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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/07/20 in tutte le aree
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Effettivamente si vede molto meno come millesimo, insieme alla 1853 e 1851. A mio parere sono rare se si cercano senza difetti tecnici. Questi i miei esemplari. La 51 e 53 sono ancora nella mia collezione, ma reputo la '53, per qualità e patina, molto ostico da reperire in queste condizioni5 punti
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Quello che mi stupisce maggiormente sono invece le miglia di persone che da tutto il mondo vi sono andate senza nessuna preoccupazione....commercianti in primis. OK che sia un grosso appuntamento , ma in casi del genere sono convinto debba prevalere il buon senso per evitare di allargare ancor di piu' questo contagio.....Purtroppo, a quanto pare, nonostante tutte le belle parole di prevenzione, c'e' chi evidentemente non e' cosi' preoccupato, e' probabilmente questo comporta il fatto che ogni giorno il numero dei contagi aumenta a dismisura ....parere ovviamente personale5 punti
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Buonasera a tutti, altro Cavalluzzo Aragonese in arrivo. Posto foto del venditore, sicuramente saranno migliori di quelle che farò io.. ? Leggenda FERRANDVS REX, zecca Aquila, Sigla T Tramontano. Aspetto vostri pareri. Saluti Alberto4 punti
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Il rovescio giustamente illustrato da Illy mostra la “partenza” della zecca. Ma c’è anche “l’arrivo” : PROVIDENTIAE AVGG, notate la galea in direzione opposta.4 punti
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Ringrazio tutti (in particolar modo ed in ordine d'intervento: @gennydbmoney @Gallienus @Rex Neap @eracle62 @motoreavapore @Rocco68 @Scudo1901 @giuseppe ballauri) per essersi espressi e sarò lieto di leggere i commenti di chi voglia ulteriormente partecipare alla discussione. Ho fatto tesoro di ogni vostra parola ... e dopo un anno di cure il risultato e questo (ora riposa):4 punti
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Alla sua chiusura, le maestranze e gli “strumenti” fioroni traferirti da Ostia ad Arles dove fu aperta una nuova zecca. Ne coseguì che le prime emissioni di Arles furono stilisticamente sovrapponibili a quelle di Ostia. C’è una serie di bellissime monete coniate ad Arles che commemora tale evento.4 punti
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Grazie di nuovo a @francesco77 per gli interventi, sempre preziosi. So come dice @ggpp The Top che la moneta è lungi dall'essere perfetta, ma il mio portafoglio ha dei seri limiti di budget: faccio il professore al liceo, non posso permettermi pezzi stellari. Diciamo che il difetto dei graffi mi ha consentito di accedere a una moneta con rilievi più che dignitosi, per cui ne sono comunque molto contento.4 punti
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Ciao a tutti, un nuovo arrivo che va ad aggiungersi alla collezione Angioina. Un quattrino di Renato D'Angio'. Esemplare più comune, ma con il compasso in bella evidenza. Saluti Eliodoro3 punti
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questo è il grafico per numero di esemplari al peso singolo (a 0,01 g)3 punti
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Se ne discuteva nella discussione dell'Amico @Scudo1901 sulla sua effettiva reperibilità. Piastra 1852 Cosa ne pensate a riguardo?3 punti
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USA: 1925 Peace dollar (the low-relief version of 1922-1935)... : :D v/3 punti
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Ciao, a parte le prime otto che sono delle riproduzioni degli anni '70 Quelle estere sono tutte monete molto comuni ma pur sempre interessanti per un collezionista di monete del mondo, sono messe un pò alla rinfusa, se ti interessano le date non interpretabili delle africane e delle asiatiche dovresti inserire foto più nitide. In alto due monete dell'Algeria da 1 dinar, 3 monete tunisine in alluminio da 5 millesimi, un'altra algerina da 1 dinar, ed una moneta di Israele da mezza lira. Dall'alto sx verso destra qui abbiamo un marka finlandese, 20 cent Algeria, 20 millesimi Tunisia, 20 dinari Jugoslavia, 20 para Jugoslavia, 10 agorot Israele, 100 millesimi Tunisia. In quest'ultimo riquadro abbiamo 5 dracme greche, due pezzi da 1 sheqel di Israele, 5 øre della Svezia e due franchi francesi del periodo del regime di Vichy. Anche se non le collezioni conservale3 punti
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Saluti a tutti, stasera vorrei condividere l'ultimo spicciolo di Napoli, il 2 Tornesi del "Re nostro". Buon W.E. Sergio.2 punti
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Buonasera a tutti. Ho scorso molto velocemente la discussione, forse non è stato ancora indicato a parole quanto l'utente doppiopunto ha evidenziato nella foto a colori invertiti: una frattura di conio al rovescio della moneta si estende dalla legenda al centro del conio: ne consegue in modo matematico come la legenda sia parte di quel conio e non il vestigio di un sottotipo. Buona discussione.2 punti
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Aggiungerei... un cavallo al trotto molto felice. Guardate l'espressione della faccia e del muso in particolare... sembra che sorrida! Bravo Alberto, complimenti per il tuo nuovo acquisto.2 punti
