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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/09/20 in tutte le aree
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Oggi iniziamo un fantastico viaggio nel mondo del collezionismo, parleremo delle varianti dei dollari Morgan, ovvero parleremo di VAMs! Il viaggio è iniziato 54 anni fa, ovvero nel 1966, nato dalla collaborazione di 2 studiosi e collezionisti, Leroy C. Van Allen e George Mallis (scusate ma non trovo immagini recenti), che dalle iniziali dei loro cognomi deriva appunto il termine VAM. Come tutti gli studiosi/collezionisti, non si soffermarono solo ad una fredda lista ce l’ho/mi manca, ma osservarono ogni singolo pezzo che gli passava tra le mani (e le loro mani ne hanno stretti migliaia) notando che tantissimi Morgan presentavano a volte grandi imperfezioni visibili ad occhio nudo, altre volte (molto spesso) visibili solo ad un attento esame con lenti e microscopi! Decisero così di ricostruire la storia di ogni singola moneta catalogandole ovviamente per anno e zecca (la coniazione dei Morgan ebbe inizio nel 1878 nelle zecche di Philadelphia, Carson City e San Francisco, l’anno seguente si aggiunse la zecca di New Orleans. Ci furono delle interruzioni nella produzione nel corso degl’anni, tranne che per San Francisco che li coniò sempre, interrompendo tutte quante la produzione nel 1904 per poi riprenderla solamente per un anno, il 1921 dove si aggiunse la zecca di Denver ma a cui non partecipò quella di New Orleans). L’inizio della loro collaborazione, come detto, ha come inizio il 1966, ma la nascita dei VAMs ha una data ed un’ora ben precisa, l’11 marzo del 1878 alle ore 15:17 nella zecca di Philadelphia, incredibile! L’informazione è certa perché fu presente un giornalista che annotò tutto, le prime monete furono coniate come pezzi di presentazione per l’allora presidente degli Stati Uniti d’America Rutherford B. Hayes, che era il diciannovesimo presidente. I pezzi coniati, secondo un giornalista, furono 303, poi la produzione si interruppe per un problema ai conii, da qui la nascita del primo VAM il numero 9, identificabile al rovescio della moneta da una piuma a “virgola” nella parte bassa a destra (guardando la moneta) della coda dell’aquila raffigurata al rovescio di tutti i Morgan. Inoltre si contraddistingue dal fatto che è un 8 piume, in inglese 8 tail feathers ed abbreviato 8TF, che è già una categoria a sé, ma che senz’altro approfondiremo in seguito. Per oggi ci fermiamo così, ma abbiamo ancora tanto da scoprire e da dirci insieme.3 punti
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Scusatemi , ma questo fine settimana non ho aperto più il computer, ma , scusandomi di nuovo, Vi accontento subito. Luogo del ritrovamento Castel Cellesi comune di Bagnoregio provincia di Viterbo. La Francigena passa un po' più a Nord. Di sicuro in questa zona c'erano diversi insediamenti Longobardi, tantè che c'è una località adiacente il paese che si chiama Fara (termine che indicava il nucleo abitativo longobardo) e dove negli anni 70 trovarono una tumulazione a fossa con elmo e spada appartenenti ad un guerrieo longobardo3 punti
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La prima moneta dovrebbe essere un quadrante romano repubblicano di C. Fonteius https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G57/9 sopra la prua C . FONT3 punti
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Ti ringrazio @petronius arbiter ma ritengo di essere a malapena alle basi della mia formazione di medico. Non mi sento, quindi, più in diritto di chiunque altro di voi ad esprimere un qualunque concetto su questo tema. Di certo, non sono un virologo, un infettivologo o un microbiologo (chissà, magari un giorno lo diventerò...). Semplicemente, come detto, i virus ed i batteri mi hanno sempre appassionato molto. Quindi, le mie opinioni sono da ritenere da persona comune interessata all’argomento (non medico perché ancora non ho concluso il ciclo di studi).3 punti
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Certamente è un ottone I infatti volevo ringraziare tutta l’equipe che ha fondato questo sito web perché siete tutti speciali e professionali mi scuso già in anticipo se posso essere stato scortese, ma solo in questi giorni, perché come forse saprete sono un medico e per ovvi motivi la mia testa è spesso altrove in questi giorni: c’è il delirio di massa! e mi rilasso solo qualche minuto guardando e toccando le mie monetine grazie a tutti2 punti
