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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/19/19 in tutte le aree
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Ciao Giovanni. Per la mia esperienza si riscontrano lievi differenze sugli esemplari, perlopiù io li ho notati sulla (de)centratura della moneta, probabilmente per gli aggiustamenti meccanici produttivi. I puntini sulla guancia in effetti si trovano su più esemplari, ma bisognerebbe effettuare uno studio serio in merito, con misure esatte, essendo una moneta che tende a fare "buchi" da "ruggine" molto facilmente in superficie. La M che nomini é conseguenza a mio avviso proprio delle lievi differenze di centratura di cui sopra. Tral'altro, in conseguenza a questo problemino tecnico, con ogni probabilità non voluto, é stata resa difficile la vita alla prodfuzione dei falsari tanto da dare un punto di riferimento chiaro anche ai neofiti per l'individuazione della maggior parte dei falsi. La "L" in firma é un difetto conosciuto ed in effetti é curioso come questo sia presente sulla stragrande maggioranza degli esemplari esistenti e non solo in una delle mandate produttive come sarebbe più lecito aspettarsi in caso di "incoveniente" tecnico. L'esemplare postato in topic é ben lungi da essere splendido, come vedi tu da solo, e non sono certo i due microcolpetti al ciglio ad abbassarne la conservazione, ma l'assenza di lustro sulla maggiorparte della superficie, tranne che in parte in mezzo alla legenda, e le chiare zone d'usura presenti e ben visibili sul filo dell'elmo, sullo zigomo del leone e parte della criniera, sul baffo, sulla base del fascio e sulle lettere romane: che sono i rilievi più alti della moneta.5 punti
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Nel libro "Appunti numismatici 2019" edito dal circolo numismatico romano laziale, ho pubblicato un mio lavoro relativo alla moneta da un grano coniata in Sicilia. Allego la pagina iniziale e quelle relative alla moneta da un grano coniata nel 1719 da Vittorio Amedeo II Dove scrivo che la moneta datata 1719 è stata coniata dai piemontesi a Siracusa. La fattura grossolana è dovuta al fatto che sia il conio e sia la moneta sono stati realizzati con mezzi di fortuna. Chi ci suggerisce questa chiave di lettura? Antonino Della Rovere su Memorie storiche ed economiche sopra la moneta bassa di Sicilia del 1814. Allego le pagine del libro dove Della Rovere scrive su questa moneta Per me la moneta è autentica Antonio4 punti
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E' la seconda delle tre visioni di una giovane schiava, probabilmente sotto effetto di droghe : la schiava sarà poi uccisa ed il suo corpo posto, tra armi e doni, vicino al corpo del suo signore nella nave funeraria che sarà data alle fiamme . Il rogo, una volta spento, sarà ricoperto con un tumulo di terra . Questo è parte della dettagliata descrizione del funerale di un capo Vichingo del X sec. nei territori del Volga, tramandataci da un testimone diretto : Ahmad ibn Fadlan, importante funzionario alla corte del califfo di Baghdad e da questi incaricato di una missione presso il re dei Bulgari del Volga . Ibn Fadlan parte da Baghdad il 12-06-921 raggiungendo Bukhara e l'attuale Uzbekistan e, da questo, attraverso il territorio della città di Gorgan, la sua destinazione nei domini dei Bulgari lungo il corso del Volga . Qui, nella regione di Wisu, ha occasione di rapporti con i Vichinghi che, a suo tempo, anche risalendo dal Baltico i grandi fiumi, in quelle terre erano arrivati insediandovisi, creando a volte piccoli potentati . La missione di Ahmad ibn Fadlan avrà esito sfavorevole ed egli ritornerà a Baghdad nel 922, dove scriverà un puntuale, particolareggiato racconto del suo viaggio in quelle terre allora quasi sconosciute non solo agli Arabi ma anche agli altri Europei, consegnandoci una opera di alto interesse storico per la conoscenza e lo studio delle popolazioni di quelle terre e di quel periodo .3 punti
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Museo: Museo Archeologico Nazionale di Chieti Catalogo: Denarii di un tesoro - Le immagini del ripostiglio monetale di Petacciato esposte presso il Museo Archeologico Nazionale di Chieti Anno: 2005 Autore: G. De Filippo Editore: Luciano ISBN 88 60 26 000 03 punti
