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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/27/19 in tutte le aree
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CICCI' ED IL REGALO DI NATALE PREMESSA: Ciccì era cambiato. Quell'uomo elegante, con i baffetti da sparviero, i capelli neri ed impomatati con la Brillantina Linetti, era improvvisamente invecchiato e sembrava un clochard. Barba di una settimana, capelli arruffati e quel sentore di Acqua di Colonia sostituiti da effluvi di sudore non proprio gradevoli. Nel quartiere tutti sapevano il motivo e cercavano di aiutarlo perchè era veramente una brava persona: chi lo invitava a pranzo, chi gli lavava la biancheria, chi cercava di distogliere quegli occhi fissi e lontani con battute spiritose. La luce si era spenta qualche mese prima, quando aveva trovato l'anziana Netina, governante, nonna e mamma adottiva, riversa sul letto, con il rosario in mano e gli occhi cerulei e spenti rivolti al cielo. L'arrivo di Rosita, che aveva affittato l'alloggio della povera Netina, ebbe lo stesso effetto della mitica “Bocca di Rosa” nel paesino di Sant'Ilario. Era lo stereotipo della vera spagnola: capelli lunghi e scuri, formosa e piena di vita, dotata anche di una simpatia debordante. Naturalmente tutte le donne del vicinato diventarono sue nemiche irriducibili e le voci, dapprima sussurri, divennero un fiume in piena. L'attività ufficiale di Rosita era quella di cuoca in una trattoria della zona, quella a tempo perso sarta, quella notturna era avere un certo movimento di uomini nella sua abitazione... Fumava con eleganza e assiduamente sigarette americane “Astor” e quindi era sovente nella nostra Tabaccheria, allietando con la propria “verve” i vari clienti che, con la scusa di dover compilare la schedina del Totocalcio, erano ormai diventati stanziali e aspettavano sempre la sua apparizione. Mia mamma comprese che la Rosita si stava “allargando” perchè sovente portava dei piatti prelibati e chiamava mio padre “Baffetto”. Risultato: piatti prelibati nell'immondizia e mio padre relegato nel retrobottega non appena la Rosita usciva di casa. Per Ciccì, la Rosita fu il miglior ricostituente. Ritornò più vivo e splendente di prima. Si era innamorato pazzamente. Nonostante i vari tentativi di “farlo ragionare”, niente da fare, Ciccì era un caso disperato, in quanto aveva deciso di fidanzarsi con Rosita. Il periodo era favorevole, mancava poco al Natale...quindi era inevitabile una puntata nell'Orificeria di “Rotella” per comperare un anello. “Rotella” era un numismatico, chiamato così perchè se gli portavi un orologio da riparare, lo guardava con la lente, lo scuoteva e invariabilmente diceva: “ Si è rotta una rotella!” Mio padre gli aveva spiegato il “caso umano” e gli aveva riferito che Ciccì ultimamente collezionava marenghi e quindi...tutto era pronto. Primo vassoio con anelli con diamante, secondo vassoio anelli con zirconi. Ciccì era completamente nel pallone. Quelli con diamante troppo cari, quelli con zirconi troppo da poveracci. “Rotella” tirò su il sopracciglio e fece un cenno a mio padre: “Poca roba, qualche moneta, qualche MARENGO (alzando la voce)...vieni nel retro! “ Ciccì abboccò come una trota all'amo. Nel vassoio vi era un florilegio di marenghi, tra i quali uno molto bello di Carlo Felice. Nella mente di Ciccì qualcosa si sbloccò. Comperò il Carlo Felice e poi...essendo quasi in bolletta, l'anello con lo zircone! Rosita non prese molto bene il regalino, il fidanzamento andò a monte e Ciccì ritornò in depressione. EPILOGO: Poco tempo dopo Ciccì, che era molto scaramantico, disse a mio papà che la moneta gli portava sfortuna e che se la voleva, gliela la cedeva al prezzo di costo. Conservava i marenghi a mollo in un vasetto di ceramica con fiori di plastica. Era un'altarino con alle spalle l'effige della Madonna, talismano adatto ( diceva lui) a tenere alla larga i ladri. E' cosi che la moneta è finita nella raccolta di famiglia. La Rosita sparì improvvisamente nottetempo. Qualcuno disse che aveva fatto innamorare un imprenditore che la portò con lui in una villa sul Lago di Como, altri che aveva perso la testa per un saltimbanco del Circo che sostò qualche giorno nel nostro Paese. Sicuramente lasciò molti rimpianti in quelle persone che mai avevano pensato di trovare “il Paradiso al primo piano” e grandi sospiri di sollievo “delle cagnette a cui aveva sottratto l'osso “. ( Grande Faber un modesto tributo nel ventennale della tua morte, da chi ti ha amato e ti considera il più grande poeta dei nostri giorni ) Questa è la moneta: Buon Anno a Tutti!7 punti