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1926 Canada - Giorgio V° - 1 Cent Probabilmente all'epoca questa moneta è stata argentata per poterla spacciarla per un 10 cent. coniazione in argento 1920-1936. Improbabile invece che sia stata effettuata una nichelatura per spacciarla per un pezzo da 5 cent, è molto più somigliante, ma vi è una notevole differenza di peso e diametro.2 punti
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REGNO DELLE 2 SICILIE - PIASTRA ( 120 GRANA ) - 18252 punti
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La ringrazio di aver fatto un passo indietro ed aver ripreso la discussione dopo aver detto che non sarebbe più intervenuto. Questo le fa onore. Però mi sarei aspettato un post che finalmente avrebbe affrontato il problema invece ancora nulla. A volte mi viene il dubbio su chi sia il mio interlocutore. Uno studioso di Numismatica napoletana che chiede la dimostrazione dell'esistenza di una moneta dai documenti di emissione? Allora il 90% (mi tengo basso) della monetazione napoletana non esiste! La prego non scenda nel ridicolo. Comunque prendo atto della sua richiesta e mi appresto a rispondere (cosa che IO faccio sempre) a questo suo nuovo quesito che pare più dettato dalla rabbia che dalla logica. Non entro nemmeno nel merito dell'esistenza dei documenti di zecca perché lei lo sa benissimo che non esistono per questa moneta come non esistono nemmeno per le altre (anche quelle che pubblica lei lo sa?). Comunque io i documenti li ho! Ne ho ben quattro al momento ma magari nel futuro saranno destinati ad aumentare. Il primo è il tornese nella collezione reale. Il secondo è il tornese da me pubblicato. Il terzo è quello che ha dato inizio a questa discussione. Il quarto è l'esemplare ribattuto sempre presente in questa discussione. Quale ulteriore documento necessita quando di fronte ha la moneta. Moneta che per inciso non ho battuto io di notte nella cantina. E per tornare a quel suo "e facciamola finita" le faccio notare che io ho finito da tempo di dimostrare le mie tesi. È lei che continua a rispondere senza portare nessuna novità sul tema e io, che sono abituato a rispondere, trovo educato farlo anche con lei nonostante i toni usati.2 punti
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DE GREGE EPICURI @Graziano80Ne so pochissimo, ma visto che nessuno risponde...Anzitutto, mi pare che quel "verderame" qui sia un vero cancro del bronzo, che andrebbe se possibile eliminato (bagno prolungato in acqua bidistillata, e poi un po' di lavoro con stuzzicadente o altro). Quanto al contenuto, avrai già letto che si tratta di ALOYSIUS, cioè S.Luigi Gonzaga, sul quale puoi trovare un mucchio di notizie in rete cercando alla voce "Santi e Beati". E' in preghiera davanti ad un crocifisso e ad un teschio: durante la Controriforma, la fede non era allegra...2 punti
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Anche perché che senso ha esprimere "opinioni" su cose che non si conoscono? Siete virologi? Caspita; ne arrivano abbastanza di notizie su questo argomento. Cosa possiamo aggiungere? Perché sentiamo l'esigenza di esprimere la nostra opinione se non conta NULLA? Ma vale per tutti. Pensateci e smettete di dire la "vostra" su qualcosa in cui non siete davvero ferrati. Davvero vi fa sentire fighi fingere conoscenza? Monete o epidemie fa uguale? Non ci viene richiesto di esprimere opinioni; ci viene ordinato come comportarci per tutelare coloro che sono più a rischio. C'è un decreto: limitiamoci all'obbedienza. Dopo, solo dopo, potremo giudicare chi ci guida attraverso il voto. Mi scusino i citati, niente di personale, di messaggi di novelli epidemiologi ne piovono in ogni sezione. Non sarebbe carino parlare di monete almeno qui? Buona se(r)rata.2 punti
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Di concerto con gli altri curatori di questa sezione, apro questa discussione con l'intento di raccogliere il maggior numero di titoli di testo (ma anche cataloghi d'asta) riguardanti la monetazione del Sud Italia. La presente discussione non ha alcun intento di sostituirsi a quella ben più antica intitolata "Elenco libri", bensì ha il mero proposito di specializzarsi nella monetazione meridionale. Naturalmente è gradita una vostra partecipazione.1 punto
