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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/07/20 in tutte le aree
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Effettivamente si vede molto meno come millesimo, insieme alla 1853 e 1851. A mio parere sono rare se si cercano senza difetti tecnici. Questi i miei esemplari. La 51 e 53 sono ancora nella mia collezione, ma reputo la '53, per qualità e patina, molto ostico da reperire in queste condizioni5 punti
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Quello che mi stupisce maggiormente sono invece le miglia di persone che da tutto il mondo vi sono andate senza nessuna preoccupazione....commercianti in primis. OK che sia un grosso appuntamento , ma in casi del genere sono convinto debba prevalere il buon senso per evitare di allargare ancor di piu' questo contagio.....Purtroppo, a quanto pare, nonostante tutte le belle parole di prevenzione, c'e' chi evidentemente non e' cosi' preoccupato, e' probabilmente questo comporta il fatto che ogni giorno il numero dei contagi aumenta a dismisura ....parere ovviamente personale5 punti
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Buonasera a tutti, altro Cavalluzzo Aragonese in arrivo. Posto foto del venditore, sicuramente saranno migliori di quelle che farò io.. ? Leggenda FERRANDVS REX, zecca Aquila, Sigla T Tramontano. Aspetto vostri pareri. Saluti Alberto4 punti
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Il rovescio giustamente illustrato da Illy mostra la “partenza” della zecca. Ma c’è anche “l’arrivo” : PROVIDENTIAE AVGG, notate la galea in direzione opposta.4 punti
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Ringrazio tutti (in particolar modo ed in ordine d'intervento: @gennydbmoney @Gallienus @Rex Neap @eracle62 @motoreavapore @Rocco68 @Scudo1901 @giuseppe ballauri) per essersi espressi e sarò lieto di leggere i commenti di chi voglia ulteriormente partecipare alla discussione. Ho fatto tesoro di ogni vostra parola ... e dopo un anno di cure il risultato e questo (ora riposa):4 punti
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Alla sua chiusura, le maestranze e gli “strumenti” fioroni traferirti da Ostia ad Arles dove fu aperta una nuova zecca. Ne coseguì che le prime emissioni di Arles furono stilisticamente sovrapponibili a quelle di Ostia. C’è una serie di bellissime monete coniate ad Arles che commemora tale evento.4 punti
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Grazie di nuovo a @francesco77 per gli interventi, sempre preziosi. So come dice @ggpp The Top che la moneta è lungi dall'essere perfetta, ma il mio portafoglio ha dei seri limiti di budget: faccio il professore al liceo, non posso permettermi pezzi stellari. Diciamo che il difetto dei graffi mi ha consentito di accedere a una moneta con rilievi più che dignitosi, per cui ne sono comunque molto contento.4 punti
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Ciao a tutti, un nuovo arrivo che va ad aggiungersi alla collezione Angioina. Un quattrino di Renato D'Angio'. Esemplare più comune, ma con il compasso in bella evidenza. Saluti Eliodoro3 punti
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questo è il grafico per numero di esemplari al peso singolo (a 0,01 g)3 punti
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Se ne discuteva nella discussione dell'Amico @Scudo1901 sulla sua effettiva reperibilità. Piastra 1852 Cosa ne pensate a riguardo?3 punti
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USA: 1925 Peace dollar (the low-relief version of 1922-1935)... : :D v/3 punti
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Ciao, a parte le prime otto che sono delle riproduzioni degli anni '70 Quelle estere sono tutte monete molto comuni ma pur sempre interessanti per un collezionista di monete del mondo, sono messe un pò alla rinfusa, se ti interessano le date non interpretabili delle africane e delle asiatiche dovresti inserire foto più nitide. In alto due monete dell'Algeria da 1 dinar, 3 monete tunisine in alluminio da 5 millesimi, un'altra algerina da 1 dinar, ed una moneta di Israele da mezza lira. Dall'alto sx verso destra qui abbiamo un marka finlandese, 20 cent Algeria, 20 millesimi Tunisia, 20 dinari Jugoslavia, 20 para Jugoslavia, 10 agorot Israele, 100 millesimi Tunisia. In quest'ultimo riquadro abbiamo 5 dracme greche, due pezzi da 1 sheqel di Israele, 5 øre della Svezia e due franchi francesi del periodo del regime di Vichy. Anche se non le collezioni conservale3 punti
