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  1. Rocco68

    Rocco68

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/02/20 in tutte le aree

  1. Buon pomeriggio, quella che vi racconto è la Storia della 100 Lire Minerva 1968. La foto della moneta che posto è presa in prestito dal Web. La mia al momento non è con me. 1' Gennaio 1968 Giorno di gran festa in tutto il mondo, molti reduci da un pantagruelico Veglione, non una giovanissima Mamma alla sua prima gravidanza praticamente al termine del 9 mese. Giornata trascorsa in maniera felice e festosa, non senza un incalzante mal di schiena, fino all'imbrunire, quando all'improvviso si fanno sempre più insistenti gli eloquenti movimenti del bimbo in grembo, era arrivato il momento.. Ecco che parte l'affannosa ricerca dell'unico parente Automunito in un paese di poche anime e poche macchine, a circa 30 km dal primo ospedale, in un giorno di festa, e quando la maggior parte ha allegramente mangiato e bevuto.. ?. Si parte, in macchina la giovane mamma, il giovane papà, l'autista e le due nonne, materna e paterna. Arrivo in ospedale, un ospedale donato dalla Svizzera nel 1947 ad una Cittadina del Basso Lazio. Calorosa accoglienza da parte delle infermiere Suore, cure e coccole per la Mammina in attesa, visita dei dottori, inizio del travaglio, siamo alle ore 21 del 1°gennaio 1968, il giovane papà accende una sigaretta dopo l'altra nella snervante attesa, avanti e indietro tra corridoio e balcone esterno dove probabilmente albergava una coppia di pinguini date le temperature di quell'anno. Visto che si andava per le lunghe, il parente autista aveva nel frattempo fatto ritorno a casa, le nonne erano al caldo in reparto. Ma ecco che arriva il momento decisivo, ormai il 1°gennaio era passato abbondantemente da un quarto d'ora, 20 minuti, 30 minuti, 00,35 è nato.. ? 02.01.1968 ben 52 Anni fa, mezzo secolo abbondante direi. Dopo la presentazione del bimbo e rassicurato sullo stato di salute della giovane sposa e de figlioletto il papà viene invitato a lasciare il reparto.. Notte in sala di Attesa, ma ne valse la pena. ? Mesi dopo la 100 lire Minerva 1968 incontra il giovane papà, lo riceverà come resto dal macellaio, vedendo il Millesimo 1968 penso' bene di conservarla al figlioletto, dopo 52 La conservo ancora, riposta nella bomboniera del mio battesimo. Quel Papà e quella Mamma erano i miei. Papà non c'è più ormai da tempo, ma penso sempre a lui e al racconto della mia nascita. Appena potrò vi farò vedere la mia bomboniera e la Cento Lire del 1968. Saluti Alberto
    4 punti
  2. Bagattino veneziano, la sigla A Z indica il nome del massaro che può essere: Antonio Zorzi A Z 1536-1538 doge Andrea Gritti 1523-1539 Andrea Zorzi A Z 1555-1556 doge Francesco Venier 1554-1556 Agustin Zolio A Z 1675 doge Domenico Contarini 1659-1675 Alvise Zusto A Z 1634-1636 doge Francesco Erizzo 1631-1646.
    4 punti
  3. Il mio racconto sulle banconote coi dialoghi è stata probabilmente la scintilla che mi ha fatto scattare il pallino della scittura: tempo dopo sono stato colto da un'ispirazione improvvisa, una mattina qualunque a lavoro, e appena rientrato a casa ho cominciato a scrivere un'altra storia mentre ideavo anche un seguito per quello (dove la 50 circola in UE ed oltre, vedendo vari posti particolari e vivendo diverse avventure). In seguito altre ancora ne sono venute, su diversi argomenti. Ho scoperto che scrivere mi piace e che almeno per quanto mi riguarda "l'appetito vien mangiando": più scrivo più facilmente le trame cominciano quasi a stendersi da sole, come se i racconti si scrivessero da sè. Quindi, che te ne pare di andare avanti con le avventure del tuo centesimo? L'Europa è grande, e l'euro non circola solo in eurozona...
