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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/10/20 in tutte le aree
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Claudio era una delle migliori persone che abbia mai conosciuto..la notizia ricevuta poche ore fa mi ha raggelato il sangue. Lui era un grande appassionato..di storia romana e medievale...di numismatica tardo imperiale...di tattiche e strategie dell'impero romano. Si era occupato della stesura dei testi dei pannelli sulle città romane del Piemonte e quelli delle battaglie romane combattute in Piemonte per la mostra "Il volto del potere" che avevamo organizzato a Vinovo anni fa...il primo esperimento "live" del Forum Amava alla follia i suoi figli...la sua Torino..la sua Aquileia...il suo Torino che tanto lo faceva soffrire. Mi mancherà in un modo incredibile. Mi mancheranno le cene del giovedì sera al circolo anche se da 4 o 5 anni avevamo smesso di frequentarlo tutti e due. Mi mancheranno i momenti di confronto...non smettevo mai di imparare da lui sui segreti del nostro Piemonte...soprattutto su Pollenzo, Industria , Susa e Torino. Mi mancherai Claudio, mi mancherai amico mio4 punti
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Per non parlare, poi, dell'ardua scelta felina tra rame e argento...3 punti
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Ciao @apollonia e @gigetto13, io leggo così: Chiusa e' S serpa (sedile del cocchiere) RC O E'….. CHI USA ESSER PARCO E' (o E) …. Poi anche io penso a coscie (sigh!) N te se….COSCIENTE, SE.. La G sul cavallo o sul collo? ha importanza il fatto che il cavallo sembra essere stato staccato dalla carrozza? Il finale: mi sembra valido quello abbozzato da gigetto13. Magari tra tutti lo risolviamo, dai! Stilicho2 punti
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Questo è l’altro che possiedo. Da verificare se la coppia di conii é già presente in quelli condivisi.2 punti
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Panorama Numismatico conferma ogni mese di essere fondamentale per la diffusione della cultura e della passione per la Numismatica ed anche il pregevole numero di Dicembre è ricco, come sempre, di interessantissimi studi che toccano argomenti apparentemente lontani attraverso monete e medaglie utilizzate come 'medium numismatico' ossia testimone storico e mezzo di contatto tra l'appassionato e l'epoca in cui la moneta e la medaglia hanno 'vissuto'. Studi approfonditi ed impegnativi come quelli già citati di Gianni Graziosi con "Una moneta in cucina?", di Simone Ascenzi con "Il curioso caso di Luigi Giorgi" e Cristiano Maniscalco con "I cavalieri di Ponte Molle" (e le Feste del Cervaro) contribuiscono a far rivivere personaggi e vicende oramai nascosti tra le pieghe del tempo che solo la passione e la ricerca possono nuovamente rivelare. Sentitamente ringrazio quanti contribuiscono con il loro lavoro a far sì che tutto ciò sia ancora possibile in un mondo sempre più virtuale.2 punti
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1922 Brasile 1000 Reis. Commerotava, Al D/, i busti di Pedro I e Epitacio Pessoa Alcune di queste monete al D/ hanno un errore: BBasil al posto di BRASIL2 punti
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Collezionando quasi esclusivamente mondiali ne ho miliardi di monete con animali Simbolicamente posto una serie che mi piace parecchio: Botswana 19762 punti
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Consiglio vivamente di leggere quest'articolo di Edgerton sulla brexit e sulle eventuali conseguenze sullo stato dell'Unione britannica (UK) : https://www.google.com/amp/s/www.firstonline.info/brexit-la-fine-di-uk-puo-essere-unopportunita-lo-dice-edgerton/amp/2 punti
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La mia Lulù mi ha sfrattato dalla sedia... non gliene frega niente che il papà interista stia soffrendo per il Derby ( lei purtroppo è bianconera !)2 punti