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Saluti a tutti, stasera vorrei condividere l'ultimo spicciolo di Napoli, il 2 Tornesi del "Re nostro". Buon W.E. Sergio.2 punti
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Buonasera a tutti. Ho scorso molto velocemente la discussione, forse non è stato ancora indicato a parole quanto l'utente doppiopunto ha evidenziato nella foto a colori invertiti: una frattura di conio al rovescio della moneta si estende dalla legenda al centro del conio: ne consegue in modo matematico come la legenda sia parte di quel conio e non il vestigio di un sottotipo. Buona discussione.2 punti
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Aggiungerei... un cavallo al trotto molto felice. Guardate l'espressione della faccia e del muso in particolare... sembra che sorrida! Bravo Alberto, complimenti per il tuo nuovo acquisto.2 punti
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Mi avete provocato... Prendo ad esempio il bell'esemplare postato da @Litra68. Osservate il cavallo. Snello, slanciato. Già da quello si potrebbe affermare che si tratti di un esemplare aquilano. Non è la regola ma gli esemplari Napoletani hanno cavalli più "tozzi". Passando ai tecnicismi del conio è interessante osservare come il punzone del cavallo lo comprenda quasi per intero tranne la zampa anteriore alzata che è frutto di altro punzone. Stessa cosa pare per gli zoccoli. Qui l'incisore ha commesso l'errore di punzonare troppo in basso il cavallo rispetto la linea d'esergo (che almeno nell'esemplare in questione è stata incisa prima del cavallo), e quindi gli zoccoli sono stati punzonati sopra e sotto tale linea. Magari poteva pure evitare di farlo, in maniera che la linea dell'esergo rimanesse intonsa... ma il cavallo ne avrebbe perso in eleganza. Piccoli particolari su uno spicciolo di più di 500 anni fa.2 punti
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I cavalli in passato sono stati una mia grande passione. Vi metto in guardia... danno dipendenza!!! Una volta finiti nel "tunnel" è difficile venirne fuori! Le cose che a mio avviso li rendono affascinanti sono diverse. Si tratta degli spiccioli dell'epoca. Battuti in milioni di esemplari ma è quasi impossibile trovarne due uguali. Ognuno ha le sue peculiari caratteristiche che lo rendono unico. Anche se circolati mantengono appieno, a distanza di secoli, la loro attrazione... basta mi fermo altrimenti ricado in tentazione .2 punti
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Quando non siete intenti ad azzuffarvi è un piacere leggervi.... ? Dai che imparo qualcosa2 punti
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Per quanto possa apportare 0 valenza alla discussione, stavo pensando una cosa. L'ingrandimento di @Rex Neap mostra chiaramente che le lettere meglio incise sono quelle di NEAPOLIS REX, se la moneta fosse ribattuta dovrebbero essere questi i caratteri evanescenti non quelli del ribattuti. Al ché ho pensato una cosa, per quanto banale... chiedo scusa per aver deturpato le foto. Se il tornese fosse ribattuto sul grano, la leggenda NEAPOLIS REX non dovrebbe poter entrare in un tondello di 25mm [diametro del tornese] perché pensata per un tondello più grande (30mm del grano). L'esemplare della collezione reale, un po' più piccolo (22mm) sembra presentare la leggenda POLIS di NEAPOLIS con caratteri che , se il tondello fosse giusto qualche millimetro più largo, entrerebbe per intero [cosa che non dovrebbe accadere se fosse reduce dalla ribattitura sul grano] Il tornese di @eliodoro dovrebbe misurare intorno ai 23mm [dato preso dall'articolo su bollettino del CNRL 2018]. Mi sembra che questa foto [perdonami per averla modificata] esprima bene il concetto che vorrei elargire Il cerchio rosso e quello verdino più esterno hanno la stessa dimensione, se la leggenda NEAPOLIS REX fosse dovuta alla ribattitura dovrebbe essere tagliata fuori e comunque non dovrebbe poter essere così "precisa" da entrare in un tondello più piccolo, difatti il cerchio rosso non riesce a contenere tutta la legenda presente nel Grano nonostante la sua dimensione sia identica a quello più grande apportato sull'altra moneta. Per quanto poco possa valere quest'osservazione da ignorante in materia, la leggenda NEAPOLIS REX che appare su questi tornesi mi da l'impressione di essere calibrata appositamente per un modulo da 25mm e non da 30mm.2 punti
