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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/02/19 in tutte le aree
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Ancora uno sguardo al passato prima di pensare al futuro...al domani imminente, qui il quintetto ...4 punti
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Buongiorno a tutti, ho appena pubblicato sul mio profilo di academia.edu un articolo che presenta una ricostruzione cronologica delle Tribuniciae Potestates assunte da Marco Aurelio. In particolare viene affrontata la problematica relativa all'allineamento del giorno di rinnovo della carica tra Marco Aurelio ed Antonino Pio, alla luce di varie evidenze numismatiche. Il tutto è preceduto da una breve introduzione sulle origini e sulla natura della Tribunicia Potestas in età imperiale. Ho infine aggiunto una tabella con l'elenco delle varie cariche ricoperte dagli imperatori Antonino Pio, Marco Aurelio e Lucio Vero. L'indicazione di ciascuna di queste cariche è corredata da una nota esplicativa. Il titolo dell'articolo è: "Marco Aurelio e il mistero della Tribunicia Potestas V - Una revisione delle datazioni delle Tribuniciae Potestates di Antonino Pio e di Marco Aurelio" Avevo già affrontato questo argomento in un'appendice del libro sulla monetazione di Faustina II dove, tuttavia, era presentato in modo quasi esclusivamente intutivo. In questo articolo ho voluto argomentare in dettaglio la questione così da chiarire il mio pensiero in tema. https://independent.academia.edu/ABusseni Resto quindi in attesa dei vostri graditissimi commenti ed opinoni. Grazie a tutti Alessio3 punti
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Di stirpe turco-mongola, forse originari dell'Asia centrale, gli Avari si spostano attorno al VI sec. in Europa dove entrano in contatto con l'Impero di Bisanzio e con diverse genti germaniche e slave : temibili guerrieri nomadi, provetti cavalieri, estendono la loro presenza ed influenza dai confini di Bisanzio a quelli del regno dei Franchi . Fallito un loro attacco a Costantinopoli, contenuti dall'imperatore Eraclio nel 626, riducono il vasto territorio da loro controllato alla sola Pannonia dove, secondo i viaggiatori, forse nel territorio di Gyor, hanno una grande cittadella fortificata cinta da ben 9 cortine di mura : è il Ring, dove raccolgono l'enorme tesoro frutto di almeno 2 secoli delle loro scorrerie e saccheggi . Diventati ingombranti ai confini del regno dei Franchi, tra il 791 ed il 796 entrano in guerra con questi . Attorno al 795, il figlio di Carlomagno, Pipino, coadiuvato dal duca Erico, raccoglie un esercito di Longobardi col quale dal Friuli muove contro gli Avari e di battaglia in battaglia questo esercito longobardo raggiunge il Ring, lo assedia, lo conquista e lo distrugge mettendo fine al dominio degli Avari : una colonna di carri trasporterà l'enorme bottino verso la reggia di Carlomagno .3 punti
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@Agricola I vertici della "V", sotto la "zappata", si vedono chiaramente, come ho evidenziato nell'immagine sottostante. La"V" è inoltre girata correttamente e non al contrario. Di conseguenza, per quanto riguarda questa lettera, non c'é alcuna anomalia.3 punti
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Buongiorno a tutti, Inserirei fra le rare e introvabili questo particolare Tarì del 1798. Ne condivido il dritto per farvi notare le differenze con un conio normale.3 punti
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Su Cronaca Numismatica online interessante articolo su Cosimo I de' Medici https://www.cronacanumismatica.com/500-anni-fa-cosimo-i-de-medici-una-storia-per-tante-monete/2 punti
