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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/03/19 in tutte le aree
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Buon pomeriggio a tutti, oggi posto un bellissimo, almeno per me, Tarì di Ferdinando IV anno 1796 Collezione Litra68, vi riporto alcune note storiche che riguardano proprio Ferdinando IV e avvenimenti del 1796 che interessarono tutta la penisola e parte dell'Europa di allora. Fonte come al solito Web. Si parte con le operazioni militari degli anni 1796-97 da parte di Napoleone e l'esercito Napoletano, e cenni riguardo alla stesura del Diario segreto di Ferdinando IV e uno spaccato delle sue vicissitudini proprio in quel trambusto storico. Buona lettura. La campagna d'Italia del 1796-1797 fu la serie d'operazioni militari guidate da Napoleone Bonaparte alla testa dell'Armata d'Italia durante la guerra della prima coalizione combattuta dalla Francia rivoluzionaria contro le potenze monarchiche europee dell'Antico regime, nello specifico rappresentate dal Regno di Sardegna, dal Sacro Romano Impero e dallo Stato Pontificio. Il generale Bonaparte dimostrò per la prima volta le sue grandi capacità di stratega e di condottiero raggiungendo, nonostante la limitatezza dei suoi mezzi, una serie di brillanti vittorie che consentirono di instaurare il dominio francese su gran parte dell'Italia settentrionale e centrale. Il generale ottenne grande prestigio e una vasta popolarità, esercitando autonomamente l'autorità sul territorio conquistato e organizzando una serie di stati strettamente collegati alla Francia. Dopo aver agito spesso in contrasto con le direttive del Direttorio, il generale Bonaparte concluse vittoriosamente la campagna firmando personalmente il trattato di Campoformio, che sancì la sconfitta dell'Impero d'Austria e della prima coalizione e confermò la predominante influenza francese in Italia, specie sulle elites peninsulari. Lo stesso giorno in cui diventò comandante dell'armata d'Italia, il 27 marzo 1796, Napoleone convocò al suo quartier generale, per mezzo del capo di stato maggiore Louis Alexandre Berthier, i tre più anziani generali di divisione per impartire loro gli ordini circa l'imminente campagna. Si presentarono Jean Mathieu Philibert Sérurier, Pierre François Charles Augereau ed Andrea Massena, personaggi destinati ad avere un importante ruolo nella campagna d'Italia. Alla riunione erano presenti anche l'aiutante di campo Gioacchino Murat, il maggiore Jean-Andoche Junot, il fratello di Napoleone Luigi Bonaparte e Auguste Marmont.Venne annunciata come data di inizio delle operazioni il 15 aprile, in quello che per il ministero della guerra a Parigi era un fronte secondario rispetto a quello del Reno, vera colonna portante dell'avanzata verso l'obiettivo ultimo, Vienna. Gli eserciti del Regno di Napoli Con lo scoppio della Rivoluzione Francese e le relative conseguenze, grandi cambiamenti avvennero in seno alle armate napoletane. Avendo il governo del regno aderito alla Prima Coalizione contro la Francia, ben 6 mila soldati napoletani parteciparono, insieme a quelli piemontesi, all’occupazione di Tolone, al fianco delle forze inglesi. La città fu successivamente liberata dai Francesi. Proprio nel marzo 1796 - due mesi prima che Ferdinando cominciasse a scrivere il suo Diario - Napoleone intraprese la campagna Durante la Campagna d’Italia del 1796, ben quattro reggimenti di cavalleria napoletani, denominati "Re", "Regina" "Principe" e “Napoli”, per una forza totale di circa duemila uomini agli ordini del generale Alessandro Filangieri, compirono gesta tali da attirare le attenzioni dello stesso Napoleone che li definì i “Diavoli Bianchi". In particolare, il 10 maggio del 1796, i suddetti reggimenti riuscirono a coprire la ritirata delle armate austriache dopo la sconfitta subita nella Battaglia di Lodi. Diario Segreto di Ferdinando IV. Proprio nel marzo 1796 - due mesi