.
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  37. Ogni consiglio e’ benvenuto, avercene anzi anche sulla nostra mail, i guanti ci possono stare eccome e sarebbe l’ultimo problema che c’e’ per un video, ci vuole però prima dei guanti il volontario, la moneta che possa attirare visioni, che abbia una storia da raccontare, bisogna preparare un commento e leggerlo, bisogna fare un video decente, e qui essendo un naïf con un telefonino c’e’ molto ma molto da migliorare, bisogna avere un canale e poi comunicare, siamo work in progress come sempre in tutto, ruspanti ma con passione e col fare come indirizzo programmatico. I guanti in un video rendono difficile però la presa nel giro della Moneta e il giro deve essere veloce, veloce. Una volta li ho usati però in una occasione speciale, ero alla visita organizzata dalla dott.ssa Baldassarri a Palazzo Blu a Pisa, vedevamo Monete speciali e avevamo l’obbligo di averli, però le monete in quel caso non erano di un collezionista ma della Fondazione e quindi ogni accortezza era dovuta, anche se poi nel passare di mano in mano ...?
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  38. La questione è estremamente interessante. Un approfondimento sul tema si trova qui: http://www.rmoa.unina.it/998/1/RM-Mueller-Imperialismo.pdf E si può leggere anche sul volume dedicato alla zecca di Milano della Società Numismatica Italiana l'articolo dello stesso autore "Guerra monetaria tra Venezia e Milano nel Quattrocento". Trattandosi di monete contraffatte in una zecca ufficiale, si dovrebbe presupporre una fattura di qualità, senza le imperfezioni tipiche delle contraffazioni "artigianali". Il duca poteva ben permettersi di affidare l'incisione dei conii a provetti orefici. Un argomento sicuramente da approfondire, magari con nuovi elementi quando la moneta sarà arrivata!
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  39. Wow immagino tu abbia fatto una bella esperienza in Inghilterra. Nonostante la differenza di valuta hai continuato ad appassionati e a collezionare euro monete / banconote. Se posso chiedere come hai reperito banconote in FDS di stati membri? Riguardo a me colleziono tutto ciò che è euro e giustamente che personalmente mi possa piacere. Ho una piccola collezione di banconote euro italiane FDS. Amo talmente tanto collezionare che ho aperto ormai da diverso tempo un canale YouTube che tratta appunto di euro collezionismo e non solo, dal nome Euro Channel (non so se ti è mai capitato di vedere qualche mio video), se ti fa piacere ti aspetto anche lì ? Le monete che preferisco in assoluto sono le serie divisionali, 2€ commemorative ma soprattutto i tagli non convenzionali (tipo 3-5-10€in in moneta ecc). Ho cominciato a collezionare da giovanissimo le lire che mi capitavano come resto, poi ho proseguito con le euro monete. Un grande saluto da Euro Channel / Alex-Vee
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  40. ciao @lucalup perdona il ritardo ma come promesso sono riuscito a consultare le sacre scritture , capisco le tue difficoltà che sono poi anche le mie o di chiunque non veda passarsi tra le mani centinaia di questi piccoli capolavori ma vedrai che con il tempo sarà tutto un pò più semplice, a mio parere il denaro precedente potrebbe essere un -F.IV.3a- sia per le dimensioni che ci hai fornito della grande "F" che per la lunghezza del gambo della "P" di PISA, anche la forma della "I" sempre di PISA sembra corrispondere alla descrizione del catalogo ma controlla anche tu per sicurezza. escluderei comunque la presenza del globetto ai piedi della "F". spettacolare quest'ultimo che hai postato, qui c'hai visto giusto e condivido la tua classificazione -F.IV5- primo quarto del XIIIsec. si inizia a vedere bene la somiglianza stilistica con i primi grossi coevi, guarda la "I" di PISA e la "T" di IMPERATOR , per quanto riguarda la "A" di PISA invece vedo forti somiglianze con quelle dei denari di Lucca H6 (se non ricordo male) con anelletto e varianti sempre della prima metà del XIIIsec. complimenti veramente molto bella.