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Comunque quello bizantino è un solido (come giustamente lo chiama la Treccani) e lo è anche quello longobardo derivazione diretta del primo. Il soldo inizia con quello di conto creato da Carlo Magno, trasformatosi in moneta a Venezia sotto il dogado di Francesco Dandolo. Arka Diligite iustitiam2 punti
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No no il sig Sigma di e’ voluto servire di ‘fornitori’ locali che lo hanno ben portato in giro poi si serviva anche delle aste blasonate dove ha rivenduto successivamente - ma solo la roba buona - perche’ l’altra mica gliela prendevano ...2 punti
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Facciamo un salto di un ventennio ed arriviamo al 1812. Gli ideali della Rivoluzione Francese sono ormai stravolti dalla grande personalità di Napoleone, che nel 1812 si imbarca nella infausta Campagna di Russia. La campagna di Russia fu l'invasione francese dell'Impero russo nel 1812, terminata con una disastrosa sconfitta e con la distruzione di gran parte delle truppe francesi e dei contingenti stranieri. La campagna segnò il punto di svolta della carriera di Napoleone Bonaparte e delle Guerre napoleoniche. Alla fine della campagna, l'esercito napoleonico - costituito da oltre 600.000 soldati, di cui 450.000 nella massa principale guidata dall'imperatore - era ridotto a poco più di 100.000 uomini. Le perdite ammontarono a 400.000 tra morti e dispersi; 100.000 furono i prigionieri caduti nelle mani del nemico[5]. La distruzione della Grande Armata in Russia ebbe conseguenze decisive sulla storia europea dell'Ottocento. Tale avvenimento ha ispirato profondamente anche la letteratura russa, e ne fa fede - tra tutti - il più noto esempio, costituito dal celebre romanzo di Lev Tolstoj, Guerra e pace[6]. Oltre alla letteratura russa la campagna di Russia ha ispirato anche il brano Ouverture 1812 di Pëtr Il'ič Čajkovskij. Altri avvenimenti del 1812: Gli Stati Uniti d'America dichiarano guerra al Regno Unito, inizia la Guerra del 1812. Nell'estate 1812 il Parlamento siciliano approva la Costituzione elaborata da Paolo Balsamo. Nel 1812 cominciò la commercializzazione della conservazione dei cibi in bottiglie di vetro o recipienti di stagno, invenzione dovuta a: Nicolas Appert (Châlons-en-Champagne, 17 novembre 1749 – Massy, 1º giugno 1841) è stato un inventore francese. A lui si deve l'invenzione del metodo per la conservazione ermetica dei cibi. Appert era un venditore di dolci. Dopo anni di sperimentazioni, nel 1810 Appert presentò la sua invenzione al governo francese che gli diede la scelta fra l'iscrizione di un brevetto o un premio di 12.000 franchi. Appert scelse il premio e lo stesso anno pubblicò L'Art de conserver les substances animales et végétales. Questo fu il primo ricettario sul moderno metodo per la conservazione dei cibi tramite le bottiglie con chiusura ermetica. In seguito riempì le bottiglie con i più svariati alimenti: carne, pollame, uova, latte e piatti pronti, bastava levare l'aria e chiudere ermeticamente la bottiglia con un tappo, la bottiglia doveva essere avvolta in una tela e successivamente immersa in acqua bollente fino a quando il cibo non fosse cotto. La "Casa di Appert" divenne la prima fabbrica di alimenti in vasi di vetro al mondo. Da ricordare che ciò accadde circa cinquanta anni prima che Louis Pasteur dimostrasse che il calore era in grado di uccidere i batteri. Il metodo di Appert era molto semplice da realizzare, si diffuse velocemente e fu sperimentato con grande successo durante le campagne napoleoniche. Nell'agosto del 1810, un inglese, Pierre Durand, brevettò un suo metodo, utilizzando, questa volta, dei recipienti di stagno, realizzando l'attuale conservazione dei cibi in scatola. Nel 1812 Bryan Donkin e John Hall presero in considerazione entrambe le invenzioni e iniziarono a produrre delle conserve. ( Fonte Wikipedia ). Posto uno scudo di Napoleone per Milano anno 1812. Ciao a tutti2 punti
