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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/14/20 in tutte le aree
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Da medico ospedaliero (c/o il trasfusionale) voglio raccontare la mia: Sia nelle città che nelle strade si avverte un'atmosfera strana, da film post apocalittico: su un percorso di 30 km ho visto 3 pattuglie, i negozi sono pressochè tutti chiusi e pochissima gente in giro. Al lavoro, oltre al consueto controllo della febbre all'ingresso, mi trovo in una situazione paradossale: cercare di diminuire al minimo i pazienti prenotati facendo venire solo quelli non prorogabili (per un trasfusionale il discorso della priorità U,B,D, P non è attuabile) e dall'altra invogliare i donatori a venire. Fa piacere sentire e leggere i complimenti della gente anche se... stiamo solo facendo il nostro dovere.. che putroppo in questo caso porta inesorabilmente rischi (non mi metto a parlare dei DPI che ci vengono forniti perchè ci sarebbe da mettere le mani nei capelli). Colgo l'occasione per indirizzare gli eventuali donatori che frequentano questo forum: sentite prima il centro di raccolta/SIMT per informarvi bene sulla reale necessità di sangue (che cambia da luogo al luogo) e se possibile PRENOTATEVI! Una gestione programmata delle donazioni agevola tanto il lavoro di gestione, specie adesso che bisogna evitare la calca e non si possono usare tutte le potrone per rispettare il famoso metro di distanza! Grazie Guido5 punti
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nuovi volumi entrati nella mia biblioteca numismatica (dovrò aumentare scaffalature), ecco un motivo per rimanere a casa causa corona virus4 punti
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Tosato parzialmente Pesante tosatura Fino ad arrivare a grossi con legenda illeggibile tosati in area balcanica per poterli portare a parità di peso con i dinar svalutati3 punti
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Buon pomeriggio a tutti gli utenti della sezione euro, faccio una premessa collezionare euro non è nel mio campo d'interesse però se mi capitano delle monete con una faccia diversa li metto da parte e quando torno a casa le faccio vedere a mio figlio.Vorrei raccontare quanto successo una mattina di ottobre di 6-7 anni fa come di solito mi fermo a fare la colazione nel solito bar prendo un caffè e cornetto e pago con 5 euro mi torna il resto lo prendo e lo metto in tasca torno a casa la sera da lavoro metto il portafoglio le chiavi e le monetine su un mobiletto e vado a farmi una doccia finito esco e vedo mio figlio contento e mi ha detto chi mi aveva dato quel pezzo di 2 euro non credeva ai suoi occhi e io risposi perchè, lui mi disse lo sai che ti hanno dato una delle monete più rare che c'è ed io che mi stavo comprando una birra.3 punti
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Ciao Rocco, come ben sai è risaputo che in tutte le zecche venivano apposti dei marchi segreti per identificare gli zecchieri responsabili della coniazione. Tale "firma" era indispensabile per poter individuare l'addetto che aveva preso parte alla coniazione della moneta e accertarne le resonsabilità; è come l'attuale numero di serie di un manufatto prodotto ai giorni nostri. Tempo fa lessi uno studio sulle monete da 10 tornesi di Francesco II coniate a Roma; ricordo che la commissione incaricata di individuare i "falsi" romani chiese lumi ai maestri di conio della zecca napoletana e questi, dopo aver analizzato le monete, distinsero quelle che furono coniate a Napoli da quelle di Roma osservando, tra l'altro, anche dei marchi segreti che nel conio romano non vi erano.2 punti
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Un saluto a tutti i frequentatori di questa sezione del forum. Come avrete immaginato dal sondaggio effettuato poco tempo fa sul forum diverse cose stanno cambiando all'interno di questa piattaforma. Una di queste è proprio il reinserimento dei curatori per ogni sezione. L'eliminazione di questa figura aveva fatto più o meno discutere, ma era una cosa da fare, per varie motivazioni che adesso non è il caso di approfondire. Però da oggi questa figura è stata reinserita e ho il piacere di essere Il curatore di questa sezione, come lo sono già stato in precedenza. Ringrazio lo staff del forum per questa rinnovata fiducia nei miei confronti e ribadisco a tutti i frequentatori di questa sezione che sono, come sono sempre stato, disponibile per qualsiasi informazione o problematiche sulle monete savoiarde (almeno per quello che sono le mie capacità). Spero nell'aiuto e nella vicinanza di tutti per supportare al meglio questa carica nel portare avanti questa sezione e questa passione comune. Un grazie allo Staff e a tutti i Savoiardi!2 punti