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DE GREGE EPICURI In questo caso, può essere solo Claudio 2°. La moneta è malconcia (e forse anche incrostata) e quindi difficile da valutare; potrebbe essere una imitativa, vista la testa abbastanza strana, e le lettere al D che sembrerebbero delle asticelle.2 punti
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Quel giorno che pensai di essere stato fregato dal gelataio. Era quel periodo in cui ancora non capivo perché, andando in gelateria le domeniche pomeriggio con le mie due cugine più grandi di qualche anno, i ragazzetti ci giravano intorno tentando un approccio, fischiando o facendo battutine sceme. Era quel periodo in cui ancora, d'estate, attraversare l'ombra della frescura donata dalle foglie dei tanti alberi posti ai lati di quel viale mi regalava sensazioni di benessere, paragonabili solo alla fantastica brioche col gelato nocciola e panna che solevo gustare ogni volta, seduto su un piccolo tavolino rosso a tre gambe posto sul ciglio della strada dove, di rado, passava qualche 850 o una Dyane 6. Appena finito di gustare quelle prelibatezze, la responsabilità di pagare la consumazione spettava quasi sempre a me: "Due brioches con gelato ed un cono!", dichiaravo fiero! Mi piaceva far finta di essere grande; sgomitavo per arrivare primo quando giungeva il momento del genitore che elargiva, per pagare i gelati, la banconota grigia da mille lire, quella con l'arpa e il signor Verdi austero ed elegantissimo col suo papillon. Ogni volta, con fare professionale, facevo finta di contare il resto (si, c'era anche il resto) e lo lasciavo scivolare velocemente nella tasca davanti dei pantaloncini che mi arrivavano al ginocchio, contento di sapere che nessuno dei grandi, al ritorno, ne avrebbe preteso la restituzione. I giorni seguenti spendevo il prezioso resto in figurine dei calciatori, caramelle o, se riuscivo a tenere da parte tutte le 150 lire, anche in un Topolino: ma non ero così forte da riuscirci spesso. Quella volta, tornato a casa e riconsegnate sane e salve le cugine, mi diressi in terrazzo per far vincere, come sempre, i cowboys sugli indiani; erano battaglie che duravano pochi secondi, la maggior parte del tempo lo dedicavo a posizionare i soldatini di plastica tutti intorno a me, per terra; poi era tutto un: bang, pum, swish, argh, augh, caricaaa!! Prima però tolsi dalla tasca il resto di prima e, avendo tutto il tempo che mi serviva, lentamente cominciai a contare, avido, quelle monete per programmare gli acquisti della settimana: "Cinquanta, cento, centoventi, centoquaranta, centocinquanta... Centocinquantuno?". Ehi! Cos'era quella piccola monetina che non avevo mai visto prima, con il numero 1 da un lato e accanto la figura di uno stranissimo gatto, mentre dall'altro una bella signora incoronata, con il collo troppo lungo, osservava la scritta poco di fianco a lei? Corsi dai grandi pensando, nella mia ingenuità, di essere stato fregato dal gelataio, senza nemmeno riflettere che le 150 lire di resto c'erano tutte. Naturalmente fui tranquillizzato e, dalle successive spiegazioni, appresi che c'era tutto un mondo, a me sconosciuto, che dovevo scoprire ad ogni costo. Fu quasi come essere colpito da un fulmine, lì nacque una delle mie più grandi passioni. Adesso gli alberi in quel viale non ci sono più, al loro posto tanti palazzi ed un centro commerciale. Neppure la gelateria ha resistito, troppe automobili transitano da quella strada sporcando l'aria; la frescura dell'estate, uccisa dall'afa, è solo un nostalgico ricordo. Però mi rimane lei, quel centesimo piccolo piccolo, niente di raro o prezioso, muta testimonianza di un'epoca spensierata e felice. Ogni tanto lo esco dalla capsula di plastica in cui lo conservo gelosamente e, per fargli prendere aria, me lo passo tra le dita, lo faccio girare come una trottola un paio di volte; poi, prima di rimetterlo a posto, lo mischio con qualche centesimo di euro e comincio a contare: "venti, quaranta, sessanta, settanta, settantuno!". Così, per passare un po di tempo con un vecchio amico! Giovanni2 punti