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Mi avete provocato... Prendo ad esempio il bell'esemplare postato da @Litra68. Osservate il cavallo. Snello, slanciato. Già da quello si potrebbe affermare che si tratti di un esemplare aquilano. Non è la regola ma gli esemplari Napoletani hanno cavalli più "tozzi". Passando ai tecnicismi del conio è interessante osservare come il punzone del cavallo lo comprenda quasi per intero tranne la zampa anteriore alzata che è frutto di altro punzone. Stessa cosa pare per gli zoccoli. Qui l'incisore ha commesso l'errore di punzonare troppo in basso il cavallo rispetto la linea d'esergo (che almeno nell'esemplare in questione è stata incisa prima del cavallo), e quindi gli zoccoli sono stati punzonati sopra e sotto tale linea. Magari poteva pure evitare di farlo, in maniera che la linea dell'esergo rimanesse intonsa... ma il cavallo ne avrebbe perso in eleganza. Piccoli particolari su uno spicciolo di più di 500 anni fa.2 punti
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I cavalli in passato sono stati una mia grande passione. Vi metto in guardia... danno dipendenza!!! Una volta finiti nel "tunnel" è difficile venirne fuori! Le cose che a mio avviso li rendono affascinanti sono diverse. Si tratta degli spiccioli dell'epoca. Battuti in milioni di esemplari ma è quasi impossibile trovarne due uguali. Ognuno ha le sue peculiari caratteristiche che lo rendono unico. Anche se circolati mantengono appieno, a distanza di secoli, la loro attrazione... basta mi fermo altrimenti ricado in tentazione .2 punti
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Quando non siete intenti ad azzuffarvi è un piacere leggervi.... ? Dai che imparo qualcosa2 punti
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Per quanto possa apportare 0 valenza alla discussione, stavo pensando una cosa. L'ingrandimento di @Rex Neap mostra chiaramente che le lettere meglio incise sono quelle di NEAPOLIS REX, se la moneta fosse ribattuta dovrebbero essere questi i caratteri evanescenti non quelli del ribattuti. Al ché ho pensato una cosa, per quanto banale... chiedo scusa per aver deturpato le foto. Se il tornese fosse ribattuto sul grano, la leggenda NEAPOLIS REX non dovrebbe poter entrare in un tondello di 25mm [diametro del tornese] perché pensata per un tondello più grande (30mm del grano). L'esemplare della collezione reale, un po' più piccolo (22mm) sembra presentare la leggenda POLIS di NEAPOLIS con caratteri che , se il tondello fosse giusto qualche millimetro più largo, entrerebbe per intero [cosa che non dovrebbe accadere se fosse reduce dalla ribattitura sul grano] Il tornese di @eliodoro dovrebbe misurare intorno ai 23mm [dato preso dall'articolo su bollettino del CNRL 2018]. Mi sembra che questa foto [perdonami per averla modificata] esprima bene il concetto che vorrei elargire Il cerchio rosso e quello verdino più esterno hanno la stessa dimensione, se la leggenda NEAPOLIS REX fosse dovuta alla ribattitura dovrebbe essere tagliata fuori e comunque non dovrebbe poter essere così "precisa" da entrare in un tondello più piccolo, difatti il cerchio rosso non riesce a contenere tutta la legenda presente nel Grano nonostante la sua dimensione sia identica a quello più grande apportato sull'altra moneta. Per quanto poco possa valere quest'osservazione da ignorante in materia, la leggenda NEAPOLIS REX che appare su questi tornesi mi da l'impressione di essere calibrata appositamente per un modulo da 25mm e non da 30mm.2 punti
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DE GREGE EPICURI In questo caso, può essere solo Claudio 2°. La moneta è malconcia (e forse anche incrostata) e quindi difficile da valutare; potrebbe essere una imitativa, vista la testa abbastanza strana, e le lettere al D che sembrerebbero delle asticelle.2 punti
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Quel giorno che pensai di essere stato fregato dal gelataio. Era quel periodo in cui ancora non capivo perché, andando in gelateria le domeniche pomeriggio con le mie due cugine più grandi di qualche anno, i ragazzetti ci giravano intorno tentando un approccio, fischiando o facendo battutine sceme. Era quel periodo in cui ancora, d'estate, attraversare l'ombra della frescura donata dalle foglie dei tanti alberi posti ai lati di quel viale mi regalava sensazioni di benessere, paragonabili solo alla fantastica brioche col gelato nocciola e panna che solevo gustare ogni volta, seduto su un piccolo tavolino rosso a tre gambe posto sul ciglio della strada dove, di rado, passava qualche 850 o una Dyane 6. Appena finito di gustare quelle prelibatezze, la responsabilità di pagare la consumazione spettava quasi sempre a me: "Due brioches con gelato ed un cono!", dichiaravo fiero! Mi piaceva far finta di essere grande; sgomitavo per arrivare primo quando giungeva il momento del genitore che elargiva, per pagare i gelati, la banconota grigia da mille lire, quella con l'arpa e il signor Verdi austero ed elegantissimo col suo papillon. Ogni volta, con fare professionale, facevo finta di contare il resto (si, c'era anche il resto) e lo lasciavo scivolare velocemente nella tasca davanti dei pantaloncini che mi arrivavano al ginocchio, contento di sapere che nessuno dei grandi, al ritorno, ne avrebbe preteso la restituzione. I giorni seguenti spendevo il prezioso resto in figurine dei calciatori, caramelle o, se riuscivo a tenere da parte tutte le 150 lire, anche in un Topolino: ma non ero così forte da riuscirci spesso. Quella volta, tornato a casa e riconsegnate sane e salve le cugine, mi diressi in terrazzo per far vincere, come sempre, i cowboys sugli indiani; erano battaglie che duravano pochi secondi, la maggior parte del tempo lo dedicavo a posizionare i soldatini di plastica tutti intorno a me, per terra; poi era tutto un: bang, pum, swish, argh, augh, caricaaa!! Prima però tolsi dalla tasca il resto di prima e, avendo tutto il tempo che mi serviva, lentamente cominciai a contare, avido, quelle monete per programmare gli acquisti della settimana: "Cinquanta, cento, centoventi, centoquaranta, centocinquanta... Centocinquantuno?". Ehi! Cos'era