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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/08/20 in tutte le aree
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Questa è decisamente una serata particolare e per questo merita una mia riflessione. Abbiamo passato l'anno facendoci un mare di auguri, inviandoci un oceano di abbracci ed auspicando tra di noi un cielo di serenità unita a tanta solidarietà. E proprio mentre guardo le belle monete di @favaldar, di @gixxer e leggo tutti i vostri sentiti commenti mi rendo conto di essere felice. Non tanto per il mio ultimo acquisto, ma per come è arrivato. E' una storia che merita di essere condivisa con tutti voi. Molte volte abbiamo parlato del collezionista solitario. E' una persona che non vedo parte di questo nuovo mondo numismatico, dove (in special modo in questo forum ed altri) si cerca di condividere, magari a volte errando, una passione comune attraverso consigli, letture, dialogo, risate e mi sia permesso... tanta voglia di essere parte dello stesso circolo. Tutto nasce dall'aiuto dato ad un giovane amante delle monete di Venezia ( @terkel ) che è stato fatto sentire subito nella propria casa. E proprio questo giovanotto durante uno scambio di idee, guardando e discutendo su un grosso di Giovanni Soranzo con il leoncino mi ha permesso in maniera per lui inconsapevole, di arrivare al mio primo importante acquisto del 2020. E' vero che si dice "chi semina raccoglie" o "dona e riceverai" ma mai mi sarei aspettato un regalo così grande. La morale è una sola: non ha importanza chi chiede, rispondete. Non ha importanza quanta fatica impiegate per aiutare, fatelo. Riceverete (prima o poi) sicuramente una ricompensa per i Vostri sforzi. Vi lascio per non diventare troppo sentimentale con la moneta che non sarebbe mai entrata nella mia piccola collezione se non fosse stato per la via indicata dal giovane amico. Grazie Mattia, ti sono profondamente debitore e riconoscente. Buona serata.4 punti
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Moneta arrivata vi posto le foto che non rispecchiano la vera bellezza mi spiace ma non so e posso fare meglio.4 punti
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Buongiorno a tutti! Questa solitamente non è la mia sezione in quanto colleziono principalmente euro monete. Essendo Napoleone uno dei miei personaggi storici preferiti ed anche molto interessato alla zecca di Venezia, ho deciso di aquistare recentemente questa moneta dopo lunga valutazione. Allego le foto fatte dal venditore in quanto quelle fatte da me non hanno una qualità paragonabile. La moneta dal vivo si presenta molto meglio che in foto, con dettagli ben definiti e una gran bella patina. Come detto precedentemente la moneta è stata coniata dalla Zecca di Venezia, anno 1812 (puntali aguzzi). Presenta un esubero di metallo nella parte tra ore 12 e 1 sopra la corona. Mentre nella parte frontale la scritta "NAPOLEONE" e la scritta "E RE" sono un pochino evanescenti causa conio stanco. In corrispondenza del bordo direi irregolare sono impresse le stelline in incluso. Secondo il mio parere si tratta di una moneta di alta qualità, tenendo conto anche della lunga durata in circolazione di tali monete. Peso della moneta 4,97g e diametro di 23,5mm Mi piacerebbe poter conoscere il vostro parere riguardo la moneta, un grande saluto a tutti e grazie anticipatamente per qualsiasi vostro intervento.3 punti
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Mi sembra che le risposte ti siano state date ampiamente, e vadano tutte in un'unica direzione, non so cosa si possa aggiungere ancora, se non, ma anche questo è già stato detto da molti, che una conoscenza approfondita della storia, quella vera, ti avrebbe permesso di interpretare le teorie di Fomenko per quello che sono, deliri di una mente disturbata che di sicuro non meritano tutta l'attenzione che gli stiamo dedicando. Ad ogni modo, domandare è lecito e rispondere è cortesia, e poiché le risposte le hai avute, credo anch'io sia tempo di chiudere la discussione. petronius3 punti
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labas vakaras In Russia, questo personaggio Fomenko ha riconosciuto come un pazzo pericoloso. Nei forum su storia, cultura, antichità, numismatica, tutte le persone hanno accettato di vietare di pronunciare il nome di Fomenko e di discutere delle sue sciocchezze. L'obiettivo di uno scienziato così clown è la popolarità. Qualsiasi dialogo sul delirio è benefico per un pazzo, questo lo rende popolare.3 punti