    3 punti
  4. Passato l'anno a festeggiare, non rimane con farvi tutti gli auguri di Buon 2020. Che sia foriero di monete, libri e studi.
    3 punti
  5. ... Direi che, quando si inoltra una richiesta, iniziare con "Buonasera/Salve/Ciao" e terminare con "Grazie" intanto aiuta a differenziare tra una persona educata e una maleducata... Michele
    3 punti
  6. Mi pare che il numero di dicembre non sia stato presentato:
    2 punti
  7. Buongiorno a tutti, visto che non mi sembra sia stato riportato, annuncio che l'11 e 12 Gennaio ci sarà il primo convegno dell'anno a Modena... Io ci sarò... https://ccninumismaticaitaliana.it/convegni-2-2-2-2-3-4/
    2 punti
  8. Vorrei fare i complimenti a tutti i possessori di piastre. Penso che questa discussione sia un punto di riferimento per la tipologia. Condivido con voi uno dei miei pezzi più rari anche per chi si sta avvicinando con passione a questa fantastica monetazione.
    2 punti
  9. DE GREGE EPICURI Sicuramente Teodosio. Sul rovescio, che va ruotato di quasi 180°, sembra di leggere SALUS.
    2 punti
  10. Quelle non comuni.... Saluti TIBERIVS
    2 punti
  11. Altro che il demone Krampus è privo di violenza: i bambini biricchini venivano sferzati con dei fuscelli o ramoscelli sulle gambe e sul posteriore. In alcune tradizioni oltre che subire un castigo fisico, i bambini monelli venivano rapiti e portati in catene a lavorare in miniere o addirittura erano mangiati dal demone. Oggi forse si sono perse o volutamente poste in oblio queste tradizioni, ma non sono altro che la trasposizione di concetti religiosi cristiani: i buoni riceveranno un premio mentre i malvagi dovranno essere puniti e soffrire per le loro cattive azioni. Non sembra famigliare ? Non ricorda vagamente il concetto di premialità/punizione per andare in paradiso /inferno ? Molto probabilmente il San Nicola, alias Babbo Natale, e il Krampus non sono altro che una semplificazione concettuale per i bambini che da ogni loro azione buona o cattiva deriva una conseguenza positiva o negativa.
    2 punti
  12. Particolarmente interessante e molto ben fatto e scritto il lavoro di Simone Ascenzi su Luigi Giorgi, operante a Tientsin e omonimo del più famoso "Raffaele Evaristo Luigi Giorgi", incisore del Regno d'Italia. A tale articolo è giustamente dedicata la copertina di Panorama Numismatico. Simone è una colonna di lamoneta.it, ed il lavoro qui pubblicato è stato indotto dal nipote dell'incisore (Alessandro Canossi, che proprio per dare il giusto riconoscimento al nonno si era registrato), sviluppandosi sul forum che viene opportunamente citato.
    2 punti
  13. Che le mani di Lorenzo uniscano...... non solo Venezia, ma idealmente tutto il mondo e tutti i numismatici.... “Ogni coppia di mani della scultura celebra uno dei sei valori umani universali: Amicizia, per costruire insieme sul futuro; Sapienza, per prendere decisioni reciprocamente vantaggiose; Aiuto, per cementare relazioni durature; Fede, per confidare nel proprio valore e cuore; Speranza, per perseverare in sforzi meritevoli; e l’Amore, lo scopo fondamentale per tutto.”
