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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/06/20 in tutte le aree

  1. Oggi è un grande giorno per me, ho tenuto in mano il mio primo Cavallo Aragonese Aquilano ? Grazie per avermi fatto nascere questa nuova passione. Il prossimo passo sarà un buon testo per studiarli. Lo ri-condivido con le foto fatte da me, ma vi assicuro che dal vivo è molto più bello. Un Grazie a tutti Voi.
    6 punti
  2. Nell'autunno del 1985, durante i lavori per la realizzazione di un parcheggio nei pressi di Dorchester, nell'area del Poundbury camp a ridosso della proprietà della Wyver Fireplaces LTD, E. Carter, H. Hallett, B. Mitchell e E. Vincent trovarono un ripostiglio di oltre 7000 antoniniani, il numero esatto non è noto in quanto manca una pubblicazione ufficiale e un catalogo pubblico del ripostiglio che è noto come "The 1986 Poundbury Hoard" (registrato nel libro della Robertson ai num. 695 e 972 e nel P.A.S. al numero IARCH-A9B532). Gli scopritori raccolsero le monete emerse durante lo sterramento in un secchio di latta e le portarono al Dorset County Museum che le inviò poi all'Ashmolean Museum per la pulizia e catalogazione. Di questo ripostiglio esiste attualmente solo una piccola pubblicazione, con una introduzione preliminare sul deposito, risalente al 2004, quasi 20 anni dopo la scoperta: "King, C.E. and Woodward, P.J., 2003 The 1986 Poundbury hoard of 3rd century antoniniani" Il ripostiglio presenta come pezzi più antichi, antoniniani di Etruscilla e Volusiano mentre presenta come termine di chiusura una cinquantina di antoniniani di Carausio. Gli imperatori gallici sono ben rappresentati per quanto riguarda Vittorino e i Tetrici, mentre sono presenti in misura minore Postumo, Mario e Leliano. Una buona rappresentanza è data anche dagli imperatori centrali Gallieno, Salonina e Claudio II, mentre in misura minore appaiono Valeriano I e II, Quintillo, Aureliano, Probo e Numeriano. Infine, il gruzzolo presenta anche un buon numero di emissioni imitative. Si tratta della tipica composizione dei ripostigli britannici interrati attorno alla fine degli anni '80 del 200, inizio 290 d.C. In questi ultimi giorni, per una serie di vicissitudini e casi della vita, sono entrato in contatto direttamente con il nipote del sig. B. Mitchell, uno degli scopritori, che attualmente sta vendendo la sua quota di proprietà del ripostiglio e questo è un piccolo assaggio della porzione di ripostiglio che mi sono portato a casa: Le monete sono quasi tutte inserite in buste con la catalogazione fatta dagli addetti del museo. Nel "mucchio" spiccano Etruscilla (in una emissione ibrida con Treboniano Gallo, che mi riservo di analizzare più dettagliatamente) e Aureolo in nome di Postumo, zecca di Milano, tipo SALVS. C'è poi un Tetrico, esemplare su bustina bianca, che in realtà non è un Tetrico ma un Vittorino, rovescio VICTORIA AVG che potrebbe riservare qualche particolarità, ma necessito prima di vederlo in mano. A questi pezzi poi ho aggiunto anche una rappresentanza di Valeriano, Gallieno, Salonina, Claudio II e Postumo. Quando mi arriverà il gruzzoletto, farò un'analisi più dettagliata.
    4 punti
  3. Ti mostro a titolo di confronto alcuni miei esemplari di diverse tipologie a confronto. Se hai bisogno di qualche dritta non hai che da chiedere e ti sarà dato.
    3 punti
  4. Dopo qualche ora di ricerche sono arrivato a questa conclusione: 3531! Se invece comprendiamo solamente le monete circolanti (escludendo dunque commemorative e da collezione), siamo a 405! Ho compilato un foglio Excel che allego al messaggio. E' un calcolo da prendere in difetto, in quanto potrei aver scordato qualche remota nazione oppure nella fretta mi potrebbe essere sfuggita qualche moneta. Le monete sono state catalogate per tipologia e non per anno. (Nel calcolo non sono presenti quattro commemorativa della Sierra Leone perchè la regina non era rappresentata di profilo, ma di fronte con altri personaggi della famiglia) Grazie @nikita_ ad avermi spronato a farmelo realizzare da me invece di avere una risposta semplice e pronta. Spero che possa ritornare fruibile a chiunque necessiti. ? Elisabetta II.xlsx
    3 punti
  5. Si tratta di "gettoni monetali" emessi a favore della Croce Rossa Italiana. I due esemplari del 1911 (ma coniati nel 1914 usando i nominali da 2 Lire e da 10 Centesimi della serie "Cinquantenario) furono coniati dalla Regia Zecca di Roma. L'esemplare da 2 Lire in argento è considerato Molto Raro (R2) dall'Attardi che dà la valutazione, in base alla conservazione, seguente: MB = 150; BB = 350; SPL = 700; FDC = 1.400 € (valori da prendere come puramente indicativi). Sempre l'Attardi considera, invece, il 10 Centesimi in Bronzo Comune (C) con valutazione: MB = 50; BB = 100; €SPL = 400; FDC = 700 €. Esistono altri Gettoni Monetali coniati dallo stabilimento Johnson - Milano nel 1915 e nel 1918, ma privi dell'indicazione del valore.
