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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/12/19 in tutte le aree

  1. Buona serata a tutti, volevo condividere con voi questo denaro aquilino di Pisa Repubblica (post 1269): Anche se l'aspetto non è eccelso, questo denaro è molto importante per me in quanto, pur essendo da tempo cosciente dell'importanza della monetazione di Pisa per la storia della Sardegna, non riuscivo a raccapezzarmi tra "bianchi", "bianchetti", denari minuti, aquilini minuti, denari piccioli e quant'altro. Tanto che avevo rinunciato a rappresentare la fase della dominazione pisana in Sardegna nella mia collezione. Solo da poco, grazie alla lettura dell'opera della Baldassarri, sono riuscito a capire che era proprio questo denaro il più importante tra le coniazioni di Pisa Repubblica per la mia collezione. Si dovrebbe trattare infatti (correggetemi se sbaglio) di un denaro minuto del tipo A.II.2d, sempre seguendo la Baldassarri: si possono vedere chiaramente al rovescio, dopo la R di IMPATOR, i tre pallini che compaiono solo in questa tipologia. Nel libro della Baldassarri viene riportata la sua nutrita presenza nel ripostiglio di Oschiri, e questo tipo di denari viene da lei definito nell'introduzione (anche se in forma dubitativa) un nominale "sardo". Perciò potete capire la mia soddisfazione
    4 punti
  2. No, nessuna circolazione. Della più grande rarità. Pur essendo stato coniato a Roma, fa comunque parte della monetazione del re lazzarone. Allego foto tratta dalla loro vendita: asta nac 16, collezione pannuti, Zurigo, 28 e 29 Ottobre 1999.
    4 punti
  3. Parlando di monete rare ed introvabili, sicuramente le piastre coniate a Roma hanno pieno diritto di essere tra queste
    4 punti
  4. Non penso. La moneta pare belloccia con campi puliti. Se non ha difetti non visibile in foto, non va sicuramente sotto lo SPL. Io scommetto invece che sia abbondantemente sopra. Ricordati una cosa, forse questa potresti averla pagata anche un po' cara, non lo so ancora. Ma tendi a diffidare da chi ti dice che l'hai pagata troppo SE non é disposto a darti un esemplare uguale o superiore (e con parità di tipo di pagamento) alla stessa cifra che proclama corretta... Con le parole e col portafogli degli altri son bravi tutti, anche quelli che una moneta così non l'hanno mai avuta in mano, per intenderci. Quando si parla di foto ed aste poi... Si può dimostrare tutto ed il contrario di tutto.
    4 punti
  5. Quelle belle veramente sono le normali monete mondiali che posseggo e che sono state usate quotidianamente dai vari popoli (possibilmente vissute quanto basta) La moneta che ho postato indubbiamente è esteticamente stupenda, ma è senz'anima... non ha vissuto tra la gente, non è stata spesa, ha "circolato" solamente tra i banchetti dei convegni e nei negozi di numismatica, la rende quindi ai miei occhi una moneta tra le più brutte che posseggo.
    3 punti
  6. Essendo un collezionista di monete mondiali utilizzate esclusivamente per la comune circolazione (possibilmente ne debbono portare pure i segni), reputo questa moneta (è stato un regalo e lo tengo) coniata esclusivamente per i collezionisti, tra le meno belle che posseggo. l'estetica non è tutto.
    3 punti
  7. @Litra68, ripensando alla lista delle Piastre di Ferdinando IV che ho postato ieri.... Alcune delle "introvabili" le ho riviste proposte ultimamente su fb : Una INPANS e una FECUNDITAS con data dritta. Quelle che non ho più rivisto in tanti anni sono la 1805 HSIP e la 1793 gigli invertiti di cui ho il piacere di possedere un esemplare.