    2 punti
  14. Buon anno fratelli numismatici. Graziano
    2 punti
  15. Ciao a tutti, Sono alle mie prime piastre, mi sto appassionando a questo tipo di collezione da poche settimane. È interessante constatare quanto sia difficile trovarne due identiche tra loro :-). Ho letto Traina ma al momento non possiedo altri riferimenti bibliografici, cercherò di colmare la lacuna appena avrò modo e tempo. Ho letto tutta questa discussione e vi posto quelli che sono stati le mie prime piastre chiedendo un vostro contributo su grado di conservazione e particolarità : 1) 120 grana 1831 Taglio inciso al rovescio 2) 120 grana 1842 Taglio inciso al dritto, con il 2 della data più piccolo, nello scudetto 6 palline, Hier senza punto finale. Purtroppo ho dovuto ridimensionare molto le immagini, con inesperienza, spero siano sufficienti. Grazie a tutti e a @Rocco68 che mi sta introducendo in questo meraviglioso forum. Cordialità
    2 punti
  16. Buon pomeriggio a tutti amici del forum... condivido con voi uno dei miei ultimi arrivi in collezione, piastra da 120 grana di Ferdinando ll anno 1840 con il collo del 30 ducati...! Simpatica anche la conservazione visto e considerato che in alta non se ne trovano molte... saluti a tutti...!
    2 punti
  17. Cari Amici del Forum, in queste giornate uggiose, sto mettendo un po' di ordine alle mie monete ed affiorano i ricordi del passato. La moneta che posterò è modesta, non è un FDC, ma ha una storia, come la maggior parte di quelle che abbiamo in collezione e quando le riprendiamo in mano, si risvegliano, prendono vita e ti raccontano qualcosa. E questa ha una storia “simpatica”... il titolo potrebbe essere “ Ciccì e la Moneta Scomparsa”. Premessa: Ciccì era il Barbiere Siciliano appassionato di monete, grande amico di mio padre, fonte inesauribile di aneddoti, che ho già ricordato ( vedi il post # 10 “L. 5 1911 La Cenerentola degli Scudi ?” ). Ciccì il Barbiere arrivò alla Stazione una Domenica di Agosto, di ritorno dalle Ferie passate dai parenti in Sicilia. Giorno con caldo infernale, di quelli che l'aria sembra liquida, l'asfalto un mare di pece e nessuno che si azzarda a scendere in strada. Poveraccio, aveva viaggiato tre giorni su un treno “Accellerato” che fermava anche in piena campagna, perchè allora, anche le più piccole Frazioni avevano la Stazione. Eppure, era come sempre impeccabile: giacca e cravatta, capelli impomatati, baffetti “da sparviero” ed un sentore di Colonia che si era ormai impregnato sulla pelle. Mio padre era andato a prenderlo alla Stazione con uno scooter “Iso Moto”, residuato post bellico, lontano parente della Vespa, che quando doveva affrontare una salita, ansimava come una vecchia asmatica. Ciccì già dal predellino del treno si sbracciava: “ Cesco !( così tutti chiamavano mio padre ) Grandi acquisti e... una “ monetazza” pee tte... che ti piacerà !!” . Portato a casa, Ciccì disse: “ Adesso metto a posto le monete “bedde, bedde”, ma veramente “ 'nu bigiù” e domani vieni a prendere “ 'a monetazza!”. Con la curiosità del collezionista, mio padre “Cesco”, il mattino dopo si precipitò nel negozio e Ciccì, lasciando qualche barba e tagli dei capelli a metà, lo portò al piano sopra dove abitava, a vedere le monete. I suoi monetieri erano gli armadi dove teneva gli asciugamani per il negozio, la sua biancheria e i suoi vestiti, in ordine casuale e sparso, ma incredibilmente preciso ( per lui ! ). Però la “monetazza” per mio padre era incredibilmente sparita! Dopo aver aperto e svuotato tutti i cassetti, non si trovava. Affranto, si accasciò sul letto quasi piangente: “ E' colpa della Netina ( la donna delle pulizie ). Stamattina, l'ha vista, mi ha guardato storto e mi ha detto che è una cosa indecente.. con tutti quei cosi lì...fuori ed in bella vista! ! Chissà dove è finita! “ Il giorno dopo Ciccì, entrò ringalluzzito ne nostro negozio ( i miei avevano una Tabaccheria ? “ Cesco !! Guarda! “. Il malloppo