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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/12/20 in tutte le aree
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Buongiorno a tutti amici lamonetiani e buona domenica! Quest'oggi vorrei condividere con voi la gioia del mio ultimo acquisto. Come da titolo, si tratta di un 2 lire del 1813 di Murat. Personalmente, tra tutte le monete del buon Gioacchino, questa è una di quelle che apprezzo meno come eleganza del ritratto. Secondo il mio modesto gusto estetico, ad esempio, il 12 carlini, il 5 lire e i grana (2 e 3) sono molto più affascinanti. Tuttavia, come l'ho vista ieri al convegno di Modena, me ne sono immediatamente innamorato! E sapete meglio di me che quando si ha il cosiddetto "colpo di fulmine", non c'è santo che tenga Ecco, quindi, la mia prima moneta del 2020! Ovviamente attendo vostri pareri/opinioni in merito. Mi scuso fin da subito per la qualità non eccezionale delle foto...6 punti
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Ciao @Litra68, I miei propositi per il nuovo anno sono ancora lunghi dal "prendere forma". Ma qualcosa di più bello sta succedendo ultimamente.... Sto mettendo in Collezione più Amicizie che monete. E questo mi piace molto. ?4 punti
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Sono pochi, a mio parere, i rovesci di denari Imperiali davvero impressionanti ( a differenza dei denari Repubblicani), perché il protagonista assoluto doveva essere il Cesare, non il rovescio). Tra questi, a mio avviso quello che segue: raffigura il figlio di Domiziano morto in culla e di cui non sappiamo quasi nulla, rappresentato/deificato tra le stelle, forse il grido di dolore di un (pur assai controverso) neo padre...3 punti
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Già, bellissimo esemplare. ne ho censito uno passato su ebay.com qualche tempo fa veramente eccezionale: L’anno scorso ero molto tentato di acquistare un esemplare bucato ma ho deciso di aspettarne uno migliore. Ecco qualche altro pezzo dal web: Trovo curioso come il Muntoni non abbia censito questo conio. Un altro baiocco molto interessante è il Muntoni 21, del quale non ho mai censito immagini o passaggi in asta. Lo ritengo di dubbia esistenza. È composto dal dritto con stemma piccolo e rovescio con cartella, ecco una ricostruzione:2 punti
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ciao la mia, in condizioni più brutte, la pagai molto di più, ormai decenni fa; ottimo acquisto2 punti
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@lacivettadiatena Stai tranquillo: hai fatto un acquisto ad un prezzo onesto di un pezzo superbo. Goditelo in santa pace e non stare ad arrovvellarti dietro statistiche ed elucubrazioni varie...2 punti
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Buonasera, GLORIA ROMANORVM ? (Valente, Valentiniano I, Graziano, Teodosio Magno, Valentiniano II, Arcadio) Sentirei volentieri @Stilicho e @DAVIDE1982 HIRPINI2 punti
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La classica testa elmata di Roma rappresenta il soggetto di dritto per eccellenza della monetazione romana repubblicana, stilisticamente magnifica in certi casi o, all'opposto, resa sul tondello con fattezze che, in certi casi, rimandano più al Guernica di Picasso piuttosto che all'arte classica. Questa particolare fase è quella che il Grueber identifica con la “serie 2” del periodo VII della zecca di Roma (102-92 a.C. secondo il BMCRR). La serie comprende otto tipologie di denari (varianti escluse): 99-95 a.C. L. Postumius Albinus (BMCRR 1129-32) http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G112/1 L. Opimius (BMCRR 1133-35) http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G275/1 M. Opimius (BMCRR 1137-39) http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G276/1 Sex. Iulius Caesar (BMCRR 1140-42) http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G239/1 Q. Marcius Philippus (BMCRR 1143-44) http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G260/1 94 a.C. M. Caecilius Metellus (BMCRR 1145-47) http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G173/1 Q. Fabius Maximus (BMCRR 1157-58) http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G52/2 C. Servilius [Vata] (BMCRR 1166-70) http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G303/1 Sempre secondo il Grueber le prime quattro di queste