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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/10/19 in tutte le aree

  1. taglio 2 euro cc paese Portogallo anno 2016 tiratura 500.000 condizioni bb città Bologna
    7 punti
  2. Per me e' una domanda lecita e facilmente prevedibile considerata la modalita' di distribuzione di Progresso Numismatico. Personalmente ritengo inutile pubblicizzare una rivista non in vendita ed e' naturale aspettarsi proteste da chi si trova impossibilitato a reperirla se non tramite alcune biblioteche pubbliche. Auspico almeno la sua distribuzione in PDF come si verifica gia' per molti bollettini dei circoli e delle associazioni , per esempio la pubblicazione del Cordusio. E' curioso inoltre notare come e da chi alcune copie siano state poste in vendita anche se dovrebbero essere gratuite ..
    5 punti
  3. Riprendo la discussione per postare l’articolo sulla esposizione permanente di monete di zecche italiche in Ambrosiana realizzata grazie all’apporto del Gruppo Numismatico Quelli del Cordusio e che compare sul numero appena uscito di Monete Antiche. Con l’occasione ringrazio Antonio Morello.
    4 punti
  4. io uso i guanti da pilota, quelli con le dita tagliate.
    4 punti
  5. La collezione delle monete satiriche del Regno d' Italia continua ..
    3 punti
  6. Ma infatti non c'e' alcun problema: si faceva solo per parlare. Ognuno e' libero di scrivere e pubblicare quello che vuole e di leggere quello che gli pare (e che riesce a trovare senza impazzire...)
    3 punti
  7. Infatti non esiste alcun problema , semplicemente diversi utenti del forum compresi alcuni bibliofili stanno esprimendo le loro considerazioni sulla impossibilita' di ottenere la rivista cartacea : Progresso Numismatico . Fortunatamente in questo forum , fino ad oggi , e' ancora possibile esternare ,in modo pacato e senza vena polemica , le proprie opinioni. Personalmente a me spiace non poter inserire questa rivista nella mia biblioteca naturalmente rispetto anche coloro ai quali non importa un bel nulla di questa mancanza .
    3 punti
  8. Più fantasiose che variegate credo. comunque un periodo di transizione ci deve essere stato , potrebbe spiegare la compresenza in attesa di procedere al cambio del vecchio( vecchissimo) circolante col nuovo....ipotesi un po’ traballante ma possibile. dubito fortemente che la gente andasse in giro con in tasca assi da 250 grammi quando poteva usarne di equivalenti da pochi grammi. Senza contare la mia del tutto sopita ipotesi che l’aes grave non fosse realmente moneta corrente ma solo moneta di conto ,rituale o tributale , soprattutto finito il periodo a valore intrinseco. in ogni caso, con gli argentei e le spezzature si coprivano i 4-8-12-16 assi se dovevi pagare sette assi , succedeva un po’ come adesso con gli euri: adesso quando fai colazione cambi 5 euro e ti danno una manciata di spicci. Al tempo gli davi un quinario e ti davano un asse di resto. Oggi , al terzo cambio di 5 euro , ti ritrovi con un paio di etti di moneta di basso valore unitario quindi al quarto acquisto metti tutto insieme e paghi con gli spicci avuti in resto. mal tempo, vista la costanza dell’animo umano, presumo funzionasse allo stesso modo. Cambiavi l’argento finché gli assi non erano troppi e poi usavi quelli per la seguente transazione. Alla fine il circolante eneo era sufficiente. anche perché, sulla scorta di quanto detto a proposito dell’aumento di popolazione delle città, la spinta inflazionistica probabilmente aveva ridotto di parecchio le cose acquistabili con la moneta base( L asse) a favore di quelle che ne richiedevano più di uno. È un po’ la situazione di oggi in cui i tagli da uno/due centesimi sono in odore di eliminazione perché quasi inutili e più costosi da realizzare del loro valore facciale. Probabilmente, a roma, dopo un po’ , con un asse o due, compravi poco o niente, e questo spingeva la moneta multipla dello stesso ad un uso più intensivo relegando l’asse ai margini. Puo darsi che i “buchi” produttivi che riporti siano dovuti ad una mancanza di necessità di emettere altro eneo, essendo già sufficiente e ancora in corso il vecchio , da parte dei magistrati monetari che si limitavano a battere denari ( più richiesti) col loro patronimico. E solo in specifiche situazioni emettevano monetale eneo. non so dirti perché di alcuni magistrati si reperiscano meglio quadranti che assi, forse perché più facili da perdere....credo che una comparazione con una tabella di prezzi del periodo potrebbe far dedurre quali monete venissero più utilizzate e pertanto emesse in numero maggiore.