prima che Ferdinando cominciasse a scrivere il suo Diario - Napoleone intraprese la campagna d'Italia. Il regno di Napoli - oscillante tra velleitari propositi di offesa e disperati rimedi di difesa - si arma, provvede alla leva, raduna volontari. Ferdinando si reca in Terra di Lavoro ed in Abruzzo ad ispezionare, talvolta con la moglie, gli accantonamenti delle truppe ed i preparativi bellici; ma nello stesso tempo cerca la pace con Napoleone. Quando questa sarà faticosamente conclusa, il sovrano potrà occuparsi quasi esclusivamente della caccia e della pesca, di S. Leucio e di altri svaghi, tutte cose del resto alle quali non rinunzia neppure nei momenti più gravi. E potrà anche recarsi in Puglia per il matrimonio del primogenito Francesco, percorrendo in largo ed in lungo per qualche mese quella contrada. Ma l'occupazione francese di Roma torna a turbare la tranquillità del Re; finché si arriva alla breve ed ingloriosa campagna di Roma del 1798, alla facile rotta dell'armata napoletana, alla fuga dello stesso Ferdinando da Roma a Napoli e poi da Napoli a Palermo. Scusate per le foto non perfette, la moneta è molto più bella dal vivo. ? Saluti Alberto5 punti
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Già ho avuto occasione di mostrare questa moneta perchè, a mio avviso, merita di essere mostrata ( e ammirata ) : Avendo avuto (*) la possibilità di procurarmene una in buone condizioni, ho voluto gustarmela nei dettagli, e sono rimasto affascinato dalla maestria dell'incisore (per la storia trattasi di Theodor Wilhelm Brüel di Hannover, zecca presso la quale la città anseatica di Brema coniava i suoi talleri). Credo che le immagini parlino veramente da sole: Ho anche fatto un paio di conti per rendermi conto di quanto in "profondità di dettaglio" sia andato il maestro Brüel nell'inciderla, e qui sotto vi riporto le misure reali rilevabili su alcuni particolari della moneta: SI, sono realmente 2 decimi di millimetro! saluti (*) non resisto mai ai giochi di parole: quando me ne capita uno non posso non goderne; se c'è qualche veneto (vanno bene anche i triestini) che mi legge, vorrei chiedergli se conosce la relazione che intercorre tra l'espressione verbale "avendo avuto" e una vespetta rossa. PS: giacchè ci sono, mi permetto di rammentare una mia domanda che finora non ha avuto alcuna risposta. Grazie.4 punti
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Buona sera a tutti, Convinto da sempre che solo condividendo e confrontando con chi ha la tua stessa passione nella ricerca , si possono fare nuove scoperte..... Vi faccio vedere un mio 10 Tornesi 1840 con il busto normale. Volevo chiedervi se avevate mai riscontrato in altri 10 Tornesi una fascia nella Corona Reale con questa sequenza: <> ° <> °<> rombo /pallino/rombo Grazie a chi vorrà aiutarmi nella ricerca. Saluti, Rocco.3 punti
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Buona Giornata Nella Zecca di Salerno vennero emesse due monete col mezzobusto di Maria sotto Roberto il Guiscardo (1077 - 1085); trattasi in entrambi i casi di follaro. Nella prima al rovescio c'è Maria nimbata, velata e con le braccia alzate al cielo nell'atto di pregare (blateriotissa) e con a ciascun lato una pianta. Per l'immagine vedi https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-RGS/2 e gli allegati. Al rovescio il busto di Cristo nimbato che tiene col braccio sinistro un libro e con a ciascun lato del busto una pianta. Dovrebbe essere il primo follaro fatto emettere da Roberto il Guiscardo. Nella seconda al rovescio il mezzobusto di Maria tra la leggenda MP/YΘ con sopra i trattini di contrazione e al diritto il mezzobusto di San Pietro tra la leggenda SA/PE con sopra i trattini di contrazione, per la cui immagine vedi post seguente, anche se trattasi solo di disegni (non ho trovato nessuna foto di tale moneta).2 punti