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La moneta mi sembra autentica ed è in buona conservazione. Nell'insieme è una moneta gradevole (ma la plastica e l'illuminazione ne inficiano il lustro e lasciano adito a sospetti di pulizia sebbene non pesante). Ti posto un confronto tra esemplari, uno autentico ed uno falso coi principali punti dirimenti. Sotto ti riporto un vero FDC dove si possono vedere i "tre puntini" che sono la "firma" di una moneta non circolata e la "L" di Romagnoli con il segmento orizzontale fratturato che solo gli esemplari autentici hanno (solo alcuni esemplari autentici d'inizio coniazione hanno la L integra).3 punti
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Buongiorno, so che esiste già un post in cui si sta raccogliendo la bibliografia numismatica. in generale. Mi chiedevo, se avete voglia e se può valere la pena, se si poteva raccogliere in questo post quella che è la sola bibliografia specifica di collezioni numismatiche dei musei (italiani e non). Un qualcosa del tipo INDICAZIONE MUSEO RIFERIMENTO BIBLIOGRAFICO RELATIVO Editore, autore, copertina (possibilmente)2 punti
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Caspita che esemplare meraviglioso. Per la storia dei tre puntini mi raccontava mio nonno che sono i segni tangibili delle conservazioni straordinarie per questa tipologia ma l'attendibilità non sono mai riuscito a verificarla, non avendo mai avuto in mano un esemplare fdc vero.2 punti
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Sì, sì, credo! Ma, cercando, sembra fosse anche il motto della brigata "Bisagno" (209° e 210° rgt ftr.), dell' VIII btg. bersaglieri che fu a Fiume, del Giornale "L'indicatore livornese" in epoca risorgimentale, degli adulti scout del CNGEI, della Scuola superiore militare romena al tempo della monarchia, di un'università messicana, dell’Eco degli operai. Gazzetta degli operai napoletani, poi Giornale ufficiale dette Associazioni operaie di Napoli, della Bellahouston Academy di Glasgow, della collana per religiose delle Figlie di San Paolo, dei "Sons of Satan" (una squadriglia dell'Aviazione di Marina degli USA... Evidentemente un motto di successo!2 punti
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Ciao a tutti, oggi posto una bella piastra millesimo 1842, interessante piastra direi di Ferdinando II. La moneta è del mio Amico Rocco, @Rocco68. Ho trovato sul web alcuni avvenimenti di quell'anno, aspetto anche i vostri. Magari cosa succedeva nel Regno delle due Sicilie. In merito alla scritta Bomba potremmo allungarci magari nel 48? 1842 Padova Durante il congresso di Torino fu Padova la sede più votata per succedere a Firenze. Le autorità austriache diedero inopinatamente il consenso, nell’intento di non tradire paura e debolezza, oppure – come sospettarono i più maligni – per poter meglio esercitare un controllo sui partecipanti, considerando insufficienti le misure di sicurezza adottate dagli altri sovrani italiani. E in effetti le cautele preventive bloccarono alla frontiera più di un aspirante congressista. Facendo del sarcasmo sull’insicurezza che aveva spinto la Censura toscana a proibire, per qualche battuta nel commento bernesco del Guadagoli, il Lunario di Sesto Caio Baccelli, meglio conosciuto come lo Strolago di Brozzi, Giuseppe Giusti commentava: «Ma chi se ne meraviglia, dopo aver veduto mandare indietro dai felicissimi Stati austriaci due o tre avvocati e altri due o tre scienziati che andavano a quel Congresso. Con quarantamila caiserlicchi sul Ticino, aver paura di due o trecento dotti in cravatta bianca andati là a litigare sul volvulus batatas o sopra un ranocchio!». Per litigare su patate e ranocchi si presentarono in 514, molti meno che a Firenze, anche per la coincidenza delle date con due congressi analoghi a Magonza e a Strasburgo. Accolti a detta di tutti con grande ospitalità dai professori della locale Università, gli scienziati si fermarono a Padova dal 15 al 29 settembre. Presidente generale fu eletto il conte Andrea Cittadella Vigodarzere, segretario perpetuo dell’Accademia di Padova, gradito all’Austria per una buona dose di prudenza e moderazione che lo aveva fin lì tenuto lontano dall’attività politica. Segretario generale il botanico dalmata Roberto De Visiani. Fra i responsabili e gli iscritti in generale alle 6 sezioni (Scienze mediche e chirurgia; Zoologia, anatomia e fisiologia comparate; Botanica e fisiologia vegetale; Geologia, mineralogia e geografia; Fisica, chimica e matematica, Agronomia e tecnologia) il medico Giacomo Andrea Giacomini, l’oftalmologo Leovigildo Paolo Fario, i botanici Lorenzo Berlese e Giuseppe Meneghini, il geologo Lodovico Pasini, il chimico Bartolomeo Bizio, i matematici Giusto Bellavitis e Giuseppe Belli, Antonio Tommaso