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Carissimo, nonostante sia consapevole che sarà inutile, nonostante il continuo rimando a un mio essere quello che “l’ho detto io” o quello che “l’ha detto lui”…che già è una contraddizione…. E nonostante non abbia alcuna voglia di perdere tempo con qualcuno che di “professione” sul forum gioca ad attaccar briga, sprecherò come detto altro tempo, ma lo faccio in favore degli altri, dopo di che, visto che ad A risponderai ancora C, la concluderò dandoti la soddisfazione di un inutile vittoria che non c’è… vado per punti (tra parentesi tue affermazioni che riporto pari pari): 1 (non ho memoria di monete coniate in due valori, di cui uno la metà dell’altro, con gli stessi coni) La tua momeria non esclude che esistano 2 (allora perché il mezzo tremisse avrebbe dovuto condividere in conio palesemente troppo grande per la quantità di metallo disponibile ?) Secondo questo principio, non dovrebbero esistere nemmeno i tremissi longobardi, larghi e bassissimi di peso 3 (Non sarebbe stato più logico realizzarne uno ad hoc , tipo quello per i quarti di siliqua, con cui la quantità data di metallo sarebbe stata più proporzionata e avrebbe reso le operazioni di coniatura più semplici e o poi pratiche??) La numismatica non è la fisica e non segue le leggi immutabili della logica. Casomai è il sistema della circolazione che si piega a delle leggi quasi certe (leggi di mercato, legge di Gresham etc), ma la numismatica in quanto tale può prescidere dalla logica, e ciò che è stato coniato può a volte sembrare assurdo, eppure reale. 4 (Per riuscire a coniare con un conio strutturato e calcolato per 1,5 grammi di oro una moneta pesante la metà, si sarebbe dovuti partire da una lamina finissima, col risultato di non avere a disposizione la giusta quantità di metallo da deformare riempiendo i vuoti del conio, oppure un fagiolino più spesso ma insufficiente ad allargarsi, con le pressioni e le metodiche in gioco, alle dimensioni del conio.) FALSO – l’oro è uno dei metalli più malleabili, e se questa affermazione fosse vera, oltre ai suddetti tremissi longobardi, non dovrebbero per esempio esistere gli argenti iberici a nome di Giustiniano coniati a 9 mm per 0,07 g (he scritto giusto 0,07!) 5 – (oltretutto si sarebbe potuta ingenerare confusione nel riconoscimento dei vari tagli al momento delle transazioni ( motivo per cui i vari tagli avevano impronte differenziate) quindi mi pare strano che sia stata adottata una soluzione così poco pratica) Questo è vero, ma come ho scritto , e come hanno creduto molti altri, la sporadica emissione di tremissi “mezzi” poteva essere cerimoniale, donativa, d’emergenza etc … comunque il medesimo problema esiste su diversi solidi da 21, 22 o 23 silique che si differenziano dalla norma magari solo per una piccola stellina o a volte nemmeno per quello 6 (il rasoio di Occam) Per quanto logicamente valido, non è inoppugnabile, altrimenti per fare un esempio, l’Antoniniano di Domiziano II, trovato da un contadino e di un imperatore diversamente ignoto non dovrebbe esistere o dovrebbe essere per forza falso. Potrei fare altri esempi …. Quindi viva il rasoio di Occam, ma l’interpretazione che dai tu è un po’ radicale…. E poi, la logica personale, non è mai assoluta… quindi… ciao ciao Occam…. 7 (l'intento fraudolento, quando si parla di zecche e monete , soprattutto in metalli pregiati ,non può assolutamente e storicamente essere escluso) Certo! Ma da lì a usare l’intento fraudolento per spiegare i pezzi che esistono e che sono coniati almeno su 150 anni da diversi conii in diverse zecche… insomma, ma pare proprio volersi mettere i paraocchi per avere una risposta semplice e veloce… e inutile 8- (La logica è per sua definizione sempre schiacciante. ) Si…ma non “la tua logica” … che è per sua definizione “tua” 9 (con un ben più plebeo e maneggiato, oltre che meno attenzionato, tremisse...) Questa, scusa, è proprio una sciocchezza, messa lì per tentare di avere ragione… Il tremisse NON è plebeo per nulla Aveva un valore e un potere d’acquisto molto alto (io parlo sempre di VI e VII secolo) Era emesso in zecche che coniando oro erano sotto il diretto controllo imperiale, separate da quelle che coniavano bronzo Era emesso al pezzo e non al marco e le oscillazioni sono sempre minime sui pezzi ben conservati Negli scavi non si trova praticamente mai tra le monete “smarrite” perché il suo valore era talmente altro che il recupero valeva ogni fatica 10 (lo stretto controllo ponderale di zecca, trattandosi di probabili opere truffaldine, realizzate al di fuori dei dettami della zecca stessa, non vedo come lo si possa invocare.... delle due , l’una esclude l’altra... se sono clandestini ovviamente non passavano i controlli, sennò che senso avrebbero avuto.) Qua inizi a spostare l’attenzione Prima è un prodotto truffaldino interno alla zecca poi diventa