    3 punti
  8. Non si tratta di una moneta, ma di una medaglietta devozionale lauretana. Su un lato la Madonna di Loreto con Bambino in braccio, con due lampade ai lati. Sull'altro lato 5 Santi con in alto lo Spirito Santo radiato, ed in basso in esergo ROMA Indicativamente XVII secolo.
    3 punti
  9. Buonasera, ho l'abitudine quotidiana di spulciare tra le varie discussioni del forum, a volte mi capita digitando un quesito sul web che vengo indirizzato in discussioni del Forum stesso. Ci sono discussioni di approfondimento, tecniche, di curiosità, tutte piacevoli, si parla di rarità, di pezzi costosi, di varianti, di errori, di tipologiche, di belle, di doppioni, di consigli per la pulizia e chi più ne ha più ne metta. Premesso che non ho ancora la preparazione e la conoscenza adeguata per poter dispensare consigli, oppure di andare troppo nello specifico, a dire il vero non sono ancora in grado di stabilire il giusto stato di conservazione di una moneta, cerco di essere presente nel Forum anche solo con discussioni semplici, e soprattutto disposto ad imparare da chi ne sa di più. Ritengo sia giusto proporre questa discussione in cui ognuno possa postare le sue monete meno belle (nel caso ci fossero già discussioni con questo oggetto vi prego ignorare la mia) quelle che non hanno il primo posto nelle nostre collezioni ma delle quali comunque non riusciamo o vogliamo separarci. Anche loro hanno diritto ad un giro di Walzer in questa Piazzetta, inizio io con un 5 Tornesi Ferdinando II 1833 molto rovinato, che ho provato a pulire con scarsi risultati, moneta dalla quale non riesco a separarmi. Saluti Alberto
    2 punti
  10. @miroita, visto che non l'ha fatto nessuno, il dito sul cuoricino ce l'ho messo io HIRPINI
    2 punti
  11. Salve a tutti ragazzi attendo pareri su questa 1795. Entrata in collezione qualche annetto fà. Attendo pareri.
    2 punti
  12. Controllo settimanale vassoio argenti, Oggi è toccato ai piccoli Carlini. Ferdinando IV Carlino 1788. Di questo millesimo molto raro a reperirsi, ne possedevo tre..... Uno l'ho ceduto ad un Amico per fargli completare la serie.... Beato lui. A me sono rimasti questi due esemplari di cui uno presenta al rovescio le aste della Croce più sottili.
    2 punti
  13. Taglio: 50 cent Nazione: Città del Vaticano Anno: 2010 Tiratura: 2.190.704 Conservazione: B Località: Biella E per concludere, il miglior ritrovamento della settimana: Taglio: 2 euro Nazione: Monaco Anno: 2019 Tiratura: 1.195.119 Conservazione: SPL+ Località: Torino Note: La foto non rende giustizia, ma la moneta è davvero lucente!
    2 punti
  14. Discussione per me interessantissima, rimpiango di non aver sottomano la mia collezione per potervi mostrare i miei X reales rispettivamente di Filippo II (Piras 119) e di Filippo IV (Piras 146). Ogni volta che li metto a confronto mi sembra di vedere una lezione di storia sulla decadenza della Spagna/Sardegna in quel periodo, in quanto il pezzo di Filippo IV è un maltagliato particolarmente rozzo e "tosato"... eppure sono più affezionato a quest'ultimo forse perché la acquistai tanti anni fa al mercatino delle pulci di Nuoro. Appena potrò condividerò le loro foto, anche perché l'esemplare di Filippo II presenta sul ritratto una corrosione per me particolare... Saluti
    2 punti
  15. Buongiorno, Premetto che sono col cellulare, e che parliamo di varianti davvero molto rare per questa affascinante tipologia monetale. le foto non sono proprio l’ideale... Poco nitide e restituiscono una tonalità troppo carica di giallo. Elementi questi che potrebbero avvalorare un’impressione di non autenticità. Analizzando quel che si vede, l’impronta di tutto il modellato risulta approssimativa, non definita, con rilievi incompatibili tra loro, a volte rilevati ma allo stesso tempo poco nitidi, a volte troppo deboli. Il bordo non ha una consistenza nello spessore, e risulta troppo allineato al livello dei campi. Il colore del metallo (nonostante il problema fotografico sopra esposto), mi da l’impressione che non sia neppure argento; potrebbe ascoltarne il suono