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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/16/19 in tutte le aree
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E' da un po' di tempo che mi pongo alcune riflessioni sul collezionismo numismatico, le voglio condividere, per avere riscontro se la mia visione abbastanza pessimistica, è condivisa. Ho notato che in questi ultimi tempi, si affacciano "novelli" collezionisti, o direi meglio collezionisti/meteore, che pongono il loro dilemma, poi arrivederci a mai più. Vi sono quasi unicamente interventi che chiedono ( a volte senza tanta educazione) cosa "vale" la mia moneta, sobillati anche da una certa mala informazione, che incita alla ricerca della rarità ( che non esistono) a tutti i costi. Vi è una spasmodica ricerca dell' "errore di conio" in semplici monete usurate o deturpate, ricerca che non nasce da una passione numismatica, bensì ( penso io) alla scoperta di "rarità" per poi essere monetizzate al più presto su EB. Altro caso, fresco di pochi giorni, la solita "meteora", pone il quesito: ho 800 monete mia aiutate a classificarle e capirci qualche cosa? Mi ricordo, quando inizia a collezionare le mie prime monetine, ai tempi delle scuole medie, la prima cosa che feci, fu acquistare due cataloghi, il Bobba ed il Frisone, è lì iniziò il divertimento, cosa c'era di più bello che andare alla ricerca sul libro, la moneta che avevo in mano! Oggi con internet le possibilità di ricercare e studiare una monete si sono moltiplicate esponenzialmente, bisogna aver solo voglia, ma probabilmente è questo sprone che manca a questi novelli collezionisti, è molto comodo postare una sequela di foto, a volte pessime, e chiedere quanto vale? Non c'è più il gusto della ricerca, della scoperta tutto è oramai mercificato dal valore, e tutto è volto alla ricerca del valore, ( da monetizzare il più presto possibile). Non so che generazione di Numismatici, possa nascere ed evolvere da queste schiere di "ricercatori", me li vedrei meglio con pala e setaccio alla ricerca di pagliuzze d'oro nel Klondike. saluti TIBERIVS7 punti
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@giacutuli, io è da tanti anni che colleziono monete Napoletane di Ferdinando IV e ad oggi non sono riuscito a completare una sola serie. Il giorno che riuscirò a completarne una sola, sarò il collezionista più felice del forum.3 punti
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Dove si sta andando........? non è che in ambiti diversi dalla numismatica le cose vadano meglio. E non mi preoccuperei, numismaticamente o meno, della nostra destinazione: è tutto già scritto. Per carità, non fraintendetemi: non sono un ufologo, non credo in alcuna religione, nè penso che esista il destino; e neppure sono un adepto di Cesco Ciapanna (vedi forum). Non mi chiedo dove andremo a finire, perchè la risposta ce la dà la storia: stiamo vivendo gli ultimi anni/decenni (non credo secoli) della nostra civiltà, la cosiddetta civiltà occidentale. Toynbee, e prima e meglio di lui Spengler, hanno studiato in modo comparativo le varie civiltà succedutesi sul pianeta, ed hanno notato che queste si evolvono come un'entità biologica: nascono, crescono, muoiono. Pare, secondo loro, che ora noi stiamo vivendo la fase finale della nostra civiltà: niente di male, è una cosa naturale, ed oltrettutto la morte di una civiltà non è necessariamente traumatica (sempre guardando alla storia). Semmai sono fastidiose le manifestazioni di questo decadimento (vedi quanto evidenzia TIBERIVS), ma al più possiamo evitarle, non curarle. Non posso incavolarmi se perdo i capelli, è nella natura del ciclo vitale, così come non posso incavolarmi se dei ragazzini imbecilli guardano agli strani 20 centesimi solo con la speranza di arricchire; anche loro sono nel ciclo vitale della loro (nostra) civiltà. Una delle cose che però mi infastidisce, visto che fra un po' dovrò tirare le cuoia, è che non potrò vedere che cosa ci sostituirà: perchè finora le varie civiltà che sono vissute sul pianeta, quasi sempre sono nate vergini, con pochi o nessun contatto con civiltà precedenti (un esempio banale: le civiltà precolombiane non hanno avuto contatti con quelle mediterranee). Ma ora viviamo in un mondo globalizzato, non c'è più spazio per la nascita di una civiltà vergine; e questo fatto non si è mai presentato prima nella storia del mondo. Ecco, questo fatto mi infastidisce molto ( Petrolini cantava: ...mi dispiace di morire ma son contento, son contento di morire ma mi dispiace...), il non poter vedere che cosa succederà, ma non potrò avere risposta.3 punti