quella piccola monetina che non avevo mai visto prima, con il numero 1 da un lato e accanto la figura di uno stranissimo gatto, mentre dall'altro una bella signora incoronata, con il collo troppo lungo, osservava la scritta poco di fianco a lei? Corsi dai grandi pensando, nella mia ingenuità, di essere stato fregato dal gelataio, senza nemmeno riflettere che le 150 lire di resto c'erano tutte. Naturalmente fui tranquillizzato e, dalle successive spiegazioni, appresi che c'era tutto un mondo, a me sconosciuto, che dovevo scoprire ad ogni costo. Fu quasi come essere colpito da un fulmine, lì nacque una delle mie più grandi passioni. Adesso gli alberi in quel viale non ci sono più, al loro posto tanti palazzi ed un centro commerciale. Neppure la gelateria ha resistito, troppe automobili transitano da quella strada sporcando l'aria; la frescura dell'estate, uccisa dall'afa, è solo un nostalgico ricordo. Però mi rimane lei, quel centesimo piccolo piccolo, niente di raro o prezioso, muta testimonianza di un'epoca spensierata e felice. Ogni tanto lo esco dalla capsula di plastica in cui lo conservo gelosamente e, per fargli prendere aria, me lo passo tra le dita, lo faccio girare come una trottola un paio di volte; poi, prima di rimetterlo a posto, lo mischio con qualche centesimo di euro e comincio a contare: "venti, quaranta, sessanta, settanta, settantuno!". Così, per passare un po di tempo con un vecchio amico! Giovanni2 punti
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Carissimo, nonostante sia consapevole che sarà inutile, nonostante il continuo rimando a un mio essere quello che “l’ho detto io” o quello che “l’ha detto lui”…che già è una contraddizione…. E nonostante non abbia alcuna voglia di perdere tempo con qualcuno che di “professione” sul forum gioca ad attaccar briga, sprecherò come detto altro tempo, ma lo faccio in favore degli altri, dopo di che, visto che ad A risponderai ancora C, la concluderò dandoti la soddisfazione di un inutile vittoria che non c’è… vado per punti (tra parentesi tue affermazioni che riporto pari pari): 1 (non ho memoria di monete coniate in due valori, di cui uno la metà dell’altro, con gli stessi coni) La tua momeria non esclude che esistano 2 (allora perché il mezzo tremisse avrebbe dovuto condividere in conio palesemente troppo grande per la quantità di metallo disponibile ?) Secondo questo principio, non dovrebbero esistere nemmeno i tremissi longobardi, larghi e bassissimi di peso 3 (Non sarebbe stato più logico realizzarne uno ad hoc , tipo quello per i quarti di siliqua, con cui la quantità data di metallo sarebbe stata più proporzionata e avrebbe reso le operazioni di coniatura più semplici e o poi pratiche??) La numismatica non è la fisica e non segue le leggi immutabili della logica. Casomai è il sistema della circolazione che si piega a delle leggi quasi certe (leggi di mercato, legge di Gresham etc), ma la numismatica in quanto tale può prescidere dalla logica, e ciò che è stato coniato può a volte sembrare assurdo, eppure reale. 4 (Per riuscire a coniare con un conio strutturato e calcolato per 1,5 grammi di oro una moneta pesante la metà, si sarebbe dovuti partire da una lamina finissima, col risultato di non avere a disposizione la giusta quantità di metallo da deformare riempiendo i vuoti del conio, oppure un fagiolino più spesso ma insufficiente ad allargarsi, con le pressioni e le metodiche in gioco, alle dimensioni del conio.) FALSO – l’oro è uno dei metalli più malleabili, e se questa affermazione fosse vera, oltre ai suddetti tremissi longobardi, non dovrebbero per esempio esistere gli argenti iberici a nome di Giustiniano coniati a 9 mm per 0,07 g (he scritto giusto 0,07!) 5 – (oltretutto si sarebbe potuta ingenerare confusione nel riconoscimento dei vari tagli al momento delle transazioni ( motivo per cui i vari tagli avevano impronte differenziate) quindi mi pare strano che sia stata adottata una soluzione così poco pratica) Questo è vero, ma come ho scritto , e come hanno creduto molti altri, la sporadica emissione di tremissi “mezzi” poteva essere cerimoniale, donativa, d’emergenza etc … comunque il medesimo problema esiste su diversi solidi da 21, 22 o 23 silique che si differenziano dalla norma magari solo per una piccola stellina o a volte nemmeno per quello 6 (il rasoio di Occam) Per quanto logicamente valido, non è inoppugnabile, altrimenti per fare un esempio, l’Antoniniano di Domiziano II, trovato da un contadino e di un imperatore diversamente ignoto non dovrebbe esistere o dovrebbe essere per forza falso. Potrei fare altri esempi …. Quindi viva il rasoio di Occam, ma l’interpretazione che dai tu è un po’ radicale…. E poi, la logica personale, non è mai assoluta… quindi… ciao ciao Occam…. 7 (l'intento fraudolento, quando si parla di zecche e monete , soprattutto in metalli pregiati ,non può assolutamente e storicamente essere escluso) Certo! Ma da lì a usare l’intento fraudolento per spiegare i pezzi che esistono e che sono coniati almeno su 150 anni da diversi conii in diverse zecche… insomma, ma pare proprio volersi mettere i paraocchi per avere una risposta semplice e veloce… e inutile 8- (La logica è per sua definizione sempre schiacciante. ) Si…ma non “la tua logica” … che è per sua definizione “tua” 9 (con un ben più plebeo e maneggiato, oltre che meno attenzionato, tremisse...) Questa, scusa, è proprio una sciocchezza, messa lì per tentare di avere ragione… Il tremisse NON è plebeo per nulla Aveva un valore e un potere d’acquisto molto alto (io parlo sempre di VI e VII secolo) Era emesso in zecche che coniando oro erano sotto il diretto controllo imperiale, separate da quelle che coniavano bronzo Era emesso al pezzo e non al marco e le oscillazioni sono sempre minime sui pezzi ben