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  41. @Acqvavitus ti regalo grazio per le belle parole. Diciamo che principalmente è la passione che mi ha mosso...senza quella, non avrei raggiunto determinati traguardi. Sul fatto che possa essere anche un investimento...ho letto tutti i commenti. Io resto convinto che lo siano, un investimento. Anche se non è il motivo per cui mi son appassionato. Chiaramente il settore cartamoneta, come altri, essendo di nicchia, non lo è tutto a prescindere da qualità e pezzi. È una “evoluzione naturale”. Lavorando nel settore Investments, ho a che fare tutti i gg. con svariati risky assets. Sono queste le principali variabili, per il settore Lusso, categoria in cui inserisco il collezionismo cartaceo : - qualità; - rarità; - reperibilità; - voi che mi sembrate particolarmente attenti, avrete notato un incremento di domanda asiatica..in tutto. Orologi, beni di consumo, auto...le Fiat non le guarda nessuno, per una Ferrari o per un Rolex c’è la lista di attesa. Secondo voi la cartamoneta italiana la comprano solo gli italiani ? Naaa... - la piramide sociale dice che all’apice c’è gente che sarà disposta a spendere sempre di più per ciò che è esclusivo. La borghesia, invece, va scomparendo...ognuno faccia i suoi ragionamenti ! - avete visto le banconote estere, nemmeno lontanamente paragonabili come bellezza alle nostre, a che prezzi vengono aggiudicate ? Per i più disfattisti, invece, dico che : - lo stesso ragionamento che fate sulla cartamoneta lo potete fare su tutto : titoli di stato, oro, immobili (io avrei preferito una mazzetta di Manzoni nel 2005, invece che comprare un appartamento) e quant’altro; - andate a vedere quanto costavano pezzi fds 20 anni fa...rispetto ad oggi; e poi, alla fine, è impagabile avere questi pezzi di storia tra le mani, la verità è questa e basta, senza calcoli, solo passione ?
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  42. rispolvero questa ottima discussione per postare 2 cloni (di una moneta ultra falsificata...) apparsi recentemente sul mercato: Dall'asta di Bertolami e68 di marzo 2019: 165 - Sicily, Himera, c. 430-409 BC. Æ Hexas (20mm, 9.92g, 12h). Sempre dalla "Celebre" collezione Hruby venduta da Lanz su Ebay a marzo 2019: Himera - 19 mm, 10,40 g. non aggiungo altro ...... skuby
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  43. Ciao gioni, più che studiare le monete singolarmente per zecca, serve approfondire L argomento falsificazioni in generale, almeno a parer mio è quello che dovrebbe fare chi colleziona monete antiche. In pratica, parallelamente allo studio delle buone, studiare quelle non. I falsari non usano tecniche diverse per zecca e non falsificano più uno o L altra, ma usano poi gli stessi metodi.... che vanno capiti ed approfonditi, acquistando anche esemplari falsi. Per chi vende spetta L onere di proporre materiale autentico che garantisce, ma appunto deve essere autentico ed attenzione ai lotti, spesso ci finiscono monete sospette .... che possono ingolosire, ma su quelli poi non sono accettati resi..... come “perdiamo” tempo noi, dovrebbe farlo a maggior ragione chi vende...avendo poi le monete in mano... prima della pubblicazione del catalogo. è vero che è difficile monitorare tutto il mercato, ma non ci vuole molto a farsi un proprio archivio. Io la moneta lanz L ho salvata perché avevo dei dubbi... poi confermati dopo qualche mese. se poi siamo in tanti a monitorare il mercato, diventa tutto più semplice, ma il collezionista medio, pensa troppo al proprio orticello... skuby
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  44. Il più leggero Il più pesante
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  45. Buongiorno a tutti, oggi ci spostiamo nella Confederatio Helvetica, siamo nel 1975, cosa succede in giro? Posto 5 franchi 1975 collezione Litra68. Le notizie come al solito fonte rigorosamente Web.
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  46. DE GREGE EPICURI Parrebbe suberata: emerge del rame sia al D che al R, o sbaglio?
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  47. Vero, ma talvolta queste scelte seguono altre logiche; ad esempio si potrebbe supporre che venga utilizzata questa occasione per un ennesimo "rilancio" dell'euro, così come è stato il battage sulla nuova cartamoneta quest'anno. Una sorta di propaganda, seguendo gli antichi insegnamenti!?
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  48. Cercavo proprio un gettone che raffigurasse la classica pubblicità del Fernet Branca come sul diritto in primo piano di questa mia medaglia coniata in occasione dell’Esposizione di Milano del 1906. L’aquila ad ali spiegate sul globo con una bottiglia di fernet tra le zampe compare anche in primo piano sul rovescio della medaglia, alla sommità del padiglione della ditta Fratelli Branca all’interno dell’esposizione (cartolina sulla destra da eBay), con una vista della stessa sullo sfondo. Ho notato sul diritto della medaglia la firma dell’incisore (G. Del Soldato) a h 9 e del produttore (A. Bertarelli e C.) a h 3.
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