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Considerazioni ineccepibili e totalmente condivisibili. Lasciami però dire che la maggioranza di questi non sono e non saranno mai dei collezionisti. Sono persone che, come scrivi, incitati da una disinformazione generale ( alla quale partecipano purtroppo anche una certa parte di giornalisti), pensano di avere un tesoro in casa e quindi alla maniera di J.S. Bach scrivono la "Toccata e Fuga". Hanno trovato il tesoro del nonno nel mitico cassetto? Se la risposta è che è "ciarpame", non li senti più e lasciano il Forum magari incavolati e pensando che nessuno non capisce niente oppure sono vittime di una specie di complotto. Il rovescio della medaglia è che in questa pletora di persone che ragionano solo con la logica del valore commerciale, magari una piccola parte si sta affacciando alla Numismatica, non ha esperienza, non ha cultura, ha bisogno dell'aiuto di tutti noi. Quindi mi spiace che, qualche volta, le risposte che forniamo siano un po' brusche o intolleranti. Non vorrei che qualcuno che è passato dalla Collezione dei Pokemon ad una monetina che può essere la "Numero Uno" e la base di un interesse numismatico futuro, fosse "tranciato" da giudizi troppo affrettati. Ciao a Tutti3 punti
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Non bisogna drammatizzare. Purtroppo mi ricordo troppi casi del genere che sono sempre successi. I 500 lire bandiere rovesce (erano tutte rovesce secondo l'opinione dei proprietari), le 200 lire 1977, i miniassegni, le tessere telefoniche sono state tutte oggetto di speranza di avere un tesoro. Non Vi dico poi le 100 lire 1972 barra, dove la barra compariva nei posti più impensati... Oggi probabilmente la notizia corre più veloce. E quindi molte più persone partono alla caccia del tesoro. La speranza non costa nulla. E la delusione dura solo un attimo, giusto il tempo di leggere un'altra bufala sul web... Arka Diligite iustitiam3 punti
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con i grandi studiosi nulla, con i presuntuosi arroganti abbastanza. Che poi gli studiosi siano grandi, è tutta da vedere (scrivo per esperienza diretta, anche se non in ambito numismatico) Ve ne racconto una, giusto per alleggerire l'atmosfera di questa discussione: negli anni 80 ero un giovane ricercatore in un istituto di ricerca privato, che lavorava su commessa. Il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) aveva con noi un contratto a tempo indeterminato su un tema di ricerca e la squadra addetta a tale lavoro inviava mensilmente al CNR un rapporto sull'attività del mese precedente. Un giorno è arrivata una lettera dal CNR che si complimentava per il lavoro svolto nell'ultimo mese: il resposabile del gruppo si è stupito, perchè nell'ultimo mese non avevano fatto niente di trascendentale rispetto a prima, ed è andato a riguardarsi il rapporto inviato. Ha notato, con stupore, che era molto più voluminoso (molte più pagine) dei rapporti che lo avevano preceduto e, sfogliandolo, ha visto che ogni pagina era seguita da un foglio bianco: la fotocopiatrice guasta aveva prodotto due pagine per ogni originale, di cui una bianca, e il CNR si era complimentato !3 punti
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Segnalo, grazie anche a @ak72, la mostra di una selezione di monete aquileiesi ex ripostiglio di Perteole (nella bassa friulana), uno dei più importanti degli ultimi decenni in regione e non solo. https://www.ilfriuli.it/articolo/cultura/ruda-dopo-30-anni-in-mostra--il-tesoro-di-perteole-/6/211119 Ero adolescente quando venne rinvenuto, ma ricordo ancora vividamente i paginoni del giornale che mio papà mi aveva portato da leggere. Stavo già avvicinandomi timidamente alla Numismatica, in quell'occasione feci il salto.2 punti