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Ieri sera ho consultato il volume Rassegna di studi Civico Museo Archeologico e del Civico Gabinetto Numismatico di Milano, anno 1986, fasc. XXXVII - XXIII, con il censimento delle trilline del pozzo di via Larga. Della tipologia del post non sono riportati esemplari, censite trilline di Frinco, Bozzolo, Passerano e Desana (molte tipologie). Guardando bene le foto della moneta, quello che rimane leggibile delle legende conferma sicuramente, come è stato già detto nei post precedenti, la zecca di Castiglione.3 punti
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Il paradosso è che stiamo cadendo noi nella trappola di Fomenko, ossia ci stiamo affannando a dimostrare che le sue tesi sono infondate; in realtà dovrebbe essere l'opposto, è questo tizio a dover dimostrare che il Colosseo è stato realizzato nel 1500 e che le monete romane sono tutte false e dissemninate dovunque da falsari ottocenteschi.3 punti
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Non c'è alcun spiraglio che sia un errore genuino... come è stato scritto più sopra sono le stesse procedure di zecca che rendono impossibile che una cosa del genere venga prodotta per sbaglio, e aggiungo che chiunque abbia lavorato in una qualsiasi azienda metalmeccanica dove sono presenti presse si metterebbe a ridere a pensare che una cosa del genere sia possibile. Questo tipo di famigerati "errori" hanno una genesi fin troppo nota, visto che nei primi anni dell'Euro sono state condotte indagini nella nostra zecca di Roma che hanno portato alla scoperta di numerori errori artefatti, fabbricati illecitamente nottetempo da alcuni operatori. Gli armadietti di queste persone sono stati perquisiti e sono saltate fuori centinaia di pezzi con errori di vario tipo (tra i quali il famigerato centesimo mole). La procedura di fabbricazione di tali "errori" prevedeva che un certo numero di essi fosse rilasciato nella normale circolazione, proprio per giustificare in un certo qual modo la loro liceità; è quindi per questo, e solo per questo, che molti di questi artefatti si trovano con segni di circolazione. Per quanto riguarda l'artefatto in oggetto, va subito sottolineato come chi l'ha prodotto abbia furbescamente inserito due conii di lato comune, guardandosi bene dal fare il contrario (ossia due lati nazionali) , in modo che sia impossibile risalire all'origine. Ho già visto sul mercato diversi di esemplari come questo, che sono stati assegnati alle zecche più disparate. Considerati i precedenti, sono abbastanza convinto si tratti di produzione del tutto "nostrana", questo senza togliere che sicuramente anche in qualche zecca estera ci si è divertiti ad arrotondare lo stipendio nottetempo. In ogni caso, è sicuro al 100% che sono artefatti, ripeto, è IMPOSSIBILE che una cosa del genere esca di zecca per errore.3 punti
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Un raro ed interessante hekte arcaico, in elettro, da Cizico . Qui il tonno, onnipresente emblema della polis, invece che accessorio, è parte integrante della figurazione del diritto essendo 'impugnato' per la coda da un infante nudo, forse Eracle . Passerà il prossimo 2 Febbraio in Num.Naumann 86 al lotto 155 .2 punti
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Resta sempre un MB, però sì è migliore. Per il resto la mia riflessione può servire a far capire quanto sia importante parlarsi, condividere, aiutarsi. Perchè senza di questo e te lo posso assicurare questa non sarebbe arrivata. Pensa ero lì che guardavo il grosso e sai che sotto ci sono le slide di monete guardate da altri utenti e come ho visto passare la foto, mi è venuto un colpo al punto tale che non riuscivo più a trovarla. Ho dovuto mettermi calmo e usare tutta la pazienza possibile per ribeccarla. Ho sudato freddo.2 punti
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La prima moneta del 2020 è il quartarolo di Giovanni Soranzo considerato R4 e di cui l'unica immagine possibile in rete era la Nac 108. della moneta purtroppo non ho i dati ponderali ed era finita in una sezione della baia al di fuori delle normali rotte che di solito frequentiamo. Al D/ + IO.SUPAN.DVX ( P tagliata) Al R/ + S.MARCVS (S coricate)2 punti
