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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/29/19 in tutte le aree
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Chi non è disposto a pagare "sta roba" è meglio che si dia ad altro...6 punti
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A comprare monete belle e già classificate siamo tutti bravi, ma lo studio è un'altra cosa, e di conseguenza DEVI comprare anche i falsi, sia d'epoca che non..3 punti
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Buongiorno e Buona domenica a tutti, posto uno dei miei ultimi acquisti (ancora in viaggio, arriverà il prossimo anno.. ?) è un 10 Tornesi 1857 Ferdinando II. Prima di cimentarmi con la legna ho provato a catalogarla. Dovrebbe essere Magliocca 694. Oppure Pagani 351c C343 D'incerti 317C. Ma c'è qualcosa che non mi convince, il simbolo sotto al collo non mi pare una Stella a 5 punte e nemmeno un Fiore a 5 petali. Voi cosa ne pensate invece? Saluti Alberto3 punti
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Lille, France: 1915 5-centimes emergency coin in hard paper... v.3 punti
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Sentendo un vecchio LP di Jimi Hendrix "Electric Ladyland" ( quello originale con le donne nude...) che fa bella mostra di sè nella mia raccolta...ho avuto una riminiscenza del 1968, quell'anno di rivolta giovanile, quando tutto sembrava poter essere cambiato, le regole bacchettone abbattute e fosse possibile cominciare a costruire un mondo nuovo e senza tante imposizioni. Poveri quelli che scesero in piazza o che avevano degli ideali. Come ogni Rivoluzione, in seguito arriva la Restaurazione e sono cavoli amari... Però almeno i miei amici più vecchi si erano divertiti. Noi che avevamo 10 anni, ritornammo a vivere in un mondo rigido e pieno di restrizioni...solita sfiga! Restarono solo gli LP di Pop-Rock da sentire ! Per il resto, non molti sanno indicare dove è il Niger su una carta geografica, qual'è la sua storia e cosa capitò nel 1968. Ma in quell'anno coniò una bella moneta da 10 Franchi che non so per quale ragione finì nella mia collezione. La posto perchè la considero veramente bella e giuro che un giorno studierò la storia del Niger! ? Ciao a Tutti Beppe2 punti
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Complimenti per l'acquisto! Il pezzo di pregio di Edoardo VII Per quanto mi riguarda in tema di Sovereign il 2019 ha visto l'ingresso in collezione di soli 3 pezzi: la 1871 st.George Victoria, la 1872 Shield Victoria, la 2019 duecentesimo anniversario nascita di Victoria. Insomma è stato un anno dedicato a Victoria, e non poteva essere altrimenti vista la ricorrenza Posto un collage di seguito Buon anno a tutti!2 punti
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Questo per tutte le cose, Johnny, dai dipinti ai reperti storici. Se pensiamo che ci sono alcuni reperti storici molto famosi in primari musei di cui non si ha certezza della loro autenticità. Quindi un certo grado di dubbio talvolta esiste. Ma non disorientiamo Maimonide più di quanto non lo sia, giacché è appena entrato in questo mondo, che in effetti all'inizio disorienta. Ma, semplificando: ci sono monete che un perito, o un esperto, riconoscono come certamente autentiche; altre come certamente false. Poi ci sono quelle (per fortuna poche) con un grado più o meno elevato di dubbio. Studia e guarda, maneggia molte monete della tua monetazione preferita, vedrai che col tempo acquisirai via via dimestichezza. Similmente se io dovessi andare per funghi di sicuro mi avvelenerei; viceversa l'esperto di funghi, ne ha visti talmente tanti, buoni e tossici che va sul sicuro tanto più è esperto. Esistono anche i cosiddetti "falsi da studio" monete false apposta vendute per farsi esperienza, per pochi euro ne puoi comprare e studiare per comprendere le differenze. Ci sono anche dei testi che aiutano: ora ti invio un messaggio personale con il titolo di un libro ad hoc da qualche anno tradotto anche in Italiano specifico, se ho capito bene, sulla tua monetazione preferita. Esistono poi siti web specifici sulla catalogazione dei falsi, almeno quelli noti e segnalati. Poi non c'è soltanto questione del falso, ma anche quella del bulinato, del patinato...e anche lì è un mondo. Ma l'essenziale è leggere molto e guardare tante tante monete, pian piano tanti dubbi si dissolvono (e ne vengono di nuovi perché non vi è mai fine alla conoscenza)2 punti