    3 punti
  6. Follis di Costante 2° , come avevi intuito. Il numero di catalogo è Sear 1110 cfr https://www.deamoneta.com/auctions/view/433/494
    2 punti
  7. "Il (presunto, acclamato) nuovo tipo di Tornese con il nome del Re al rovescio, non è affatto Nuovo, esiste da Filippo III e continua non appena Filippo IV prende il posto del padre, Uff.... il rovescio è già con PHILIPP IIII D G REX perchè proviene dai coni del Tornese con l'Ara..... Non appena fu pronto il conio del dritto....cioè la testa di Filippo IV venne modificato solo il dritto (testa) è tenuto il rovescio...." Le chiedo scusa se nel rispondere la cito ma è una mia prassi per evitare di saltare qualche parte. Sono pienamente d’accordo con lei e la sua affermazione. Forse però le è sfuggito che la mia era un’ipotesi e non una certezza. Comunque anche se ipotesi non è del tutto campata in aria. Io sono il peggior critico di me stesso e prima di fare certe affermazioni cerco di trovare tutte le possibili soluzioni alternative. L'ipotesi è nata dopo aver visionato un tornese NEAPOLIS REX ribattuto da un tornese con PHILIPP etc... Questo tondello ha portato a trovare una giustificazione al fatto dell'estrema rarità del tornese con NEAPOLIS REX. Poi ne è uscito un altro di tondello con le stesse caratteristiche che ha appena postato l'utente @eliodoro. Provo al volo ad indicare la mia lettura di ribattitura (sono abituato a spiegare le mie motivazioni). In verde ho indicato il sottotipo di tornese con legenda NEAPOLIS REX , tra l'altro, come potrà notare, con l'identico orientamento di legenda degli altri, mentre in rosso ho indicato l'impronta della ribattitura del nuovo (per nuovo intendo nuovo conio, nuova moneta e non nuova tipologia per essere chiari ma la cosa è ininfluente) tornese con PHILIPP... (si legge bene anche il numerale). Che sia il secondo a ribattere il primo è ovvio, basta vedere la cornucopia (in rosso) che sovrasta l'altra (in verde). Questa situazione cozza alquanto con quanto da Lei sopra scritto. Per il D/ nulla da dire... si vedono benissimo le due teste reali. "Ci sono infatti tornesi con l'Ara ( PHILIPP IIII D G REX ) nei primissimi mesi di coniazione (1621) poi tornesi con la TESTA (1621) quando Michele Cavo assume la carica di mastro di zecca..... con ( PHILIPP IIII D G REX ) sia al dritto che al rovescio ....... la sequenza chiara di queste coniazioni è trascritta nel mio lavoro sulla monetazione di Filippo IV degli anni 1616-1623; ovviamente a suo tempo presi foto dal Museo Romano e anche io per questioni di copyright, non posso inserire. A pag. 27, fig. 7 c'è il primo tornese con la testa di Filippo IV e pura caso ha la legenda al dritto e al rovescio con il nome del Re ed ha la data 1621 al rovescio; a pag. 61, fig. 37, c'è un altro tornese sempere con i titoli del Re, ed ha la data 1622 al dritto e 1621 al rovescio." Ho la sua pubblicazione e l'ho trovata veramente ben fatta, in particolare proprio perchè vi sono presenti immagini di monete che difficilmente si vedono tutti i giorni. Concordo quasi in tutto... "Ma ci sono talmente di queste monete..." Tranne quelle da me pubblicate!!! Quelle non esistono (per lei). (Una battuta che spero le strappi un sorriso. Lo sottolineo per non essere frainteso) "Se poi quando scrivo, ci si mettono le "bende" davanti gli occhi........." ??? Qui le chiedo scusa ma mi arrendo... non ho compreso, sicuramente un mio limite. Terminate le mie risposte arrivo al dunque. Lei ha fatto un'ottima disanima ma in tutto questo, ancora non mi ha motivato le sue certezze dell'inesistenza del tornese con legenda NEAPOLIS REX (tra l'altro nell'altro post le ho spiegato il perchè della stessa legenda su nominali diversi, concorda?). Stiamo menando il can per l'aia. Io ho fatto delle affermazioni motivandole con elementi per me oggettivi. Lei ha detto che non è così. Mi può spiegare cortesemente le sue motivazioni. Ci stiamo confrontando cosa che lei ha sempre auspicato, magari riesce anche a farmi fare un passo indietro, cosa che non ho mai avuto problemi a fare. Invece di quell' Uff... che non le rende onore proviamo ad intavolare un dialogo costruttivo e risolutivo.
    2 punti
  8. Buonasera a tutti voi Fratelli Lamonetiani, stasera ripropongo il mio Tarì Propago Imperi del 1716 Carlo VI d'Asburgo. Magliocca 94 Saluti Alberto
    2 punti
  9. Ok procedo cosi Arrivo a 100 e vedo quanto ci metto se non troppo vado ben oltre
    2 punti
  10. Ciao.. Direi un antoniniano con la Consecratio di Claudio il Gotico.. Attendiamo conferme o smentite.. Saluti Eliodoro
    2 punti
  11. La discussione seguente, molto interessante, verte su di una moneta quasi certamente relativa proprio a cio' che chiedi:
    2 punti
  12. Il bello, per me almeno!, di questa volta, è che sono entrato anche in contatto diretto con la persona (non è la prima volta a dire il vero) e che ci siamo fatti delle lunghe chiacchierate telefoniche via whatsapp condite dallo scambio di moltissime immagini:
    2 punti
  13. Se si dà per scontato che sia semplicemente perso
    2 punti
  14. Mi sfugge perchè due persone competenti come quelle sopra, quando discutono avendo tesi contrapposte, devo inframmezzare le loro tesi con frasi del tipo non ti rispondo neanche, non merita risposta, lasciamo perdere, ecc. Cosa servono? Capisco che ognuno voglia supportare la propria tesi, ma dare del cretino all'altro cosa serve? Se non considero il mio interlocutore degno di risposta, non gli rispondo e basta senza andare sul personale. Mia opinione sia chiaro.............