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Assegni storici, ne ho qualcuno anch'io ma pare non suscitino interesse nei collezionisti da quel che vedo. So di un tale che ne ha trovato un sacco (letterale )!!! ma non ha saputo gestirli convenientemente. Ho trovato questo scritto : Tempo fa ho chiesto all'archivio storico FIAT di chi fosse la firma abbinata a quella di Giovanni Agnelli. Non sapevano niente degli assegni ............. Risposta : in riferimento alla sua richiesta le segnalo che nel 1944-45 il Direttore Amministrativo di Fiat era il Rag. Camillo Ghiglione; ho trovato altri documenti coevi con la medesima firma (con specifica del cognome). Il rag. Ghiglione era già attivo durante gli anni ’30, ma non sappiamo in che anno ricevette l’incarico di Direttore Amministrativo. Archivio e Centro Storico Fiat Via Chiabrera 24/A 10126 Torino Se trovo altro te lo invio.2 punti
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Perché c'è chi prepara l'esca e aspetta il pesce che abbocchi. Su e-Bay posso mettere in vendita la mia biro per 1000 €... Ancora c'è chi dà retta alle offerte su quel sito? Nemmeno le aggiudicazioni sono affidabili, visto che sovente sono pseudo aggiudicazioni tra compari: ti vendo il mio cane da 10000 € e da te mi compro due gatti da 5000. Prima di comprare bisogna conoscere il mercato, e così distinguere l'onesto dal ciarlatano.2 punti
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ciao @azaad colgo la palla al balzo per postare una monetina di Siracusa ... nulla di splendido come la prima tua, ma particolare ... (e la particolarità è ciò che cerco sempre...) Costante II DOC 181 chiaramente riconiata su DOC 180 saluti2 punti
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Di cose assurde ne capitano tante, specie nel nostro paese, cosa vuoi che sia questa in paragone? Ciò non toglie che ci si può documentare su quello che è stato scritto e farsi delle opinioni personali su dati oggettivi, che ce ne sono, tipo il contingente coniato, assolutamente risibile per far fronte al fabbisogno della circolazione monetaria di un intero paese. Inoltre, come già più volte è stato scritto, la monetazione di VEIII aveva una controparte cartacea, e proprio quest'ultima svolgeva il vero compito di moneta (di nuovo, ci sono abbondanti discussioni con ampie dissertazioni in merito). La parte metallica, in particolar modo i tagli aurei o argentei di grande modulo, aveva più un ruolo celebrativo/rappresentativo (senza che mi ripeto: serie aratrice, o anche pezzi argentei come Littori, Elmetto et simila) Riguardo alle 20 lire, i "veri" soldi nelle tasche degli italiani (per chi li aveva!) erano le banconote nei tagli in allegato (da 10 Lire e 50 Lire), emesse al contestualmente alla controparte metallica per la celebrazione dell'impero.2 punti
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Io ho creato un file Excel semplice ma efficace, allego un estrapolato, spero possa aiutarti2 punti
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Buongiorno a tutti, vi comunico che la pistola mod. 34 e di conseguenza fondina e corregiolo (corregiolo era il laccetto di sicurezza che legava la pistola alla persona e per la precisione il corregiolo era passante sotto al colletto della divisa), è stata in uso all'Esercito Italiano fino al 1992, anno in cui gradualmente fù sostituita dalla Beretta PB 92 FS. Per informazione, il corregiolo oggi è sostituito dal laccio di sicurezza a forma di molla che assicura l'arma al cinturone porta fondina. Buona giornata a tutti e buon proseguo per per i bei ricordi.2 punti
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Si, certamente. Questo è un ducato preso privatamente da un inserzionista su ebay. Se ti posso dire, 350 per il Dandolo, 220 il tallero, 100 il ducato argento.2 punti