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Buongiorno Litra, complimenti per il nuovo acquisto, qui trovi la mia 41, con torretta in piedi e lettere A con "baffo". Saluti e buon we Silver2 punti
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@Rigamondis come detto da @Testone68 nella monetazione milanese durante la dominazione spagnola, nelle legende del D/ e R/ i punti di interpunzione vanno e vengono sia nei nominali di basso valore che in quelli di alto valore. Per questa specifica emissione di quarto di scudo con al rovescio lo stemma con le armi di Milano e Castilla e Leon, ci sono alcune varianti di legenda di interpunzione (ma non censite); per esempio ho un esemplare che al R/ tra MEDIOLANI e DVX non è presente il punto, altra (rappresentata sul MIR Milano 317/1) invece i punti sono MEDIO. .LANI DVX L'aspetto importante di variante per questa tipologia di quarto è l'utilizzo al D/ ad inizio legenda della croce o la testina di Sant Ambrogio, quest'ultima sempre censita con la data 1588 ai lati del busto (molto rara). Complimenti per la moneta, più che buona la conservazione per la tipologia.2 punti
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Tieni presente che , come ti hanno già scritto, la monetazione spagnola in Italia è ricchissima di queste "varianti" anche su monete più "povere", per questo motivo non sono tutte censite. Quindi può avere sicuramente una rilevanza come studio della tipologia della moneta, non molto come rarità.2 punti
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Facendo un piccolo passo indietro, per meglio comprendere il fenomeno della tosatura sule monete da me postate, ne i riporto i singoli pesi. Il coronato con l'angelo aquilano pesa 1.9 gr. invece dei 4 gr. Il carlino di Alfonso I pesa 1.5 gr. invece dei 3,55 gr. Il coronato dell'incoronazione pesa 2.3 gr. invece dei 4 gr. Alla luce di questi dati (pochi ma integrabili nel tempo), si potrebbe ipotizzare (sottolineo ipotizzare) un loro utilizzo come sottomultiplo circolante. In pratica quando una moneta era talmente tosata da non essere più accettata con il proprio nominale si finiva di tosarla riportandola ad un peso ulteriormente più basso per farla circolare come metà del proprio nominale. Ipotesi che la diffusione di questi esemplari sembrano confermare ma non vi è documentazione probante. Ovviamente mi riferisco a monete con le caratteristiche di cui sopra.2 punti
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Visto che il buon @El Chupacabra non ha la variante del 5 lire data piccola posto la mia coppia. Saluti Marfir2 punti
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Complimenti a @cristianaprilia per l'ottimo lavoro Un altro testo molto interessante è "Wonders of Morgan Dollars", autopubblicato da Leroy Van Allen. Questa è una guida molto importante in quanto spiega in maniera chiara e con molti esempi i diversi tipi di disegni del fronte e del retro del Dollaro Morgan nelle sue diverse varianti. Tratta inoltre le diverse "macrocategorie" di errori di conio come da indice allegato qui sotto. L'ultima edizione di "Comprhensive Catalog and Encyclopedia of Morgan and Peace Dollars" è del 1998 e successivamente Leroy Van Allen ha autoprodotto diversi testi, oltre a tutti gli aggiornamenti annuali delle nuove scoperte che potete trovare, e per chi vuole, anche ordinare qui http://ec2-13-58-222-16.us-east-2.compute.amazonaws.com/wiki/Leroy_Van_Allen_Supplements Altra pubblicazione interessante è "A Decade of Top 100 Insights" di Michael S. Fey che è una raccolta di pubblicazioni trimestrali di Top 100 Insights dal 1997 fino al 2007. Il libro offre informazioni ed immagini su nuove scoperte e sulle varianti più rare oltre ad analizzare altresì i prezzi realizzati nelle vendite e nelle principali aste dei VAM più rari. Per una ricognizione completa ed esaustiva sulla bibliografia potete trovare informazioni utili qui http://vamworld.com/wiki/VAM_Books2 punti
