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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/03/19 in tutte le aree
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Buon pomeriggio a tutti, oggi posto un bellissimo, almeno per me, Tarì di Ferdinando IV anno 1796 Collezione Litra68, vi riporto alcune note storiche che riguardano proprio Ferdinando IV e avvenimenti del 1796 che interessarono tutta la penisola e parte dell'Europa di allora. Fonte come al solito Web. Si parte con le operazioni militari degli anni 1796-97 da parte di Napoleone e l'esercito Napoletano, e cenni riguardo alla stesura del Diario segreto di Ferdinando IV e uno spaccato delle sue vicissitudini proprio in quel trambusto storico. Buona lettura. La campagna d'Italia del 1796-1797 fu la serie d'operazioni militari guidate da Napoleone Bonaparte alla testa dell'Armata d'Italia durante la guerra della prima coalizione combattuta dalla Francia rivoluzionaria contro le potenze monarchiche europee dell'Antico regime, nello specifico rappresentate dal Regno di Sardegna, dal Sacro Romano Impero e dallo Stato Pontificio. Il generale Bonaparte dimostrò per la prima volta le sue grandi capacità di stratega e di condottiero raggiungendo, nonostante la limitatezza dei suoi mezzi, una serie di brillanti vittorie che consentirono di instaurare il dominio francese su gran parte dell'Italia settentrionale e centrale. Il generale ottenne grande prestigio e una vasta popolarità, esercitando autonomamente l'autorità sul territorio conquistato e organizzando una serie di stati strettamente collegati alla Francia. Dopo aver agito spesso in contrasto con le direttive del Direttorio, il generale Bonaparte concluse vittoriosamente la campagna firmando personalmente il trattato di Campoformio, che sancì la sconfitta dell'Impero d'Austria e della prima coalizione e confermò la predominante influenza francese in Italia, specie sulle elites peninsulari. Lo stesso giorno in cui diventò comandante dell'armata d'Italia, il 27 marzo 1796, Napoleone convocò al suo quartier generale, per mezzo del capo di stato maggiore Louis Alexandre Berthier, i tre più anziani generali di divisione per impartire loro gli ordini circa l'imminente campagna. Si presentarono Jean Mathieu Philibert Sérurier, Pierre François Charles Augereau ed Andrea Massena, personaggi destinati ad avere un importante ruolo nella campagna d'Italia. Alla riunione erano presenti anche l'aiutante di campo Gioacchino Murat, il maggiore Jean-Andoche Junot, il fratello di Napoleone Luigi Bonaparte e Auguste Marmont.Venne annunciata come data di inizio delle operazioni il 15 aprile, in quello che per il ministero della guerra a Parigi era un fronte secondario rispetto a quello del Reno, vera colonna portante dell'avanzata verso l'obiettivo ultimo, Vienna. Gli eserciti del Regno di Napoli Con lo scoppio della Rivoluzione Francese e le relative conseguenze, grandi cambiamenti avvennero in seno alle armate napoletane. Avendo il governo del regno aderito alla Prima Coalizione contro la Francia, ben 6 mila soldati napoletani parteciparono, insieme a quelli piemontesi, all’occupazione di Tolone, al fianco delle forze inglesi. La città fu successivamente liberata dai Francesi. Proprio nel marzo 1796 - due mesi prima che Ferdinando cominciasse a scrivere il suo Diario - Napoleone intraprese la campagna Durante la Campagna d’Italia del 1796, ben quattro reggimenti di cavalleria napoletani, denominati "Re", "Regina" "Principe" e “Napoli”, per una forza totale di circa duemila uomini agli ordini del generale Alessandro Filangieri, compirono gesta tali da attirare le attenzioni dello stesso Napoleone che li definì i “Diavoli Bianchi". In particolare, il 10 maggio del 1796, i suddetti reggimenti riuscirono a coprire la ritirata delle armate austriache dopo la sconfitta subita nella Battaglia di Lodi. Diario Segreto di Ferdinando IV. Proprio nel marzo 1796 - due mesi prima che Ferdinando cominciasse a scrivere il suo Diario - Napoleone intraprese la campagna d'Italia. Il regno di Napoli - oscillante tra velleitari propositi di offesa e disperati rimedi di difesa - si arma, provvede alla leva, raduna volontari. Ferdinando