Catullo, professore di Storia naturale. Ma anche amatori, come l’abate Giuseppe Barbieri, teologo e filologo perseguitato dagli austriaci per le sue simpatie liberali, l’abate Iacopo Bernardi, educatore e patriota, il grecista Giovanni Petrettini, l’abate Giuseppe Iacopo Ferrazzi, letterato dantista, poi allontanato dall’insegnamento per decreto del maresciallo Radetzky. Fra gli stranieri il geologo Jean Baptiste Julien d'Omalius d'Halloy, il fisiologo vegetale e paleontologo Franz Unger, il geografo Jakob Gräberg, l’orientalista Joseph Toussaint Reinaud, maestro di Michele Amari. Pietro Selvatico Estense scrisse una nuova guida di Padova per i partecipanti, che ricambiarono donando al Municipio un busto di Melchiorre Cesarotti loro offerto e inaugurato con cerimonia pubblica. Il Caffè Pedrocchi fu ristrutturato e ampliato per aver l’agio di raccogliere un numero di persone fuori dall’ordinario. La festa di gala fu alla villa di Strà, ospite il conte Aloisio Pálffy, governatore delle province venete. Saluti Alberto2 punti
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Se gli archeologi si concentrano sulla funzione, gli storici sulla causa. Sperando di non essere noioso, ritengo utile gettare due righe sul contesto che riguarda maggiormente l'entroterra appenninico, solo per citare l'anomalia evidenziata da Toubert come suggerito da @adolfos. Infatti, nel periodo compreso tra il 950-1050 si parla incastellamento nel senso di accentramento. Bisogna riuscire ad immaginare. Queste zone non furono dominate da grandi signori, ma riguardavano piccoli nobili e contadini di vari livelli di importanza che in modo spontaneo hanno vissuto un periodo di pace in luoghi lontani da grandi vie di comunicazione (magari cadute in disuso), lontani dalle incursioni saracene ed in contesti geograficamente montani e isolati. Lontani da ogni tipo di minaccia o politica o militare prima dell'avvento dei Normanni, questi si sono dedicati in avanzamenti agrari, dissodamento del terreno e riordinamento della popolazione rurale, aggregandosi in villae, curtes e loci. L'incastellamento militare vero e proprio inteso nel senso più stretto della parola si verifica in rari casi e non se ne conoscono le cause, la mancanza di dati e di fonti non permettono di risalire alle motivazioni, che con molta probabilità, erano volute da signori locali che interagivano con le grandi abbazie vescovili e dalle istituzioni ecclesiastiche dei monasteri che concedendo i terreni permettevano di dare sussistenza alle famiglie in cambio di servigi con un vincolo denominato "libellum". L'enfiteusi finiva così con l'avere un contenuto imprenditoriale, nel senso che i livellari si assumevano l'obbligo di intraprendere le iniziative necessarie per il popolamento del castello! Vedasi San Vincenzo al Volturno e sue pertinenze. "facere castellum...et ibidem facere casas et areas et hortos et habitare ibi cum familiis et animaliis".2 punti
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Un raro statere incuso di Sibari con toro a destra, retrospiciente : 550-510 AC. , 28 mm. , 7,24 g. Passerà in asta Bertolami 73 al lotto 144 il prossimo 14 Settembre .1 punto
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Il pedigree è una cosa che mi attrae moltissimo. Sapere che una determinata moneta apparteneva a una collezione importante del passato mi da un'emozione Unica. Io ho qualche moneta appartenuta alla collezione De Lazara (collezione creata a metà del 1600), poi inglobata nella Gavazzi. E qualche moneta della collezione dei conti Zoppola. Sapere che queste monete facevano parte di collezioni così, mi da un senso di orgoglio adesso che fanno parte della mia collezione. Peccato che come si scriveva prima i cartellini spesso vengono persi. Per me i cartellini sono un valore aggiunto.1 punto
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Spesso si confonde una semplice pulizia con acqua e sapone per togliere una ossidazione (tipo il verde che si forma sulle monete in argento se stanno a lungo a contatto con la plastica) con interventi invasivi di pulizia/restauro/bulinatura che alterano lo stato della moneta.1 punto
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Di nulla. Il calo di peso è comprensibile in questo caso, visto il cattivo stato di conservazione, aggravato addirittura dalla mancanza di un pezzo di tondello.1 punto