che portava era inequivocabile: un paio di mutande di lana, di quelle con lo “sportello” ben ripiegate, ma di un giallo intenso “ di lana vecchia” ,pulite ma che non ispiravano molto...mia mamma inorridita si ritirò velocemente nel retrobotega. Con tocco d'artista le dispiegò sul bancone e tirò fuori la moneta dallo “sportello delle mutande”. Era un 20 L. LITTORE DEL 1927. : “ Cesco... nun la fa vedere a tuo figlio Beppino, che... è studioso, c'ha la faccia da Vescovo... quello diventa proprio un Vescovo! Assicurato! “ P.S: Non ho mai intrapreso la carriera ecclesiastica e non sono diventato Vescovo, la moneta però l'ho tenuta ed è quella che vedete in foto. Mi piacerebbe sentire qualche storia da Voi, a prescindere dal valore e dalla conservazione della moneta, perchè, questo umile tondello di metallo, se lo tenete in mano, racconta... Ciao Beppe
    1 punto
  18. Carissimi, di ritorno dalle (ahimè sempre) brevi ferie natalizie, condivido con voi questo nuovo ingresso in collezione regalatomi per Natale dalla famiglia (grazie ad una dritta del buon @fabry61 ); si tratta di un grosso coniato sotto il dogado di Giovanni Soranzo classificato Tipo 19 secondo il Papadopoli (perdonate le foto sempre di qualità assai artigianale): Al Dritto, per quel che son riuscito a leggere tramite occhio nudo, zoom da foto e lente d'ingrandimento, nella legenda al contorno leggo IO.SVRANTIO• / •S•M•VENETI• [“P” barrata]. Al Verso, il Redentore, con nimbo crociato, seduto in trono di fronte. Ai lati del nimbo, IC / XC Diametro e peso nel range corretto, assi 180°. Non vi trascrivo tutta la mia scheda di classificazione, ma vi pongo una serie di richieste per provare a togliermi dei dubbi di lettura e, soprattutto, anche di classificazione di conservazione del tondello. Al dritto vi sono due problemi per l'eventuale globetto che antecede IO e per quello che segue VENETI. Premetto che son ben conscio che non è una novità riscontrare libertà di interpunzioni nelle legende dei grossi, ma per pignoleria (da parte paterna) vi riporto il problema anche per sentire altre opinioni. L'eventuale primo globetto è posto in una parte della moneta assai povera come rilievo, con la stessa I molto piatta e la parte terminale destra della veste del doge quasi "fusa" bordo dentellato e, appunto, con l'eventuale globetto in legenda, che se fosse presente risulterebbe praticamente attaccato al lembo della veste del doge... Nel dubbio non me la sento di riportarlo nella trascrizione della legenda. Il globetto terminale di VENETI, per quanto piccolo a zoom sembrerebbe esserci, per quanto debba ammettere che ovviamente nell'effettuare questa operazione a schermo scende notevolmente la qualità della foto. A lente d'ingrandimento da 10x e 20x il globetto è si evidente anche se di dimensioni inferiori rispetto a quelli presenti in legenda, ma sicuramente non è un en esubero (spero sia corretto il termine) della dentellatura di contorno. Forse in fase di incisione per problemi di spazio (immagino io da completo ignorante) si sono trovati costretti a "ridurlo" pur di farlo entrare questo globetto?
    1 punto
  19. Gentile @Maxmat, hai inserito la tua richiesta nella sezione " Identificazione/valutazione/autenticità, la tua moneta NON ha bisogno d'identificazione, è un normale 2 euro supercircolato; la tua moneta NON ha bisogno di valutazione, in quanto finché reggerà l'euro varrà DUE euro; la tua moneta E' autentica, non hai bisogno di conferme. Al massimo potresti inserire i tuoi dubbi sulle monete in Euro, nella sezione dedicata a questa tipologia. Grazie saluti TIBERIVS
    1 punto
  20. Io che lo ho avuto in mano, sono perfettamente d'accordo con te. E non dico altro.
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  21. io un BB te lo do pieno. Capigliatura evidente e al rovescio la torre e le torrette presentano anche alcuni particolari. complimenti per iniziare hai fatto un bell'acquisto.