prendendo due monete e facendole toccare delicatamente. Il suono dell’argento è inconfondibile qualora si conosca. Diversamente può recarsi da un gioielliere, ed il responso sarebbe già attestato di autenticità o meno. Da queste foto (con tutti i limiti del caso esposti inizialmente) propenderei per la non autenticità in virtù dei dettagli sopra esposti. Resta da capire se suo zio avesse conoscenza di questa tipologia monetale, e se l'acquisto è stato effettuato da numismatico professionista o da qualche “amico”. Non ci sono fatture o altro genere di documenti che potrebbero far risalire alla fonte dell’acquisto? Fabrizio
    2 punti
  16. Vi posto l’articolo di Brandolini perché può essere da cerniera con la parte precedente a Carlo Magno https://www.academia.edu/6529056/Il_denaro_di_Pavia_civitas_altomedievale
    2 punti
  17. Non ti conosco ma dai post che hai fatto negli ultimi tempi dimostri di avere a mio avviso una delle più belle attitudini della numismatica: studiare e collezionare le monete che hanno circolato nella tua meravigliosa isola dai Punici in poi passando per Roma, vandali, bizantini e medioevo. Davvero complimenti. PS a quando una bella Sardus Pater?
    2 punti
  18. Buonasera, partecipo postando il mio 8 Tornesi 1797.
    2 punti
  19. Dopo che abbiamo insistito per anni finalmente ci hanno dato retta. ?Personalmente mi sono battuto moltissimo per questo obiettivo...
    2 punti
  20. Ciao Petronius, scusa se non ti ho risposto prima ma ho aspettato che la moneta arrivasse e che quindi diventasse mia a tutti gli effetti. Comunque è davvero una moneta bellissima e sono molto contento di averla presa, indipendentemente da se si tratta di un'affare o meno. Personalmente ritengo sempre "di mercato" il prezzo di aggiudicazione di un'asta per cui non ritengo la moneta ne un affare ne strapagata ma penso di averla pagata il prezzo giusto. In ogni caso grazie a tutti per le valutazioni e scusate per le foto ma sono fatte con il cellulare per cui non rendono la vera bellezza della moneta che ha davvero dei fondi quasi a specchio e l'hairlines è davvero minimo.
    1 punto
  21. Colpo grosso in ciotola! 3/4 euro li vale, almeno credo... ed è per l'appunto un Grosso! Un euro per questa piccola monetina da appena un grammo, è molto comune, manca un pezzetto e l'ho pure raddrizzata un po', ma era ugualmente da prendere. Stato Pontificio - Benedetto XIV (1740-1758) anno I° (1740) - Grosso con S. Pietro in argento.
    1 punto
  22. Caro Alberto, il tema è veramente molto interessante. Tutti noi abbiamo monete brutte, "piallate", che magari abbiamo messo in una scatola di scarpe in cantina, oppure teniamo in collezione perchè hanno un valore affettivo, oppure è un millesimo raro e non siamo mai riusciti ad arrivare ad una conservazione decente. Sicuramente ho una bella collezione di "monete brutte", qualcuna ahimè anche in collezione, perchè non ho il coraggio di buttarle, quindi ne posterò sicuramente qualcuna. Però esistono anche delle monete più brutte di quelle che, a forza di circolare, sono diventate un tondello di metallo ormai quasi indecifrabile, queste almeno anno una storia da raccontare. Ci sono delle monete che sono nate "brutte" e danno anche fastidio a guardarle, frutto di qualche incisore che non aveva senso estetico, oppure voleva essere originale a tutti i costi. Pertanto proporrei a Te ( se sei d'accordo ) di non limitare la discussione alle monete usurate, ma anche a quelle che, pur essendo in FDC - FS oppure in ottima conservazione sono proprio degli "scorfani" ( come ha postato nikita ). Anzi, non vorrei allargarmi, perchè l'idea è stata tua, ma mi piacerebbe fare un sondaggio sulla "moneta/ conio più brutto di sempre". Tipo la mitica Mariangela, figlia di Fantozzi. Comincio io con una moneta che vi stenderà Tutti ( è nella mia collezione, ma non ho avuto il coraggio di fotografarla, quindi...fonte Internet ). Ciao e ditemi
    1 punto
  23. Peccato che su queste monete si sappia ben poco, bisognerebbe interrogare l'archivio di stato di Roma, forse lì si potrebbe trovare qualcosa...