si reca in Terra di Lavoro ed in Abruzzo ad ispezionare, talvolta con la moglie, gli accantonamenti delle truppe ed i preparativi bellici; ma nello stesso tempo cerca la pace con Napoleone. Quando questa sarà faticosamente conclusa, il sovrano potrà occuparsi quasi esclusivamente della caccia e della pesca, di S. Leucio e di altri svaghi, tutte cose del resto alle quali non rinunzia neppure nei momenti più gravi. E potrà anche recarsi in Puglia per il matrimonio del primogenito Francesco, percorrendo in largo ed in lungo per qualche mese quella contrada. Ma l'occupazione francese di Roma torna a turbare la tranquillità del Re; finché si arriva alla breve ed ingloriosa campagna di Roma del 1798, alla facile rotta dell'armata napoletana, alla fuga dello stesso Ferdinando da Roma a Napoli e poi da Napoli a Palermo. Scusate per le foto non perfette, la moneta è molto più bella dal vivo. ? Saluti Alberto5 punti
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Già ho avuto occasione di mostrare questa moneta perchè, a mio avviso, merita di essere mostrata ( e ammirata ) : Avendo avuto (*) la possibilità di procurarmene una in buone condizioni, ho voluto gustarmela nei dettagli, e sono rimasto affascinato dalla maestria dell'incisore (per la storia trattasi di Theodor Wilhelm Brüel di Hannover, zecca presso la quale la città anseatica di Brema coniava i suoi talleri). Credo che le immagini parlino veramente da sole: Ho anche fatto un paio di conti per rendermi conto di quanto in "profondità di dettaglio" sia andato il maestro Brüel nell'inciderla, e qui sotto vi riporto le misure reali rilevabili su alcuni particolari della moneta: SI, sono realmente 2 decimi di millimetro! saluti (*) non resisto mai ai giochi di parole: quando me ne capita uno non posso non goderne; se c'è qualche veneto (vanno bene anche i triestini) che mi legge, vorrei chiedergli se conosce la relazione che intercorre tra l'espressione verbale "avendo avuto" e una vespetta rossa. PS: giacchè ci sono, mi permetto di rammentare una mia domanda che finora non ha avuto alcuna risposta. Grazie.4 punti
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Buona sera a tutti, Convinto da sempre che solo condividendo e confrontando con chi ha la tua stessa passione nella ricerca , si possono fare nuove scoperte..... Vi faccio vedere un mio 10 Tornesi 1840 con il busto normale. Volevo chiedervi se avevate mai riscontrato in altri 10 Tornesi una fascia nella Corona Reale con questa sequenza: <> ° <> °<> rombo /pallino/rombo Grazie a chi vorrà aiutarmi nella ricerca. Saluti, Rocco.3 punti
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Buona Giornata Nella Zecca di Salerno vennero emesse due monete col mezzobusto di Maria sotto Roberto il Guiscardo (1077 - 1085); trattasi in entrambi i casi di follaro. Nella prima al rovescio c'è Maria nimbata, velata e con le braccia alzate al cielo nell'atto di pregare (blateriotissa) e con a ciascun lato una pianta. Per l'immagine vedi https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-RGS/2 e gli allegati. Al rovescio il busto di Cristo nimbato che tiene col braccio sinistro un libro e con a ciascun lato del busto una pianta. Dovrebbe essere il primo follaro fatto emettere da Roberto il Guiscardo. Nella seconda al rovescio il mezzobusto di Maria tra la leggenda MP/YΘ con sopra i trattini di contrazione e al diritto il mezzobusto di San Pietro tra la leggenda SA/PE con sopra i trattini di contrazione, per la cui immagine vedi post seguente, anche se trattasi solo di disegni (non ho trovato nessuna foto di tale moneta).2 punti
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Sembra una moneta di Deiotaros re di Galizia 62 -40 a. C. con Zeus , aquila e una scritta che dovrebbe essere AHTR. Aquila testa a destra su fulmine. Spero di averti aiutato. Davide2 punti
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Non vedo l'ora di leggerlo, se ne parla molto bene vedo sul forum sarebbe un piacere avere una copia. Ma si può comprare? Saluti2 punti
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si, suo nonno,grazie ancora per la vostra pronta risposta, mi sa che devo ancora fare moltissima pratica , ma da qualcosa si deve iniziare2 punti