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Buonasera e benvenuto sul forum, ma la "moneta" potrebbe essere identica a questa? Tiziano2 punti
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Arrivo tardi x gli auguri di buon Natale ma sono ancora in tempo per augurare a tutti voi un super 2020. E vorrei anche cogliere l'occasione per ringraziarvi tutti di aver condiviso con me, nuovo del forum da quest'anno, la vostra passione e competenza. È stata una svolta per me essermi iscritto a questo forum, qui ho trovato quello che fino ad oggi mi era mancato: il confronto con altri appassionati. Grazie a voi collezionare per me non è più un'attività solitaria. Non posso quindi che augurare a tutti noi un nuovo anno pieno si di banconote ma anche, e soprattutto, di scoperte e discussioni interessanti. Grazie di cuore!2 punti
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Tanti Auguri a Tutti, in ritardo, e che il futuro porti sogni e speranze.2 punti
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Mia moglie, seguendo a distanza la mia passione, ha deciso di farmi un bel regalo per le feste (Compleanno, anniversario matrimonio e Natale). Mi ha regalato la 50 lire Cinquantenario, acquistata all'ultima asta Gadoury. Posto le immagini per condividere l'evento e per riflettere sul grado di conservazione della moneta (mi serve anche come esercizio!!!). Però una faccia per volta, perché non riesco a ridurre ulteriormente. Da notare che la foto è fatta con telefonino e che sono sufficientemente incapace. Buona prosecuzione di Feste Luca1 punto
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Queste sono le uniche due tipologie di alfonsino minuto coniate a nome di Giacomo II d'Aragona nella zecca di Bonaria. Fino agli anni '80 attribuite alla zecca di Villa di Chiesa, furono poi riclassificate dallo studioso Crusafont nella zecca di Bonaria, colle attualmente inglobato nella città di Cagliari e suo quartiere residenziale. Le due tipologie sono entrambe in mistura e si distinguono per la legenda al dritto e al rovescio: Mir 5 : D/ IACOBVS ARAGON ; R/ ET SARDINIE REX MIR 6 : D/ IACOBVS DEI GRA ; R/ ARAGONUM REX La tipologia aragonum rex é estremamente più rara e secondo lo studioso Mariano Sollai é coniata in un periodo antecedente, precisamente tra il 1325 , anno in cui arrivò sull'isola lo zecchiere Michele Ros e il 1326, anno in cui Pisa cedette definitivamente i diritti sull'isola agli Aragonesi. Infatti prima di tale data era ancora incerta la sorte delle armi e solo successivamente all'annessione ufficiale Giacomo II assunse anche il titolo di re di Sardegna. Con l'alfonsino d'argento, dal valore di 18 alfonsini minuti e coniato nella zecca di Villa di Chiesa si chiudono le emissioni monetali del primo re aragonese della Sardegna.1 punto
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Il Centro Studi Storico Archeologici del Gargano e l’associazione culturale Paleotech organizzano la prima giornata di studi nel Museo Civico di Mattinata: “Monete dei santi, monete dei vivi, monete dei morti”. La moneta ha avuto da sempre molteplici funzioni, è stata presente in ogni momento della vita (e anche del dopo-vita) degli uomini come strumento di scambio, mezzo privilegiato per la trasmissione di messaggi propagandistici, politico-religiosi, oggetto funzionale o simbolico da portare con sé nella sepoltura. L'analisi di queste molteplici funzioni sarà effettuata mediante il contributo di studiosi di diverse Università italiane, che presenteranno diversi casi di studio, con un'attenzione particolare ad esempi propri dell'ambito garganico e sipontino in età medievale. Inizierà i lavori Gianluca Mandatori della Sapienza Università di Roma, che si soffermerà sull’evoluzione della Vittoria alata, offrendo un excursus sul tipo monetale e cercando di definire quale fu il punto di passaggio in cui la Vittoria, ormai