    3 punti
  9. Io credo che già coloro che si interessano di numismatica non siano orde oceaniche di persone, se poi all'interno di questa cerchia si creano aristocratiche ed esoteriche fazioni che guardano se non con disprezzo almeno con sufficienza gli altri....
    3 punti
  10. Sperando di fare cosa gradita vi posto qualche medaglietta di reparto della Guardia alla Frontiera. La Guardia alla Frontiera (G.A.F.) nasce nel 1934 con scopo di presidiare i confini, per mezzo di fortificazioni (il più delle volte mai costruiti) del Vallo Alpino. Si articola per settori (27) a loro volta divisi in sotto settori, in territorio metropolitano. La prima che vi presento è del XV settore di copertura (copriva grosso modo il Trentino Orientale). XV SETTORE COPERTURA
    2 punti
  11. Buonasera @Litra68, Bella domanda che ti sei posto: Di tutti i nominali coniati sotto Ferdinando IV vuoi sapere quali sono i più rari e introvabili? Ogni collezionista di questo vasto periodo si è fatta una sua classifica personale e ognuno potrà stilare la sua lista. Come giustamente scrive @gennydbmoney esistono le rarità legate all'alta conservazione del tipo, oppure per il poco numero di pezzi giunti fino a noi, poi ci sono quelle che consideriamo prove o pezzi di presentazione. Per farti un'idea puoi consultare il Magliocca, come ti ha consigliato. Se vuoi sapere quali sono per me le più rare e introvabili monete di Ferdinando IV te lo dico subito, Trascuro gli ori e Inizio con le Piastre: Piastra Fecunditas, con al dritto la data orizzontale, Piastra 1793 gigli invertiti, Piastra 1805 HSIP Piastra 1815 busto diverso Piastra 1816 14 torrette nello stemma del Portogallo e stemma rotondo. Piastra 1816 INPANS Saluti, Rocco
    2 punti
  12. Invece questa conferma cosa poteva accadere a quei tempi nella zecca milanese, stesso periodo nominale diverso
    2 punti
  13. Ma se pensate che la moneta è stata creata per passare di mano in mano e, anzi, da ragazzo, tenendone una in mano (rigorosamente senza guanti), pensavo a chi l'avesse toccata, magari una persona famosa dell'epoca, continuo a chiedermi cosa c'entrano i guanti con la Numismatica..? Ovviamente ho capito che il tema interessa solo a chi colleziona monete coniate meccanicamente e in FDC... Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  14. Così si identifica uno stretto territorio che dalla costa frisone sul Mare del Nord, separando l'allora Francia Orientale da quella Occidentale, scendeva a Sud nella Provenza ed al di qua delle Alpi comprendeva gran parte dell'Italia del Nord e parte di quella centrale . Fu per breve tempo il regno che nel 843 il trattato di Verdun, dividendo in 3 parti l'Impero di Carlomagno tra i figli di Ludovico il Pio, assegnò al primogenito Lotario I unitamente al titolo di Imperatore . Questo regno comprendeva la città imperiale di Aquisgrana e l'ex capitale longobarda Pavia ma dopo soli 12 anni nel 855, l'Imperatore Lotario I in fin di vita chiudeva il regno dividendolo tra i suoi 3 figli con il trattato di Prum : a Nord delle Alpi Borgogna e Provenza confluirono nel regno di Arles sotto Carlo, mentre le restanti terre fino al Mare del Nord divennero la Lotaringia sotto Lotario II . I domini in Italia proseguirono come regno d'Italia sotto il primogenito Ludovico II il giovane, già