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Buongiorno, vi comunichiamo la lista degli espositori presenti durante il Memorial Correale, nel rispetto e per garantire la massima trasparenza che ci contraddistingue da sempre, un sentito ringraziamento agli amministratori dei siti per la visibilità concessa e a tutti per l'eventuale partecipazione. " La moda passa, lo stile resta, dal 1994 amiamo metterci il cuore, la passione e la faccia " In memoria del fondatore e Presidente dell’Associazione Circolo “Tempo Libero” di Castellammare di Stabia Salvatore Correale, scomparso prematuramente il 28 marzo 2013, lasciando un vuoto incolmabile. Lista Espositori XV Memorial Correale 1. Aiello Sergio (Numismatica) – Napoli 2. Aria Pasquale (Cartofilia-Filatelia-Numismatica) - Napoli 3. Associazione Culturale Barione di Natrella Dante (Cartofilia-Filatelia-Numismatica) - Bari 4. Associazione Culturale Collezionismo e Antichità di Arnone Giovanni (Cartofilia-Numismatica-Oggettistica) – Casalnuovo di Napoli 5. Angrisani Michele (Numismatica – Cartofilia – oggettistica) - Foggia 6. Beninato Fabio (Cartofilia-Numismatica-Oggettistica) – Quarto 7. Bergamasco Salvatore (Cartofilia-Numismatica-Oggettistica) – Torre Annunziata 8. Ciaparrone Celestino (Cartofilia-Numismatica-Oggettistica) – Salerno 9. Circolo Culturale Numismatica Italiana – CCNI – San Severo 10. Chiarelli Vincenzo (Telecarte) – San Benedetto del Tronto 11. Cotrufo Francesco (Cartofilia-Numismatica-Oggettistica) – Napoli 12. Daniele Angelo (Numismatica – Cartofilia – Oggettistica) – Napoli 13. De Angelis Eugenio (Numismatica) - Roma 14. D’Errico Salvatore (Numismatica) – Napoli 15. Di Canosa Michele (Numismatica – Cartofilia – oggettistica) - Foggia 16. Di Rauso Francesco (Numismatica) – Caserta 17. Epoca D’Oro di Rosario Greco (Numismatica) – Battipaglia 18. Eugubium Studio Numismatico di Cavicchi Andrea (Numismatica) – Gubbio 19. Ferrucci Stefano (Numismatica) – Ravenna 20. Filatelia Numismatica La Cervese (Numismatica) - Cervia 21. GMA Numismatica (Numismatica) – Napoli - Lecce 22. Hatria Numismatica di Andreani Christian (Numismatica) – Giulianova 23. La Spina Tony (Cartofilia-Filatelia-Numismatica) - Catania 24. L'arte della Lira di Russo Gaetano (Numismatica) – Napoli 25. Liccione Antonio (Numismatica) – Napoli 26. Marino Salvatore (Cartofilia-Filatelia-Numismatica) - Napoli 27. M&M Plastic di Marino Massimo (Materiale numismatico-filatelico) - Torre Annunziata 28. Nami Collezionismo di Anfuso Domenica e Zappalà Natale (Cartofilia-Filatelia-Numismatica) – Catania 29. Neacoins – ACM Aste di Cava Antonio (Numismatica) – Napoli 30. Numismatica Bardulia di Ruggiero Lupo (Numismatica-Materiale numismatico-filatelico) - Barletta 31. Numismatica Mancino di Mancino Biagio (Numismatica) – Napoli 32. Numismatica Raponi di Raponi Lucio (Numismatica) - Ancona 33. Petrino Tommaso (Cartofilia-Filatelia-Numismatica) – Matera 34. Russo Giuseppe (Cartofilia-Numismatica-Oggettistica) – Cosenza 35. Santarpia Gennaro (Numismatica) – Castellammare di Stabia 36. Sarcinelli Michele (Cartofilia-Oggettistica) – Castellammare di Stabia 37. Scuotto Gaetano (Numismatica) – Pomigliano d’Arco 38. Sintoni Filatelia Numismatica (Filatelia-Numismatica) – Forli 39. Tasselli Roberto (Numismatica) – Viterbo 40. Tornesello Alessandro (Cartofilia) - Roma 41. Zilli Santino (Numismatica) – Roma Come raggiungerci in auto >>> Cliccare per visionare tramite Google maps << E45 Napoli - Salerno - Uscita casello autostradale Castellammare di Stabia - Pompei, svoltare a destra per 300 mt; All'incrocio proseguire a destra in direzione via Ripuaria a Castellammare di Stabia per 2,2 km (5 min); All'incrocio proseguire a sinistra verso via Napoli per 50 