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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/19/19 in tutte le aree
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Si, vengo direttamente da Crotone... quasi mille chilometri ? finalmente quest’anno ci riesco!11 punti
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Per prima cosa suggerirei di cestinare le informazioni che si leggono sui vari siti spazzatura. Sono solo notizie click-bait, ossia volutamente esagerate e/o bufale perchè l'utente medio vi clicchi sopra generando pubblicità ed introiti per il sito. Le monete postate sono due comunissimi spiccioli di Slovenia ed Austria che non hanno alcun errore di conio, visto che sono fatti proprio così nella loro totalità. Il messaggio che traspare dai siti di cui sopra è confusissimo, e non è certo quello che hai capito tu. D'altronde, per rendersene conto bastava anche solo leggere su Wikipedia o qualsiasi altro sito dove sono presenti immagini degli Euro in questione (bastava anche solo google, a voler essere sinceri). Le altre due monete sono altrettanto comunissimi spiccioli di Spagna e Francia, e anche qui bastava una banale ricerca per rendersi conto che la data 1999 è normalissima, visto che questi paesi (come anche altri) hanno deciso di inserire sulle loro monete l'anno effettivo di conio e non l'anno di emissione 2002 come ha fatto l'Italia. La cosa strana e che continuo a faticare a capire è come a quasi 20 anni dall'emissione di queste monete in molti non si siano ancora resi conto che esistono milioni e milioni di pezzi di questi paesi che riportano come date 1999, 2000 o 2001.4 punti
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Apparentemente si tratta di una civetta rivolta a s. ritta su una colonna (vedi allegato), ma, trattandosi di una tipologia non altrimenti nota e, per di più, in condizioni molto precarie, non è possibile averne un minimo di certezza. Posso anche aggiungere che, personalmente, non conosco altre contromarche su questo tipo di moneta di base, né altre contromarche civetta su colonna. Si incontra invece la civetta da sola, ma rivolta a s., e di diam. mm 3,50/4,00, applicata però su dramma in argento dei Lucani del tipo Testa Elmata di Atena a d./Spiga. Ne deriva che il tipo in esame necessita di conferma e che l'apparente civetta su colonna potrebbe anche essere, semplicemente, frutto di uno slittamento del punzone in sede di applicazione di una contromarca non altrimenti nota.3 punti
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Grazie Mario, Spendo volentieri 2 righe. L'articolo nasceva come idea sulla possibile esportazione di monete false (o probabili false) di Leonardo Loredan e sul possibile guadagno supplementare per falsari o per la stessa zecca. Strada facendo questa ipotesi è rimasta "una semplice ipotesi" seppur intrigante. Ma proprio nello studio delle "mude veneziane" mi sono accorto che la cosa non era stata approfondita e che una nuova ed interessante pagina poteva essere aperta. Pagina che ovviamente potrete leggere sul Gazzettino. Buona lettura. Fabrizio3 punti
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Buongiorno. Non per prendere le difese di nessuno, ma tra i molti buoni consigli che ti sono già stati dati, ne vorrei aggiungere uno che spero sia altrettanto utile: non serve proseguire gli studi per far propria una grammatica di base "accettabile". Non servono nemmeno "soldi". Serve solo la coscienza dell'importanza della cosa, ed un minimo di impegno. Saluti.3 punti
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Se vieni da Crotone dovremmo metterti a capotavola e passare uno alla volta a salutarti ...3 punti
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1910 sempre una monetina per Edoardo VII 5 Cent Ceylon 19102 punti
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Buonasera amici del forum, dopo tanto tempo ho potuto riprendere in mano le mie monetine, e stavo cercando di catalogare questo sesterzio,ma non lo trovo ne su acsearch ne su wildwinds. Pesa 30g, della legenda riesco a leggere tra ore 2 e ore 5 solo RP COS. Si distinguono 4 persone, 1 inginocchiato 1 in piedi davanti ed una in piedi dietro l'imperatore che è seduto. Grazie anticipatamente a chi mi può aiutare, anche se le mie foto come al solito fanno pena.2 punti