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Sembra una moneta di Deiotaros re di Galizia 62 -40 a. C. con Zeus , aquila e una scritta che dovrebbe essere AHTR. Aquila testa a destra su fulmine. Spero di averti aiutato. Davide2 punti
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Non vedo l'ora di leggerlo, se ne parla molto bene vedo sul forum sarebbe un piacere avere una copia. Ma si può comprare? Saluti2 punti
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si, suo nonno,grazie ancora per la vostra pronta risposta, mi sa che devo ancora fare moltissima pratica , ma da qualcosa si deve iniziare2 punti
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Il Gazzettino del Cordusio é ormai diventato uno strumento divulgativo imprescindibile nel panorama numismatico nazionale, complimenti a tutti gli autori e redattori.2 punti
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Durante alcune ricerche su emissioni del 1944, mi sono imbattuto in questo documento della Banca d'Italia dove vengono riportati Leggi e Decreti dell'epoca. https://www.bancaditalia.it/servizi-cittadino/musei-collezioni/museo-banconota/emissioni/normativa_1944_48.pdf Saluti. Per completezza, allego i pdf con i documenti dell'epoca relativi a tutte le emissioni dal 1894 al 1997 comprese quelle nei territori d'oltre mare. https://www.bancaditalia.it/servizi-cittadino/musei-collezioni/museo-banconota/emissioni/indice_cronologico.pdf https://www.bancaditalia.it/servizi-cittadino/musei-collezioni/museo-banconota/emissioni/normativa_1854_93.pdf https://www.bancaditalia.it/servizi-cittadino/musei-collezioni/museo-banconota/emissioni/normativa_1894_1905.pdf https://www.bancaditalia.it/servizi-cittadino/musei-collezioni/museo-banconota/emissioni/normativa_1915_31.pdf https://www.bancaditalia.it/servizi-cittadino/musei-collezioni/museo-banconota/emissioni/normativa_1933_43.pdf https://www.bancaditalia.it/servizi-cittadino/musei-collezioni/museo-banconota/emissioni/normativa_1949_61.pdf https://www.bancaditalia.it/servizi-cittadino/musei-collezioni/museo-banconota/emissioni/normativa_1962_79.pdf https://www.bancaditalia.it/servizi-cittadino/musei-collezioni/museo-banconota/emissioni/normativa_1981_97.pdf https://www.bancaditalia.it/servizi-cittadino/musei-collezioni/museo-banconota/emissioni/normativa_emissioni_oltremare.pdf Arisaluti.2 punti
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mesopot_@mico Storico, esperto di monetazione arcaica. Valuta ed impartisce lezioni (anche sul forum) su monete e pseudo monete esclusivamente del periodo 700a.C - 500a.C. Odia le monete in euro nonchè tutto il coniato che va dal 499a.C. in poi reputandolo sin troppo moderno, con questa sua convinzione non perde mai occasione per denigrarle. Da ovinicoltóre amatoriale Il suo detto preferito, di cui ne ha fatto uno stile di vita è: "Se ci fosse ancora il baratto saremmo tutti qui a collezionare pecore!". Non poteva naturalmente mancare il collezionista di banconote! 19DelGrill0 Grande studioso di cartamoneta di tutto il pianeta isole comprese. Piuttosto iroso, sentendosi un fds assoluto, da a tutti gli altri utenti dell'mb non collezionabile. Approda sul sito per cercare di poter recuperare l'unico pezzo mancante alla sua mega raccolta attraverso aste consigliate e link vari. Vana ricerca di un miniassegno da 100 lire da lui stesso creato e che ha erroneamente speso nel 1975 in un'area di servizio sul breve tragitto Pinerolo-Acitrezza.2 punti
