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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/16/20 in tutte le aree
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Buonasera Ero il primo ad entrare non appena il nastro è stato tagliato. Questa esposizione mi è piaciuta, un plauso agli organizzatori. Alcune cose sono da migliorare ovviamente ma nessuno è perfetto, tantomeno La primo convegno. In tutta la fiera c'erano zone con poca luce, consiglio per il prossimo evento di attrezzare i banchi con faretti da poter accendere o spegnere a discrezione degli espositori. Altro consiglio è quello di mettere. Cestini per immondizia fra un espositore e un altro. Sono piccoli consigli che mi sento di dare, perché credo che si possa migliorare un qualcosa che avete fatto nascere di bello. Bravi Bel posto. Parcheggio a 2 euro al giorno, banchi larghi con possibilità di passarci bene in mezzo. Sono soddisfatto. Forza così, la strada è giusta4 punti
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Aggiungo alla bellissima carrellata di emissioni di Gregorio XIII di questa discussione, una tipologia assai rara del testone per la zecca di Roma col presepe al rovescio, con uno splendido ritratto del pontefice al diritto: Muntoni 35, CNI 1, Ser. 83 Tutti gli esemplari presentati da queste pubblicazioni sono forati, come quello in foto. Personalmente è il secondo che vedo, dopo uno passato in asta da Varesi nel 2009, che di fori ne aveva due ! Approfitto per chiedere se foste a conoscenza di altri esemplari, o passaggi d’asta. Ciao, RCAMIL.3 punti
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Ho il piacere di conoscere personalmente alcuni degli accademici che fanno parte del CoIN e devo dire che sono tutto meno che arroganti o presuntuosi. Un'associazione di accademici può sembrare, e forse lo è, elitaria come un circolo di soli generali. Ma se uno è diventato generale avrà avuto i suoi meriti, no? Io credo e spero che sapranno fare per il bene della numismatica, ovvero per il bene comune.3 punti
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Il mio banco ben attrezzato cartellonistica, Gazzettini, monete per i giovani, tanti incontri, tanti amici, tanti confronti, positivissimo ...e veramente bello poi !3 punti
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Augusta Treverorum viene fondata verso il 16 A.C. , nelle vicinanze di un sito militare preesistente . Rapidamente sviluppatasi, la città diventa capoluogo della Gallia Belgica per poi essere tra il 293 ed il 395 una delle capitali dell'Impero d'Occidente . Danneggiata seriamente dalle incursioni degli Alemanni, viene restaurata ed ampliata da Costantino I : caduta una prima volta in mano ai Franchi nel 411, dopo ulteriori distruzioni diverrà stabilmente dei Franchi a partire dal 457 . Sarà sede di zecca a partire dal 291 fino alla sua chiusura nel 430, battendo moneta per buona parte degli Imperatori da Diocleziano a Valentiniano III .2 punti
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Secondo me a 40 euro l'affare l'ha fatto chi te li ha venduto, è una moneta MB, ... Ciao2 punti
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Buonasera a tutta la sezione e tutti del Forum, pomeriggio passato piacevolmente in compagnia del Fratello @motoreavapore, e delle nostre rispettive consorti che per l'occasione sono diventate nostre sostenitrici. Interessante la visita guidata al ponte Borbonico accompagnata da un preparatissimo oratore, che fa parte del comitato Luigi Giura. Ma chi era Luigi Giura? Riporto note prese dal Web che in parte riassumono quanto spiegato dal l'oratore. Luigi Giura (Maschito, 14 ottobre 1795 – Napoli, 1º ottobre 1864) è stato un ingegnere e architetto italiano. Ispettore del Corpo Ponti e Strade del Regno delle Due Sicilie, è noto per la progettazione e realizzazione del ponte Real Ferdinando, secondo ponte sospeso d'Europa (1832), nonché primo ponte sospeso nell'Europa continentale. Il ponte Real Ferdinando (detto anche Ferdinandeo) è un ponte sospeso sul fiume Garigliano situato nei pressi dell'area archeologica di Minturnae (Minturno), sul confine fluviale che dal 1927 separa la regione Lazio dalla Campania. È dedicato al re di Napoli Ferdinando II. Fu il primo ponte sospeso a catenaria di ferro realizzato in Italia, e secondo ponte in Europa, dato che il primato assoluto europeo spetta alla Gran Bretagna (1824). La realizzazione del ponte seguì di poco il