conservati Negli scavi non si trova praticamente mai tra le monete “smarrite” perché il suo valore era talmente altro che il recupero valeva ogni fatica 10 (lo stretto controllo ponderale di zecca, trattandosi di probabili opere truffaldine, realizzate al di fuori dei dettami della zecca stessa, non vedo come lo si possa invocare.... delle due , l’una esclude l’altra... se sono clandestini ovviamente non passavano i controlli, sennò che senso avrebbero avuto.) Qua inizi a spostare l’attenzione Prima è un prodotto truffaldino interno alla zecca poi diventa un prodotto esterno…. Allora, chiariamo, i mezzi che ho pubblicato non sono moneta imitativa, e non sono moneta emessa fuori da zecca ufficiale perché il contenuto di fino è alto e lo stile è esattamente quello di zecca Se ritieni poi che a costantinopoli zecca fosse possibile emettere un tremisse con il 40% o 50% di peso al ribasso, dovresti dimostrarmi… tu, non io, che esistano altre pezzature ufficiali con dei sottopeso così importanti (solidi e semissi). Sai bene che le truffe in zecca erano svolte su piccoli pesi e su grandi numeri per non essere scoperti…e poi spesso erano scoperti comunque Che senso ha far uscire una moneta a metà peso… vieni scoperto in 1 minuto 11 (Non sto banalizzando) Si banalizzi perché cerchi la risposta più veloce e più semplice per archiviare un argomento che forse non ti interessa e certamente non conosci… questo è banalizzare E banalizzi perché ad ogni risposta cerchi un’altra soluzione più semplice e banale Tutte da truffa Tutte da zecca non ufficiale Etc etc 12 (ma probabilmente , se cerchiamo bene, troveremo anche semissi o solidi più leggeri della norma,) Se parliamo con i se, ma, probabilmente, allora probabilmente troveremo anche lo Yeti, ma nel frattempo, per dimostrare la bontà della tua idea, trovali 13 (poi se invece non vuoi abbassarti a discuterne con chi non reputi all’altezza, per me non è un problema, l’ho classificato come tremisse nella descrizione dell’asta e continuo a considerarlo tale fino a prova contraria che ne giustifichi l’esistenza logica e tecnica .....un po più solida della tua) L’aquila si è posata! Tu l’hai classificato è quindi porti avanti la tua idea fino alla morte… ecco perché tanta foga nel voler semplificare tutto…. senza notare che ho condiviso questa tua classificazione, infatti quello di Anastasio per me non è un mezzo e l’ho scritto più volte. 13 (Se quelli inferiori di peso sono n che più rozzi e quelli di maggior peso sono più coerenti con la raffinatezza di un lavoro ufficiale di zecca, potremmo ipotizzare anche che i conii utilizzati per i primi siano imitativi , o perché illegali o per qualche altra ragione da verificare...) SE … ma non è così, fate un paragone stilistico pezzo per pezzo con i tremissi coevi … NON sono più rozzi … questa è un’affermazione falsa e basata su una sensazione non vera e che crolla al paragone, per chi volesse farlo 14 (Quindi il voler per forza vedere variabili Illogiche più o meno forzate nel meccanicissimo lavoro di zecca è un po’ come voler per forza inserirci un elemento alla Giacobbo.... ) Questio sempre se partiamo dall’assunto che la logica sia la tua soltanto… 15 ( figuriamoci se si mette no a complicarsi la vita eseguendo pezzi di difficile riuscita con una percentuale di difettosità molto alta, e quindi da rifare da capo, a discapito della normale attività produttiva) Tutte considerazioni personali… anche perché il VI-VII secolo è pieno di monete tecnicamente più complesse per dimensione e spessore… 16 ( fossero davvero produzioni ufficiali, non avrebbe senso che fossero così rare... ne avrebbero prodotte proporzionalmente un gran numero e ne sarebbero arrivati tantissimi, così come sono arrivati a noi più tremissi che semissi che solidi.) Scusa ma questa proprio fa ridere…. Tu che sei un commerciante mi vieni a dire che le monete rare non esistono O che le pezzature rare non esistono? E i denari di alcuni imperatori di III secolo allora o i quinari etc… ma daaaai Capisci quando dico che passi di polo in frasca pur di tentare di avere una ragione e una certezza che io dico di non avere… 17 (tutto questo se si vuole discutere alla pari e si accetta di mettere in discussione le proprio personali convinzioni) È singolare che lo dica tu, quando io dico di essere possibilista sul mezzo tremisse, di cercare di capire etc, e tu sei certo del tuo Occam… Leggi bene questa tua frase…ma poi applicala. 18 (quello che tu , sulla scorta dei tuoi vati , Grierson e Hahn , hai scritto è una vostra conclusione è non è inattaccabile dalle obiezioni anche solo pratiche...tralasciando quelle storiche.) Non ho vati, ma leggere aiuta a capire e aprire lamente… Non ho scritto conclusioni, ma spunti per una riflessione Le obiezioni storiche che tu hai fatto, mi sfuggono, perché c’è solo questa frase, per continuare a fare fumo e montare panna, ma le obiezioni storiche non ci sono… o tu non le hai proprio espresse 19 (anzi, sempre per il rasoio di occam, è più probabile che quella meno arzigogolata abbia le maggiori possibilità di essere quella corretta... a prescindere da chi la sostiene...) Probabilità… non certezza infatti Poi…. Tra le sparse allusioni a un mio stare sul piedistallo, per catturare la benevolenza degli altri, ti ricordo che non sono uno dei tanto odiati dal forum accademici… ma un semplice appassionato… quindi, se vuoi tirare la discussione da quella parte per sperare di portare a te chi legge, peschi male… siamo inter pares… Per concludere Il fatto che per i mezzi fossero usati i conii del tremisse, è un tema alla base della discussione sulla loro esistenza o meno, ed è stato oggetto di 60 anni di contributi numismatici. È certamente una scelta complessa da spiegare, ma la riduzione di peso rispetto alla norma fa