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  1. gallo83

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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/31/19 in tutte le aree

  1. Buonasera Vi mostro una delle ultime entrate nella mia collezione di monete modenesi ? Trattasi di un due bolognini 1783 in mistura, quando l'ho vista non ho saputo davvero resistere...L'Aquila estense è fantastica. La mistura quando è in alta conservazione ha un fascino tutto suo, in più queste erano monete del popolo, si spendeva o tutti i giorni e non è quindi facile ritrovarle così. Cosa ne pensate? Grazie e un saluto a tutti Marco
    10 punti
  2. Recentemente battuto da RN questo statere incuso di Crotone (mm 28; gr. 7,32; 12h) inquadrabile nella fase più antica della monetazione, cd. a tondello largo e sottile (ca. 530/20-510/500 a.C.). Roma Numismatics, Auction XVIII, 29/9/2019, 490 L’esemplare si caratterizza al D/ per il peculiare decoro a meandro della linea di esergo al posto del tradizionale filo pelinato, elemento di assoluta rarità nell'ambito delle emissioni arcaiche della zecca. Nella scheda a corredo della foto, la moneta viene definita “unpublished […] in the major collections and reference works” dai compilatori che menzionano appena due pezzi della medesima tipologia tratti peraltro stessa coppia di coni (Triton V, 2002, 1127; Triton II, 1998, 120). Triton V, 1127 Triton II, 1998, 120 Che si tratti di una serie alquanto rara, come evidenziato da RN, non sussistono dubbi: allo stato attuale della documentazione sembrerebbe effettivamente trattarsi di un’unica combinazione di coni. Sul numero degli esemplari, tuttavia, è possibile qualche osservazione aggiuntiva. Una breve ricerca consente di incrementare il computo dei pezzi noti (RN XVIII, 490; Triton V, 2002, 1127; Triton II, 1998, 120) con i materiali provenienti da alcuni contesti chiusi (cd. “ripostigli” e/o “tesoretti”), una documentazione, quest’ultima, che andrebbe sempre e attentamente valutata, soprattutto in riferimento ad una monetazione, come quella crotoniate, della quale manca un corpus (con relativo catalogo degli esemplari) che ricostruisca in modo organico la sequenza e l’articolazione interna delle emissioni. Proprio dai ripostigli localizzabili nel Bruttium provengono infatti 3 stateri della serie con “meandro”: 2 da ripostigli dislocati nella piana lametina (1 es. da Curinga e 1 da S. Stefano di Rogliano) e 1 da quello di Strongoli (località Serra del Frasso), nel territorio posto a N del fiume Neto. Tutti i ripostigli citati sono editi e corredati da apparato fotografico (per i ripostigli di Curinga e di S. Stefano di Rogliano: E. Spagnoli, "Ripostiglio di Curinga", "Ripostiglio di S. Stefano di Rogliano", in E. Spagnoli-M. Taliercio Mensitieri, Ripostigli dalla piana lametina, Soveria Mannelli 2004, pp. 49-133; G. Perri, Nuovi dati per una riedizione del ripostiglio de Curinga, “RIN”, CIV, 2003, pp. 57-116. Per il ripostiglio di Strongoli: G. Procopio, Ripostigli monetali del Museo di Reggio Calabria, I. Ripostiglio di Strongoli, “AIIN”, 7-8, 1960-61, pp. 59-62). Ripostiglio di Curinga, 127 (da Spagnoli 2004) Ripostiglio di Rogliano, 16 (da Spagnoli 2004) E non mancano esemplari, benché esigui, nei cataloghi delle collezioni numismatiche (Sylloge Nummorum Graecorum. The Fabricius Collection. Aarhus University, Denmark and the Royal Collection of Coins And Medals, Danish National Museum, Copenhagen 1987, 131; H. Bloesch, Griechische Münzen in Winterthur, I, 1987, 491) SNG Fabricius coll., 131
    4 punti
  3. @sandrocoin @Adelchi66 Buonasera amici, vi sto seguendo con un pizzico di amarezza, ed esimendomi dal dare giudizi sulle ragioni e sui torti, vi inviterei a tornare nei ranghi dell'amicizia che deve legarci. Io stesso un paio di volte sono caduto nella trappola del disaccordo e col senno di poi mi sono reso conto di quanto sia deleterio per noi stessi e per l'immagine del Forum, in cui fondamentalmente stiamo così bene. Solo per questa mia esperienza mi permetto di entrare in questa discussione augurandomi di rileggervi con lo spirito di cooperazione di sempre. Un cordiale saluto HIRPINI
    4 punti
  4. Volentieri Fabrizio, per i venetici lamonetiani e per gli amici che vogliono apprendere. Lo scopo di tutto questo e’ aprirsi, andare oltre noi che siamo la nicchia, abbiamo un mondo oltre che ci aspetta ed e’ disposto a ascoltare, sentire, conoscere, io da tempo vado in quella direzione e credo che l’approccio per portare appassionati alla numismatica debba essere invertito, cambiato, ma ci vorrebbe tempo per spiegare ... Ma il Gazzettino occhio ...e’ si divulgazione ma come vedrete in particolare in questo numero e’ ben altro e si andrà anche oltre la divulgazione, io stesso presenterò per la comunità scientifica un inedito, il Gazzettino cresce, cresce in tutto ...mi sa a questo punto anche il mio trolley ? ?