fallimentare tentativo in Francia di realizzare un ponte sospeso sulla Senna (1824), progettato da Claude-Louis Navier. Fu esempio di architettura industriale del Regno delle Due Sicilie che dal punto di vista tecnico costruttivo era per quei tempi all'avanguardia in Europa. Il progetto e la realizzazione. Su incarico di Francesco I di Borbone, padre di Ferdinando II, la progettazione fu affidata all'ingegner Luigi Giura, che ne diresse anche l'esecuzione. Sostituì la fragile scafa risolvendo, almeno per un secolo, l'attraversamento del fiume. Il ponte ha una luce netta di 80,40 metri misurata tra gli assi dei piloni. Tenendo conto anche della lunghezza delle due rampe di avvicinamento che collegano i blocchi di ancoraggio delle catene con i piloni (ciascuna di circa 24 metri), il ponte ha una lunghezza complessiva di 128 metri. Il sistema di sospensione è costituito da due coppie di catene distanziate tra di loro 5,80 metri. I lavori furono iniziati nel 1828 e terminati il 30 aprile 1832: l'inaugurazione alla presenza del re avvenne dieci giorni dopo, il 10 maggio 1832: il sovrano si pose al centro della campata e ordinò che sul ponte passassero due squadroni di lancieri al trotto e ben sedici traini d'artiglieria. I componenti costruttivi metallici erano stati prodotti nelle ferriere calabresi di Mongiana, di proprietà del generale Carlo Filangieri, principe di Satriano e duca di Cardinale. La spesa fu di 75 000 ducati, a carico del regno. La distruzione e il restauroModifica Il 14 ottobre 1943 la campata fu minata in due punti e fatta saltare in aria dall'esercito tedesco, attestato lungo la linea Gustav e in ritirata verso Roma dopo l'armistizio. Tuttavia i piloni e le relative basi non subirono danni irreparabili. Il ponte è stato restaurato con un progetto di archeologia industriale finanziato dalla Comunità Europea per l'interessamento dell'europarlamentare Franco Compasso. Nonostante il restauro sia terminato nel 1998, è stato inaugurato provocatoriamente e simbolicamente dal presidente dell'eureka club Giuseppe Fellone e dal gruppo Borboni di terra Aurunca il 10 settembre 2001. Il ponte è, finalmente, aperto alle visite del pubblico (gruppi di max 25 persone) in concomitanza con gli orari del vicino Comprensorio archeologico di Minturnae.2 punti
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Grazie da parte di tutti i commercianti con regolare licenza da anni e magari associati alle varie associazioni di categoria che hai voluto equiparare ai venditori dilettanti e improvvisati di ebay.... quando leggo commenti come questi, penso con rimpianto ai collezionisti dei miei tempi che mai avrebbero avuto la cialtronaggine di scrivere una cosa del genere....2 punti
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Ecco a voi la francese e la tedesca da poco emesse... scusate per le foto bruttine...2 punti
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Ciao Emilio. Come ti avevo annunciato prima, non è tutto oro quel che luccica. Su questo tetradramma di Katanaion, cerca , cerca,. alla fine son venuti fuori le famose sferette da fusione. Cosa che se battuta dal conio genuino, non si possono MAI verificare. Il dritto è ben rappresentato con la bellissima quadriga "scatenata". Se osserviamo ad ore 3 , il perlinato sembrerebbe regolare, ma per più di una decina di perline, ad ognuna vi è inglobata una minuscola sferetta , tipica da fusione.Ho ingrandito i due dettagli , al fine di poter evidenziare bene queste sferette. Sul rovescio, con (A), il bordo in questa posizione e affilato, stranamente in tutto il resto è consunto e qui no. Con (B) evidenti bolle sui bordi, tipiche da una fusione. Con (C) anche se la moneta sembrerebbe vissuta , non c'è tracce di stacco dal piano con il modellato, ovvero niente lucidi o traccia di coniatura. Non mi soffermo sul saggio ad ore 8 sul bordo, poiché sembrerebbe che sia stato fatto sul modello in cera persa.2 punti
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Salve! Sembrerebbe essere un quattrino di Guidobaldo I da Montefeltro (Urbino) Foto per confrontare: Saluti.2 punti
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Ciao, confrontala con questa del link che inserisco di seguito: https://en.numista.com/catalogue/pieces53989.html2 punti