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Stavo cercando delle corrispondenze sul quarto di scudo sottostante, ma non sono riuscito a riscontrarne uno con la stessa caratteristica nella legenda del D/ (il doppio globetto prima della croce) Secondo voi come può essere interpretata questa differenza? può essere significativa nel contesto della moneta? grazie per una vostra opinione ?2 punti
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Ciao @gpittini, concordo con chi mi ha preceduto: di solito il follis anonimo di Classe C viene attribuito al periodo di regno di Michele IV (1034-1041). Questa datazione si basa su quanto pubblicato e studiato in M. Thompson, The Athenian Agora, 2. Coins from the Roman through the Venetian period, Princeton 1954. Per iniziare, posso indicarti come riferimento bibliografico il classico Sear, p. 329, n° 1825. Al dritto vi è la figura intera di Cristo nimbato benedicente che regge nella mano sinistra il libro dei Vangeli. Intorno, vi è la legenda + EMMANOVH e, ai lati, IC - XC. Al rovescio, una croce ornata di gemme, con un globetto ad ogni estremità, accantonata negli spazi da IC -XC // NI - KA. In caso fossero presenti tracce di ribattitura, è molto facile che i folleis di Classe C fossero ribattuti sui folleis anonimi di Classe B (periodo di Romano III, 1028-1034). Questo tipo di moneta è stata rinvenuta in grandi quantitativi in Italia meridionale, soprattutto in Calabria. Probabilmente, tale dato è da mettere in relazione con la contemporanea spedizione militare di Giorgio Maniace (1042-1043) finalizzata alla riconquista dei territori bizantini perduti ed in particolare della Sicilia. Più complessa è l'ipotesi che in tale occasione possa essersi registrata anche un'emissione "supplementare" locale per agevolare il pagamento delle truppe e combattere le difficoltà di approvvigionamento di denaro dalla capitale orientale. Sicuramente, nella seconda metà dell'XI secolo, i Normanni ne realizzarono una rara imitazione (di probabile zecca calabrese) con caratteristiche del tutto peculiari (cfr. MIN, p. 238, n° 41), ma nel nostro caso sono da escludere entrambe queste due ultime situazioni, poiché si tratta di un comune esemplare bizantino della zecca di Costantinopoli.2 punti
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Ricordavo di averne parlato..... Oggi approfittando di un po' di tempo libero ho iniziato a disegnare i cartellini per la mia Collezione: Questa è la faccia esterna, Che ve ne pare, vi piace?2 punti
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Purtroppo il clima non certo sereno ed una normativa non certo perfetta contribuiscono ad incrementare paure e timori del ligio collezionista, che tende dunque a diventare, e non mi sento di dire a torto, più realista del re. Penso tuttavia che si debbano evitare eccessi, l'attuale normativa potrebbe essere migliore, ma potrebbe anche mutare in un qualcosa di ben peggiore. Meglio non sponsorizzare troppo pratiche e procedure non necessarie, poiché ciò che diviene consuetudine, anche se non necessaria, può evolvere in adempimento.2 punti
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Buongiorno a tutta la sezione. In questi giorni difficili per tutti cerchiamo di dedicarci prima di tutto alle nostre famiglie e ai loro bisogni, e se ci rimane un po' di tempo dedichiamolo alle nostre monete. Con la speranza che passi tutto e in fretta, Vi Auguro giorni sereni e di tranquillità. Un caro saluto, Rocco.2 punti
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Purtroppo sì caro Giovanni, ma abbiamo notato insieme su queste pagine che Gorny coi pedigree non ha molta “fortuna”. Se poi vogliamo scendere nei particolari di questo caso specifico mi colpisce molto la prima parola del pedigree del decadramma: “vermutlich” ossia “probabilmente/presumibilmente” dalla collezione di Moritz Eizinger, negli anni ‘30. Ancora più preoccupante il seguito, dove indirettamente si presume ancora il possibile pedigree dal fatto che la moneta venga venduta con una busta della ditta numismatica di Julius Jenke di Monaco (1882-1957). Mi ricordo una discussione di @skubydu su un bronzo venduto da Lanz che veniva proposto con una busta di Jacob Hirsch, stessa tecnica di “proposizione commerciale”?2 punti