    1 punto
  24. Buon pomeriggio, voglio condividere uno dei miei ultimi acquisti, ci ho molto pensato prima di prenderla perché notevolmente spatinata, ma mi ha incuriosito, ho provato a catalogarla, dovrebbe essere Magliocca pagina 165 327 9 Cavalli 1792 ma c'è un particolare che non mi convince 1V e che non mi sembra essere riportato nel Magliocca. Differisce dal 324a. Tra l'altro 1790. Cosa ne pensate? Saluti Alberto
    1 punto
  25. Buongiorno a tutti! La settimana mi ha portato qualche ritrovamento soddisfacente, iniziando da questa doppietta finlandese: Taglio: 2 euro Nazione: Finlandia Anno: 2013 Tiratura: 900.000 Conservazione: MB+ Località: Biella Taglio: 1 euro Nazione: Finlandia Anno: 2006 Tiratura: 1.705.000 Conservazione: MB Località: Biella
    1 punto
  26. Ciao gennydbmoney, mi inserisco nella discussione, non volendo assolutamente interferire con i pareri di "Esperti", sono un neofita della monetazione Borbonica e quindi il mio è solo un parere personale, da tenere in poco conto. Non sono d'accordo con la tua ipotesi di modifica del punzone originale della moneta per alcuni motivi: 1- nella Zecca al momento della coniazione erano presenti molte persone: incisori, aiuti, allievi ed operai. Sarebbe stato quasi impossibile modificare il punzone senza avere molto tempo a disposizione e senza essere visti da qualcuno ( ed il "carbonaro"... rischiava la forca). 2- pur ammettendo che ciò sia stato possibile, in qualche ora di lavoro, sarebbero state coniate centinaia di monete con lo stemma sabaudo e probabilmente ne sarebbero sopravvissute più di una sola. 3- l'attribuzione al periodo garibaldino di una moneta del 1848 mi sembra strano...penso che negli anni 1860-61 fossero molto più comuni i millesimi più recenti. La mia ipotesi e questa: qualche operaio si è costruito un piccolo punzone con lo Scudo Sabaudo e ha contromarcato una o più monete per spregio nei confronti di Re Ferdinando. Nel 1848-1849 i rapporti tra Carlo Alberto e Ferdinando II erano piuttosto tesi, perchè tutti e due rivendicavano l'egemonia sull'eventuale Unità d'Italia ed, a tutti e due, andò male: Carlo Alberto abdicò dopo la sconfitta di Novara e Ferdinando II perse molto credito dopo i moti siciliani e la pesante repressione. Potrebbe essere la tipica moneta di protesta/avversione politica della gente siciliana " Ci hai bombardati ed uccisi.. e noi vogliamo i Savoia !" Dal punto di vista "tecnico" ( sono d'accordo con Rocco ) al rovescio si nota il tipico "appiattimento della contromarca". Perchè lo stemma non è in incuso come le scritte "BOMBA" ? Perchè probabilmente il punzone della contromarca era in incuso e la battitura in positivo. Ipotesi certamente criticabili, difficili da sostenere, certamente. Molte risposte, se non dal punto storico, ma tecnico, si potrebbero ottenere se venisse scoperta un' altra moneta di questo tipo: se lo stemma fosse sovrapponibile si potrebbe parlare di modifica del punzone originale, se fosse spostato, probabilmente la mia ipotesi sarebbe più probabile. Ciao a tutti
    1 punto
  27. Ciao nikita, ovviamente la mia era una "battuta" lo so che a te piace il circolato... come me, quindi mi aspettavo qualcosa di (veramente bello) aspetto la prossima.