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Buongiorno a tutti e buona domenica, ultimo appuntamento oggi, ore 15,30 Visita guidata Gratuita al Ponte Borbonico sul Garigliano a Minturno LT. Io ci sarò, si fa ancora in tempo ad esserci. Poi dalle 16,00 alle 19, 00 Torre di Mola Formia LT mostra di Medaglie. Saluti Alberto2 punti
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Dopo la presentazione del Dott. Ganganelli su C.N. sulla "possibile" estinzione degli insegnamenti degli studi numismatici per l'età degli insegnanti prossimi al pensionamento, credo che la nascita di Co.I.N. possa essere uno stimolo affinchè si muova qualcosa a livello istituzionale per accrescere il personale accademico. Comunque, nel mio piccolo (di non studioso, di non accademico), esprimo il pensiero che vicino alla teoria e alle grandi menti accademiche, ci voglia anche il piccolo/grande collezionista che magari con tanti anni di passione e di studio da autodidatta, ha raggiunto alti livelli di conoscenza.2 punti
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Tra le prime Banche ad emetterli fu il Credito Italiano, uno dei maggiori Istituti di Credito di allora. In un momento di grande rarefazione delle monete metalliche, questi "miniassegni"andarono letteralmente a ruba presso i commercianti : ne giravano tantissimi e nessuno li rifiutava. Poi ci furono anche tante banche locali che si misero a produrli e ad distribuirli, e immediatamente si sviluppò anche un interesse collezionistico nei confronti di questi "assegnini", a volte graficamente molto interessanti. Ci furono anche dei falsi, ma non erano tantissimi quelli in circolazione. Ne fu stampato anche qualcuno di banche "di fantasia" , cioè inesistenti ma la penuria di spiccioli era tale che nell'insieme ne circolavano quotidianamente tantissimi. Fu proprio l'intensa circolazione e la carta di modesta qualità sui quali venivano stampati a logorarne molti rapidamente e non c'era giorno che molti, soprattutto quelli più malmessi, venissero versati presso le casse delle banche dai commercianti che ne avevano incassati parecchi (Bar, Edicole, Alimentari, ecc.). Poi l'Istituto di Emissione provvide a mettere di nuovo in circolazione le monete metalliche sufficienti per le esigenze del commercio, e rapidamente le banche provvidero a toglierli dalla circolazione ; il "fenomeno" terminò e con esso anche il collezionismo che si era sviluppato e che - come per le schede telefoniche - aveva dato origine anche ad emissioni predisposte proprio per i collezionisti, colorate e attraenti ma assolutamente speculative. A mio avviso vale la pena di conservarli : furono un mezzo sostitutivo della moneta che interessò l'intera nazione, una testimonianza di un passato che un giorno sarà guardata con curiosità e, magari, susciterà in alcuni anche un interesse collezionistico (come è avvenuto per i gettoni, verso i quali negli ultimi anni l'interesse è in costante aumento). Saluti.2 punti
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Aggiungo almeno ancora un giovane, questi ragazzi danno forza, fiducia, speranza, entusiasmo, spontaneità, sincerità , dobbiamo imparare anche da loro amici miei , buona domenica !2 punti
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Dalla conferenza che ho fatto sui 10 anni di attività del Gruppo Numismatico di Quelli del Cordusio ...2 punti
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Per compravendita di monete, c'è la sezione mercatino del forum, è fatta apposta... Ma, non so perché, ho come la sensazione che le monete rare in questione siano dei normali 2€ cc italiani, tedeschi o spagnoli circolati e che si tratti dell'ennesimo utente meteora che cambia nick ogni 2x3.....2 punti
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Buongiorno a tutti, è appena passato dal listino numero 7 di Numismatica Scaligera questo interessante errore di conio su di un grano da 12 cavalli, tra l'altro anche in altissima conservazione...2 punti
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Che bel convegno, mi è piaciuto davvero tanto, ottima organizzazione. Complimenti2 punti
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Buonasera cari amici!! Acquisto da mercatino....20 groschen della Repubblica Austriaca anno 1951, zecca di Vienna. Credo si tratti di bronzo alluminio. 1 euro.2 punti
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Da Poseidonia, uno statere incuso del primo, attraente stile arcaico nella tipologia non comune con cornice del diritto a semplice perlinatura e clamide del dio senza nappine finali : il peso di g. 6,45 è piuttosto calante rispetto al peso teorico di questa tipologia = g. 7,56 (Gorini) . Passerà il prossimo mese in asta Kunker 333 al lotto 663 . Un esemplare di questa tipologia è stato osservato a suo tempo in "Poseidonia statere incuso -- 25 Ottobre 2018"2 punti