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Nel 1989 nell’angolo Sud-Ovest della chiesa durante uno scavo archeologico fu trovato un piccolo tesoro. In un recipiente di terracotta furono contate ben 1164 monete d’argento del patriarca Bertoldo di Ardechs, dei vescovi di Trieste e di Bernardo II duca di Carinzia (il periodo delle monete va dal 1218 -1260).2 punti
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Quella è... Postumus Antoninianus, struck 263 AD at Cologne mint. Obv: IMP C POSTVMVS P F AVG, radiate, draped and cuirassed bust right. Rev: PAX AVG, Pax running left, holding branch and sceptre. RIC 78; Elmer 333; AGK (corr.) 51; Cunetio 2405;2 punti
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Anche se sono come dici tu malconci...penso che è sempre positivo confrontare.2 punti
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Salve a tutti, è stato un grande convegno anche se non ho avuto molto tempo nel weekend, sono riuscito ad andarci per 1 o 2 ore sabato mattina. E' stato facile trovale la location (bellissima e piena di storia). Non avendo avuto molto tempo, non ho avuto modo di vedere con attenzione tutte le belle monete esposte da tutti i vari espositori ma qualche giro di ciotola e qualche pezzo alla mia collezione l'ho travato facilmente e anche a prezzi onesti. Peccato che sia stata una toccata e fuga, e non aver incotrato il mio amico di convegni @Litra68 per una pescata in compagnia. Ecco cosa ho trovato in ciotola Un bel 2 tornesi 1843 e un 2 soldi dello Stato Pontificio. Anche se sono abbastanza consumati i dettagli principali e le scritte sono presenti e quindi è giusto arricchire la mia modesta ma entusiasmante collezione (almeno dal punto di vista storico). Grazie Sessa Aurunga e arrivederci alla prossima manifestazione. Salvatore2 punti
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Io penso che l'umiltà sia uno strumento indispensabile per la ricerca. Non per niente si chiama "umiltà accademica". L'essere sicuri delle proprie argomentazioni è buona cosa, ma diventa pericoloso quando fa liquidare con disinvolta, rapida e acritica altezzosità qualsiasi opinione discordante. Il verificare sempre e comunque le proprie sicurezze, il confrontarsi con altri, il sapersi meravigliare: questo è ricerca, sviluppo e crescita. Ma questa è solo una opinione. Polemarco2 punti
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noto sempre con dispiacere queste pagine e pagine di discussioni.... basterebbe a volte introdurre il proprio pensiero con la frase "io penso che...." ... perché, lo dico a tutti, il vostro pensiero non va imposto agli altri... se qualcuno mi dice "io penso che..." poi mi può anche dire che la numismatica andrebbe discussa al bar e risolta a pugni .... ma per favore, non tenti di convincermi che questa debba essere l'unica verità per tutti... saluti2 punti
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Ragazzi, so che siamo "off topic" per cui lascio solo un'immagine di quella che è la mia seconda collezione più importante (dopo le monete) con oltre 2.000 modelli, ma anch'io ho collezionato soldatini, trenini, bottigliette mignon, ecc. Magari possiamo aprire in altra sede una raccolta di foto di queste nostre altre passioni...2 punti
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@fabry61il leoncino è effettivamente bello. Bel colpo, complimenti. ☺️2 punti
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perfettamente d'accordo, anche se si tratta di monete comuni... è sempre un piacere!?2 punti
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C'è una cosa però che è sfuggita in questa discussione, cioè il fatto che la numismatica si occupa di tanti ambiti cronologici di cui è impossibile per chiunque possedere la totale padronanza, in genere ci si specializza, i nomi di studiosi accademici fatti nel post iniziale riguardano alcuni determinati ambiti cronologici e geografici, prevalentemente la numismatica dell'Italia antica e altomedievale, i nomi di studiosi non accademici fatti da altro utente riguardano invece studi su ambiti totalmente diversi, prevalentemente zecche dell'Italia meridionale in epoca moderna e contemporanea, certo in ambito accademico lo studio delle monetazioni dal cinquecento in poi è decisamente limitato ma questo non toglie che la materia possa avere un suo interesse, oltretutto interdisciplinare