    1 punto
  28. Il peggio è che non è nemmeno indicato come inedito ...
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  29. Penso che di quei 17KK non glie ne freghi tanto di questa monetucola.....hanno e avranno altri problemi. saluti TIBERIVS
    1 punto
  30. La discussione è perfettamente visibile, per cui, come ti è stato detto, è possibile che sei tu che la ignori. Saluti Eliodoro
    1 punto
  31. Buongiorno e buon sabato a tutti, @Rocco68Amico mio, intanto posto foto del decoro del taglio, ne farò altre nel pomeriggio quando sarò a casa, così ti dico il diametro, per il peso non so se riesco con la bilancia di casa. ? Saluti Alberto diametro 31 mm, secondo la bilancia della cucina 15grammi ma ho dubbi sulla taratura..
    1 punto
  32. Non è che hai erroneamente cliccato su "ignora discussione"? Nelle impostazioni account, nell'ultima voce hai la lista delle discussioni ignorate, ci clicchi sopra, ti riporta alla discussione e una volta dentro puoi "smettere di ignorare"
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  33. Tre milioni nel 2019 + 7 milioni nel 2020. Preferisco di gran lunga i 50 Pence 1992-93 per commemorare il semestre di presidenza UK dell'UE. ?
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  34. È nello stile decadente dell´ UK. SALUTI TIBERIVS
    1 punto
  35. Grazie mille per il feedback! la mia idea sarebbe proprio quella che tu hai esposto! Per quanto riguarda il Sardus Pater, per il momento mi "accontento" di una coniazione romana repubblicana militare per la Sardegna (serie MA, Crawford 64/6a) che mi dovrebbe arrivare a giorni
    1 punto
  36. Buongiorno, in effetti l' S C in essergo confonde. Ma la raffigurazione sopra (una figura che nuota) appare spesso in raffigurazioni di area asiatica. Il ritratto ricorda in primis Elagabalus e Alexander Severus. Ecco due esemplari calzanti: SYRIA, Seleucis and Pieria. Antioch. Severus Alexander. AD 222-235. Æ 8 Assaria 32mm. Struck circa AD 222-235. Laureate head right Tyche seated left on rocks; to left, a second Tyche standing facing, head right, holding rudder and cornucopia; to right, emperor(?) in military dress, resting hand on parazonium, crowning seated Tyche with wreath; below, river god Orontes swimming left; Δ-Є across field, S C in exergue. McAlee 832/2 (same obv. die); McClean 11 https://www.vcoins.com/en/stores/shick_coins/202/product/syria_antiochontheorontes_severus_alexander_222235_ad_tyche_emperor_rivergod_ae32/452432/Default.aspx SEVERUS ALEXANDER AE 32mm. Antioch, Syria. AVT KAI MAP AV CE ALEXANDPOC C, laureate head right. Reverse - ANTIOCEWN MHTRO KOLW D-E, Tyche seated left on rocks, being crowned by Severus Alexander who stands behind, another Tyche standing before, holding rudder & cornucopiae; river-god swimming left below, SHC in exergue. SNG Cop 256, BMC 479. https://www.vcoins.com/en/stores/incitatus_coins/79/product/severus_alexander_ae_32mm_antioch_mint_tyche_seated_crowned_by_emperor_another_tyche_before_river_god_below/163578/Default.aspx Trovate qualche esemplare pure su Wilwinds: http://www.wildwinds.com/coins/greece/syria/antioch/i.html Pertanto trattasi di AE32 (8 assarion?) emessa a nome di Alessandro Severo presso Antiochia (terza città dell'Impero). Curioso il SC/SHC proposto. D'altra parte l'SC appare su una grande parte della monetazione romana antiochiena (si ricordi la serie con la grande SC nella corona oppure anche SC in essergo come nel più tardo di Trebonianus Gallus o di Filippo II. Ciao Illyricum