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Io penso che l'umiltà sia uno strumento indispensabile per la ricerca. Non per niente si chiama "umiltà accademica". L'essere sicuri delle proprie argomentazioni è buona cosa, ma diventa pericoloso quando fa liquidare con disinvolta, rapida e acritica altezzosità qualsiasi opinione discordante. Il verificare sempre e comunque le proprie sicurezze, il confrontarsi con altri, il sapersi meravigliare: questo è ricerca, sviluppo e crescita. Ma questa è solo una opinione. Polemarco2 punti
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con i grandi studiosi nulla, con i presuntuosi arroganti abbastanza. Che poi gli studiosi siano grandi, è tutta da vedere (scrivo per esperienza diretta, anche se non in ambito numismatico) Ve ne racconto una, giusto per alleggerire l'atmosfera di questa discussione: negli anni 80 ero un giovane ricercatore in un istituto di ricerca privato, che lavorava su commessa. Il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) aveva con noi un contratto a tempo indeterminato su un tema di ricerca e la squadra addetta a tale lavoro inviava mensilmente al CNR un rapporto sull'attività del mese precedente. Un giorno è arrivata una lettera dal CNR che si complimentava per il lavoro svolto nell'ultimo mese: il resposabile del gruppo si è stupito, perchè nell'ultimo mese non avevano fatto niente di trascendentale rispetto a prima, ed è andato a riguardarsi il rapporto inviato. Ha notato, con stupore, che era molto più voluminoso (molte più pagine) dei rapporti che lo avevano preceduto e, sfogliandolo, ha visto che ogni pagina era seguita da un foglio bianco: la fotocopiatrice guasta aveva prodotto due pagine per ogni originale, di cui una bianca, e il CNR si era complimentato !2 punti
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Ai contendenti sfugge un elemento fondamentale: stanno confrontando le mele con le pere, e le rispettive posizioni dipendono dall'ambito di appartenenza. Non ha senso paragonare accademici tout court con autori che hanno sviluppato le proprie competenze a partire dall'ambito del collezionismo. La formazione di un accademico, nonché la sua attività, si fonda su basi del tutto differenti da quelle collezionistiche: spesso i numismatici accademici non sono neppure collezionisti, e osservano la moneta da un punto di vista radicalmente diverso, che esclude il concetto di possesso e che non considera significativi rarità, valore e conservazione. Viceversa, il collezionista avrà un approccio alla materia molto meno scientifico: a partire dal modo di scrivere meno rigoroso (anche dal punto di vista linguistico) e dalle finalità, che saranno del tutto diverse, come pubblico e come obiettivi, da quelle di un ricercatore. E' chiaro che se sono un collezionista sarò interessato PRIMA ai testi degli autori che muovono nel mio stesso ambito e solo DOPO - e solo eventualmente - agli studi accademici, che sono ai fini collezionistici di fatto meno UTILI, assai meno ACCESSIBILI e che non a caso non riguardano tutti gli ambiti della numismatica ma principalmente quella antica, che più si presta alla ricerca scientifica. Viceversa, un accademico difficilmente prenderà in considerazione opere non accademiche - quantomeno contemporanee - per la propria disciplina, vuoi per il modo in cui sono scritte, vuoi per la non sistematicità dei riferimenti alle fonti, vuoi per il taglio spesso soggettivo. Non voglio fare nomi, ma ai miei occhi tale distinzione risulta evidentissima: io sono nato collezionista, ho avuto una formazione accademica, ho per qualche tempo collaborato con alcuni nomi del COIN, e ora, abbandonato quel mondo, sono esclusivamente collezionista, ovviamente non dimentico del proprio passato. Mi risulta ovvia l'impossibilità di paragonare i nomi del gruppo A a quelli del gruppo B: ai fini collezionistici, è chiaro che mi tornano ben più utili le opere degli autori citati da eliodoro, ma a volte leggendoli son consapevole del fatto che i miei colleghi e maestri di una volta ne avrebbero immediatamente sottolineato la mancanza di rigore. Insomma, alla fine è il solito vecchio discorso: conosce meglio le monete un commerciante o un accademico? Chi ne ha viste tante o chi le ha studiate sui libri? La risposta è sempre la medesima: DIPENDE, dal nostro scopo anzitutto.2 punti