un prodotto esterno…. Allora, chiariamo, i mezzi che ho pubblicato non sono moneta imitativa, e non sono moneta emessa fuori da zecca ufficiale perché il contenuto di fino è alto e lo stile è esattamente quello di zecca Se ritieni poi che a costantinopoli zecca fosse possibile emettere un tremisse con il 40% o 50% di peso al ribasso, dovresti dimostrarmi… tu, non io, che esistano altre pezzature ufficiali con dei sottopeso così importanti (solidi e semissi). Sai bene che le truffe in zecca erano svolte su piccoli pesi e su grandi numeri per non essere scoperti…e poi spesso erano scoperti comunque Che senso ha far uscire una moneta a metà peso… vieni scoperto in 1 minuto 11 (Non sto banalizzando) Si banalizzi perché cerchi la risposta più veloce e più semplice per archiviare un argomento che forse non ti interessa e certamente non conosci… questo è banalizzare E banalizzi perché ad ogni risposta cerchi un’altra soluzione più semplice e banale Tutte da truffa Tutte da zecca non ufficiale Etc etc 12 (ma probabilmente , se cerchiamo bene, troveremo anche semissi o solidi più leggeri della norma,) Se parliamo con i se, ma, probabilmente, allora probabilmente troveremo anche lo Yeti, ma nel frattempo, per dimostrare la bontà della tua idea, trovali 13 (poi se invece non vuoi abbassarti a discuterne con chi non reputi all’altezza, per me non è un problema, l’ho classificato come tremisse nella descrizione dell’asta e continuo a considerarlo tale fino a prova contraria che ne giustifichi l’esistenza logica e tecnica .....un po più solida della tua) L’aquila si è posata! Tu l’hai classificato è quindi porti avanti la tua idea fino alla morte… ecco perché tanta foga nel voler semplificare tutto…. senza notare che ho condiviso questa tua classificazione, infatti quello di Anastasio per me non è un mezzo e l’ho scritto più volte. 13 (Se quelli inferiori di peso sono n che più rozzi e quelli di maggior peso sono più coerenti con la raffinatezza di un lavoro ufficiale di zecca, potremmo ipotizzare anche che i conii utilizzati per i primi siano imitativi , o perché illegali o per qualche altra ragione da verificare...) SE … ma non è così, fate un paragone stilistico pezzo per pezzo con i tremissi coevi … NON sono più rozzi … questa è un’affermazione falsa e basata su una sensazione non vera e che crolla al paragone, per chi volesse farlo 14 (Quindi il voler per forza vedere variabili Illogiche più o meno forzate nel meccanicissimo lavoro di zecca è un po’ come voler per forza inserirci un elemento alla Giacobbo.... ) Questio sempre se partiamo dall’assunto che la logica sia la tua soltanto… 15 ( figuriamoci se si mette no a complicarsi la vita eseguendo pezzi di difficile riuscita con una percentuale di difettosità molto alta, e quindi da rifare da capo, a discapito della normale attività produttiva) Tutte considerazioni personali… anche perché il VI-VII secolo è pieno di monete tecnicamente più complesse per dimensione e spessore… 16 ( fossero davvero produzioni ufficiali, non avrebbe senso che fossero così rare... ne avrebbero prodotte proporzionalmente un gran numero e ne sarebbero arrivati tantissimi, così come sono arrivati a noi più tremissi che semissi che solidi.) Scusa ma questa proprio fa ridere…. Tu che sei un commerciante mi vieni a dire che le monete rare non esistono O che le pezzature rare non esistono? E i denari di alcuni imperatori di III secolo allora o i quinari etc… ma daaaai Capisci quando dico che passi di polo in frasca pur di tentare di avere una ragione e una certezza che io dico di non avere… 17 (tutto questo se si vuole discutere alla pari e si accetta di mettere in discussione le proprio personali convinzioni) È singolare che lo dica tu, quando io dico di essere possibilista sul mezzo tremisse, di cercare di capire etc, e tu sei certo del tuo Occam… Leggi bene questa tua frase…ma poi applicala. 