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  1. Rocco68

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/30/19 in tutte le aree

  1. Buongiorno a tutti, La mia prima Piastra di Ferdinando IV, è con me da oltre venti anni. Come vi sembra la "vecchietta"?
    7 punti
  2. Recentemente battuto da RN questo statere incuso di Crotone (mm 28; gr. 7,32; 12h) inquadrabile nella fase più antica della monetazione, cd. a tondello largo e sottile (ca. 530/20-510/500 a.C.). Roma Numismatics, Auction XVIII, 29/9/2019, 490 L’esemplare si caratterizza al D/ per il peculiare decoro a meandro della linea di esergo al posto del tradizionale filo pelinato, elemento di assoluta rarità nell'ambito delle emissioni arcaiche della zecca. Nella scheda a corredo della foto, la moneta viene definita “unpublished […] in the major collections and reference works” dai compilatori che menzionano appena due pezzi della medesima tipologia tratti peraltro stessa coppia di coni (Triton V, 2002, 1127; Triton II, 1998, 120). Triton V, 1127 Triton II, 1998, 120 Che si tratti di una serie alquanto rara, come evidenziato da RN, non sussistono dubbi: allo stato attuale della documentazione sembrerebbe effettivamente trattarsi di un’unica combinazione di coni. Sul numero degli esemplari, tuttavia, è possibile qualche osservazione aggiuntiva. Una breve ricerca consente di incrementare il computo dei pezzi noti (RN XVIII, 490; Triton V, 2002, 1127; Triton II, 1998, 120) con i materiali provenienti da alcuni contesti chiusi (cd. “ripostigli” e/o “tesoretti”), una documentazione, quest’ultima, che andrebbe sempre e attentamente valutata, soprattutto in riferimento ad una monetazione, come quella crotoniate, della quale manca un corpus (con relativo catalogo degli esemplari) che ricostruisca in modo organico la sequenza e l’articolazione interna delle emissioni. Proprio dai ripostigli localizzabili nel Bruttium provengono infatti 3 stateri della serie con “meandro”: 2 da ripostigli dislocati nella piana lametina (1 es. da Curinga e 1 da S. Stefano di Rogliano) e 1 da quello di Strongoli (località Serra del Frasso), nel territorio posto a N del fiume Neto. Tutti i ripostigli citati sono editi e corredati da apparato fotografico (per i ripostigli di Curinga e di S. Stefano di Rogliano: E. Spagnoli, "Ripostiglio di Curinga", "Ripostiglio di S. Stefano di Rogliano", in E. Spagnoli-M. Taliercio Mensitieri, Ripostigli dalla piana lametina, Soveria Mannelli 2004, pp. 49-133; G. Perri, Nuovi dati per una riedizione del ripostiglio de Curinga, “RIN”, CIV, 2003, pp. 57-116. Per il ripostiglio di Strongoli: G. Procopio, Ripostigli monetali del Museo di Reggio Calabria, I. Ripostiglio di Strongoli, “AIIN”, 7-8, 1960-61, pp. 59-62). Ripostiglio di Curinga, 127 (da Spagnoli 2004) Ripostiglio di Rogliano, 16 (da Spagnoli 2004) E non mancano esemplari, benché esigui, nei cataloghi delle collezioni numismatiche (Sylloge Nummorum Graecorum. The Fabricius Collection. Aarhus University, Denmark and the Royal Collection of Coins And Medals, Danish National Museum, Copenhagen 1987, 131; H. Bloesch, Griechische Münzen in Winterthur, I, 1987, 491) SNG Fabricius coll., 131