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Se ne trovano molte in queste condizioni,io non le conservo,a meno che non sia un qualcosa di molto evidente,da destare in me un certo interesse,saluti, Aldo.1 punto
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Buonasera @dabbene voglio ringraziare Mario per la sua gentile accoglienza,e complimentarmi con tutti coloro che hanno partecipato al " Gazzettino di Quelli del Cordusio" Pubblicazione molto interessante e ben fatta da dove si evince una vera passione numismatica. Cordiali saluti a tutti Latino1 punto
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@Arka Caro Artur, hai ragione. E' che avevo associato il volumetto "Le monete di Venezia" a Luca Luciani, che me lo aveva donato, e poichè gli autori non figurano in copertina (ma solo in 1^ pagina), ho sempre sbagliato nel considerarlo il solo. Chiedo venia, e onore al merito! Per quanto riguarda la sommarietà e l'indicazione ai neofiti, scusa la stringatezza (non amo perdermi in molte parole) ma non si tratta di una critica. L'impostazione è TIPOLOGICA e le quotazioni sono rivolte (in appendice) alla moneta più comune di ciascun tipo menzionato; mancano le foto e sono rappresentati solo dei disegni della moneta (dal Papadopoli). Questo ovviamente significa che l'opera è un "compendio della monetazione veneziana" (compendio = riassunto) e non è rivolta agli specialisti. Ma questo non ne sminuisce il valore. D'altra parte l'ho qui menzionata proprio perchè, a mio avviso, è un punto di partenza ottimale per il collezionista di veneziane.1 punto
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Non sono stato in possesso di esemplari Muntoni 35, ne approfitto per postare una moneta con stesse rappresentazione al rovescio....Testone per Roma , Munt 37 - RR1 punto
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1922 Regno d'Italia - 10 Centesimi Ci tengo a precisare che tutte le monete del regno postate sino ad ora, nonché quelle che posterò in futuro (comprese le date rare tipo il 10 cent. 1919 ecc.) sia in buona che in cattiva conservazione, sono state rinvenute nelle ciotole mischiate alle monete mondiali. In buona sostanza le ho prese senza aver dato un occhio di riguardo giusto perché italiane, prese quindi come se fossero monetine di una nazione del mondo. L'unica differenza è che nel corso del tempo ho preso le varie annate anziché la semplice tipologia.1 punto
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Il tuo Giulio per Giulio III zecca di Ancona, dovrebbe essere, salvo errori, il Muntoni 55 Serafini 155: D/ Stemma nr 80 ovale in cornice diversa IVLIVS . III. - .PONT.MAX R/ Figura del Santo, chiavi della destra in basso, libro contro il petto; in basso a sinistra segno si zecca ( tre bastoni) S.PETRVS -ANCONA. Per la conservazione al massimo mi fermerei al BB. saluti TIBERIVS1 punto
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One Shilling - Regno Unito, Giorgio VI - Anno 1950 - Zecca di Llantrisant - 1 euro.1 punto
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Approfitto per condividere nuovamente la mia mezza piastra 1859, periziata come 1852. Saluti1 punto
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E per il magnifico ritratto concordo...con un altro esemplare....del 691 punto
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Buonasera a tutti.... @Rocco68 anche la mia del 69...presenta la rigatura..1 punto
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Soddisfatto della riuscita del Convegno,poi ho conosciuto Dabbene e seguito le varie conferenze. Un grazie agli amici del Cordusio per il "gazzettino" molto ben fatto e interessante. Domani ci ritorno sicuramente e spero che sia il primo di una lunga serie. Adriano1 punto
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Buonasera @kevin998, dovrebbe essere un 1621, il numerale 2 si presenta "coricato". Saluti, Rocco1 punto