mt; Seguire a destra verso traversa Varo per 200 mt; Svoltare a destra dopo il passaggio a livello FS, entrare nel cancello condominiale del Centro diagnostico MEDI, Marina di Stabia, a destra dopo 150 mt troverete l'Accademia il Gusto di Imparare. Come raggiungerci con mezzi pubblici Tramite Circumvesuviana Prendere linea NAPOLI - POMPEI – SORRENTO; Uscire alla fermata Castellammare di Stabia; Proseguire a piedi per 50 mt verso la fermata via Regina Margherita (Stazione Circumvesuviana – Funivia Faito), ? Attendere il Servizio Urbano Castellammare di Stabia – Linea 2 Nero ? Scendere alla fermata Traversa Cantieri Metallurgici; Proseguire a piedi per circa 1 minuto, dopo il passaggio a livello entrate nel cancello condominiale Centro Diagnostico Medi, Marina di Stabia, sulla destra troverete l’Accademia il Gusto di Imparare. Cliccare per visionare ⏰ ? Orari linea Circumvesuviana NAPOLI - POMPEI – SORRENTO ? ⏰ Cliccare per visionare ⏰ ? Orari Servizio Urbano Castellammare di Stabia - Linea 2 Nero ? ⏰2 punti
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Yes here is the listing; I initially didn't realise he wrote it is a copy from the 19th century as my german is not good, I thought he meant it was coming from an old auction. But with a price of 700 euros, many others were probably confused as well https://www.ebay.de/itm/3033213529422 punti
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Thank you for your analysis. I was the happy buyer of this coin and I was quite surprised that I won it as I was expecting bigger competition but for some reason the usual suspects (Clio, Larissa etc) were not interested. Lucky me ? I add one more specimen to your list. This was sold by ACR / bertolami, it has the die break. They did not even notice the maeander so as to describe it. https://www.acsearch.info/search.html?id=2186414 There is no other in acsearch. I need to look in old auction catalogues but it will not be easy to spot one if coins are a bit worn and you can't really magnify an old photo. I was also surprised that the coin I got has a nice toning toning which seems to be different from the appearance of the other incuse coins (kroton/sybaris/metapont) Roma/ bertolami have been selling the past two years.2 punti
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Almeno tu sei nuovo nel gruppo e subito partecipi al pranzo. Io quest’anno sarà la mia prima volta e sono qui nel gruppo da 11 anni ? anche io non ho mai conosciuto utenti di persona e spero che quel giorno possa chiacchierare e conoscere più gente possibile2 punti
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E’ come .. rifarsi una verginita’ ... ormai si tenta di tutto il mercato si e’ cosi ampliato grazie soprattutto ad internet e all ottima tenuta delle monete che si cerca di sfruttare tutto il possibile teniamoci buone le case d’asta serie perche’ saranno le uniche che almeno qualche baluardo possono metterlo contro la marea montante delle imitazioni, trucchi e falsificazioni che hanno invaso il mercato2 punti
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Questa è la moneta che guarderò in mansarda, nella notte, a lume di candela...per non essere scoperto dalla moglie !!! " So resistere a tutto, meno che alle tentazioni !!!" ( Oscar Wilde ) Ciao Beppe2 punti
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@petronius arbiter Ecco una dimostrazione di quello che sostengo poco sopra. Avrei dovuto leggere o rileggere anche le vecchie discusioni... Arka Diligite iustitiam2 punti