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Buonasera, Beppe @giuseppe ballauri, ci hai regalato un altro bel racconto, un'altro spaccato del tuo vissuto e delle tue monete, provo a partecipare anche io a questa bella e interessante discussione, come in tutti i racconti, c'è un imprescindibile intreccio tra realtà, fantasia e emozioni. Il tutto inizia nel marzo 1796 - due mesi prima che Ferdinando cominciasse a scrivere il suo Diario - Napoleone intraprese la campagna d'Italia. Il regno di Napoli - oscillante tra velleitari propositi di offesa e disperali rimedi di difesa - si arma, provvede alla leva, raduna volontari. Ferdinando si reca in Terra di Lavoro ed in Abruzzo ad ispezionare, talvolta con la moglie, gli accantonamenti delle truppe ed i preparativi bellici; ma nello stesso tempo cerca la pace con Napoleone. Quando questa sarà faticosamente conclusa, il sovrano potrà occuparsi quasi esclusivamente della caccia e della pesca, di S. Leucio e di altri svaghi, tutte cose del resto alle quali non rinunzia neppure nei momenti più gravi. E potrà anche recarsi in Puglia per il matrimonio del primogenito Francesco, percorrendo in largo ed in lungo per qualche mese quella contrada. Ma l'occupazione francese di Roma torna a turbare la tranquillità del Re; finché si arriva alla breve ed ingloriosa campagna di Roma del 1798, alla facile rotta dell'armata napoletana, alla fuga dello stesso Ferdinando da Roma a Napoli e poi da Napoli a Palermo. Ed è proprio qui che entra in scena una moneta d'argento da 20 grana, era in una delle tasche della sella del cavallo di Ferdinando IV, in tutto quel trambusto era rimasta dimenticata lì per quasi 2 anni, ma eccola cadere sulla banchina del porto e scivolare tra i piedi degli affaccendati inservienti che in fretta e furia caricavano sulla nave gli effetti personali e i bagagli del Sovrano. Uno scugnizzo la vede luccicare e quasi non credendo ai suoi occhi si china e la raccoglie facendola sparire tra le sue logore vesti, non senza essersi guardato intorno per vedere e capire chi l'avesse persa o la reclamasse. Solo a tarda sera la metterà orgogliosamente tra le mani della mamma sapendo che servirà a sfamare lui e i suoi 7 fratellini.. ? In questo modo la moneta passerà di mano in mano per quasi due secoli fino ad arrivare dimenticata in un vecchio cassetto di un vecchio mobile da un vecchio rigattiere, per poi saltare fuori al momento di un restauro del mobile, altro passaggio di mano fino ad arrivare negli anni 90 del XXI secolo su una bancarella di un mercatino numismatico a Napoli e da lì magicamente nella Collezione Litra68. Saluti Alberto3 punti
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Purtroppo la "branchia" per la numismatologia (patologia di chi soffre di numismatica), non è finanziata a livello universitario e le cure, a volte sono costose. Di solito viene curata a livello casalingo dal coniuge di turno (marito o moglie-compagno o compagna). A casa mia ci pensa la moglie a somministrarmi sonore "mazzate" quando si presentano i sintomi. ??Complimenti per la bella moneta.3 punti
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Buongiorno, Ferdinando II, 5 Tornesi 1843 Taglio con rigatura obliqua. MAGLIOCCA 705 Raro Il più "comune" fra i quattro millesimi di questa tipologia. Si passa dal busto imberbe ad un busto più maturo del Re, con leggera barbetta e senza scriminatura nei capelli.3 punti
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Buongiorno a tutti, in una recente asta, mi sono aggiudicato la medaglia in ag più antica della mia collezione. Siamo nel 1748... è una R2 con qualche colpetto sui bordi ma con rilievi e dettagli di tutto rispetto. Presa a 130 + Diritti. Che ne pensate? Mai vista in asta negli ultimi 6 anni, ho fatto bene secondo voi? Saluti e buon 2020 a tutti gli appassionati di medaglie Papali. Silver M.2 punti
