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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/01/19 in tutte le aree
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Ciao a tutti, perdonate la digressione un tantino fuori tema ma questa tipologia rende omaggio ad una delle opere più affascinanti e misteriose del rinascimento italiano, "la Primavera" di Botticelli. Due parole su questo capolavoro spero non siano di troppo, anche se postate da me che non sono un critico d'arte... Dicevo che è una delle più misteriose perché non esiste, a tutt'oggi, una interpretazione univoca, né si è giunti a chiarezza circa l'anno di creazione, che spazia entro l'arco del quinquennio tra il 1477 e il 1482. Si sa che l'opera fu commissionata originariamente da Giuliano de' Medici, fratello di Lorenzo il Magnifico. L'opera daterebbe quindi al 1477-78 e si ritiene che la figura di Mercurio (a sinistra) ritragga Giuliano mentre la seconda ragazza del gruppo delle danzatrici (le Grazie), quella di spalle che guarda rapita verso lo stesso Mercurio mentre Cupido, in alto, sta per scoccarle un dardo amoroso, sarebbe l'amante di Giuliano, Simonetta Vespucci. Giuliano de' Medici fu ucciso il 26 aprile 1478 nell'attentato, ordito contro suo fratello il Magnifico, noto come la "Congiura dei Pazzi" e suo cugino Lorenzo di Pierfrancesco, "il Popolano", avrebbe riutilizzato il dipinto in occasione del suo matrimonio con Semiramide Appiani del 1482, inserendovi i ritratti suo e della novella sposa. In questo caso, Mercurio sarebbe Lorenzo mentre la Grazia di spalle sarebbe Semiramide. Mercurio le tre Grazie E' proprio da questo controverso gruppo delle tre Grazie, divinità pagane tradizionalmente legate al culto della Natura e della vegetazione, che è stato tratto il volto che troviamo su questa banconota da 1000 lire, riflesso orizzontalmente e ruotato di 16 gradi: Il volto appartiene alla terza figura da sinistra, che secondo la mitologia classica greca sarebbe Talia, la Prosperità. Le altre due Grazie sarebbero, partendo da sinistra, Aglaia (lo Splendore) ed Eufrosine (la Gioia). Come ho detto prima, quest'ultima sarebbe in realtà l'amante di Giuliano, Simonetta, o la moglie di Lorenzo il Popolano, Semiramide. Ma le interpretazioni del dipinto sono molteplici e controverse. Una tra le più accreditate storicamente è quella di Edgar Wind ("Misteri pagani nel Rinascimento") e si basa sul fatto che Botticelli fosse un discepolo della setta neoplatonica ispirata al pensiero del filosofo Marsilio Ficino, influente intellettuale di casa Medici ed educatore di Lorenzo il Popolano. Secondo l'interpretazione neoplatonica, le tre Grazie sarebbero le tre forme dell'Amore (da sinistra a destra): Voluptas (la Voluttà), Castitas (la Castità) e Pulchritudo (la Bellezza). Come se non bastasse, esistono altre interpretazioni, una delle quali, di natura astrologica, vorrebbe che le tre Grazie rappresentassero i tre astri Sole, Giove e Venere. Questa ipotesi fa leva su un oroscopo fatto a Lorenzo il Popolano dal suo maestro Marsilio Ficino, il quale gli consigliava di seguire gli influssi di questi tre astri. Insomma, il dipinto sarebbe una sorta di elaborato talismano protettivo. E, visti i tempi difficili (l'omicidio del Magnifico da parte dei Pazzi), c'è da credere che ne avesse un certo bisogno! Fatto sta che la grande confusione sembra aver contagiato anche i redattori di cataloghi numismatici! Sul Crapanzano infatti leggo: "Filigrana: testa dell'Italia con i capelli intrecciati con spighe e frutti". Testa dell'Italia?? Dal D.M. 15 marzo 1947 ("Distintivi e segni caratteristici dei biglietti della Banca d'Italia da L.1000 e da L.500"), relativamente al biglietto da lire 1000, si legge: "La filigrana è costituita da una testina con profilo muliebre raffigurante l'Abbondanza."4 punti
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Ciao a tutti, mi hanno regalato questa moneta giusto perché molto rovinata, ma l'ho accettata volentieri in special modo per quel "lavoretto strano" che è stato effettuato sul contorno, nella scansione la data (1840) non è ben visibile, è visibilissima però in controluce tenendola in mano. La parte interessata presenta una patina ed una concrezione uniforme, in buona sostanza l'intervento sembrerebbe fatto all'epoca e non in tempi recenti, e chissà per quale motivo... qualche idea? Noto un punto centrale al rovescio al centro della N, magari per tenere ferma la moneta, forse volevano "merlettarla" tutta? Vi ringrazio sin d'ora per l'attenzione. Le foto non mi vengono bene, purtroppo ho solo uno scanner a disposizione, ma ne ho tentata una in controluce per fare visualizzare il 1840... e comunque la moneta non è grande quando il parabrezza di una fiat 5003 punti
