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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/01/19 in tutte le aree

  1. Quando arrivai a dover spendere tanti soldi per una moneta appena coniata, cambiai collezione e mi dedicai a monete molto più antiche. Non mi sono mai pentito di questa scelta. Arka Diligite iustitiam
    6 punti
  2. C'é uno scritto di Solone Ambrosoli che lamentava che i giovani non erano più interessati alla Numismatica e che quindi quest'ultima era destinata a scomparire. Era la fine dell'ottocento... Arka Diligite iustitiam
    6 punti
  3. Molti giovani collezionisti e appassionati di numismatica hanno poche disponibilità economiche. Ma collezionare bronzetti imperiali romani o antoniniani non mi sembra troppo costoso. Molte monete medievali dell'area triveneta costano poche decine di € ( parlo di loro perché sono delle mie zone ). Pezzi minori degli stati preunitari di casa Savoia o dei Borboni o degli stati pontifici ce ne sono sul mercato a prezzo accessibile anche a chi ha basse disponibilità. Chiaramente un giovane di quelli di cui si parla non può pensare di comprare un aureo , una doppia d'oro dei Savoia, un 30 ducati di Napoli o una piastra papale R2 tutte almeno SPL ogni 2 mesi.... Però all'interno del vastissimo mondo del collezionismo numismatico c'è molto da collezionare senza spendere cifre astronomiche.
    4 punti
  4. Come più volte già da me espresso, questa " caccia al giovane numismatico" non mi convince. - La numismatica è un hobby costoso, per cui non credo, con questi contratti di lavoro che esistono,che un ragazzo di venti anni possa spendere in monete: - E' un hobby, per cui, la giovinezza non è anagrafica, ma direi di inizio collezione o interesse numismatico ( per cui se si inizia a 70 anni, si è giovani numismaticamente) I convegni, come leggo, se la passano male (per me dipende dal numero esponenziale di aste, e, contestualmente, dall'aumento del numero dei venditori)
    4 punti
  5. Sante parole! Quanti di noi hanno intere scatole di Commemorative della Repubblica, San Marino, Vaticano, coniate per collezionisti e chiuse nella plastica ? Monete senza storia che nessuno vuole più. Comunque l'importante è avvicinarsi alla Numismatica. E' un passaggio quasi obbligatorio cominciare con le monete che vedi tutti i giorni. Dopo un pò di tempo di solito o si abbandona ( e spero non sia il tuo caso ), oppure si fa come i salmoni... si risale la corrente e si scoprono altri ambienti più stimolanti. Ciao e comunque non smettere di collezionare monete,
    3 punti
  6. Anche se oggigiorno non esistono nel panorama numismatico italiano delle figure carsmatiche o dei leader che possano far fare un balzo "importante" alla numismatica ciò non significa che questa non prosegua con la naturale lentezza che le è propria, quella cioè di una scienza storica, giusto o sbagliato che sia. Imporante inoltre sarebbe defire "maestro" e quali le caratteristiche che dovrebbe avere in un contesto (auspicabile) di molti giovani e fin dove questa "guida (?) " sia indispensabile. Che poi i tempi siano cambiati, questa è un ' evidenza, e , si sa, il cambiamento è sempre visto come qualcosa che turba lo status quo.. e porta a ripetere continuamente "una volta si che...".
    2 punti
  7. @Litra68, lo studio del Bovi lo puoi trovare qui, a p. 309. Buona lettura! http://www.storiapatrianapoli.it/it/156/edizione-digitale/show/657/archivio-storico-per-le-province-napoletane
    2 punti
  8. Ho finito i " mi piace ". Scusami doge82 se rimani senza. Condivido pienamente le risposte precedenti, che gli euro siano un passaggio, un viatico per iniziare per poi andare a collezionare davvero.... Sia che siano moderne o medievali o antiche.
    2 punti
  9. I maestri li puoi trovare anche qui sul forum. Sono quelli che gli basta leggere qualche commento che fai e pare ti conoscano perfettamente. Sono quelli che non fanno finti complimenti velati di falsità o sarcasmo.