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Il Gazzettino del Cordusio é ormai diventato uno strumento divulgativo imprescindibile nel panorama numismatico nazionale, complimenti a tutti gli autori e redattori.2 punti
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Durante alcune ricerche su emissioni del 1944, mi sono imbattuto in questo documento della Banca d'Italia dove vengono riportati Leggi e Decreti dell'epoca. https://www.bancaditalia.it/servizi-cittadino/musei-collezioni/museo-banconota/emissioni/normativa_1944_48.pdf Saluti. Per completezza, allego i pdf con i documenti dell'epoca relativi a tutte le emissioni dal 1894 al 1997 comprese quelle nei territori d'oltre mare. https://www.bancaditalia.it/servizi-cittadino/musei-collezioni/museo-banconota/emissioni/indice_cronologico.pdf https://www.bancaditalia.it/servizi-cittadino/musei-collezioni/museo-banconota/emissioni/normativa_1854_93.pdf https://www.bancaditalia.it/servizi-cittadino/musei-collezioni/museo-banconota/emissioni/normativa_1894_1905.pdf https://www.bancaditalia.it/servizi-cittadino/musei-collezioni/museo-banconota/emissioni/normativa_1915_31.pdf https://www.bancaditalia.it/servizi-cittadino/musei-collezioni/museo-banconota/emissioni/normativa_1933_43.pdf https://www.bancaditalia.it/servizi-cittadino/musei-collezioni/museo-banconota/emissioni/normativa_1949_61.pdf https://www.bancaditalia.it/servizi-cittadino/musei-collezioni/museo-banconota/emissioni/normativa_1962_79.pdf https://www.bancaditalia.it/servizi-cittadino/musei-collezioni/museo-banconota/emissioni/normativa_1981_97.pdf https://www.bancaditalia.it/servizi-cittadino/musei-collezioni/museo-banconota/emissioni/normativa_emissioni_oltremare.pdf Arisaluti.2 punti
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mesopot_@mico Storico, esperto di monetazione arcaica. Valuta ed impartisce lezioni (anche sul forum) su monete e pseudo monete esclusivamente del periodo 700a.C - 500a.C. Odia le monete in euro nonchè tutto il coniato che va dal 499a.C. in poi reputandolo sin troppo moderno, con questa sua convinzione non perde mai occasione per denigrarle. Da ovinicoltóre amatoriale Il suo detto preferito, di cui ne ha fatto uno stile di vita è: "Se ci fosse ancora il baratto saremmo tutti qui a collezionare pecore!". Non poteva naturalmente mancare il collezionista di banconote! 19DelGrill0 Grande studioso di cartamoneta di tutto il pianeta isole comprese. Piuttosto iroso, sentendosi un fds assoluto, da a tutti gli altri utenti dell'mb non collezionabile. Approda sul sito per cercare di poter recuperare l'unico pezzo mancante alla sua mega raccolta attraverso aste consigliate e link vari. Vana ricerca di un miniassegno da 100 lire da lui stesso creato e che ha erroneamente speso nel 1975 in un'area di servizio sul breve tragitto Pinerolo-Acitrezza.2 punti
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Amici, torno dopo alcuni mesi sull'amato Forum Non ho mai scordato la Numismatica e tantomeno questo spazio virtuale... solamente ci sono periodi della vita in cui ci sono altre cose da fare a cui dedicarsi, che un po' assorbono il resto Comunque, la domanda che mi pongo deriva da un argomento di cui avevo già parlato tempo fa: i prezzi, o meglio le valutazioni, delle monete in euro circolate rispetto a quelle in FDC. Secondo me, le attuali valutazioni delle monete, che prendono in esame solamente le Fior Di Conio, sono leggermente anacronistiche: si può comprendere che, nei primi anni di circolazione delle monete in euro vi fossero considerazioni solo per il FDC, ma attualmente ritengo anche le monete circolate, almeno nei gradi di conservazione più meritevoli di considerazione e per monete più difficili da reperire, vengano contemplate. Attenzione, però: non voglio intendere che debbano avere valutazioni pari o quasi a quelle in FDC, ma almeno "qualche centesimo o euro" di differenza rispetto al mero (e secondo me riduttivo!) valore facciale. Quindi, se io reperissi in circolazione una moneta commemorativa da 2 euro (ed è in questa tipologia che farei ricadere per la maggiore il mio discorso) con tiratura inferiore al milione