affiancata dai simboli cristiani, iniziò a essere identificata con un Angelo. Domenico Luciano Moretti, del Centro Studi Storico Archeologici del Gargano, parlerà sulla circolazione monetaria in età medievale sul Gargano proprio grazie ai regesti dell’abbazia di San Leonardo in Lama Volara a Siponto, giunti sino a noi grazie all’edizione del 1913 del Camobreco. Infine, Giuseppe Sarcinelli dell’Università del Salento, ci farà conoscere l’esito degli studi su alcune sepolture, di probabili pellegrini, ritrovate proprio a San Leonardo di Siponto. La giornata verrà introdotta da Michele Coppolecchia, presidente dell’associazione culturale Paleotech, che attualmente ha la gestione del Museo Civico di Mattinata. L’evento è patrocinato dall’Università degli Studi del Salento, dall’Ente Parco Nazionale del Gargano, dal Comune di Mattinata e dalla Società Numismatica Italiana.1 punto
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Forse e' proprio la "H" di HADRIANVS come tu stesso avevi ipotizzato al post #5. Ciao da Stilicho1 punto
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Grazie ilnumismatico, Guardate queste interpretazioni del Busto di Ferdinando II sui Tarì1 punto
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Buonasera, a proposito di falsi d'epoca, il mio 10 Tornesi 1857 Falso, in effetti in collezione ho messo prima uno falso del 57 e solo ora uno autentico, ne sono contento, si faranno compagnia.. ? Saluti Alberto1 punto
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S-T-U-P-E-N-D-O-!-!-!-!-!-! Complimenti per l'organicità della tua collezione!1 punto
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Straordinario Giuseppe, grazie! per restituire quella dimensione umana alla moneta, di quante storie umane è impregnata, occorre che ce lo ricordiamo sempre. La moneta, con tutte le sue sfaccettature, anche tecniche, secondo me è un pretesto per parlare di Storia, di storie di uomini, e tu devi essere un uomo davvero in gamba se mi permetti...Sinceri auguri per la tua salute, Un abbraccio, a rileggersi!1 punto
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Quasi da stampa da esporre o comunque da condividere, bellissimo !1 punto
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Credo che la legenda del primo lato sia piuttosto PAS, per PASSIO, dato che sono rappresentati gli oggetti della passione come in molte altre devozionali e tessere. Sul fatto del D P, non mi preoccuperei, questi oggetti spesso mescolavano latino e italiano, data la loro destinazione popolare. Lo stile mi sembra settecentesco ma potrei sbagliarmi...1 punto
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Ciao @Poemenius, grazie a te per il quesito. La risposta è la seconda: monete coeve ?1 punto
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Salve @Hirpini e a tutti quelli che vorranno intervenire. Questa contromarca è ancora un po un mistero per me perchè purtroppo è un mondo che devo ancora approfondire e quindi non riesco a dare un ‘ identità certa alla figura. Ogni opinione è preziosa per me. Con la moneta in mano si riesce a vedere un po di più una leggera curvatura centrale per questo dico cornucopia. Se avete qualche conoscenza sulle contromarche ( ovviamente esistenti in molti periodi storici) e volete donarmi il vostro sapere ne sarei veramente felice. Quì abbiamo una contromarca su una moneta di Tolomeo V e vorrei quindi sapere tutto quello che si puó a riguardo. Ovviamente se avete altre notizie riguardo alla moneta sono bene accette. Grazie. Davide1 punto
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taglio 2 euro cc paese lussemburgo anno 2004 tiratura 2.481.800 condizioni bb città trieste taglio 2 euro cc paese spagna anno 2010 tiratura 4.000.000 condizioni bb città trieste1 punto
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Buonasera, sono anche io uno di quelli che compra e colleziona falsi d'epoca, mi incuriosiscono molto, e poi come dice @gennydbmoney servono da studio, e come dice @Rocco68 sono degni di stare accanto a quelle buone, chiaramente ognuno è libero di collezionare ciò che vuole.. ? Saluti Alberto1 punto
