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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/24/19 in tutte le aree
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Ai convegni numismatici credo di non stare molto simpatico agli espositori, perché chiedo a tutti di poter osservare i comunissimi denarini di Ravenna. Monetucce da pochi euro, che mi vengono date con malcelata commiserazione. Sentimento che si trasforma in pietà quando tiro fuori la lente da 60 ingrandimenti e comincio a studiarle con attenzione. Poi le restituisco sempre, giustificandomi: "Porti pazienza, faccio le varianti!!". Dopo quindici anni, però, finalmente un acquisto l'ho fatto. E' una variante. Decisamente rara. Di Virgilio nel suo catalogo le assegna il numero 20: un solo esemplare noto, conservato al Museo Nazionale di Ravenna. Questo è il secondo. La caratteristica peculiare è il piccolo giglio in legenda, a sinistra della croce. Un segno di zecchiere, probabilmente fiorentino, che dalle rive dell'Arno prese la strada della Romagna per andare a dirigere la zecca dell'arcivescovo. Un grande premio per aver osservato centinaia e centinaia di denarini: il pezzo che capita una volta nella vita!7 punti
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Ciao, qualcosa di scudi Italiani in vero ho già : subalpina AN 10, Murat 1813 5 Lire, Principato di Lucca 1807 5 franchi oltre a un mezzo scudo Repubblica Piemontese ed Un 8 Lire Repubblica Ligure che pur non essendo ULM sono inquadrabili nel Periodo oltre ad uno scudo Union e Force dell' anno 8. Ho iniziato la collezionare Napoleone partendo dai Marenghi ne ho una trentina circa con alcune presenze rare di zecche italiane oltre al"Primo Marengo" acquistato per il mio 50° compleanno poi mi sono appassionato agli scudi Napoleonici dapprima di sole zecche italiane, ma mi sono arenato presto dati i costi ne ho tre AN13 U,1811U, e 1812 Roma. E' la prima volta che attivamente partecipo ad una discussione invogliato dall'"ambiente amichevole". Lorenzo3 punti
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Condivido quanto dice @miroita, ne posto una ulteriore che ha un peso di 1,56 gr, ma come vedi non è tosata e in buona conservazione.3 punti
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Il minimo che si può dire di questi siti è che sono estremamente "diseducativi". Creano false speranze, aspettative di aver trovato il tesoretto e la maggioranza purtroppo ci casca, prima va in cerca dell'esperto del paese e/o del vicinato ( purtroppo sono uno di questi e negli anni ho visto Kg di "monnezza" scovati nei cassetti del nonno) in seguito, messi di fronte alla verità, non ci credono ed allora... c'è sempre "Mago Internet" che dà conforto alle loro aspettative. Sicuramente capitano in uno di questi siti e la frase è sempre la stessa: " L'ho letto su Internet !!!" Quindi al bar del Paese, come minimo diventi uno che non capisce niente e poi, naturalmente, un disonesto, un profittatore etc etc. Siamo nei tempi della globalizzazione, nel bene e nel male...di Facebook, di Twitter e Instagram, dove ognuno ha un "privato" che sventola come una bandiera, dove tutti diventano esperti, medici, legali, gourmet affermati. Quando ero giovane, l'ignoranza era un difetto, l'incompetenza una grave mancanza. Adesso Tutti sanno, ma nessuno ha voglia di imparare. " Vivi come se dovessi morire domani, Impara come se dovessi vivere sempre " (Mahatma Gandhi )2 punti
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1805: millesimo piuttosto difficile per le monete! Posto la tua stessa moneta nikita, che presenta numerose varianti ( vedi Magliocca pagg. 225->227 ) tra le quali Scudo piccolo ( come il tuo ) o grande come la mia moneta. Ciao2 punti
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Per prima cosa ti ringrazio per le ricerche effettuate. Questa è la foto del catalogo (Gigante 2018) da dove ho reperito il dato.2 punti
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1906 2-centavos of Mexico, Mexico City mint. forse; forse Birmingham. v.2 punti