    2 punti
  10. In effetti è meglio restringere il campo nell'ambito italiano. Questo è sicuramente un valido parametro per gli interessi collezionistici attuali, anche se non permette di fare un raffronto con 50 anni fa. Come ho scritto sarebbe molto importante acquisire il parere di Professionisti che da molti anni hanno un negozio oppure da esperti Curatori di Aste. Ciao e Buona Domenica
    2 punti
  11. Manca anche e spiace una cultura numismatica, in molti casi, dei curatori dei musei cosa che c'è molti di più in altri paesi. L'ignoranza sul tema è anche politica e la legislazione colpevizza il collezionismo cosa che è diversa in altri paesi. Sicuramente per superare l'ignoranza ci vuole divulgazione. Sul piano commerciale internet ha modificato molto. Verona, Riccione possono essere una vetrina per le case d'asta, munite di vigilanti. Bene invece gli aspetti culturali collegati al convegno. Più dei giovani c'è il discorso delle protagoniste femminili della numismatica che è sicuramente una strada da percorrere! Meglio da iniziare Manca, in molti casi, e spiace una cultura numismatica degli insegnanti di Storia e Storia dell'arte delle superiori che dovrebbero trasmetterla
    2 punti
  12. Non pubblicavo ritrovamenti da parecchio ma questa mi mancava e probabilmente è una delle monete con la tiratura più bassa che abbia mai trovato . Taglio: 1€ Nazione: Malta Anno : 2016 Tiratura: 125.000 Condizioni: BB Citta: Caserta
    2 punti
  13. Secondo me la domanda centrale sul tema giovani (non sul convegno che immagino sia stato positivo) è: "Vi erano più giovani interessati alla numismatica 40-50 anni fa oppure oggi?". Sono giovane e non ho la memoria storica dunque chiedo.
    2 punti
  14. Se posso dare un suggerimento a questi giovanissimi virtuosi vi direi di provare a iscrivervi al CGN che e’ nato su Lamoneta per i giovani e proverei a rivitalizzarlo e a cercare di far nascere una nuova generazione giovanile di numismatici in prospettiva...credo che si debba ripartire anche da qui.
    2 punti
  15. Ciao ho 14 anni e ho cominciato come te, ora colleziono il Regno da qualche anno. Frequento una scuola impegnativa e in certi periodi capita che abbia poco tempo da dedicare alla numismatica, ma non ti preoccupare, la passione non ti passa, appena posso leggo il forum, libri e sfoglio i cataloghi delle aste. Ti consiglio di leggere il forum e cercare una monetazione che ti emoziona, poi iniziare a informarti. Qui troverai sicuramente persone competenti e appassionate che ti sapranno aiutare. Saluti e buona collezione, Giacomo
    2 punti
  16. E i pochi che ci sono comprano chiedendo se la rivendono quanto possono guadagnare.....
    2 punti
  17. Carissimi tutti, dopo mesi di latitanza riesco finalmente a scrivere nella comunità e in questa sezione... Il mio lungo silenzio purtroppo è stato legato ad un evento spiacevole che mi ha portato ad allontanarmi da qui: specifico, nulla a che fare con la salute o il lavoro (cose fondamentali nella vita), ma alla "visita" in casa di persone sconosciute e non gradite (per capirci). Dopo l'evento, ho, l'ammetto, avuto la nausea e il rifiuto anche per la numismatica, e ho consequenzialmente dovuto, e voluto, staccare la spina. Se sono di nuovo qui lo devo a @fabry61, al suo tatto in quel momento non facile, alle sue parole, ai suoi consigli, e alle letture che mi ha consigliato durante la latitanza (Fabrizio non ti ringrazierò mai abbastanza, te lo assicuro)... Ho ripreso a seguirvi e a leggervi, e la fiammella si è riaccesa (quindi sono in debito morale anche con voi ) Ricomincio da capo la mia collezione, e con questo Grosso di Jacopo Contarini: è un nuovo inizio, e sicuramente nell'acquisto mi son sbloccato mentalmente da paure, rimorsi e pesi vari, con la voglia di continuare ad imparare e approfondire questo meraviglioso mondo. Dopo la pappardella (e mi scuso se vi ho annoiato), riporto la scheda che ho redatto per la classificazione di questo Grosso. Vi chiederò alla fine della stessa se potete aiutarmi in alcuni dubbi venutimi in fase di osservazione e stesura. GROSSO 1° TIPO o MATAPAN – JACOPO CONTARINI 1275/1280 – TIPO 8 Dritto • IA • 9TARIN • / • S • M • VENETI; Lungo