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In attesa di nuove e gradite condivisioni, il gruppetto dei Tarì che ho postato. Lo faccio con molto piacere.2 punti
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Buonasera amici lamonetiani amanti degli animali! Quest’oggi vorrei aprire una discussione riguardante gli animali presenti sulle monete. Inizialmente avrei voluto creare una discussione riguardante unicamente gli animali domestici (come cani e gatti) ma ben presto mi sono reso conto che si sarebbe parlato di ben poche monete, purtroppo... Sono, tuttavia, riuscito a trovare una bella moneta con un gatto, con la quale ho deciso di aprire le danze. Si tratta di una corona coniata nel 1970 dall’Isola di Man, una micro-nazione alle dirette dipendenze dell’Inghilterra. Il gatto raffigurato dovrebbe appartenere ad una razza autoctona, nota come gatto dell’Isola di Man (che fantasia...)1 punto
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Vi sono diversi falsi rinascimentali di monete romane, in modo particolare di sesterzi. Però vi sono anche opere pregevoli , imitazioni, che riscuotono un grande interesse numismatico, volto a considerare l'evoluzione dell'amore di questa scienza, ed il cambio di moda nel Rinascimento. Pregevoli imitazioni sono ad esempio i sesterzi di Giovanni Cavino, padovano. L'interesse per l'Antichità stava riaffiorando, anche grazie ad importanti scoperte di marmi ecc. Questo nascente interesse fece si che tutto ciò che stava riaffiorando, non veniva visto come materiale da reimpiego, ma bensì come tracce del nostro passato. Giovanni Cavino ebbe rapporti con gli intellettuali della sua epoca, per i quali era forte l'interesse per le medaglie di Roma Antica. I sesterzi del Cavino hanno tre particolarità: la prima è che vi sono sesterzi del tutto inventati; la seconda è che sono sesterzi con alcune varianti significative dalle monete originale; l'ultima è che sono monete identiche alle originali. Queste ultime sono molto fedeli alle originali, tanto da indurre alcuni eminenti numismatici, nell'errore di considerarli d'epoca romana. C'è da dire che la coniazione , ed anche la fusione di queste monete "romane" rinascimentali, riscosse molto successo, e la loro coniazione, e fusione andò avanti anche dopo la morte del Cavino. I sesterzi di Giovanni Cavino si riconoscono per il tipicolo color giallo / nocciola dell'oricalco (nel XVI secolo vi era difficoltà nel reperire lo zinco, per questo i tondelli siano stati ottenuti con la fusione di monete antiche, o con lega di stagno e piombo. La maggior parte delle monete del Cavino hanno una patina da invecchiamento da medagliere; altre presentano patine aggiunte. C'è poi da aggiungere che vi sono sesterzi coniate e sesterzi fusi. Questi ultimi sono ben più riconoscibili di quelli coniati, che sono invece più insidiosi. I sesterzi coniati sono di una tale abilità da mettere in errore anche diversi esperti. Tuttavia i "sesterzi padovanini" si presentano: A) con il bordo troppo tondo e regolare ; B) il tondello è troppo sottile; C ) la perlinatora è ben in rilievo ed è in genera completa; D) le lettere sono squadrate e basse, soprattutto le lettere N ed M -larga alla base, stretta in alto. La H e la lettera D si presentano come massicce e squadrate; invece la A e la V esili e nette. Però c'è da sottolineare come, seppur rinascimentali e non della Roma Antica, queste pregevoli opere hanno riscosso e riscuotono un enorme interesse numismatico , soprattutto per l'interesse rinascimentale verso le antichità classiche. Se qualcuno di voi potesse postare delle monete "romane" del Cavino , e delle monete originali, glie ne sarei molto grato. Così anche da far paragoni e far comprendere meglio al neofita (a me in questo caso ehehe) le differenze. Fonte: Cronacanumismatica1 punto
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L'ultima, è frutto di un piacevole scambio con un Amico conosciuto su ebay. La seconda moneta che ho ancora racchiusa nella perizia.1 punto