crollare qualsiasi ipotesi fraudolenta interna alla zecca Le possibilità sono molte: - Donativo / enmissione cerimoniale (comunque in linea con gli standard di peso esistenti, come si faceva per i multipli)? - Emissione di necessità, (per l’esercito?) fatta con meno oro in momenti particolari, e poi sostituita con monete di peso pieno… con poche monete non restituite al momento giusto per riaverne una di peso pieno? - Altro? Detto questo, la cosa è complessa e bisognerebbe cercare identità di conio con tremissi ufficiali, valutare aree di ritrovamento (ad oggi ignote in tutti i casi) e poi studiare meglio la cosa Dentro questa complessità, la risposta che in 5 secondi appiattisce, partendo da assunti “personali” e non scientificamente provati, mi demoralizza un bel po’…. Quindi non è superbia… ma mi chiedo, perché scrivere un post infinito (e qua non ho citato fonti per non sentirmi dare ulteriormente del pedante ) se poi la risposta sarà “la logica dice così!” Risposta semplice, banalizzante, nazional-popolare e veloce…nel perfetto stile dei nostri tempi Quindi… se alla prossima mezza riga non rispondo è per questo, non per superbia….ma perché per rispondere alle 4 righe scritte in 2 minuti da qualcuno, dovrei sprecare un’ora, per avere un’ulteriore risposta di 3 parole… Spero di aver risposto alla provocazione Spero di aver acceso in qualcuno l’interessa ad approfondire e non a banalizzare Ricordate che è la domanda che ci facciamo a renderci saggi, non la risposta che diamo Alain2 punti
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Questa abbia pazienza è una sciocchezza. La spesa è necessaria dato che tutti abbiamo bisogno di mangiare. La metro serve per andare a lavorare e, dunque, può essere difficilmente sostituibile. Andare in un capannone a Monaco a vedere monete non è cosa indispensabile specie in un momento in cui la prudenza suggerisce di diminuire contatti e spostamenti.2 punti
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Capisco l'osservazione: difatti io ho scritto "Autorità" intendendo i Prefetti, i Questori, i Sindaci, le Autorità sanitarie, i Medici e tutti quei tecnici che organizzano e attivano la "macchina dello Stato" e che non hanno nulla da invidiare a chicchessia. Credo che se al posto di Monaco parlassimo di Verona non avremmo mai dovuto commentare un annullamento alle ore 23.00 del giorno precedente a quello dell'inaugurazione. Ben chiaro che il Decreto emanato stasera per la Lombardia è scritto in maniera pedestre, che non aiuta certo chi opera nei territori coinvolti dalle restrizioni. Sulla spavalderia degli organizzatori credo abbia già detto tutto un altro Utente: bisognava salvare l'indotto. Stessa storia per quelli che parlano ancora di "banale influenza". Il mercantilismo ci ha fatto perdere tanti valori e tra un pò ci farà perdere anche l'istinto alla preservazione di noi stessi....1 punto
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A me sembra che anche da noi i decreti in merito siano presi in maniera improvvisa. Non sto dicendo che sia sbagliato ma anche qui alcune manifestazioni sono saltate da un giorno all'altro. Stupisce viceversa che gli organizzatori mostrassero tanta spavalderia (e comunque anche qui non sono pochi quelli che tuttora etichettano il tutto come banale influenza).1 punto
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Purtroppo è un'altra riproduzione come le prime otto che avevi postato all'inizio, la trovi qui con altre tipologie: https://www.forumancientcoins.com/monetaromana/falsi/CarrarmatoPerugina/dettaglio.html A suo tempo hanno fatto felici tanti ragazzini, se noti questa riproduzione del 120 grana fa proprio capolino al centro della pagina di sinistra. Per una comparazione puoi vedere l'autentica in questa discussione:1 punto
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https://youtu.be/PukuQPUKfyU Omaggio ad uno dei più grandi interpreti della musica Afroamericana.1 punto
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Confermo Claudio e Agrippina, il profilo e la legenda al diritto mi sembra che parlino chiaro: TI KΛAY... … … = TI (berius) CLAV (dius). Appena avrò tempo, se intanto non l'avranno fatto altri, cercherò la classificazione. Quelle che fanno le case d'asta non sempre vanno prese per oro colato. Saluti a tutti HIRPINI1 punto
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Ok, grazie. Una spiegazione dovuta: mi spiace che la mia” metodologia” ti sia sembrata così semplicistica, ma posso assicurarti che si rifà al metodo delle “approssimazioni successive”,di cui una delle spiegazioni più famose è dovuta a Enrico Fermi con il suo esempio del calcolo degli accordatori di pianoforti di New York , ed è citata anche in un libro di De Crescenzo nel capitolo dell’uomo che regalava i numeri e in altri contesti ...,,,quindi, se pur sembra un sistema “da bar” di arrivare a certe conclusioni, ti posso assicurare che non lo è......se usato su un numero sufficiente di elementi può portare a stabilire qualsiasi risultato difficilmente determinabile con la matematica canonica ( si usa molto nel calcolo delle aree di superfici di forme complesse) ed è in grado anche di prevedere quali possano essere i risultati di alcuni processi , anche senza entrare nel merito specifico degli stessi. Quindi, mi spiace Che si sia fatta buriana, non ho alcun interesse a sminuire il tuo lavoro , anche perché non fa parte del mio specifico interesse, e non so neanche chi sei, per cui certamente non ho interesse ad attaccarti ..... e capisco anche che sia il mio un metodo inusuale alla determinazione di certi fatti e fenomeni normalmente approcciati accademicamente. Quindi vorrei che la discussione continuasse come sta andando adesso , anche perché sono curiosissimo di vedere quale risultato porteranno questI ragionamenti , in qualunque direzione vadano alla fine.1 punto