l'asta1 DVX2. San Marco3 stante a destra, di fronte, tiene nella sinistra il libro dei Vangeli e con la destra porge il vessillo al Doge4 stante a sinistra, di fronte. La banderuola con la croce5 è volta a sinistra. Verso Il Redentore, con nimbo crociato6, seduto in trono7 di fronte. Ai lati del nimbo, IC / XC Contorno Liscio Riferimenti Montenegro 38, Gamberini 42, Paolucci 1, Papadopoli 1-2, Zub-Luciani 63[7] Zecca Venezia Riferimenti8 Tipo 89 Periodo Senza data Stato di Conservazione BB10 Rarità C Nominale 1 Grosso Materiale Ag 965 Diametro 20mm Peso 2,15g Assi 180° Note 1 E’ presente al centro del tondello, tra la mano destra del Doge e l’asta, un elemento puntiforme, probabilmente il centro del compasso 2 San Marco presenta: - sul braccio destro una croce composta da 4 globetti - sul braccio sinistro una croce composta da 4 globetti 3 Il mantello del Doge presenta: - sul lato destro 13 globetti - sul lato sinistro in alto 6 globetti - sul lato sinistro in basso 5 globetti 4 La X presenta delle gambette terminali 5 La croce è composta da 2 braccia rettilinee perpendicolari 6 Perpendicolare alla testa 7 Il trono presenta: - sulla gamba destra 4 globetti - sul montante destro 7 globetti - sulla gamba sinistra internamente 5 globetti, esternamente 4 globetti - sul montante sinistro 7 globetti 8 I tipi sono classificati secondo i segni di massaro al R/. Il sistema grafico è quello usato dal Papadopoli: i due campi superiori indicano i segni posti sotto i gomiti del Redentore, quelli inferiori i segni posti presso le gambe. 9 Segno del massaro al R/: globetto tra i piedi del Cristo e globetto affianco alla gamba destra del Cristo 10 Al D/ presenza di lieve usura nella parte centrale del tondello, in particolar modo sulle mani destre del Doge e di San Marco, presenza di incrostazioni tra ore 4 e ore 5; sul R/ presenza di lieve usura sulla capigliatura del Cristo e sulla parte sinistra della sua aureola perlinata Fin qui la descrizione, permettetemi di porvi alcune domande: 1) sul catalogo https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-JCO/1, vengono riportate al D/ per la legenda al contorno due varianti censite dal Papadopoli, ovvero • IA • 9TARIN • / • S • M • VENETI oppure IA • 9TARIN • / • S • M • VENETI; nel caso di questo grosso, ad una analisi anche con lente d'ingrandimento considero il punto precedente alla S posto in maniera apicale piuttosto che centrale... può quindi essere considerata una nuova variante, oppure è da consierarsi anche il mio centrale? 2) come segnato nella nota 1, sussiste questo puntino che, a ricordo di una situazione simile postata sulla discussione del Soranzo veniva spiegata come il centro del compasso... è corretto o sto vaneggiando? 3) Dal punto di vista figurativo, cosa rappresenta questo elemento sotto al trono affianco alla gamba sinistra dello stesso??? Possono variare i globetti anche qui? 4) sullo stato conservativo mi son tenuto sul BB per i "difetti" indicati in nota 10 (sempre che siano incrostazioni, intanto la moneta sta facendo un bagnetto in acqua demineralizzata) ... può starci secondo voi, anche se, devo ammettere, che soprattutto il rilievo del trono del Cristo è considerevole (almeno a mio giudizio)? Ecco, scusate il mio fiume di parole, e la mia filippica esplicativa per questa moneta... Ma era veramente tanta la voglia di tornare a scrivere qui e condividere un grosso veneziano con voi. Grazie anticipatamente per chi vorrà rispondere Mattia Ps: E scusatemi ancora per il pistolotto post-depressivo iniziale
    1 punto
  18. Riporto l'interessante articolo di Lucia Travaini sulla zecca di Montalcino pubblicato su Cronaca Numismatica online. https://www.cronacanumismatica.com/la-simbologia-di-zecche-e-monete-il-caso-di-montalcino/
    1 punto
  19. Ciao, queste cosine sono nel "nostro" piccolo museo. Testimonianze-longobarde-dal-sito-della-Piana-di-S.-Martino-Pianello-Val-Tidone-Piacenza.pdf
    1 punto
  20. Buongiorno, ho questa moneta di 120 grana del 1856, e una moneta con errore sul numero 8, ha doppio cerchio, sotto, ho visto sul libro delle monete che è rara, quanto può valere, pesa 27,78 grammi, quanto può valere, la vostra opinione, saluti Enki.