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Esistono diverse tipologie di monete: quelle del periodo bellico e postbellico emesse fra il 1916 ed il 1923 da città, circondari, etc ed anche emissioni private (ad esempio miniere o privati cittadini) circolanti ed accettate universalmente o quasi quelle emesse o per mancanza di circolante o durante l'iperinflazione emesse, oltre che da città, stati, province anche da banche autorizzate che possono variare da 1 pfennig ad 1 milione di marchi quelle solo per collezionisti (ad esempio, quelle in porcellana), ma credo che alcune in metallo siano circolate effettivamente e che possono arrivare a 1.000 miliardi di marchi In totale sono alcune migliaia. A queste, vanno aggiunti alcuni gettoni di trasporto che erano utilizzati come notgeld. Infine, ci sono i notgeld della seconda guerra mondiale, emessi dalla città di Münden. Come cataloghi, uso "Die Deutsche Notmünzen" di Walter Funck, acquistato nuovo in offerta (mi pare 50 o 55 euro contro i 69 del prezzo di copertina) e, per le emissioni in porcellana, il "Deutsche Notmünzen auds Porzellan, Steinzeug, Ziegel und Ton di Claus Wener. Non collezioni quelli cartecei, anche se me ne hanno regalato alcuni berlinesi. PS La capitale non ha mai emesso notgeld metallici, anche se mi risulta che i gettoni di trasporto per l'omnibus abbiano circolato come moneta, ma non so in quali anni (forse ci vorrebbe il catalogo di Peter Menzel).2 punti
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Ciao, rispondo con ritardo dal momento che non avevo modo di vederla su monitor grande, ma vedo che gli amici molto preparati mi hanno preceduto, incluso il puntualissimo "santo nikita" che ha approfondito la questione. Sulla sua scia, più che altro per curiosità, ho giocato con ombre e luci (per quello che il JPG permette) per vedere se il risultato ottenuto permetteva di interpretare meglio qualche indizio che usciva fuori... Il risultato è quel che è... Però posso dire che siamo decisamente lontani da uno spl. Da quel che si vede sembrerebbe avere la classica piega in otto parti (un segno col quadrato rosso in alto, ed uno verde in basso identificano quelle affiancate alla centrale), ma quello che mi lascia molto perplesso è la piega centrale, non solo per lo sporco raccolto nei bordi, quanto per la sensazione di assottigliamento della carta che sembra caratterizzare questa zona in maniera particolare. La stessa piega sembrerebbe comunque abbastanza importante intaccando la stessa carta. Precisando che si parla di sensazione, ciò è ulteriormente avvalorata dallo stato dei bordi in basso, con spigoli decisamente arrotondati e bordi maggiormente sciupati. Lo stato sembrerebbe più compatibile con la scala del BB che con lo Spl, con sospetto leggerissimo lavaggio e pressatura, dal momento che non si vede nessun indizio riconducibile ad alcuna consistenza della carta. Parlare di Spl implicherebbe: - Bordi nitidi e spigoli più precisi - Carta croccante (questo è un dettaglio assolutamente molto importante! se la carta è bella "stiracchiata", è un dettaglio che richiede immediata attenzione) - Pieghe poco profonde, al massimo piegata in due Per me 50€ sono troppi... hai fatto bene a lasciare! Hai di che consolarti con gli ultimi acquisti... Vedrai che un bello Spl o buon qSpl a prezzo giusto lo acchiappi.2 punti
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tra mille anni, quando gli archeologi troveranno migliaia di queste statuette, si porranno domande simili?!2 punti
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Gli slavi sono più complicati. C'è anche una componente pagana precristiana. In inverno, hanno invitato Babbo Natale, che avrebbe dovuto dare l'abbondanza l'anno prossimo.1 punto
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Caspita!! La tua è di qualità sicuramente più elevata. Bella la presentazione del modo del ritrovamento. Comunque è vero, il bello della numismatica è sicuramente condividere e aiutarsi nella ricerca. E poi conoscere nuovi collezionisti come il nostro terkel per me è una delle più belle cose del nostro hobby. Ciao a tutti.1 punto
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@gigetto13, in mancanza di @fran, provvedo io a dirti "grazie" e darti un "mi piace". E poi aggiungo anche un "buona serata!". HIRPINI1 punto
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Buonasera. Il grosso a cui eri interessato è parecchio usurato. Essendo un grosso tra i più comuni diciamo che in giro c'è ne sono di migliori, poi se c'è il prezzo la moneta non è ridotta malissimo. Però deve esserci il prezzo. Sopra i 50 euro non andrei, anzi starei ben sotto.1 punto
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Mi sembra interessante. https://www.ilpostalista.it/varie/varie_95.htm Un riferimento sul valore di mercato. https://scripofilia.it/it/cartamoneta/9713-italia-500-lire-1944-cartamoneta-emergenza-fiat-firma-agnelli.html1 punto