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DE GREGE EPICURI Quasi sempre monumenti religiosi, salvo rare eccezioni. Mi viene a mente il Faro di Alessandria, su una dracma di Antonino Pio. Per il resto, i monumenti civili rappresentati sono di epoca romana.1 punto
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Ricordo che alcuni anni fa vi fu una "querelle" sull'uso di termini in latino nelle discussioni del Forum, pensate che fu giudicato inopportuno (in un forum di Numismatica...). Che dire dell'inglese? Che non tutti masticano? Magari un richiamo visto che siamo in Italia.1 punto
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Datt. = Dattari Giovanni - Numi Augg. Alexandrini (Catalogo della sua collezione delle monete coniate ad Alessandria d'Egitto in epoca imperiale) B.M.C. = British Museum Collection1 punto
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http://www.moneteromane.info/corrisp/b997/b997.html Costantinopoli, Nummus, Arcadio e il valore dell'esercito [email protected]1 punto
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Lulliri ha pubblicato materiale molto importante soprattutto per il periodo barbarico . La REview peto’ si esprime sulla qualità scientifica degli scritti d sono molto rigorosi. Omettendo di giudicare la pubblicazione in questione oggi la digitalizzazione permette la pubblicazione a molta piu’ gente cui un tempo sarebbe stata preclusa m1 punto
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Anche qui, come in un altro forum tedesco, vi pongo questa domanda. Per voi questa moneta è un fondo specchio o semplicemente una delle prime monete uscite dal conio? Il fondo risulta nero e splendente appena esposto alla luce. I rilievi sono leggermente piu' chiari e satinati rispetto alle monete normali. Io sono del parere che sia una fondo specchio, voi cosa dite?1 punto
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come ogni anno si conferma sempre interessante, con ottimi articoli . Personalmente assieme al BNJ li considero i due volumi di maggior qualità a livello di riviste pubblicate dalle varie associazioni nazionali. Fino ad ora ho letto il breve articolo di Allen e quello di Stefano Locatelli sul ripostoglio di fiorini e ducati rinvenuto a Siracusa: veramente ben fatto e con un' ottima e dettagliata catalogazione. Ho inoltre letto con particolare curiosità la recensione del volume di Lulliri : devo dire che è piuttosto negativa.. non ho avuto modo di leggere il volume recensito , ma effettivamente se veri alcuni dei punti criticati sono piuttosto importanti e sicuramente da prendere in considerazione per eventuali pubblicazioni future.1 punto
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Ciao @Paolo Maria : visto che hai risolto comunque grazie ad un amico e visto che comunque qualcuno del forum si è prodigato per aiutarti, sarebbe cortese se tu ci spiegassi che Ottone è il tuo e per quale motivo. Avresti l'occasione di sdebitarti per le decine di pareri che ti vengono elargiti costantemente da più membri della Community.1 punto
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Vai a qualsiasi tabacchino e con un euro in più la ricarichi subito, senza alcuna fila!1 punto
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Ecco i 25 fils, dovrebbe essere la seconda serie (dal 2014)1 punto
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Buongiorno dalla “zona rossa”, Per la cronaca elenco i risultati appena realizzati dalle monete attenzionate in questo interessante topic: Lotto 109: statere di Lokri, stima 350€, realizzo 600€. Lotto 117: tetradramma di Kamarina, stima 800€, realizzo 4800€. Lotto 122: tetradramma di Katane, stima 7500€, realizzo 10000 €. Lotto 136: tetradramma di Siracusa, stima 2000€, realizzo 2400€. Lotto 137: tetradramma di Siracusa, stima 1200€, realizzo 2200€. Lotto 139: tetradramma di Siracusa, stima 3000€, realizzo 5500€. Lotto 148: decadramma di Siracusa, stima 15000€, realizzo 30000€. Lotto 163: tetradramma siculopunico attribuito ad Entella, stima 1500€, realizzo 1700€. Lotto 167: tetradramma siculopunico, stima 5000€, realizzo 38000€. Lotto 168: tetradramma siculopunico, stima 2500€, realizzo 4800€. Possiamo dire che la fiducia abbia sorpassato la cautela, e la competenza? Un po’ come è successo in Italia col covid19? E poi magari viene fuori la necessità di correre ai ripari? Non sarà il caso di tutti i lotti in elenco, certo, ma alcuni era meglio che non uscissero dalla zona rossa..1 punto