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Buonasera a tutti. @Litra68, inizio a condividere la mia prima Piastra di Ferdinando II che ho avuto il piacere di mettere in Collezione tanti anni fa..... Proprio una 1855. Anche questa nel taglio con leggere rigature.1 punto
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Ciao, è un Follis ridotto di Constantino, seconda officina di Ticinum, emessa nel 312-313 d.C. diritto: CONSTANTINVS P F AVG, busto laureato visto a tre quarti rivolto a destra. rovescio: GENIO POPVLI ROMANI, genio stante a sinistra con cornucopia e patera, All’esergo S T. non vedo tracce di cancro. RIC VI Ticinum 1171 punto
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Buonasera, il prezioso suggerimento di Augustus mi ha portato alla città di Thorn nei Paesi Bassi. All'epoca era un principato ecclesiastico con sede nell'abbazia omonima. https://it.wikipedia.org/wiki/Abbazia_di_Thorn il link cita Margareta di Brederode come badessa dal 1531 al 1577, quindi il 1561 è più probabile del 1581. In tal caso l'imperatore è Ferdinando I, morto nel 1564.1 punto
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E questo è il conio con il naso più staccato e senza "ricciolo" sulla corazza.1 punto
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@falanto grazie, sei troppo buono, ma il cavallo selvaggio che si nasconde in questa discussione e che con nostro grande piacere spesso sfugge a ogni controllo, appartiene non solo a me, ma soprattutto alle nostre muse ispiratrici @pizzamargherita e @Lucreziamaria, allo mio maestro co-poeta @1412luigi, a @fagiolino e a chiunque altro volesse partecipare.1 punto
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A questo punto bisogna tentarle tutte! favi T (h)abeat A E = fa vita beata e1 punto
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Belle veramente....i paesi dell Africa ne propongono diverse di questo genere...anche il Sudafrica...complimenti ciao?1 punto
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Ciao Pippo, Complimenti per la collezione di monete di Vittorio Emanuele I. Saluti1 punto
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Ciao! Non necessariamente, perché i dubbi sono tanti; mi spiego meglio: @gigetto13 ha ipotizzato che potrebbe trattarsi di un peso relativo a 10 ducati veneziani, ipotesi che anch'io condivido; Se ciò fosse corretto, non sappiamo però dove e quando è stato creato questo peso. Prima ipotesi Se fosse una creazione veneziana, il termine "Ducato" aveva un significato preciso e si riferiva al Ducato d'oro che ha mantenuto questa denominazione fino al dogato di Pietro Lando (1539-1545); sotto il dogato successivo di Francesco Donato (1545-1553), già la moneta cominciò ad assumere il nome di Zecchino; considero difficile che a Venezia avrebbero usato sul peso il termine Ducato, quando ormai era correntemente usato il termine Zecchino; quindi il peso dovrebbero averlo creato antecedentemente all'uso del termine Zecchino. In questo periodo il Ducato/Zecchino ha avuto pesi oscillanti tra i gr 3,53 e 3,49; dando per corretto il peso che @Ilketto ha riferito di gr 34,5, possiamo ritenere ammissibile che ci si riferisca al peso di 10 Ducati (è accettabile che il peso monetale possa essersi perso qualche centesimo a causa della consunzione). Il problema è che in questo periodo la zecca di Venezia non coniava multipli da 10 Ducati (e nemmeno da 10 Zecchini); il primo multiplo da 10 Zecchini noto, è stato coniato sotto il dogato di Nicolò Contarini (1630-1631). Seconda ipotesi Se il peso monetale fosse una creazione fatta in altro Stato, potrebbero benissimo aver usato il termine Ducato per qualche tempo ancora (forse qualche anno), anche se a Venezia era già desueto; in ogni caso multipli di Ducati/Zecchini ancora non ne circolavano. Terza ipotesi Il peso monetale, pur riferendosi ad una precisa valuta veneziana (Ducato/Zecchino), non serviva per pesare monete, ma lingotti in oro del valore di 10 Ducati/Zecchini; sapendo che queste monete erano di oro puro, avevano una equivalenza al peso di un lingotto di gr 34,90/35,30. Rientra anche - in ogni caso - l'eventualità che servisse per pesare 10 monete singole da 1 Ducato/Zecchino. saluti luciano1 punto