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10 Centesimi o "parpagliola" (a Milano) 1809 Regno d'Italia napoleonico zecca Milano2 punti
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Salve Giacutuli hai letto ma non hai capito bene i dubbi e le stranezze di Rexneap e gennydbmoney si riferivano al punto di compasso più basso.2 punti
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Cartamoneta Italiana! E mi piace collezionare però molto modestamente monete dal 1950 in giù.2 punti
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Inserisco le immagini del 120 Grana 1843 che ho liberato dall'oblo'. Ciao Beppe2 punti
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Ciao Rocco, Ad occhio mi sembra che il ritratto del Re del 1843 sia diverso da quelle dei millesimi vicini. Ad esempio il naso... Noto anche delle differenze nella capigliatura. Posto la mia moneta per confronto, scusandomi per la scarsa qualità ( è scannerizzata ) Ciao Beppe2 punti
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Io posso solo riferirmi ad una esperienza personale. Ho capito, col tempo, che collezionare delle buste di plastica con dentro monete che mai avrebbero circolato e mai avrebbero assolto al loro compito primario, non era sentirsi un collezionista di monete, un numismatico, ma un colelzionista di buste di plastica.......come spiegarti, altrimenti, il piacere di tenere in mano una moneta, studiare i motivi per i quali è stata emessa. Sono cose che puoi valutare solo con una moneta che era/è legittimata a circolare; che puoi trovare in circolazione, con qualche segno del tempo, ma anche in condizioni eccelse. Cosa puoi studiare di una moneta emessa per soli "numismatici" (dichiaratamente a scopo speculativo)? Ripeto che è una considerazione totalmente personale....a chi piace raccogliere le monete, i dittici, i trittici, le serie e via discorrendo sigillate, per soli "numismatici" fanno bene se ciò li appaga. ;) In fondo che cosa è collezionare se non trarre appagamento dal ricercare e disporre in buon ordine determinate cose? :)2 punti
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Buongiorno a tutti gli amici del forum, dopo aver discusso sui 10 mon "Hōei Tsūhō" e 4 mon "Kan'ei Tsūhō" nella sezione Zecche straniere, e preso spunto dai commenti di @tiziano.goffi e @gennydbmoney, oggi parlerò della moneta più iconica del periodo Tokugawa: i 100 mon "Tenpō Tsūhō". Perché scrivo questa discussione qui? Per rispettare la cronologia del tempo descritta nella sezione Zecche straniere visto che ricopre un arco che parte dal Rinascimento e finisce all'età della Rivoluzione, non adatto per una moneta che iniziò il suo percorso nel 1835. Emblema del clan Tokugawa Dalla caratteristica forma ovale, i 100 mon sono una delle monete giapponesi più apprezzate e collezionate, e addirittura in Giappone vengono vendute anche come portafortuna. Le caratteristiche spesso cambiano in base alla zecca, ma mediamente buona parte degli esemplari hanno una lunghezza di circa 49 mm, una larghezza di 32 mm, uno spessore di 2,6 mm e infine un peso di 20 - 21 grammi. Generalmente la moneta era costituita dal 78% in rame, 12% in piombo e 10% in stagno. Al dritto della moneta si notano i caratteri 天保 (Tenpō), quindi un riferimento all'era in cui questa moneta è stata coniata, mentre sotto 通寳 (Tsūhō) che significa "tesoro circolante". Al rovescio invece si evidenziano i caratteri 當百 (Tō Hyaku) che significa "uguale a 100", mentre sotto si nota la firma del funzionario della zecca Hashimoto Mitsuji, un membro del clan Gotō che controllava la zecca di Kinza. Una breve storia della moneta...All'inizio del XIX secolo lo shogunato (Bakufu) entrò in profonda crisi economica. Nel 1835 il governo Tokugawa iniziò a emettere la moneta da 100 mon per cercare di risolvere il suo deficit fiscale, ma a causa del declassamento del rame nella moneta da 100 mon (5½ volte rispetto a una moneta Kan'ei Tsūhō da 1 mon) cominciò un'inflazione cronica dei prezzi delle materie prime. Nonostante ciò il Tenpō Tsūhō continuò ad essere prodotto per tutta la durata del periodo Edo, e il valore di mercato effettivo era significativamente inferiore al suo valore nominale (nel 1869 fu stimato a soli 80 mon). Verso la fine dello shogunato la moneta era la denominazione mon più comunemente circolata, rispettivamente del 65%. Tra il 1835 e il 1870 furono prodotte in totale 484.804.054 monete da 100 