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Buongiorno, vi segnalo questa pagina del "The London Chronicle" datato 1763 che riporta (da Napoli) il rinvenimento a Brindisi di un deposito monetale di circa 20.000 denari "da Cesare a Geta" ed un peso di circa 3000 libbre. Rinvenimento effettuato durante uno scavo da alcuni operai e collocato nei pressi della località "nei pressi della Chiesa dei Minori Osservanti presso Brindisi". Chissà se qualcuno ne sa qualcosa o almeno identifica il luogo di culto. Ciao Illyricum2 punti
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Vigilia di Natale... ci si prepara a cene e pranzi, si arriva da cene di classe, di palestre, di circoli, tra amici e parenti... Ma ogni tanto una monetina aiuta quasi a "digerire" il tutto, fa piacere toccarle, guardarle e ancor di più se si riesce a portarle a casa! Per Natale ho avuto quest'anno la sorpresa di riuscire ad aggiungere in collezione, inaspettatamente devo anche aggiungere, questa moneta che anche senza pacco e fiocco è stato un bel regalo! Si tratta di un Forte Bianco di Aimone, moneta coniata a Pont d'Ain dallo zecchiere Farolfi al taglio di 240 pezzi al marco per una quantità di 700 marchi. Della stessa serie fanno parte gli oOboli Bianchi e i Grossi Dozzeni, particolarità unica nelle monete sabaude il numero di bisanti nei cantoni che rappresenta il rapporto di valore fra loro. Il Grosso tre bisanti per cantone valeva tre Forti, il Forte un bisante per cantone valeva due Oboli che invece avevano solamente un bisante un cantone si ed uno no. Ora foto...2 punti
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@jaconico in questo 10 Tornesi il punto dopo FRANCISCVS si nota benissimo.2 punti
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Ciao, tra i testoni "meno belli" della mia collezione, vi presento questo di Clemente VIII, al quale oltre alla consunzione da circolazione, si deve aggiungere l'usura di conio per punzoni consumati e male impressi... Mantiene tuttavia un buon peso di 9.40 gr. Diciamo che questo testone va benissimo così, visto che non appare proprio in tutte le aste Michele2 punti
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Buonasera, probabilmente è un emissione della zecca di Napoli del periodo vicereale, forse Filippo II o III, considerando il diametro potrebbe essere un 3 cavalli... Non è tosata ma è un emissione del tipo "al martello"... È possibile conoscerne il peso?...2 punti
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bozzetto della lituana 2020 sulle regioni https://www.numismatica-visual.es/2019/12/imagen-real-moneda-2-euros-cc-2020-region-de-aukstaitija/?fbclid=IwAR0VJri2RhoiqlWAAvh6tMSFtlSrEvI--Esn-TzlwkzyPuvs-mINqDc1JVw2 punti
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Buon Santo Stefano a tutti e auguri di buone feste. ☺️ Ecco la mia 10 tornesi 1825; fiore a 5 petali e caratteri piccoli della legenda (Magliocca 473a)2 punti
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Buongiorno, propongo l'ascolto di questa conferenza del professor Barbero1 punto
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La domanda che più spesso vedo nelle discussioni, soprattutto da parte dei nuovi iscritti o di meteore che arrivano e spariscono immediatamente è: QUANTO VALE? Lasciando stare il valore affettivo, o quello artistico oppure ancora quello simbolico e così via, che sono assolutamente inestimabili, il valore meramente economico (del resto in questo forum si parla di soldi! ?) della collezione dei 2€ commemorativi emessi fino al 2019 è riassunta nelle 2 immagini in calce, la prima delle quali riassume i costi di emissione mentre la seconda i prezzi di mercato ATTUALI (settembre 2019) e la differenza con il costo di emissione. Onde prevenire commenti tipo: "ma io la tal moneta l'ho pagata il doppio.........oppure la metà", specifico di seguito i criteri adottati: - Il 90% dei prezzi li ho riportati direttamente dal listino prezzi del commerciante dove mi servo solitamente (in onestà devo dire che però è forse il più economico in assoluto sul mercato), il resto tramite ricerca online sui siti più diffusi, facendo poi una media - Per le monete non ancora emesse, ed evidenziate in giallo, ho stimato i costi come quelle uscite precedentemente dello stesso stato - Se la moneta è uscita in differenti versioni, ho considerato il costo di emissione più economico - Ovviamente se si tratta di moneta emessa per la circolazione, il costo emissione è 2€ - Ho considerato anche tutti i ministati ma ho fatto due totali, uno completo e uno senza Monaco visto che è quello che da so vale la metà del totale. - Ho considerato le 5 zecche della Germania - ho considerato le 3 versioni della Francia 2019 Asterix Spero di aver indicato tutto, ma se avete dubbi chiedete pure......e se ho fatto errori....siate clementi! ?1 punto