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1922 Brasile - 500 Reis 1° Centenario dell'Indipendenza In occasione del centenario (1822-1922), al retro sono stati raffigurati: la corona di Pietro I° , costruita proprio nel 1822 per l'incoronazione del primo imperatore del Brasile a pochi mesi dalla dichiarazione d'indipendenza del paese, ed il berretto frigio, simbolo della rivoluzione anti-coloniale.1 punto
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Grazie gigetto, il tuo “felice” è una conferma perché avevo appena trovato “elice” come antica variante di “elica” (che gira attorno a un supporto). Potrebbe essere “cosci” e quindi Chi usa esser cauto o, cosciente, se x'xxxxxx, fa vita xxxxx x felice. Ma dopo l’intervento di Stilicho che ha chiarito trattarsi di un cocchio (complimenti per il “serpa”) possiamo accettare “coscie” dei buoi e quindi proporre: Chi usa esser parco e, cosciente, se x'xxxxxx, fa vita xxxxx e felice. apollonia1 punto
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Chi usa esser cauto e, cosciente, se x'xxxxxx, fa vita xxxxx x felice. Coscie è scorretto ma temo sia giusta. Ho un dubbio su auto, c'è una O di troppo.1 punto
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Buongiorno. Del 98 non bisogna dimenticare le varianti, con punto doppio, attribuite alla Repubblica Napolitana, giusto? @Rocco681 punto
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Grazie al conte Hirpini per le belle monete e le accurate didascalie che hanno risvegliato in me una certa curiosità filologica. Hirpini, etnico apparso relativamente tardi, come sosteneva l'amato Giovanni Semerano, confuso con hirpus irpus, nome sabino del lupo,animale sacro a Marte, ma che in realtà significa popolo dei monti, a occidente, calcato su corrispondente ad accadico irbu (passo montano, occidente). Gli Hirpi sono popolazione sabina, mentre gli Hirpini sono di stirpe sannitica. Fu Servio a far derivare l'antico Hirpini da Hirpus, nome sabino del lupo. Spero di non avere annoiato o disturbato l'amico lupo d'Irpinia, in attesa della bella Partenope un saluto dai miei monti ad altri monti1 punto
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Buongiorno, di primo acchito la seconda fotografia mi era sembrata di una moneta romana tardoimperiale, la prima invece lo escluderebbe. Però mi sembra di leggervi IMP CLAV... Non lo credo possibile, ma con la moneta in mano potresti guardare meglio di me. Mi farai sapere. Hirpini1 punto
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Ciao Lux87. Le tue monete a me sembrano autentiche. Non sono un perito ma per quel che vedo mi sembrano originali.Complimenti,belle monete! Personalmente direi che siamo sul BB ( sembra dalle foto che siano state pulite). Saluti.1 punto
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Reperibile presso l' editore https://www.cambridge.org/it/academic/subjects/history/european-history-1000-1450/series/medieval-european-coinage1 punto
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Salve, d'accordo per Costantino II o Iunior, potrei sbagliare ma credo che la legenda debba essere CONSTANTINVS IVN NOB C, la sua tipologia di GLO -RIA EXREC - ITVS è comune a diverse zecche. Sarebbe utile leggere con la moneta in mano l'esergo o anche almeno qualche lettera. Saluti Hirpini PS: Sono riuscito a inquadrare la legenda e devo di re che @1412luigi forse ha visto bene, ...NOB CAES: @1412luigi,però con questa legenda la situazione relativa alla zecca cambia sensibilmente. Infatti non trovo la tipologia dei 2 soldati con 2 stendardi che abbia al diritto la legenda con ...NOB CAES. Neppure per Costantino I. Credo che davvero che per cercare di leggere meglio la moneta al diritto occorrerebbero fotografie migliori. Hirpini1 punto