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Buongiorno a tutti, mi chiamo Daniele e sono di Riccione. Sono nuovo nel gruppo, anche se già da anni mi sono appassionato alla Numismatica. Sabato 23 penso di esserci anche io a Verona per la 1a volta. Vorrei conoscere personalmente alcuni di voi, per scambiare idee e parlare e se possibile anche partecipare a questo pranzo che sembra una consuetudine. Se fosse possibile. Grazie.3 punti
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Ottima idea Matteo compito pero’ non facilissimo perché si tratta di oggetti che quasi sempre esulano dal discorso numismatico e si entra in quello oiu’ propriamente archeologico.. una fonte potrebbero comunque essere gli studi di Laura Breglia, bravissima numismatica che ha scritto molto su questi temi negli anni Cinquanta e Nicola Parise ( origine della Moneta). occorrerebbe indagare negli studi archeologici dei Sumeri , Assiri forse dei Fenici (?) se esiste qualcosa Colgo infine l’occasione per informarvi che il Circolo Numismatico Ticinese ospitera’ nel 2020 una conferenza del Prof Francesco Tiradritti , professore di Egittologia all’università Kore di Enna, e direttore della missione archeologica italiana a Luxor, su : “gli scambi economici e le testimonianze di oggetti pre-monetali nell’antico Egitto”. Successivamente pubblicheremo data e dettagli logistici dell'incontro.3 punti
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Buonasera Vi mostro una delle ultime entrate nella mia collezione di monete modenesi ? Trattasi di un due bolognini 1783 in mistura, quando l'ho vista non ho saputo davvero resistere...L'Aquila estense è fantastica. La mistura quando è in alta conservazione ha un fascino tutto suo, in più queste erano monete del popolo, si spendeva o tutti i giorni e non è quindi facile ritrovarle così. Cosa ne pensate? Grazie e un saluto a tutti Marco2 punti
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Buonasera a tutti, oggi posto il primo Grano entrato in collezione Litra68, gli sono molto affezionato perché è venuto a me dal lontano 1792 passando di mano in mano e prima di me di un carissimo Amico Lamonetiano, attraverso avvenimenti e più di due secoli di vita, ne avrà viste proprio tante e di tante ne avrà sentito parlare. Ricapitolando Vn Grano Cavalli 12 Ferdinando IV. Sigle A P. Magliocca 317. Spulciando sul web, in particolare Wikipedia, e su un interessante sito web di cui vi posterò link, ho trovato degli avvenimenti storici che ben inquadrano il millesimo in questione. Come al solito ho spaziato tra Italia ed Estero.. ? Il 10 agosto 1792 è il giorno della presa del Palazzo delle Tuileries, dove dai primi mesi della Rivoluzione francese risiedeva Luigi XVI con la famiglia reale. Con questa dimostrazione di forza l'ala più radicale dei rivoluzionari, sanculotti e giacobini, provocano la caduta della monarchia, prendono il potere e danno il via alla fase repubblicana della rivoluzione, che poi sfocerà nel Regime del terrore. Quando la popolazione parigina assaltò il Palazzo delle Tuileries (10 agosto 1792) e invocò l'abolizione della monarchia, l'assemblea legislativa ordinò la sospensione temporanea del re dalle sue funzioni e convocò la Convenzione nazionale (termine di origine inglese, con il quale era stato designato il Parlamento atipico che, dopo la Gloriosa rivoluzione del 1689, aveva conferito potere a Guglielmo d'Orange a sua moglie Maria) affidando all'assemblea il compito di redigere una nuova costituzione repubblicana (in quanto la monarchia sarebbe stata completamente abolita dalla Convenzione nazionale il 21 settembre del 1792). La convenzione si attribuì l'incarico di stabilire una nuova Costituzione per lo stato francese, dopo la deposizione del re Luigi XVI e la proclamazione della repubblica. La convenzione avrebbe anche svolto il ruolo di Camera dotata di poteri legislativi, cioè