    2 punti
  15. A quanto pare pero' anche il resto non e' esattissimo: https://www.ilpost.it/2020/03/05/coronavirus-whatsapp-false/
    2 punti
  16. Sto seguendo in modo appassionato questa bellissima discussione. Queste "diatribe" fino a quando restano a livello di confronto di teorie senza spostarsi al personale, sono quelle cose che fanno bene al Forum e che lo rendono unico. Purtroppo il limite di dover per forza scrivere e non parlarsi direttamente, porta a volta ad espressioni poco felici che vengono interpretate come attacchi personali. I due principali protagonisti della discussioni li conosco entrambi (Vanni personalmente, Massimo in pvt) e li stimo entrambi. Vi prego di proseguire questa interessantissima discussione nel rispetto reciproco.
    2 punti
  17. Carissimo, nonostante sia consapevole che sarà inutile, nonostante il continuo rimando a un mio essere quello che “l’ho detto io” o quello che “l’ha detto lui”…che già è una contraddizione…. E nonostante non abbia alcuna voglia di perdere tempo con qualcuno che di “professione” sul forum gioca ad attaccar briga, sprecherò come detto altro tempo, ma lo faccio in favore degli altri, dopo di che, visto che ad A risponderai ancora C, la concluderò dandoti la soddisfazione di un inutile vittoria che non c’è… vado per punti (tra parentesi tue affermazioni che riporto pari pari): 1 (non ho memoria di monete coniate in due valori, di cui uno la metà dell’altro, con gli stessi coni) La tua momeria non esclude che esistano 2 (allora perché il mezzo tremisse avrebbe dovuto condividere in conio palesemente troppo grande per la quantità di metallo disponibile ?) Secondo questo principio, non dovrebbero esistere nemmeno i tremissi longobardi, larghi e bassissimi di peso 3 (Non sarebbe stato più logico realizzarne uno ad hoc , tipo quello per i quarti di siliqua, con cui la quantità data di metallo sarebbe stata più proporzionata e avrebbe reso le operazioni di coniatura più semplici e o poi pratiche??) La numismatica non è la fisica e non segue le leggi immutabili della logica. Casomai è il sistema della circolazione che si piega a delle leggi quasi certe (leggi di mercato, legge di Gresham etc), ma la numismatica in quanto tale può prescidere dalla logica, e ciò che è stato coniato può a volte sembrare assurdo, eppure reale. 4 (Per riuscire a coniare con un conio strutturato e calcolato per 1,5 grammi di oro una moneta pesante la metà, si sarebbe dovuti partire da una lamina finissima, col risultato di non avere a disposizione la giusta quantità di metallo da deformare riempiendo i vuoti del conio, oppure un fagiolino più spesso ma insufficiente ad allargarsi, con le pressioni e le metodiche in gioco, alle dimensioni del conio.) FALSO – l’oro è uno dei metalli più malleabili, e se questa affermazione fosse vera, oltre ai suddetti tremissi longobardi, non dovrebbero per esempio esistere gli argenti iberici a nome di Giustiniano coniati a 9 mm per 0,07 g (he scritto giusto 0,07!) 5 – (oltretutto si sarebbe potuta ingenerare confusione nel riconoscimento dei vari tagli al momento delle transazioni ( motivo per cui i vari tagli avevano impronte differenziate) quindi mi pare strano che sia stata adottata una soluzione così poco pratica) Questo è vero, ma come ho scritto , e come hanno creduto molti altri, la sporadica emissione di tremissi “mezzi” poteva essere cerimoniale, donativa, d’emergenza etc … comunque il medesimo problema esiste su diversi solidi da 21, 22 o 23 silique che si differenziano dalla norma magari solo per una piccola stellina o a volte nemmeno per quello 6 (il rasoio di Occam) Per quanto logicamente valido, non è inoppugnabile, altrimenti per fare un esempio, l’Antoniniano di Domiziano II, trovato da un contadino e di un imperatore diversamente ignoto non dovrebbe esistere o dovrebbe essere per forza falso. Potrei fare altri esempi …. Quindi viva il rasoio di Occam, ma l’interpretazione che dai tu è un po’ radicale…. E poi, la logica personale, non è mai assoluta… quindi… ciao ciao Occam…. 7 (l'intento fraudolento, quando si parla di zecche e monete , soprattutto in metalli pregiati ,non può assolutamente e storicamente essere escluso) Certo! Ma da lì a usare l’intento fraudolento per spiegare i pezzi che esistono e che sono coniati almeno su 150 anni da diversi conii in diverse zecche… insomma, ma pare proprio volersi mettere i paraocchi per avere una risposta semplice e veloce… e inutile 8- (La logica è per sua definizione sempre schiacciante. ) Si…ma non “la tua logica” … che è per sua definizione “tua” 9 (con un ben più plebeo e maneggiato, oltre che meno attenzionato, tremisse...) Questa, scusa, è proprio una sciocchezza, messa lì per tentare di avere ragione… Il tremisse NON è plebeo per nulla Aveva un valore e un potere d’acquisto molto alto (io parlo sempre di VI e VII secolo) Era emesso in zecche che coniando oro erano sotto il diretto controllo imperiale, separate da quelle che coniavano bronzo Era emesso al pezzo e non al marco e le oscillazioni sono sempre minime sui pezzi ben conservati Negli scavi non si trova praticamente mai tra le monete “smarrite” perché il suo valore era talmente altro che il recupero valeva ogni fatica 10 (lo stretto controllo ponderale di zecca, trattandosi di probabili opere truffaldine, realizzate al di fuori dei dettami della zecca stessa, non vedo come lo si possa invocare.... delle due , l’una esclude l’altra... se sono clandestini ovviamente non passavano i controlli, sennò che senso avrebbero avuto.) Qua inizi a spostare l’attenzione Prima è un prodotto truffaldino interno alla zecca poi diventa un