di esemplari difficilmente reperibile per l'appunto in circolazione, trovo assurdo il sentirmi dire che "vale solo 2 euro perché non è FDC"! La stessa moneta, se si va a vedere in un noto sito di compravendita on-line, potrebbe invece ricevere in asta un valore più alto del facciale, anche se di solo pochissimi euro. Dire quindi che vale solamente il facciale, è secondo me riduttivo e rischia di aumentare il disinteresse e la dignità della nostra amata monetazione. Cosa ne pensate? Anche se di poco, sarebbe quindi giusto dire che la moneta in oggetto valga qualcosa in più del semplice facciale, in quanto non facile da reperire quotidianamente nel circolante? Attendo le vostre opinioni :)1 punto
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Buongiorno a tutti... so già che sto scrivendo nella sezione sbagliata ...molto probabilmente.. perdonatemi!! Vorrei acquistare online monete romane (di sicuro non di elevato valore!!) e cerco siti in europa di venditori affidabili e conosciuti (io ne ho trovato uno che si chiama GCB.fr) .. anche su ebay magari. Mi interesserebbe acquistare qualche esemplare ma con l'assoluta certezza (o con la maggiore probabilità sarebbe meglio dire) della tracciabilità, della legittima provenienza e dell'autenticità delle monete Non escludo di rivolgermi ai negozi di numismatica qui di Roma... che ho già visitato... ma preferisco acquistare online perché spesso - un po' per tutto non solo per le monete - c'è più scelta. Sapreste consigliarmi? Grazie mille Flaminius1 punto
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Ciao a tutti, mostro questo denaro della diocesi francese di Clermont (1030-1120) per chiedere aiuto su quando per la prima volta la raffigurazione di Maria appare sulle monete nell'Europa occidentale... zecche italiane a parte, dove credo che le prime siano Aquileia e Pisa nel XIII secolo... Che ne dite? Un cordiale saluto1 punto
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Buonasera, aggiungerei che manca anche la foto della rara Piastra da 120 Grana del 1802 di Ferdinando IV, se non erro, postate recentemente sia da @Rocco68 che da @Ledzeppelin81 in un altra discussione.1 punto
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Si è perfettamente uguale manca la i e la p di providentia e principis poco impressa.1 punto
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Potrebbe essere anche stata recuperata prima di essere argentata, è successo con denari romani, con zecchini veneziani e potrebbe essere successo anche con questa piastra...1 punto
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Un gran bel falso d'epoca con tutta una storia da raccontare. Degno di stare fra le Piastre buone.1 punto
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Quello che c'è da dire c'è da dire ho rimandato indietro la moneta me l'hanno rispedita un'altra bellissima. Ipzs ..zecca dello stato. è stata bravissima dicono anche che mi rimborsano le spese1 punto
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Solo per precisare che mi rendo conto solo ora di aver letto il titolo del post come “Apulia” piuttosto che “Aquila”, motivo per cui ho fatto riferimento alla Puglia... ahimè... mi vorrà scusare ma vado a fare una telefonata all’oculista ?1 punto
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Commovente e anche un po' triste, ma fatalmente reale, basti guardare le decine e decine di post dove, il nipote il figlio o chi per lui rinviene nei posti più disparati, vecchie collezioni dimenticate nel tempo. ...mi piace.1 punto
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Ciao, penso esattamente come te che il livello di conio del Vaticano sia superiore a quello italiano. L’unica spiegazione che mi do è che ci sia una differenza di gestione della produzione, dovuta sicuramente a una differenza di costi.1 punto
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@Hirpini PizzaMargherita cattivella. Il venditore ha fornito, misure, peso, foto, una descrizione improbabile della moneta e non il costo. Non vorrei avere turbato il nuovo utente al suo primo post di identificazione. Quando si chiede aiuto a gente capace e disponibile ricevendo attenzione da Hirpini e @Arka, si deve andare fino in fondo. Altrimenti il piacere di collaborare finisce. Ho chiuso con l'analisi e la sintesi del soggetto postato. Saluti a tutti.1 punto