mon Tenpō Tsūhō. Ora la parte più interessante...L'identificazione della zecca! Personalmente devo dire che non è tanto facile, ma non impossibile. Il punto fondamentale per identificare la zecca è quello di controllare gli "shirushi", marchi a forma di fiore di sakura (il bellissimo ciliegio giapponese) presenti normalmente sul lato destro e sinistro della moneta. Gli stampi hanno varie forme e dimensioni a seconda della zecca. La grandezza della moneta, la lunghezza, la larghezza, lo spessore, il peso, il diametro del foro e la distanza A tra il carattere TEN (天) e HŌ (寶) sono sempre fattori chiave per identificare una zecca, quindi munitevi di righello, calibro e bilancia di precisione. Fortunatamente l'utente principale della sezione monete giapponesi del sito numismatico Zeno.ru ha fatto una guida disponibile per tutti molto utile per identificare la zecca. Questo è il link della prima versione di guida (http://charm.ru/coins/jp/Tenpo Tsuho.htm) mentre la seconda, decisamente più completa e consigliata, è un file PDF e per visualizzarlo cliccate sopra la scritta blu Guide for attribution of Tenpo Tsuho (https://www.zeno.ru/showgallery.php?cat=1463). Facciamo un piccolo esempio di identificazione... Questo è il primo 100 mon che ho acquistato. La moneta ha una lunghezza di 49 mm, una larghezza di 32 mm, spessore di circa 2,5 mm, pesa circa 21 grammi, ha un diametro del foro di 7 mm, la distanza A è di circa 41,1 mm e presenta uno shirushi simile a questo (si vede abbastanza bene nell'altro lato della moneta). Consultando la seconda guida, e considerando tutti i dati a disposizione, si arriva alla conclusione che la moneta in questione è un'emissione ufficiale dello shogunato (Bakufu-sen 幕府銭) coniata a Edo (Honza 本座, Kinza 金座, Asakusabashi 浅草橋, Edo 江戸) nel periodo Kōka 2 (1845). Le monete più comuni provengono proprio da Edo e valgono poco, ma come potete ben vedere dalla guida esistono altre zecche (Satsuma, Yamaguchi etc), alcune anche abbastanza rare come le monete di colore rosso rame della zecca di Akita. Da notare nella guida che lo "shirushi" del Bakufu è valido anche per la zecca di Osaka e Sado (altre zecche governative), ma grazie ai dati ponderali della moneta e delle altre caratteristiche l'identificazione è risultata più semplice. Il libro "Early Japanese Coins" di Hartill ne elenca otto varietà, tuttavia considerando anche le zecche ancora sconosciute e misteriose si presume che ne esistano in totale almeno 180. Ma se la moneta non presenta nessun segno di zecca? In quel caso non per forza si tratta di un falso, ma potrebbe essere un'emissione di una zecca sconosciuta o una rara moneta madre. Le monete madri, dette anche monete da seme, erano quelle utilizzate durante le prime fasi del processo di fusione (per le monete da 100 mon provengono tutte dalla zecca di Edo). Fate attenzione che anche i 100 mon sono falsificati, specialmente quelli più rari. Il mio consiglio è quello di evitare i 100 mon che presentano uno stile decisamente grossolano, e sopratutto chiedete sempre i dati ponderali e una foto dei marchi di zecca. Date uno sguardo anche al sito Zeno.ru visto che ci sono abbastanza discussioni sulle monete da 100 mon. Successivamente posterò un link di un sito giapponese che mostra delle foto di molti segni di zecca presenti nella guida, e in futuro aggiungerò anche le informazioni di un altro mon ovale importante: i 100 mon delle isole Ryūkyū (Ryūkyū Tsūhō) . A presto e buona giornata a tutti! Xenon97 PS: il link per visualizzare i vari tipi di shirushi (grazie infinite Tiziano!) http://kosenmaru.sub.jp/tenpo8.html1 punto
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Si soltanto minime differenze la 1844 ancora mi manca in collezione ma non ho fretta bisogna avere pazienza tanto per come ho impostato la mia collezione da MB allo SPL se ne trovano molte in giro.1 punto
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Grazie per la considerazione! Ti rimando ad un altro link (in lingua inglese): https://www.forumancientcoins.com/dougsmith/equiti.html Ci trovi la serie completa... E oltre a ciò un bel testo sul tema: https://brill.com/view/book/edcoll/9789047430391/Bej.9789004160446.i-589_036.xml?crawler=true Ciao Illyricum1 punto