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Ciao, Tranquillo è un bronzo di Syrakosion , coniato da Agatokle. E genuino. la tua foto , non era buona per osservarla, l'ho schiarita un po.1 punto
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@guasti2007 Così malridotta diventa difficile dare qualunque giudizio. Il peso è coerente con l'ipotesi 10 soldi, il diametro è un po' abbondante. Cosa c'è sul contorno? Escluderei comunque la ribattitura della moneta di Napoleone che dovrebbe essere ben piú schiacciata in questo caso. E poi, possibile che dal lato Maria Luigia sia sparito qualunque segno del precedente rovescio? Salvo che in zecca a Milano, dove avevano il materiale creatore di entrambe, non si siano divertiti (ma lo ritengo improbabile) propenderei per una produzione di fantasia ad uso "gadget". Sicuro non sia una fusione? M.1 punto
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Mentre sto per condividere questa mia mezza piastra del 1856, dalla patina molto intensa..... la mia gatta Minu' mi guarda in modo strano ?1 punto
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Ciao Emilio. He he !! bella domanda.......... decisamente una tipologia che conosco molto bene, da tempo sono sempre stato affascinato e, penso di conoscerle bene. Un mio studio , che ho postato in una discussione sul forum , ha fatto conoscere alcuni dettagli sul rovescio ( Testa di Apollo) che lievemente si differenziano, come se si trattasse di due conii. Ma solamente un ritocco del Grande Maestro EYAINETO, cosi ché osservando varie monete della stessa tipologia, hanno un impatto differente , pur essendo lo stesso conio. Ma torniamo al tetradramma della prossima asta Gorny & Mosch del 9 marzo prossimo. Asta che come ho scritto prima, non hanno studiato PRIMA di pubblicarle e di conseguenza inquinata da falsi Nemmeno pericolosi , vedi il decadramma di Kimon , che lo ritengo una offesa al grande Maestro, o il tetra di Kamarina. Alla tua legittima domanda , esige una risposta....... Ti prego solo di attendere qualche giorno, poiché è già in attenda osservazione. Non ti anticipo niente, ma non è tutto ORO quello che luccica.1 punto
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il verde solitamente va via con il succo di limone ma io lo lascerei, è quello che la rende più autentica.1 punto
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Buongiorno, sotto Ferdinando IV anche le emissioni in oro erano interessate da queste "anomalie", meno negli altri regnanti...1 punto
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Buongiorno carissimo Mario, dovrebbe essere sempre ad aprile, appena possibile vi aggiorno, a breve posto la data del 21 e 22 marzo 2020 di Castellammare di Stabia, sto definendo gli ultimi dettagli per l'annullo filatelico, un abbraccio.1 punto
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Buongiorno a @Lucreziamaria @pizzamargherita @1412luigi e a tutti. Amo Saffo, la decima musa secondo Platone, ma ripromettendomi di riparlarne, per un attimo vorrei ricondurre il discorso alla dea che ha tanto ispirato @Lucreziamaria ad aprire questa discussione che poi ha liberato, come gioiose rondini di primavera, voli pindarici tanto poetici quanto inattesi. E' Minerva, la divinità romana dea della saggezza, delle virtù eroiche, della guerra per giuste cause o per la difesa. La dea che prima ancora che dei romani, fu per i greci ῆ πάλλαξ ῆ Ἀθηνᾶ, Pallade Athena dagli occhi lucenti, quelli che nella sua cecità vide forse luccicare il poeta vate, Omero. Per quello che più ci riguarda, ecco la mia dea preferita (quella che amo insieme ad Afrodite/Venere e a Dioniso/Bacco), su due splendide monete d'argento, nella prima ha in capo l'elmo corinzio, nella seconda la galea: Corinto, statere, AG, 347-307 a.C. Pegaso in volo verso sn, in basso lettera Ϙ (coppa). R/ Testa laureata ed elmata di Athena, dietro, aquila stante. Attica, Atene, tetradramma, AG, 449-413 a.C. Testa galeata di Atena a ds. R/ civetta stante a ds. ad ali chiuse. Sear 2526; BMC 62 e ss.; Starr, Tab. XXII,4 E con Athena, torna