prodotto esterno…. Allora, chiariamo, i mezzi che ho pubblicato non sono moneta imitativa, e non sono moneta emessa fuori da zecca ufficiale perché il contenuto di fino è alto e lo stile è esattamente quello di zecca Se ritieni poi che a costantinopoli zecca fosse possibile emettere un tremisse con il 40% o 50% di peso al ribasso, dovresti dimostrarmi… tu, non io, che esistano altre pezzature ufficiali con dei sottopeso così importanti (solidi e semissi). Sai bene che le truffe in zecca erano svolte su piccoli pesi e su grandi numeri per non essere scoperti…e poi spesso erano scoperti comunque Che senso ha far uscire una moneta a metà peso… vieni scoperto in 1 minuto 11 (Non sto banalizzando) Si banalizzi perché cerchi la risposta più veloce e più semplice per archiviare un argomento che forse non ti interessa e certamente non conosci… questo è banalizzare E banalizzi perché ad ogni risposta cerchi un’altra soluzione più semplice e banale Tutte da truffa Tutte da zecca non ufficiale Etc etc 12 (ma probabilmente , se cerchiamo bene, troveremo anche semissi o solidi più leggeri della norma,) Se parliamo con i se, ma, probabilmente, allora probabilmente troveremo anche lo Yeti, ma nel frattempo, per dimostrare la bontà della tua idea, trovali 13 (poi se invece non vuoi abbassarti a discuterne con chi non reputi all’altezza, per me non è un problema, l’ho classificato come tremisse nella descrizione dell’asta e continuo a considerarlo tale fino a prova contraria che ne giustifichi l’esistenza logica e tecnica .....un po più solida della tua) L’aquila si è posata! Tu l’hai classificato è quindi porti avanti la tua idea fino alla morte… ecco perché tanta foga nel voler semplificare tutto…. senza notare che ho condiviso questa tua classificazione, infatti quello di Anastasio per me non è un mezzo e l’ho scritto più volte. 13 (Se quelli inferiori di peso sono n che più rozzi e quelli di maggior peso sono più coerenti con la raffinatezza di un lavoro ufficiale di zecca, potremmo ipotizzare anche che i conii utilizzati per i primi siano imitativi , o perché illegali o per qualche altra ragione da verificare...) SE … ma non è così, fate un paragone stilistico pezzo per pezzo con i tremissi coevi … NON sono più rozzi … questa è un’affermazione falsa e basata su una sensazione non vera e che crolla al paragone, per chi volesse farlo 14 (Quindi il voler per forza vedere variabili Illogiche più o meno forzate nel meccanicissimo lavoro di zecca è un po’ come voler per forza inserirci un elemento alla Giacobbo.... ) Questio sempre se partiamo dall’assunto che la logica sia la tua soltanto… 15 ( figuriamoci se si mette no a complicarsi la vita eseguendo pezzi di difficile riuscita con una percentuale di difettosità molto alta, e quindi da rifare da capo, a discapito della normale attività produttiva) Tutte considerazioni personali… anche perché il VI-VII secolo è pieno di monete tecnicamente più complesse per dimensione e spessore… 16 ( fossero davvero produzioni ufficiali, non avrebbe senso che fossero così rare... ne avrebbero prodotte proporzionalmente un gran numero e ne sarebbero arrivati tantissimi, così come sono arrivati a noi più tremissi che semissi che solidi.) Scusa ma questa proprio fa ridere…. Tu che sei un commerciante mi vieni a dire che le monete rare non esistono O che le pezzature rare non esistono? E i denari di alcuni imperatori di III secolo allora o i quinari etc… ma daaaai Capisci quando dico che passi di polo in frasca pur di tentare di avere una ragione e una certezza che io dico di non avere… 17 (tutto questo se si vuole discutere alla pari e si accetta di mettere in discussione le proprio personali convinzioni) È singolare che lo dica tu, quando io dico di essere possibilista sul mezzo tremisse, di cercare di capire etc, e tu sei certo del tuo Occam… Leggi bene questa tua frase…ma poi applicala. 18 (quello che tu , sulla scorta dei tuoi vati , Grierson e Hahn , hai scritto è una vostra conclusione è non è inattaccabile dalle obiezioni anche solo pratiche...tralasciando quelle storiche.) Non ho vati, ma leggere aiuta a capire e aprire lamente… Non ho scritto conclusioni, ma spunti per una riflessione Le obiezioni storiche che tu hai fatto, mi sfuggono, perché c’è solo questa frase, per continuare a fare fumo e montare panna, ma le obiezioni storiche non ci sono… o tu non le hai proprio espresse 19 (anzi, sempre per il rasoio di occam, è più probabile che quella meno arzigogolata abbia le maggiori possibilità di essere quella corretta... a prescindere da chi la sostiene...) Probabilità… non certezza infatti Poi…. Tra le sparse allusioni a un mio stare sul piedistallo, per catturare la benevolenza degli altri, ti ricordo che non sono uno dei tanto odiati dal forum accademici… ma un semplice appassionato… quindi, se vuoi tirare la discussione da quella parte per sperare di portare a te chi legge, peschi male… siamo inter pares… Per concludere Il fatto che per i mezzi fossero usati i conii del tremisse, è un tema alla base della discussione sulla loro esistenza o meno, ed è stato oggetto di 60 anni di contributi numismatici. È certamente una scelta complessa da spiegare, ma la riduzione di peso rispetto alla norma fa crollare qualsiasi ipotesi fraudolenta interna alla zecca Le possibilità sono molte: - Donativo / enmissione cerimoniale (comunque in linea con gli standard di peso esistenti, come si faceva per i multipli)? - Emissione di necessità, (per l’esercito?) fatta con meno oro in momenti particolari, e poi sostituita con monete di peso pieno… con poche monete non restituite al momento giusto per riaverne