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Sono d'accordo; il tallero per il levante non è tra le monete meglio riuscite, ma soprattutto per l'immagine della Venezia muliebre che ha pochissimo rilievo e che anche la poca consunzione riduce, quasi sempre, il viso ad una bruttura. Diverso è il leone; hai scritto "fuori dagli schemi" e per me hai azzeccato in pieno il commento; non è un leone al quale la Serenissima ci ha abituato, è un gattone disilluso e sornione, ormai "addomesticato" che sembra stia aspettando la sua scatoletta di kitekat al pollo.1 punto
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1917 British India - Giorgio V° - Mezza Rupia Anche di questa mezza rupia esiste il primo tipo del 1911 denominato "pig", l'elefantino sulle vesti di Giorgio V° risultò troppo simile ad un maiale, sulle successive emissioni (1912-1936) l'animale fu modificato. Particolare di un pezzo del 1911 preso dal web a confronto con il mio esemplare del 1917.1 punto
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@Adney Lascia stare il carbonio... Non so dove abiti, ma potresti cominciare a studiare la storia della Tua città. E quando dico studiare, parlo studiare sul serio. Quindi comincia a leggere tutti i testi disponibili (e scoprirai che sono tanti) sulla Tua città. Poi comincia a cercare i luoghi, i palazzi, le case di cui parla la storia. Vai nel museo della Tua città. Leggi trattati di metodo storico. Vai negli archivi. Documentati. Quando penserai di conoscere la storia della Tua città, allarga il discorso alla Tua regione, poi alla Tua nazione e così via... Vedrai che già dopo un paio d'anni di impegno, molti dei Tuoi dubbi saranno spariti. Ecco una ricerca interessante che puoi fare riguarda la nazione che per simbolo ha il cavaliere del Tuo logo. Storia affascinante e praticamente sconosciuta qui da noi... Arka Diligite iustitiam1 punto
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Classical Numismatic Group > Triton XXIII Auction date: 14 January 2020 Lot number: 366 IONIA, Phokaia. Circa 625/0-522 BC. EL Hekte – Sixth Stater (10mm, 2.58 g). Head of African left, wearing necklace; to right, seal downward / Rough incuse square. Bodenstedt Em. 24; otherwise unpublished in the standard references. EF. Artistic style. Extremely rare, one of approximately eight known (only one noted by Bodenstedt). From the Jonathan P. Rosen Collection. Ex Roma XI (7 April 2016), lot 307. Estimate: 5000 USD1 punto
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stessa cosa che ha detto a me, con la differenza che mi ha consigliato di prenderlo, e di corsa, sul sito a quel prezzo (5 monete a 7,40€ ca. l'una, incluse le ss), per poi eventualmente prendermi lui quelle che non voglio tenere: quando un negoziante ti dice così, credo non ci sia nulla da pensare o aspettare1 punto
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Eccomi. Sono le 06:30. Alle prine note della sveglia sono in piedi. PizzaMargherita mi ha incaricato di proseguire con l'esposizione dei miei oggetti / memoria del periodo militaresco. Dal computer di casa invio il francobollo ricordo del 50° con Giorgio che sull'M 47 Patton brandeggia la mitragliatrice Browing 0.50 i Carri sono dei modellini in scala 1:35 che ho realizzato personalmente. Il mio carro era M113.1 punto
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Presente anche io alla Scuola di Fanteria di Cesano di Roma (detta anche "La tomba dei vivi" e "Scuola di Fantasia" ) 3°/2004 - C.le V.F.A. - Compagnia CCS - Btg. "M.O. Mattei" Ricordo bene lo scudetto mostrato qui sopra. @Hirpini io ai tempi ho usato l' AR70/90 e la mitragliatrice Minimi. (E anche le bombe a mano ovviamente, le SRCM) Saluti Simone1 punto
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Ci mancherebbe! Il mio primo riferimento rimane sempre in CNI, a seguire (per le monete papali) il Muntoni ed il Serafini (talvolta uso ancora il Berman) .- Talvolta però, non solo a livello cartaceo ma anche online, possiamo trovare dei lavori che hanno ormai superato i riferimenti fondamentali degli studiosi di monetazioni varie, e ritengo sia giusto prendere in considerazioni anche questi lavori che vanno ad integrare CNI, Muntoni e Serafini (parlo in questo caso di monetazioni medievali e papali). Secondo me è però importante che tali nuovi lavori portino qualche cosa di nuovo e non siano un mero copia-incolla di quanto già esisteva. Fare un riassunto di due o tre vecchi libri non ha significato, salvo per chi ha da fare una identificazione molto approssimativa di una moneta, tanto per sapere di che si tratta. Il discorso potrebbe diventare molto lungo, ma preferisco fermarmi qui.1 punto