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Prendendo ad esempio l'interessante discussione di @rubber, ho pensato che possa interessante inserire in questo forum le foto delle monete bizantine che entrano e/o fanno parte della mia collezione specializzata di monete bizantine. Tuttavia, mancando una discussione specifica, potrebbe essere carino raccogliere e discutere in un'unica pagine delle monete bizantine di Sicilia, così da poter discutere ampiamente della storia e delle caratteristiche peculiari di questa monetazione. In vista di ciò provvedo a fare un'introduzione per sommi capi di quella che è la monetazione Bizantina di Sicilia, che spero possa rivelarsi utile sia per i neofiti che per i curiosi di questa monetazione. La monetazione Bizantina Siciliana comincia a svilupparsi a partire dalla riconquista dell'Italia compiuta dall'imperatore Romano orientale Giustiniano. La guerra gotica va avanti tra alterne vicende per 40 anni e l'unica regione Italiana che rimane in possesso bizantino per tutta la durata della guerra è la Sicilia, in cui opera quasi certamente una zecca per il pagamento dell'esercito. Negli anni successivi in Sicilia (probabilmente Catania) sono coniati gli spiccioli da 5 e 10 nummi, mentre le maggiori coniazioni sembra avessero luogo a Roma e Ravenna. Con l'invasione Longobarda della penisola, il ruolo della sicilia diviene sempre più importante. A partire da Maurizio Tiberio compare finalmente il segno di zecca Catania nei nominali da 5 e 10 nummi. A partire dal segni di Eraclio vengono coniati (o meglio contromarcati) i folles. A partire da Costante II (figlio di Eraclio) ha luogo un'abbondantissima emissione monetaria in oro e rame. Sotto la dinastia di Eraclio (conclusasi nel 711), ha luogo la graduale formazione del tema di Sicilia, in cui il comandante in capo dell'esercito assume di fatto un'autorità sia civile che militare, nonché una non trascurabile autonomia nei confronti dell'autorità centrale. In una data ancora non del tutto chiarita, la zecca si sposta a Siracusa. Il tema di Sicilia comprendeva Sicilia, Calabria meridionale e Salento e influenzava fortemente la politica dei ducati Napoletani e di quelli sardi (in cui il duca almeno inizialmente era solo un rappresentante politico e militare di Costantinopoli). Questa Autonomia permette di coniare moneta con caratteristiche che gradualmente si discostano da quelle della moneta di Costantinopoli, portando infine ad una produzione monetaria del tutto originale. Si pensa che il Solido di Sicilia valesse 3/4 del solido di Costantinopoli nel l'ottavo secolo, mentre tre semissi di Sicilia erano necessari per un solido di constanipoli all'inizio del nono secolo. Anche i folles assunsero caratteristiche del tutto originali e reputo improbabile che potessero scambiarsi uno ad uno con quelli di Costantinopoli (nel nono secolo un follis di Sicilia pesava circa la metà di uno di Costantinopoli). Mentre la produzione monetaria della capitale è rappresentata da Solidi, Miliaresia d'argento e folles, in quella Siciliana manca l'argento e abbondano i frazionali in oro del solido, ossia semissi e tremissi. A metà del nono secolo la produzione Siracusana si riduce a 2 sole monete: semissi e folles. I sistema collassa con l'invasione Araba; l'ultimo semisse in oro basso si deve a Basilio I, nell'878. Perchè collezionarle? Dal punto di vista storico e numismatico rappresentano un unicum e una perfetta via di mezzo tra la monetazione orientale e quella occidentale, confermando la Sicilia come quella terra d'incontro tra civiltà e culture differenti. La monetazione è estremamente particolare