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ora preparo un doppio file quelli che pesano meno di 7 silique - quindi meno di 1,32 g - divisi tra - apparentemente integri - apparentemente compromessi manomessi tosati etc dal momento che c'è una componente di arbitrarietà soggettiva, nell'excel metterò le foto e NOTE… così che si possa rivalutare il mio giudizio anche in modi differenti1 punto
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Buon sabato Entrambe sono considerate rare. Le quotazioni di allora per BB, SPL, FDC sono: 1994 turrita, 25, 50, 100; 1979 fao, 30, 60, 120 saluti1 punto
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Bellissimo racconto con note di "colore" veramente apprezzabili, che ci rimandano ai tempi felici della nostra infanzia. Complimenti. Adesso che hai iniziato mi raccomando... non smettere! Sarebbe un peccato non leggere i tuoi racconti. P.S. la tua "numero Uno" che moneta è ? Non la conosco proprio. Ciao Beppe1 punto
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"Tutte le monete con NEAPOLIS (le poche che ci sono) sono chiaramente ribattute" Continua ad affermare che i tornesi con legenda NEAPOLIS REX sono tutti ribattuti ma ancora non mi ha dato l'evidenza della cosa sul tornese da me pubblicato. Con un doveroso distinguo però. E' l'eventuale ribattitura sul grano con legenda NEAPOLIS REX ad escludere il tornese non la semplice ribattitura su un altro tondello qualsiasi. "non può esistere un nuovo tipo perchè, anche con le vicissitudini, i tipi, gli eventi, le date, il mastro di zecca, ecc.ecc. non si incastra .....non vi è una sequenza." Non saranno invece stati tutti questi fattori a determinare quel "disordine accentuato nei rapporti ponderali delle monete coniate in quel tempo di malgoverno generale e di truffatori nella classe degli impiegati" (cit. L. Dell'Erba). Lo ha osservato anche lei che vi è una moltitudine di monete, tipologie e varianti, che caratterizzano quel periodo. "La cronologia è quella che ho rappresentato anche perchè avviene simultaneamente, anche in ordine alle date.... un conio con la cornucopia NEAPOLIS fabbricato nuovo (quando? - e perchè ?), e poi buttato subito via, in contemporanea ad un conio del Grano con la croce, non è ammissibile, ne concepibile. Avevano già tutto in zecca per il rovescio." Qui dice bene. La cronologia è quella che lei ha rappresentato. Quindi una sua teoria. Ho letto la sua pubblicazione e la trovo perfettamente logica però il tornese c'è. Esiste. Non pretendo che se ne faccia una ragione ma ancora non mi ha fornito una e sottolineo una motivazione valida atta a dimostrare il contrario di quanto da me affermato finora se non questa teoria di sequenza di conio che esclude una moneta che però esiste (in pochi esemplari per la fortuna dei possessori). "Anche la moneta che ha riproposto (ripresa dal Museo Romano)" Qui ripeto il concetto di cui sopra. La moneta appartenente alla Collezione Reale può anche essere ribattuta su un moneta precedente, che essa sia un'altra moneta napoletana o un follis bizantino o un sesterzio di Nerone è ininfluente. Per dare credito alle sue affermazioni deve essere ribattuta su un grano con legenda NEAPOLIS REX e ciò è impossibile come finora è stato dimostrato. "dove Lei ha fatto finta di non vedere segni sotto di ribattitura.... li ha chiaramente. Tra la O e la L vi è una * stella e tra la I e la S vi è una V" Perchè deve dire cose non vere. Io non ho assolutamente fatto finta di non vedere i segni sotto di ribattitura infatti nel mio articolo scrivo: Osservando la moneta della Collezione Reale (fig. 5), a mio avviso, non si evidenziano tracce di ribattitura, pur non escludendo che la stessa possa essere stata ribattuta su una moneta precedente. Io le iconografie del grano non le vedo però come vede ho scritto che non escludo che la moneta possa essere stata ribattuta su un tondello precedente. Quello che lei indica come una stella ed una V non appartengono al grano ma presumibilmente ad altra moneta totalmente ininfluente come cosa visto che la legenda NEAPOLIS REX è chiara e leggibile ed appartenente chiaramente allo stesso conio che ha impresso la cornucopia. Approfitto della sua immagine per spiegarle i motivi. Con la linea rossa vado ad indicare quello che è il bordo delimitato dallo schiacciamento del conio sul tondello. Quando il conio batte il tondello lo schiaccia creando quel bordo. Quello che si vede al di sotto del "bordo" fa parte dello stesso conio. Legenda e cornucopia in questo caso. La invito a smentire questa mia affermazione. Ho aggiunto anche una linea verde. Una piccola curiosità. Quella linea verde serve all'incisore per allineare la legenda lungo il bordo del conio. Partendo dal famoso punto di compasso va a creare quel cerchio sottile che lo favorirà poi nell'orientare la legenda. Solitamente è visibile in esemplari che hanno circolato poco ma appare proprio strano che possa essere presente su una moneta ribattuta da un nuovo conio. Insomma io comincio ad essere stanco. Ho risposto a tutti in maniera pacata ed educata e le poche domande che ho fatto sono rimaste inevase. Se si hanno motivazioni valide a smentire le mie sono qui pronto ad accoglierle e discuterne assieme. Ma iniziamo a parlare seriamente e con criterio.1 punto
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Oggi è un grande giorno per me, ho tenuto in mano il mio primo Cavallo Aragonese Aquilano ? Grazie per avermi fatto nascere questa nuova passione. Il prossimo passo sarà un buon testo per studiarli. Lo ri-condivido con le foto fatte da me, ma vi assicuro che dal vivo è molto più bello. Un Grazie a tutti Voi.1 punto