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Su questa collina non meglio identificabile della Britannia, in data non meglio precisabile tra il 490 ed il 505, i Romano-Britanni forse guidati dal loro capo Ambrosio Aureliano, avrebbero affrontato e sconfitto duramente i Sassoni forse guidati da Aella, loro bretwalda e signore del Sussex . La Britannia era stata abbandonata dall'esercito romano nel 410 e, in un periodo piuttosto disordinato, stava subendo una sanguinosa conquista ad opera di Angli e Sassoni che si ritiene sia stata rallentata per almeno 50 anni dall'esito di questa battaglia : la conquista riprenderà poi, tuttavia, fino alla costituzione dell'eptarchia di regni Anglosassoni che relegherà i Celti-Britanni pressochè al solo Galles ed in parte all'esodo oltremare verso la penisola dell'Armorica, che diverrà da allora Bretagna . Unico 'cronista' contemporaneo di questi accadimenti, il monaco Gildas di Rhuys che nel suo "De excidio Britanniae" ci dice anche di essere nato lo stesso anno di questa battaglia : in cronisti e scrittori posteriori, la figura di Artù, leggendario eroe dei Britanni in lotta contro i Sassoni, verrà identificata in quella di Ambrosio Aureliano . I nuovi dominatori Sassoni ormai saldamente insediati nel'isola, alla monetazione romana lentamente scomparsa, sostituiranno inizialmente piccole monete in oro (thrymsas) e poi piccole e curiose monete(sceattas) in argento .1 punto
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Ma certo che falsificavano anche e sopratutto i nominali in argento, però lì il controllo era maggiore..... E anche il rischio.1 punto
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Una moneta di sicuro interesse, chiamata Alfonsino perché la sua coniazione è stata fatta a Villa di Chiesa, dopo l’autorizzazione dell’infante Alfonso, erede della Corona d’Aragona, che guidava la spedizione in Sardegna, anche se il re era Giacomo II. Dopo la conquista di Villa di Chiesa la guerra contro i Pisani si spostò a Castel di Castro (Cagliari), e qui che nacque sul colle di Bonaria un insediamento Aragonese, dove sorse anche la Zecca nel quale sempre con autorizzazione di Alfonso venne coniato l’alfonsino minuto.1 punto
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Un sincero complimento ad Anxur per la scheda peritale che, a mio modesto parere, è una innovazione nel campo numismatico. Sono d'accordo con gionnysicily che il metodo migliore per una Perizia/garanzia sia allegare alla scheda una foto HD formato A4 con tanto di firma del Perito. Ho sempre odiato le monete "chiuse con sigilli" ed ancor più le monete "slabbate" tanto di moda in questi tempi. Qualcuno dice che la moneta cambia nel tempo. Certamente cambia la patina, può prendere un colpo, però le caratteristiche principali non variano, sono l'equivalente delle nostre impronte digitali.1 punto
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Un consiglio che voglio dare a tutti è che quando si ha una moneta d'oro come la tua con molto lustro che acceca è di non fissarla troppo a lungo o ,se non si riesce proprio a smetterla ,di usare dei buoni occhiali da saldatore per salvaguardare la vista.1 punto
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E la stellina a 5 punte come l'hanno realizzata i falsari, sui falsi d'epoca dei 10 Tornesi del 1857.1 punto
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Medaglia superlativa, davvero molto affascinante. Complimenti1 punto
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Il "fratellone", l'alfonsino d'argento di Giacomo II, è però coniato in zecca di Villa di Chiesa, moneta tra l'altro di non facile reperibilità, classificata R3. Le ultime apparizioni in asta, sempre con importanti realizzi: 2 esemplari da Christie's nel 2000 1 esemplare Nac nel 2008 e stesso esemplare nel 2013 Altro esemplare Nac nel 2013 1 esemplare Titano nel 2016 1 esemplare Titano nel 2017 ..e una in vendita attualmente da un commerciante ..per un totale di 7 esemplari censiti in commercio in 20 anni, escludendo ovviamente quelli presenti nei testi1 punto
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Rocco io no riesco a tenerle sigillate, nella plastica sembra che soffrono....1 punto