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Ciao a tutti! Anche quest'anno - anche se con un po' di ritardo: in primavera erano usciti i 10 Euro " In der Luft" - sono arrivati i 5 Euro, adesso con l'anello di polimero verde. Il "lato B" è sempre lo stesso per tutte le edizioni. Siamo adesso nella zona temperata (almeno ancora per un po', Greta abbia pietà di noi!), i colori scelti sono più tenui ed i motivi più europei: campi arati, boschi, leprotto e - tanto per ricordare che è una moneta tedesca - una bella spruzzata di foglie di quercia e ghiande. (Non vedo segni di coniatura, deve essere fusa!) Con mio grande disappunto, i colori NON HANNO PIÙ UN NOME!!! ma solo il segno di zecca: A questo punto devo fare tutto da solo ed i nomi li ho assegnati io: F- Succo limone verde D- Verde clorofilla G- Verde schifo A- Verde acquamarina J- Verde e basta C'è un bel blog su questa moneta per chi sa leggere il tedesco: https://blog.mdm.de/gruene-5-euro-sammlermuenze-angepraegt/ per chi non lo sa, metto un po' di immagini colorate: La materia prima: Prodotto grezzo: La pressa: Il conio Il risultato finale: Questo per oggi è tutto. Servus, Njk PS: mi hanno già detto di essere un utente simpatico (? @eliodoro) per cui mi permetto di presentarvi il risultato della mia ultima ricerca fatta al microscopio sull'anello della moneta: e la macchia mi ricordava qualcosa: Viva la Linea!!!! Ho dimenticato di fare un ping a @Ronca! Ciau!1 punto
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Amici, torno dopo alcuni mesi sull'amato Forum Non ho mai scordato la Numismatica e tantomeno questo spazio virtuale... solamente ci sono periodi della vita in cui ci sono altre cose da fare a cui dedicarsi, che un po' assorbono il resto Comunque, la domanda che mi pongo deriva da un argomento di cui avevo già parlato tempo fa: i prezzi, o meglio le valutazioni, delle monete in euro circolate rispetto a quelle in FDC. Secondo me, le attuali valutazioni delle monete, che prendono in esame solamente le Fior Di Conio, sono leggermente anacronistiche: si può comprendere che, nei primi anni di circolazione delle monete in euro vi fossero considerazioni solo per il FDC, ma attualmente ritengo anche le monete circolate, almeno nei gradi di conservazione più meritevoli di considerazione e per monete più difficili da reperire, vengano contemplate. Attenzione, però: non voglio intendere che debbano avere valutazioni pari o quasi a quelle in FDC, ma almeno "qualche centesimo o euro" di differenza rispetto al mero (e secondo me riduttivo!) valore facciale. Quindi, se io reperissi in circolazione una moneta commemorativa da 2 euro (ed è in questa tipologia che farei ricadere per la maggiore il mio discorso) con tiratura inferiore al milione di esemplari difficilmente reperibile per l'appunto in circolazione, trovo assurdo il sentirmi dire che "vale solo 2 euro perché non è FDC"! La stessa moneta, se si va a vedere in un noto sito di compravendita on-line, potrebbe invece ricevere in asta un valore più alto del facciale, anche se di solo pochissimi euro. Dire quindi che vale solamente il facciale, è secondo me riduttivo e rischia di aumentare il disinteresse e la dignità della nostra amata monetazione. Cosa ne pensate? Anche se di poco, sarebbe quindi giusto dire che la moneta in oggetto valga qualcosa in più del semplice facciale, in quanto non facile da reperire quotidianamente nel circolante? Attendo le vostre opinioni :)1 punto
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Ciao a tutti, mostro questo denaro della diocesi francese di Clermont (1030-1120) per chiedere aiuto su quando per la prima volta la raffigurazione di Maria appare sulle monete nell'Europa occidentale... zecche italiane a parte, dove credo che le prime siano Aquileia e Pisa nel XIII secolo... Che ne dite? Un cordiale saluto1 punto
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Si è perfettamente uguale manca la i e la p di providentia e principis poco impressa.1 punto
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devi scusarmi, ma non me la sento di tribolare per un'altra mezz'ora per fotografare anche il retro. Accontentati, spero, di questa immagine prelevata da Numista (e probabilmente, la fotografassi io, verrebbe peggio!)1 punto
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Ok. Avevo notato il trattino, ma mi sembrava strana la forma della Q. Anzi per la verità ho pensato anche a lettere invertite: S. VQ ..... Ovviamente tu puoi giudicare correttamente. Moneta interessante.1 punto