e parallelo alla storia economica e monetaria, quindi se io decido di acculturarmi sulla monetazione borbonica napoletana o di quella del periodo spagnolo non andrò a leggere i testi della Cantilena o della Rovelli che si sono occupate di tutt'altro ma leggerò i Magliocca, Perfetto, Di Rauso, Bovi, Pannuti e D'Andrea... se invece mi prende il sacro fuoco per l'alto medioevo e la monetazione longobarda allora mi rivolgerò ai testi di Grierson, Arslan, Rovelli, Bernareggi... se si tralascia questo aspetto della specializzazione si rischia di litigare e farsi il sangue amaro per nulla, un Bovi ad esempio che era medico e non numismatico accademico sicuramente ne sapeva di più sulla monetazione napoletana moderna di quanto ne può sapere un accademico esperto in numismatica bizantina e altomedievale...2 punti
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Non lo definirei "problema", come dicevo è questione di prospettiva. Se sono collezionista di monete di area italiana è chiaro che reputi più IMPORTANTE ai miei fini il M.I.R. rispetto a un saggio accademico. Sull'invasione di campo, io sono dell'idea che comunque la volontà di fare ricerca - scientifica o divulgativa che sia - sia sempre meritorio. E non ha torto chi auspica una maggiore collaborazione tra i due mondi, proprio perché hanno competenze COMPLEMENTARI. Il problema - qui sì che ci sta il termine - è che spesso è difficile dialogare con chi sta "dall'altra parte".2 punti
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Ai contendenti sfugge un elemento fondamentale: stanno confrontando le mele con le pere, e le rispettive posizioni dipendono dall'ambito di appartenenza. Non ha senso paragonare accademici tout court con autori che hanno sviluppato le proprie competenze a partire dall'ambito del collezionismo. La formazione di un accademico, nonché la sua attività, si fonda su basi del tutto differenti da quelle collezionistiche: spesso i numismatici accademici non sono neppure collezionisti, e osservano la moneta da un punto di vista radicalmente diverso, che esclude il concetto di possesso e che non considera significativi rarità, valore e conservazione. Viceversa, il collezionista avrà un approccio alla materia molto meno scientifico: a partire dal modo di scrivere meno rigoroso (anche dal punto di vista linguistico) e dalle finalità, che saranno del tutto diverse, come pubblico e come obiettivi, da quelle di un ricercatore. E' chiaro che se sono un collezionista sarò interessato PRIMA ai testi degli autori che muovono nel mio stesso ambito e solo DOPO - e solo eventualmente - agli studi accademici, che sono ai fini collezionistici di fatto meno UTILI, assai meno ACCESSIBILI e che non a caso non riguardano tutti gli ambiti della numismatica ma principalmente quella antica, che più si presta alla ricerca scientifica. Viceversa, un accademico difficilmente prenderà in considerazione opere non accademiche - quantomeno contemporanee - per la propria disciplina, vuoi per il modo in cui sono scritte, vuoi per la non sistematicità dei riferimenti alle fonti, vuoi per il taglio spesso soggettivo. Non voglio fare nomi, ma ai miei occhi tale distinzione risulta evidentissima: io sono nato collezionista, ho avuto una formazione accademica, ho per qualche tempo collaborato con alcuni nomi del COIN, e ora, abbandonato quel mondo, sono esclusivamente collezionista, ovviamente non dimentico del proprio passato. Mi risulta ovvia l'impossibilità di paragonare i nomi del gruppo A a quelli del gruppo B: ai fini collezionistici, è chiaro che mi tornano ben più utili le opere degli autori citati da eliodoro, ma a volte leggendoli son consapevole del fatto che i miei colleghi e maestri di una volta ne avrebbero immediatamente sottolineato la mancanza di rigore. Insomma, alla fine è il solito vecchio discorso: conosce meglio le monete un commerciante o un accademico? Chi ne ha viste tante o chi le ha studiate sui libri? La risposta è sempre la medesima: DIPENDE, dal nostro scopo anzitutto.2 punti