    3 punti
  5. Buona giornata Il pranzo lo si fa da anni .... è vero che non partecipano tutti i lamonetiani presenti il sabato a Verona, ma qualche decina di noi non perdono l'occasione di mettere le gambe sotto un tavolo per raccontarcela. Stai sul pezzo e vedrai che per tempo verranno date tutte le informazioni. saluti luciano
    3 punti
  6. 3 punti
  7. Allora Vi leggerò. Grazie
    2 punti
  8. Se indovino da chi viene questo parere , e’ uno di quello che ‘pesa’ e non posso che essere d’accordo suffragato dai vari elementi discordanti emersi dall’analisi fatta in questa bella discussione: - mancanza del cartiglio e irregolarità nella simbologia del presunto faraone emittente - incongruenza nel peso rispetto al valore che tali lingotti dovevano rappresentare: 1/2 deben - manifattura molto grezza rispetto agli oggetti conosciuti prodotti nel regno del faraone Tut aggiungerei poi un altro elemento che potrebbe essere dirimente : la presenza di ferro nella lega dell’argento - gli esperti sanno interpretare tale indizio Trovo che sia significativo della capacità critica e culturale del forum essere riusciti ad elaborare una discussione non facile - senza eccessi o deragliamenti - su un tema certamente non banale e poco conosciuto giungendo se non a delle conclusioni definitive almeno ad identificare alcuni elementi importanti di contraddittorio riguardo l’origine di tali oggetti rispetto alla descrizione che ci viene data da chi li propone in vendita.
    2 punti
  9. Ciao bel gianduiotto: sono Livia... Certo che, se volevi scaricarmi, potevi almeno comunicarmelo di persona e non con un collegamento ad un forum (dove sbavate per delle monete con cui neanche potete pagare una cioccolata: si la cioccolata te la sei fatta pagare al bar la prima volta!! Lo devono sapere tutti! Crosta!). Arrivederci a mai più: orso![emoji36][emoji36][emoji49][emoji49]
    2 punti
  10. Ciao, concordo con la classificazione. È una bella moneta di Costantino e nel rovescio si nota qualche piccolissimo dettaglio di strato argentato. Per la conservazione direi più qBB, anche se penso che dare un grado di conservazione per monete antiche di quasi 2000 anni sia un po' inutile. Infine per quanto riguarda un valore...Dico tra 10 - 20 euro.