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Ciao, per la stelletta dopo "BOLOGNINO" direi Muntoni 43. Anche a causa dell'usura, non noto tracce delle iniziali dell'incisore in basso ("MP" di Matteo Pignoni) che sarebbero determinanti per la classificazione Muntoni 41a. Ciao, RCAMIL.1 punto
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Non preoccuparti, dopo tanti anni nel forum mi sono forgiato ad accettare tutto e a non replicare. Io espongo il mio pensiero senza pretendere che tutti la pensiano uguale. Ognuno è libero di esprimere le proprie idee, l'importante è mantenere un colloquio civile. Sinceramente la tua risposta non l'avevo presa come sarcastica, ma ho pensato: "Ci arriverà da solo"... e così è stato. Partecipo a questo forum da tanti anni e mi sono iscritto per imparare e condividere. Stammi bene e se hai ancora domande... come sempre siamo qui. Graziano1 punto
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La nostra materia preferita?? Speriamo ci sia qualche altro membro di questo forum che si appassioni alla materia1 punto
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Secondo Babelon sotto il pozzo ci può essere il martello, le tenaglie o il berretto di Vulcano.1 punto
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A mio modesto parere, si tratta di uno stato di conservazione eccellente, FDC o FS che sia Propenderei per una moneta fondo specchio1 punto
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Sometimes forgers use the flans of authentic, though inexpensive, ancient coins to produce old-metal counterfeits of expensive ancient coins, but this typically happens only with rare or otherwise pricey specimens. Forgers can also create crystallized surfaces and interiors with both struck and cast fakes by playing with temperatures.1 punto
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Si vede nel riflesso che ho la barba? Esattamente come quella di Luitpold di Baviera1 punto
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Ave! Una pagina di Wikipedia dice: In latino non si usava una parola e si diceva con circonlocuzioni, quali "labiorum superiorum pili" (peli del labbro superiore). ma ce ne è un altra che riporta: https://la.wikipedia.org/wiki/Mystax Mystax, barba labri superioris non rasa, est barba inter labrum superius et nasum. Venceslaus Brás, praeses Brasilianus annis ab 1914 ad 1918, barba labri superioris non rasa. Perfetto... come sempre in rete si trova di tutto e l'esatto contrario del tutto! Salute, Njk1 punto
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Buona Domenica Come hai scritto correttamente è uno zecchino a nome del Doge Marcantonio Giustinian (1684-1688). E' uno zecchino comune censito in due varianti: la prima che prevede la scritta VENET dietro S. Marco (come il tuo) ed un'altra che ha, invece, la scritta VENE. Non c'è differenza di valore. Le condizioni del tuo sono ascrivibili - a mio parere - intorno allo Splendido; probabilmente coniato con conii rugginosi (vedasi i fondi non perfettamente lisci, ma con alcuni "puntini" in rilievo). C'è un particolare che dalla foto può trarmi in inganno; è uno zecchino con un foro otturato? Al vertice inferiore della mandorla e dietro al Doge, dopo la lettera N, sembra ci sia una otturazione. E' un mio abbaglio oppure l'otturazione c'è? saluti luciano1 punto
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La ringrazio. Il suo intervento conferma appieno le mie tesi, cioè che la cornucopia e la legenda NEAPOLIS REX nella moneta postata, come nelle altre simili, appartengono allo stesso conio. Di prove a sostegno di questa tesi finora ne sono state elencate diverse, la sua si aggiunge all'elenco, mentre finora non è giunta nessuna dimostrazione del contrario.1 punto
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Attualmente in asta, un esemplare senza la rottura di conio vicino all'occhio. Alcune foto da un'angolazione diversa per il confronto. Esaminando con una lente d'ingrandimento, è molto difficile credere che il metallo è autenticamente antico...1 punto
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Il rovescio giustamente illustrato da Illy mostra la “partenza” della zecca. Ma c’è anche “l’arrivo” : PROVIDENTIAE AVGG, notate la galea in direzione opposta.1 punto