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Lui cercava la Titina, tu invece la MoneTitina1 punto
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Mi sono accorto di aver scritto di fretta in modo sgrammaticato, scusate.... Nel caso del sesterzio di A.Pio la perlinatura mi convince abbastanza, ma molto meno nel caso del sesterzio di Traiano, essa pur avendo un rilievo che sembra eccessivo non pare aver preservato l'iscrizione sul lato destro, che appare piatta nel rilievo e non emerge in varie altezze come tipicamente è un iscrizione ottenuta con punzoni ecc... Non vedo peraltro segni secondari che suggeriscono che l'iscrizione sia stata ottenuta in questo modo.....1 punto
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E' gratuito da sempre. Dato il numero limitato di copie o ci si da da fare a "tampinare" Mario per averne una appena dice di averlo o lo si trova sul web (in genere dopo qualche mese dal cartaceo)...1 punto
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Buongiorno, potrebbe essere come dici tu, però è difficile affermarlo con assoluta certezza, come puoi tu stesso vedere i campi hanno una corrosione superficiale probabilmente causata da una pulizia impropria con agente chimico... Come avevo già scritto bisognerebbe trovare almeno un esemplare con i campi puliti in modo da poter dire che sia effettivamente senza punteggiatura...1 punto
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Sì @radacondivido. E aggiungo che nelle loro E-Auction settimanali (attenzione a non confonderle con le Internet/live, deve essere E-Auction , si svolgono al Lunedì) non ci sono commissioni: il prezzo è quello (+ spedizioni, tutto sommato a prezzo contenuto per essere con corriere). L'unico problema con le E-auction è la conservazione che ben di rado va oltre il BB. Ma non sempre...qualche volta ci sono dei pezzi molto belli, ma molto di rado. CGB ha anche una validissima banca dati online, gratuita e vasta, delle loro vendite, consultabile anche con parole chiave, utile per confrontare varie tipologie e il relativo valore pagato.1 punto
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Questo Hanes non mi è nuovo. Vorrei vedere, ha quasi 20000 feedback! Qualche volta ho visto lire interessanti vendute da lui, potrei anche aver comprato qualcosa anni fa. Si vede che al momento non tratta troppe lire. ps è ceco, non croato ?1 punto
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Ciao Giò ben trovato, come ti va? moneta molto interessante e credo pure abbastanza rara visto che è una variante di un sestino R2 che Montagano nel MIR cataloga al numero 167/2 (CNI 102/3) "sestino o sesino post 1450" D/ +otto.inperator (nel campo grande L ornata con + alla sx.) R/.santvs (segno46) vvltvs (il volto santo a mezzo busto con corona ornata da trifogli e con manto, volto a 3/4 a sx.) Mi fa pensare un po il peso eccessivo ed il diametro scarso, il MIR da come medie 0,48-0,89 g e 16/18 mm . se qualcuno ha altri testi provi cortesemente a fare una ricerca diversa dalla mia, saluti alla bella Corsica.1 punto
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Da bolognese, non posso far altro che consigliarlo vivamente. Secondo me, come nomea e rilevanza, è uno dei convegni più importanti (dopo il Veronafil). Suggerisco di venire di venerdì (solitamente ci sono le monete più interessanti, o almeno così dicono dato che ci sono sempre stato di sabato ?). Sconsiglio, invece, di recarsi di sabato pomeriggio perché diversi levano le tende già da dopo pranzo. Stavolta, essendo in concomitanza con la festa del patrono, ho deciso di recarmi di venerdì. Spero di vedervi in numerosi e di fare conoscenza con qualcuno. A presto!1 punto