avrebbe approvato tutte le leggi della nuova Francia repubblicana. Potevano essere eletti a far parte dell'assemblea tutti i cittadini francesi di età superiore ai 21 anni, residenti da più di un anno e stabilmente occupati: la Convenzione fu quindi il primo organo francese eletto a suffragio universale. Insediatasi quindi il 21 settembre, risultò formata da 749 deputati. A sinistra, trovavano posto i montagnardi o deputati della montagna, di stampo repubblicano e democratico, si battevano per la tassazione del reddito, l'uguaglianza sociale, il ridimensionamento della proprietà privata e l'accentramento di tutti i poteri in mano alla convenzione. Questi rappresentavano all'incirca un quarto dell'assemblea. Ne facevano parte politici di idee radicali: Jean-Paul Marat, Georges Jacques Danton, Maximilien de Robespierre, Louis Antoine de Saint-Just, Camille Desmoulins e altri. Il centro o palude, risultava essere lo schieramento più numeroso, all'incirca la metà dei deputati. Essi erano i "non schierati" e appartenevano allo schieramento che determinava l'esito di tutte le votazioni. A destra invece, stavano i girondini, rappresentanti dei ceti borghesi e nobiliari più elevati, che costituivano circa un quarto dell'assemblea. Essi osteggiavano la Comune di Parigi e erano contrari al grande potere da questa assunto, battendosi infatti per un decentramento amministrativo e politico. Dal 1'novembre 1792 Presidente della Convenzione nazionale Marie J. H. De Sehelles Real dispaccio di Ferdinando IV di Borbone del 1792 sulla “Censuazione de’ Demani” Il documento è un manoscritto che reca la firma di Ferdinando IV di Borbone. Il Columbus Day è il giorno in cui negli Stati Uniti si festeggia l’arrivo di Cristoforo Colombo, avvenuto il 12 ottobre 1492. La data cade ogni anno il secondo lunedì di ottobre e viene celebrata con una grande parata a New York, dove viene anche illuminato l’Empire State Building con il tricolore italiano. Mancava un pezzo, scusatemi: UNA FESTA NAZIONALE IN ONORE DI COLOMBO Il primo giorno commemorativo dedicato a Colombo si tenne nel 1792, nel 300esimo anniversario dell’arrivo degli Europei in America, ma fu nel 1866 che la comunità italiana di New York organizzò una grande festa per ricordare la figura del navigatore genovese. La comunità italo-americana e l’organizzazione cattolica dei Cavalieri di Colombo diedero una spinta enorme ai festeggiamenti anno dopo anno, finché, nel 1937, il presidente Usa Franklin Delano Roosevelt dichiarò il Columbus Day giorno di festa nazionale. Saluti Alberto2 punti
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Siccome sono un Sabaudo atipico, perchè le Langhe furono occupate per qualche secolo dai Saraceni... forse sarà le riscoperta delle radici... oppure la passione di Rocco, ma posto un nuovo arrivo che mi piace nonostante non sia in gran conservazione: la Piastra di Ferdinando IV del 1818. Naturamente guardandola e leggendo il libro di Magliocca... come non scoprire qualche piccola variante ? Posto anche il contorno, chiedendo lumi a Rocco perchè questa ha solo un giglio nel contorno invece che i 4 descritti. Spero non sia una patacca, perchè l'ho comperata ad un'Asta. Ciao a Tutti !2 punti
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https://www.numisbids.com/n.php?lot=1676&p=lot&sid=1489 ecco un semplare che conferma la classificazione di Sandro2 punti
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Taglio: 2 € CC Nazione: Lituania Festival della danza e canzone Lituana Anno: 2018 Tiratura: 500.000 Condizioni: BB Città: Roma2 punti
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Sommessamente, ritengo che per procedere nel modo corretto (eventualmente, se si trattasse della soluzione giusta, anche per addivenire alla conclusione che si tratta di “moneta di fantasia”, “gadget”, ecc.) si debba partire dall’esame delle peculiarità che l’oggetto postato presenta. Ossia: su un lato noto la presenza di un leone rampante con una coda “particolare”, nel senso che o si tratta di una coda “tronca” perché alla stessa risulta sovrapposto un 8 oppure (cosa che ritengo più probabile) si tratta di una coda doppia (il leone rampante bicaudato, ad esempio, era il simbolo del Regno di Boemia). Sull’altro lato, invece, vedo almeno due lettere. Mi pare una “m” ed una “w”. Credo