18 (quello che tu , sulla scorta dei tuoi vati , Grierson e Hahn , hai scritto è una vostra conclusione è non è inattaccabile dalle obiezioni anche solo pratiche...tralasciando quelle storiche.) Non ho vati, ma leggere aiuta a capire e aprire lamente… Non ho scritto conclusioni, ma spunti per una riflessione Le obiezioni storiche che tu hai fatto, mi sfuggono, perché c’è solo questa frase, per continuare a fare fumo e montare panna, ma le obiezioni storiche non ci sono… o tu non le hai proprio espresse 19 (anzi, sempre per il rasoio di occam, è più probabile che quella meno arzigogolata abbia le maggiori possibilità di essere quella corretta... a prescindere da chi la sostiene...) Probabilità… non certezza infatti Poi…. Tra le sparse allusioni a un mio stare sul piedistallo, per catturare la benevolenza degli altri, ti ricordo che non sono uno dei tanto odiati dal forum accademici… ma un semplice appassionato… quindi, se vuoi tirare la discussione da quella parte per sperare di portare a te chi legge, peschi male… siamo inter pares… Per concludere Il fatto che per i mezzi fossero usati i conii del tremisse, è un tema alla base della discussione sulla loro esistenza o meno, ed è stato oggetto di 60 anni di contributi numismatici. È certamente una scelta complessa da spiegare, ma la riduzione di peso rispetto alla norma fa crollare qualsiasi ipotesi fraudolenta interna alla zecca Le possibilità sono molte: - Donativo / enmissione cerimoniale (comunque in linea con gli standard di peso esistenti, come si faceva per i multipli)? - Emissione di necessità, (per l’esercito?) fatta con meno oro in momenti particolari, e poi sostituita con monete di peso pieno… con poche monete non restituite al momento giusto per riaverne una di peso pieno? - Altro? Detto questo, la cosa è complessa e bisognerebbe cercare identità di conio con tremissi ufficiali, valutare aree di ritrovamento (ad oggi ignote in tutti i casi) e poi studiare meglio la cosa Dentro questa complessità, la risposta che in 5 secondi appiattisce, partendo da assunti “personali” e non scientificamente provati, mi demoralizza un bel po’…. Quindi non è superbia… ma mi chiedo, perché scrivere un post infinito (e qua non ho citato fonti per non sentirmi dare ulteriormente del pedante ) se poi la risposta sarà “la logica dice così!” Risposta semplice, banalizzante, nazional-popolare e veloce…nel perfetto stile dei nostri tempi Quindi… se alla prossima mezza riga non rispondo è per questo, non per superbia….ma perché per rispondere alle 4 righe scritte in 2 minuti da qualcuno, dovrei sprecare un’ora, per avere un’ulteriore risposta di 3 parole… Spero di aver risposto alla provocazione Spero di aver acceso in qualcuno l’interessa ad approfondire e non a banalizzare Ricordate che è la domanda che ci facciamo a renderci saggi, non la risposta che diamo Alain2 punti
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Questa abbia pazienza è una sciocchezza. La spesa è necessaria dato che tutti abbiamo bisogno di mangiare. La metro serve per andare a lavorare e, dunque, può essere difficilmente sostituibile. Andare in un capannone a Monaco a vedere monete non è cosa indispensabile specie in un momento in cui la prudenza suggerisce di diminuire contatti e spostamenti.2 punti
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Purtroppo è un'altra riproduzione come le prime otto che avevi postato all'inizio, la trovi qui con altre tipologie: https://www.forumancientcoins.com/monetaromana/falsi/CarrarmatoPerugina/dettaglio.html A suo tempo hanno fatto felici tanti ragazzini, se noti questa riproduzione del 120 grana fa proprio capolino al centro della pagina di sinistra. Per una comparazione puoi vedere l'autentica in questa discussione:1 punto
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https://youtu.be/PukuQPUKfyU Omaggio ad uno dei più grandi interpreti della musica Afroamericana.1 punto
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Grazie Beppe, sei troppo gentile. Attento che ti prendo in parola! ? Qualche tempo fa il web era inondato dai miei scritti più o meno farneticanti, ma da semplice hobby qual era cominciò ad essere tutto troppo impegnativo (ed anche costoso!), quasi un secondo lavoro, fino a quando ho deciso di chiudere parecchi blog e siti lasciandone in vita giusto qualcuno (soprattutto di fotografia), senza più aggiornarlo con assiduità o addirittura svuotandolo dei contenuti. Purtroppo per me e per gli altri, mi piace tantissimo scrivere quindi (non la prendere come una minaccia!?) qualche altra cosa mi permetterò di aggiungere anche qui. La monetina è un comune centesimo australiano del 1966, niente di che ma per me preziosissimo, ogni tanto mi chiedo come possa essere finito in quella piccola gelateria fuori mano. Ciao Giovanni1 punto
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Il riferimento è alla numerazione del catalogo Nomisma 2019-2020, come chiesto da @rcamil1 punto