emissioni sono accomunate oltre che dallo stile del dritto anche da un simbolo dietro la testa di Roma (apex per Postumius Albinus, corona per L. Opimius, tripode per M. Opimius, ancora per Iulius Caesar). Il denario di Marcius Philippus invece non presenta simboli dietro la testa ma medesimo stile di Roma, viene poi giustamente segnalato un dettaglio, rappresentato dalla presenza di una stella sul paranuca dell'elmo. Le tre rimanenti infine presentano medesimo stile di dritto e presenza della stella sul paranuca, ma rovesci differenti che “rompono” il tipo più tradizionale di divinità in biga o quadriga. Secondo il Grueber i tre magistrati C. Caecilius Metellus, Q. Fabius Maximus e C. Servilius sarebbero i tre membri del medesimo collegio di tresviri, probabilmente intorno all'anno 94. Vediamo ora la ricostruzione del Crawford: 131 a.C. L. Postumius Albinus (Cr. 252/1) L. Opimius (Cr. 253/1) M. Opimius (Cr. 254/1) 129 a.C. Sex. Iulius Caesar (Cr. 258/1) Q. Marcius Philippus (Cr. 259/1) 127 a.C. M. Caecilius Metellus (Cr. 263/1) C. Servilius Vata (Cr. 264/1) Q. Fabius Maximus (Cr. 265/1) Nella ricostruzione del Crawford lo stile, che oggettivamente è inconfondibile, appare sui denari ad anni alterni. Le emissioni del 130 a.C. ad esempio (la 255-256-257/1) presentano uno stile diverso, non certo tra i più raffinati, ma ben distinguibile da quello con Roma dal capo allungato e fattezze mascoline. Ma c'è di più, in questo periodo ha indubbiamente operato un incisore (o più di uno della “medesima scuola”) che è riuscito a toccare livelli così bassi di stile da essere riuscito a creare un qualcosa comunque in grado di emergere e risultare quindi, a mio parere, molto molto affascinante... il bello del brutto. La mano di questo "Picasso romano" è rintracciabile in molti conii di quei denari che il Grueber include nelle serie 2, VII... ma forse non solo. Penso possa essere interessante provare ad approfondire un po' la questione, sia in termini di ricostruzioni delle sequenze che di considerazioni propriamente stilistiche.1 punto
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https://www.cronacanumismatica.com/il-rovescio-dei-5-centesimi-spiga-e-di-benedetto-pistrucci/1 punto
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Condivido con voi un recente ingresso in collezione, passato quasi inosservato su ebay Una delle date più difficili tra gli scudi di Carlo Felice, e quella con la maggior quotazione. Conservazione così così, ma per questo millesimo va più che bene1 punto
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Ciao @gixxer Non è un soldo ma una gazzetta o 2 soldi anonima. Come puoi vedere riporta: + SANTVS MARCVS VENETVS con leone di S.Marco stante a sx + IVSTITIAM DILIGITE . con la giustizia seduta su 2 leoni. La gazzetta anonima fa parte della legge del 21 giugno del 1539 (le prime si distinguono per la lettera A all'esergo o B). Tali coniazioni continuarono per tutto il periodo dogale veneziano. Mistura argento con titolo 0,398, grammi 0,96 mm 20 circa. La tua, a prima impressione, fa parte delle prime coniazioni. Sicuramente non è un falso. Ciao e buona serata1 punto
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Povero! Sembra un Chierico Salesiano! Lui che ha spezzato il cuore a migliaia di donne... ?1 punto
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Speriamo prima o poi di riuscire a trovare qualcosa di scritto che ci possa indirizzare. Intanto pubblico una panoramica dei miei grani 88-92, alcuni dei quali (1788) senza punto dopo il 12 (come l'esemplare riportato sul Manuale; in altri esemplari, invece, il punto c'è), altri con il doppio punto, altri ancora (1791 e 1792) con un singolo punto ma messo in alto.1 punto
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Grazie per la collaborazione e per la precisazione che ha determinato la chiusura della lavorazione alla scheda in oggetto.1 punto
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Ragionare e approfondire va benissimo ma instillare dubbi oltre il necessario credo che porti al risultato che nessuno compra più niente così sta in pace con se stesso che di sicuro non è stato fregato. Collezionare monete (e non tappi di bottiglia) significa appassionarsi ad un pezzo, magari spendere anche oltre la sua quotazione risaputa se quel dato pezzo piace particolarmente o serve a completare una collezione. E' come innamorarsi di una donna con un difettuccio fisico: lo sappiamo che ha un difettuccio ma scegliamo di non vederlo e di superarlo perchè lei ci piace e siamo disposti a "perdonarle" tutto. Almeno per me collezionare è soprattutto "cuore" e non solo "cervello" altrimenti più che ai tappi di bottiglia mi sarei dato ai sistemi del Superenalotto....1 punto