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Grazie mille a tutti, non avrei mai pensato ci fossero in giro così pochi esemplari 5 più il mio se non sbaglio, quindi 6. Non saprei neanche dargli un grado di rarità. Grazie illyricum65 per il link mi metto a leggerlo subito, non si smette mai di imparare☺️1 punto
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Veramente straordinaria, complimenti @gallo83 Saluti Marfir1 punto
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Grazie a tutti per queste belle anticipazioni, il Gazzettino credo che sia in questo mondo Numismatico dove abbiamo di tutto una luce di speranza e di ingenua e sincera passione fatto per gli altri. Piu’ conosco la numismatica più capisco che forse oltre a idealisti, sognatori, siamo un qualcosa di unico nel panorama Numismatico e forse anche non solo ...mi auguro che la gente che crede ancora nei valori capisca quanto e’ stato fatto e le motivazioni civiche di tutto questo, lo spero anche se mi permetto di dubitarne ormai ...1 punto
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Ho cercato, nel mio piccolo, di far conoscere i falsi coevi prodotti e usati nelle diverse piazze commerciali dell'alto Adriatico. Il mio articolo, lungi dall'essere un catalogo, tocca la monetazione in stile frisacense, veneziana. Un imput per chi si volesse addentrare in questo campo.1 punto
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Ciao, ho letto con molta curiosità e interesse il preciso e puntuale commento di @Illyricum65. Sono quindi andato a fare una ricerca. Devo ammettere che ho fatto un po' fatica, essendo la materia ostica alla luce della mia inesperienza. Comunque, ho voluto provarci, per passione. Ho trovato che tra il 280 ed il 282 d.C. Probo coniò un gruppo di antoniniani appartenenti alla cosiddetta serie "AEQVITI" nella zecca di Roma e appartenenti invece alle serie "AEQVIT" ed "EQVITI" nella zecca di Ticinum. Da come ho capito, le parole AEQVITI/AEQVIT/EQVITI rappresenterebbero una specie di codice. In effetti le lettere che compongono le parole suddette le troviamo proprio sulle monete di quelle specifiche serie. Per chiarire meglio il tutto metto questo link a mio giudizio molto utile: https://probvs.net/probvs/ Consiglio di cliccare sulla nostra moneta (RIC 491) nell'elenco posto a sinistra. Si viene indirizzati sulla pagina di quella moneta e da lì, cliccando su EQVITI (subito sotto la moneta) si viene indirizzati alla classificazione completa. Da questa pagina, seguendo i link, si viene poi inviati ad altre pagine in cui si cerca di dare una spiegazione sull'origine dei nomi di queste serie davvero particolari. Nella fattispecie della moneta di @Ser. Broccolo, come si evince dalla tabella, la serie specifica e' la "EQVITI", nona emissione di Ticinum, anno 281, quarto consolato di Probo. Spero di non aver detto inesattezze e di essermi spiegato. Anzi, mi farebbe piacere se @Illyricum65 (con la competenza e la disponibilità che lo contraddistinguono) volesse aggiungere le sue considerazioni e spiegazioni in proposito. Quante cose sto imparando! Buona serata. Stilicho1 punto
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Ho cercato con i pochi mezzi a disposizione di avvicinare per confronto i due busti. La proporzione non è identica, ma le differenze si notano.1 punto
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Ho scritto un articolo semplice e divulgativo. Spero che qualche lettore mi proponga una riflessione sulla parte storica per la quale ho inserito quelle che, secondo me, sono le cose più significative occorse a Genova dal 1528 al 1814, non è detto che lo sia in generale...1 punto
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1910 Canada - Edoardo VII° - 5 Cents Ag. 9251 punto
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Anche nella monetazione dei Savoia,soprattutto nelle piccole "pezzature" il punto di compasso è frequente. Nel 2 Denari di Carlo Emanuele III è quasi la regola. 2 denari 5 soldi: in questo caso al D/ il puntino è nascosto tra i boccoli della capigliatura1 punto