e di fatto rappresenta una monetazione a se nel mondo bizantino per quando sopra ho già scritto La monetazione Siciliana seguiva infatti culturalmente la monetazione occidentale, rappresentata da monete (tremissi) di oro basso, permettendo probabilmente degli scambi monetari adeguati con longobardi e altre popolazioni. La coniazione di semissi quasi certamente portò alla coniazione araba del robai/tarì, una moneta che di fatto era equivalente al semisse del nono secolo e si scambiava alla pari o quasi durante il lungo periodo in cui la Sicilia era condivisa tra arabi e bizantini. Tarì che poi ebbe un'influenza straordinaria tra il decimo e il tredicesimo secolo e fu fondamentale per la nascita del fiorino e del ducato veneziano (che in origine valevano 4 tarì ossia un solido romanatus). Ma questa è un altra storia.1 punto
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Con questo piccolo studio da me curato, ho tentato di far luce su di una decorazione pontificia, pressoché inedita, di grande valore storico e collezionistico. Nel corso dell'epidemia di colera del 1867, un decisivo contributo fu prestato dai medici israeliti del ghetto di Roma. Il pontefice volle ricompensare l'impegno profuso con la coniazione di 11 medaglie in argento, tutte nominative e destinate esclusivamente agli ebrei, medici o membri della commissione sanitaria. Il lavoro si avvale di numerose fonti inserite in forma di nota a piè di pagina, per una corretta fruibilità. Le illustrazioni sono curate da Elisa Ricchio. La grandezza massima consentitami dal forum mi impedisce purtroppo di condividere l'intero lavoro, tuttavia sono più che disponibile a condividere il documento in formato pdf a chiunque sia interessato a riceverne una copia, tramite mail o messaggeria privata, posto che non esista un modo alternativo per condividerlo in chiaro direttamente sul forum. La medaglia oggetto del presente lavoro è in visione dalla mia collezione.1 punto
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Segnalo https://www.academia.edu/41350042/Una_fabbrica_di_falsari_nella_raccolta_numismatica_di_Nicol%C3%B2_Papadopoli_Archeologia_Veneta_XLI_2018_pubbl._dicembre_2019_pp._232-2451 punto
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E se fosse qualcosa sul tipo RIC 551 (tanto per "restare" su Adriano), che peraltro è un sesterzio del diametro approssimativamente pari a quello della moneta di @1412luigi?! Cioè la Fortuna seduta a sinistra con cornucopia e timone. L'ultima immagine, cioè, a mio avviso andrebbe un poco ruotata in senso antiorario. Tipo così: https://www.coinarchives.com/3ecd28ff443cbbbf10969a01c54b55c8/img/gorny/267/image03636.jpg1 punto
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Circa la "patina" non saprei cosa dirti, però chiederei a @mariov60 che so esperto in materia, di darci una mano per esaminare le tue monete. HIRPINI1 punto
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Caro @apollonia, è sempre un piacere discutere con te, e mi fa piacere che ci sia chi difende questioni linguistiche con tanta determinazione. La questione rimane comunque aperta, si vedrà nel tempo quale forma tenderà a imporsi. Off topic: oggi ho trascorso la giornata al British Museum, e ho avuto davvero di che lustrarmi gli occhi, anche se devo dire che per quel che riguarda la sezione visitabile del coin cabinet preferisco quella dell'Ashmolean.1 punto
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Complimenti veramente, una storia vera e che racconta come non mai una moneta ! Era da tempo che non leggevo un post cosi’ !1 punto
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Buonasera @1412luigi. Anzitutto contraccambio di cuore gli auguri. Per quanto concerne l'eventuale pulizia, non ho alcuna esperienza al riguardo e pertanto mi astengo dal dare consigli (altri utenti, confido, sapranno dare qualche utile suggerimento in merito). Prendo atto poi che dritti e rovesci delle due monete sono allineati nelle due fotografie (per intenderci, la prima tutta a sinistra, e la seconda tutta a destra). Sull'attribuzione della prima all'imperatore Adriano, in base all'iscrizione nel dritto, credo non ci siano dubbi (si legge chiaramente ...AIANVS HADRIA...). Peccato per il