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Siamo nani sulle spalle di giganti...oggi la gente fa la fila per vedere una banana appiccicata al muro con lo scotch, e la chiamano arte...1 punto
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riducile con l'app file minimizer pictures by Ballesio oppure giri le foto a parente o amico via WA e poi te le fai rigirare. Ma voi ragazzini avete problemi tecnologici? Come diciamo a Genova, mi me tastu pe' vedde se ghe sun!1 punto
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@pizzamargherita, un buon intervento, cordiali saluti al Sergente. @417sonia, bellissime fotografie, quelle di gruppo mi emozionano molto, il tuo povero commilitone è un sosia perfetto di un mio amico. ….. Riguardo ai fregi e al baschi, ho pensato di postare un utile pro-memoria: Decreto Ministro difesa 25 luglio 2012, n. 162 - "Regolamento recante individuazione delle denominazioni, degli stemmi, degli emblemi e degli altri segni distintivi delle Forze armate, compresa l'Arma dei carabinieri, in uso esclusivo al Ministero della difesa, ai sensi dell'articolo 300, comma 4, del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66". (Supplemento ordinario n. 186/L alla Gazzetta Ufficiale 25/09/12 n. 224). I fregi sono la simbologia che individua Armi e Corpi dell'Esercito, sui diversi copricapo in uso. Si applicano su tutti i tipi di copricapo, ad eccezione del fez da bersagliere, del berretto per Uniforme di Servizio e Combattimento e del berretto di lana. I fregi sono di disegno diverso, a seconda del copricapo sul quale vengono portati. Ricamati o metallici in color oro si applicano, centrati, sul davanti del berretto rigido, cappello alpino, chepì. Sul basco, invece, i fregi sono in metallo argentato e vengono portati in corrispondenza della regione temporale sinistra. A questa regola fanno eccezione gli ufficiali generali nel grado di Brigadier generale e Maggior generale che portano il fregio relativo sempre argentato ed i Tenenti generali che lo hanno sempre dorato. Esistono poi versioni in plastica nera (per la truppa) ed oro (Ufficiali, Marescialli, Sergenti, Volontari) dei fregi delle truppe alpine, da portare sul berretto da montagna (fregio di dimensioni ridotte), o sul cappello alpino. I fregi ricamati vengono utilizzati con il berretto rigido ed il cappello alpino degli Ufficiali, Marescialli, Sergenti e Volontari con uniformi ordinarie (Invernale ed Estiva) e, sul solo berretto rigido, con uniformi da cerimonia e derivate. Il loro uso, obbligatorio con le uniformi da cerimonia e derivate, è facoltativo con le uniformi ordinarie e, nel caso, sono sostituiti dai corrispondenti fregi metallici dorati. I fregi da basco, sono costituiti da un emblema in metallo argentato satinato, montato su un cerchio pure metallico ma lucido. I fregi la cui forma è già riconducibile ad un cerchio, ne sono sprovvisti. ….. Mi piacerebbe leggere regolamenti del passato, magari risalenti al Regno e al Ventennio. Ma anche i più recenti. Qualcuno ne sa qualcosa? Buona domenica a tutti Hirpini1 punto
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No, ho visto solo quella scritta che ho postato sopra. Non ho codice di spedizione, nè mai di conferma. Non so se arriverà. Però lo stato dell’ordine è quello e non ho rimborso sulla carta. Però ieri era sabato e oggi è domenica. Magari domani cambia tutto. Io però nell’indirizzo ho scritto ITALIA grosso così. Non so se cambi.1 punto
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Premetto che sono solo un semplice appassionato e assolutamente non un esperto. Onestamente, in questa moneta non riesco a vedere nulla che mi aiuti almeno a provare a identificarla. Auguro una buona domenica a tutti. Stilicho1 punto
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per completare la tua "carellata " manca questo tipo di Dritto che almeno io ho cnsito solamente con il rovescio "a cartella"... Daniele1 punto