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Recentemente battuto da RN questo statere incuso di Crotone (mm 28; gr. 7,32; 12h) inquadrabile nella fase più antica della monetazione, cd. a tondello largo e sottile (ca. 530/20-510/500 a.C.). Roma Numismatics, Auction XVIII, 29/9/2019, 490 L’esemplare si caratterizza al D/ per il peculiare decoro a meandro della linea di esergo al posto del tradizionale filo pelinato, elemento di assoluta rarità nell'ambito delle emissioni arcaiche della zecca. Nella scheda a corredo della foto, la moneta viene definita “unpublished […] in the major collections and reference works” dai compilatori che menzionano appena due pezzi della medesima tipologia tratti peraltro stessa coppia di coni (Triton V, 2002, 1127; Triton II, 1998, 120). Triton V, 1127 Triton II, 1998, 120 Che si tratti di una serie alquanto rara, come evidenziato da RN, non sussistono dubbi: allo stato attuale della documentazione sembrerebbe effettivamente trattarsi di un’unica combinazione di coni. Sul numero degli esemplari, tuttavia, è possibile qualche osservazione aggiuntiva. Una breve ricerca consente di incrementare il computo dei pezzi noti (RN XVIII, 490; Triton V, 2002, 1127; Triton II, 1998, 120) con i materiali provenienti da alcuni contesti chiusi (cd. “ripostigli” e/o “tesoretti”), una documentazione, quest’ultima, che andrebbe sempre e attentamente valutata, soprattutto in riferimento ad una monetazione, come quella crotoniate, della quale manca un corpus (con relativo catalogo degli esemplari) che ricostruisca in modo organico la sequenza e l’articolazione interna delle emissioni. Proprio dai ripostigli localizzabili nel Bruttium provengono infatti 3 stateri della serie con “meandro”: 2 da ripostigli dislocati nella piana lametina (1 es. da Curinga e 1 da S. Stefano di Rogliano) e 1 da quello di Strongoli (località Serra del Frasso), nel territorio posto a N del fiume Neto. Tutti i ripostigli citati sono editi e corredati da apparato fotografico (per i ripostigli di Curinga e di S. Stefano di Rogliano: E. Spagnoli, "Ripostiglio di Curinga", "Ripostiglio di S. Stefano di Rogliano", in E. Spagnoli-M. Taliercio Mensitieri, Ripostigli dalla piana lametina, Soveria Mannelli 2004, pp. 49-133; G. Perri, Nuovi dati per una riedizione del ripostiglio de Curinga, “RIN”, CIV, 2003, pp. 57-116. Per il ripostiglio di Strongoli: G. Procopio, Ripostigli monetali del Museo di Reggio Calabria, I. Ripostiglio di Strongoli, “AIIN”, 7-8, 1960-61, pp. 59-62). Ripostiglio di Curinga, 127 (da Spagnoli 2004) Ripostiglio di Rogliano, 16 (da Spagnoli 2004) E non mancano esemplari, benché esigui, nei cataloghi delle collezioni numismatiche (Sylloge Nummorum Graecorum. The Fabricius Collection. Aarhus University, Denmark and the Royal Collection of Coins And Medals, Danish National Museum, Copenhagen 1987, 131; H. Bloesch, Griechische Münzen in Winterthur, I, 1987, 491) SNG Fabricius coll., 1311 punto
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Buongiorno, chiedo cortesemente indicazioni su questa moneta, 18mm, 1.12gr, vera o falsa? Grazie mille Retro1 punto
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Mi riferisco al biglietto C03 757922, come vi sembra la minuscola sbavatura di colore in questo biglietto da 500 lire? La banconota è in ottime condizioni ma non arriva al sup (a confronto con una mia banconota dello stesso anno), come potete notare i riccioli dei capelli di Mercurio sono leggermente più gialli. Non sono avvezzo a queste particolarità, tra l'altro reputo la differenza troppo piccola per poterla inserire nella mia raccolta, voi che fareste?1 punto
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Perline di bordo distaccate tra di loro invece che accostate C di Carolus in posizione diversa rispetto alla A A di Carolus mancante del trattino orizzontale1 punto
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Appena finita la grande guerra, ci fu il cosiddetto boom industriale. L'ape è il simbolo della laboriosità. In quel periodo ci fu gran fermento e tutti lavoravano, questo era possibile da quella pace che era stata raggiunta con molto sacrificio. E quale è il simbolo della pace per eccellenza? Il rametto di ulivo... naturalmente.1 punto