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Corretto, alla fine del dritto c'è XXIII, ed effettivamente la moneta sembra proprio quella! Grazie!1 punto
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Ho capito di avere un giovane competitor sulla monetazione con "l'ombrellino".....inizierò a stare attento e guardarmi le spalle ? ?scherzi apparte, il Doppio Giulio del 1823 è sempre stato classificato R2, in buone/ottime condizioni il prezzo si eleva geometricamente rispetto ai BB, del resto come per tutte le alte conservazioni del'800.... anche in questo caso se c'è il prezzo....poi si può sempre migliorare ! ciao Daniele1 punto
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Senza bisogno di arrivare a questa cifra assurda, se l'avessi presa a 260€ 10 anni fa ed oggi mi offrissero i 1800€ che mi hanno chiesto a maggio, gliela venderei senza pensarci due volte, altro che vacillare per 8000€....1 punto
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concordo pienamente sulla ottima diagnosi di sequenza di vita del tondello: lavaggio incompleto della vecchia patina o comunque ripatinatura spontanea parziale, seguita da comparsa di pseudo-patina da acetato. Dico però la mia su come fare ora: considerando che la seconda patina è fittizia e che la moneta non è FDC, ma è pur sempre godibile, la metterei in un po'di acqua tiepida con sapone di marsiglia per 30 min, poi, delicatamente, la massaggerei con le dita, in modo da togliere gran parte o forse tutta la patina. La sciacquerei con acqua corrente e in seconda battuta con acqua bi-distillata (così non residuano sedimenti calcarei che la macchierebbero, specie se nella tua zona l'acqua è dura) e la asciugherei infine per contatto con carta bibula morbida. Avrai una moneta lucente, della quale apprezzerai la bellezza "briosa", non rovinata (queste manovre fatte con delicatezza non te al declassano ulteriormente) e che negli anni ripatinerà1 punto
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Io la patente non l’ho ancora presa, ma da sempre amo le auto Tra le più belle per me Miura e Stratos, entrambe nate dal genio di Marcello Gandini, poi la Lancia b24, che trovo di un’eleganza unica. Per la più brutta è difficile, sono davvero troppe?1 punto
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ESTO PERPETUA is the state motto of Idaho that appears on the back of the 2007 Idaho quarter. The words are traced back to the Venetian theologian and mathematician Paolo Sarpi, also known as Fra Paolo. The day before his death he had dictated three replies to questions on affairs of state, and his last words were "Esto perpetua" reportedly in reference to his beloved Venice and translated as "Mayest thou endure forever!" ("Che tu possa durare per sempre!").1 punto
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Ho guardato i libri in biblioteca, e la Zecca di Bonaria è una di quelle che in Sardegna non viene accettate da tutti gli studiosi, infatti il Piras nel libro "Le monete della Sardegna, 1996" riferisce che M. Crusafont i Sabater in suo studio ha provato l'esistenza della Zecca di Boniaria con lo studio di documenti dell'Archivio della Corona D'Aragona a Barcellona, accettando in pieno lo studio e anche lui attribuendo le due tipologie dell'Alfonsino Minito a Bonaria, Angelo Castellaccio nel libro "Economia e monete nel Medioevo mediterraneo, 2005" invece sostine una tesi contraria e controbatte lo studio del Sabater sulla esistenza della Zecca di Bonaia, appuntando su vari aspetti dello studio stesso, che vanno dagli Zecchieri alla produzione totale delle monete, concludendo che in questa Villa si siano recati gli zecchieri di Villa di Chiesa per redere conto all'Infante Alfonso e che in tale posto non sia mai stata attiva una Zecca, nell'ultima opera di Lucia Travaini "Le Zecche Italiane fino all'Unità, 2011" alla voce Bonaria, (scrive di questa zecca Monica Baldassarri) raccontando la storia della Villa stessa, poi fa presente lo studio di Crusafont ed elenca in quali opere questa zecca sia stata edita, con le conclusioni degli autori dei vari libri, lasciando al lettore una maggiore