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Buona domenica a tutti, Pietro, ho rifatto le foto del mio mal ridotto SICILIA, dal dritto e dal rovescio non si riesce a capire se sia stato coniato su un tondello fuso..... Ma dal taglio....1 punto
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Ciao. Concordo. Le mie considerazioni - checchè qualche cervellone possa pensare – riguardano attraverso il prezzo naturalmente la qualità, ma in particolar modo la numerosità delle ‘civette Kroll 8; Dewing 1591-8; SNG Copenhagen 31’ che saranno proposte nelle aste del 2020. Decenni fa avevi forse la possibilità di scelta tra 42 esemplari di una stessa asta? Sai quanti esemplari sono stati presentati nelle aste della Roma Numismatics nell’anno trascorso? Più di 400. E mi riferisco esclusivamente alle ‘civette Kroll 8; Dewing 1591-8; SNG Copenhagen 31’, sia ben chiaro.1 punto
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Online non saprei Nella casa editrice classica diana per pochi euro puoi comprare il catalogo dei trachy scritto da Alberto trivero rivera, e li se ne parla ampiamente Ciao1 punto
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Ho letto velocemente, intervengo solo per ricordare e affermare che: i simboli dei coniatori nei Tari di Filippo IV sono solo e sempre prima di PHILIP; questo esemplare non mi era sconosciuto...lo avevo notato in una asta tempo fà....forse anche su FB....ma è una cifra della data. Il Tarì in questione sembra avere un grosso punto e la V in senso orario alla legenda, come uno di quelli che ha postato @gennydbmoney Riguardo ai 9 Cavalli....il discorso cambia..... simboli, numeri e lettere.....prima a seguire legenda, poi sotto, poi avanti busto.....1 punto
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Verissimo @Scipio, non mancano conii che hanno davvero molto in comune con quel tipo di donna che Jacovitti era solito disegnare quando toccava tematiche diciamo più "frivole". A mio parere più che con i denari degli Opimii trovo similitudini con quelli successivi (Cr. 263-264-265/1)... e ancora di più con l'Apollo di quel denario che il Gruber associa al 265/1 ma che il Crawford data agli anni 82-80 a.C.1 punto
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Bellissima moneta! Con questa arrivo a 18 foto di esemplari diversi. E' la quarta, partendo dall'alto, in ordine di conservazione. Per quanto riguarda la rarità rispetto agli altri millesimi di Carlo Felice, secondo me, è una bella lotta con il 1821,1822,1823, 1824 ge, 1825 ge. Per quanto riguarda la rarità legata alla conservazione, è già difficile misurare con precisione la rarità assoluta.1 punto
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Posto il mio 1831, che ho comperato da Crippa nel 2009 per 1900 Euro, giudicata qSPL/SPL E' stata l'ultima che ho messo in collezione e mi ha permesso di completare la raccolta degli Scudi di Carlo Felice, quindi è una delle monete a cui sono più affezionato. Sugli Scudi di Carlo Felice, però permettetemi qualche considerazione personale che i manuali non riportano. Il 1831 è il millesimo più ricercato e forse il più raro. (Il Carboneri riporta anche la "moneta fantasma" 1831 Ge che, probabilmente ( Carlo Felice morì il 27 Aprile 1831 ) fu coniata a nome di Carlo Alberto ( infatti il 1831 Ge del nuovo Re ha la stessa tiratura: 450952 ). Gli Scudi dei primi anni di Carlo Felice 1821 - 1824, presentano la caratteristica di essere piuttosto rari, ma soprattutto di essere quasi impossibili da trovare in conservazione da BB in su ( a parte l'eccezione di qualche Raccolta importante che viene posta in vendita ). Probabilmente è dovuto al fatto che gli Scudi di Vitt.Em. I hanno una tiratura limitata, questo taglio mancava per le transazioni importanti e quindi i " primi anni" di Carlo Felice circolarono molto. A differenza del 1831, che venne sostituito da quello coniato a nome di Carlo Alberto, difficile da trovare perchè raro, però proposto quasi sempre in conservazione accettabile. Pertanto, è uno di quei casi che la Rarità dovrebbe essere rapportata alla conservazione. Ad esempio, per me un 1821-1822 in conservazione BB+ o qSPL dovrebbe avere una valutazione superiore all'analogo 1831. E' un mio modesto parere e vorrei sentire le vostre opinioni. Ciao Beppe1 punto
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Ciao rickkk, ottimo acquisto e ottimo rapporto qualità/prezzo. Complimenti. La moneta a mio modesto parere è un BB quindi per il millesimo è da mettere in collezione con molta soddisfazione. Ciao Beppe1 punto