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Ciao @gigetto13, e @domenico.mura , questo anno per natale sono riuscito a trovare il "Sardus Pater" e assieme ad un asse di Uxentum sarà il mio regalo di Natale. Domenico, se vuoi archiviarla ti allego le foto della mia moneta e i dati ponderali: peso 5,97gr dimensioni circa 23mm, seguendo la logica del tuo ragionamento su dati ponderali, legende e iconografia questo esemplare secondo me potrebbe far parte delle prime emissioni2 punti
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taglio 2 cent paese San Marino anno 2004 tiratura 1.400.000 condizioni SPL città Cesena2 punti
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Buona sera a tutti, voglio condividere con voi questo splendido poker della serie cinquantenario di Vittorio Emanuele... È una splendida serie di cui mi sono innamorato immediatamente. Cosa ne pensate della loro conservazione?1 punto
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@Zenzero grazie delle info, penso anche io sia un esemplare delle emissioni "ufficiali"! e complimenti, è un esemplare strepitoso!1 punto
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Franco sta per "affrancato", e il valore del francobollo viene modificato nel numero sovrastampato, da intendersi in centesimi di corone austroungariche. Il motivo della sovrastampa era dovuto al fatto che, esauriti alcuni tagli di francobolli, in genere i più usati, si sopperiva alla loro mancanza con la sovrastampa dei valori di uso meno comune. Questo non solo per i francobolli di Fiume, ma in generale un po' ovunque nel mondo. Come per tutti i francobolli fiumani con sovrastampa, la falsificazione della stessa è molto frequente, e su questo è necessaria la visione diretta di un esperto. petronius1 punto
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1914 Regno del Montenegro - 1 Perpera Questa banconota all'epoca era il valore più piccolo in circolazione, equivalente ad una moneta da 5 grammi d'argento .8351 punto
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Ciao Luciano. Il Paolucci purtroppo riporta al n. 874 ed 875 2 sesini con contromarca piccolo leone in soldo (moeca) di Donà e Cicogna mentre al 876 su sesino di Grimani il busto del Santo. Gamberini riporta a pagina 236 leone in soldo, leone in soldo con croce e busto mitrato e non. Più specifico Tzamalis il quale elencando molti sesini e dando le sue spiegazioni sulle innumerevoli contromarche afferma che in linea generale si possono dividere in 4 gruppi. Il primo è il busto con o senza mitra, il secondo è il leone di S. Marco in moeca, il terzo è il leone di S. Marco volto a sinistra (come in questo caso) ed il 4 con gli stemmi di famiglia (Dolfin ed uno non identificato). Sappiamo anche che c'è quello degli Albrizzi leone a sinistra con 2 A e ruota. Per il momento non ho altro anche se dovrei prendermi lo Tzamalis e vedere cosa scrive.1 punto
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Ciao @talpa e scusa se ti rispondo solo adesso. Sicuramente come catalogo per un'infarinatura generale (intendo proprio capire quali monete sono state emesse, una visione generale delle rarità e piccoli cenni storici) posso consigliarti il Gigante. A mio parere ha delle belle foto ed è preciso, tuttavia è, come detto, un catalogo e non un libro inteso anche dal punto di vista storico. Il libro che più approfondisce questa monetazione, a mio parere, è "Regno Lombardo Veneto" con sottotitolo "Monete e storia del Regno Lombardo Veneto" di Ezio e Daniel Zadra. E' molto difficile da trovare in Italia ed è in bilingue (italiano e tedesco se non sbaglio). Purtroppo in questi anni non ho trovato altri libri di approfondimento, quindi se qualcuno ne conosce sono tutto orecchie1 punto
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Ciao occhio di lince, non credo che questa sia una discriminante, al contrario immagino che i coni venivano prodotti da incisori che seguivano uno schema, ma un po' dovevano interpretarlo. Anche l'asse che vedo postato da Ocre-RIC ha il collo obliquo: Ciao, Hirpus1 punto
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Sicuramente la serie completa aratrice fa la sua porca figura (scusate il francesismo ?)! Tuttavia, risulta alquanto impegnativa da un punto di vista economico, soprattutto per chi, come te, predilige le conservazioni abbastanza alte. Inoltre, l'oro ultimamente attira parecchio Comunque, volevo farti i miei più sinceri complimenti. Nell'arco di pochi mesi sei riuscito ad aggiungere tanti bei pezzi alla tua collezione. Chapeau!1 punto