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La medaglia di massimo modulo dei romani pontefici ha il diametro di mm. 82. Per la medaglia in asta, della quale parliamo, è indicato il diametro di mm. 80. Questa differenza è predittiva della fusione, ancorché realizzata con grande cura, come è possibile con i mezzi odierni. Altra spiegazione è difficile (a meno che il curatore dell'asta abbia indicato un diametro inesatto). Quanto all'asta Thesaurus e al relativo realizzo, mi pare di ricordare che l'esemplare era coniato. Sulle motivazioni della variante di diritto, che determina la maggiore rarità di questa tipologia di medaglia, la spiegazione non è facile. Cerco di semplificare. Se ben ricordo, per le medaglie di massimo modulo di Pio IX sono stati coniati nel tempo tre diritti (incisori in sequenza Cerbara, Bianchi, Speranza). Mentre i massimi moduli emessi per eventi specifici hanno uno specifico diritto, per le medaglie delle basiliche il Pontefice ha provveduto nel tempo a diverse commissioni per farne dono (il massimo modulo era con tutta evidenza una medaglia di rappresentanza). In queste emissioni successive, nel tempo del suo pontificato, si sono determinate alcune varianti del diritto, non essendo stato utilizzato quello originario.1 punto
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questo è il valore virtuale; in verità in Italia non si può spendere e nessun cambiavalute la prende, trattano solo banconote e non serve neanche per il carrello del supermercato perchè non entra1 punto
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Nonostante la forte usura in questo 6 Tornesi 1801 si notano ben due punti di compasso, uno sopra l'altro.1 punto
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Beh se uno per 5 euro decide di non andare a un convegno vengono dubbi sulla sua passione reale.... È chiaro che se devo pagarne 50 è un po diverso.1 punto
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Anche io trovo questi cataloghi antichi molto affascinanti. Non conosco il mercato, ma quelle poche volte che ho provato a prenderne qualcuno, risalenti alla prima metà del XX secolo, sono sempre stato superato. L'impressione è che siano molto rari e quindi bastano anche pochi collezionisti interessati a far lievitare i prezzi.1 punto
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Forse vi riferite alla notizia di stamattina da Crotone (la mia città). So che però si tratta di circa 80 persone divise in più nazioni con circa 23 arresti. Depredavano da anni le zone del Crotonese che è ricca di reperti avendo Crotone una storia plurimillenaria.1 punto
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Non ti deluderà ne sono sicuro, ho partecipato a tanti ma e’ sempre un arricchimento di conoscenze umane o vecchie o nuove, tu che monetazione segui ?1 punto
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Erano 10 anni che volevo essere presente al veronafil e soprattuto al pranzo! Stavolta sembrerebbe la volta buona!! ?1 punto
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Buonasera Tiziano, i 100 mon di Morioka sono monete molto rare che possono valere anche 40000 euro, e naturalmente a causa della pregiata rarità girano numerosissimi falsi. Con tutta onestà non mi esprimo sull'autenticità della moneta perché sono inesperto verso i 100 mon particolari. Nella guida di Zeno.ru sono elencate alcune varianti rare, ma non dà informazioni sulla rarità delle zecche principali. Mesi fa ho trovato un sito giapponese che fornisce informazioni sulla rarità di alcune zecche mediante una scala che parte da 1 (molto comune) a 5 (rarissimi), inoltre è presente anche una valutazione generale in yen. Riassumendo per quelle di Edo il grado è 1; per Satsuma, Mito e Tosa un grado di rarità 2 (molto probabilmente vale anche per Osaka) e infine per Akita il grado 3. Ecco il link del sito. https://xn--1sq5l29g5ufyzmdp9e.com/anasen/tempou_tsuuhou Probabilmente i gradi di rarità sono stati presi da qualche catalogo giapponese.1 punto
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In questo millesimo noto anche che le labbra sono più aperte, nei millesimi vicini sono più socchiuse.1 punto
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taglio 50 cent paese Andorra anno 2017 tiratura 968.890 condizioni bb città Milano Note News?1 punto
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buonasera a tutti . volevo condividere con voi gli ultimi pezzi entrati in collezione.1 punto
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Continuo io.....la conservazione non è delle migliori però l'ho presa perchè mi pare non comunissima....2 Lepta Isole Ionie (dominazione britannica) anno 1820. 5 monete 3 euro.... Buona serata!! Auriate1 punto
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