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Ciao Gallienus, stupenda e prestigiosa moneta, se l'hai pagata il giusto e non hai intenzione di cederla hai fatto bene perchè è una tipologia collezionata in tutto il mondo per la sua bellezza ed imponenza e la moneta vale tanto per un collezionista perchè piae a quest'ultimo, volendo valutare il lustro ed i rilievi direi che siamo sul bb/qspl ma con graffiti al dritto e al rovescio, graffi questi non di zecca ma, ahimè, effettuati successivamente e ciò influisce non poco sulla quotazione commerciale. Un vero peccato. Se posso darti un consiglio cerca di farla patinare il più possibile affinchè questi appaiano meno impattanti. Se la mandi da qualche parente a Pozzuoli (NA) digli di farla lasciare sulla cappelliera di una credenza per un paio di mesi... la ritroverai quasi nera dato che in quella zona c'è una solfatara.1 punto
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Anche l'ipotesi grano "ridotto" è stata da me presa in considerazione. L'esemplare presente nella discussione citata è stato battuto su un tondello di sicuro "sottile" e comunque più piccolo del conio tanto che la legenda non è stata impressa su tutta la moneta ed ecco il motivo del peso basso (si conosce il diametro?), sempre che non ci troviamo di fronte ad un caso come il seguente in cui il grano, più che battuto su un tondello piccolo, appare totalmente tosato, o forse meglio dire "cesoiato" al punto che potrebbe essere confuso con un 3 cavalli. mm18 - 2,8 grammi Credo però che @eliodoro , quando parla di peso e diametro ridotto intenda proprio un conio di grano "più piccolo" cioè con un diametro minore a quello del grano a noi noto. Solo in questo modo la legenda NEAPOLIS REX sarebbe stata impressa per intero sul tornese da me pubblicato. Ma anche se fosse stato così, non si spiega la totale assenza di segni di ribattitura e quella della legenda del tornese per non parlare poi dell'identico orientamento di legenda che, sottolineo, resta a mio avviso la "prova provata".1 punto
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Perché risponde in tono così irato. Un confronto può anche essere risolto in maniera pacata. Io sono abituato, a differenza sua, a rispondere ai quesiti posti quindi mi permetto di citare le sue parole sperando di essere esauriente. "Lei che deve dare la conferma che contemporaneamente vennero battuti Grani e Tornsesi con NEAPOLIS REX" Forse non se ne è accorto ma io nei miei due articoli e in poche righe in questa discussione ho dimostrato proprio l'esistenza di questo tornese mentre lei non ha detto nulla che potesse dimostrare il contrario. Anzi in realtà ha fatto affermazioni senza dimostrarle ecco il perché delle mie domande. Io a quelle domande la risposta l'ho data e sono giunto ad una conclusione che lei smentisce. È un suo sacrosanto diritto farlo ma per giungere anche lei a delle conclusioni diametralmente opposte alle mie deve addurre delle motivazioni valide che smentiscano appieno le mie. La cosa finora non è stata fatta. "quindi non ribaltiamo la frittata" Per quanto scritto sopra è sicuro che sia io a ribaltare la frittata? "E' Lei che ha cercato e sta cercando di inserire (facendo anche appunti) nella monetazione di Napoli e di quel periodo una Moneta Nuova (+ un'altra ancora)." Questa frase mi lascia basito. Quindi se viene scoperto un inedito o una qualsiasi altra novità, cosa quasi quotidiana nella monetazione napoletana, non merita di essere "inserita"? Un bel dilemma per tutti gli autori che di continuo pubblicano inediti e varianti. O è una sua legge che riguarda solo il sottoscritto? Poi se uno sceglie di non pubblicare quanto di nuovo scritto è un problema suo. "Tutto il resto so' chiacchiere.....alle quali mi sottraggo....volutamente" E questo credo chiuda qualsiasi ipotesi di confronto... Sempre tanto auspicato ma mai affrontato. "Io resto nella mia posizione...Lei nella sua" In considerazione del fatto che non ha dato nessuna risposta ai miei quesiti che avrebbe fatto cambiare la mia posizione (la ribattitura sul tornese da me pubblicato e la motivazione dell'identico orientamento della legenda sui tornesi) è ovvio che io resto della mia idea. Le ricordo comunque che è stato lei ad intervenire in questa discussione dopo il mio post e non il contrario. Un peccato. A volte avere le opinioni contrastanti è stimolo per affrontare assieme l'argomento per giungere ad una auspicabile soluzione comune. Con lei vedo che questo è impossibile. Io resto sempre disponibile.1 punto
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Buona serata e complimenti ancora per la nomina. La mia visione è in chiaro-scuro; gli va riconosciuto il genio, la spegiudicatezza, la sagacia, la determinazione, l'autorevolezza, il carisma, l'estro ed una innata capacità visionaria che gli hanno consentito di essere quello che è diventato. Ha saputo sfruttare ogni singola occasione a suo favore (e della Francia almeno all'inizio), è riuscito a soggiogare una Nazione illudendola nell'invincibilità dei suoi disegni; arrivato all'apice ha ceduto anch'egli alla vanagloria, alla esaltazione della propria immagine, al nepotismo e come molti "dittatori", prima e dopo di lui, ha perso ogni contatto con la realtà, trascinando migliaia di persone a morire nei campi di battaglia. saluti luciano1 punto