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Si certo, dentro il box mettigli anche un paio di quelle bustine che assorbono l'umidità e cerca di conservare il tutto in un luogo al riparo della luce ed il più asciutto possibile, visto che il nostro Bel Paese sta diventando un paese tropicale ad elevato tasso di umidità2 punti
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Più che interesse per la numismatica c’è un forte interesse per i soldi e per i guadagni facili... Praticamente questi articoli dicono al pubblico medio: “Ehi! Lo sai che ci sono monete che valgono migliaia di euro? Magari sei uno dei fortunati possessori di questi piccoli tesori e non ne sei consapevole. Controlla nei cassetti dei tuoi parenti; spulcia nei salvadanai dei nonni e degli zii...” È per questo che praticamente ogni giorno c’è qualche nuovo iscritto che domanda il valore di monete (il 99,99% delle volte false o di valore esiguo) ricevute in eredità o trovate in chissà quale anfratto di casa. Quanti di questi si appassioneranno effettivamente alla numismatica? Pochissimi purtroppo... Alla maggior parte delle persone interessa soltanto il potenziale guadagno economico2 punti
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Nel mio portamonete ho molte monete antiche risalenti al 2002 se non anche ad anni precedenti. Dite che a 2000 € caduana ci arrivano?2 punti
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Buonasera a tutti, vi presento i due nuovi arrivi in collezione, il 4 Cavalli 1791. E il 17922 punti
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taglio 5 cent paese cipro anno 2015 tiratura 93.000 condizioni spl città trieste note NEWS! taglio 50 cent paese sanmarino anno 2018 tiratura 1.100.000 condizioni spl città trieste2 punti
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Questo è il mio grano più bello... 1788 Non me ne vogliano i fior di monete che presentate ma io dei capelli così non li ho mai visti2 punti
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Buongiorno @Ale1900, Toglierle dal folder non crea nessun problema, nel caso volessi rivenderle, basta reinserirle. Quello che sicuramente non aiuta é estrarle senza guanti di cotone. Si vede un' impronta digitale che con il tempo peggiorerà.... Sempre guanti con i fdc... Benvenuto nel Mondo dei 2 € cc2 punti
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Grazie Galenus, "favoloso" è vederli tutti insieme nel vassoio...2 punti
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Buona giornata Certamente il tuo parere, come lo sono tutti, è soggettivo; capita che un numero della rivista non comprenda argomenti di nostro interesse, è nella natura di una rivista dichiaratamente "generalista", dove ci sono articoli con argomenti di varia natura; taluni incontrano certamente il favore dei lettori, altri no. saluti luciano2 punti
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Ciao @giuseppe ballauri non è per niente male la sorellina maggiore, ancora molto belli i rilievi... Ti ringrazio per il tuo apprezzamento verso la mia liretta. Hai perfettamente ragione, la moneta non ha una bella cera, molto probabilmente qualcuno a suo tempo tentando di pulirla l'ha immersa in qualche liquido poco appropriato conseguendo questo risultato. Personalmente non sono contrario alla pulizia delle monete se fatta con conoscenza. Fammi sapere come tu pulisci le tue monete. Poi magari posto qualche nuova foto coi il risultato Saluti1 punto
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Avete sicuramente ragione: è indispensabile, se si vuole intervenire, leggere tutti i post dal primo all'ultimo. Essendo da poco sul Forum, mi è capitato invece di creare una "Discussione" già dibattuta in passato. Sicuramente è colpa mia, ma non è sempre facile ( con la funzione "Cerca" ), capire se l'argomento è già comparso in passato. Saluti a Tutti1 punto