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"Mi chiedevo come mai @eliodoro non avesse ancora tirato fuori, dall’alto delle sue conoscenze, il coniglio dal cilindro e con il richiamo a quel trafiletto (che in sostanza non era riferito alla moneta a se stante, ma alla corretta cronologia dei tornesi di Filippo IV) si legge la chiara intenzione affinchè la discussione venga dirottata su binari diversi; ma voglio starmene buono. Spero almeno che avrà letto tutta la parte prima, perché farebbe un pò di cultura." Sono dell'avviso che ad una legittima richiesta non sia questo il modo di rispondere. Almeno come tono. Un minimo di rispetto credo sia dovuto. "Detto questo e poi chiudo definitivamente" Mi dispiace che scelga di abbandonare il confronto, d'altronde però finora l'unica cosa che è stato in grado di fare è stata quella di sottrarsi ai miei quesiti. " si scrive un articolo, dove, dopo 400 anni trascorsi non è che si scopre (perché la moneta, anzi due delle monete sono riportate nel Corpus e a nessun studioso in questi anni gli è mai passato per la testa di creare un Tipo Nuovo di Tornese - Neapolis), poi se ne scrive ancora un altro in replica a un mio breve appunto, nel quale mostravo perplessità sull’argomento Nuovo Tipo di Tornese" Si meraviglia di una scoperta? Se ne fanno tutti i giorni in ambito Numismatico! Lei stesso ne ha proposte diverse ma se lo ha fatto il sottoscritto no! Non va bene. Pubblico la moneta e lei subito interviene con un "breve appunto" che mi ha costretto, mio malgrado, a dover ribadire i concetti già espressi. Quindi se lei mostra perplessità su un mio scritto (sacrosanto diritto) io non posso farlo per un suo di scritto. Ma rilegge quello che scrive? "e adesso chiedete a Me i Documenti ? … non ci posso credere ….. e questo ha davvero dell’incredibile" Il fatto che lei esprima un concetto al plurale ritengo si riferisca anche a me oltre che all'utente @eliodoro. Devo correggerla di nuovo. Io non le ho chiesto nessun documento. Lo ha fatto Eliodoro ma riferendosi alla sua teoria sulla sequenza dei conii e non alla moneta sub judice. Una richiesta di chiarimento... anch'essa inevasa. Per riassumere. Pubblico una moneta e faccio una serie di considerazioni che mi portano a considerarla una novità in ambito numismatico. Lei subito pubblica un "breve appunto" dove mostra le sue perplessità e fa delle affermazioni. Mi costringe quindi a ribadire quanto da me affermato con una nuova pubblicazione dove per l'ennesima volta dimostro che siamo di fronte ad una novità e cosa importante, affianco le due monete, quella della collezione reale e quella da me pubblicata dando la possibilità al lettore di fare le proprie deduzioni. Il caso vuole che venga fuori un nuovo esemplare che ha fatto nascere questa discussione. Io intervengo perchè trovo la moneta interessante in quanto conferma appieno tutte le mie tesi... ed ecco di nuovo un suo intervento atto a screditare quanto da me affermato. Magari i toni potevano essere diversi ma le ripeto è un suo sacrosanto diritto farlo ma almeno tenti di convincermi! L'unica deduzione che riesco a fare è che il tornese con NEAPOLIS REX non esiste perchè lo dice lei. Ha parlato di doppia legenda che era impossibile che si trovasse su due nominali diversi. Ho dimostrato che invece la cosa era possibile trattandosi del seguito della legenda del D. Ha parlato della sua teoria sulla sequenza di conii che è stata smentita non da me ma da un tondello ribattuto che invece dimostra la mia tesi. Per concludere lei per ben due volte, una con il breve appunto (talmente breve che non mi ha nemmeno inserito in bibliografia pur citandomi), e la seconda qui sul forum critica i miei scritti ma si arrabbia se poi io cerco di dimostrarli? Vuoi vedere che alla fine la vittima è lei ed io il carnefice? L'ho detto nel mio post precedente. Se vogliamo continuare il confronto io, armandomi di santa pazienza, sono ancora disponibile ma se dobbiamo continuare a leggere offese (alcuna provvidenzialmente cancellata con una repentina modifica del post) forse ha ragione lei. Meglio chiuderla qui. Ad majora! PS Avrei qualche altro inedito da pubblicare... che faccio??? Sorridiamo che è meglio.1 punto
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Non studiando queste monete, mi permetto di chiedere quale sarebbe la problematica di emettere due monete con la stessa leggenda, a maggior ragione in un periodo in cui la stragrande maggioranza della popolazione era analfabeta. Senza contare che, inoltre, l'iconografia è completamente differente e quindi abbastanza intuitivo anche senza saper leggere quale moneta sia una e quale l'altra...1 punto