    5 punti
  3. Buonasera a tutti, come richiesto posto ulteriori fotografie dello strano orologio... Diametro, 16 cm.
    5 punti
  4. Quest'anno parto io. Manca meno di un mese all'appuntamento numismatico più importante a livello nazionale: Veronafil 22 - 23 - 24 Novembre 2019 Quartiere fiere di Verona - Padiglione 9 GIORNI INGRESSO VISITATORI Venerdi 22 Novembre 10,00 - 18,00 Sabato 23 Novembre 9,00 - 18,00 Domenica 24 Novembre 9,00 - 13,00  La domenica non si assicura la presenza di tutti gli espositori
    3 punti
  5. Sono le dinamiche del mercato... in quegli anni entrare nelle liste vaticane era affare di pochi, e il grosso dei folder finivano in mano ai commercianti, che poi manipolavano il mercato a loro piacimento. Nel corso degli anni c'è stato un forte travaso di folder di prima emissione da commercianti a collezionisti, per un cambio di politiche dell'UFN, che ha aperto la porta a nuovi abbonati privati. Oggi quindi quasi tutti riescono a comprare queste monete a prezzo di emissione, tanto che spesso costa meno comprarle dai commercianti (visto che si risparmiano le spese di spedizione). Poi tra annata ed annata contano le singole speculazioni... il 2004 vale meno del 2005 perchè paradossalmente speculato di più all'inizio. Quando nel 2005 morì Giovanni Paolo II, si avviò una tremenda bolla speculativa sulle sue emissioni, tra le quali il 2€ 2004, che nel volgere di pochi giorni video i prezzi andare alle stelle. La bolla si sgonfiò in pochissimo tempo, tanto che dopo un mese i prezzi si erano già riallineati a quelli pre-bolla, e nel lungo periodo tutte le emissioni speculate (ossia le pre-2005) hanno continuato a scendere di valore. Le emissioni successive invece hanno avuto un mercato più regolare; il 2€ 2005, stante il calo di quotazione del 2004, è diventato così il pezzo più richiesto di tutta la serie, ed essendo stato emesso quando ancora era molto difficile per i nuovi collezionisti entrare nelle liste, ha visto il suo prezzo aumentare costantemente.
    3 punti
  6. Sono d'accordo con te. Le monete eccezionali fanno giustamente realizzi ... eccezionali Peraltro in questo caso non sono stati fantasiosi cinesi o arabi ad aggiudicarselo, ma un italianissimo collezionista amante dei grandi bronzi integri. Allargando il discorso, vi chiedo: in questo momento economico, dove tutti gli asset di qualità si apprezzano, e il denaro da una parte non costa nulla e dall'altra non rende nulla o si svaluta, perché le monete di qualità dovrebbero fare eccezione? ES
    2 punti
  7. Se gli oggetti che gli hanno trovato erano quella paccottiglia moderna che ancora si vede in qualche mercatino, e che ha solo uno scopo propagandistico, hanno fatto benissimo a denunciarlo. Se invece i busti e gli altri oggetti erano coevi al fascismo, la cosa mi lascia alquanto perplesso, si torna al giusto discorso fatto da @sandokan se si colleziona seguendo un criterio storico, nessuna censura è accettabile. petronius
    2 punti
  8. Hallo alle! Ciao @Tia "nsdap parteiabzeichen RZM M1/92" (senza virgolette) trovi anche di più! ? sembra essere una delle prime spille, la data esatta purtroppo non la ho potuta stabilire. RZM ed il numero sul retro: Il ReichsZeugMeisterei RZM (officina delle "cose" del Reich) del NSDAP era il controllo di qualità del NSDAP. Tutte le aziende che volevano produrre per le formazioni e le organizzazioni del NSDAP dovevano prima chiedere un numero RZM. Questo numero è stato timbrato dai produttori sui prodotti (ad esempio, uniformi, effetti, armi bianche, parti di equipaggiamento, ....), la qualità veniva rigorosamente controllata dal RZM. Se un'azienda violava i criteri di qualità avrebbe potuto perdere il numero RZM e quindi il diritto di produrre per il NSDAP. Il tuo RZM 1/92 dovrebbe essere di Carl Wild, Hamburg Auf wiedersehen! Njk
    2 punti
  9. Dato che state parlando della banconota che ha ispirato il mio avatar, aggiungo alla discussione il mio esemplare, non è sigillo testina e nemmeno serie sostitutiva, ma mi piace parecchio.
    2 punti
  10. Ciao Sirlad, personalmente io e il nazismo siamo agli antipodi, e tuttavia questo non ha nulla a che vedere con il fatto che a me interessino le medaglie militari in generale, per cui nella mia raccolta figurano anche alcune decorazioni tedesche ed altre italiane coniate durante il regime fascista. Sono oggetti storici, e se li eliminassi non per questo riuscirei a riscrivere quella parte della Storia che aborro. E' anche vero che qualcuno invece acquista certe decorazioni (la Croce di Ferro germanica, ad esempio) per simpatia verso il nazismo, ma la cosa non mi riguarda e mi lascia del tutto indifferente. Credo sia solo una question di punti di vista ed è più che giusto che ognuno possa collezionare ciò che crede e secondo i propri criteri : ma se si segue un criterio storico, a mio parere una sorta di censura appare incomprensibile. Saluti.