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Confermo Claudio e Agrippina, il profilo e la legenda al diritto mi sembra che parlino chiaro: TI KΛAY... … … = TI (berius) CLAV (dius). Appena avrò tempo, se intanto non l'avranno fatto altri, cercherò la classificazione. Quelle che fanno le case d'asta non sempre vanno prese per oro colato. Saluti a tutti HIRPINI1 punto
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ora preparo un doppio file quelli che pesano meno di 7 silique - quindi meno di 1,32 g - divisi tra - apparentemente integri - apparentemente compromessi manomessi tosati etc dal momento che c'è una componente di arbitrarietà soggettiva, nell'excel metterò le foto e NOTE… così che si possa rivalutare il mio giudizio anche in modi differenti1 punto
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Bellissimo racconto con note di "colore" veramente apprezzabili, che ci rimandano ai tempi felici della nostra infanzia. Complimenti. Adesso che hai iniziato mi raccomando... non smettere! Sarebbe un peccato non leggere i tuoi racconti. P.S. la tua "numero Uno" che moneta è ? Non la conosco proprio. Ciao Beppe1 punto
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Nella stessa asta una medaglia del Doge Francesco Molin (altre due ai post # 164 e 165). Starting price: 500 EUR Lot 837. FRANCESCO MOLIN, Doge veneziano (1646-1655) Medaglia 1647 per la fondazione della Chiesa di Santa Maria del Pianto. D/ La Madonna incoronata da due angeli; davanti a lei il corpo disteso del Cristo R/ Scritta ed ornamenti. Opus - Voltolina 960 Ae (fusione) con tracce di antica doratura mm 86 g 96,93 Molto rara • Due fori di sospensione BB.1 punto
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Nell'Asta Varesi 76 del 15 aprile prossimo sarà battuto questo esemplare Starting price: 250 EUR Lot 812. CRISTOFORO MORO, Doge Veneziano (1462-1471) Medaglia s.d. (ma 1492) D/ Busto del Moro con corno dogale R/ Scritta entro ghirlanda. Opus Antonio Gambello Armand I/46/1 Heiss 105 Voltolina 39 Hill 411 Ae argentato mm 43 g 30,81 Rara • Foro di sospensione q.BB.1 punto
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In effetti il busto sul dritto appare radiato e sembra, dall'aspetto generale quello di Claudio II il Gotico. La legenda sul dritto non aiuta (ci sono lettere, ma non riesco a interpretarle). Sul rovescio si vede l'altare acceso diviso in quattro parti con al centro un pallino. Forse nella legenda pare di vedere ...NSE.. Da una ricerca che ho fatto mi sembra che monete di consacrazione con altare acceso siano state emesse anche da altri imperatori: http://numismatics.org/ocre/results?q=consecratio Buona serata da Stilicho1 punto
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Eccola, so che per un numismatico doc non è accettabile, ma come ho detto per me è il raggiungimento di un recondito sogno poter “toccare” un oggetto così pregno di storia, anche perché il prezzo non è proprio basso e "chi si accontenta gode".... Devo ringraziare tutti quelli a cui ho rotto i ..... per i loro preziosissimi consigli ed in particolare : POEMENIUS, CAIO OTTAVIO, NUMMA NUMMA, DABBENE, ARKA E GIULIO DE FLORIO Limoges1 punto
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Tanto per dire la “semplicistica” mia, rimanendo in tema di andamenti ponderali e limitandomi alle monete che si discostano dal peso canonico, se si presuppone che siano opera esterna alla zecca, ipotizzerei che la curva gaussiana relativa dovrebbe avere l’apice sotto il grammo, 0,9/0,95 , la coda superiore non oltre 1,1/1,15 grammi per ragioni di redditività , e la coda inferiore non oltre gli 0,70 / 0,75 perché oltre questo limite le problematiche tecniche di coniatura rendono troppo difficile la buona esecuzione dei pezzi che per essere meno identificabili devono essere il più aderenti possibile alla morfologia standard della moneta falsificata, soprattutto nel diametro. Se invece si parte dal presupposto che siano opera di falsari interni, la curva si sposta nel suo apice verso il grammo e poco oltre, la coda più alta si attesterebbe sempre sul grammo e dieci / grammo e quindici, ma la coda più bassa non dovrebbe scendere oltre 0,9 grammi per ridurre il rischio che i conii impattino tra di loro danneggiandosi e rivelando il danno, e indirettamente la truffa, sulle successive monete “buone” coniate con quei conii. Nel primo caso il guadagno si spalmerebbe su un numero minore di esemplari dotati di scostamenti maggiori, mentre nel caso di emissioni interne, il guadagno sarebbe spalmato su un numero più alto di esemplari , meno discosti ponderalmente, ma a salvaguardia dell’integrità del conio ufficiale. Questa è la mia ipotesi di curve secondo quello che penso io di queste monete, lo sviluppo di queste curve dirà quale delle due ipotesi è quella più corretta , o magari le smentirà entrambe....ma l’importante sarebbe arrivare ad una dimostrazione oggettiva e non soggettiva.1 punto