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Nomos AG > obolos 14 Auction date: 15 December 2019 Lot number: 694 Price realized: 440 CHF (Approx. 448 USD / 402 EUR) Note: Prices do not include buyer's fees. Lot description: ISLAMIC, Anatolia & al-Jazira (Post-Seljuk). Artuqids (Mardin). Najm al-Din Alpi, AH 547-572 / AD 1152-1176. Dirham (Bronze, 32 mm, 14.91 g, 12 h), uncertain mint, perhaps Mardin. Najm al-Dîn / Malik Diyârbakr (in Arabic) Two confronted diademed and draped male busts, shown in the style of Hellenistic, perhaps Seleukid, rulers; between their heads, pellet. Rev. Abû al-Muzaffar Alpî / bin / Timurtâsh bin Îl-Ghâzî bin / Artuq (in Arabic) On the left, Comnenian emperor standing facing and being crowned by, on the right, the Virgin standing facing (as on the nomismata of Romanus III). Album 1827.3. S&S Type 28. Whelan Type II, 40-41. A beautifully preserved example, struck from fresh dies and with a splendid, dark, blackish-green patina. Good very fine. Starting Price: 100 CHF illustrazione: Mosaico del XII sec., raffigurante l'imperatore Giovanni II Comneno (1118-1143) e l'imperatrice Irene d'Ungheria, Santa Sofia (Istanbul)1 punto
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Personalmente sono rimasto soddisfatto, bel convegno, originale location, ben frequentato da commercianti e alle 9 già affollato. Felice di aver conosciuto personalmente l amico Mario che ringrazio per le copie del gazzettino e per la piacevole chiacchierata. Un esperienza che ripeterò sicuramente Ciao1 punto
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La maggior parte sono meteore.. passano e spariscono, nessuno è obbligato a rispondere, se la cosa non ci fa piacere basta ignorarli. Non si può educare alle buone maniere persone con cui hai contatto una volta sola, quindi se uno non si sente di rispondere perché la domanda viene posta con poca educazione per me è dalla parte della ragione... Poi se invece uno si è alzato magari col piede giusto, è una giornata che alcune cose danno meno fastidio, o semplicemente ci divertiamo ad identificare la moneta, sentiamoci liberi di fare quello che ci piace, alla faccia dell'educazione o no...1 punto
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Ammetto la mia superficialità e ignoranza nella monetazione del regno non essendomi soffermato sulla particolare rarità di una simile moneta. Resta il danno irreversibile fatto a questo pezzo e a quelli della collezione papale dovuto a una grande stupidità e ignoranza.1 punto
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@fabry61 Hai ragione Fabrizio, ma non so capire perchè me le carica tutte in questa modalità "gigante".......?1 punto
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Non lo definirei "problema", come dicevo è questione di prospettiva. Se sono collezionista di monete di area italiana è chiaro che reputi più IMPORTANTE ai miei fini il M.I.R. rispetto a un saggio accademico. Sull'invasione di campo, io sono dell'idea che comunque la volontà di fare ricerca - scientifica o divulgativa che sia - sia sempre meritorio. E non ha torto chi auspica una maggiore collaborazione tra i due mondi, proprio perché hanno competenze COMPLEMENTARI. Il problema - qui sì che ci sta il termine - è che spesso è difficile dialogare con chi sta "dall'altra parte".1 punto
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Se noti il regolamento possono aderire a questa Consulta tutti gli appartenenti ad uno specifico settore scientifico disciplinare. Non mi sembra esista nessun filtro d'ingresso. Visto che va di moda la metrologia in campo universitario perché allora non includere anche il superamento della soglie necessarie per la partecipazione all'ASN? Il motivo a mio avviso è semplice, questa non nasce come associazione che vuole riunire le migliori menti nel campo della numismatica ma nasce come associazione di categoria. E sottolineo ulteriormente che non ci vedo niente di male anzi mi stupisco non sia stato fatto prima. Buona parte dei settori scientifico disciplinari hanno la loro bella associazione. Per rispondere al fatto che io dubiti o meno che questi siano il meglio della numismatica italiana beh mi sembra ovvio. Il dirlo non significa comunque sminuire il livello di chi appartiene a quel consorzio, nulla da eccepire sugli appartenenti che -nei fatti- hanno avuto un ben preciso percorso professionale. Ma negare che anche chi è fuori dal mondo accademico possa raggiungere un livello di tutto rispetto è semplicemente assurdo. Basta andare sul Portale Numismatico dello Stato e guardare l'elenco degli autori vari Bollettini....1 punto
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Condivido il mio cifre grandi e quello che credo sia un 5 corretto a 6....1 punto
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