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Il secondo mito riguarda l’uccello simbolo sacro di Atena Tra gli attributi di Atena già venerata dai Micenei del 13° sec. a.C. vi è il serpente e la trasformazione in uccello. Solo più tardi l’uccello sacro diventa la civetta, γλαῦξ, raccostata ad Atena. anche per l’epiteto glaucòpide che viene interpretato nella duplice accezione di dea "dagli occhi glauchi" (azzurri, lucenti) o dea "dagli occhi di civetta". Nel greco antico le due accezioni si sovrappongono e pertanto la dea glaucòpide è la dea dai lucenti occhi di civetta. Il fatto che, come è stato osservato in altre discussioni, nelle didascalie in italiano delle “civette” di Atena si legga spesso “gufo” deriva dal fatto che questa è la prima traduzione dell’inglese “owl” che si trova sui dizionari, senza tener presente che il lemma si riferisce per gli inglesi a “any of various large-headed, nocturnal birds of prey…”. Shakespeare chiama il gufo che elenca tra i cattivi presagi con un generico “Birth of Night”, uccello della notte, che quindi potrebbe essere anche una civetta o un barbagianni. Bisogna dire che la civetta e il gufo sono entrambi uccelli rapaci e animali notturni che si assomigliano molto ma appartengono a specie diverse: il gufo fa parte del genere Bubo mentre la civetta appartiene al genere Athene (la sottospecie più comune è Athene noctua cioè "Atene notturna"). Per quanto riguarda l'aspetto fisico, il gufo si distingue dalla civetta per i ciuffi sulla testa, tranne il gufo delle nevi che non ha ciuffi e potrebbe quindi essere scambiato facilmente per una civetta. Questa differenza si riflette anche nel diverso significato che questi due animali hanno nella cultura delle civiltà presenti e passate come simbologia e significato. Per quanto concerne la civetta, questo volatile già presente nei miti degli antichi greci accompagnava la dea Atena simbolo di filosofia e saggezza, dell'intelligenza razionale che "vede" dove altri scorgono solo ombre e tenebre. Stiamo parlando della "Civetta di Minerva", considerata sacra alla dea Atena perché capace di vedere al buio, cui la dea affida la supervisione delle faccende notturne. Da qui deriva il nome del genere a cui appartiene il rapace, ovvero Athene. Fin dalle prime raffigurazioni di Atena, la dea è dipinta con una civetta appollaiata sulla testa. In epoca arcaica Atena potrebbe essere stata infatti una dea-uccello simile a Lilith oppure alla dea con le ali e gli artigli da civetta raffigurata sul Rilievo Burney, un rilievo di epoca mesopotamica in terracotta degli inizi del millennio II a.C. Più volte infatti Omero definisce la dea della sapienza come dea "dal volto di civetta". Nell'antica Grecia esisteva un proverbio che si riferiva ad abbondanza e ricchezza che diceva "Portare le civette ad Atene". Per questo significato simbolico sulle monete ateniesi era raffigurata proprio la civetta ed il suo nome divenne sinonimo di denaro. Dalla fine del VI secolo a.C. compaiono nelle monete di Atene al recto la testa di Atena e al verso una civetta con un ramo di olivo e le prime tre lettere del nome della città: per dire in conclusione che il gufo non c’entra proprio.2 punti
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Con questa mia discussione spero di infondere un po' di positivita' a tutti...per distrarci....per cercare di pensare a cose che ci piacciono.In questo particolare periodo,dove moltissimi di noi sono a casa,spero il più possibile,invito tutti noi collezionisti a mostrare la moneta che più vi piace,quella alla quale siete più legati,quella che vi trasporta in ricordi lontani,che vi trasmette più orgoglio....IL tempo lo abbiamo per aprire album,raccoglitori,cassettine, vassoi....e allora.... forza!!!Rispolveriamo le nostre passioni e diamogli luce!!! Forza Repubblica Italiana!!!!!Un sentito saluto a tutti!!!1 punto