    1 punto
  21. Infatti, ho usato il termine "nummo" nel senso comune di moneta, non col significato del nummo bizantino. E chiaro che quello della discussione è un Asse.
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  22. asse, il nummo è bizantino, anche se il termine oggi può essere usato per indicare una moneta
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  23. La moneta è buona al 100%, ma ha sicuramente una piega recuperata. Come stima starei abbastanza più basso da quella compiuta dal nostro amico (?) pseudo-russo, con 175/200 Euro si compra un BB senza segno di piegatura. Allego foto del mio esemplare come confronto....
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  24. Vai tranquillo..no problem
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  25. Già secondo questa affermazione sarebbe una collezione estremamente estesa, altro che" solo." La coniazione dall'unità di Italia in poi è veramente un mare , se ci metti pure le zcche lombarde Pre unità d'Italia devi essere consapevole dell'estensione della collezione. Non posso nè voglio sapere la tua disponibilità economica e che tipo di collezione tu abbia in mente, ma mio consiglio è quello di limitare il ventaglio. Ad esempio il regno oppure una zecca lombarda in particolare. Ma prima, mi raccomando, informati bene,e studia
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  26. Fortunatamente non è certo il mio punto di riferimento quel catalogo ?? infatti volevo far vedere a titolo di esempio la confusione che regna a volte sui vari testi.. Per quanto riguarda la data, moneta alla mano, sembra un 2 poi come abbiamo detto piu' volte con queste tipologie le dubbie sono tante , ma è stato molto interessante che tu abbia approfondito la questione con le tue osservazioni, grazie.
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  27. se posso permettermi: quelli di spicco sono tra io commercianti nostrani (e che parlano in italiano magari, premetto che non ho grossi problemi col tedesco e soprattutto con inglese ma trovarmi di fronte una signora che ringhia in tedesco mi infastidisce), che si prendono la briga di venire anche ad un convegno un po' in declino ma storico come Riccione e che hanno voglia non solo di vendere ma anche di parlare coi clienti senza fare i fenomeni.
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  28. Grazie mille dell'indizio! Propongo la seguente identificazione: Arcadius AE4. Antioch. D N ARCADI-VS P F AVG, pearl-diademed, draped, cuirassed bust right / VIRTVS-EXERCITI, emperor standing left, head right, holding spear and resting left hand on shield. Victory, standing beside him crowns him with a wreath which she holds in her right hand. Mintmark ANT[Gamma]. RIC X 70, [Gamma] Vi pare plausibile? Grazie, Davide
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  29. I maestri hanno conoscenze e capacità di dare agli altri, non so quanti ce ne siano e quanti lo possano essere oggi, indubbiamente io però potrei raccontare cosa ha fatto un gruppo in dieci anni anche qui per i giovani come iniziative reali e concrete ma sarebbe troppo lungo raccontarle....purtroppo molti non c’erano o non ricordano ma il forum certifica tutto per fortuna.
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  30. Non vorrei insistere sulla mia relazione che feci a Parma sui giovani e che e’ pubblicata ma indubbiamente si parla proprio nella parte finale di maestri, io stesso ne ho avuti, ho avuti dei riferimenti importanti, sinceri, mi hanno aiutato, sono molto grato verso di loro che lo hanno fatto in modo disinteressato.
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  31. Gent.mo talpa, Concordo con Te che la monetazione citata, sia attualmente una delle più vivaci. A mio parere concorrono alcuni fattori: 1- la varietà dei conii e le varianti che aprono nuovi orizzonti al collezionista ed allo studioso. (Io che colleziono per millesimo monete dei Savoia rilevo che sono monete molto belle, ma che soffrono per la ripetitività dei soggetti - almeno fino ad Umberto I°-). 2- un notevole numero di studiosi che pubblicano lavori molto interessanti 3- la revisione storica. Tutti noi, di una certa età, abbiamo studiato che gli uomini che hanno unito l'Italia erano buoni, intrepidi e dotati di ideali, mentre le popolazioni del Sud erano briganti, inaffidabili, sporchi e cattivi. Per fortuna questa visione della storia, estremamente di parte, è cambiata ed abbiamo scoperto una nuova realtà che non conoscevamo. Questa è una tipologia di collezione sicuramente più internazionale, soprattutto interessante per i Paesi di cultura cattolica. Purtroppo gli Anglosassoni, gli Americani, ed i paesi del Nord Europa ( non cattolici ) vedono questa tipologia "papista" come fumo negli occhi e quindi si guardano bene da intraprendere questa collezione. A parte questo, noto che è un tipo di collezione complessivamente in ascesa soprattutto per le monete che hanno l'effige del Papa o commemorano degli avvenimenti storici. Però la collezione del Vaticano post 1929 ( Patti Lateranensi) è, secondo la mia opinione, una di quelle che è invecchiata peggio. Cosa ne pensate ?