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Ciao Priamo, ho rastrellato la rete in lungo e in largo in cerca di un esemplare da 100 lire 1881 con le firme Ascione-Talamo e non l'ho trovato. Però ho recuperato il decreto del 1888 che autorizza il Banco di Napoli ad emettere un nuovo quantitativo di biglietti di tutti i tagli (25, 50, 100, 200, 500 e 1000 lire) che, probabilmente, si riferisce alla misteriosa emissione di cui parli: Come vedi, parla di 530.000 pezzi da 100 lire, come dicevi tu (0,5 milioni). Purtroppo non dice nulla riguardo le firme ma parla dei prefissi, che nel caso del 100 lire, vanno da FL ad HM. A questo punto, credo che basti cercare un esemplare con un prefisso compreso in questo intervallo e controllarne le firme per risolvere l'enigma... Una domanda: dove hai letto delle firme Ascione-Talamo?1 punto
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La moneta avrebbe qualche modesto valore solo in ottima conservazione. Pur meno comune della variante normale, non è certo una moneta rara. In questo caso però va sottolineata una disastrosa lucidatura, che avrebbe tolto buona parte del valore commerciale anche in una moneta ben più rara di questa. Le monete non si lucidano!!1 punto
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Linko anche qui questa discussione ora nella sezione eventi sulla Mostra in corso a Milano “ Come si fanno i soldi “ che potrebbe interessare più di un appassionato di cartamoneta, la discussione e’ ancora in corso1 punto
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Buongiorno. Innanzitutto trovo questa discussione molto interessante e la curiosità di @Ross14 legittima e stimolante. Personalmente non credo si possa affermare con certezza assoluta che, almeno nel periodo in esame, il conio d'incudine si riferisse esclusivamente al Diritto delle monete. Non so nemmeno se la semplice osservazione delle monete, seppur fatta con sguardo "tecnico", ci possa dare qualche indizio in proposito... probabilmente un'esame approfondito ed accurato sono certo sarebbe in grado di stabilire la "meccanica" del colpo di maglio (coloro che fisicamente battevano la moneta si chiamavano proprio malliatores) .. ma comunque non sarebbe ugualmente sufficiente a stabilire una regola univoca. Esprimo una mia supposizione: come già detto sopra, il conio di martello è più soggetto a sollecitazioni e quindi si usura e si rompe prima rispetto a quello d'incudine; quindi, se fossi un monetale romano, preserverei il conio con l'effigie imperiale, mettendolo sull'incudine, in modo da poterlo usare anche in combinazione con altri rovesci. Credete sia possibile questa ipotesi? Più concretamente, un elemento in più a sostegno della tesi incudine - diritto è costituito dai (pochi) ritrovamenti di conii... spesso attribuiti a falsari peraltro... che riportano tutti al D l'effigie imperiale e che sono verosimilmente coni d'incudine.. date le loro dimensioni (allegati alcuni esempi con descrizione). Questo naturalmente di per sé non prova nulla in valore assoluto! Infine, altra mia speculazione, non dimentichiamo la forza della consuetudine e della tradizione, specie nel mondo romano che guardava al passato come all'"età dell'oro"; magari gli artigiani monetali del II sec. d.C. non avevano idea del perché la disposizione dei conii fosse quella... ma continuavano ad usarla perché la tradizione lo imponeva... anche quando i motivi pratici che l'avevano originata erano ormai stati dimenticati. E' un elemento ricorrente nella società romana... "non so perché si faccia e non so nemmeno cosa significhi.. ma gli antichi lo facevano". Questo è naturalmente soltanto il mio pensiero. Un caro saluto a tutti, Flaminius1 punto
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Un solo consiglio: i cataloghi servono a conoscere le monete, la loro storia, le tirature, il grado di rarità (e sotto questi aspetti a me non dispiace il Montenegro), NON LE QUOTAZIONI REALI DI MERCATO; per le quotazioni è opportuno avere uno storico delle aggiudicazioni alle aste, i listini di vendita dei commercianti qualificati, i cataloghi con andamento delle aste presenti su questo sito (non per tutte le monete). Le quotazioni dei cataloghi sono surreali e fuorvianti.1 punto
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@dabbene ne parliamo alla prima occasione. Inizio a sviscerare l’argomento con @PadovaNumismatica1 punto