    1 punto
  22. Eh, lo so anche io @fabry61, ma mi son tenuto basso sulla valutazione perché chi si loda si sbroda
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  23. E' un bellissimo Soranzo che a mio modo di vedere supera il BB. Avendola vista in mano ti posso dire che fa sfigurare parecchie monete. E le tue foto non rendono giustizia?. Le monete d'argento si fotografano con sfondo rosso?. Giustamente non si può pensare al FDC, ma la moneta pur presentando alcune debolezze è quasi intatta (vedasi i bei rilievi). Piuttosto guarda il piede del Cristo, sembra quasi che abbia le dita....
    1 punto
  24. Le monete di "prova" del 5 cent francese sono delle pièfort, questo tipo di monete furono coniate appositamente con uno spessore maggiore rispetto le identiche destinate alla comune circolazione. In buona sostanza condividevano lo stesso diametro ma veniva utilizzato più metallo, a seconda della tipologia a volte pesavano anche più del doppio. Nel nostro caso le monete da 5 cent coniate a pièfort furono prodotte con 4 grammi di alluminio/bronzo, quelle destinate alla spendita pesavano 2 grammi. Tieni presente che non erano monete che si trovavano per caso o in circolazione, non erano una variante, venivano coniate in un numero limitato di pezzi per il mercato collezionistico. La differenza è visibilissima, purtroppo non ho trovato una foto che fa apprezzare lo spessore del 5 cent Marianne pièfort, ma giusto per farti un esempio va bene anche un'altra tipologia di moneta: A sinistra una normale e a destra una pièfort.
    1 punto
  25. Il problema un po' più serio è la classificazione che accompagna questa moneta: nei suoi trascorsi giri per il mondo, riuslta essere stata battuta all'asta della Casa Jean Elsen & ses Fils sa, che l'ha classificata (come da cartellino) con un TB (Trés beau), paragonabile ad uno nostro MB. Pur non volendo mettere in dubbio la professionalità della perizia, mi preme, avendo la moneta in mano, almeno evidenziare degli aspetti: - quelli che parrebbero tracce di usura da moneta circolata (zona bassa parte destra veste del doge, la I iniziale della legenda e la T di VENETI, visto anche il rilievo delle altre lettere mi portano invece a pensare che siano debolezze di conio; - a supporto di questa ipotesi, evidenzio che alcuni caratteri sono anche impastati, tra tutti la X di Dux - vi sono degli elementi non ben definiti, tipo la grossolana croce del vessillo e la crocetta sul braccio sinistro di San Marco (che a vista sembra addirittura presentare un globetto apicale, con la lente d'ingrandimento sembra invece come se fosse formata da quattro globetti "fusi" quasi a farla somigliare ad una croce a braccia rettilinee) - accenni di ribattitura della parte sinistra della barba e della aureola di San Marco Alcuni aspetti sopra evidenziati li ritrovo anche al verso, dove, secondo la mia modestissima opinione, non si sono impresse alcune lettere, alcuni globetti e il, di solito, ben definito piede sinistro del Cristo Appare invece molto bello il fondo di entrambi i versi, che chiamerei "rigato", e che è visibile ad occhio nudo. Alla luce di quanto evidenziato, dare MB a questo tondello credo sia veramente inappropriato, considerati i bei rilievi di dettaglio sia al D/ che al R/ almeno un BB secondo me lo raggiunge. Voi che dite? Grazie in anticipo delle Vs. risposte, e ancora auguri di buon anno nuovo!
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  26. Ciao, stilisticamente mi pare ricordi più Augusto, specie rifacendomi alla ritrattistica dei denari di Lugdunum. Approfitto che la tipologia da te postata è detto "tribute penny" in quanto usato per identificare le effige di Augusto in un passo biblico ( https://en.wikipedia.org/wiki/Tribute_penny ) Ciao Illyricum
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  27. Mi scuso anzitutto per aver aperto la discussione su un tema già trattato nel forum. Molto interessante la conferenza! Grazie!