una di peso pieno? - Altro? Detto questo, la cosa è complessa e bisognerebbe cercare identità di conio con tremissi ufficiali, valutare aree di ritrovamento (ad oggi ignote in tutti i casi) e poi studiare meglio la cosa Dentro questa complessità, la risposta che in 5 secondi appiattisce, partendo da assunti “personali” e non scientificamente provati, mi demoralizza un bel po’…. Quindi non è superbia… ma mi chiedo, perché scrivere un post infinito (e qua non ho citato fonti per non sentirmi dare ulteriormente del pedante ) se poi la risposta sarà “la logica dice così!” Risposta semplice, banalizzante, nazional-popolare e veloce…nel perfetto stile dei nostri tempi Quindi… se alla prossima mezza riga non rispondo è per questo, non per superbia….ma perché per rispondere alle 4 righe scritte in 2 minuti da qualcuno, dovrei sprecare un’ora, per avere un’ulteriore risposta di 3 parole… Spero di aver risposto alla provocazione Spero di aver acceso in qualcuno l’interessa ad approfondire e non a banalizzare Ricordate che è la domanda che ci facciamo a renderci saggi, non la risposta che diamo Alain
    2 punti
  18. “Sono più le cose che ci spaventano, Lucilio mio, di quelle che ci minacciano effettivamente, e spesso soffriamo più per le nostre paure che per la realtà. Non ti parlo con il linguaggio degli Stoici, ma in tono più sommesso; noi, infatti, definiamo poco importanti e trascurabili tutte le avversità che ci strappano gemiti e lamenti. Tralasciamo queste parole gravi, ma, buon dio, vere: ti raccomando solo di non essere infelice prima del tempo, poiché le disgrazie che hai temuto imminenti, forse non arriveranno mai, ma di certo non sono ancora arrivate. Certe cose ci tormentano più del dovuto, certe prima del dovuto, certe assolutamente senza motivo; quindi, o accresciamo la nostra sofferenza o la anticipiamo o addirittura ce la creiamo. Rimandiamo per il momento il primo punto, poiché il problema è controverso e c’è una discussione in corso. Quei mali che io ho definito trascurabili, tu li giudicherai gravissimi; taluni ridono sotto i colpi di frusta, altri, invece, gemono per un pugno. Vedremo in seguito se quei mali hanno forza per se stessi o per la nostra debolezza.” Seneca- Lettere a Lucilio – libro XIII – Lettera V apollonia
    2 punti
  19. Ma il tema iniziale era "Convegno di Torino" non le aste.... c´è stata una comunicazione ufficiale? Saluti TIBERIVS
    1 punto
  20. Eccola, so che per un numismatico doc non è accettabile, ma come ho detto per me è il raggiungimento di un recondito sogno poter “toccare” un oggetto così pregno di storia, anche perché il prezzo non è proprio basso e "chi si accontenta gode".... Devo ringraziare tutti quelli a cui ho rotto i ..... per i loro preziosissimi consigli ed in particolare : POEMENIUS, CAIO OTTAVIO, NUMMA NUMMA, DABBENE, ARKA E GIULIO DE FLORIO Limoges
    1 punto
  21. Quel giorno che pensai di essere stato fregato dal gelataio. Era quel periodo in cui ancora non capivo perché, andando in gelateria le domeniche pomeriggio con le mie due cugine più grandi di qualche anno, i ragazzetti ci giravano intorno tentando un approccio, fischiando o facendo battutine sceme. Era quel periodo in cui ancora, d'estate, attraversare l'ombra della frescura donata dalle foglie dei tanti alberi posti ai lati di quel viale mi regalava sensazioni di benessere, paragonabili solo alla fantastica brioche col gelato nocciola e panna che solevo gustare ogni volta, seduto su un piccolo tavolino rosso a tre gambe posto sul ciglio della strada dove, di rado, passava qualche 850 o una Dyane 6. Appena finito di gustare quelle prelibatezze, la responsabilità di pagare la consumazione spettava quasi sempre a me: "Due brioches con gelato ed un cono!", dichiaravo fiero! Mi piaceva far finta di essere grande; sgomitavo per arrivare primo quando giungeva il momento del genitore che elargiva, per pagare i gelati, la banconota grigia da mille lire, quella con l'arpa e il signor Verdi austero ed elegantissimo col suo papillon. Ogni volta, con fare professionale, facevo finta di contare il resto (si, c'era anche il resto) e lo lasciavo scivolare velocemente nella tasca davanti dei pantaloncini che mi arrivavano al ginocchio, contento di sapere che nessuno dei grandi, al ritorno, ne avrebbe preteso la restituzione. I giorni seguenti spendevo il prezioso resto in figurine dei calciatori, caramelle o, se riuscivo a tenere da parte tutte le 150 lire, anche in un Topolino: ma non ero così forte da riuscirci spesso. Quella volta, tornato a casa e riconsegnate sane e salve le cugine, mi diressi in terrazzo per far vincere, come sempre, i cowboys sugli indiani; erano battaglie che duravano pochi secondi, la maggior parte del tempo lo dedicavo a posizionare i soldatini di plastica tutti intorno a me, per terra; poi era tutto un: bang, pum, swish, argh, augh, caricaaa!! Prima però tolsi dalla tasca il resto di prima e, avendo tutto il tempo che mi serviva, lentamente cominciai a contare, avido, quelle monete per programmare gli acquisti della settimana: "Cinquanta, cento, centoventi, centoquaranta, centocinquanta... Centocinquantuno?". Ehi! Cos'era quella piccola monetina che non avevo mai visto prima, con il numero 1 da un lato e accanto la figura di uno stranissimo gatto, mentre dall'altro una bella signora incoronata, con il collo troppo lungo, osservava la scritta poco di fianco a lei? Corsi dai grandi pensando, nella mia ingenuità, di essere stato fregato dal gelataio, senza nemmeno riflettere che le 150 lire di resto c'erano tutte. Naturalmente fui tranquillizzato e, dalle successive spiegazioni, appresi