    2 punti
  11. Salve a tutti, grazie mille Hirpini lo leggo anche io il documento con molto piacere. Flaminius continua le ricerche della moneta non arrenderti ( pezzo affascinante). Anche io da tutti voi del forum sto imparando molto e vi ringrazio tantissimo. Davide
    2 punti
  12. @Flaminius buongiorno, ti leggo con molto piacere e ti ringrazio. Io qui ho imparato e sto imparando molto ma veramente molto, anche se sono pure briciole rispetto a quello che sanno i veri numismatici del Forum. Circa le tecniche di coniazione nell'antica Roma, anche con riguardo alla monetazione di barra, un giorno mi fu segnalato questo documento leggibilissimo, da scaricare in pdf, e te lo giro: http://manuali.lamoneta.it/CONIO.htm#tondello Spero che ti farà piacere leggerlo. HIRPINI
    2 punti
  13. Grazie a tutti... sono davvero belle queste discussioni con voi. Non entro nel discorso del drappeggio... la vostra precisione ed attenzione mi fa paura!!! siete davvero in gamba!! In merito all'ipotesi del sesterzio di barra, avanzata da @Stilicho, non so se possa essere questo il caso... perché mi risulta che di solito questi esemplari sono di forma tipicamente squadrata.. come credo voglia intendere anche @Hirpini. Questo mi sembra invece un tondello lavorato a caldo a martello ... e lavorato male perché la forma non è venuta circolare.. ma sappiamo bene che ciò non aveva importanza ai fini della bontà della moneta. Infine... non vi nascondo che questo fatto delle barre di bronzo da cui venivano tagliati i tondelli, come le fette di un salame, un po' mi fa pensare... so che veniva fatto perché mi risulta siano state trovate evidenze archeologiche di quest'attività.. ma mettersi a tagliare delle "fette" di bronzo è laborioso anche oggi con le moderne seghe per metalli. Non so .. mi lascia perplesso. Ma questo è un altro discorso su cui sono certo troverò qualche discussione nel forum!! A presto e grazie ancora... Flaminius
    2 punti
  14. Buongiorno, interessante, però permettimi di fare alcune considerazioni, in merito al "cartellino di "un noto Numismatico degli anni '60: "Buon Falso d'epoca" questa moneta, cito il catalogo Gigante, "venne coniata in 510.000 esemplari, queste monete furono coniate su richiesta di privati... " Sicuramente è una moneta che è stata falsificata, dubito tantissimo all'epoca dell'emissione, ma piuttosto in anni molto più recenti a noi ( anni 60/70/80) per turlupinare gli sprovveduti ( in Numismatica) o chi era alla ricerca dell'affare a tutti i costi. Mi pare alquanto improbabile che il falsario di turno, si sia impegnato a falsificare una moneta già rara all'emissione, che ebbe scarsissimo successo, e circolò quasi per nulla, oltre la difficoltà di approntare il falso, avrebbe dovuto smerciare una moneta pochissimo conosciuta e tra l'altro non circolante in Italia, è come si fosse impegnato a falsificare il 5 lire del '14, i falsari ( d'epoca) falsificavano di norma la monetazione più diffusa ed abbondante di quel dato periodo storico, non certo pezzi rari e poco conosciuti, non avevano interesse a porsi sotto i riflettori..... saluti TIBERIVS
    2 punti
  15. Inserisco l'immagine a futura memoria. Certo che è veramente bello, complimenti all'acquirente. Sul prezzo si può discutere ma di monete di questo calibro non se ne vedono tante. Noto solamente un piccolissimo livello di consunzione dei punti più esposti: i capelli sotto la corona d'alloro e la guancia della Dacia
    2 punti
  16. 1 punto
  17. Inserisco questa moneta che non avevo postato a suo tempo nella discussione originaria perchè la data non è esplicita, questa volta la includo per arricchire la discussione. Questa tipologia vietnamita viene classificata/datata solamente secondo uno specifico un arco temporale, in buona sostanza la durata del sovrano di turno, nel caso di questa moneta è il 1888-1907. La dinastia Nguyen, risalente al 1802, a cui appartiene l'Imperatore Thanh Thai, è l'ultima dinastia imperiale vietnamita (dal 1883 al 1945 fu assoggettata all'Impero coloniale francese). Impero del Vietnam - Imperatore Thanh Thai - 10 Cash (o 10 Van) equivalenti a 1/50 di piastra. 4 gr. ⌀ 26 mm