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I’m sorry to say that I don’t know much about paper “coins.” I can say that my home state of Missouri issued round paper (cardboard) tax tokens in the mid-1930s (which presented some interesting difficulties). But that’s about all I know of round paper “notgeld.” From my coin-notebook, is my entry on this 1915 5-centime piece…. ------------------------------------- x: In the bad old days of one hundred years ago, the Kaiser’s army had tromped through Belgium to occupy parts of France. In 1915, one part of occupied France was the city of Lille, and this hard paper coin was a wartime expedient. (In photos it looks somewhat like a round bank note, and with its curving half-wreath looks to me as if its real home was Lille, Belgium—but apparently not.) Instead, again, it’s a five-centimes in blue-and-white paper coin for the French city of Lille in 1915, whose occupiers that year included the famous German fighter pilot Max Immelmann. Immelmann—whose namesake is the famous turn—flew air defense for the occupying Germans in Lille the year this 1915 5-centime piece was…printed. Immelmann’s aerial exploits that year earned him the nickname “The Eagle of Lille.” It was still very early in the war. (96) ------------------------------------------------ Again, I’m sorry I don’t have more…but I would very much like to learn some about Italian encapsulated coins. v.1 punto
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Scusate se cambio discorso. Volevo chiedervi se a voi sta bene il loro pakaging ... Per quanto mi concerne é assolutamente inadatto! Ricevo buona parte della monetazione sempre danneggiata... Le spese postali se le fanno ben pagare, e pertanto sarebbe ora di eliminare quelle odiose buste imbottite. Che ne pensate?1 punto
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Buonasera e Buona Epifania, nella calza ho trovato solo cioccolato, per fortuna niente carbone, ma nemmeno monete.. ? Per fortuna che ne ho qualcuna da parte, stasera posto Un Tornese Francesco I di Borbone anno 1827 Magliocca 478. Vi riporto quello che ho trovato sul web relativo agli avvenimenti del 1827. Come al solito riprendo delle notizie sia del Regno che esteri. Ve li riepilogo. Decreto del 28 Luglio 1827 con il quale Francesco I nomina 4 ufficiali dell'ordine di San Gennaro. La guerra de Los Agraviados in Spagna. Entrata in Carboneria da parte di Giuseppe Mazzini. La battaglia di Navarino nel porto del Peloponneso. SI ebbe nel 1827, la cosiddetta guerra de los Agraviados, una rivolta scoppiata in Catalogna e diffusa nella regione di Valencia, in Aragona, nel Paese Basco e, addirittura, in Andalusia, scatenata da chi considerava troppo timida la restaurazione assolutista condotta da Ferdinando[1], con particolare riferimento al mancato ristabilimento dell'Inquisizione.[2] Si raccolsero sino a 30.000 uomini armati, che giunsero a controllare gran parte della Catalogna ed alcune regioni del nord ed a costituirsi in governo autonomo. Il sovrano intervenne personalmente, recandosi a Tarragona, ove spense la rivolta e promise un'amnistia, salvo poi giustiziare o costringere all'esilio in Francia i capi della rivolta. Si constata quindi come Ferdinando distribuisse in modo piuttosto equanime la propria crudeltà, e come fosse un sovrano di polso: tanto che, quando egli venne a mancare, scemò la possibilità di controllare simili episodi, e si crearono le condizioni per le successive guerre carliste. Giuseppe Mazzini Laureato in Legge nel 1827, entrò l'anno appresso nella Carboneria, per conto della quale svolse una serie di delicate missioni segrete in Liguria e in Toscana La battaglia di Navarino fu combattuta nelle acque del porto del Peloponneso il 20 ottobre 1827, nel quadro della guerra d'indipendenza greca. Le flotte alleate inglesi, francesi e russe distrussero la flotta egiziana di Ibrāhīm Pascià, inviata in aiuto alle forze ottomane impegnate nella repressione greca. Saluti Alberto1 punto