    1 punto
  37. Chissà come sono quelle "Belle" veramente... ?
    1 punto
  38. https://www.lamoneta.it/topic/67810-denari-di-pavia/page/11/ al 257
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  39. Effettivamente in letteratura il materiale c'è, anche se non è di facilissima reperibilità. Ho iniziato ad approfondire un po' e sostanzialmente il quadro che parrebbe venir fuori da studi più recenti tende a bocciare la visione primitivista in favore di una modernista rivisitata, ma per noi il problema di fondo resta in quanto il quadro pare chiaro per l'ambito imperiale, ma non per quello repubblicano. Ad esempio il Lo Cascio parla di società ed economia totalmente monetizzata, ma il riferimento è sempre all'ambito imperiale. Altro punto fermo è la partenza da un'economia votata all'autoconsumo, ma è proprio la ricostruzione della fase di transizione a risultare problematica. Si parte dalla prima guerra punica e da qui in poi il tutto si complica enormemente. Entrano in gioco dinamiche sociali molto complesse che interessano Roma e l'Ager Romanus prima, l'Ager Italicus dopo, le problematiche derivanti dal reclutamento e dal censo, l'avvento del latifondismo concomitante con lo sviluppo di un'economia di mercato, che deve fare però i conti con l'impoverimento di quelle classi sociali escluse da queste dinamiche. In questa fase di evoluzione economica esiste sicuramente un'economia aperta al commercio, al mercato, al guadagno, ove la moneta ricopriva certamente un ruolo centrale ed esclusivo, ma parallelamente esistevano contesti sociali che rendono la Roma Repubblicana diversa da quella Imperiale caratterizzata da un'economia totalmente monetizzata. Può non essere significativo, ma quest'ultima caratteristica riferita all'ambito repubblicano ancora non l'ho trovata.
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  40. Buonasera, seguendo un filo conduttore con il precedente post, uso nuovamente un prestito del mio Amico Rocco @Rocco68stavolta è un gettone/medaglia del valore di un Carlino, prodotta a Vienna e distribuita al popolo in occasione delle nozze tra Ferdinando IV e Maria Carolina millesimo 1768. Riporto alcune note di quell'anno, la cui fonte è sempre il Web. Maria Carolina Luisa Giuseppa Giovanna Antonia d'Asburgo-Lorena, nota semplicemente come Maria Carolina d'Austria (Vienna, 13 agosto 1752 – Vienna, 8 settembre 1814), nata arciduchessa d'Austria, divenne regina consorte di Napoli e Sicilia come moglie di Ferdinando IV di Napoli e III di Sicilia. Nell'aprile 1768 fu stipulato il terzo e ultimo contratto nuziale, che portò alle nozze per procura di Ferdinando con l'Arciduchessa Maria Carolina d'Asburgo-Lorena. Consolidato il legame da un punto di vista formale, la sposa partì dall'Austria alla volta del Regno di Napoli, dove fu accolta il mese dopo da Ferdinando in località Portella di Monte San Biagio nei pressi di Terracina. Maria Carolina fu anche una figura politica rilevante per il Regno. Questo grazie all’avveduta Maria Teresa che, prima di inviare la figlia alla corte di Napoli, fece stilare un patto matrimoniale in cui si disponeva che nel momento in cui Carolina