che da questi elementi possa partirsi per un’analisi più costruttiva. E, soggiungo, se fosse possibile avere immagini con ancor migliore risoluzione, credo non guasterebbe per apprezzare detti particolari al meglio. Se però, coloro i quali hanno parlato di “moneta di fantasia” o di “gadget”, lo hanno fatto a “ragion veduta”, ritengo dovrebbero spiegarne il motivo. Di “moneta di fantasia”, ad esempio, si parla con riguardo alle c.d. “apocrife”, le quali tuttavia hanno pur sempre un, per quanto labile, aggancio alla realtà (un esempio banale, ma che consente di intendere a cosa mi riferisco: le apocrife 20 lire di Mussolini riprendevano “quasi” fedelmente il retro delle 20 lire di Vittorio Emanuele III; altre apocrife, magari, non erano riconducibili ad alcun conio esistente, ma erano perlomeno apparentemente attribuibili ad un determinato Stato e ad una determinata epoca; ecc.). Sicché, chi ha parlato di “moneta di fantasia” dovrebbe a mio avviso specificare se (ed in ipotesi affermativa, quale) nesso con la realtà abbia al riguardo trovato. Viceversa, chi ha parlato di “gadget” dovrebbe averlo fatto dopo aver riconosciuto nell’oggetto postato una riproduzione allegata ad un certo tipo di merendine, piuttosto che ad una determinata rivista, ecc. Questa la mia opinione. Resto in attesa di riscontri costruttivi. Un saluto a tutti.2 punti
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La tua è un'affermazione molto simpatica e mi ispira qualche considerazione. La prima di carattere scientifico. Le grandi Casate come gli Asburgo o i Borboni, per motivi politici si incrociavano tra di loro. Il matrimonio tra consanguinei era la regola. Dal punto di vista biologico, in questi casi, emergono i geni recessivi. Questo porta ad una maggior probabilità di sviluppare malattie genetiche ed a volte una costituzione "malaticcia" che si ripercuote anche nell'aspetto fisico. Carlo V di Spagna e Carlo II Re di Napoli erano veramente brutti e quasi deformi. Ferdinando IV aveva un viso molto brutto. La seconda considerazione è che, di solito, i ritrattisti o gli incisori di monete cercavano di abbellire la figura del Regnante. Napoleone non era certo un Adone, eppure il pittore David lo dipinge con tratti molto belli e l'incisore delle monete Napoleoniche lo abbellisce sicuramente. Incredibilmente Ferdinando IV, soprattutto nelle monete ( in particolare della Sicilia ) è raffigurato con profilo brutto a volte addirittura grottesco. Eppure è noto che visionasse i coni delle nuove monete e scartasse molti progetti che non erano di suo gradimento. E' quindi strano che siano state approvate e messe in circolazione delle monete dove il sovrano sembra più brutto di quello che probabilmente era. Ciao2 punti
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Complimenti savoiardo, bella e rara moneta.... E' l'unica moneta che rappresenta la Sede Vacante del Camerlengo Pierre de Cros, zecca di Avignone, 1378. Nel dritto, intorno alla Mitria nel campo si legge SEDE VACANTE in caratteri gotici. Aldo e' stato preciso nel citare tutti i testi di riferimento, dal Serafini al Muntoni, dal Berman al MIR, il CNI non contemplava le zecche estere.... il tipo e' il duplo (secondo me...), perchè tipologia del XIV secolo Avignonese, nelle poche apparizioni in asta e' stata classificata anche doppio Denaro (es. NAC 57). Posso aggiungere che, da appassionato di questa tematica, trattasi di una moneta a mio avviso R4, apparsa in occasione di collezioni Papali importanti del passato (K&M 80, Montenapoleone, NAC), credo di averne censiti 4 o 5 esemplari dalla mia bibliografia Papale.... Posto l'esemplare che ho in collezione, proveniente dall'asta Santamaria 1929, collezione Ruchat : Mi fà inoltre piacere che sia stata "rispolverata" questa discussione con una chicca che non si vede proprio tutti i giorni... Daniele2 punti
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Mi pare un comunissimo cash in ottone, lucidato talmente tanto da togliere tutta la patina. In ogni caso fu emesso dall'imperatore Qianlong, regnante dal 1735 al 1796. La zecca è quella di Pechino affidata al ministero delle finanze (sempre a Pechino esisteva un'altra zecca - più piccola - diretta dal ministero dei lavori). Lascio questo link per chi volesse approfondire la monetazione della dinastia Qing: http://numistoria.altervista.org/blog/?p=45582 punti