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Bene.. Affrontiamo nel merito la questione, sperando di interessare e far partecipare altri appassionati. Comparo un grano ed il tornese.. Diametro del grano 26mm, del tornese 21/22 mm.. Quindi siamo in ipotesi nella media. Analizzando il grano, la lunghezza di 22mm va dalla data alla legenda neapolis...benissimo se vi fosse ribattitura, dovrebbe essere in evidenza quanto meno la croce..vi domando, furono coniati grani rex neap di peso e diametro ridotto ?1 punto
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Quelle senza segno di zecca sono Parigi e Bruxelles. Strasburgo ha il segno OM - OM° - °OM° Il 1866 senza segno di zecca è catalogato dai Manuali fino a qualche anno fa (vedi sotto). Descritto dal Pagani - n.545 -ma in realtà ormai considerato esemplare contraffatto (abrasione del segno di zecca ). Bobba disse a mio padre che queste monete erano state commissionate da qualche suo collega ( non proprio onesto ) ad un abile artigiano dell' interland milanese, che usando una piccola fresa "morbida" riusciva ad asportare perfettamente il segno di zecca. Le stesse monete venivano lasciate poi alle intemperie perchè si ripatinassero. Ne furono vendute molte, ma a quanto pare nessuna chiusa e con garanzia. Nel 1970 il valore era cinque volte il prezzo di un esemplare normale. Nel Montenegro 2005 sono ancora citate come R5 ma senza valutazione. Posto la foto del mio 1866 ssz ( logicamente non in collezione, anzi vecchie scansioni perchè non so dove l'ho messo). I 10 cent. Vitt.Em.II erano chiamati "palanconi". Questi a mio parere sono "palanconi - patacconi" ? Ciao Beppe1 punto
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Fondata secondo la leggenda da Didone di Tiro, dunque risalente al tempo della guerra di Troia se secondo Virgilio Didone ospitò in Cartagine Enea : probabilmente fondata da Fenici verso fine del IX sec. A.C. , in favorevolissima posizione centrale sulle rotte che dalla Fenicia attraversavano tutto il Mediterraneo fino alla loro colonia di Gades ed oltre nell'Atlantico . Cartagine diventa rapidamente una potenza nel Mediterraneo occidentale con il controllo, pur difficile, su Sardegna e parte della Sicilia : in data incerta tra il 540 / 535 A.C., in alleanza con gli Etruschi i Cartaginesi, pur sconfitti, combattendo in battaglia navale ad Alalia contro i Focesi, pongono un limite all'espansione dei Greci nel 'loro' Tirreno . A distanza di pochi anni, Cartagine rischia di essere assorbita dall'Impero Persiano : Erodoto ( III , 19 ) ricorda che il figlio di Ciro II, Cambise II, dopo avere conquistato l'Egitto nel 525 A.C. , voleva la conquista di Cartagine, che è salvata dal rifiuto della flotta fenicia di attaccare la loro antica colonia . I secoli successivi , fino al 264 A.C., vedono Cartagine pressoché costantemente concentrata nella lotta contro i Greci per il dominio della Sicilia : sconfitti nel 480 A.C. ad Imera, i Cartaginesi si espandono comunque nei decenni successivi dai loro domini nella Sicilia occidentale arrivando due volte alle mura di Siracusa, avendo assoggettato molte delle città greche dell'isola . Agatocle, tiranno di Siracusa, per alleggerire la pressione cartaginese, nei quattro anni dal 310 al 307 A.C. sbarca in Africa attaccando direttamente Cartagine, ottenendo il ritorno alla pur precaria situazione di equilibrio preesistente . Nel dopo Agatocle, i mercenari di Siracusa poi noti come Mamertini, occupano Messina verso il 288 A.C. : minacciati da Siracusa, accettano una guarnigione ed una flotta cartaginesi per poi chiedere aiuto a Roma . E Roma, da quel 264 A.C., diventerà avversaria di Cartagine con le tre guerre che si concluderanno nel 146 A.C. con la distruzione della città punica e l'imposizione di Roma come unica potenza egemone dell'intero Mediterraneo . La monetazione dei Cartaginesi si avvia tardi, verso la fine del V sec. A.C. , con le emissioni cosiddette 'siculo-puniche', prodotte probabilmente in zecche isolane per finanziare le ingenti spese dei conflitti per la conquista della Sicilia e con tipi in gran parte derivati dalla monetazione greca dell'isola . Cartagine produce anche una monetazione 'africana' inizialmente incentrata sull'oro : una nicchia a parte è costituita dalle monete battute dai Barcidi nei loro domini quasi autonomi in Spagna .1 punto
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