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  32. Volgendo l'attenzione alle collezioni specificamente italiane, Savoia e Regno a parte, sarebbe interessante capire l'evoluzione che si è avuta in questi decenni, la mia impressione è che la monetazione napoletana e siciliana borbonica abbia avuto una certa rivalutazione dopo anni di ristagno, il periodo precedente invece rimane ancora assai sottovalutato, ma c'è da dire che la complessità della monetazione vicereale richiede parecchio studio preliminare per addentrarvisi con una minima cognizione, sicuramente poi la cattiva conservazione di quasi tutti i pezzi di quel periodo non aiuta la crescita dell'interesse... c'è poi il settore della monetazione papale a cui chiedo lumi ai più esperti, personalmente ho l'impressione che in passato fosse più seguita, almeno la monetazione del XIX secolo, poi forse c'è stata una diffusione del collezionismo più specializzato in merito, sia per zecca che per nominale, solo piastre o testoni oppure solo rame... Credo sia interessante approfondire l'evoluzione del collezionismo di monete papali, un settore che pur essendo territorialmente italiano tuttavia ha un potenziale d'interesse più internazionale rispetto alle altre collezioni italiche....
    1 punto
  33. Io 40 anni fa ero vivo ma non ero Numismatico, però nel 2017 a Parma feci una lunga relazione al convegno sulla numismatica e i giovani di Lamoneta, gli atti sono sui Quaderni di Lamoneta e ci sono le slides sulla mia pagina in Accademia.edu. Feci un lungo studio per vedere lo stato dell’arte in ogni ambito di partecipazione e numerica, in particolare per i Circoli fu un po’ un bollettino di guerra, cambiava la situazione decisamente sul virtuale, sui social, magari con prospettive diverse, ma cambiava. E’ chiaro che e’ cambiato tutto sia per i mezzi comunicativi, di aggregazione, anche gli aspetti sociali, la numismatica, la storia, la cultura possono ancora atttarre anche oggi ma con modalità di approccio divulgative collaterali e diverse, i Musei che vivono con iniziative, le associazioni di identità e culturali, la società, le scuole, gli stessi social ...certo poi ci vuole qualcuno che divulghi il seme in tutti questi ambiti e poi ci vogliono intenti comuni più che altro per un fatto culturale e per non far dimenticare chi siamo stati e chi siamo alle nuove generazioni, questo sarebbe basilare, chi vuole leggere la relazione sulle fonti citate comunque la può trovare.
    1 punto
  34. Quindi la questione e’ che mercato/ambito che si intende guardare. se la ns indagine è solo per il mercato italiano: probabilmente gli appassionati del Regno sono in maggioranza rispetto agli amanti del settire ‘Classico’ Se allarghiamo l’ambito a comprendere ‘tutto’ il mercato (worldwide), temo non ci sia confronto..?
    1 punto
  35. Beh, io di giovani quest'anno ne ho visti al mio banco, a memoria: 1 che cercava bronzetti di Alessandro Magno, ne ha presi 2 (veniva da Urbino) 1 che mi ha preso un cavallo di Napoli e 1 cavallo di L'Aquila (era di Teramo) 1 che mi ha comprato un denaro di Rimini (di Rimini) 1 che ha preso un picciolo di Urbino raro (di Cattolica) 1 che mi ha comprato 1 di Montefiascone,1 di Fano,1 di Sulmona,1 di Viterbo,1 di Chieti, colleziona 1 moneta per ogni zecca italiana. e altri che sicuramente dimentico. Inoltre sono rimasto molto soddisfatto del convegno,come sempre, giovedì c'era tanta gente e sopratutto comprava. CORALLINO
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  36. Voglio aggiungere ancora una cosa.. Guardiamo le discussioni aperte sul forum in questi 15 anni Romane imperiali circa 94000 Medioevali italiane più di 40000 Regno d'Italia 205372 Repubblica più di 45000 Napoli (due sicilie) 78000 Savoia antichi più di 33000 Anche se calcoliamo che molte discussioni sono futili ed inutili per il nostro discorso si può notare come il regno è nettamente in vantaggio rispetto alle altre categorie!! Per me può essere un termine di paragone accettabile che rende l'idea della situazione..