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Ciao Sirlad, personalmente io e il nazismo siamo agli antipodi, e tuttavia questo non ha nulla a che vedere con il fatto che a me interessino le medaglie militari in generale, per cui nella mia raccolta figurano anche alcune decorazioni tedesche ed altre italiane coniate durante il regime fascista. Sono oggetti storici, e se li eliminassi non per questo riuscirei a riscrivere quella parte della Storia che aborro. E' anche vero che qualcuno invece acquista certe decorazioni (la Croce di Ferro germanica, ad esempio) per simpatia verso il nazismo, ma la cosa non mi riguarda e mi lascia del tutto indifferente. Credo sia solo una question di punti di vista ed è più che giusto che ognuno possa collezionare ciò che crede e secondo i propri criteri : ma se si segue un criterio storico, a mio parere una sorta di censura appare incomprensibile. Saluti.2 punti
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Ciao a tutti, spesso ci chiediamo come nelle aste o nelle vendite in generale si possano pagare certe cifre per le monete. Ora, quando sono genuine posso comprendere la lotta che si crea tra collezionisti, ma quando trattasi di copie .... Qualche giorno fa, in ebay e da un commerciante molto conosciuto, ho trovato questa inserzione Quello che mi ha colpito è come viene presentata questa imitazione, con sfondo un cartellino di Jacob Hirsch. Queste imitazioni venivano vendute sempre su ebay a qualche euro tempo fa (ed erano state già oggetto di discussioni da parte mia, perché vendute come autentiche da qualche casa d'aste). Pertanto, basta presentare un imitazione da pochi euro con un cartellino recuperato non so dove di uno storico professionista ( e probabilmente è poi quello che vale), che qualcuno tranquillamente la compra a una cifra non comprensibile...(lungi dal pensare che venga ritenuta autentica....) Mi spiacerebbe cmq ritrovarla tra qualche tempo in vendite ben più blasonate ... https://www.ebay.it/itm/LANZ-GREEK-SICILY-MORGANTINA-AE-19-20-CENTURY-ATHENA-LION-COOPER-PR45/303341995953?_trkparms=aid%3D111001%26algo%3DREC.SEED%26ao%3D1%26asc%3D20160908105057%26meid%3D01ccc69cc26b4a99af52eff781e8ab4f%26pid%3D100675%26rk%3D2%26rkt%3D15%26sd%3D173945186785%26itm%3D303341995953%26pmt%3D0%26noa%3D1%26pg%3D2380057&_trksid=p2380057.c100675.m4236&_trkparms=pageci%3A66229529-fcc5-11e9-9a69-74dbd1801005|parentrq%3A27d0f65a16e0a4e8843265cffffa3b4c|iid%3A1 Land : Country : GREEK, Sicily. Stadt : City : Morgantina. Nominal : Denomination : AE. Jahr : Year: ca. 340 BC from the 19./20 Century. Avers : ΜΟΡΓΑΝΤΙΝΩΝ, helmeted head of Athena r., wearing Attic crested helmet, decorated with serpent and spiral; behind, owl and Γ (retrogade). Revers : Lion r., tearing at stag's head; above, Γ. Literatur : Litature : SNG Copenhagen 474. Erhaltung : Condition : Sehr schön. Gewicht : Weight : 23,60g. Größe : Size : 32mm. Anmerkung : Comment : Imitation of the 19./20 Century.1 punto
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Quest'anno parto io. Manca meno di un mese all'appuntamento numismatico più importante a livello nazionale: Veronafil 22 - 23 - 24 Novembre 2019 Quartiere fiere di Verona - Padiglione 9 GIORNI INGRESSO VISITATORI Venerdi 22 Novembre 10,00 - 18,00 Sabato 23 Novembre 9,00 - 18,00 Domenica 24 Novembre 9,00 - 13,00 La domenica non si assicura la presenza di tutti gli espositori1 punto
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Almeno tu sei nuovo nel gruppo e subito partecipi al pranzo. Io quest’anno sarà la mia prima volta e sono qui nel gruppo da 11 anni ? anche io non ho mai conosciuto utenti di persona e spero che quel giorno possa chiacchierare e conoscere più gente possibile1 punto
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Io però con quel numero di serie non tralascerei il 100.000 Michelangelo. AA......A tiratura 800.000 rarità R3 (fonte Gigante 18) In FDS o quasi com'è il tuo può essere un pezzo ambito...1 punto
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Sì, è un evidente falso d'epoca, ne sono stati prodotti parecchi di questa tipologia e di altre di questo periodo. Ti posto il mio:1 punto