    2 punti
  11. Buonasera a tutti, questa moneta era stata donata a mia madre da uno dei suoi cugini, che l'aveva ritrovata durante dei lavori edili. Eravamo nei primi anni settanta, avevo sette/otto anni, da allora, è stata conservata con cura senza sapere cosa fosse. Quando ho iniziato ad interessarmi di numismatica ho cercato di catalogarla e ci sono riuscito nonostante le pessime condizioni di conservazione. Si tratta di una petachina, emessa dalla Repubblica di Genova tra il 1443 ed il 1447 durante il dogato di Raffaele Adorno. Rispetto alle altre monete della mia collezione ha un grande pregio: la conoscenza del luogo di ritrovamento. Saluti e complimenti a tutti per le monete. Federico
    2 punti
  12. Riapro la discussione sperando di fare cosa gradita. Da collezione privata. Peso 1,8 g Cari saluti
    2 punti
  13. Purtroppo non ci sarò perché il 23 parto per lavoro in direzione Dubai. Mi dispiace veramente molto. Se riesco farò un giro venerdì ma lo ritengo molto improbabile. Divertitevi e buona fiera Alessio
    2 punti
  14. Ti piace la semplicità? allora guarda questa placchetta, è piccola 9x7 cm., materiale povero ottone argentato o quel che ne rimane, lavorazione semplice (battitura e cesellatura minima).... ma in quell'abbraccio, in quegli occhi chiusi quanto amore si percepisce? Tanto! è la mia preferita eppure di placche in collezione ne ho molte e tante sono dei veri capolavori nella lavorazione del metallo , delle sete ricamate e della pittura ma se ho bisogno di riappacificarmi con il mondo guardo questa, quell'abbraccio è unico.
    2 punti
  15. Caro Mario, oltra che confermare la mia presenza ti chiedo (possibilmente) ben 10 copie come autore da donare sia a Lamonetiani "Venetici" che saranno presenti all'importante appuntamento sia da inviare ad appassionati amanti di numismatica. Questo è dovuto alla grande richiesta di "divulgazione" (parola spesso non compresa appieno) di giovani che desiderano apprendere, leggere, informarsi su quel grande ed in parte sconosciuto mondo che si chiama NUMISMATICA. A questa conclusione sono giunto tramite un piccolo episodio. Un giovane amante e collezionista al mio invito di consultare personalmente il CNI mi chiede "ma dove lo trovo?". In seguito alle mie normalissime indicazioni sulla consultazione del BdN mi risponde "assurdo". Chiedo perchè?. La risposta è indicativa: pechè nessuno dice dove si possono travere queste miniere di informazioni che per me sono come oro?. Quello che per noi è consuetudine per altri è un territorio da conquistare (parlo della conoscenza). PERTANTO BENVENUTA SIA LA DIVULGAZIONE. Scusate la filippica, ma i 10 Gazzettini mi servono....? e buon Halloween☠️
    2 punti
  16. D/ IMP C M AV[R MARIVS] AVG, R/ VIRTVS A[VG], RIC V 19; Mairat 556; AGK 9. Ex CNG eAuction n. 455/2019, lot. n. 337 from South Petherton Hoard, Somerset 2013, cat. n. 784 (7 esemplari in hoard) Oggi vi presento l'ultimo arrivato da hoard: il secondo Mario in collezione proveniente da questo ripostiglio. Si tratta di un antoniniano di Mario battuto presso la zecca di Colonia nella metà del 269 circa, nella seconda (e conclusiva) emissione. Il penultimo tipo a essere battuto prima dell'avvento di Vittorino, l'ultimo fu quello con l'AEQVITAS al rovescio, poi ripreso nella prima emissione di Vittorino per la medesima zecca. Il testo di Mairat riporta 50 esemplari censiti tra i vari e principali ripostigli, a cui si possono aggiungere i 7 presenti nel Petherton per un totale (del tutto indicativo) di 57 esemplari (che non deve intendersi come corrispondente a quelli noti in assoluto!). Un'emissione non comune di un imperatore che ha regnato per breve tempo (qualche mese e non 2 giorni come riportato nelle fonti storiche!), con il valore aggiunto della provenienza da ripostiglio a impreziosire il tutto. Il pezzo, presenta anche tracce ancora visibili dell'argentatura superficiale.
    2 punti
  17. 1907 Dominazione coloniale americana delle Filippine - 1 Peso Ag.800 20 gr. ⌀ 35 mm
    2 punti
  18. Aspettavo questo post da mesi ? questa sarà la mia prima volta a Verona. Anche io presente il Sabato. Mi piacerebbe magari se si organizzasse un pranzo tutti insieme.