rovescio, completamente coperto dall'incrostazione (che pare in larga parte costituita da ossidazione). Anche se, nell'ultima fotografia postata, si intravede nello spazio compreso fra le "ore 4" e le "ore 6" un pertugio che forse potrebbe rivelare qualche indizio. La fotografia, però, risulta sfocata e/o sotto-esposta. Chiedo: avendo tra le mani la moneta, si riesce a capire qualche dettaglio? Quanto alla seconda moneta, il rovescio è a mio avviso compatibile con la tipologia di rappresentazione che avevo ipotizzato. Nonostante la completa incrostazione del dritto, mi pare che oltre al viso dell'imperatore si vedano anche i rilievi di alcune lettere a "ore 11". Anche qui, però, la fotografia non aiuta.1 punto
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Molto interessante beppe soprattutto questa pubblicazione di Gabotto che citi. Ti consiglio infine le note dei cataloghi d’asta dove sono stati venduti degli esemplari di Saluzzo. In particolare ti segnalo il catalogo Leu 68 e uno di Varesi dove e’ stato venduto un bellissimo doppio ducato di Ludovico II , una dozzina di anni fa, di cui però’ non ricordo il numero o l’anno.1 punto
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Personalmente la immergerei in acetone per qualche secondo, se non succede niente riproverei allungando i tempi di immersione, ho pulito una medaglia tempo fa e i risultati non erano male... L'acetone è quello da ferramenta e non per le unghie...1 punto
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Il termine non esiste nemmeno in latino: è un prestito non adattato dal greco. Risulta evidente anche dal punto di vista etimologico come "tetradramma" non abbia nulla di neolatino.1 punto
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Buon pomeriggio stupendi esemplari postati, voglio condividere il mio 10 tornesi non paragonabile ai vostri ma per me che ho impostato la collezione da MB allo SPL mi vanno bene così.1 punto
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Il termine "tetradramma" fa parte di un linguaggio tecnico settoriale: parliamo oltretutto dell'italianizzazione di un termine straniero per un oggetto che non esiste se non che presso il popolo parlante tale lingua straniera. Insomma, per quanto io sia solitamente molto fiscale sulle questioni linguistiche, non riesco a indignarmi per i tentativi di traduzione del termine. Personalmente ritengo che la soluzione più corretta sarebbe quella di mantenere la denominazione originale greca (come si fa per esempio con la ceramica: un rhython resta rhython anche in italiano), opportunamente evidenziata in corsivo, di tetradrachmon.1 punto
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Buonasera a tutti, stamattina approfittando della tregua al lavoro ho tirato fuori parte della mia collezione non ancora classificata, l'occhio è andato su questa minuscola monetina, allora ho deciso di capire bene di cosa si trattava, ed ecco l'illuminazione anche grazie alle schede del Forum, trattasi di un denaro di Federico II di Svevia 1220-1250. D'apprima volevo usarla nella discussione millesimi e avvenimenti ma poi ho preferito postarla qui in sezione a casa sua. Cosa assai più singolare è che proprio oggi ricorre l'anniversario della sua nascita, ben 825 anni fa. Il 26 dicembre 1194, nasceva a Jesi il sovrano Federico II di Svevia. Alla giovanissima età di 3 anni divenne re del Regno di Sicilia. Sotto la tutela del Papa Innocenzo III. Successivamente fu regnante di Germania, re di Gerusalemme e imperatore del Sacro Romano Impero. Tuttavia a Napoli lo si ricorda particolarmente. Grazie al re Federico, infatti, nella città partenopea abbiamo l’università pubblica più antica d’Europa. L’Università Federico II, fondata il 5 giugno 1224, per volere proprio del regnante di cui ancora oggi porta il suo nome. La scelta per fondare a Napoli la prima università laica e statale degli studi del mondo Occidentale, cadde sul capoluogo campano per la disponibilità di alloggi che offriva la città agli studenti. Nonché per le numerose vie d’accesso che rendevano Napoli una città facilmente raggiungibile. Federico Ruggero Costantino di Hohenstaufen, è stato re di Sicilia, Duca di Svevia, Re dei Romani e poi Imperatore del Sacro Romano Impero e re di Gerusalemme. Federico apparteneva alla nobile famiglia sveva degli Hohenstaufen e fu l'ultimo sovrano a regnare in Sicilia ad appartenere a tale dinastia. Il carisma di Federico II è stato tale che all'indomani della sua morte, il figlio Manfredi, futuro re di Sicilia, in una lettera indirizzata al fratello Corrado IV citava tali parole: "Il sole del mondo si è addormentato, lui che brillava sui popoli, il sole dei giusti, l'asilo della pace". Saluti Alberto1 punto