co-Imperatore con il padre . Al nome di Lotario I prosegue la monetazione dei denari d'argento di tipo carolingio : tra questi i tipi con nel campo al rovescio i nomi delle importanti città dell'ex Langobardia Maior, Milano, Pavia, Treviso ed anche il nome Venezia . I denari di Lotario I, ma anche prima di Ludovico il Pio, con leggenda Venecias, considerando l'appartenenza di Venezia all'Impero bizantino ed in assenza di notizie sull'esistenza di una zecca nella città, sono dibattuti se siano in realtà coniazioni di 'propaganda carolingia' forse della zecca di Pavia . Regnando Lotario I, prosegue in Roma la coniazione di denari carolingi al doppio nome del Papa e del Re o Imperatore .
    2 punti
  15. taglio 2 euro cc paese Spagna B anno 2014 tiratura 8.100.000 condizioni bb città Aprilia taglio 2 euro cc paese Italia anno 2019 tiratura 3.000.000 condizioni spl città Aprilia taglio 2 euro cc paese Germania D anno 2019 tiratura ? condizioni spl città Aprilia
    2 punti
  16. Intanto pubblichiamo anche il pezzo sulla inaugurazione della terza nuova teca di monete di zecche italiane in esposizione permanente in Ambrosiana a opera del Gruppo Numismatico Quelli del Cordusio, grazie a Antonio Morello per la pubblicazione.
    2 punti
  17. due dettagli di tondelli all'incanto: sicuri che queste ditate (il negativo dei dermatoglifi, o impronte digitali, direi che è inequivocabile...) non suscita in ognuno di noi un minimo di perplessità? Sulla 10 lire possono dare molto fastidio, o no? E NON sono tra le ditate peggiori che abbia visto ultimamente . io penso che ciascuno di noi con le proprie monete è sacrosanto che faccia quello che vuole. magari se usiamo i guanti e la presa è giocoforza meno salda, buon senso suggerisce che è meglio sistemarsi ben appoggiati ad un tavolino con tovaglia morbida e, ok, il tappeto "ultima risorsa". Io per scelta, a scanso di equivoci, le ho quasi tutte chiuse. mi mancherà quel 10% di godimento della moneta nella sua splendida nudità ma...sa mai che in un raptus dopo aver maneggiato una quattro formaggi mi venga voglia di prendere in mano il 20 lire quadriga con mano lucida... ergo: i guanti in cotone o seta (ottima idea @rickkk ) li vorrei vedere SEMPRE indossati dai periti quando maneggiano o chiudono le monete nei negozi o ai congressi. è una questione di forma, ma soprattutto professionalità e rispetto. se ti cade e sei un professionista allora è il momento di cambiare postura o di considerare una visita neurologica. sarò drastico ma non si può pagare una moneta da 2000 euro (ma nemmeno da 15 euro...), prima perfetta , poi comunque, che dir si voglia, deturpata a causa di un atteggiamento superficiale. Come minimo mi aspetto che le mani siano passate con una salvietta o gel lavamani e poi accuratamente asciugate. Mi è capitato, l ho già detto in un altro post, di farmi chiudere una moneta dalle stesse mani che due secondi prima tenevano la fatidica pizzetta (4 stagioni, la ricordo con orrore a distanza di mesi) PS: @PerUnaLira su ebay o amazon pacco da 40 paia guanti in cotone made in china per una decina di euro, nulla di raffinato, ma pratici e ne hai per i prossimi 5 anni
    2 punti
  18. ak72 hai ragione, anche questi sono falsi qui trovi quelli del bdn http://www.bdnonline.numismaticadellostato.it/materiali/index.do al numero 756-757-758-759-760