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Manca poco, vi aspettiamo a Monte Sant’Angelo per In Sanctorum Nummis Effigies, non mancate!1 punto
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Ciao Giò ben trovato, come ti va? moneta molto interessante e credo pure abbastanza rara visto che è una variante di un sestino R2 che Montagano nel MIR cataloga al numero 167/2 (CNI 102/3) "sestino o sesino post 1450" D/ +otto.inperator (nel campo grande L ornata con + alla sx.) R/.santvs (segno46) vvltvs (il volto santo a mezzo busto con corona ornata da trifogli e con manto, volto a 3/4 a sx.) Mi fa pensare un po il peso eccessivo ed il diametro scarso, il MIR da come medie 0,48-0,89 g e 16/18 mm . se qualcuno ha altri testi provi cortesemente a fare una ricerca diversa dalla mia, saluti alla bella Corsica.1 punto
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Da bolognese, non posso far altro che consigliarlo vivamente. Secondo me, come nomea e rilevanza, è uno dei convegni più importanti (dopo il Veronafil). Suggerisco di venire di venerdì (solitamente ci sono le monete più interessanti, o almeno così dicono dato che ci sono sempre stato di sabato ?). Sconsiglio, invece, di recarsi di sabato pomeriggio perché diversi levano le tende già da dopo pranzo. Stavolta, essendo in concomitanza con la festa del patrono, ho deciso di recarmi di venerdì. Spero di vedervi in numerosi e di fare conoscenza con qualcuno. A presto!1 punto
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Che bella discussione! :) Io ho 35 anni, quindi ricordo sì benissimo le monete e banconote in lire, ma ho pochi aneddoti significativi :P Quando avevo circa 4 o 5 anni, ricordo che volevo prendere in mano le banconote, ma i miei genitori non me lo permettevano... forse temevano le rovinassi; mi inquietavano anche i personaggi storici italiani raffigurati su di esse, quasi come "facessero la guardia" alla banconota stessa Poi, un giorno gli chiesi ancora di poterle toccare e, dopo varie raccomandazioni (inutili, perché non avevo di certo in mente di rovinarle!) le presi in mano, quasi temevo di sciuparle... e finsi di contarle :D Poi, avrò avuto circa la stessa età, mi piaceva giocare con le monetine in un salvadanaio... ma non le guardavo "numismaticamente" :P ed erano molte... pensavo avessero un valore molto più elevato di quello che in realtà avevano! :D Ricordo poi lo stupore delle monete in lire sammarinesi, quando andai con i genitori per l'appunto a San Marino vidi darne loro una di resto, che me la mostrarono prontamente :) Dovrei ricordare bene... nel 1999, con 5.000 lire facevo il pieno al mio scooter e in autoscontro con gli amici, facevamo quasi sempre 10.000 lire in gettoni a testa. Anche le merende a scuola, avevano prezzi che, convertiti in euro, adesso sarebbero ridicoli :D Sono tutti, quindi, veri e propri ricordi di infanzia e prima adolescenza! :)1 punto
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Più che essere preoccupato a chi andrà la mia collezione penso a trasmettere e condividere la passione adesso che sono in vita. Le monete sono solo oggetti da cui è meglio mantenere un certo distacco affettivo, badando bene di non dare loro la precedenza sugli individui. Quel che conta è usarle come strumento di condivisone tra le persone. Una volta deceduto le monete passeranno a chi avrò trasmesso la passione altrimenti poco male.1 punto
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Cerco allora di aggiungere anch'io un personaggio a questo universo fantastico. Premetto che, purtroppo, non sono riuscito mettere l'immagine "fake" per il profilo... Mi sarebbe piaciuta mettere la seguente. Spero che, in qualche modo, @nikita_ potrà sistemarla quando farà un sunto totale di tutti i nostri amati personaggioni ? Parto ora con la descrizione Renata@Sfortunata Di professione tabaccaia, maneggia tutti i giorni una serie di monetine e spiccioli e ogni tanto le capita di trovare qualcosa di "curioso" (solo per lei, ovviamente). Siccome ha sentito da Facebook e da altri siti "altamente specializzati" in materia che esistono degli euro che valgono una fortuna, pensa sempre di aver trovato un tesoro che possa dare una svolta alla propria vita. Purtroppo, però, la botta di c... non arriva mai ma lei non demorde! La speranza è l'ultima a morire ed è sicura che un giorno le pioverà in mano la moneta tanto desiderata. Forza Renata, siamo tutti con te!!! ?1 punto