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Ciao Gallienus, stupenda e prestigiosa moneta, se l'hai pagata il giusto e non hai intenzione di cederla hai fatto bene perchè è una tipologia collezionata in tutto il mondo per la sua bellezza ed imponenza e la moneta vale tanto per un collezionista perchè piae a quest'ultimo, volendo valutare il lustro ed i rilievi direi che siamo sul bb/qspl ma con graffiti al dritto e al rovescio, graffi questi non di zecca ma, ahimè, effettuati successivamente e ciò influisce non poco sulla quotazione commerciale. Un vero peccato. Se posso darti un consiglio cerca di farla patinare il più possibile affinchè questi appaiano meno impattanti. Se la mandi da qualche parente a Pozzuoli (NA) digli di farla lasciare sulla cappelliera di una credenza per un paio di mesi... la ritroverai quasi nera dato che in quella zona c'è una solfatara.1 punto
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la moneta è per me interessante, avevo salvato l'immagine. ricordo a tutti che esistono i quarti di solido e i mezzi tremissi... ecco un mio recente articolo in cui censivo quelli a me noti https://www.academia.edu/38013236/Un_mezzo_tremisse_inedito_di_Eraclio_I_610-641_._Con_annesso_un_catalogo_dei_mezzi_tremissi_ad_oggi_noti_in_Revista_Numismática_Hécate_n._5_anno_2018_pp._55-63 il peso è "al limite" e la casistica di tremissi di anastasio tra 0,9 e 1 g è abbastanza ampia non li ho inclusi, perchè nessuno arriva sotto 0,8 e quelli da 0,85 circa sembrano tutti ritoccati al ribasso la casistica del mezzo tremisse è particolare, e non mi sento di escludere categoricamente che lo siano... ma l'andamento ponderale del tremisse di Anastasio mi fa rimanere dubbioso... gli esemplari da 1,1 o 1,2 sono tantissimi... un tremisse da 0,90 per Giustiniano mi stupisce di più perchè è molto più regolare su pesi intorno a 1,4 ecco qualche esemplare che ho scelto di non inserire in elenco perché dubbio (se sia mezzo o no) cliccando sull'immagine vedete il peso1 punto
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Buona serata e complimenti ancora per la nomina. La mia visione è in chiaro-scuro; gli va riconosciuto il genio, la spegiudicatezza, la sagacia, la determinazione, l'autorevolezza, il carisma, l'estro ed una innata capacità visionaria che gli hanno consentito di essere quello che è diventato. Ha saputo sfruttare ogni singola occasione a suo favore (e della Francia almeno all'inizio), è riuscito a soggiogare una Nazione illudendola nell'invincibilità dei suoi disegni; arrivato all'apice ha ceduto anch'egli alla vanagloria, alla esaltazione della propria immagine, al nepotismo e come molti "dittatori", prima e dopo di lui, ha perso ogni contatto con la realtà, trascinando migliaia di persone a morire nei campi di battaglia. saluti luciano1 punto
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Ho e abbiamo risposto al tuo post 17, che non aveva nulla ti attinente con quello tuo iniziale. Saluti TIBERIVS1 punto
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Io non pulisco mai gli argenti, non saprei cosa consigliarti. Mi permetto, di coinvolgere un Amico del Forum : @giuseppe ballauri Beppe, cosa ne pensi di queste ultime macchie scure sui rilievi?1 punto
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Saranno battute otto "civette" corrispondenti alla tua immagine profilo sul forum. apollonia1 punto
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@gennydbmoney, ovviamnete è un esemplare che ho esaminato questo...... ma è Filippo III? Vedrai che se ne avrà tempo....il proprietario darà...conferme !!!1 punto
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Dovrei controllare gli altri esemplari, ma già a memoria non credo di averlo visto sui 3 cavalli; questo simbolo a inizio della legenda. Su altre monete si.....1 punto
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Buonasera Francesco, bel metallo e ottimi rilievi per il tuo Grano 1792. Si notano leggere ribattiture sia al dritto che nel rovescio, tipiche di questi nominali. Anche il mio le riporta1 punto
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