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  28. Dovrebbe essere questa del link, ma è meglio che attendi una conferma da un altro utente più esperto in questa monetazione. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MOFIII/5
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  29. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MOFIII/5
    1 punto
  30. Per la prima volta, ci sarò anch’io. Ne ho sentito parlare molto bene da un caro amico. Tra l’altro, essendo io di Bologna, non ci metterò molto a raggiungerlo. Mi auguro vivamente di trovare un qualche bell’esemplare da poter aggiungere alla mia collezione filo-napoleonica (magari ad un buon prezzo ??)
    1 punto
  31. Molto bello l'articolo di Fabrizio Leali sul 1385 "annus horribilis " per la Zecca di Venezia . Leggendo l'articolo ci addentriamo nelle stanze della Zecca di Venezia e sembra di vedere l'operosità degli operai . odjob
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  32. 1 punto
  33. ma infatti nei primi acquisti, sicuramente farò affidamento a veri esperti. Senza far nomi ma sono a Roma, e sono stato ben consigliato da molti utenti, che ringrazio, verso chi rivolgermi per effettuare i miei primi acquisti, oltre a prendere libri
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  34. Accidenti capisco sempre peggio, che stia diventando sordo...? Allora la risposta è: se la moneta è autentica è stata coniata durante il periodo che si ricava come scrissi nel post precedente; se invece la moneta è falsa la cosa è più complessa, perchè ci sono due principali categorie di falsi, i falsi d'epoca, che erano destinati a frodare lo stato che emetteva questo tipo di moneta e i suoi utilizzatori e i falsi pefrodare i collezionisti. La prima categoria ha una valenza storica pittosto importante. Qui sul forum abbiamo dei veri esperti di falsi d'epoca. Questi pure sono stati coniati nel periodo in cui venivano coniati gli originali o comunque finchè la circolazione degli originali non si era esaurita. La seconda categoria, ovvero i falsi per frodare i collezionisti, può essere stata coniata dal cinquecento ad oggi... Immagino che la domanda successiva sia sul come distinguere gli originali dai falsi e tra i falsi quelli d'epoca dagli altri. La risposta è studio ed esperienza. E finchè non si hanno abbastanza di entrambi, il consiglio è di affidarsi a veri esperti. Arka Diligite iustitiam
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  35. Ciao @rommel88, la moneta non è bizantina ma di area veneziana, vedi il leone di S. Marco al rovescio. Dallo stile direi coniata tra il 1500 e il 1800. Purtroppo non saprei dirti di più, se non che se non ricevi risposta nella sezione identificazioni, potrai aprire una nuova discussione nella sezione dedicata alle monete di Venezia dove ti diranno tutti i dettagli possibili ed immaginabili di questa monetina.
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  36. Che ne sai, dipende dal mobile cui appartiene quel cassetto: magari è il mobile personale del principe di Monaco e quelle trovate dal nostro simpatico amico sono 3 Grace Kelly perfettamente conservate Anche se, a giudicare dall'avatar, mi sa tanto che non sentiremo mai più 'sto utente ?
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  37. vado per ordine la prima è Giustino II - Sear 365 visto che usi quello
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  38. Questa e’ una discussione che mi emoziona perché vedo qualcosa che ho cercato di trasmettere negli anni soprattutto qui su Lamoneta ma poi un po’ dovunque. Dal primo post ho pensato che la moneta fosse indubbiamente un aspetto tecnico, economico, storico ma che dietro alle monete ci fossero e ci sono degli uomini. E non può che essere così, le monete sono fatte da uomini, concepite da uomini, sono state utilizzate da uomini, sono studiate e collezionate da uomini e quindi l’uomo non può col suo io, con le sue emozioni, la sua passione, il suo partecipare e condividere, non essere considerato in numismatica ma anche su mezzi comunicativi come questo. E sempre parlai qui di emozioni, di fatti, di storie reali connesse al mondo Numismatico, uno spazio delle riflessioni, nel 2012 divenne una raccolta semplice di tutti i post fatti fino a quel periodo che trovate sul web, nella nostra biblioteca o nella mia pagina di Accademia.edu, furono stampate anche un po’ di copie in cartaceo da regalare come sempre ho fatto con tutto per divulgare, seguirono post più impegnativi e fortunati che furono poi pubblicati anche in un mio libro, poi abbandonai un po’ perché sono passati 11 anni e ho scritto tanto, veramente tanto, molto amici oggi non sono più sul forum e hanno abbandonato o vengono qui poco, alcuni non gradiscono questi spazi emozionali e interiori, credo che sbaglino, comunque vi seguo, vi leggo e apprezzo quanto scrivete, tenete alto quanto l’uomo sia importante in ogni ambito della vita, non può che essere così, quindi lasciate correre le emozioni e scrivete, sognate, estrinsecate divulgando questo mondo bellissimo qui o dove riterrete opportuno ! https://www.academia.edu/37481488/ONDE_NUMISMATICHE https://independent.academia.edu/MLimido Qui, per chi interessato al genere, trovate oltre Onde Numismatiche, altro tipo la “ la fine e’ il mio inizio “ o “ lupo solitario e stella nascente “ ...d’altronde chi e’ qui da pochi anni non può averli letti o seguiti ...Lamoneta ormai e’ uno scrigno dove puoi trovare di tutto e che e’ giusto non dimenticare e ogni tanto ricordare ...