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E’ come .. rifarsi una verginita’ ... ormai si tenta di tutto il mercato si e’ cosi ampliato grazie soprattutto ad internet e all ottima tenuta delle monete che si cerca di sfruttare tutto il possibile teniamoci buone le case d’asta serie perche’ saranno le uniche che almeno qualche baluardo possono metterlo contro la marea montante delle imitazioni, trucchi e falsificazioni che hanno invaso il mercato1 punto
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Buonasera a tutto il Forum. Dalla baia, altro esemplare di 9 Cavalli 1790 conio ibrido.1 punto
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@ufobm il regolamento vieta di inserire nelle discussioni indirizzi email o numeri telefonici personali. Ho pertanto cancellato la tua mail, nel tuo stesso interesse (la lettura del forum è aperta a tutti, e non tutti leggono perché animati da sincero spirito numismatico, ci metti niente a ritrovarti la casella postale inondata di spam ).1 punto
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Per Chievolan: 'On' identificato nel cartiglio era il nome di Heliopolis (= 'On'). Quando Amun, il dio di Tebe veniva identificato come il dio-sole 'On dell'Alto Egitto' veniva riferito a Tebe. Per Rapax: guardando anche alla fattura dei geroglifici si nota che essi sono di fattura molto povera (che contrasta in pieno con le testimonianze scritte/documentali lasciateci da KIng Tut - tutte di altissima fattura). La loro forma è la loro disposizione appare sciatta, disrdinata. Dovrebbero essere disposti in colonna e ibnvece si sviluppano su linee diverse. E' veramente difficile sostenere un'attribuzione a king Tut. O si deve pensare ad un'altra attribuzione, rivedendo pero' totalmente periodo dell'oggetto oppure si dovrebbe pensare al 'ipotesi di una falsificazione moderna1 punto
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Torno a bomba sul tema dei lingotti. Mi hanno confermato che il peso del deben si è mantenuto pressoché stabile durante tutta l'epoca faraonica, almeno quella classica. Questo implica che uno dei due lingotti sia parecchio calante e l'altro parecchio in eccesso. E' un elemento che stride parecchio data la precisione mantenuta durante tutta l'epoca faraonica riguardo la pesatura degli oggetti. Ricordo che all'epoca il rapporto oro- argento era di 6:1 (in epoca romana sarà inizialmente di 8:1 per poi scendere progressivamente fino a 12:1) per cui tali differenze di peso sarebbero sicuramente state eccessive e non tollerate. Per Rapax: hai ragione la mancanza del cartiglio è forse uno degli elementi piu' dirimenti. Solo negli scarabei essa era tollerata fungendo la base dello scarabeo da shen. Nel cartiglio - riprodotto qui viene riportato il nome del faraone e la sua titolatura, quali normalmente appaiono sugli oggetti che portano il suo marchio regale, vediamolo insieme: il falco sta per: Tut Il simbolo della vita credo lo conosciamo tutti : Ankh La parte in alto del cartiglio sta per : Amun (per motivi onorifici questo simbolo appariva in alto nel cartiglio ma veniva letto dopo 'Tut' e 'Ankh') La parte in basso comprendeva lo scettro e gli altri simboli del regno : signore di On dell'Alto Egitto (ovvero Thebe quando Amun veniva identificato con il dio solare)1 punto
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A mio modo di vedere emerge sempre di più la capacità di marketing di alcune case d’aste rispetto ad altre, basta solo sfogliare il catalogo di Leu per rimanere colpiti dalla qualità delle foto, dalla dovizia di dettagli nelle descrizioni, per capire come il marchio Leu, riesumato solo da poco da alcuni giovanissimi numismatici, abbia ripreso in breve tempo i fasti del passato. A parte questo aspetto, che però come detto, ha un peso non trascurabile, mi sembra di rivedere un certo interesse per il bronzo anche in media conservazione e soprattutto se in presenza di tratti artistici particolari che a volte sembrano sempre più fare la differenza. Anche io ho avuto modo di vedere il sesterzio di Adriano dal vivo e ti dirò che nella foto a tutta pagina del catalogo Leu è molto più apprezzabile...1 punto
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Grazie gennydbmoney, sia per il tuo autorevole giudizio, sia per la precisazione del libro di Magliocca. Penso sia estremamente difficile studiare e catalogare una Tipologia di monete come questa, estremamente variegata e ancora da approfondire ulteriormente. Un grazie all'Autore che non conosco di persona ed a tutti i collaboratori che mi hanno aperto nuovi orizzonti nella numismatica. Ciao Beppe1 punto