    2 punti
  19. Ciao a tutti, mi permetto di riesumare di nuovo la discussione perché ho un articoletto dedicato precisamente a quest'argomento: https://www.orodicarta.it/curiosita/lastranaserie.html Già detto riguardo ai tagli da 45 e 90 kyat: la magia del 9... Il taglio da 75 kyat fu il primo della serie ad essere emesso (10 novembre 1985) e celebrava il 75esimo compleanno di Ne Win. I tagli da 15 e 35 kyats infine apparvero 9 mesi dopo (1 agosto 1986) - un parto evidentemente travagliato... Il 15 è divisore sia di 75 che di 90 quindi... ci sta come il prezzemolo. Il 35 credo che sia stato introdotto (ma è una mia supposizione) per consentire ai poveri birmani di poter fare 35+15=50 e così cavare una cifra tonda da quella sfilza di tagli deliranti. Sono stato in Myanmar anche io, qualche annetto fa: il regime di Ne Win è caduto da circa 30 anni ma non è che le cose fossero poi tanto cambiate. Ora persino il governo del premio Nobel x la pace Aung San Suu Kyi perseguita e stermina i Rohingya, minoranza etnica musulmana. Cmq il paese è bellissimo e la popolazione è davvero squisita, meriterebbe molto di più dai loro leader!
    2 punti
  20. Forse era una spilletta, confrontala con questa del link. spilla 1930
    2 punti
  21. Buonasera a tutti, mi sono avvicinato da poco ed in maniera piuttosto modesta allo studio della monetazione Borbonica, nello specifico di Ferdinando IV , avvalendomi dei libri e manuali in mio possesso oltre a cataloghi d'asta ed ai vari post del Forum. Mi sono posto una domanda che giro anche a voi, anche perché da solo non riesco a capirlo a fondo, mettendo da parte le sole prove del 1804, quali sono le monete più rare e introvabili? Ringrazio anticipatamente chi vorrà intervenire. Saluti Alberto
    1 punto
  22. Buonasera, ho l'abitudine quotidiana di spulciare tra le varie discussioni del forum, a volte mi capita digitando un quesito sul web che vengo indirizzato in discussioni del Forum stesso. Ci sono discussioni di approfondimento, tecniche, di curiosità, tutte piacevoli, si parla di rarità, di pezzi costosi, di varianti, di errori, di tipologiche, di belle, di doppioni, di consigli per la pulizia e chi più ne ha più ne metta. Premesso che non ho ancora la preparazione e la conoscenza adeguata per poter dispensare consigli, oppure di andare troppo nello specifico, a dire il vero non sono ancora in grado di stabilire il giusto stato di conservazione di una moneta, cerco di essere presente nel Forum anche solo con discussioni semplici, e soprattutto disposto ad imparare da chi ne sa di più. Ritengo sia giusto proporre questa discussione in cui ognuno possa postare le sue monete meno belle (nel caso ci fossero già discussioni con questo oggetto vi prego ignorare la mia) quelle che non hanno il primo posto nelle nostre collezioni ma delle quali comunque non riusciamo o vogliamo separarci. Anche loro hanno diritto ad un giro di Walzer in questa Piazzetta, inizio io con un 5 Tornesi Ferdinando II 1833 molto rovinato, che ho provato a pulire con scarsi risultati, moneta dalla quale non riesco a separarmi. Saluti Alberto
    1 punto
  23. Buongiorno a tutti. Ho bisogno di un aiuto. Secondo voi di che anno è questa 2 lire? Io azzardo 1902. Grazie anticipatamente a quanti interverranno.