che c'era tutto un mondo, a me sconosciuto, che dovevo scoprire ad ogni costo. Fu quasi come essere colpito da un fulmine, lì nacque una delle mie più grandi passioni. Adesso gli alberi in quel viale non ci sono più, al loro posto tanti palazzi ed un centro commerciale. Neppure la gelateria ha resistito, troppe automobili transitano da quella strada sporcando l'aria; la frescura dell'estate, uccisa dall'afa, è solo un nostalgico ricordo. Però mi rimane lei, quel centesimo piccolo piccolo, niente di raro o prezioso, muta testimonianza di un'epoca spensierata e felice. Ogni tanto lo esco dalla capsula di plastica in cui lo conservo gelosamente e, per fargli prendere aria, me lo passo tra le dita, lo faccio girare come una trottola un paio di volte; poi, prima di rimetterlo a posto, lo mischio con qualche centesimo di euro e comincio a contare: "venti, quaranta, sessanta, settanta, settantuno!". Così, per passare un po di tempo con un vecchio amico! Giovanni
    1 punto
  22. Il senso potrebbe essere che un conto è avere la faccia sul "Dio denaro", un conto e su un cartoncino. Poi lo stesso discorso varrebbe anche per i Francobolli, alla fine è sempre denaro anche quello, ma le monete ne sono l'emblema! Almeno io mi do questa di spiegazione.
    1 punto
  23. Si, direi che va bene, in questo modo avremmo la curva standard di riferimento.... poi bisognerebbe fare lo stesso lavoro su quelli sotto peso per confrontare l e curve sia nei valori che nella forma.... teoricamente la differenza tra le forme delle curve dovrebbe saltare agli occhi, e renderle non sovrapponibili anche riproporzionandole ...... Gli esemplari che presentino quelle che chiamiamo “ schiacciature di conio” ma che in realtà sono mancanze di riempimento dei cavi dei conii , se sono di peso normale li inserirei nella curva di paragone, perché le mancanze sono derivate da scarsità di energia cinetica, se sono sotto la norma li inserirei nell’altra curva perché le mancanze sono dovute alla scarsità di metallo tra i conii, quindi il tondello di partenza era più leggero della norma imposta dalla zecca... per quale ragione non si sa, ma è un fatto.
    1 punto
  24. Mi ha risposto mentre scrivevo il post successivo che credo risponda appieno anche al suo quesito.
    1 punto
  25. Nella prima guerra servile l'autoproclamato sovrano degli insorti, Eunus, coniò anche monete a proprio nome (aveva assunto quello di Antiokos), alcune delle quali sono conservate nella collezione di un museo ennese ovviamente chiuso. le foto sono tratte da http://www.ilcampanileenna.it/euno.html
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  26. A me invece l'interpretazione del rovescio come commemorativa di una vittoria contro gli schiavi convince poco, anche se il tema elmo/testa nuda ha sicuramente valenza. Il motivo, come già è stato detto, è che domare una rivolta di schiavi non poteva essere considerato un grande onore all'epoca, nella quale gli schiavi erano considerati poco più di bestie dotate di parola. Più plausibile mi pare la velata promessa da parte del monetiere di finanziare giochi gladiatorii se eletto a cariche più prestigiose.
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  27. Non credo ad esemplari coniati come prova anche perchè poi sono finiti in circolazione. Ma concordo sul fatto che le monete avrebbero dovuto avere legenda differente. Infatti ho ipotizzato che la causa che ha determinato la fine di questo particolare tornese sia stata proprio la legenda NEAPOLIS REX, uguale a quella presente sui grani. I pochi esemplari già coniati sono stati ribattuti con il nuovo tipo di tornese che riporta il nome del re anche al R/ tranne qualcuno sfuggito al martello come quello della Collezione Reale e quello da me pubblicato e magari altri in attesa di essere censiti.
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  28. E' sempre un dispiacere quando si devono chiudere convegni o manifestazioni, soprattutto numismatici, per noi appassionati della materia. Comunque ora il momento è quello di pensare alla salute propria ed altrui, evitare di farli ed evitare di andarci, può essere solo buonsenso per se stessi e per gli altri naturalmente. Verranno tempi migliori, ed allora torneranno anche i convegni con tutte le loro prerogative culturali, sociali e collezionistice.
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  29. Buongiorno, volevo condividere questa lezione di un professore dell'Università di Yale sul terzo secolo che ho trovato tradotto su YouTube.
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  30. La moneta 100 lire 1960 presenta delle macchie e qualche segno di lieve usura. Penalizzano molto le macchie secondo me. Per me nel complesso è una moneta SPL ma con lustro fortemente compromesso...
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  31. Benvenuto Senza nulla togliere ai professionisti non iscritti, ce ne sono di validissimi anche al difuori dell'associazione, per questo primo acquisto puoi rivolgerti con fiducia ai soci NIP, Numismatici Italiani Professionisti https://numismaticinip.it/home Tutti naturalmente hanno un sito dove acquistare, ma se ne trovi qualcuno vicino casa potrai visionare e scegliere personalmente la moneta... emozione impagabile petronius
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  32. Forse è questione di gusti... ma sfido chiunque a ritenere artistica quella foto del papa, soprattutto sul cofanetto di una serie intitolata “Arte e Fede”. Inoltre, che senso ha togliere la faccia del pontefice dalle monete (per una ragione etica) per poi metterla sul cofanetto che le contiene?