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Ciao Fabrizio Non posseggo né il Paolucci, né lo Tzamalis e quindi sono andato a leggermi il Montenegro che ha un capitolo specifico sulle contromarche; ebbene in quest'ultimo si parla di contromarca costituita da un leone in soldo (cioè in moleca), mentre dal tuo sesino si vede bene che è un leone stante rivolto verso sinistra. Cosa scrivono al riguardo il Paolucci e lo Tzamalis? saluti luciano1 punto
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Purtroppo non si può avere tutto dalla vita?. Devo dire caro Marco che è stato proprio la chiarezza della contromarca che mi ha intrigato. Se fosse stata poco chiara, con l'abbinamento di una moneta così consunta, devo essere sincero avrei passato. Ma è il leoncino che fa pendere la bilancia. Piuttosto, in maniera sincera e vado off topic, sono stupito dal fatto che per le candiote c'è stata battaglia tra i greci con rilanci importanti (tra l'altro hanno tentato pure con il sesino che era blindato).1 punto
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Peccato.. Volevo passare da 0 ad 1, leggendo i libri di pugliese, purtroppo non me ne dà l'opportunità. Comunque, in bocca al lupo all'associazione1 punto
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Ma abbiamo a cuore la numismatica? Ben venga la consulta con le sue iniziative. Lasciamo loro il tempo di organizzarsi e poi giudicheremo le loro attività. Nascono con l'intento di coordinamento accademico, che male possono fare? D'altronde non dallo statuto ma dall'ultimo commento si evince una volontà di creare una sorta di casta tra comuni mortali e accademici. Sembra, ripeto sembra, che solo i secondi abbiano preso in mano un tondello e da esso dedotto o scoperto qualcosa utile a contestualizzarlo in un periodo storico, utile ad ampliare le conoscenze su una determinata monetazione.... Per me è questo il problema.1 punto
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1913 Stati Uniti d'America - One dime 'Barber' Ag.900 (Philadelphia)1 punto
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taglio 10 cent 4 pz paese slovenia anno 2019 tiratura ? condizioni spl città trieste taglio 10 cent paese slovenia anno 2018 tiratura 3.000.000 condizioni spl città trieste taglio 10 cent paese italia anno 2019 tiratura ? condizioni spl città trieste taglio 10 cent paese andorra anno 2014 tiratura 860.000 condizioni spl città trieste1 punto
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taglio 50 cent paese austria anno 2008 tiratura 3.000.000 condizioni bb città trieste taglio 50 cent paese italia anno 2007 tiratrua 5.000.000 condizioni bb+ città trieste taglio 50 cent paese sanmarino anno 2007 tiratura 315.000 condizioni bb+ città trieste1 punto
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taglio 2 euo TYE paese belgio anno 2012 tiratura 5.040.000 condizioni bb città trieste taglio 2 euro cc paese slovacchia anno 2015 tiratura 1.000.000 condizioni bb città trieste1 punto
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Recatomi al Museo Casa de la Moneda di Madrid, ho fotografato del materiale esposto sulla zecca di Segovia afferente la "coniazione a mezzo trafila a coni rotanti". Per chi ha letto l'interessantissimo libro di Magliocca, può trovare in queste immagini la conferma della corretta descizione dell'Autore sulla particolare tecnica di coniazione. Coni rotanti o a rullo Moneta coniata con il particolare sistema Le seguenti immagini ritraggono il modello del Real Ingegno di Segovia1 punto
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Buona serata a tutti, mi permetto di riesumare dagli abissi del tempo questa conversazione e allego un'immagine del mio esemplare di Sardus Pater (peso circa 3.46 g, diametro circa 21 mm): Ritengo poche monete possano essere più affascinanti di questa per chi si interessa della storia della Sardegna. Da poco ho iniziato a documentarmi sulla sua storia e, tralasciando la mitologia meravigliosa che si trascina dietro, la genesi della moneta stessa è interessantissima. Per chi fosse interessato, posto un paio di references su questo argomento.1 punto
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