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Il dubbio! I dubbi sono il carburante del ricercatore e dello studioso quindi ben vengano. Senza dubbi non si andrebbero ad approfondire argomenti e fare ricerche e quelli esposti dall'utente @Rex Neap sono stati gli stessi del sottoscritto. Come è possibile avere due monete con nominale diverso ad essere caratterizzate dalla stessa legenda. Dubbio più che lecito. La chiave di volta è stata l'apparizione dell'esemplare da me pubblicato nell'articolo di cui sopra. Stesso orientamento di legenda dell'esemplare della Collezione Reale ma soprattutto nessuna traccia di ribattitura. Fatta questa doverosa premessa passo a rispondere (anzi a chiedere in realtà) alle affermazioni sopra citate. Che la moneta postata da doppiopunto sia ribattuta posso concordare ma non sono stato in grado di determinare con certezza il sottotipo o nominale su cui è stata ribattuta. Lei afferma che sotto la testa vi è una cornucopia (impossibile negarlo come è impossibile, a mio avviso dimostrarlo) ma diamo per corretta la sua lettura. Al R/ invece la sua affermazione è che la legenda presente NEAPOLIS REX appartiene al grano di Napoli. Diamo per buona anche questa sua affermazione. Ora però è a me che sorgono nuovi dubbi che mi portano a chiederle, in considerazione del fatto che non esiste una moneta che abbia la cornucopia da un verso e l'iconografia del grano all'altro, devo quindi supporre che la cornucopia al D/ appartenga ad una moneta precedente? Di Filippo III? La ringrazio anticipatamente della risposta. Passiamo ora al grano. Come mai, secondo lei, al R/ non è visibile (in nessuno degli esemplari qui postati) la croce di Gerusalemme abbinata alla legenda NEAPOLIS REX? Ma soprattutto perchè non vi è traccia della nuova legenda del conio del tornese che ha impresso unicamente la cornucopia ma non la legenda? Ecco sono questi i dubbi che hanno portato alle mie conclusioni. Conclusioni che non ho remore ad esporre analizzando elementi oggettivi. La sua affermazione "come lo sono tutte le altre" riferita alla ribattitura delle altre monete da un tornese da me postate meriterebbe una spiegazione che possa motivarla. Per il tornese della Collezione Reale mi sono espresso chiaramente con un dettagliato esame dello stesso nel mio scritto che però per motivi editoriali e di copyright non posso qui postare ma sarei lieto se lei mi mostrasse le zone che ritiene frutto di ribattitura sul tornese che ho postato sopra. Magari motivando anche perchè ribattendo il grano siano sparite le iconografie ma restate le legende. E non entro nel merito del legittimo dubbio sollevato dall'utente @eliodoro riguardanti le differenze metrico-ponderali tra grano e tornese. Preso dal discorso quasi dimenticavo la "prova regina". L'orientamento della legenda NEAPOLIS REX nei tornesi. Che motivazione ha per giustificare l'identico orientamento di legenda nelle tre monete da lei ritenute ribattute? Questa parte citata mi ha fatto riflettere. Il diritto di critica è sacrosanto! Ci mancherebbe. Ma sinceramente mi sarei aspettato qualcosa in più da parte sua. Elementi oggettivi atti a dimostrare il contrario di quanto da me esposto e non un semplice e quasi stizzito "non è la conferma di Nulla" che sinceramente potrebbe risultare quasi offensivo così come esposto perchè manca di qualsiasi rispetto per il lavoro altrui. Ma sono certo che non era nelle sue intenzioni.1 punto
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Grazie @doppiopunto per aver postato questo tornese. E' l'ennesima conferma dell'esistenza del tornese con legenda NEAPOLIS REX. E' vero che di primo impatto, specie osservando la moneta da te postata, da l'idea di essere ribattuta ma è palese che legenda e cornucopia facciano parte dello stesso conio. Non intendo comunque dilungarmi troppo nelle spiegazioni tecniche, anche in considerazione del fatto che ho già affrontato l'argomento in un primo articolo in cui presento un tornese con questa insolita legenda di certo non ribattuto (articolo liberamente consultabile all'indirizzo : https://www.academia.edu/38377179/Integrazione_alla_monetazione_di_rame_battuta_nella_zecca_di_Napoli_durante_il_regno_di_Filippo_IV.pdf ) a cui, mio malgrado, ho dovuto far seguito con una nuova pubblicazione in cui il tornese da me pubblicato è stato affiancato all'esemplare presente nella Collezione Reale (l'analisi di quest'ultimo ha chiuso qualsiasi ipotesi di ribattitura), dando la possibilità al lettore di vedere assieme i due tornesi con legenda NEAPOLIS REX (l'articolo è stato da poco pubblicato su "Appunti Numismatici - VI Quaderno di Numismatica 2020" ed a distanza di un anno verrà anch'esso reso disponibile a tutti su Academia). Aggiungo che tutti e tre i tornesi hanno legenda NEAPOLIS REX perfettamente orientata allo stesso modo quindi impossibile che si tratti di una ribattitura (se si conosce il fenomeno della ribattitura credo sia inutile spiegarne le motivazioni). Di seguito mi permetto, con l'autorizzazione del possessore, postare il tornese con legenda NEAPOLIS REX da me pubblicato e quello presente nelle tavole del CNI appartenente alla Collezione Reale (per motivi di copyright non posso postare l'originale che però è presente nell'articolo). Osservate la posizione della legenda e la totale assenza dell'iconografia del grano a dimostrazione che la moneta non è frutto di ribattitura.1 punto
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Non è difficile.. La Numismatica è semplicemente un passatempo, la spesa e il lavoro sono la realtà... Se proprio devo "rischiare" rischio per la realtà non per tondelli di metallo che potrò con tranquillità comprare tra qualche tempo o posso comprare online. Non è polemica ma buonsenso.1 punto
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Si.... @gennydbmoney, ma credo che questo sia un 2 cavalli....o sbaglio ?; comunque è al di sotto dell'interpunzione, credo sia sopra corona ? vediamo moneta per intero..... Grazie1 punto
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Dovrei controllare gli altri esemplari, ma già a memoria non credo di averlo visto sui 3 cavalli; questo simbolo a inizio della legenda. Su altre monete si.....1 punto
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