alla mente il suo eroico protetto Ὀδυσσεύς, "colui che è odiato", ma dai nemici, Ulisse. Chi di noi superando le mille traversie che ognuno sa, non ha coraggiosamente viaggiato alla ricerca dell'Itaca che ha in sé? Odisseo poté rivedere dopo vent'anni di peregrinazioni perigliose - ma anche qualche sosta, qua e là diciamo così... "piacevole" - poté rivedere l'isola agognata. Insomma vi approdò ma in gran segreto, conosciamo i motivi. Ben nascosto sotto le sembianze di un mendicante, coperto di stracci. Eppure, uno fu che lo riconobbe... già, ma chi? Ce lo dice Omero e ce lo ricorda, dal lontano anno 82 a. C. niente po' po' di meno che... un monetale, C. Mamilius Limetanus: Gens Mamilia, C .Mamilius Limetanus, Denario serrato, AR, Roma, 82 a.C. Busto drappeggiato di Mercurio a d., indossa il petaso alato; dietro, caduceo e lettera di controllo. R/ Ulisse stante verso d., tiene un bastone nodoso ed allunga il braccio verso il cane Argo!; a sn., C MAMIL; a ds., LIMETAN. Crawford 362/1; Mamilia 6; Sydenham 741. Qualcuno di noi forse, ma molto forse, rileggerebbe volentieri questo ritorno di Ulisse, ὁ Ἴθακος ὁ Ὀδυσσεύς, non so ma ci provo con le parole più moderne di Quasimodo, anche se amo la traduzione insuperabile e insuperata del Pindemonte. Per chi la leggerà, buona lettura! per gli altri, pazienza! Il cane di Ulisse - (Odissea libro XVII, versi 290-329) Mentre questo dicevano tra loro, un cane che stava lì disteso, alzò il capo e le orecchie. Era Argo, il cane di Odisseo, che un tempo egli stesso allevò e mai poté godere nelle cacce, perché assai presto partì l'eroe per la sacra Ilio. Già contro i cervi e le lepri e le capre selvatiche lo spingevano i giovani; ma ora, lontano dal padrone, giaceva abbandonato sul letame di buoi e muli che presso le porte della reggia era raccolto, fin quando i servi lo portavano sui campi a fecondare il vasto podere di Odisseo. E là Argo giaceva tutto pieno di zecche. E quando Odisseo gli fu vicino, ecco agitò la coda e lasciò ricadere la orecchie; ma ora non poteva accostarsi di più al suo padrone. E Odisseo volse altrove lo sguardo e s'asciugò una lacrima senza farsi vedere da Euméo; e poi così diceva: " Certo è strano , Euméo, che un cane come questo si lasci abbandonato sul letame. Bello è di forme; ma non so se un giorno, oltre che bello, era anche veloce nella corsa, o non era che un cane da convito, di quelli che i padroni allevano solo per il fasto ". E a lui, così rispondevi, Euméo, guardiano di porci: " Questo è il cane d'un uomo che morì lontano. Se ora fosse di forme e di bravura come, partendo per Troia, lo lasciò Odisseo, lo vedresti con meraviglia così veloce e forte. Mai una fiera sfuggiva nel folto della selva quando la cacciava, seguendone abile le orme. Ma ora infelice patisce. Lontano dalla patria è morto il suo Odisseo; e le ancelle, indolenti, non si curano di lui. Di malavoglia lavorano i servi senza il comando dei padroni, poi che Zeus che vede ogni cosa, leva a un uomo metà del suo valore, se il giorno della schiavitù lo coglie ". Così disse, ed entrò nella reggia incontro ai proci. E Argo, che aveva visto Odisseo dopo vent'anni, ecco, fu preso dal Fato della nera morte. HIRPINI1 punto
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Io ho creato un file Excel semplice ma efficace, allego un estrapolato, spero possa aiutarti1 punto
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Particolarmente interessante e molto ben fatto e scritto il lavoro di Simone Ascenzi su Luigi Giorgi, operante a Tientsin e omonimo del più famoso "Raffaele Evaristo Luigi Giorgi", incisore del Regno d'Italia. A tale articolo è giustamente dedicata la copertina di Panorama Numismatico. Simone è una colonna di lamoneta.it, ed il lavoro qui pubblicato è stato indotto dal nipote dell'incisore (Alessandro Canossi, che proprio per dare il giusto riconoscimento al nonno si era registrato), sviluppandosi sul forum che viene opportunamente citato.1 punto
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