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Gli avvenimenti nella reggia di Cnosso dopo l’uccisione del Minotauro sono interessanti in quanto sfociati in una vicenda con padre e figlio come protagonisti che è stata fonte di ispirazione per molti rebus. Quando Minosse venne a sapere che ad aiutare Teseo nella sua impresa furono Dedalo (che aveva suggerito l’idea del filo) e Arianna (che l’aveva procurato a Teseo), non potendo prendersela con la figlia fuggita da Creta insieme all'eroe ateniese, decise di punire l’artista facendolo rinchiudere assieme al figlioletto Icaro di dieci anni nel labirinto progettato dallo stesso Dedalo. Il suo problema era come uscire con Icaro da quella costruzione che, come ben sapeva avendola progettata, aveva sì delle ampie stanze senza soffitto e dalle quali si poteva vedere il cielo, ma con mura tanto alte da poter essere superate solo volando. Egli riuscì a costruire con delle penne cadute agli uccelli nella stanza due paia di ali, uno per sé e l'altro per il figlio, che attaccò alle spalle con della cera raccolta da tutti i favi di un vecchio nido d’api. Dedalo si raccomandò con Icaro, una volta fuori dal labirinto, di restargli sempre dietro durante il volo, di non strafare e soprattutto di non avvicinarsi troppo ai raggi del sole perché le ali potevano staccarsi in quanto il calore avrebbe sciolto la cera. Come non detto, Icaro, durante il volo, provando piacere disubbidì al padre e si allontanò da lui avvicinandosi troppo ai raggi del sole che sciolsero la cera e lo fecero precipitare nel mare dove morì. Per dettagli e approfondimenti rimando al mio articolo Giampiero Bettinetti, MITI E LEGGENDE DI CRETA E MONETE CON IL LABIRINTO DI CNOSSO, Panorama Numismatico 306/5 (2015) 7-151 punto
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Buongiorno, Io difendo il concetto che 2€ circolati, valgano 2 Euro per il semplice fatto che lo sono. Mi sembra giusto pagare quel surplus economico appunto perché 2€ in Fior di Conio, Appena uscite dalla Zecca, fresche e croccanti, quasi calde Con i FDC sazio la mia voglia di Mercato, Aste, Rivalutazioni e Bolle Numismatiche, Perché iniziare con le circolate per 0,05 centesimi?1 punto
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Che bella discussione! :) Io ho 35 anni, quindi ricordo sì benissimo le monete e banconote in lire, ma ho pochi aneddoti significativi :P Quando avevo circa 4 o 5 anni, ricordo che volevo prendere in mano le banconote, ma i miei genitori non me lo permettevano... forse temevano le rovinassi; mi inquietavano anche i personaggi storici italiani raffigurati su di esse, quasi come "facessero la guardia" alla banconota stessa Poi, un giorno gli chiesi ancora di poterle toccare e, dopo varie raccomandazioni (inutili, perché non avevo di certo in mente di rovinarle!) le presi in mano, quasi temevo di sciuparle... e finsi di contarle :D Poi, avrò avuto circa la stessa età, mi piaceva giocare con le monetine in un salvadanaio... ma non le guardavo "numismaticamente" :P ed erano molte... pensavo avessero un valore molto più elevato di quello che in realtà avevano! :D Ricordo poi lo stupore delle monete in lire sammarinesi, quando andai con i genitori per l'appunto a San Marino vidi darne loro una di resto, che me la mostrarono prontamente :) Dovrei ricordare bene... nel 1999, con 5.000 lire facevo il pieno al mio scooter e in autoscontro con gli amici, facevamo quasi sempre 10.000 lire in gettoni a testa. Anche le merende a scuola, avevano prezzi che, convertiti in euro, adesso sarebbero ridicoli :D Sono tutti, quindi, veri e propri ricordi di infanzia e prima adolescenza! :)1 punto
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nuovi testi entrati in biblioteca "Sterling Imitations of Edwardian Type" di N.J. Mayhew . The Royal Numismatic Society Special Publication n°14 , 1983. "Les jetons du Moyen-Age" di PRIEUR M., ROELANDT C., SOMBART S., Les Chevau-légers - CGF, Parigi , 2005. "Medieval English Jetons" di George Berry, Spink & Sons Ltd., 1974.1 punto