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@Crine Sono 40 anni (troppi) che mi occupo di numismatica. E concordo con @sixtus78 , non ho mai e ribadisco mai visto un certificato di prima del 1909 che accompagnasse una moneta. Ne vedrei volentieri uno... Arka Diligite iustitiam1 punto
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Taglio: 5 cent Nazione: Andorra Anno: 2014 Tiratura: 860.000 Condizioni: BB Città: Milano1 punto
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Altro che il demone Krampus è privo di violenza: i bambini biricchini venivano sferzati con dei fuscelli o ramoscelli sulle gambe e sul posteriore. In alcune tradizioni oltre che subire un castigo fisico, i bambini monelli venivano rapiti e portati in catene a lavorare in miniere o addirittura erano mangiati dal demone. Oggi forse si sono perse o volutamente poste in oblio queste tradizioni, ma non sono altro che la trasposizione di concetti religiosi cristiani: i buoni riceveranno un premio mentre i malvagi dovranno essere puniti e soffrire per le loro cattive azioni. Non sembra famigliare ? Non ricorda vagamente il concetto di premialità/punizione per andare in paradiso /inferno ? Molto probabilmente il San Nicola, alias Babbo Natale, e il Krampus non sono altro che una semplificazione concettuale per i bambini che da ogni loro azione buona o cattiva deriva una conseguenza positiva o negativa.1 punto
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Buongiorno a tutti, Riprendo a condividere le nostre amate monete Napoletane. Oggi lo faccio con i Tarì giovanili di Ferdinando II : 1832 1833 1834 1835 e 1836 Noterete i molti difetti sulle superfici, tipiche delle prime emissioni. Tempo fa, Francesco77 ne aveva spiegato il motivo, per lui la causa era da attribuire alle impurità della partita di argento utilizzata per la coniazione.1 punto
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Chi non è disposto a pagare "sta roba" è meglio che si dia ad altro...1 punto
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Visto che il Munt 111 lo abbiamo visto, allego foto del Munt 112, da considerarsi "almeno" R3... Su acsearch c'è solo questo, Ex NAC 35. Michele1 punto
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La scitta VERIFICATO mi sembra corretta, mentre mi lascia qualche dubbio il nodo sabaudo, che dovrebbe essere più allungato, ma diciamo che se dovessi scommetterci un euro, lo scommetterei sull'autenticità. Ecco un timbro originale per il confronto Qui, invece, si racconta la storia della nostra occupazione del Montenegro e di queste banconote timbrate petronius1 punto
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Buonasera a tutti, la nostra domenica è sul finire, voglio salutarvi postando una meraviglia Napoletana, parlo di 1/2 Piastra da 6 Carlini. Anno 1799 Repubblica Napoletana, la moneta mi è stata prestata dal nostro Fratello @Rocco68, una vera miniera di opere d'arte su tondello, non finirò mai di ringraziarlo per la sua immensa disponibilità e pazienza. Le note storiche che riporto sono fonte Web. Parto con gli avvenimenti storici che hanno interessato proprio Napoli ne 1799 e l'epilogo della messa a morte di tante figure storiche, e poiché la figura femminile sulla moneta rappresenta la allegoria della libertà, approfondiamo con alcuni passaggi un altra figura femminile.. La Pimentel.. E un breve cenno a Cuneo che ha il primato degli assedi subiti, tra questi anche uno nel 1799. Nel 1799, nel Regno di Napoli, governano Ferdinando IV di Borbone e sua moglie Maria Carolina, l’uno con superficialità, l’altra con cattiveria. Non a caso si dirà che “il vero re è la regina”. Il popolo, specialmente nella città capitale del Regno, è morbosamente legato al re e accoglie, pertanto, con diffidenza le prime esperienze giacobine nate anche sull’onda della rivoluzione francese. Poi, con l’arrivo del generale francese Championnet prende forma l’idea della repubblica e si dà vita ad un governo, che dura in carica solo sei mesi. Presto, infatti, l’idea repubblicana affoga nel sangue della repressione e nell’odio covato dalla regina Maria Carolina contro ogni anelito di libertà. La Repubblica napoletana del 1799 è il racconto di uno spaccato di storia tra riformismo e utopia, tra passioni e speranze, tra cronaca e documentazione. E del racconto di sei mesi epici sono protagonisti lazzari ed intellettuali, preti e nobili, popolane e castellane. Insieme al Vesuvio, a San Gennaro e a Sant’Antonio, testimoni o protettori