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Oggi iniziamo un fantastico viaggio nel mondo del collezionismo, parleremo delle varianti dei dollari Morgan, ovvero parleremo di VAMs! Il viaggio è iniziato 54 anni fa, ovvero nel 1966, nato dalla collaborazione di 2 studiosi e collezionisti, Leroy C. Van Allen e George Mallis (scusate ma non trovo immagini recenti), che dalle iniziali dei loro cognomi deriva appunto il termine VAM. Come tutti gli studiosi/collezionisti, non si soffermarono solo ad una fredda lista ce l’ho/mi manca, ma osservarono ogni singolo pezzo che gli passava tra le mani (e le loro mani ne hanno stretti migliaia) notando che tantissimi Morgan presentavano a volte grandi imperfezioni visibili ad occhio nudo, altre volte (molto spesso) visibili solo ad un attento esame con lenti e microscopi! Decisero così di ricostruire la storia di ogni singola moneta catalogandole ovviamente per anno e zecca (la coniazione dei Morgan ebbe inizio nel 1878 nelle zecche di Philadelphia, Carson City e San Francisco, l’anno seguente si aggiunse la zecca di New Orleans. Ci furono delle interruzioni nella produzione nel corso degl’anni, tranne che per San Francisco che li coniò sempre, interrompendo tutte quante la produzione nel 1904 per poi riprenderla solamente per un anno, il 1921 dove si aggiunse la zecca di Denver ma a cui non partecipò quella di New Orleans). L’inizio della loro collaborazione, come detto, ha come inizio il 1966, ma la nascita dei VAMs ha una data ed un’ora ben precisa, l’11 marzo del 1878 alle ore 15:17 nella zecca di Philadelphia, incredibile! L’informazione è certa perché fu presente un giornalista che annotò tutto, le prime monete furono coniate come pezzi di presentazione per l’allora presidente degli Stati Uniti d’America Rutherford B. Hayes, che era il diciannovesimo presidente. I pezzi coniati, secondo un giornalista, furono 303, poi la produzione si interruppe per un problema ai conii, da qui la nascita del primo VAM il numero 9, identificabile al rovescio della moneta da una piuma a “virgola” nella parte bassa a destra (guardando la moneta) della coda dell’aquila raffigurata al rovescio di tutti i Morgan. Inoltre si contraddistingue dal fatto che è un 8 piume, in inglese 8 tail feathers ed abbreviato 8TF, che è già una categoria a sé, ma che senz’altro approfondiremo in seguito. Per oggi ci fermiamo così, ma abbiamo ancora tanto da scoprire e da dirci insieme.1 punto
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@gixxer Buonasera. Vedo che la moneta postata è ancora in vendita, immagino quindi tu non abbia perfezionato l'acquisto. Se può esserti d'aiuto nel prendere qualche decisione in merito (soprattutto sulla scorta dei commenti di chi mi ha preceduto), ti allego le foto del mio Grosso, che pesa 1,21 grammi x 19/20 mm. Un saluto. Paolo1 punto
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Ciao @miza grazie al tuo suggerimento sono andato a controllare se era presente nella mia modesta collezione riguardante San Marino, non posso ricordarmi di tutto e l'ho trovata vuol dire che la posterò tra ben 53 anni …. 53anni/discussione naturalmente1 punto
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Il Crudino! Eh non l'ho orientata perfettamente in foto! Quindi dici che possa essere vera? Devo solo fare una pesata di precisione e una misura col calibro.1 punto
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@sandokan non avevano funzione di sostituzione della moneta corrente, anche perchè il gettone di Mazatenango è in metallo bianco. In Guatemala in quegli anni le monete erano in argento. Vennero coniate solo come ricordo dell'evento. Quelli del post #23 erano utilizzati come biglietto del treno.1 punto
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Grazie, essendo un novizio di questo mondo ogni informazione che mi date è oro!1 punto
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Senza volere contraddire @latino , volevo dare un contributo, dato che ho letto un interessantissimo articolo pubblicato qui: http://numismaticamente.it/collezionismo-numismatico/i-talleri-1780-coniati-in-italia che parla delle varie coniazioni del Tallero, dal 1780 fino ai giorni nostri. L'articolo dice che, anche se difficile, per un esperto (quindi non io) è possibile risalire alla zecca ed al periodo di coniazione. Da quello che ho letto, per la tua moneta si può escludere il periodo antecedente al 1840, per via delle penne della coda dell'aquila araldica degli Asburgo che è, nel tuo caso, del tipo 1-3-1 e del bottone, sulla spalla di Maria Teresa, che assume la forma ovale (tipica dei coni più recenti). quindi il tuo caso. Nel secondo periodo (1840-1866), nella zecca di Venezia, al rovescio la croce di S. Andrea è tra due punti (• X •) o, eventualmente, seguita ma non preceduta da un punto (X •), quindi non è il tuo caso. Leggo