    1 punto
  18. 1 punto
  19. Buonasera!! Anche io ci sarò sicuramente!! Sarà come sempre una piacevole giornata di incontro tra lamonetiani!!
    1 punto
  20. Ciao! Io ci sarò; come perdersi questo momento di incontro tra lamonetiani? saluti luciano
    1 punto
  21. Bravo Luigi, fai bene a partire! Iniziamo a scaldare i motori.
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  22. Buongiorno a tutti Questa monetazione non è assolutamente il mio campo, inserisco questa discussione per conto di un mio conoscente che ha rinvenuto questa monetina. Si tratta di 3 cavalli del Regno di Napoli emessi a nome di Filippo IV. L'anno di conio, credo, è il 1631. In allegato la foto. Vorrei avere una conferma sulla effettiva rarità della moneta (dal catalogo risulta R4 / R5) ed un'idea orientativa del valore: in rete ho trovato pochi riferimenti relativi a questo pezzo. Inoltre, vorrei sapere se la parte mancante ad ore 8 del diritto è attribuibile ad una "tosatura" oppure ad una irregolarità originaria del tondello Grazie dell'aiuto.
    1 punto
  23. Non ne sto seguendo molte ultimamente, in quale asta hai visto molti cinesi? E' un peccato che molte aste non esplicitano più la nazionalità dell'acquirente nel live. In realtà l'esempio che fai contraddice un po' quello che affermi: si tratta di un asse (non un sesterzio) e in condizioni neanche eccelse (bruttina diciamolo, probabilmente lisciata e forse ripatinata). Ciò nonostante ha triplicato la base e fatto un risultato secondo me molto alto se consideriamo la moneta. Non era comunque il caso di questo Adriano da Leu, come non lo è in generale per le altre monete segnalate in questa discussione. Quello che segnali è sicuramente un problema che affligge il settore in generale ma qui si stava parlando d'altro: di monete valide e dell'andamento del mercato. Peraltro ultimamente vedo una leggera flessione dei pezzi bulinati, quindi forse c'è speranza in questo senso che il mercato educhi restauratori e case d'asta. Sono d'accordo nel non soffermarci troppo sull'Adriano per considerazioni generali sul mercato. E' probabilmente una moneta molto oltre la media per cui il risultato rientra tra i picchi non preventivabili e riservati alle monete "eccezionali". In questa direzione andavano quindi le altre monete da me segnalate nel post iniziale. In particolare l'asse di Alessandro Severo: moneta rara ma in bassa conservazione, pulita pesantemente, decisamente non bella, asta italiana. Ho assistito al live per questa perchè ero interessato: oltre i 2000 se la sono contesa un americano e un inglese, che alla fine ha prevalso. E' sicuramente una moneta da studioso e da cultore numismatico, sicuramente non da speculatore o amante del bello e del perfetto. Anche le altre da me segnalate (CNG di settembre) sono tutte monete non perfette, con difetti (di conio, corrosioni, scentrature, mancanza di patina), conservazione non altissime ma almeno non bulinate o rifatte. C'è quindi anche per voi una sorta di ripresa del mercato del bronzo, anche in conservazioni medie, soprattutto se non troppo manipolato?
    1 punto
  24. qui vi posto il mio (con firma dell'incisore).......io al contrario, non riesco a trovarne uno senza firma che mi piaccia da mettere in collezione
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  25. se pensiamo ai 2 milioni pagati per l'altro sesterzio di Adriano questo è regalato.
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  26. E' proprio questo che fa escludere definitivamente la balzana ipotesi del falso d'epoca... oltre a tutto quello che è già stato detto, la fattura dei falsi d'epoca è sempre molto più rozza, i materiali usati molto poveri. Probabilmente il numismatico con d'epoca intendeva davvero un falso "vecchio" per collezionisti e non uno coevo per la circolazione... d'altronde non so nemmeno se negli anni '60 ci fosse ancora la finezza di assegnare il termine "falso d'epoca" solo a quelli prodotti per circolare.
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  27. Ti riporto la classificazione che ne da il Serafini.
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  28. Con 3000 anni (e più) di storia direi che di cose da commemorare (che siano eventi storici, architettonici, artisitici, letterari & co.) se ne trovano quanti se ne vogliono, basta solo non fossilizzarsi sul rinascimento (se poi vengono tutte come quella di Leonardo di quest'anno.....) e dal 1800 in poi (come se la storia dell'Italia sia solo il risorgimento...). E, a proposito di risorgimento, nel 2022, ad es., saranno 150 anni dalla morte di Mazzini, quanto scommettiamo che ci sarà una monete 2€ cc, con gran sfoggio di fantasia?