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Buonasera, anni fa andai in visita al museo di Todi Pg e di Orvieto. Mi ricordo una bella raccolta di monete Etrusche, mi colpì molto il fatto( ma ora non riesco a ricordare in quale dei due) che gli espositori delle monete ruotavano e questo permetteva di osservare le monete da entrambi i lati.. ? Saluti Alberto1 punto
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Grazie Mario, i Tuoi interventi sono sempre appropriati....e preziosi!1 punto
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Bella discussione ! Io posso raccontarvi di Milano, di una città che dal 1800 non aveva mai avuto una esposizione fissa e permanente di Monete, si riuscì in Ambrosiana nel 2018 prima con le teche per le monete della zecca di Milano, ma poiché al fare bisogna sempre abbinare il far conoscere arrivo’ anche il Catalogo cartaceo di queste monete esposte e che tutti possono vedere, Quelli del Cordusio ha ritenuto di farlo pubblicare a sua cura e spese, quest’anno l’esposizione si e’ ampliata con anche la teca delle monete delle zecche italiche, ora c’e un piccolo Museo Numismatico per tutti a Milano a cui seguirà in autunno/ inverno il relativo catalogo anche di questo che realizzerà sempre Quelli del Cordusio. Riuscire a realizzare un sogno ritenuto da tutti impossibile e vederlo compiersi nel tempo dall’idea, alle concessioni, alle teche, alla composizione delle monete, al catalogo, alla comunicazione, al vedere le scolaresche venire e’ la più grande soddisfazione e gratifica che ho avuto in campo Numismatico perché ora si potrà dire a chi dice voglio vedere monete ...vai la Sala 19 in Ambrosiana ti aspetta ...certo non e’ stata una passeggiata di salute ...1 punto
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Ciao, @giuseppe ballauri, @Rocco68, mi permetto di postarla.. Saluti Alberto1 punto
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Era noto che Ferdinando II soffrisse di una sorta di complesso di inferiorità nei confronti degli scienziati, perchè considerato rozzo ed illetterato. Capitò quindi che: "Sbarcato appositamente nel 1844 a Napoli senza passaporto e in divisa da colonnello della Repubblica di San Marino, Carlo Luciano Bonaparte riuscì a convincere Ferdinando II di Borbone re delle Due Sicilie ad accogliere nella propria capitale il settimo congresso degli scienziati. Era giunta anche una lettera di Leopoldo II di Toscana, affinché fossero aperte le porte di Napoli. Pur disorientato dai consigli contraddittori dei propri collaboratori, alla fine il sovrano si risolse ad acconsentire. «Spirava l’aura mossa dal Gioberti – interpretava Luigi Settembrini – e il Re, che sapeva di essere tenuto come nemico di ogni sapere, per mostrar falsa l’accusa, volle il Congresso, ed ordinò che gli scienziati fossero accolti ed ospitati splendidamente, ed invitati anche a Corte». La riunione si svolse dal 20 settembre al 5 ottobre 1845. Dei 1613 intervenuti molti erano i regnicoli, presenti per la prima volta e provenienti da tutte le province, al di qua e al di là del Faro". Non fu un'ottima idea per Ferdinando II che li aveva accolti come dei Principi. Una volta arrivati a casa si accanirono con i racconti sulle condizioni in cui versava il popolo ( esagerando le condizioni negative ) e dimenticando presto i sontuosi banchetti e gli alloggi principeschi in cui avevano dimorato. Interessantissima la piastra con la sovraimpressione di "BOMBA". Tratto dall'ottimo libro di Mario Pin " Le piastre da 120 Grana di Ferdinando II di Borbone" posto la pagina dove sono descritte diverse Piastre con questa dicitura. Allo stesso tempo, considerato che queste Piastre hanno un valore superiore a quelle "normali", Vi chiederei come si può distinguere una sovraimpressione "falsa", eseguita magari ai nostri tempi, rispetto a quelle genuine. In passato ne ho trovate un paio ma non mi convincevano ed ho lasciato stare. Ciao1 punto
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Salve @Flaminius Si tratta di un antoniniano di Gallieno (sole reign: 260-268 d.C.). Non credo sia imitativa, ma è un'emissione ufficiale della zecca di Roma. Al D/ GALLIENVS AVG. Testa radiata a destra. Al R/ IOVI CONS AVG. Capra verso destra. In esergo, . Rif.: RIC V/1, n. 207.1 punto
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Io ho trovato anche: Adolphe Sax realizza a Parigi il primo esemplare di sassofono Alessandro Manzoni completa i Promessi sposi inoltre: Christian Doppler, fisico austriaco, scopre l'effetto che porta il suo nome, e che sarà strumento di importanti progressi in molti campi scientifici; John Bennet Lewis inventa, brevettandoli, i Fertilizzanti chimici agricoli basati sui perfosfati.1 punto