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Il In occasione delle prossime festività, desidero fare gli Auguri a tutti gli utenti del Forum. Speciali, a tutti i frequentatori di questa sezione, con una immagine della GRANDE BELLEZZA che, la numismatica classica ci offre. Il tetragramma firmato da , Xoirion con la testa di Apollo di faccia, presso il Museo di Siracusa. BUONE FESTE A TUTTI ...........GIONNYSICILY1 punto
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REGNO D'ITALIA - CENT.1 ( ITALIA SU PRORA ) 19151 punto
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Mi dispiace ......... spero di fartelo io un bel regalo ........... anche se è una foto, basta il pensiero.1 punto
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Ciao Litra se hai pazienza prima o poi troverai un bel pezzo del 98. Seguendo anche i consigli dei più esperti.1 punto
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Non esistono più i curatori delle sezioni quindi tutti siamo uguali e chiunque può essere il primo a fare gli auguri... anche se mi hai solo battuto sul tempo! Comunque ringrazio per gli auguri tutti quelli che si sono preoccupati di farli e mando i miei a tutti e anche a tutti quelli che anche solo leggeranno questo post. Che sia un periodo felice per tutti e un felice 2020 pieno di soddisfazioni monetarie e non!!1 punto
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Mi.unisco per porgervi i migliori auguri di buon Natale e felice 2020. Roberto1 punto
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Pistoia, già Capitale italiana della cultura 2017, è lieta di invitarvi a quella che abbiamo immaginato che possa essere la grande novità in ambito di collezionismo per il 2020! Seguiteci anche su facebook alla pagina "Pistoia Collexpo 2020" (la trovate direttamente cliccando qui: https://www.facebook.com/PistoiaCollexpo2020/ ), lasciate un like e sarete aggiornati su tutte le novità della manifestazione e rimarrete in costante contatto con gli organizzatori. Inoltre, sempre su Facebook, vi invitiamo a mettere un "parteciperò" o un "mi interessa" all'evento, che trovate all'interno della stessa pagina oppure direttamente da qui: https://facebook.com/events/522052908634499/?ti=cl : questo vi servirà come calendarizzazione automatica dell'evento stesso. Abbiamo stipulato un notevole numero di convenzioni con gli alberghi cittadini per consentirvi di soggiornare al meglio, ci stiamo adoperando per adottare convenzioni anche con i punti ristoro più vicini (all'interno della "Cattedrale" avrete tuttavia un bar che preparerà anche piatti caldi) e ricordo che la manifestazione si terrà in una struttura termoriscaldata di 2500 m² sorvegliata da guardie, avremo un servizio di soccorritori della Misericordia pronti ad ogni evenienza (ovviamente speriamo non ce ne sia bisogno), servizio di VV.F. e che i parcheggi sono situati proprio accanto alla struttura espositiva, situata ad appena 200 metri dalla stazione ferroviaria. Vi aspettiamo! Il Circolo Filatelico Numismatico Pistoiese.1 punto
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Concordo! Ha la tanto rara quanto preziosa capacità di trasmettere al pubblico la propria passione. Fossero così tutti i professori liceali e universitari, saremmo in un mondo migliore!1 punto
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Buongiorno a tutti, volevo condividere con voi questo mio acquisto recente! Secondo voi che ne dite qFDC-FDC ci puo stare? (al rovescio, quelle due righe color rame sono assolutamente invisibili in mano, ma a causa della super-illuminazione del mio setup fotografico saltano fuori...)\ Grazie d'anticipo a tutti quelli che vorranno rispondere!1 punto
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