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  29. Deve essere del 1378, della Sede Vacante tra la morte di Grgorio XI (26 marzo 1378) e l'elezione di Urbano VI (8 aprile 1378). Nel 1394 non c'è alcuna S.V. in quanto regnante Bonifacio IX (1389-1404).
    1 punto
  30. Voi non la conoscete ha gli occhi belli Eulalia Torricelli da Forlì .................
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  31. Ricordavo questo 6 Cavalli 1790 con la legenda al dritto corta: Proviene da In Asta numero 36 per corrispondenza del 7-9-2010, lotto 2871 (conservazione BB). Spero di aver fatto cosa gradita.
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  32. Buona serata Dovrebbe essere un "Anello orario" francese; nel link che segue ne puoi trovare uno uguale. http://www.torricellianafaenza.it/w/museo/ saluti luciano
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  33. Io invece spero l' esatto contrario cioe' di trovare anch'io un quadro di Cimabue o mi accontento anche di Monet e non una moneta del 1947 per una semplice questione di valore (26 milioni di euro il quadro poche migliaia di euro per la moneta del 1947)
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  34. Purtroppo noto con grande tristezza, che nelle grandi aste internazionali i bronzi romani che vanno per la maggiore sono tutti (al 90%) pesantemente lavorati, dei grandi lavori effettuati con bisturi al laser che fanno diventare come nuove monete con 2000 anni di storia. A me tutto ciò fa sorridere, anche avendone la possibilità non spenderei mai tanti soldi per queste monete snaturate, private del tutto della loro storia, svuotate di significato... Insomma a mio parere vedere tutti questi sesterzi romani che passano nelle aste, in conservazione FDC o quasi, è la morte della numismatica, siamo seri son monete con 2000 anni di storia..., queste cose vanno bene per i commercianti cinesi o Indiani che non capiscono nulla di storia romana, ma non per noi.
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  35. 1 punto
  36. Sì, per lettere esposte intendevo i grafemi, come IT nel secondo esempio che viene spezzato in due. Come ritrovo l'esempio "ufficiale" che mi ha indotto a questa domanda lo posto, anche come risposta a Stilicho. Grazie e un saluto apollonia
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  37. Pienamente d'accordo. Però viviamo in una società che non fa niente per aumentare la"cultura" di tutti noi e soprattutto dei nostri figli. Continuano a fare tagli all' "Istruzione" ai "Beni Culturali" alla "Ricerca scientifica". Siamo diventati un Paese del Terzo Mondo ( con tutto il rispetto per il Terzo Mondo ). Siamo passati dall' "Ipse Dixit" di Aristotele a " L'ho letto su Internet !!!", dalle Opere Filosofiche... ai Blog di Fedez e compagna... Ciao
    1 punto
  38. Possibile che non si trovarono i conii dei precedenti Grani in zecca e dovettero creare un ibrido con ciò che era rimasto? Neppure di buon rame..... Infatti tutti gli 800 che conosciamo presentano difetti comuni: Lesioni nel tondello, fondi corrosi, rilievi con schiacciature. ... E poi l'utilizzo di quella V in UN e la mancanza del fiocco alla corona nel rovescio. Il 1790 Regia Corte è quasi simile...
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  39. Di stirpe germanica, originari come tutti i Goti dalla Scandinavia, attraversando nel 376 il limes del Danubio, entrano nell'Impero romano e nella Storia come Visigoti . Dopo alterne vicissitudini, affrontati direttamente nel 378 dall'Imperatore Valente, lo sconfiggono disastrosamente nella battaglia di Adrianopoli il cui esito pare abbia intimorito persino il vescovo di Milano Ambrogio . Un lungo periodo per lo più di guerre, li porta anche nei Balcani fino in Grecia, poi in Italia dove nel 410 con Alarico I giungono a saccheggiare per 3 giorni Roma. ed infine, guidati dal re Ataulfo, nel 412 arrivano in Gallia : qui, estendendosi poi anche a gran parte della Spagna, si stabiliscono costituendosi in regno con capitale in Tolosa e poi in Toledo quando la parte gallica del loro regno è presa dai Franchi . In questo periodo già di indipendenza di fatto, aiuteranno l'Impero d'occidente (ed anche il loro regno) sconfiggendo nel 451 in alleanza tra il loro re Teodorico I ed Ezio, gli Unni di Attila ai Campi Catalaunici . Forse primi dopo l'Impero romano, si danno un codice di leggi scritte (lex romana Visigothorum) voluto da Alarico II nel 506 affiancandolo al precedente codice di Eurico del 476 : viene anche sviluppata tra la fine del VI sec. e parte del VIII, una particolare architettura per lo più ecclesiastica . Nello stesso periodo avviano una monetazione, prevalentemente in tremissi d'oro, all'inizio imitativa di quella imperiale romana, poi rapidamente in nome proprio dei vari sovrani . Tra il 711 ed il 718 il regno dei Visigoti di Spagna viene conquistato dagli Arabi : l'eredità visigota si ridurrà nel Nord del paese al solo regno cristiano delle Asturie .