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  39. Bella e rara variante nipo' ? In questa Piastra il busto ha un maggior rilievo rispetto al tipo normale e l'usura maggiore si concentra nei capelli sopra l'orecchio.
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  40. beh, è lo stemma del corpo: non è certo un'opera di grande fantasia su una moneta, ma va comunque rispettato
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  41. Buongiorno Paolo, anche nella mia il 5 ha la barretta corta. Saluti e buon anno nuovo Silver
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  42. Stai cercando di dare una spiegazione (peraltro del tutto soggettiva) a quella che molto semplicemente è una realtà di mercato, punto. La richiesta di queste monete consente al prezzo di attestarsi su questi valori. Così è... è così sarà fin quando la richiesta sarà minore, con conseguente ritocco del prezzo verso il basso
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  43. La foto precedente, in bassa definizione, è quella dell'asta. Ne aggiungo un'altra. Sono un pessimo fotografo, ma spero si capisca qualcosa.
    1 punto
  44. E' doveroso fare alcune considerazioni. 1- il prezzo dell'oro ultimamente ha avuto un impennata 2- un conto è il Marengo del Regno da Vitt.em.II° ( compreso quando era Re di Sardegna - il Collo Lungo ) ad Umberto I°, un conto è 3- l'oro di Vitt.Em.III° L'oro del punto 2 ( a parte certi millesimi ) è sempre stato considerato, in base alla tiratura " valore borsa" ( vedere le tirature notevoli ) Quello di Vitt.Em.III ha sempre avuto interesse numismatico ( tiratura media sui 20.000 pezzi con massimo il 20 L. 1912 con 59.000 pezzi ). Il 100 L. 1925 "Vetta d'Italia" ( tiratura 5000 ) è oltretutto una moneta che attira l'appassionato, così come i 20 L. "Araldica" ( millesimo più coniato 1905 - pezzi 8715 ). Pertanto non possiamo paragonare il valore di queste monete ai marenghi dei precedenti sovrani. Altra considerazione: di questi tempi conta molto la conservazione ( non sono d'accordo ma è così). Un comune marengo in conservazione FDC arriva anche a 400- 500 Euro (!) quindi il doppio del valore di borsa. Le monete d'oro di Vitt.Em.III, avendo già valore numismatico, in FDC si impennano... Ciao Beppe
    1 punto
  45. Rocco complimenti per l'occhio con cui sai "vedere" le monete. Un'altra curiosità sull'annata del 54. Secondo te è ribattuta o punzone riadattato?