avesse dato alla luce un erede maschio, avrebbe potuto prendere parte ad ogni riunione politica. Il bambino nacque e la regina si trovò in mano le chiavi del Regno. Il potere della donna e l’influenza sulla corte erano talmente grandi da far licenziare in tronco il primo ministro, eminenza grigia di Ferdinando, Tanucci solo perché astioso nei suoi confronti. Carolina non conosceva mezze misure: passava dall’amore all’odio, capricciosa e lunatica con i membri della corte, vendicativa e fredda con i suoi nemici…o semplicemente con chi non le stava a genio. Era anche dissoluta ed incline al tradimento quasi quanto il marito e molti suoi amanti ottennero cariche pubbliche di grande spessore, come il comandante irlandese della marina toscana John Acton, messo a capo della flotta del Regno di Napoli. Nonostante molti cercassero di aprire gli occhi al marito sui tradimenti della moglie, Ferdinando reagiva borbottando o, al massimo, minacciando Carolina di farla accoltellare o di strangolarla lui stesso. Vuote minacce: il re, nonostante tutto, amava la sua regina e, inoltre, gli faceva comodo che la donna si occupasse del regno in sua vece. Lo scoppio della rivoluzione francese segnò il decadimento psichico di Carolina, sopratutto dopo che la sorella Maria Antonietta, regina di Francia, fu ghigliottinata. La donna divenne paranoica e sospettosa di tutti i sudditi e fece reprimere nel sangue numerose sommosse e semplici contestazioni. Autoritaria e dura temeva un focolaio di rivoluzione che potesse portare a una tragica conclusione del suo regno. Nemmeno il pugno di ferro della regina, però, poteva impedire il flusso di eventi che condizionò l’inizio dell’ ‘800: Napoleone arrivò in Italia liberando la penisola da tutte le vecchie dinastie. Carolina fuggì in esilio a Vienna e li morì pochi anni dopo senza nemmeno vedere la sconfitta dell’Imperatore francese e la Restaurazione che avrebbe portato i Borbone a regnare di nuovo su Napoli. Altro evento del 1768 Il trattato di Versailles fu stipulato il 15 maggio 1768 a Versailles tra la Repubblica di Genova e la Francia, firmato dal plenipotenziario genovese, Agostino Paolo Domenico Sorba, e dal ministro francese, il duca Étienne François de Choiseul. In base al trattato la Repubblica di Genova offrì la Corsica come garanzia per i debiti contratti (pari a circa due milioni di lire genovesi) verso il re di Francia Luigi XV, che aveva inviato proprie truppe sull'isola a sostegno di Genova contro i Còrsi in rivolta. Genova, già in bancarotta, non fu mai in grado di onorare i suoi debiti e così la Francia assunse quasi immediatamente l'iniziativa militare di occupare stabilmente l'intera isola, che fu conglobata da allora e fino alla Rivoluzione francese, nel "patrimonio personale" del re di Francia. Il trattato fu firmato da Agostino Paolo Domenico Sorba e Sebastiano Francesco Batini, con la mediazione del duca Étienne François de Choiseul tra il doge Marcello Durazzo e il re di Francia Luigi XV. Saluti Alberto
    1 punto
  41. Buon giorno, EVVIVA.. finalmente una discussione in cui non si parla di: FDC "eccezzzionale veramente..." complimenti per l`idea.