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  40. Questa mattina al convegno torinese un amico mi ha portato questo 5 Lire Carlo Alberto 1831 Torino
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  41. Allora - permettetemi di mettere le cose in un qualche contesto che sia un minimo logico. king Tut, permettetemi di chiamarlo cosi e’ stato - per quanto ne sappiamo - un oscuro faraone della Xviii dinastia morto giovanissimo la cui tomba, una delle piu’ piccole rinvenute nella valle dei Re e ‘ divenuta celeberrima perche una delle pochissime ( unica) non violata dai ladri in Antichità. Tut era figlio di Akhenaton il sovrano rivoluzionario che aveva fondato una nuova capitale Tel el Amarna e sostituito il culto di Aton a quello tradizionale di Amon. King Tut nel suo breve regno ( non era un dio Art) ripristino’ il culto di Amon. Morto improvvisamente molto giovane, prima dei 20 anni per questo motivo molto probabilmente fu sepolto in una tomba rimediata in qualche modo non essendo stato possibile prepararne una adeguata. Fu la sua ( e la ns fortuna) perche la tomba non venne depredata e ben 5398 oggetti furono ritrovati, tutti regolarmente schedati e oggi custoditi presso il museo Egizio. La particolarità di questi oggetti e’ la loro fattura - letteralmente straordinaria come qualità materiali e fattura - sia che si tratti del suo bastone da passeggio ( il sovrano era zoppo) sia la sua sedua oppure uno dei numerosi gioielli questi oggetti hanno un grado di perfezione e raffinatezza difficile da credere . e qui sta la prima incongruenza con il ns oggetto che e’ abbastanza grezzo se non proprio brutto ( tanto piu nei cartigli/stampi), come riconciliamo la perfezione assoluta di tutto quanto circonda o e’ attinente a King Tut con questo oggetto meno che perfetto? E’ vero che Tut aveva ripristinato il culto di Amon ( il suo nome originario era Tut Ankh Aton) abbandonando quello di Amon e spostato la capitale nuovamente a Tebe ma per uni che era morto prima dei 20 anni e regnato sotto la reggenza di Smnkhare e del generale Horemheb poteva avere avuto tempo per introdurre un’innovazione cosi rilevante come quella del peso dell’argento monetato? e se il lingotto fosse semplicemente quello che e’ : un lingotto d’argento contromarcato ( certamente pregiato per carita’ al pari degli altri antichi a noi pervenuti) e NON una moneta come la casa d’aste vorrebbe indurre a farci credere per aumentarne il valore ? tra l’altro se fosse stata una sorta di moneta utilizzata per scambi commerciali si darebbero aspettati altri 800 prima di ricorrere a tale invenzione? e infine come mai nelle infinite serie di testi - di ogni tipo / pervenuti a noi dall’antico egitto non abbiamo finora riscontrato testimonianze scritte dell’uso di tali lingotti? Le domande superano di gran lunga le risposte- ma non tanto quelle inerenti l’oggetto in se’ quanto le domande sollevate da quanto la descrizione dell’oggetto vorrebbe suggerire...
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  42. È l'eroe nazionale albanese... perito è davvero perito ?
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  43. Gli unici punti in verticale ben definiti sono questi.... Al centro dello stemma. Ma sono punti di compasso.
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  44. Buonasera a tutti. 4 Tornesi 1799, Apparso su un sito d'aste online, questo pezzo presenta al dritto un vistoso punto sopra la testa di Ferdinando IV Seppur in modo leggero, è presente su altri 4 Tornesi 1799. Punto voluto?
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  45. Ciao qualità prezzo poi dipende da quello che vuoi, la numismatica non è solo monete SPL. in più se uno pensa solo a rivenderla siamo messi male. Silvio
    1 punto
  46. Medaglia per la Liberazione di Sicilia
    1 punto
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