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Se può interessare ho trovato questa discussione... https://www.lamoneta.it/topic/97479-denaro-da-10-soldi-di-carlo-v-per-milano/1 punto
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Well, value is quite objective when it comes to collection coins and as Doug says one's cherry is the other's pit....it is however the second that appeared for sale in auction since 20 years and probably the nicest known. So absence of usual strong bidders means either they were worried for the provenance or they already got nicer ones by private sales...1 punto
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Buonasera, non mi esprimo su valore perché è una monetazione che non seguo ma ti sconsiglio vivamente di pulirla, in tal caso il suo valore ne risentirebbe drasticamente...1 punto
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Penso di no. Nota è un sostantivo femminile [dal lat. nŏta "segno, marchio, ecc."] che in un contesto musicale significa ciascuno dei segni grafici con cui si trascrive un suono della scala sul pentagramma. Noto è un aggettivo qualificativo dal lat. notus, part. pass. di noscĕre «conoscere». Però... apollonia1 punto
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Ciao! Banconota davvero bella che trasuda fascino da ogni fibra. La tua in particolar modo la classificherei intorno all’SPL1 punto
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nov. 2019 L'unico acquisto di oggi per un euro (al cambio ne vale almeno due ) ed essendo del 2018 è anche la moneta più giovane che posseggo Una bella bimetallica Ceka da 50 Korone1 punto
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Ciao, non sono un esperto, ad occhio direi un rarissimo denaro di Carlo Magno Rex Francorum per milano. Interverranno sicuramente utenti esperti della monetazione, anche circa l'autenticità Milano. Carlo Magno (774-814). Denaro. D/ CARoLVS. R/ RX F. MEC I, 731. Saluti Eliodoro1 punto
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Scusate la mia ignoranza, ma dove l'avete vista la 100mila Lire Michelangelo AA-A? Io vedo una Caravaggio 2. Tipo AA-A, nemmeno FDS.1 punto
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Ciao Riepo58 : nel massimo rispetto per le opinioni degli altri, penso che definire "simboli criminali" gli stemmi di alcuni Paesi e Regimi sia improprio, il discorso porterebbe lontano e soprattutto non vedrebbe una conclusione. Gli U.S.A. sganciarono sulla popolazione di due città giapponesi le prime bombe atomiche, un atto di guerra infame e che tanti pensano sia stato un orrendo crimine, ma non per questo in una raccolta di cimeli storici quelli statunitensi dovrebbero venire epurati : anche perché se questo criterio"etico" fosse davvero usato, dovremmo privarci delle nostre raccolte, a parte qualche rara eccezioni (la R.S.M. , ad esempio). Per quanto concerne la tua domanda, puoi contattare la Casa Editrice Albertelli di Parma che ha pubblicato molte opere in merito. Un saluto cordiale.1 punto
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A mio modo di vedere emerge sempre di più la capacità di marketing di alcune case d’aste rispetto ad altre, basta solo sfogliare il catalogo di Leu per rimanere colpiti dalla qualità delle foto, dalla dovizia di dettagli nelle descrizioni, per capire come il marchio Leu, riesumato solo da poco da alcuni giovanissimi numismatici, abbia ripreso in breve tempo i fasti del passato. A parte questo aspetto, che però come detto, ha un peso non trascurabile, mi sembra di rivedere un certo interesse per il bronzo anche in media conservazione e soprattutto se in presenza di tratti artistici particolari che a volte sembrano sempre più fare la differenza. Anche io ho avuto modo di vedere il sesterzio di Adriano dal vivo e ti dirò che nella foto a tutta pagina del catalogo Leu è molto più apprezzabile...1 punto