ancora, estrapolando, che: ...Il tallero di convenzione coniato a Roma è una moneta sottovalutata dalla letteratura numismatica, forse a causa della sua natura di riconio. In particolare, non vi è chiarezza su come distinguerlo da esemplari coniati altrove e spesso capita di vedere in vendita talleri di convenzione classificati come riconii romani anche quando non è vero. In molti casi la differenza è palese, viceversa risulta difficile se non impossibile distinguere i riconii romani da quelli di Vienna nel periodo 1932-35 e da quelli effettuati a Londra dal 1936... ...Il diametro del tallero di Maria Teresa italiano è inferiore a quello del riconio corrente della zecca di Vienna (da 40,8 a 42,5 mm) e ciò dà un criterio per distinguerlo da quello... L’esame però del R/ di più esemplari ha permesso di individuare nel conio di Roma un altro particolare che può aiutare a riconoscere il tallero di Maria Teresa italiano da quello corrente di Vienna. Questo particolare consiste in delle piume doppie molto sottili che fuoriescono dalla parte inferiore delle penne terminali di destra e sinistra della coda dell’aquila imperiale. Il riconio corrente di Vienna mostra invece piume singole e non doppie. ...Il tallero coniato a Londra ha una penna a destra, due penne in posizione centrale e una penna a sinistra, nel senso che quella centrale è lunga e si estende fino al livello inferiore. Invece, il tallero di Maria Teresa italiano ha le penne disposte secondo lo schema 1-3-1 (una penna a destra, tre in centro e una a sinistra). Confondere le due strutture della coda al R/ è letteralmente impossibile. Leggendo fino a questo punto la mia idea, molto confusa, era che la tua moneta fosse un riconio romano, ma leggendo ancora: Un’altra fondamentale caratteristica per riconoscere il tallero Maria Teresa italiano, è quella relativa al bordo molto sfuggente (quindi generalmente in assenza di orlo). Questa stessa caratteristica si può verificare bene anche dal fatto che le legende risultano tutte inconsuetamente attaccate o almeno vicinissime allo spigolo con il contorno e poi anche dal fatto che il diadema e i drappi del velo e del vestito di Maria Teresa al D/ sfiorano lo stesso spigolo (questi ultimi all’altezza del petto e del dorso della sovrana)... non ho più le certezze di prima (se mai ne avessi avuto) e non mi resta che chiedere anch'io a chi è più esperto un parere. Saluti1 punto
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Bravo Marfir. È vero, è proprio una delle pochissime che della Repubblica non sono ancora riuscito a trovare. Solo un paio di falsi allarmi negli ultimi anni: è una moneta che Attardi classifica R5. Tienla stretta!1 punto
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Ho trovato sul web uno spettacolare rilievo di età imperiale proveniente dalla Croazia - Aqua Iasae (Vradzinske Toplice) Rappresenta la "famiglia della Salute": Aescuplapius (dx), Salus/Hygieia (sn, sua figlia) e il Telesforo (centro). Nel dettaglio la dedica “Per la Salute e le vittorie dell’Imperatore e Cesare MARCVS AVRELLIVS ANTONINVS, il pio, il fortunato, l’augusto” laddove come ANTONINVS dobbiamo considerare Caracalla (a ridaje!). Databile al 213 d.C. circa. Commissionata da Lucius Alfenus Avitianus, Governatore dell'Arabia. Ciao Illyricum1 punto
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Questa invece, la stessa che hai postato al #17, per l'ingresso del primo treno nella capitale (Città del Guatemala), gettone in argento.1 punto
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Che ci debba essere un ricarico ci sta. Offrire 240 quando a peso fa 265 circa e soprattutto è numismatica, mi sembra una offerta anche congrua per un compro-oro, molto meno per un commerciante .1 punto
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Suvvia non si faccia di tutta l'erba un fascio. Speculatori senz'altro. Come qualsiasi commerciante in qualsiasi punto della filiera in qualsiasi merceologia. Altre generalizzazioni mi paiono avventate. Un cambiavalute compra oro monetato con aggio fra il 5 e il 10% . Vende con le stesse modalità. Un compro oro si potrà spingere al 15%? Una maglietta può avere un costo di produzione di 2 euro ed essere rivenduta a 1000. Nel caso tutti ebeti per un logo? I ricarichi per poter sopravvivere e pagare le tasse in qualsiasi commercio sono almeno del 40%. Come in ogni categoria ci saranno i più scaltri ed i più vicini alla clientela. Piuttosto si può sconsigliare la vendita di oro monetato ai compro oro (sempre che siano abilitati; la maggior parte può comprare solo oro 750) perché le monete verranno fuse e con loro la loro "storia". Buon proseguimento.1 punto