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Posto qualche moneta che ho senza patina verde giusto per confronto,dove si vedono le lettere nitide senza sbavature e l'espansione del metallo verso l'esterno...se ritrovo questi parametri vado sicuro(tralasciando conii falsi battuti ovviamente)1 punto
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Rispettando l'opinione di tutti, per me è assolutamente autentico. Gli ingrandimenti non mi suscitano alcun dubbio.1 punto
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Oh Segnur...è una mania...! ? Grazie per il parere...ma, no dai! non credo. Credo invece che i grossi ingrandimenti > 100 o 150 x, aprendo una prospettiva nuova, possano far suonare un campanello proprio perché ci mostrano qualcosa di mai o raramente visto (mai visto=sospetto?) Per dire: se mi ingrandisco una ruga o un unghia 150x sarei convinto di non essere io... di non essere nemmeno umano!1 punto
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Caro Fratello, Fratello perché Lamonetiano, perché numismatico, perché cerchi di emozionarci e di far riflettere, devo dire che dal primo post che hai fatto mi hai colpito positivamente, io credo che anche su un mezzo tecnologico come questo ci voglia più riflessione, sensibilità, ricerca della condivisione anche su temi come questo, ma questo lo dico da dieci anni purtroppo direi con esiti alterni e non sempre positivi, insisti in questo, sono con te e ti leggerò ! Mario1 punto
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Discussione interessante, io sono stato in Croazia (a Parenzo ed a Rovigno, quindi non lontano dalla zona euro) un paio di mesi fa e mi sono ritrovato addirittura "costretto" a pagare in euro nei posti in cui soggiornavo! Nel primo caso perché non avevo ancora avuto modo di procurarmi le kune e comunque il proprietario dell'ostello -non so come mai- mi ha richiesto direttamente il pagamento in euro senza neppure parlare di kune. Nel secondo caso perché i proprietari della casa-vacanza in cui ho soggiornato negli ultimi giorni di ferie mi hanno sì proposto di scegliere fra il pagamento in kune croate ed il pagamento in euro, ma ho notato che il tasso di cambio da loro applicato fra euro e kune faceva sì che mi convenisse pagare in euro, sicché -forse con loro sorpresa- ho pagato proprio in euro! Probabilmente loro si aspettavano che io volessi liberarmi delle ultime kune rimaste, ma io non avevo fretta di liberarmi delle kune, me le sono riportate in Italia e mi saranno utili per il mio prossimo viaggio da quelle parti (probabilmente l'anno prossimo)...1 punto
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E' sicuramente un'ottima divulgazione speriamo che qualche appassionato di banconote italiane che ci segue avrà la voglia di leggerli tutti od in parte, dal mio punto di vista i biglietti non debbono essere solamente collezionati.1 punto
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DE GREGE EPICURI Ci sono molti serpenti a Nicopolis (v. sotto), ed anche a Marcianopoli, Serdica, ecc. Però tutti quelli riportati sulle romane provinciali comportano al rovescio le indicazioni della zecca e talora dei magistrati.Qui il rovescio sembra anepigrafe.1 punto
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Si tratta di un millesimo comune per la zecca australiana. Non ho notizia di falsi creati per frodare gli investitori datati 1909. In ogni caso, se vuoi avere un parere minimamente "significativo", devi comunicare peso, diametro e spessore. Soprattutto devi allegare immagini che possano permettere di cogliere i dettagli che tu stesso ci indichi. Non è il caso di queste scansioni, sono troppo piccole. Prova con delle foto. Ti allego una immagine in modo che tu capisca che tipo di foto devi ottenere e caricare (sono poco più di 100 Kb) . Prova anche a confrontarla con la moneta che hai mano. Buon pomeriggio.1 punto