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Condivido con piacere i miei 10 Tornesi del 1798 a cui ho aggiunto Grazie ad un Amico @giovanni0770 un bel falso d'epoca.1 punto
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La mia osservazione voleva segnalare lo stato di scombussolamento creatomi dai risultati dell’ultima asta dell’anno 2019 della Roma Numismatics. Premetto che non intendo criticare nessuno, perché se queste sono le leggi di mercato… I riferimenti bibliografici che accompagnano la didascalia di una moneta sono una fonte d’informazione primaria per il collezionista e il mio consiglio a chi vuol avventurarsi in questo mare è quello di consultarli prima di “aprire la caccia”. Prendendo a titolo di esempio i tre riferimenti citati nella didascalia della tua moneta, nel Kroll 8 (The Athenian Agora Results of Excavations conducted by the American School of Classical Studies at Athens, Volume XXVI The Greek Coins, Princeton, New Jersey 1993) sono illustrati otto esemplari (da 8a a 8h), come otto sono pure gli esemplari riportati dal Dewing nel suo Collection of Greek Coins, numerati da 1591 a 1598. Il terzo riferimento rimanda alla Sylloge Nummorum Graecorum, Danish National Museum. Copenhagen. 1942-1979. No 31. Oltre a informazioni dirette su iconografia, zecca, data, ritrovamenti, ecc. della moneta di interesse, i riferimenti bibliografici servono anche a prendere visione della diffusione di una particolare tipologia sul mercato numismatico, che nel caso specifico è rappresentata da un numero non indifferente di esemplari messi in vendita dalla Roma Numismatics. Da qui a prendere atto della quotazione di queste monete sul mercato numismatico il passo è breve, come si può vedere dai risultati di questa (e di altre) casa d’aste che si sono susseguite dal 20 gennaio al 28 novembre dello scorso anno. Il fatto è che l’ultima asta del 19 dicembre mi ha letteralmente scombussolato perché, a differenza delle precedenti, gli esemplari proposti a prezzi di partenza nella norma, generalmente sui 400 GBP, a quanto risulta hanno avuto prezzi di aggiudicazione bassissimi, dell’ordine di qualche sterlina o di qualche decina di sterline. Non credo che questo faccia piacere ai collezionisti che qualche mese prima hanno sborsato centinaia di GBP per l’acquisto di monete in analogo grado di conservazione. Che dire poi al neofita che ti chiede: “Ma qual è il valore di queste ‘civette’ ateniesi?”. E stando ai risultati dell’E-Sale 65 Roma del 19 dicembre, “È vero che a Londra le porta Babbo Natale?”. Cordialmente, apollonia1 punto
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Gent.mo @fabio22, ho visto la scheda della medaglia e mi permetto di chiederti se sia il caso di aggiornare la descrizione del rovescio: il fiume personificato non dovrebbe essere il Tevere (che poco c'entrerebbe con la Maremma) bensì l'Ombrone (in latino Umbro, come scritto sul vaso da cui sgorgano le acque: VMBRO), che lambisce Grosseto e che, con le sue inondazioni (oggi contenute dagli argini) era una delle cause della malsanìa delle pianure maremmane. Ancora complimenti a @claudioc47 per la sua splendida medaglia che ho avuto il privilegio di vedere e toccare di persona ??1 punto
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Accidenti @okt, bella fotografia, per di più vedo una uniforme che non conoscevo per un bersagliere (che ti somiglia), con pantaloni alla cavallerizza, stivali e sciabola da cavalleria. Molto interessante. Sai dirmi qualcosa in proposito? Salve @pizzamargherita, no, non comprerò il pendente, a me piace molto conoscere e sapere anche in questa materia, ma ho la casa ridondante di collezioni, e ai miei figli, che ho cercato di coinvolgere, purtroppo non interessano. Però… se trovassi un pendente vuoto per cucirvi qualcosa che mi è tanto tanto cara, chi lo sa. Tornando invece ai Bersaglieri, mi torna alla memoria (apro una parentesi) una cretinissima proposta avanzata in parlamento mesi orsono (immaginabile da quale versante) di togliere ai bersaglieri il fez. Ma come, togliere il fez ai bersaglieri? Certamente, si disse, quel copricapo rosso col fiocco azzurro è una vergogna, una memoria del passato fascista e va soppresso. Mi viene da ridere, vorrei dire a quel signore che non ha null'altro a cui pensare, che prima di