ricerca sull'argomento. A mio parere le obiezioni che il Castellaccio fa sullo studio di Crusafont sono molto fondate e quindi questa zecca potrebbe anche non essere mai esistita e visto che lo stesso Infante Alfonso aveva indicato Villa di Chiesa come l'unica Zecca che in Sardegna avrebbe potuto operare, e così in teoria fù fino all'apertura della Zecca di Cagliari con concessione Reale, ma d'altro canto per voler contrastare il potere economico che i Pisani del Castello avevano nel luogo fece sì che gli si costruisse una villa con mura e che quindi anche l'impianto di una Zecca per la produzione di moneta minuta che servisse alle compravendite giornaliere potrebbe essere stata necessaria propio per contrastare il potere economico Pisano e quindi rendere la moneta Pisana non più accettabile, introducendo un gran numero di monete Catalane atte a minare la solidità dei commerci del Castello, quindi come anche tante altre volte nella storia il nemico non si combatte solo con la spada. Purtroppo non sono riuscito a reperire lo studio del Crusafont e quindi a leggere quello che tale studioso ha scoperto ed esposto nel suo studio, comunque la bibliografia sull'argomento non è troppa e di difficile reperimento anche per farsi una vera e propia idea, quindi per ora rifaciamoci alle conclusioni che fanno di queste due monete coniate a Bonaria. Complimenti @marmo87 per le due monete, sono veramente belle e le impronte molto visibili, entrambe le legende leggibili, splendidi esemplari di monete Sarde, fano tornare indietro nella storia a quel periodo travagliato che fu la conquista della Sardegna da parte Catalano-Aragonese.1 punto
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Amici un saluto a tutti. Sono da poco iscritto al Forum e quindi Vi prego di scusarmi se sarò irrituale. Apro questa discussione nella speranza che la Vostra esperienza mi aiuti a portare avanti una ricerca storico/numismatica che mi appassiona particolarmente. Sono un non più giovanissimo ingegnere toscano con la passione della storia e, ovviamente dico io, della numismatica. Colleziono monete argentee italiane di grossa taglia dal 1600 alla Repubblica e nel corso degli anni sono giunto ad una collezione discreta per qualità e copertura composta di circa 150 pezzi. Il problema che sto affrontando deriva immediatamente dalla passione numismatica. Quello che collezioniamo è si un oggetto artistico, più o meno bello da vedere o prezioso di valore, ma è anche un pezzo di vita dei nostri avi. Noi le collezioniamo per il piacere di vederle, toccarle, etc. etc., per loro era uno strumento di vita quotidiana. Per farla breve, con il mio 120 grana del 1815 che cosa CI POTEVO FARE nel 1815? Il campo di interesse della mia ricerca è quindi il potere di acquisto delle monete. L'origine della mia ricerca è la lettura di una pagina del diario di Napoleone scritto all'Elba: (cito a memoria) ".... che la sedia non sia di qualità eccessiva, al massimo abbia il costo di 5 lire .....". Per cui in quel tempo 5 lire avevano il potere di acquisto di circa 50-60 euro odierni. Non è poco per una moneta. Ho cercato nella letteratura e nelle biblioteche italiane trovando solo cenni dispersi a tale argomento. Un buon lavoro, ma molto limitato è presente nel Tranfaglia Firpo (Volume I) relativo al prezzo di acquisto per grammo di argento nel primo medioevo. Da quanto mi risulta, per quanto possa sembrare strano, è molto più chiaro il valore di acquisto di un asse romano rispetto a quello delle monete argentee del nostro '600-'700. Ovviamente le cose cambiano dopo l'Unità essendo disponbili statistiche regionali e nazionali (utile leggere la Storia di Montanelli). Dopo quanto detto mi rivolgo a Voi per conoscere la Vostra opinione e sapere se siete in grado di indicarmi libri, documenti o qualsiasi informazione che possa aiutarmi nella ricerca. Tramite questi contributi mi propongo, tempo permettendo, di costruire una sorta di puzzle storico numismatico con il quale dare ai nostri amati oggetti del desiderio una valenza concreta. Ringrazio tutti per l'attenzione. Marco Testa [email protected]1 punto
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