    1 punto
  46. In attesa dei vostri ricordi legati alle monete, mi permetto di annoiarvi ancora una volta con una riminiscenza di quando ero bambino. La intitolo: “ Il Conte ed il Re capellone” Il Conte e “Cesco” (mio padre) erano due omoni con voce baritonale, occhi profondi e sempre in movimento, il tutto condito da un carattere sbrigativo e deciso che non ammetteva repliche. Si conoscevano da anni perchè il Conte era una persona di spicco nella Numismatica e quando si incontravano erano scintille. Per aggravare la sua figura già severa, a quel tempo mio padre decise che i “baffetti alla Clark Gable” erano fuori moda, ed essendo un grande estimatore di Gino Cervi, si lasciò crescere dei baffoni simili a quelli di Peppone nei film con Don Camillo. Il Conte si presentò a casa nostra all'ora di pranzo, con il solito fare baldanzoso ed ironico e apostrofò mio padre: “ Ohilà Stalin! Sei passato ai Soviet? Quello lì non era mica un capitalista come te...che collezioni monete !“. Mio padre incassò e si rivolse con un accenno a mia madre, che significava “ Butta i Tajarin...porzione molto abbondante!”. Il Conte onorò il pranzo e l'ottimo Dolcetto di Dogliani – produzione di mio nonno -, poi trafficò nel panciotto dove, da una tasca nascosta, tirò fuori un pacchetto confezionato con fogli di giornale, lo dispiegò sul tavolo e uscirono delle monete meravigliose. Io ero impaurito dalla presenza del Conte e stavo in disparte, ma quando vidi quella moneta enorme con l'immagine di un Re, non mi trattenni e la presi in mano esclamando: “ Ma è un capellone! “. Avendo paura che la facessi cadere, mio padre mi redarguì: “ Non toccare!! Vai a giocare a pallone in cortile! Vai !! “. Dal cortile sentii che i toni si alzavano, anche perchè mio padre si era innamorato di un L.5 1914 e, non avendo molta disponibilità economica, proponeva soldi più qualche moneta che aveva doppia. La “caciara” aumentava, quindi salii a casa a vedere cosa succedesse. Il Conte e mio padre erano in piedi e volavano anche parole “grosse”. Per fortuna la mia presenza calmò un po' gli animi, perchè non mi trattenni e sbottai: “ Ma..ma.. i Conti non dicono le parolacce!!!” . Il Conte scoppiò in una risata fragorosa che fu contagiosa per tutti. Mi accarezzò i capelli, che portavo rigorosamente corti, e schiarendosi la voce, mi disse: “ E' vero Beppino, nessuno deve dire le parolacce e per scusarmi ti dico che ti dò il Re Capellone a prezzo di costo e tuo padre mi pagherà quando potrà. Quella con la Quadriglia non posso, sarà per la prossima volta!” e rivolto a mio padre con voce altisonante: “ E tu Stalin...tagliati i baffoni e ringrazia tuo figlio che ha più buon senso di Te!” La moneta era lo Scudo da 6 Lire 1763 e con la sua storia, più la guardo, più mi piace. Ciao a tutti Beppe
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  47. Mi sa che ti stai complicando la vita, per capire se una moneta medievale è autenticata, non servono tante "analisi" ma molto semplicemente buone dosi di esperienza, conoscenza dovuta alla lettura di testi di riferimento, di pratica sul campo con materiale autentico, frequentazione aste, convegni ecc....ecc... Saluti TIBERIVS
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  48. Questo è proprio l'ultimo. A differenza di tutti i bottoni precedenti, questo, al rovescio non presenta la solita asola, ma invece c'è come un chiodino che attraversa una piastrina metallica. Il chiodino è ricurvo. Probabilmente il bottone vevina inserito facendo attraversare il chiodino appuntito attraverso la stoffa, poi si inseriva la piastrina al di sotto, e poi per mantenere il tutto, il chiodino veniva piegato. L'aquila raffigurata riporta all'iconografia delle aquile Sveve. Il materiale è rame ricoperto da oro zecchino. Le parti in rilievo consunte hanno perso la doratura. Doratura conservata e ben visibile nelle parti in incavo. Alcuni anni fà in una asta battuta da Artemide, c'era un bottone simile riportato come di epoca Sveva, ma purtroppo non ho il catalogo e non ricordo nemmeno il numero dell'asta. Se Pogo o altri utenti di questo forum hanno ulteriori informazioni su questo particolare bottone, sarebbe veramente gradito. N.61
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