    1 punto
  24. Vorrei mostrate questa moneta, apparentemente un sesino di Filippo IIII, non comune. Le leggende dovrebbero essere: D: PHILIPP . IIII . REX. HIS R: MEDIOLANI DVX ETC Invece io leggo: D: REX HIS ...... R: MEDIOANI DVX ....... Cosa ne pensate?
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  25. Probabilmente hai ragione, però guarda la legenda del rovescio : lettere più distanziate e di forma completamente diversa e più piccole, non credi?
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  26. DE GREGE EPICURI Devo dire che il D fa impressione...la bocca sembra quella di un piragna! Con denti aguzzi e minacciosi. Sarà un puro effetto ottico; ma se fosse celtica direi che è una tipica "tete diabolique".
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  27. Anche questo 25 grani del 1796 conservato al museo nazionale romano non si vede tutti i giorni, anche questa è catalogata sul Magliocca, pagina 146, numero 275...
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  28. Mi piacerebbe capire come i meriti vengano distribuiti sul forum. Non è la prima volta che dopo aver identificato una moneta vengo poi saltato in tronco a favore di un secondo utente intervento successivamente. Senza nulla togliere a @Poemenius che ha postato la foto della moneta che ho identificato quando tutti navigavano nel buio. @giollo2 La moneta postata da Jagd ha tutte le caratteristiche di questa emissione. Arka Diligite iustitiam
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  29. 1 punto
  30. Buonasera, a parte il 20 lire Elmetto sul quale non mi esprimo, le altre monete e banconote sono ricche di storia anche se piuttosto recente, e rappresentano comunque una parte del vissuto del tuo nonno e bisnonno, economicamente non hanno un gran valore, ma vale secondo me la pena di tenerle o magari cederne una parte per acquistare delle monete che più ti attirano. Saluti Alberto
    1 punto
  31. Infatti: tutti i vicini di Roma, greci ed etruschi, erano avvezzi all’uso della moneta e per di più al sistema bi/tri metallico. Roma, secondo le teorie prevalenti, non usa moneta fino al III sec aC poi in un tempo relativamente breve produce bronzi fusi che pesano chili tipo decussis (mah) e la cd mezza litra Roma/Cane da un grammo. Peraltro non si saprebbe bene cosa si comprava con una semuncia, sicuramente legata all’asse. Tutto ció in un contesto dove in realtà l’inflazione era davvero bassa, se consideriamo come evolve poco la paga di un legionario (argento) fra le guerre puniche e il I sec. d.C. e che con un asse (bronzo) nel I sec dC ci compravi ancora qualcosa (dopo più di 300 anni dalla data presunta di introduzione) Allora o i Romani erano totalmente irrazionali (e la monetazione sarebbe l’unico campo) o c’è qualcosa che non torna in come viene ricostruita la cronologia della monetazione repubblicana. E magari ci sfuggono avvenimenti quali ritiro e sostituzione del circolante eneo.
    1 punto
  32. Buongiorno, è un sesino , ma forse più che Filippo IV (Crippa 25), direi Filippo III (Crippa 21) .... difficile identificare correttamente il numerale del re e allo stesso tempo sul rovescio (da ruotare a dx di 90gradi) non si comprende se sia presente segno prima di Med... La legenda è sicuramente diversa da quella standard e da quelle censite, ma sullo spicciolame Spagnolo è cosa molto comune; Vista così, non mi sembra una falsificazione coeva, ma non è da escludere.