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moneta sempre di grande fascino, soprattutto per la sua originalità iconografica. trovo molto interessanti le osservazioni di @El Chupacabra e @Monetaio e concordo con chi osservano che i tre puntini in zigomatica non sono una costante (allego una macro del mio qfdc/fdc in cui i puntini non ci sono. D'altra parte, per quel dato conio che presenta i suddetti puntini forse come "difetto", la loro presenza pare in effetti indice di alta conservazione della moneta stessa, data la loro superficialità. Per quanto riguarda, la famosa "L incerta" della firma di Romagnoli: pare una costante. Si associa a piccole incertezze limitrofe (v. macrofoto) Per verificare se è davvero voluta e non fortuita, quindi, forse, in funzione anti-falsari, dovrebbe essere presente sempre, indipendentemente dai conii usurati e quindi sostituiti nel periodo di coniazione. Pertanto, per dimostrare ciò: qualcuno ha un pezzo senza il suddetto "difetto"? se si, sarebbe di notevole interesse per chi ama questa tipologia e metterebbe in discussione questa teoria ormai largamente accettata. le salienze: sono come noto garanzia di alta conservazione. Allego macrofoto del baffo (tutti i dettagli sono in macro 40x) . Per semplificare l'osservazione, io associo la forma del baffo a quella di una "larva con bocca a destra". mi serve per avere un paragone rapido e facile da memorizzare.1 punto
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La "bibbia" dei Luigini è il CORPUS LUIGINORUM di Maurice Cammarano. Il tuo è (come quello che ti posto) il C-368 classificato C e che si presenta in ben 6 varianti (il tuo è l'e: rosa a 5 petali, T di Tassarolo fra due punti, lambello di tipo 11 e corona di tipo 2) che spaziano (ma non sono tassativi) da 1,63 a 2,20 g. per un diametro che va da 20,5 a 21 mm. Se ti sei interessata minimamente a questa monetazione, saprai che si è trattato di una grande truffa ordita contro l'Impero Ottomano che faceva incetta di questi tondelli per seguire una moda nata al proprio interno. Stati e città che non avevano coniato mai (o quasi), si misero a produrre grandi quantità di queste monetine riducendo sempre di più il titolo d'argento e badando ancor meno alla qualità del prodotto. Quindi tagli, fratture e debolezze di conio, sbavature e decentrature affliggono quasi tutti questi esemplari. Qui sotto hai la possibilità di far confronti con il mio che è stato periziato.1 punto
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Ah Beh Certo! Tutti i nostri ragionamenti dando per scontato che sia autentico, tutto può essere, ma la tipologia dovrebbe esistere visto che il Bernareggi cita un frammento da lui precedentemente attribuito ad Ovada sulla base della legenda incompleta1 punto
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Dalla foto non sono convinto della autenticità, ma mi riservo di guardare con calma il Bernareggi1 punto
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Encomiabile iniziativa, spero si possa arrivare ad un risultato costruttivo ma per esperienza personale e' quasi il deserto dei tartari, ci si scontra con disinteresse, pigrizia e inerzia già per ottenere le pubblicazioni di carattere generale figurati sperare che esistano o siano i vendita cataloghi o testi specialistici come quelli che trattano di Numismatica. È di ieri la mia visita al museo di Aidone, vicino ad Enna, bel museo, importante ma per la parte Numismatica un po' sciatto, le vetrine avevano l'illuminazione spenta ( ho dovuto io, di mia sponte, ricollegare le prese elettriche di ogni teca), il materiale monetale a fronte della quantità recuperata è esiguo ed alla mia richiesta del bookshop mi è stato detto di rivolgermi al bar dall'altra parte della piazza, una tristezza... Comunque auguri e in bocca al lupo. Adelchi.1 punto
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Ti dico la mia (poi come suggerisci anche tu, ognuno fa quello che preferisce): sono d'accordo con te che quando il prezzo tra FDC e coincard è simile, preferisco la seconda. Sul "significativo" vado invece a gusto personale prendendo coincard/blister dei 2 euro CC (colleziono solo questi) che mi piacciono di più, tenendo sempre un occhio al budget.1 punto
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Buongiorno a tutti, ho fatto un riepilogo delle annate trattate fino ad oggi, correggetemi per favore se ho fatto qualche errore. Ps. Abbiamo ancora molto da fare. ? Saluti Alberto1 punto