    1 punto
  37. Che dire. Grazie...Sono felice...Bel grosso...Un abbraccio... per tutto il resto gli amici del forum spiegheranno e risponderanno alle domande. In caso contrario c'è sempre Mastercard.?
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  38. È stata una morte improvvisa in piena notte. Pochi minuti e ci ha lasciati. Personalmente sono profondamente affranto ed incredulo. Aveva sempre una buona parola per tutti . Ci mancherai, amico caro ed insostituibile. Avevi ancora tante aspirazioni e tanti progetti ma il destino torvo e spietato ci ha separati . Ti vorrò bene per sempre, come un figlio o un fratello . R.I.P.
    1 punto
  39. Ci ho fatto un salto ieri mattina al convegno, purtroppo sempre più deludente come numero e qualità dei banchi che come materiale nuovo proposto. Che le monete e gli scambi migliori passino fuori dal convegno in sé è cosa nota....fa un po dispiacere perché i km alla fine ce li facciamo per venire a vedere qualcosa di interessante e non i banchi del veronafil di maggio È comunque un'occasione per rivedere amici e far due chiacchiere sull'estate trascorsa. Marco
    1 punto
  40. Come dicevo ieri in un altro thread, dipende da come si intende la moneta. Oggi l'interesse principale per la moneta è a livello artistico - come si vede dal fatto che la maggior parte dei raccoglitori preferisca una moneta comune in alta conservazione piuttosto che una rara in bassa conservazione - per cui mi sembra che i tuo discorso abbia senso. Ovviamente non ne ha per chi nella moneta vede l'oggetto storico (io sono di questa minoranza): non mi interessa la conservazione - e infatti tutti i miei pezzi sono al di sotto dello SPL, spesso e volentieri con fori di sospensione o appiccagnoli - per cui non metterei mai una patacca coniata ieri in collezione.
    1 punto
  41. Da sinistra a destra: 1. 1 centesimo di euro. 16,25 mm 2,30 g; 2. Ionia, Mileto. 1/12 di statere (Lydo - Milesian standard). 1,14g - 9mm; 3. Ionia, Focea. 1/24 di statere (Phocaic standard). 0.66g - 7mm; 4. Ionia, Colofone. 1/24 di statere (Persic standard). 0,38g - 6mm: https://www.lamoneta.it/topic/161361-emiobolo-arcaico-di-colofone/ 5. Ionia, Mileto. 1/24 di statere in elettro (Lydo - Milesian standard). 0.52g, 10mm: https://www.lamoneta.it/topic/135077-124-statere-di-mileto-in-elettro/ 6. Incerto. 1/48 di statere (Lydo - Milesian standard)?. 0,19g. 5mm: https://www.lamoneta.it/topic/154543-creso-achemenidi-frazioni-di-statere-incerte/ 7. Ionia, Mileto o Eritrai (?). 1/192 di statere (Lydo - Milesian standard). 0,08g - 4mm: https://www.lamoneta.it/topic/166420-piccola-frazione-ionica-in-argento-1192-di-statere/ Qualsiasi commento è ben accetto, soprattutto sul numero 6. Avevo anche altre piccole frazioni, ma essendo un po' scure non riuscivo a fotografarle in questo modo...
    1 punto
  42. infine tra i frazionali 'minimi' greci esiste una frazione di litra (quindi non di statere come quelle menzionate finora) che peserebbe addirittura 0.05gr. Se confermata sarebbe il frazionale greco probabilmente piu' piccolo in assoluto rappresentando il valore di 1 onkia. La litra era divisa in 12 onkie. La litra aveva u n peso di circa 0.85gr. (pari ad 1/5 della dracma euboico-attica) di peso simile all'obolo (che era pari ad 1/6 della dracma ma abbiamo esempi di litre che pesano tra 0.7 e 0.75 gr. SICILY. Katane. Circa 461-450 BC. Onkia (Silver, 5 mm, 0.05 g). Balding head of Silenos to right, with an animal ear and a long beard. Rev. K-A (retrograde) Pellet or shield. Boehringer, Kataneische -. HGC 2, -. Extremely rare, possibly unpublished. Very fine.