    1 punto
  33. Le banconote in plastica hanno indubbi pregi rispetto a quelle in carta, sicurezza e durata su tutte. Purtroppo i disegni, su plastica, risultano più scialbi e meno definiti rispetto a quelle in carta. Un esempio: i vecchi lei rumeni emessi a fine anni '90, con alcuni tagli realizzati prima in carta e poi in plastica. Le banconote rumene dell'epoca avevano un design gradevole ma il raffronto dei biglietti dopo il passaggio alla plastica (10000-50000-100000 lei) è impietoso, con notevole perdita di nitidezza e di dettagli. Con il passare degli anni la tecnologia non è poi cambiata di tanto, pur essendo migliorata. Le banconote in plastica oltre ad essere sempre più sicure diventano anche più belle da guardare.... ma resto dell'idea che la carta sia un'altra cosa. Inoltre non dimentichiamo che, con l'uso, i biglietti in plastica diventano qualcosa di orripilante: lo scorso agosto sono stato in Canada, nazione che è già alla seconda generazione di biglietti in plastica. I biglietti che ho trovato in circolazione erano quasi tutti brutti, con pieghe marcate (una piega sulla plastica praticamente non si "spiana" più), per non parlare di parti scolorite e, talvolta, pezzi mancanti o strappati/riattaccati. In Romania, dove usano le banconote (tutte di plastica) anche per importi piccoli (banconote da 1-5-10 lei, ossia 0.25-1.25-2.50 euro) è ancora peggio!
    1 punto
  34. Che meravigliosa esposizione per Milano ho letto che non era stato mai fattio nulla di uguale per la città. Complimenti e grazie. Saluti
    1 punto
  35. Non è chiaro cosa tu intenda. Le monete sono comuni e in conservazione medio-bassa, non è che se le fai valutare acquisiscano un valore supplementare. Più che altro, andresti contro a una spesa inutile, visto che una stima/perizia costerebbe quanto la singola moneta. Poi se vuoi fare la carineria di riregalare a chi te le ha date un pezzo con l'aggiunta della perizia puoi sicuramente farlo, ma non è che così prenda un valore maggiore.... per quanto riguarda la conservazione è sufficiente conservarle con un minimo di attenzione, non servono stime o perizie per non far degradare la moneta.
    1 punto
  36. riguardo alla foto.. va bene la luce naturale.. anche io preferisco questa.. però cercherei una luce leggermente più incidente sulla moneta proprio per far capire meglio la qualità del metallo.. se tu riuscissi a fotografare avendo tutto in mano moneta e fotocamera sarebbe più facile trovare la luce giusta
    1 punto
  37. Le indicazioni di lamoneta sulla dimensione massima delle immagini è precisa. Devi attenerti alle indicazioni. Nel caso devi avere il programmino per la gestione del file. Mio padre utilizza Photoshop. So che ci sono dei programmi semplici a disposizione di utenti alle prime armi. Si può fare. Se vuoi risposte datti da fare.
    1 punto
  38. Eccone che ne salta fuori un altro. Incredibile come riescano a non vedere la differenza tra dritto e rovescio
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  39. È un grosso tornese di Luigi IX "il Santo", giusto?
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  40. Qui in provincia di Latina circolano vagonate di 2 euro 18,19 e 19 cc qFdC..
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  41. @Ser. Broccolo non scrivi nessuna cavolata, anzi. Stai alimentando in modo costruttivo la discussione e ti ringrazio. E se poi vogliamo fare una gara sul chi azzarda o sul chi ne spara di più, arriveresti dietro di me ??. Spesso e volentieri si perde di vista il fatto che questo e’ un forum, nato per discutere e perché no, anche per “spararle” al fine di creare un confronto costruttivo.