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Ciao a tutti, in qualità di curatore di questa sezione insieme a @Reficul provvederemo a tenerla il più possibile ordinata e aggiornata ma tutti gli utenti sono invitati a partecipare attivamente segnalando eventi numismatici (sia di natura culturale che commerciale o misto) di cui vengono a conoscenza. Noi provvederemo poi a mettere in evidenza come "importanti" gli eventi segnalati fino alla loro data di svolgimento in modo che risultino sempre "in alto" e ben visibili nella pagina. Una volta concluso l'evento la messa in evidenza verrà tolta per dare posto a nuovi eventi. Come procedere per segnalare nuovi eventi: 1) Andare con il mouse in alto a sinistra sulla barra DISCUSSIONI, RISORSE, ATTIVITA', CIRCOLI, ETC... 2) Andare con il mouse sulla casella RISORSE e cliccarci sopra con il tasto sinistro 3) Si aprirà un elenco di voci, cliccare sulla seconda voce CALENDARIO. 4) A questo punto si aprirà un calendario in cui si potranno scorrere i vari giorni del mese corrente o scorrere ai mesi successivi 5) Andare con il mouse sul giorno desiderato si illuminerà una casella con + e la scritta "AGGIUNGI EVENTO": cliccare. 6) A questo punto si attiverà un procedura automatica molto semplice da seguire. PER QUANTO RIGUARDA IL TITOLO DELL'EVENTO VI CHIEDIAMO POSSIBILMENTE DI USARE LA SEGUENTE FORMA: DATA SVOLGIMENTO - NOME MANIFESTAZIONE - LUOGO MANIFESTAZIONE ad esempio "22/23/24 MAGGIO 2020 - 134a VERONAFIL - VERONA" Se non vedete l'annuncio subito visibile non vi preoccupate: sarà necessaria infatti l'approvazione da parte dello staff per rendere attiva la segnalazione. Un saluto a tutti i lettori e buon divertimento Simone - Curatore della sezione1 punto
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Lasciando da parte il Cagiati ( l'inizio di tutto) o il Pannuti Riccio, i M.I.R. Napoli e italia meridionale continentale zecche minori o quell di Bovi, o le pubblicazioni del Circolo Numismatico Partenopeo o quelli di Fabrizi e Giuliani o quelli di Perfetto o quelli di Rasile su Gaeta o sui coronati per citarne giusto alcuni.. Imprescindibili, per avere una chiara bibliografia, sono i testi di @Liutprand1 punto
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Un piccolo OT. Il grosso veneto è stata una delle monete che, per il suo contenuto di fino, ha avuto un grande successo all'epoca. Nel periodo angioino era una moneta molto ricercata nel Regno di Napoli. Sia per i commerci verso il levante sia per... produrre moneta locale. Molti grossi veneziani sono finiti nel crogiolo per produrre monete d'argento regnicole. Basta pensare che la circolazione del grosso veneto fosse vietata nel Regno ma poteva essere utilizzata (ad peso), assieme ad altre monete straniere, per il pagamento delle tasse.1 punto
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Perchè far lavorare persone per preparare monete da spedire è semplicemente da incoscienti in questo momento, le monete possiamo anche riceverle tra uno o due mesi, non sono un bene di prima necessità, e mettersi a rischio per un hobby non la vedo bella come cosa. Mio personalissimo parere!1 punto
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A me non sembra un suberato , è affiorato un po’ del rame costituente la lega, ma non mi pare altro.1 punto
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1825 Regno delle due Sicilie - Francesco I - 10 Tornesi FALSO D'EPOCA ottenuto per fusione I falsi di questa specifica moneta si contano sulle dita di una mano monca del pollice e del mignolo (gr. 26,95 mm. 36) (autentica: gr. 32,20 -mm. 38/39)1 punto