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Il confronto tra sesterzi va fatto con monete "certe" e dello stesso periodo : non c'è niente di meglio del database del British che mostra moltissimi sesterzi di Traiano con diversi livelli di usura e patine. Il confronto con monete di epoche diverse puó essere invece molto fuorviante. https://www.britishmuseum.org/research/collection_online/search.aspx Ad esempio parlando della materia che conosco meglio, le monete di Faustina II, le caratteristiche della coniazione (qualità del conio, lettere, morbidezza dei rilievi...) variano ed hanno caratteristiche peculiari a seconda del periodo all'interno della sua stessa epoca anche se, in questo specifico caso, ció risulta molto piú evidente nei denari che nei sesterzi. Infine il livello di conservazione risulta centrale.1 punto
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Mio padre mi ha insegnato a leggere, analizzare lo scritto e farne la sintesi. La moneta è stata vista in un negozio di numismatica. Il venditore ha fornito le dimensioni 14/15 mm (la moneta è ovale, personalmente nella misura inserisco anche i decimi di millimetro) e un peso di circa 2 grammi quando per regola, pure io che sono nessuno, quando posto per una identificazione espongo il peso con i centesimali. È la foto? Piuttosto scadente per un oggetto posto in vendita. Sembra fatta sulla tovaglia di casa mentre i numismatici dispongono di fondi adatti per esaltare, fotograficamente la moneta@Hirpini sono troppo severa ed è meglio che stia zitta? Chi posta per un'identificazione s'aspetta dei risultati, elogi, e pure che qualcuno esponga le proprie perplessità. Ahi, ahi, ahi PizzaMargherita, più che severa sei diventata cattivella. Chiedo perdono.1 punto
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Cerco allora di aggiungere anch'io un personaggio a questo universo fantastico. Premetto che, purtroppo, non sono riuscito mettere l'immagine "fake" per il profilo... Mi sarebbe piaciuta mettere la seguente. Spero che, in qualche modo, @nikita_ potrà sistemarla quando farà un sunto totale di tutti i nostri amati personaggioni ? Parto ora con la descrizione Renata@Sfortunata Di professione tabaccaia, maneggia tutti i giorni una serie di monetine e spiccioli e ogni tanto le capita di trovare qualcosa di "curioso" (solo per lei, ovviamente). Siccome ha sentito da Facebook e da altri siti "altamente specializzati" in materia che esistono degli euro che valgono una fortuna, pensa sempre di aver trovato un tesoro che possa dare una svolta alla propria vita. Purtroppo, però, la botta di c... non arriva mai ma lei non demorde! La speranza è l'ultima a morire ed è sicura che un giorno le pioverà in mano la moneta tanto desiderata. Forza Renata, siamo tutti con te!!! ?1 punto
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Guardando l'esemplare di jagd mi è tornata in mente la feroce discussione a proposito delle bolle sui tremissi longobardi. A sette anni di distanza mi è di poca consolazione il fatto che avevo ragione. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Caro Emanuele @Rapax, un abbraccio intanto e mi fa grande piacere poter rileggerti, ricordo bene il momento, come ricordo quanto abbiamo fatto insieme per Lamoneta, per i giovani, per la divulgazione, eventi, manifestazioni, tanti bei ricordi che non devono essere dimenticati per quanto fatto e che meriterebbero anche oggi a volte più rispetto e memoria storica nei confronti di chi ha dato tanto senza ricevere, ci starebbe un libro da scrivere, la vita e’ un ciclo, il collezionismo pure, in questo che ricorderai anche tu c’e’ tutto, la vita, la morte, il futuro, il non dimenticare, il valore del collezionismo , eravamo nel 2013 , ma questo rimarrà per sempre attuale .....e in fondo se ci pensi e’ tutto qui ... http://numismaticamente.it/featured/fine-inizio-del-numismatico://numismaticamente.it/featured/fine-inizio-del-numismatico1 punto