    1 punto
  42. Buonasera @Litra68, Bella domanda che ti sei posto: Di tutti i nominali coniati sotto Ferdinando IV vuoi sapere quali sono i più rari e introvabili? Ogni collezionista di questo vasto periodo si è fatta una sua classifica personale e ognuno potrà stilare la sua lista. Come giustamente scrive @gennydbmoney esistono le rarità legate all'alta conservazione del tipo, oppure per il poco numero di pezzi giunti fino a noi, poi ci sono quelle che consideriamo prove o pezzi di presentazione. Per farti un'idea puoi consultare il Magliocca, come ti ha consigliato. Se vuoi sapere quali sono per me le più rare e introvabili monete di Ferdinando IV te lo dico subito, Trascuro gli ori e Inizio con le Piastre: Piastra Fecunditas, con al dritto la data orizzontale, Piastra 1793 gigli invertiti, Piastra 1805 HSIP Piastra 1815 busto diverso Piastra 1816 14 torrette nello stemma del Portogallo e stemma rotondo. Piastra 1816 INPANS Saluti, Rocco
    1 punto
  43. Buonasera, infatti segnalare realizzi o passaggi precedenti in asta di una moneta non integra assolutamente gli estremi della turbativa d’asta (su cosa debba intendersi per turbativa il codice penale è piuttosto chiaro). Il discorso potrebbe mutare se le informazioni fossero non veritiere... Segnalare i precedenti realizzi o passaggi in asta in maniera fedele è pura e semplice informazione che ciascun acquirente (o potenziale tale) ha diritto di acquisire per decidere in maniera più consapevole se acquistare o meno e, soprattutto, se farlo alle condizioni proposte. Per quanto riguarda, poi, il tema principale di questa discussione io sono favorevole a tutto ciò che è divulgazione, quindi ben vengano anche le segnalazioni delle aste. Saluti.
    1 punto
  44. Io posso dirmi assai fiero di aver aggiunto questo esemplare degno di assoluto rispetto alla mia collezione dei Reali Presidi di Toscana:
    1 punto
  45. Io non voglio sapere... Questa non è la sezione giusta per chiedere una identificazione! Oltretutto mancano i dati della moneta, il peso, il diametro... Solo perché amo le sabaude posso dirti cosa è, un viennese di Ludovico d'Acacia, adesso però non chiedere il valore... vai a studiarti qualcosa sulla storia di questa moneta...
    1 punto
  46. Io penso che il problema sia strutturalmente connaturato alla collezione della Repubblica. Le monete 1946-2001 sono, con 10 eccezioni, tutte comunissime. Di queste 10 eccezioni, 6 (serie 1946, 5 lire 1956 e 2 lire 1958) sono comunque reperibili senza grossi sforzi economici: l'unica rarità vera rimane dunque la serie del 1947. Posto questo - e considerata anche la monotonia dei tipi - per il collezionista della repubblica diventa inevitabile cercare la "rarità" nelle uniche tre direzioni possibili: 1. l'ultraconservazione (con il paradosso di monete che decuplicano il loro valore sulla base di un paio di punti di differenza sulla scala Sheldon (quindi per differenze nemmeno riscontrabili a occhio nudo!); 2. le emissioni di prova (con tutti i problemi legali e morali ad esse legati nel caso di esperimenti e monete campione, come nei casi di cui parli tu); 3. le cd. "varianti", come la spiga lunga del 10 lire, la testa piccola del 500, o gli "errori" (o per meglio dire difetti), come il 100 lire 1972/, il 200 lire testa pelata o mezzaluna sotto il collo... e chi più ne ha più ne metta. Ovviamente interesse numismatico della cosa equivalente a zero, come ribadisce non l'ultimo arrivato ma uno che di valutazione delle monete qualcosina sa come Fabio Gigante. Sempre in questo gruppo si inseriscono tutti gli artefatti possibili e immaginabili, solitamente prodotti in maniera fraudolenta da qualche fantasioso impiegato della zecca in cerca di un modo per arrotondare lo stipendio.
    1 punto
  47. Mi sono reso conto riguardando il Mir di aver riportato un dato errato o perlomeno non concordante con la moneta in questione infatti ero convinto fosse riportata nel 104.a ma la moneta da me postata non presenta stemmi o lettere G sul rovescio. Inoltre non ho mai riscontrato esemplari di minuto con queste caratteristiche né contromarcati né canonici in quanto sono caratteristiche della patacchina. (Forse un dato riportato dagli scritti del Dessì?). Inoltre la moneta pubblicata da Mura dovrebbe essere la 104 e non la 104.a
    1 punto
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