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  33. Ciao @pippo78 Molto bella anche questa però secondo me quella del 1958 è migliore. Saluti
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  34. Come puoi vedere molti di noi conservano nel nik il loro anno di nascita... @Rocco68 @Litra68 e giusto il 68 si trasforma in 86.. Roberto
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  35. A priori è una moneta bellissima, visto che riporta il mio anno di nascita. A parte gli scherzi, ha circolato, non tantissimo vista la borchia, ma i segni del tempo se li porta tutti: per me BB in generale.
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  36. Moneta indiscrete condizioni, ha circolato anche se non molto, la borchia sulla veste di Minerva è in buoni condizioni, però il D ha segni d´usura sulla testa. Direi qSPL il D (ottimistico?!?) e SPL il R. Saluti TIBERIVS
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  37. Notizia errata @miroita. Ieri, 5 marzo, è uscito il 10 euro solo in versione FDC, non FS
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  38. Mi sembrano due figure inginocchiate che pregano la Madonna.
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  39. Non sono certo un tecnico di questa, come del resto di nessuna monetazione e rispondo pertanto "alla buona", senza alcuna pretesa di avere ragione. Prima di tutto, ragazzi, confrontiamoci senza polemiche, tanto è umano avere talora ragione o torto, ma il confronto è sempre fattore positivo. Sono intervenuto all'inizio della discussione solo per confermare l'imperatore. Nella fretta non ho aggiunto il mio parere riguardo il peso. Si tratta, a mio modesto parere, di un tremisse tosato, come ne esistono molti altri. Ricordo tempo fa una casa d'aste che proponeva lotti multipli di tremissi a prezzo interessante (non so poi i realizzi). Si trattava di tutti pezzi di peso ridotto, con grande probabilità tosati. Andavano, se ricordo bene, da Anastasio a Giustiniano o Giustino II. Sull'ipotesi se esistano o meno mezzi tremissi, sono molto curioso e desideroso di apprendere. In questo senso ho apprezzato la lettura dell'articolo di Poemenius. Massimo rispetto e altrettanto alta curiosità, ma se dicessi di essere convinto al 100%, scusatemi, mentirei. Autori ben conosciuti e rispettati hanno ipotizzato l'esistenza del mezzo tremisse e il sottoscritto non ha nessun dato oggettivo per confutare chicchessia. Non escludo che in situazioni particolari (donazioni, festeggiamenti...) possano aver emesso monete più leggere. Mi chiedo però, come rileva l'amico Alessandro, perché non abbiano utilizzato dei coni che distinguessero l'emissione. Tutto può essere, lo ripeto, ma la mia logica (ben povera, lo riconosco da solo) mi porta verso il famoso rasoio... Ricordo la moneta in asta Tinia. Ottima, la considero una bella scoperta ed una interessante curiosità. Che sia un mezzo tremisse, però, o una "furbata" di qualche zecchiere non sono in grado di affermarlo. Non ho certezze di alcun genere, ma il famoso rasoio (ahah) mi farebbe propendere per la seconda ipotesi. Leggerò con piacere gli sviluppi di questa discussione, dalla quale imparerò qualcosa di nuovo, della qual cosa ringrazio tutti anticipatamente.
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  40. Ciao @gpittini, nota a pag. 267 del libro di D'Andrea/ Contreras: "Travaini, 1995, 323-324: Il solo tipo siciliano in nome di Tancredi, porta il nome associato a quello di Rogerius Rex, suo figlio e deve essere quindi datato al momento dell'associazione che dovette aver luogo nel luglio o agosto 1192." The Normans coins of the Kingdom of Sicily. Saluti Eliodoro
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  41. "Abbiamo bisogno di una legge europea, di una Corte di Cassazione Europea, di un sistema monetario unico, di pesi e di misure uguali, abbiamo bisogno delle stesse leggi per tutta Europa. Avrei voluto fare di tutti i popoli europei un unico popolo… Ecco l’unica soluzione" Napoleone Bonaparte Memoriale di Sant' Elena - 1816
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  42. Bello il video sulla Real Casa de la Moneta de Segovia, comprensibile anche per chi non parla lo spagnolo: https://siempredepaso.es/que-ver-la-real-casa-de-moneda-de-segovia
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  43. incredibile che ci sia chi legge e risponde a post di 7 anni fa.
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  44. Bella discussione, però vorrei soffermarmi su un aspetto in particolare: non ho memoria di monete coniate in due valori, di cui uno la metà dell’altro, con gli stessi coni.... il solido ha un suo conio, il semissi anche è il tremisse un altro ancora.... allora perché il mezzo tremisse avrebbe dovuto condividere in conio palesemente troppo grande per la quantità di metallo disponibile ? Non sarebbe stato più logico realizzarne uno ad hoc , tipo quello per i quarti di siliqua, con cui la quantità data di metallo sarebbe stata più proporzionata e avrebbe reso le operazioni di coniatura più semplici e o poi pratiche?? Per riuscire a coniare con un conio strutturato e calcolato per 1,5 grammi di oro una moneta pesante la metà, si sarebbe dovuti partire da una lamina finissima, col risultato di non avere a disposizione la giusta quantità di metallo da deformare riempiendo i vuoti del conio, oppure un fagiolino più spesso ma insufficiente ad allargarsi, con le pressioni e le metodiche in gioco, alle dimensioni del conio. oltretutto si sarebbe potuta ingenerare confusione nel riconoscimento dei vari tagli al momento delle transazioni ( motivo per cui i vari tagli avevano impronte differenziate) quindi mi pare strano che sia stata adottata una soluzione così poco pratica. io opterei più per operazioni di appropriazione indebita da parte degli zecchieri, più raffinata della solita tosatura anche se più complicata da realizzare, ( ma tanto era per pochi pezzi illecitamente ottenuti con un margine di guadagno molto alto) che per una emissione a se stante.