    2 punti
  19. 2 punti
  20. Napoli cavallo di Ferdinando II , conii del nonno con sigla S, ribattuto sopra cavallo aquilano di Carlo VIII con croce trilobata
    1 punto
  21. Mica tanto, se per ogni pezzo che acquisti, od ogni dubbio che ti viene in mente apri una discussione, senza usare il tasto "cerca", fai in modo che discussioni importanti finiscano in pagine dietro per fare posto alla tua discussione di cui in altre già aperte ci sono le foto e le risposte in tutte le salse. Praticamente ti sto consigliando di perdere qualche minuto in ricerche e letture.
    1 punto
  22. Però è strano: perché tua mamma ti consegnò due pezzi da 1000 quando ne bastava 1 solo e avresti portato a casa anche 600 lire di resto? Volendo anche un pezzo da 500 bastava ma forse tua mamma non lo aveva....strano però abbia dato due pezzi da 1000!!!! Io invece ho un'altro ricordo con queste 1000 lire: Praticamente ne ero riuscito a trovare un pezzo serie X di circolazione, mai visti fino ad allora e mai più trovato (l'ho poi acquistato), e lo misi sulla mia scrivania. Al ritorno da scuola non lo trovai più. Mia madre lo aveva preso per fare la spesa. Non vi dico i nervi che mi vennero.....che ancora oggi lo ricordo come fosse ieri!
    1 punto
  23. Bel follaro Adolfo, che mi conferma l'idea dell'uso di tondelli poco circolari
    1 punto
  24. Con la presente moneta vorrei gentilmente rivendicare un encomio, un attestato, una medaglietta (anche tipo quelle di alluminio di Lourdes ) perchè nessuno, e dico nessuno, potrà mai battermi per la moneta più brutta mai postata ? Trovata oggi in cantina tra gli scarti ( molto più belli di lei ) e a stento sono riuscito ad identificarla come un 2 Soldi della Repubblica Subalpina ( 1800-01) Anno 9 ( presumo ). Una nota Ditta me la voleva "slabbare" con conservazione MS meno 63+, ma essendo confondibile con una temperatura siberiana... ho lasciato stare. La moneta comunque mi chiamava, cercava di raccontare di quelle persone che l'avevano ridotta così... ma non sono riuscito a capire. In effetti è veramente strano che una moneta sia diventata così solo dalla circolazione, sembra un tondello pronto per il conio! Storia vuole che fosse coniata con le campane dei vari Istituti Religiosi sequestrati da Napoleone. Probabilmente, in mancanza di monete spicciole, circolò parecchi anni. Ciao
    1 punto
  25. Fantastica! Hai ragione, non è facile trovare una moneta in mistura così!!
    1 punto
  26. ciao... volentieri... intanto ne invio una sulla scorsa sessione di fusione del bronzo a terra.. una sola.. in modo che gli amministratori non siano troppo severi!! Poi, quando sperimenteremo la produzione dei sesterzi di barra... magari posterò qlcs nella sezione opportuna. Useremo in quel caso un fornetto in terracotta per realizzare le barre di oricalco da cui poi trarre i tondelli per i sesterzi. Da decidere quale sesterzio utilizzare per realizzare il conio.. naturalmente scegliendolo tra alcune copie (anche turistiche!!) che posseggo. Io sono del parere che solo se ti metti a farle materialmente le cose, ricreando al meglio le condizioni antiche, puoi davvero guardare con tutto un altro occhio le evidenze del passato... in questo caso le monete! Un caro saluto a tutti e scusate l'off topic! Flaminius
    1 punto
  27. Fino a qualche anno fa ero convinto che tenendo le monete nei cofanetti originali della zecca facevo bene, ma non potevo mai studiarle, osservarle, godermele nell'insieme e ho preso la decisione di inserirle con la propria capsula in floccati, garantiscono spettacolo ed emozioni che non offrono i cofanetti. A giugno quando sono stato al museo della zecca proponevo ai massimi responsabili dell'IPZS, di dare la possibilità ai collezionisti di emettere alla fine delle collezioni annuali un recipiente in floccato per contenere tutte le monete. In quell'occasione mi sono proposto insieme ad altri convenuti di eliminare lo smalto colorato dal metallo che con il passare del tempo potrebbe deteriorarsi. Inserire monete con la capsula in floccati, ( per esperienza decennale personale ) non provoca nessuna variazione !