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La scripofilia, un'altra forma di collezionismo che mi affascina. Anche qui ci sono dei veri e propri capolavori, con la variabile delle misure che permettono di apprezzare meglio disegni e allegorie.1 punto
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Tutto dipende se sono in fdc se ne hai 2000 pezzi a 1 euro ciascuno arrivi a 2000 € tranquillo Lol1 punto
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In questo numero c'è un articolo molto particolare: Vincenzo e Franco Rapposelli ci illustrano i cosiddetti gettoni per la minestra. In pratica ci viene ricordato come i poveri tra fine '800 e la metà del '900 potevano accedere alle mense popolari dove si poteva avere un piatto di minestra e un pezzo di pane. Credo che al di la dei gettoni proposti l'articolo sia importante perché ci riporta ad una fase della nostra Storia che troppo spesso dimentichiamo.1 punto
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Il peso corrisponde, è una moneta che va vista in mano, anch’io non sono così convinto che sia una patacca, i FERT non sono brutti...1 punto
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Grazie mille @rada per l'accoglienza! Sì, anche la mia è una collezione tipologica. È l'approccio che prediligo in generale e lo seguo anche per gli scudi UML! Devo dire che questa collezione, nonostante sia stata messa momentaneamente in "secondo piano" in favore di un progetto più ambizioso, continua a darmi una grande soddisfazione. Mi ero fatto anch'io un elenco di massima, di circa una novantina di pezzi, e con il tempo spero di reperirli tutti, o quantomeno di avvicinarmici!1 punto
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Come anticipatovi, mi piacerebbe condividere con voi questo video che ho realizzato sugli Scudi In precedenza ne avevo pubblicato anche uno dedicato agli Scudi Napoleonici (sempre disponibili sul mio canale) e, in futuro, ho sicuramente in programma di presentare video dedicati agli Stati Preunitari, alla Francia ed ai Savoia Speso possa essere di vostro gradimento!1 punto
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Il tetrico II è un minimo, direi produzione gallica con buona probabilità (ricordo che sopravvissero poi come moneta in uso nel nord Africa alla fine del III e agli inizi del IV secolo). Il rovescio è ripreso dal tipo PAX AVG. Se la memoria non mi inganna, il secondo esemplare proposto da @ciosky68 come riferimento, dovrebbe provenire da un hoard francese non registrato disperso da un dealer canadese... Ma non vorrei sbagliarmi. Comunque l'area è quella e tipologicamente i pezzi sono simili.1 punto
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Grande Galenus! Identico conio del dritto.... Stessa escrescenza di metallo sotto la D di FERDINAN Quindi questo dritto fu riutilizzato in zecca per la coniazione dei Grani 1798. Ottimo osservatore.1 punto
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Buonasera, indipendentemente da tutto e senza andare troppo lontano, vorrei solo aggiustare il tiro con la verosimile attribuzione della moneta in base a questa tipologia di Filippo II di Macedonia, di cui posto a titolo esemplificativo un aureo da 1/4 di statere: LeRider 83.49f Macedonian Kings. Philip II. 359-336 BC. AV Quarter-Stater. Pella, ca. 345-328 BC. Head of Hercules in lionskin right / ΦIΛIΠΠOY, thunderbolt above, club and bow below. Da approfondire la descrizione del rovescio. Codiali saluti HIRPINI1 punto
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Altro pezzo interessante1 punto
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Il mio Grano 1790 AP, preso anni fa da Morello a 145,000 lire.1 punto
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Gr. 3,05 - mm. 20,55 - argento D/ S. Maria Lauret /Madonna di Loreto con Bambino R/ S. Michele Arcangelo che schiaccia il drago ed accanto l'angelo custode con un fanciullo1 punto