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  45. https://www.adnkronos.com/salute/sanita/2020/02/24/bere-acqua-calda-contro-coronavirus-scienziata-smonta-fake-news_XRkYJJK5rye2ORf4C9x3zM.html
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  46. Condivido questo messaggio appena ricevuto. La Dottoressa Lidia Rota Vender collabora da anni come Volontaria della nostra Onlus, Ematologa e Presidente ALT – Associazione per la Lotta alla Trombosi e le malattie cardiovascolari. La dottoressa ci spiega cos’è il Coronavirus e come comportarci. Il corona virus non lo ferma il panico, ma l'intelligenza. Da un giovane ricercatore che da Shenzhen è stato trasferito a Wuhan per collaborare con la task force che sta combattendo contro l’epidemia da coronavirus riceviamo e volentieri trasmettiamo a tutti queste informazioni chiare, semplici e accessibili a tutti, che descrivono esattamente che cos’è il virus, come si trasferisce da una persona all’altra e come può essere neutralizzato nella vita di tutti i giorni. L’infezione da corona virus non provoca raffreddore con naso sgocciolante o tosse catarrosa, ma tosse secca e asciutta: questa è la cosa più semplice da sapere. Il virus non resiste al calore e muore se esposto a temperature di 26-27 gradi: quindi consumate spesso durante il giorno bevande calde come the, tisane e brodo, o semplicemente acqua calda: i liquidi caldi neutralizzano il virus e non è difficile berli. Evitate di bere acqua ghiacciata o di mangiare cubetti di ghiaccio o la neve per chi si trova in montagna (bambini)! Per chi può farlo, esponetevi al sole! Il corona virus è piuttosto grande (diametro circa 400-500 nanometri), quindi ogni tipo di mascherina può fermarlo: non servono, nella vita normale, mascherine speciali. Diversa è invece la situazione dei medici e dei sanitari che sono esposti a forti cariche del virus e devono usare attrezzature speciali. Se una persona infetta starnutisce davanti a voi, tre metri di distanza faranno cadere il virus a terra e gli impediranno di atterrare su di voi. Quando il virus si trova su superfici metalliche, sopravvive per circa 12 ore. Quindi, quando toccate superfici metalliche come maniglie, porte, elettrodomestici, sostegni sui tram, ecc., lavatevi bene le mani e disinfettatele con cura. Il virus può vivere annidato nei vestiti e sui tessuti per circa 6/12 ore: i normali detersivi lo possono uccidere. Per gli abiti che non possono essere lavati ogni giorno, se potete esponeteli al sole e il virus morirà. Come si manifesta: Il virus si installa prima di tutto nella gola, provocando infiammazione e sensazione di gola secca: questo sintomo può durare per 3 / 4 giorni. il virus viaggia attraverso l’umidità presente nelle vie aeree, scende nella trachea e si installa nel polmone, causando polmonite. Questo passaggio richiede circa 5/6 giorni. La polmonite si manifesta con febbre alta e difficoltà di respiro, non si accompagna al classico raffreddore. Ma potreste avere la sensazione di annegare. In questo caso rivolgetevi immediatamente al medico. Come si può evitarlo: La trasmissione del virus avviene per lo più per contatto diretto, toccando tessuti o materiali sui quali il virus è presente: lavarsi le mani frequentemente è fondamentale. Il virus sopravvive sulle vostre mani solo per circa dieci minuti, ma in dieci minuti molte cose possono accadere: strofinarvi gli occhi o grattarvi il naso per esempio, e permettere al virus di entrare nella vostra gola … Quindi, per il vostro bene e per il bene degli altri, lavatevi molto spesso le mani e disinfettatele! Potete fare gargarismi con una soluzione disinfettante che elimina o minimizza la quota di virus che potrebbe entrare nella vostra gola: così facendo lo eliminate prima che scenda nella trachea e poi nei polmoni. Disinfettate la tastiera del pc e il mouse! Dobbiamo tutti avere migliore cura di noi, per il nostro bene e per il bene degli altri. Dalla redazione di ALT / Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari Onlus - Milano www.trombosi.org
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  47. Buongiorno a tutta la sezione. Come promesso, vi faccio vedere il mio ultimo falso d'epoca entrato in collezione. La famigliola dei falsi cresce ed è un piacere vederli tutti insieme. Ferdinando IV Piastra 1785 Peso 21,90 grammi Realizzato per fusione Metallo: leghe di ottone, Presenta ancora tracce di argentatura originale. Il decoro nel taglio è stato il punto debole di ogni falsario, in questo pezzo è stato impresso male, quasi abbozzato. Un saluto e buona domenica a tutti.
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  48. È la monetazione della fine del Regno delle Due Sicilie, Francesco II, contrariamente ai suoi predecessori, ha il volto che guarda a sinistra ed è come se quell'effigie chiudesse un tratto di storia e guardasse il regno andare via. Perciò questa monetazione, pur meno stimolante dal punto di vista della ricerca delle varianti (che tanto ci sprona sui tondelli dei due Ferdinando in particolare), mantiene comunque un suo fascino. Di seguito i miei 10 tornesi, Napoli a sinistra, Roma a destra. Buon fine settimana a tutti.
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Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
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