    1 punto
  42. Non mi è chiaro dove stia il problema nel segnalare realizzi/passaggi precedenti. È un lavoro che con il gruppp di collezionisti/studiosi che frequento di persona facciamo regolarmente. Piuttosto, a volte, si potrebbe discutere sulla genuinità di questi realizzi.... ma qui si che si apre un terreno 'scivoloso'
    1 punto
  43. 1904  German East Africa (DEUTSCH OSTAFRIKA) - Guglielmo II° - 1/4 di Rupia in argento .917
    1 punto
  44. L’asse onciale era segnato con”I” e tanto valeva, che fosse da 25 grammi o uno vecchio da 50 ....dal momento che si indica il valore sulla moneta stessa si passa dalla circolazione a valore intrinseco a quella fiduciaria, quindi il valore del metallo contenuto nella moneta non era più considerato nelle transazioni. Quindi nessuno si sarebbe mai sognato di mettersi a scegliere i denari da spendere piuttosto che da tenere, perché per un denario, lo stato garantiva in ogni caso una capacità di spesa pari a “X” assi ( poi a 16) e lo scriveva sulla moneta....bastava guardare per sapere quanto valeva la moneta in mano.... discorso un po’ più complicato per asse e dupondio , tante che verrà risolto definitivamente da Nerone con la differenziazione tra testa nuda e testa radiata dopo qualche tentativo con l’introduzione del valore “II” sui dupondi a testa non radiata evolutisi nella tipologia a testa radiata e valore “II” e infine con l’eliminazione del segno di valore e la prosecuzione con la testa radiata. Nessuno , da dopo l’introduzione ufficiale del denario da “X” assi andava in giro con la bilancia, essendo circolazione fiduciaria. Non avrebbe avuto senso. Per quanto riguarda la tesaurizzazione, invece, fate il parallelo con la lotta ai tagli da 500 e 200 attuale che ha le stesse motivazioni anche se inverse.
    1 punto
  45. Questo diciamo "sulla carta". Personalmente, tornando all'esempio del nostro legionario che compra la sua pagnotta, mi vedo un "panettiere" felicissimo e quasi incredulo nell'aver ricevuto un denario e di aver poi corrisposto un resto con monete in bronzo. L'idea che ho io, che non escludo possa essere infondata, è che il legionario, piuttosto che pagare una pagnotta con un denario, sarebbe volentieri rimasto a digiuno... e nel caso l'avesse fatto, avrebbe accuratamente scelto il denario col quale pagare tra quelli che aveva a disposizione. C'è poi un problema di fondo, i sottomultipli esistevano sicuramente, ma che fine hanno fatto? Parlo in termini di volumi di emissioni per ciascun tipo di nominale.
    1 punto
  46. Bei pezzi veramente! Guarda la differenza della legenda e soprattutto della data. Ma se noti anche il volto del Re ( capelli e barbetta ) è diverso, sembrano due conii distinti. E poi mi piacerebbe avere una risposta a quanto ho scritto sopra ( scusa l'autocitazione ? Sicuramente qualcuno nella Zecca si sarebbe accorto in breve tempo dell'errore e quindi avrebbe provveduto a coniare delle monete idonee. Pertanto penso che sia la prima volta che una moneta con "variante" sia considerata meno rara di quella normale. Nel Montenegro 2005 sia la moneta normale, sia quella con 1 speculare erano considerate comuni.... Ciao a risentirci
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  47. Trovata domenica in uno scatolone qua in Germania, 20 lire quercia 2001 non comune pagata se non sbaglio 50 cent
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  48. Taglio: 50 cent Nazione : Spagna Anno : 2012 Tiratura : 4.072.000 Conservazione : BB Citta : Capaccio - Paestum (SA)
    1 punto
  49. Ho lasciato una tua frase che ha la sua importanza nella vita ma anche nella numismatica e che nella vita ho trovato, molto meno in numismatica, lo dico con grande rammarico. Fare divulgazione per gli altri presuppone aprirsi e uscire da questa nicchia che e’ la numismatica, parlare oltre il circolo, il forum, il giornale Numismatico, presuppone una volontà effettiva,...molti dicono anche piccolo e’ bello, o preferiscono stare così aspettando il trapasso generazionale ognuno chiuso nel suo piccolo ambito, visioni legittime, però credo che si debba uscire dagli schemi per avere nuove passioni e interessi, intanto pensiamo al nuovo Catalogo Ambrosiana, al sesto Gazzettino e ad altro che mi auguro arriverà... non di interdizione ma di apertura verso tutti quelli che vorranno e riterranno ...
    1 punto
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