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Buonasera, in verità il giglio deve essere uno, sul Magliocca è un errore di trascrizione imputabile all'editore, avevo già da tempo avvisato Pietro di questa cosa, stesso discorso per l'esemplare con le stellette...1 punto
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Allego scheda del nostro catalogo... https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FIIIA/3 Qui invece ho evidenziato ciò che potrebbe essere la corona indossata da Federico III d'Aragona...1 punto
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Ciao, difficile esperimersi sulla natura della concrezione rossa cui fai cenno sulla base di questa foto. Tuttavia a moneta in mano affermi che l'aspetto ti ricorda una specie di ceralacca... se così fosse esponendola ad un leggero calore (la fiamma di un accendino?) dovrebbe liquefarsi. Se non lo fa, allora la natura della concrezione ha un'altra origine. Ciao Illyricum1 punto
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Ciao Nikita, penso sia un progetto.... Poi abbandonato..... per una rotella taglia-pasta ?1 punto
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Credo che anche @vickydog non si riferisse in particolare al bronzo di Adriano..., ma il discorso voleva essere più in generale riferito al mercato dei bronzi, io lo ringrazio per averci segnalato queste pericolose infiltrazioni.1 punto
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Buongiorno, complimenti per la tua meno bella, poiché somiglia ad una delle mie, azzardo un ipotesi, Sestino Aragonese.. Saluti Alberto1 punto
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Carlo II di Spagna e Re di Napoli evidentemente aveva una cattiva "stampa"... io fossi stato in Lui avrei chiuso il Pittore nella Rocca di Gaeta e buttato la chiave ! ?1 punto
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E' una Splendida vecchietta ! Spledida anche in conservazione a mio parere. Complimenti!1 punto
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@sandrocoin @Adelchi66 Buonasera amici, vi sto seguendo con un pizzico di amarezza, ed esimendomi dal dare giudizi sulle ragioni e sui torti, vi inviterei a tornare nei ranghi dell'amicizia che deve legarci. Io stesso un paio di volte sono caduto nella trappola del disaccordo e col senno di poi mi sono reso conto di quanto sia deleterio per noi stessi e per l'immagine del Forum, in cui fondamentalmente stiamo così bene. Solo per questa mia esperienza mi permetto di entrare in questa discussione augurandomi di rileggervi con lo spirito di cooperazione di sempre. Un cordiale saluto HIRPINI1 punto
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Puo' essere tutto....tranne "una moneta di fantasia" o un "gadget" grazie comunque Sandro1 punto
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@numa numa il tuo contatto, specialista in materia, non si è espresso in merito? Spendiamo due parole perché credo ne valga la pena... non è un dettaglio di poco conto, lo shen , o chen è parte integrante della titolatura reale (tra l’altro piuttosto complessa) ed è esso stesso un geroglifico, non si tratta di una decorazione che serve ad evidenziare qualcosa. Era una protezione (valenza magica) e simbolo assoluto di potere (senza limiti di spazio e tempo). Sostituirlo con una brocca è una cosa a mio avviso senza senso. Non sono specialista in materia... ben lieto di poter essere contraddetto, ma non credo che nel Nuovo Regno vi siano altre testimonianze di titolature reali scritte senza cartiglio poiché per assurdo non saremmo di fronte al nome di un faraone. In merito al peso, direi che si evince un’altra incongruenza.1 punto
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Ciao Alberto, per prima cosa permettimi di mettere per il verso giusto le tue foto.... non possiamo continuar a spendere soldi in terapie per la cervicale... Direi, un onesto BB soprattutto il R è penalizzato da pieghe e un po' di sporco, comunque banconota più che collezionabile. Questo è un mio 1000 lire medusa serie sostitutiva... Ora aspettiamo quello di @wstefano con lo stesso numero di serie e sicuramente messo meglio del mio che ancora non ci ha fatto vedere1 punto