di tutti gli eventi. Fino al tragico epilogo di Piazza Mercato, luogo in cui Ferdinando IV, consuma la sua vendetta, mandando al patibolo Eleonora Pimentel Fonseca, Mario Pagano, Vincenzo Russo, Gennaro Serra di Cassano, Michele Marino insieme ad altri innumerevoli martiri, provocando “un’ecatombe, un macello di carne umana, che ha stupito il mondo civile e reso attonita e dolente tutta l'Italia. La Pimentel. Scarse sono le notizie sulla vita e, soprattutto, sulla conversione delle ideologie, tra il 1789 ed il 1793 si sa, tuttavia, che all'arrivo della flotta francese a Napoli, nel dicembre 1792 per il riconoscimento della neonata Repubblica francese, Eleonora è tra gli ospiti dell'ammiraglio Latouche Treville unitamente, tra gli altri, a Carlo Lauberg, Emanuele De Deo, Antonio Jerocades è probabile che l'attenzione poliziesca sulla De Fonseca si sia appuntata proprio a seguito di tale frequentazione, ma di certo già nel 1794 il suo nome risulta iscritto tra i "rei di Stato" per aver parteggiato per un tentativo di rivolta giacobina interrotta con la condanna a morte dei colpevoli (tra cui il sopra citato Emanuele De Deo). Già bibliotecaria della regina Maria Carolina d'Asburgo-Lorena, con lei aveva tuttavia frequentato i salotti degli illuministi napoletani, in un primo tempo sostenuti dalla stessa sovrana. Forte fu il legame tra le due donne, ma si interruppe drasticamente con il sopraggiungere, dalla Francia, delle notizie che facevano conoscere i drammatici sviluppi della Rivoluzione e, segnatamente, la morte della sorella Maria Antonietta. La regina, che sosteneva il dispotismo illuminato, si sentì tradita da quei circoli che con lei avevano lavorato per una monarchia moderna e che ora propugnavano l'avvento della repubblica, e li combatté inflessibilmente, spinta anche dall'odio verso i giacobini responsabili della morte della sorella. Nel 1797 venne sospeso alla Fonseca il sussidio mensile di dodici ducati concessole nel 1785. Ancora scarse sono le notizie biografiche nell'anno 1797 ed il suo nome ricompare, nell'ottobre del 1798, quando Eleonora fu incarcerata con l'accusa di giacobinismo. Nel gennaio 1799, conseguentemente ad un armistizio firmato a Sparanise tra il rappresentante del Regno ed i francesi, che si stavano avvicinando a Napoli, fu liberata dai "lazzari", che, facendo evadere alcuni delinquenti comuni, liberarono anche detenuti politici. Annotata, in abiti maschili, tra coloro che il 19 gennaio si impossessarono di Castel Sant'Elmo per preparare l'arrivo alle truppe francesi, il 22 gennaio del 1799 era tra coloro che proclamarono la Repubblica Napoletana ed il 2 febbraio usciva il primo numero del "Monitore Napoletano", periodico bisettimanale, di cui era diventata direttore il 25 gennaio. Pur essendo ovviamente giacobina non esitò a scontrarsi con i francesi in occasione di comportamenti men che corretti e, conscia della responsabilità che gli intellettuali si erano assunti con l'istituzione della Repubblica, non esitò anche a sottolineare tale condizione: "La plebe diffida dei patrioti perché non gl'intende..." Condannata a morte, venne impiccata, a 47 anni, insieme al principe Giuliano Colonna, all'avvocato Vincenzo Lupo, al vescovo Michele Natale, al sacerdote Nicola Pacifico, ai banchieri Antonio e Domenico Piatti. Oltre i predetti venne giustiziato il 20 agosto 1799, per decapitazione a soli 27 anni, Gennaro Serra di Cassano, nella storica Piazza Mercato. Salì al patibolo, per ultima dopo aver assistito all'esecuzione dei suoi compagni, con coraggio. Le sue ultime parole furono una citazione virgiliana: "Forsan et haec olim meminisse iuvabit" A testimonianza dello spirito plebeo, fedele alla monarchia, che si contrapponeva all'esperienza della Repubblica napoletana del 1799, si diffuse dopo la morte della Fonseca una satira anonima che così recitava: «A signora 'onna Lionora che cantava 'ncopp' 'o triato mo abballa mmiez' 'o Mercato Viva 'o papa santo ch'ha mannato 'e cannuncine pe' caccià li giacubine Viva 'a forca 'e Mastu Donato! Sant'Antonio sia priato» 1799: Cuneo assedio da parte delle truppe austro-russe comandate dal generale Melas. La città è già occupata dai francesi; proprio questi ultimi sono costretti alla resa e lasciano Cuneo il 4 dicembre per rientrarvi dopo la battaglia di Marengo (1800). Saluti Alberto1 punto
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