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  28. ok, ci sentiamo piu' avanti per telefono. ok, grazie mille. allora confermo agli organizzatori la mia presenza anche a pranzo. Roberto
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  29. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GE32/11
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  30. ciao, facciamo il viaggio insieme? R.
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  31. Salvo malanni, presente il sabato.
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  32. Trovato sabato i 2 € 2019
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  33. Sulla paccottiglia contemporanea fabbricata per nostalgici di regimi, partiti politici, personaggi e dittatori vari ecc. del passato sono d'accordo, le considero anch'io cianfrusaglie. I distintivi invece, quando e solo se sono originali, fanno parte a mio avviso della Storia. Conservo, ad esempio, due fedi matrimoniali in acciaio con la scritta "Oro alla Patria" che il regime fascista consegnò ai miei genitori in cambio di quelle d'oro, da loro "spontaneamente" donate alla patria. Tanto spontaneamente che ovviamente non consegnarono quelle originali che si erano scambiate all'atto del matrimonio ma due cerchietti d'oro, quello che trovarono di minor peso e a minor prezzo sul mercato. Cito questo piccolo episodio per dire che giudico repellente l'iniziativa dell'Oro alla Patria", ma anche questa è Storia e per questo conservo i due anelli, come pure la famosa "cimice" , il distintivo del PNF che veniva portato al bavero ed uno della ONB, acquistati tanti anni or sono su un banco. L'apologia è un conto (e quella del regime fascista è addirittura un reato), la Storia, anche quando non ci piace, è....Storia.
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  34. Più che altro penso che molti di voi ragionino pensando alle proprie passioni e meno alla commerciabilità delle idee. Rispetto assoluto per ogni idea e per ogni proposta, ma la moneta deve avere un certo appeal per essere venduta. La numismatica è un'attività di nicchia, che però necessita di commemorare temi non di nicchia. Se coniano una moneta sul 1200esimo anniversario della costruzione della torre est del monastero di Fara Farina, può essere bella quanto vi pare ma non se la filano in molti.
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  35. Buongiorno, oggi vi mostro un'altra meno bella, correggetemi se sbaglio la catalogazione, Grano di Carlo II Collezione Litra68 Cosa ne pensate? Saluti Alberto
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  36. Buongiorno a tutti, La mia prima Piastra di Ferdinando IV, è con me da oltre venti anni. Come vi sembra la "vecchietta"?
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  37. Mi aggiungo anche io a questa interessante discussione! Dopo anni, in cui ho letto il forum ma quasi mai scritto, passati a studiare (quindi finanze ristrette), ho ripreso la collezione! Proprio ora sto comprando un piccolo monetiere (100 slot) per custodirvi i miei scudi... Per restare in tema con la discussione, colleziono principalmente grossi moduli in argento, per ora non in alta conservazione e non troppo rari... Chissà, magari poi un giorno....
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  38. Si...tanti dubbi...ma non chiudiamo la porta a nessuna ipotesi, perché se è pur vero che la moneta Lidia ci ha messo pochissimo a diffondersi,una volta ideata, l’idea stessa di usare del metallo in modo fiduciario e non ponderale deve aver avuto , come tante altre innovazioni, un suo excursus fatto di successi e fallimenti, accoglimenti e rifiuti che certamente retrodatano il concetto stesso di bene monetale fiduciario di molto indietro rispetto al momento della sua esplosione. I citati” pezzi d’argento” degli elenchi di Pagamento egizi, Mesopotamici e via così, per praticità e pragmatismo avranno dovuto allinearsi ad un sistema che ne definisse il valore di scambio singolo e ce lo dice proprio il fatto che sono citati genericamente come “pezzi” non come ponderali( al contrario di altri : mine, talenti etc) sottintendendo il loro corrispettivo di valore così radicatamente da non essere più necessario indicarlo. E quando di un mezzo di scambio non si sente più la necessità di indicare il valore , significa che è di accettazione comune e di lunga data....che n’ciai mica dù piotte?!