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Nell'XI secolo c'è stato un fiorire di emissioni con la rappresentazione della Vergine Maria in Europa. Vediamo adesso alcuni esempi. Speyer (Enrico III/Corrado II, 1027-1056, denaro) (da http://ikmk.smb.museum/object?id=18202383 ) Hildesheim (Godehard, 1022-1038, denaro) (da http://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=1538&lot=1890 ) Verdun (Dietrich,1046-1089, denaro) (da http://sredniowiecze.wcn.pl/coins/2090 ) Strasburgo (vescovi Guillaume I o Hézilo, 1028-1056) (da http://www.poinsignon-numismatique.com/coins_r5/alsace_c16/strasbourg- bishopric_p134/eveche-de-strasbourg-guillaume-i-ou-hezilo-eveques-1028-1056-denier-a-la- vierge-et-a-l-edifice_article_76049.html ) altro esemplare di Strasburgo (Enrico III/Corrado II, 1027-1056, denaro) (da http://www.poinsignon-numismatique.com/coins_r5/alsace_c16/strasbourg- bishopric_p134/eveche-de-strasbourg-conrad-ii-1027-39-ou-henri-iii-1039-56-denier-a-la- vierge-et-a-l-empereur_article_76088.html ) Per chi avesse voglia di approfondire, ci sono in Rete alcuni testi parzialmente accessibili ma ottimi come punti di partenza: Maria na numismática, di Adeilson Nogueira http://books.google.it/books?id=Nyl6DwAAQBAJ&pg=PA1#v=onepage&q&f=false o la voce "Maria" del Wörterbuch der Münzkunde http://books.google.it/books?id=KscfAAAAQBAJ&pg=PA369&lpg=PA368#v=onepage&q&f=false1 punto
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Posseggo questo pfennig del 1991 che sembra oro puro A confronto con un mio esemplare normale1 punto
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Verona grande appuntamento non vedo l'ora di esserci e di conoscervi.1 punto
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E questo invece e' il ferlino della farina da mezza quartarola, 1570 (che mi manca!), tornando in tema pane1 punto
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Ferlino del sale per Bologna,1670 regnante Clemente X serviva per prendere sale qui:1 punto
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Grazie alla disponibilità del dr. Martini delle Civiche Raccolte Numismatiche di Milano posso aggiungere alcune immagini che spero possano aiutare ad aggiungere qualche tassello al nostro puzzle. Si tratta di due esemplari di Castelseprio provenienti dal ritrovamento di Mezzomerico e prodotti dalla stessa coppia di conii. Si tratta, con riferimento al catalogo di Arslan del 1977, dei numeri 73 e 75. ARSLAN 73 ARSLAN 75 Entrambi presentano al diritto le bolle. Si tratta di esemplari certamente non in buona conservazione e a basso titolo ma, come ho cercato di evidenziare nelle immagini che seguono, alcune bolle sembrano proprio identiche. Altre no. Le bolle simili sembrerebbero indicare che la loro origine sia da attribuire al conio. Gli stessi rilievi sono validi anche per gli esemplari (provenienti anch’essi dalla stessa coppia di conii) CNG e Gadoury 2011. Per questi due è conosciuto un terzo esemplare (sempre dalla stessa coppia di conii) totalmente privo di bolle (Bernareggi 23, Jecklin 15). In questo caso sarebbe evidente mi pare evidente l’evoluzione temporale del fenomeno (conii nuovi = niente bolle, stessi conii usurati = bolle) In base a questi dati mi sembra sempre più ragionevole ipotizzare come causa delle bolle un processo di alterazione del conio. La ruggine, come unica causa, non mi convince in quanto non capisco perché, nel caso dei due esemplari di Mezzomerico, sia arrugginito solo un conio e non tutti e due. Il fenomeno potrebbe essere legato anche ad una particolare consunzione puntiforme dei conii in seguito alle sollecitazioni del processo di coniazione. In ogni caso la qualità del metallo utilizzato nella zecca di Castelseprio per la produzione dei conii non doveva essere proprio eccelsa! Per concludere, a mio avviso, non parlerei in particolare di ruggine ma in generale di alterazione del conio (la cui esatta natura, allo stato attuale delle conoscenze, non è del tutto chiara).1 punto
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