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Salve @Paolo Maria. Innanzi tutto, nonostante @giolvolo fosse sulla buona strada, devo constatare che la sua classificazione non risulta corretta. Al rovescio, infatti, non c'è un'altra croce, ma la rozza raffigurazione di un animale, di solito interpretato come cane da caccia. Ti propongo quindi la giusta identificazione: Anglosassoni, Regno di Northumbria. Æthelred II, primo regno (841-844). AE Styca della zecca di York. Monetiere: Leofthegn. D/ + EDILRED REX, piccola croce in cerchio perlinato. R/ + LEOF-DEG-И, intorno a cane da caccia retrospiciente che corre verso destra. Davanti, simbolo. Rif.: Pirie Phase II, Group Ci, 789; SCBI 68 (Lyon), 266 var.; EMC –; North 187; SCBC 866. Ti posto, a titolo comparativo, la figura di un esemplare sicuramente autentico con notevole pedigree [From the Dr. JDR Collection. Ex Spink Numismatic Circular CI.1 (February 1993), no. 118; Richard Cyril Lockett Collection (English Part I, Glendining, 6 June 1955) lot 302; Thomas Bliss Collection (Sotheby, Wilkinson & Hodge, 22 March 1916) lot 56 (part of)], passato in asta Triton XXI, del 9 gennaio 2018, lotto n° 1382. Trattandosi di una moneta molto rara e ricercata è facile che tale tipologia sia maggiormente sottoposta all'attenzione di eventuali falsari. Da un semplice paragone, posso quindi affermare che il pezzo da te postato solleva molti dubbi circa la sua autenticità e sarei propenso a ritenerlo un falso, per via dello stile totalmente diverso delle lettere delle legende e della figura del segugio. Inoltre, guarderei bene anche il metallo, perché la Styca in oggetto non era in argento.1 punto
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La moneta euro a cui sono più affezionato è questa 2 euro San Marino 2010, trovata frugando dentro la tasca del cappotto di mia moglie (ancora ne sento il rimprovero ....). Vizietto che non mi è passto, perché lei non controlla le monete che gli passano in mano (allora ci penso io, di nascosto, naturalmente )1 punto
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Ciao a tutti. Posto le foto di due Sovrane. Entrambe non comuni e in alta conservazione. Come tutte le altre "testa piccola", può essere complicato (e costoso) trovarle in MS... Sono il frutto di un lungo inseguimento...1 punto
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L’ultimo mito riguarda l’albero simbolo sacro di Atena (da http://primaclassesacchetti.blogspot.com/2013/11/atena-e-poseidone.html) Il Fato aveva predetto che l’Attica sarebbe diventata la regione più forte, ricca e importante di tutta la Grecia e così gli dei decisero di insediarsi nelle città della regione dove ognuno di loro avrebbe avuto il suo culto personale. Poseidone per primo si recò in Attica, vibrò un colpo di tridente nella roccia e fece apparire una fonte di acqua salata che formò un lago. Dopo di lui venne Atena che piantò un ulivo simbolo di pace e fertilità. Scoppiò una contesa perché nessuno dei due dei voleva cedere la città all'altro e Zeus, che non era riuscito a riconciliare sua figlia e suo fratello, decretò che la scelta del dio protettore spettasse a un tribunale composto da tutte le divinità olimpiche. Poseidone e Atena si presentarono dunque davanti al tribunale divino: Zeus non espresse parere, ma mentre tutti gli dei maschi appoggiavano Poseidone, le dee si schierarono dalla parte di Atena. Così, per un voto di maggioranza, Atena ottenne di governare sull'Attica poiché aveva fatto a quella terra il dono migliore: la pace. Poseidone, furibondo, inviò un’inondazione che ricoprì la pianura. Secondo un’altra versione del mito, Poseidone avrebbe offerto in dono il primo cavallo, simbolo di guerra e potenza, ma l’esito non sarebbe cambiato. Il racconto della disputa rappresenta la giustificazione mitologica del dominio di Atena sulla capitale dell’Attica, ma sottolinea anche l’importanza che fin dall’origine ebbe l’ulivo nell’economia di questa terra. Qualche tempo dopo uno dei figli di Poseidone cercò di sradicare l’albero di Atena, ma si ferì nel commettere l’atto sacrilego e morì. Gli ateniesi decisero così di far sorgere in quel punto l’acropoli e far presidiare notte e giorno dai soldati la sacra pianta dell’ulivo. La contesa tra Atena e Poseidone per il dominio dell’Attica è raffigurata nel frontone occidentale del Partenone, il tempio dedicato ad Atena che sorgeva sull’acropoli della città. Il fregio che corre su tutti e quattro i lati del tempio rappresenta la solenne processione che si teneva ogni quattro anni in occasione delle Panatenee, feste solenni che si svolgevano alla fine di luglio nel giorno della nascita della dea e comprendevano i giochi panatenaici.1 punto
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