    1 punto
  43. Restando in tema di moneta spicciola in rame, vi faccio vedere la piu' piccola del Regno di Napoli....il 3 Cavalli.....cosi' come apparve al popolo quando usci' dalla zecca nel 1788. Ogni volta che la tengo in mano...mi chiedo come sia potuta arrivare in queste condizioni.....ai nostri giorni. Perdonatemi le pessime foto che penalizzano il suo color cuoio naturale.
    1 punto
  44. Buon giorno, chiedo scusa per non essere intervenuto nella discussione, recentemente, ma sono stato colpito da un grave lutto, ho avuto la perdita del mio caro papà. Lo faccio adesso che sono ritornato a casa......... Avete letto logicamente cosa ha riportato numa numa e a differnza di quanto si è letto e tramandato fino ai giorni nostri credo che la NAC abbia effettivamente visionato attentamente e riportato ciò che la moneta porta inciso sopra è cioè le lettere GF e non CF...........lasciamo stare ciò che altri studiosi hanno scritto, ripeto nessuno è immune da errori, ma non capisco perchè non si accettano queste evidente segnalazioni; credo che alla NAC non interessa il particolare delle sigle impresse e di chi sono, ma ad alcuni personaggi che le studiano sì.....per rispondere un pò a numa numa, qui come in altri casi "evidenti" non si tratta di felici intuizioni di peter, ma della realtà dei fatti, più chiaro di così cos'altro si vuole, conosciamo tutti quanto è difficile ricercare documenti di quest'epoca, ma se quei pochi che già ci sono, gli ignoriamo, bhè io non sò più che dirvi !! Io non devo convincere nessuno per il lavoro che stò portando avanti, cerco solo di fare un pò di chiarezze su alcune monete che palesemente sono state riportate "errate", questo del Carlino "EGO IN FIDE" è accompagnato anche da qualche scritto è prova tramandata a noi. E rispondo anche al "Dunque" di Odjob che non sò se è una sua affermazione convinta o è il frutto di ciò che è stato riportato. Questo Carlino è stato coniato a partire dal 1600 anche se reca la data 16.. (credo fino al 1606) e come detto prima, sostituendo l'altro carlino commemorativo del matrimonio di Filippo III, anch'esso coniato nel 1600. Mi spigate adesso come avrebbe fatto Giovanni Francesco Citarella a siglare questa moneta in quanto la sua carica è a partire dal 19 novembre 1611 ? Aggiungo....la sigla G del maestro di prova non è di Francesco Antonio Giuno (che entra in carica il 6 giugno del 1609) ma di Gaspare Giuno, maestro di prova in quel periodo e se osservate attentamente la moneta dell'Asta Artcoins credo che la sigla non sia G ma GI, la stessa che poi troviamo molto frequentemente sui mezzi carlini (zanette) siglate da lui. Tutto questo riportato nell'ultimo pezzo e scritto tra le righe del bollettino del Bovi e in alcuni altri lavori. Non sò più che dirvi http://www.mcsearch.info/search.html?search=carlino+filippo+III&view_mode=1&en=1&de=1&fr=1&it=1&es=1&ol=1&sort=&c=&a=&l=#1
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  45. Buona sera...........credo proprio che la mia pubblicazione sarà questa Discussione, renderò un servizio alla Monetazione Napoletana...........mi raccomando gli interessati possono prendere nota. Mi scuso per la foto di questa Rarissima moneta, ma è difficilissimo trovarne, se non impresa impossibile, questa senza sigla è l’unica che sono riuscito a recuperare. D/ PHILIPP. III. DG. REX. ARA. VT. SI; busto radiato, paludato e corazzato rivolto verso sinistra; R/ MAGARI + AVSTR + CONIVNXIT; busti affrontati di Filippo e Margherita d’Austria posti su due cornucopie intrecciate in basso; al centro del campo una corona reale e all’esergo 16 . .; Questa moneta commemorativa del matrimonio di Filippo III con Margherita d’Austria (1599) fu coniata a Napoli nel 1600, per ordine del Vicerè il Conte di Lemos, con lo scopo di farla gettare al popolo in occasione della programmata ma mai avvenuta visita dei sovrani a Napoli in quell’anno; per tale motivazione venne ritirato e ripercosso con il conio del Carlino con la legenda EGO IN FIDE 16 . . ;
    1 punto
  46. Credo che chi ha preso questo Carlino ha investito bene il suo denaro......complimenti !! Artcoins 5 del 14 maggio 2012 - lotto 949