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Ciao Fustellavano... spesso capita di trovare monete a cui manca "un pezzo" dovuto alla fustellatura della moneta vicina. Ti posto ad esempio un 15 soldi che ho in collezione della fine '600 in cui si nota proprio la mancanza1 punto
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ciao. chiedo ..e' stella o chi rho? pensavo a queste, a cui Alain fa riferimento. VANDALI. Incerto (V ° secolo). Nummus. Obv: busto diadentato, drappeggiato e corazza a destra. Verso: Chi-Rho grande con ghirlanda. Wroth 161. Condizione: Near very fine. Peso: 0,45 g. Diametro: 8 mm. Iscrizioni grezze, busto radiato e drappeggiato a destra / Iscrizioni grezze, Pax in piedi a sinistra, con in mano un ramo d'ulivo e uno scettro. 10 mm, 0,81 gr1 punto
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grazie a tutti veramente grazie per i vostri auguri! Ringrazio in particolare i cari amici @Monetaio e @Saturno1 punto
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Grande collezione questa! Io per ora sono arrivato a 45 scudi UML, tutti tra MB e SPL, per lo più comuni. Adesso sto concentrando le (poche) risorse su altro, ma spero di riprendere presto, anche se alla ripresa mi attenderanno pezzi più costosi!1 punto
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Buonasera, Torno a postare qualcosa dopo un po di assenza... Sabato ho aggiunto questo mezzo scudo in collezione rif muntoni 26 dato come rarissimo. In mano ha una bella freschezza e devo dire che è anche un bel conio, grandi difetti non ce ne sono ed è tutto ben impresso. Cosa ne pensare? Grazie a tutti Marco1 punto
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Senza nessuna pretesa di scientificità mi permetto di osservare che l’argomento si presta a diverse considerazioni. Ovviamente la frattura riguarda uno specifico conio e solo le monete prodotte con quello. Per cui l’assenza della stessa non è un significativo elemento per escludere l’autenticità. Del resto se una tipologia di moneta fosse stata prodotta con un unico conio, il falsario che volesse riprodurlo avrebbe solo monete con quella frattura, e dunque produrrebbe falsi con tale difetto (soprattutto se parliamo di oro). Mi sembra quindi che in tutti i casi la frattura sia valutabile come indizio ma non come prova decisiva, potendo attestare la provenienza o da conio difettoso autentico o da riproduzione a partire da moneta con quel difetto.1 punto
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Non c'entra molto con il discorso originale, ma riporto questo pezzettino trovato in rete - Aristofane, Le rane, Parte I - Parabasi: Spesso ci è parso che la città, nei confronti degli onesti cittadini, si comportasse come verso la moneta antica e quella nuova dorata. Gli esemplari non contraffatti, anzi, i meglio riusciti tra tutti i conii, a quanto pare, i soli battuti per bene e legali dappertutto tra i Greci e tra i barbari, non usiamo questi, no, bensì queste schifezze di bronzo, uscite ieri o l’altro ieri dal conio più infimo. << L’intero antepirrema è incentrato sul biasimo degli Ateniesi, che affidano la gestione dello stato a uomini di bassa lega, paragonabili alla corrente moneta di bronzo, e trascurano, invece, la gente per bene, educata all'antica e assimilabile alle preziose monete d’argento di un tempo e a quelle auree di nuovo conio. Vi erano state significative novità nella circolazione monetaria ateniese di quel periodo. In seguito all'occupazione spartana di Decelea (413), era cessata l’attività estrattiva nelle miniere del Laurion, e con essa il conio delle tradizionali monete d’argento ateniesi. Quindi nel 407 erano state battute monete in oro, ricavato dalla fusione delle Nikai dell’agorà: ma verosimilmente con l’aggiunta di molto rame, sì che questo nuovo denaro era considerato peggiore del precedente. Mastromarco e Totaro concordano con Del Crono nel vedere il paragone tra monete e cittadini così costruito: le persone perbene sono accantonate come le monete argentee e auree, mentre i soggetti peggiori circolano liberamente così come lo scadente conio bronzeo >>1 punto
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