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Ciao Giuseppe, l'ultima mia copia l'ho ceduta a @Litra68. Ogni tanto viene proposto in vendita sulla rete. Saluti1 punto
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Dovrebbe essere un denaro gherardino di Napoli per Giovanna d' Angiò. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GIO/2 Ciao Mario1 punto
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effettivamente siamo andati O.T., però è un periodo che le discussioni in piazzetta sono diventate più interessanti perchè partecipano gli appassionati di diverse monetazioni1 punto
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Buonasera a tutti, complimenti @eliodoro, ho trovato molto bella utile e interessante questa discussione, proprio ieri in un altra discussione parlavo dell'utilità di una tracciabilita' delle monete, cosa che anche @darectasapere ha menzionato in questa discussione, li il fine era per non subire truffe, qui è molto più ampio. Io non ho monete dal pedigree così famoso però sono contento di poterne ricostruire la storia fino ad un certo punto. Saluti Alberto https://www.lamoneta.it/topic/180419-5-lire-murat/page/2/#comments1 punto
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Altrettanto interessante è riconoscere gli esemplari privi di pedigree e non identificati con la precedente provenienza dalla casa d'aste, particolare che se abbinato alla rarità è indubbiamente un valore aggiunto all'esemplare proposto..... Giulio S.V. 1590, ex Monteapoleone, coll.Muntoni (unico esemplare e passaggio rintracciato....)1 punto
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Scudo S.V. 1823 Roma, ex Ratto 1962.....tra l'altro di altissima conservazione e patina uniforme, scusate la mia pessima abiltà fotografica....1 punto
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Doppio Zecchino Sede vacante1740, sempre ex Christie's acquistata dall'Ing. Calcagni negli anni 60 da un noto Numismatico di quel periodo.....1 punto
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Per noi collezionisti di monete Napoletane, avere dei pezzi di questa Grande vendita è una grande soddisfazione. Ferdinando II 60 Grana 1838 ex CIVITAS NEAPOLIS1 punto
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Sembrerebbe un triente anonimo coniato dopo il 211 a.C. https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-B7/41 punto
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Ciao @El Chupacabra Volevo soffermarmi su queste foto che hai postato per chiederti qualche cosa in più sul particolare che non sapevo dei tre puntini sulla guancia del Re. Volevo inoltre aggiungere che il particolare della L di Romagnoli in incuso è si un particolare a sostegno dell' originalità della moneta ma penso sia doveroso aggiungere che ne esistono di originali che hanno l'intera L di Romagnoli in rilievo. Ricordo di aver letto questa informazione anni fa qui sul forum da un utente molto esperto di questa moneta, ma ora non riesco a trovare la discussione...... saluti1 punto
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Taglio: 10 cent Nazione: Italia Anno: 2019 Tiratura: ? Condizioni: qFDC Città: Siena1 punto
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Taglio: 2 Euro Nazione: Belgio Anno: 2009 Tiratura: 5.012.000 Condizioni: MB Città: Siena1 punto
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Quando si parla dei falsi destinati ai collezionisti si può dire che il 5 lire 1956 è IL PROTOTIPO della categoria. Invece falsi per la circolazione di 5 Lire "Delfino" (di qualsiasi annata) mai visti sinceramente. Di 10 Lire "Spighe" falsi per la circolazione ne esistono a palate e pare poi che esistano moltissimi falsi per collezionisti del 10 Lire 1965. Però non mi sembrano esistano pubblicazioni a riguardo, solo informazioni provenienti da alcuni commercianti. Saluti Simone PS Visto che ci siamo ripropongo la discussione che segue (almeno parliamo tutti allo stesso modo):1 punto
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Trovata la locandina1 punto
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3) sx: 2 Filler 1940 Ungheria in ferro dx: 5 Centimes 1933 Protettorato francese di Tunisia (tiratura non troppo alta di 1'000'000 di pezzi)1 punto
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Molto cortese ed educato nel rispondermi, siamo su un forum bisogna essere chiari e non creare fraintendimenti per chi legge, poi lei al bar o a casa sua è liberissimo di usare gli aggettivi come vuole, qui no. TIBERIVS1 punto
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