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DE GREGE EPICURI Ci sono molti serpenti a Nicopolis (v. sotto), ed anche a Marcianopoli, Serdica, ecc. Però tutti quelli riportati sulle romane provinciali comportano al rovescio le indicazioni della zecca e talora dei magistrati.Qui il rovescio sembra anepigrafe.1 punto
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DE GREGE EPICURI @tigroNon credo sia una romana provinciale, è troppo "povera" di scritte. A me pare greca, potresti cercare a Pergamo.1 punto
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Visto il mio immenso livello di socialità che mi ha portato ad avere ad oggi un paio di amici e zero discendenti direi che potrebbe anche andare a finire esattamente com'è iniziato. La mia collezione è partita da una scatoletta di monete di vari posti ed epoche chiusa in un cassetto e trovate da me, che da piccolo le osservavo a lume di lampada da tavolo nel silenzio di una stanzetta. Ancora oggi non so di chi fossero... forse di qualcuno che pensava "Chissà che ne sarà della mia modesta ma amata raccoltina di monete quando non ci sarò più". Oggi quella scatoletta è diventata un insieme di raccoglitori che rimarranno in un armadio, poi quando non ci sarò più qualcuno li troverà e forse si metterà a sfogliarli chiedendosi "Chissà di chi erano", e magari anche "Quasi quasi vado avanti io".1 punto
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Verona grande appuntamento non vedo l'ora di esserci e di conoscervi.1 punto
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E questo invece e' il ferlino della farina da mezza quartarola, 1570 (che mi manca!), tornando in tema pane1 punto
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Tanto per stuzzicare la curiosità su Castelseprio (soprattutto per chi non ha molta confidenza con questa monetazione): Un pallino Due pallini Tre pallini Lattera G Lettera T Lettera I Lettera S Lettere P(AV)1 punto
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Grazie alla disponibilità del dr. Martini delle Civiche Raccolte Numismatiche di Milano posso aggiungere alcune immagini che spero possano aiutare ad aggiungere qualche tassello al nostro puzzle. Si tratta di due esemplari di Castelseprio provenienti dal ritrovamento di Mezzomerico e prodotti dalla stessa coppia di conii. Si tratta, con riferimento al catalogo di Arslan del 1977, dei numeri 73 e 75. ARSLAN 73 ARSLAN 75 Entrambi presentano al diritto le bolle. Si tratta di esemplari certamente non in buona conservazione e a basso titolo ma, come ho cercato di evidenziare nelle immagini che seguono, alcune bolle sembrano proprio identiche. Altre no. Le bolle simili sembrerebbero indicare che la loro origine sia da attribuire al conio. Gli stessi rilievi sono validi anche per gli esemplari (provenienti anch’essi dalla stessa coppia di conii) CNG e Gadoury 2011. Per questi due è conosciuto un terzo esemplare (sempre dalla stessa coppia di conii) totalmente privo di bolle (Bernareggi 23, Jecklin 15). In questo caso sarebbe evidente mi pare evidente l’evoluzione temporale del fenomeno (conii nuovi = niente bolle, stessi conii usurati = bolle) In base a questi dati mi sembra sempre più ragionevole ipotizzare come causa delle bolle un processo di alterazione del conio. La ruggine, come unica causa, non mi convince in quanto non capisco perché, nel caso dei due esemplari di Mezzomerico, sia arrugginito solo un conio e non tutti e due. Il fenomeno potrebbe essere legato anche ad una particolare consunzione puntiforme dei conii in seguito alle sollecitazioni del processo di coniazione. In ogni caso la qualità del metallo utilizzato nella zecca di Castelseprio per la produzione dei conii non doveva essere proprio eccelsa! Per concludere, a mio avviso, non parlerei in particolare di ruggine ma in generale di alterazione del conio (la cui esatta natura, allo stato attuale delle conoscenze, non è del tutto chiara).1 punto
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