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Buongiorno, oggi vi mostro un'altra meno bella, correggetemi se sbaglio la catalogazione, Grano di Carlo II Collezione Litra68 Cosa ne pensate? Saluti Alberto1 punto
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Nessuno in questo forum è nato "imparato" ci vuole passione, pazienza, curiosità. Un testo di base non potrà che essere un buon inizio, poi si passerà a scritti più o meno importanti ed impegnativi. Il tutto senza perdere mai di vista gli amanti tondelli. [emoji6] Ricordati che il vero mostro [emoji83] di numismatica è la persona che per primo sa rendersi disponibile a rispondere anche alle domande più banali, questo perché sa che, in passato, sono le stesse che aveva fatto lui.1 punto
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E' una sorta di lancia 'venatoria' con puntale di spiedo e sottile asta in legno, anticamente usata appunto nella caccia . Ed alla caccia è dedicata la decorazione pavimentale della cosiddetta 'sala della piccola caccia' nella villa romana del casale di Piazza Armerina : villa attribuita al tardo IV sec., scoperta nel 1950 a 4 km. da Piazza Armerina, che ci ha trasmesso una importante documentazione dell'arte del mosaico di quel periodo . La sala della piccola caccia, forse una sala da pranzo invernale, ci restituisce una pavimentazione in mosaico con 12 scene di caccia su 4 ordini : tra queste scene quella di un cacciatore a cavallo in atto di colpire una lepre acquattata . L'arma impugnata dal cacciatore è il venabulum, qui di costruzione particolare avendo lo spiedo del puntale curiosamente di forma biforcuta .1 punto
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Quelle belle veramente sono le normali monete mondiali che posseggo e che sono state usate quotidianamente dai vari popoli (possibilmente vissute quanto basta) La moneta che ho postato indubbiamente è esteticamente stupenda, ma è senz'anima... non ha vissuto tra la gente, non è stata spesa, ha "circolato" solamente tra i banchetti dei convegni e nei negozi di numismatica, la rende quindi ai miei occhi una moneta tra le più brutte che posseggo.1 punto
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Non mi sembra che si sia mai parlato della moneta del sardus Pater sul forum, pertanto mi affretto a farlo ;) Questo piccolo bronzo (del peso medio di circa 6 gr, con variazioni da 3 a 8 gr) presenta al diritto un ritratto esplicato dalla leggenda nell’effigie di marco Azio Balbo, marito di Giulia, sorella di Cesare e padre di Atia, la madre di Ottaviano Augusto. Quest’uomo influente ricoprì la carica di propretore in sardegna nel 60 aC. Uomo di grande rettitudine, ebbe elogi anche dai nemici, come Cicerone che lo definì vir honestus. A rovescio busto del Sardus Pater, divinità sarda o eroe mitico, cui fu dedicato un intenso culto soprattutto nella regione mineraria della Sardegna, Ancor’oggi ad Antas si può ammirare un interessante tempio a lui dedicato. La datazione di questa moneta è dubbia, in genere è datata ad un periodo tra il 39 e il 27 aC, nel tentativo di far rientrare questa emissione in una ipotetica svalutazione quartonciale dell’asse. Tuttavia, su base storica, la data più probabile è quella della pretura di Atio Balbo, cioè il 60 aC. Ciò significa che la moneta in questione non era un asse ma una sua frazione. L’esecuzione del conio è estremamente grezza, l’occhio è raffigurato con stile arcaico, senza prospettiva, in talune monete la leggenda è retrograda, segno della ignoranza dei più banali fondamenti dell’arte incisoria. La zecca più probabilmente è da localizzare a Karalis (Cagliari) o Sulci. Dal punto di vista collezionistico la moneta sembra rara, anche se negli studi specialistici essa compare con diverse centinaia di esemplari. Nummo interessante, a cavallo tra la monetazione provinciale e quella repubblicana propriamente detta, si colloca in un periodo storico interessante e celebra un personaggio non secondario, di cui ha tramandato l’unico ritratto. Caius Nella foto il tempio di Antas, nell’Iglesiente, perso nella natura selvaggia. http://spazioinwind.libero.it/popoli_antic...egna/Antas.html1 punto
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