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L’antidoto contro il veleno di vipera è il siero antivipera ottenuto dal cavallo, in cui sono contenute le immunoglobine specifiche contro le componenti tossiche del veleno. L’uso del siero è riservato solo all’ambiente ospedaliero per l’alto rischio di choc anafilattico e perché va conservato a una temperatura di 4 °C per non perdere di efficacia (cosa impossibile se si trasportasse in uno zaino). La vipera era l’ingrediente fondamentale per la rinomata teriaca degli speziali del ‘700 veneziano. Nella teriaca veneziana si doveva usare carne di vipera dei Colli Euganei, femmina, non gravida, catturata qualche settimana dopo il letargo invernale, privata della testa, della coda e dei visceri, bollita in acqua di fonte salata e aromatizzata con aneto, triturata, impastata con pane secco grattugiato finemente fino a completa amalgamazione, lavorata in forme tondeggianti della dimensione di una noce e posta ad essiccare all’ombra. V. post # 280 in https://www.lamoneta.it/topic/66189-tessera-per-la-teriaca/page/12/?tab=comments#comment-1595320 ?️ apollonia1 punto
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Sulla paccottiglia contemporanea fabbricata per nostalgici di regimi, partiti politici, personaggi e dittatori vari ecc. del passato sono d'accordo, le considero anch'io cianfrusaglie. I distintivi invece, quando e solo se sono originali, fanno parte a mio avviso della Storia. Conservo, ad esempio, due fedi matrimoniali in acciaio con la scritta "Oro alla Patria" che il regime fascista consegnò ai miei genitori in cambio di quelle d'oro, da loro "spontaneamente" donate alla patria. Tanto spontaneamente che ovviamente non consegnarono quelle originali che si erano scambiate all'atto del matrimonio ma due cerchietti d'oro, quello che trovarono di minor peso e a minor prezzo sul mercato. Cito questo piccolo episodio per dire che giudico repellente l'iniziativa dell'Oro alla Patria", ma anche questa è Storia e per questo conservo i due anelli, come pure la famosa "cimice" , il distintivo del PNF che veniva portato al bavero ed uno della ONB, acquistati tanti anni or sono su un banco. L'apologia è un conto (e quella del regime fascista è addirittura un reato), la Storia, anche quando non ci piace, è....Storia.1 punto
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Se gli oggetti che gli hanno trovato erano quella paccottiglia moderna che ancora si vede in qualche mercatino, e che ha solo uno scopo propagandistico, hanno fatto benissimo a denunciarlo. Se invece i busti e gli altri oggetti erano coevi al fascismo, la cosa mi lascia alquanto perplesso, si torna al giusto discorso fatto da @sandokan se si colleziona seguendo un criterio storico, nessuna censura è accettabile. petronius1 punto
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Ciao Sirlad, personalmente io e il nazismo siamo agli antipodi, e tuttavia questo non ha nulla a che vedere con il fatto che a me interessino le medaglie militari in generale, per cui nella mia raccolta figurano anche alcune decorazioni tedesche ed altre italiane coniate durante il regime fascista. Sono oggetti storici, e se li eliminassi non per questo riuscirei a riscrivere quella parte della Storia che aborro. E' anche vero che qualcuno invece acquista certe decorazioni (la Croce di Ferro germanica, ad esempio) per simpatia verso il nazismo, ma la cosa non mi riguarda e mi lascia del tutto indifferente. Credo sia solo una question di punti di vista ed è più che giusto che ognuno possa collezionare ciò che crede e secondo i propri criteri : ma se si segue un criterio storico, a mio parere una sorta di censura appare incomprensibile. Saluti.1 punto