pensare, dovrebbe informarsi. Il fez dei nostri bersaglieri non è un'invenzione del Duce, è qualcosa di più antico: risale alla guerra di Crimea (giusto come dice @okt) quando nel 1885 il mitico La Marmora ottenne dagli alleati turchi una certa quantità dei loro fez rigidi, color cremisi. I nostri furono subito modificati, perché gli fu tolta l'intelaiatura interna e divennero flosci, da portare in modo molto più romantico e spigliato, diciamo così, alla "italiana". Il cordoncino terminante con un fiocco divenne azzurro e fu detto "la ricciolina" (simile lo avevano in Crimea gli zuavi francesi). Così il fez divenne l'emblema dei bersaglieri. Un emblema che come tanti delle nostre tradizioni, e della nostra cultura, sono da anni oggetto di una specie di tiro al piccione. A quell' "onorevole" (!) dedico uno zuavo francese in Crimea e un nostro Bersagliere credo di I GM. o meglio in partenza per Libia 1911 ? HIRPINI1 punto
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Pensando a questa discussione, sono andato a rovistare nel "cassetto della nonna" che mi ricordavo di queste monete. Portiamo un po' di splendore in questo cupo gennaio! Cile: Cien Pesos, 1960 Austria: 4 Florin / 10 Franken e 8 Florin / 20 Franken, 1892 Messico: dos y medio pesos, 1945 Servus, Njk ================================= Ma... un attimo... la regia mi comunica che c'è un intruso! Sembra che qualcuno si sia intrufolato tra le aquile, devo cercare di fare un ingrandimento! Adesso sembra di riconoscerlo meglio: ma è lui?!? Siii! è lui!!! ha pure scritto Jo Condor sul beretto! Vabbè... perdoniamolo: pure lui è un fiero abitante dei cieli ed una bella moneta se la merita!1 punto
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Certo, la Polonia è molto felice. Vedi i rapporti dell'UE. Per 15 anni, la Polonia ha ricevuto 110 miliardi di euro. L'intera economia della Polonia è costruita sul denaro dell'UE. La matematica è semplice. Il bilancio del paese ha ricevuto dall'UE oltre 163 miliardi di euro. Questi dati sono stati forniti dal Ministero delle finanze della Polonia. Allo stesso tempo, la Polonia ha assegnato oltre 53 miliardi di euro al bilancio dell'Unione europea. 36 miliardi di euro fanno parte dell'IVA polacca, circa 7,5 miliardi di euro fanno parte dell'IVA polacca. Pertanto, oltre 15 anni di adesione all'UE, circa 110 miliardi di euro.1 punto
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Mi sembra orrido inviare i dati completi di una carta di credito, incluso CVV2, per posta o per semplice mail. Chiunque può farsi un bel pagamento, e se è furbo e se non reclami la transazione non autorizzata sei fregato. Io ho gli SMS per qualsiasi cosa faccia la mia carta inclusi, ma è pieno di gente che legge l'estratto conto ogni tre mesi. Con ePay paghi tu con carta dal tuo pc col link che ti danno loro, ed è molto, molto, molto meglio. Niente dati sensibili in giro.1 punto
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Oggi ho ricevuto 2 dollari Morgan comprati su Ebay, entrambi falsi. Voglio condividere la mia esperienza. Per correttezza, ho confrontato il falso, che riportava la data del 1985, con uno vero dello stesso anno. Inoltre le ho messe una accanto all'altra e ho orientato la luce in modo da garantire ad entrambe lo stesso angolo d'inclinazione. Ecco le differenze che sono emerse. ASPETTO Il vero è opaco. Il falso è troppo "metallico", lucido, esposto alla luce la riflette come uno specchio. CONTORNO Il vero ha un doppio contorno, la parte esterna del bordo è liscia, la parte interna finemente zigrinata. Il falso ha solo un'unica grossolana zigrinatura. DETTAGLI Nel vero i particolari sono sapientemente rifiniti e curati, in particolare si apprezzano la delicatezza della capigliatura e del cappello frigio della figura femminile, il piumaggio dell'aquila sul retro e la finezza delle stelline. Nel falso questi elementi sono appena abbozzati, grossolani. SCRITTURA Nel vero è più sottile, più delicata, con un contrasto dolce. Nel falso è più rilevata, meno delicata, con un forte contrasto. PESO La vera pesa 26,74 grammi. Le false pesano rispettivamente 25,99 e 26,39 grammi. Sicuramente i più esperti di voi noteranno altri particolari. Il mio è un piccolo contributo come pegno per tutte le volte che mi siete stati d'aiuto rispondendo ai miei quesiti. Grazie sempre.1 punto
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