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  47. A questo punto direi proprio di chiudere questo intervento (mi raccomando no la discussione) constatando come già accaduto altre volte l'indirizzo che prende !!.....sempre sul personale !!.........e non aggiungo altro. Quello che dovevo dire l'ho scritto al post precedente e rimane il fatto "oggettivo" che la moneta in questione contiune "troppi refusi" e riferimenti errati. In conclusione questa chiacchierata non può essere "altro" che un bene per la Monetazione Napoletana che io consentitemi la parola "amo" e devo rilevare che l'obiettivo è stato raggiunto; un'altro tassello si è ricomposto. Ringrazio sentitamente l'esistenza di questo "Forum" che dà la possibilità ad ognuno di noi di scrivere, commentare e per l'appunto discutere di monete con i relativi contorni..........è il modo più sano e genuino per far emergere "refusi?" "errori?" "sviste'" che da tempo sono rimasti sepolti.....nel caso ve ne fossero. A questo punto chiederei, sotto forma di segnalazione, con cortesia e gentilezza, a chi cura il catalogo di prendere i dovuti appunti per apportare (quando avra voglia, tempo e spirito di farlo) la modifica a questa moneta. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FIIR/28 Ciao e alla prossima.
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  48. Come primo atto dovuto mi sottraggo dal replicare a provocazioni del tipo " Cacciatori di errori", "Gloria personale" , Screditare l'opera" perchè non rientrano nel mio linguaggio Numismatico. Mi fa piacere che a rispondere sia stato uno degli autori dei volumi interessati..........E' CHIARO CHE TUTTA LA FASE INIZIALE DELL'INTERVENTO E' BASATO SU QUANTO HO RILEVATO è quindi per me non è una novità. Questa volta però per non dar corso a polemiche ......mettiamola così, brevemente............Mi sono messo in testa il compito di portare alla luce tutti i refusi di questa Monetazione per non tramandarli ai posteri. Chi ha compilato il Corpus ha fatto un "refuso", il Pannuti e Riccio hanno fatto un lavoro a dir poco lodevole, spulciando tutte le monete presenti nel Corpus aggiungendone altre (ma comunque non esenti da annotazioni....questa è la parola giusta e non mancanza, termine da me non usato), ma chi è venuto dopo, molto tempo dopo ed ha avuto un pò come dire "il piatto servito a tavola" con l'avvento anche di nuova tecnologia che altri non hanno avuto, non credi che questi refusi doveva annotarli?...così come semplicemente è stato fatto in questa discussione; si è anche potuto scegliere di non farlo......certo, ognuno è libero di scrivere ciò che ritiene opportuno riportare, ma rilevo che dopo cinque pubblicazioni (e questo è un dato di fatto) ancora ci sono monete in cui ad esempio la lettera G è riportata C ed altro che non stò qui ad elencare............forse chi stà prendendo appunti per una Sesta uscita e chi ne voleva sapere di più su questo Ducato, dovrà ringraziare anche Peter1 A proposito di questo Ducato, che è quello che più mi interessa di questo intervento e su questo sono daccordo con te....bellissimo, è che Peter1 voleva capire se (non so se agli altri appassionati interessa) il Ducato con la sigla C "tagliata" esiste........tu credi di avermi dato una risposta ? Hai scritto > ma perchè il P/R ha inserito come riferimento la n. 1270 (con il refuso) e non per esempio la n. 1269 (senza il refuso) ecc. ecc. Io aggiungo.........perchè il Bovi al n. 109 riporta il Ducato con IAF C "tagliata" (oggetto del refuso) e poi successivamente al n.111 un'altro Ducato con le sigle IAF/G (di cui c'è anche la foto).....continuo......... perchè il CNI al n. 1273 riporta un'altro Ducato con la sigla IAF C "tagliata" appartenente alla Coll. Catemario che il Bovi non riporta anche. Ecco la confusione che ne viene fuori per non aver scritto una semplice noticina........ e così sarà per gli altri che verranno !! Ma quale cacciatore di errori, qui si tratta di persone che studiano......mio caro.
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