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Ricordavo questo 6 Cavalli 1790 con la legenda al dritto corta: Proviene da In Asta numero 36 per corrispondenza del 7-9-2010, lotto 2871 (conservazione BB). Spero di aver fatto cosa gradita.1 punto
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E' vero, per quanto riguarda il peso, la consunzione dell'esemplare non aiuta. Allo stesso modo, nonostante la presenza di numerose varianti della leggenda al D, l'utilizzo costante nel tempo degli stessi tipi non consente un'agevole attribuzione delle monete alle differenti emissioni. Possedevo già da tempo una Gazzetta per Dalmazia e Albania, non appena ho visto il Soldo l'ho acquistato subito, le monete coloniali veneziane sono molto interessanti, una testimonianza storica della passata potenza della Repubblica. Grazie Ross14 Un saluto Federico1 punto
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Non vedo altre soluzioni sensate che le ciotole o l'acquisto di sacchi a peso alle aste. Nel quadro lascerei qualche spazio vuoto per aggiungere le monete di paesi che ora non esistono ma potrebbero avere l'indipendenza in futuro.1 punto
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Ciao, @Heisenberg Ti posto uno schizzo su quella che era una mia idea. Naturalmente, la foto che ti invio è solo uno schizzo che ho fatto in 5 minuti, si può migliorare o abbellire come vuoi, rettangolare, rotondo, ovale o quadrato, con una cornice che più ci aggrada ed inoltre essendo capovolgibile puoi guardare le monete sempre diritte. Come sappiamo, la stragrande maggioranza delle monete hanno gli assi alla francese. (per le monete con assi alla tedesca dev'essere girevole con cerniera di lato). saluti1 punto
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Taglio: 50 cent Nazione: Città del Vaticano Anno: 2010 Tiratura: 2.190.704 Conservazione: B Località: Biella E per concludere, il miglior ritrovamento della settimana: Taglio: 2 euro Nazione: Monaco Anno: 2019 Tiratura: 1.195.119 Conservazione: SPL+ Località: Torino Note: La foto non rende giustizia, ma la moneta è davvero lucente!1 punto
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Ma come fate a stabilire una conservazione da una foto di 855x995 pixel che immortala (e neppure completamente) ben sette (SETTE!) banconote? se dobbiamo fare divulgazione e dare aiuto, almeno facciamolo con giusta cognizione di causa, senza azzardare pareri. Premesso che di euro non mi interesso, @ufobm dovresti gentilmente postare singole foto di ciascuna banconota, fotografandole nella loro interezza senza tagliare fuori nulla. Cerca di inquadrare la banconota nella totalità della foto, in questo modo eviterai di inserire sfondo inutile nella foto che toglie solo informazioni importanti. È apprezzato, ai fini della valutazione, inserire anche foto in controluce. Anche se le foto non sono comunque l’ideale per stabilire una conservazione, almeno, con questi criteri, possiamo almeno capire qualcosa “di concreto” per aiutarti. cordiali saluti Fabrizio ps: lo stesso vale per la serie in lire, che forse, in proporzione, potrebbe avere più valore degli euro1 punto
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Partecipo anche io con una moneta insolita ma, a mio parere, meravigliosa! Si tratta di un 1/2 tari di Carlo V, busto barbuto, zecca di Messina, anno 1541, ex collezione Spahr. Al dritto: Busto barbuto volto a destra entro circolo di perline. + x CAROLVS x IMPERTO x Al rovescio: Aquila coronata ad ali aperte volta sinistra , circolo lineare. + x REX SICILIE x Spahr 392 , MIR 305 Materiale: Ag Diametro: 16 mm Peso: 1,44g1 punto
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