    1 punto
  39. Grazie Philippus, la mia collezione segue un filo logico abbastanza mirato. Colleziono monete spagnole e coloniali, dal regnato di Carlo V fino alla fine del '700, inizi '800 . Prediligo esclusivamente i grossi moduli, con una parentesi più' ampia per il vicereame di Sicilia e Regno delle due Sicilie ( in quanto siciliano io stesso). So che e' una tematica abbastanza ampia ma da tante soddisfazioni anche e soprattutto dal punto di vista storico. Per me Numismatica non e' soffermarmi su un singolo sovrano o singola tipologia, sono piu' per "UTRAQUE UNUM"
    1 punto
  40. Taglio: 1 cent Nazione: Olanda Anno: 2013 Tiratura: 200.000 Condizioni: SPL Città: Milano
    1 punto
  41. taglio 5 cent paese cipro anno 2015 tiratura 93.000 condizioni spl città trieste note NEWS! taglio 50 cent paese sanmarino anno 2018 tiratura 1.100.000 condizioni spl città trieste
    1 punto
  42. 1 punto
  43. Per aggiungere ulteriori Informazioni alla domanda iniziale porto l’esempio della borsa del fuggitivo rinvenuto a Pompei la scorsa estate. nella borsa del malcapitato, morto durante l’eruzione del 79 d.C. erano presenti 20 denari e 2 assi, tra questi 20 denari ce ne sono del II sec. a.C., Ottaviano, legionario di Marc Antonio (frequenti a Pompei) e di Vespasiano. Gli altri erano ancora in corso di identificazione.
    1 punto
  44. Sasanian Kings, Shapur I AV Dinar. Ctesiphon, AD 260-272. Draped bust right, wearing diadem and mural crown surmounted by a korymbos; one pellet above and two below diadem ties / Fire-altar flanked by two regal attendants wearing mural crowns, symbol to left of flames. SNS type IIc/1b, style P, group d/1 (pl. 31, 143); Göbl type I/1; Saeedi AV5; Sunrise 740. 7.38g, 21mm, 3h. Fleur De Coin. Extremely Rare.
    1 punto
  45. PTOLEMAIC EGYPT. Ptolemy I Soter, as Satrap (323-305 BC). AR tetradrachm (28mm, 14.81 gm, 1h). Alexandria, ca. 310-306 BC. Head of Alexander right, wearing diadem and elephant's skin headdress / ΑΛΕΞΑΝΔΡΟΥ, Athena advancing right, brandishing spear and holding shield; monograms to left and right; eagle on thunderbolt in right field. Svoronos 139. SNG Copenhagen 23. Attractively toned and sharply struck from dies of fine style. None of the graffiti or test marks commonly found on this issue! NGC Choice AU★ 5/5 - 4/5. From The California Collection. Ex Kim Werner Collection (Heritage 3020, 9 September 2012), lot 25030; Numismatic Fine Arts Winter Mail Bid Sale (14 December 1989), lot 809. Ptolemy I Soter "(Savior") was born the son of the Macedonian nobleman Lagus; a later tale that he was an illegitimate son of Philip II was probably fabricated. He was a friend and intimate of Alexander III the Great from boyhood and accompanied him on his career of conquest 333-323 BC. Upon Alexander's death in 323 BC, Ptolemy was granted the prized satrapy of Egypt, richest of the formerly Persian provinces. Alone among the Diadochi ("successors"), he was content with his sphere of influence and did not risk all to succeed Alexander as supreme leader. However, he was not above using the great conqueror's image and reputation to secure his own position. He hijacked Alexander's funeral cortege as it was proceeding back to Macedon and had his embalmed corpse formally interred at Memphis in Egypt; later the body was relocated to a splendid mausoleum in Alexandria. Ptolemy's early coinage carries Alexander's image and name, as seen on this remarkable tetradrachm, which depicts the great conqueror wearing an elaborate elephant-skin headdress in honor of his victories in India. Ptolemy declared his own kingship in 306 BC and was the only one of the Diadochi to die peacefully, in his bed; his dynasty ruled Egypt until the fall of Cleopatra VII, in 30 BC.
    1 punto
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