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  1. Rocco68

    Rocco68

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/15/20 in tutte le aree

  1. Buongiorno amici e lettori lamonetiani. Quest'oggi vorrei aprire con voi una discussione inerente la figura di Girolamo Bonaparte, componente più giovane della cerchia di fratelli del celeberrimo Napoleone. Andremo, quindi, ad esplorare e scoprire insieme sia la biografia che, soprattutto, la monetazione di questo sovrano spesso trattato in modo marginale dalla storiografia. Nato nel 1784, anch'egli (come Napoleone) ebbe una formazione di tipo militare. A soli 16 anni entrò in Marina, scalando alquanto rapidamente le gerarchie. Ovviamente, i successi del fratello maggiore nei campi di battaglia favorirono di riflesso la carriera del giovane Girolamo. A seguito della pace di Tilsit, nel 1807 fu istituito il cosiddetto regno di Westphalia, un piccolo Stato fantoccio comprendente alcuni territori persi dalla Prussia durante la guerra della 4° coalizione. Napoleone scelse come sovrano del neonato staterello tedesco proprio Girolamo che, nel frattempo, si era sposato con Caterina di Württemberg, figlia del re Federico I di Württemberg. Giovane, spensierato e frivolo, mancava spesso di prudenza e moderazione. Condusse una vita di divertimenti, circondandosi di amanti e interessandosi poco alle questioni del regno che, infatti, delegò quasi integralmente ad alcuni burocrati dell'Impero francese. Nel 1812 partì, insieme a Napoleone, alla volta della Russia, assumendo il comando di uno dei 12 corpi d'armata di cui era organizzata la Grande Armée. Qui non si distinse certo per chissà quali meriti militari, anzi! Finì ben presto col far adirare il fratello imperatore per la scarsa capacità dimostrata. Tornò, quindi, con la coda fra le gambe in Westphalia. Come gli altri fratelli, anch'egli fu legato indissolubilmente per tutta la vita alle gesta del grande generale: tanto in alto era arrivato in pochissimi anni, tanto in basso sarebbe caduto a seguito della tragica campagna di Russia. Fu dunque costretto ad andare in esilio e a vagare di nazione in nazione per tutta Europa. Nessuno, come potrete immaginare, gradiva particolarmente la presenza di un Bonaparte sul proprio territorio... Nel 1848 si ebbe, tuttavia, un nuovo stravolgimento. A seguito della rivoluzione che sancì la fine della monarchia e la nascita della Repubblica, poté rientrare in Francia. Grazie all'abilità politica del nipote Luigi Napoleone (futuro Napoleone III), Girolamo divenne una figura estremamente popolare. Molti a Parigi rimpiangevano il vecchio impero francese e guardavano con una certa nostalgia a quei tempi di gloria ormai passata... Girolamo fu, dunque, insignito di tutti i più alti onori: venne nominato maresciallo di Francia, presidente del senato e, a seguito del colpo di stato di Luigi Napoleone, fu reintegrato del titolo di principe dell'impero. Morì nel 1860 e le sue spoglie riposano tuttora all'Hôtel des Invalides, accanto a quelle del grande Napoleone. Perfetto! Con ciò, abbiamo concluso la parte biografica. Spero, ovviamente, che abbiate gradito. La prossima puntata cominceremo la descrizione delle monete.
    4 punti
  2. Sono stati oscurati due post e parzialmente editato un terzo che a quelli faceva riferimento. Capisco che la situazione in cui siamo costretti possa far salire la tensione, ma come scritto anche altrove, cerchiamo di fare in modo che il forum resti un'oasi in cui rifugiarsi per un po' di serenità in questi tempi tristi.
    4 punti
  3. @Rocco68, @motoreavapore, @Galenus, questo documento a stampa del 1791 dimostra che la zecca riceveva metallo monetato forestiero per essere convertito in moneta locale. Siamo nel periodo in cui regnava Carlo di Borbone. Certo, non prova che le monete coniate con questo metallo fossero segnalate, ma è già qualcosa. Fonte: https://books.google.com/books/about/Elogio_estemporaneo_per_la_gloriosa_memo.html?hl=it&id=0egbSKQ86WcC
    4 punti
  4. Se però cerchi una moneta veramente bella, 500 € non bastano neppure per un ... Gritti (quella sotto ex NAC 43, lotto 162).
    4 punti
  5. Se esistono penso che l'unico luogo in cui possano trovarsi sia l'Archivio di Stato di Napoli.
    3 punti
  6. Ciao @Graziano67, in questi giorni di noia ho avuto modo di fare qualche foto. Ti ripropongo la "testa piccola" che conosci bene. Ho avuto modo di fotografare meglio anche le altre new entry del 2019/2020. Avrei il tempo di fare le foto in questi giorni di noia; purtroppo le altre sono in cassetta e dunque irraggiungibili. Questa puo' competere con le tue. Buon pomeriggio
    3 punti
  7. Buongiorno e buona domenica, contribuisco alla interessante discussione con "LE MONETE DI GAETA." Questa è una copia anastatica patrocinata dal comune di Gaeta, molto facile da reperire sul mercato. L'opera originale è del 1915 introvabile in commercio. Il volume è suddiviso in 7 capitoli : 1° Monete usate nel Ducato Gaetano dal IX al XIII sec. 2° Monete della Dinastia Indigena (ipati) 3° Monete di Principi e Duchi Normanni 4° Monete dei Re Normanni 5° Monete di Re e Imperatori Svevi 6° Monete autonome o civiche e le prime origini del Comune di Gaeta 7° Altre monete appartenenti a Gaeta Appendice sulle Medaglie di Gaeta.
    3 punti
  8. Da medico ospedaliero (c/o il trasfusionale) voglio raccontare la mia: Sia nelle città che nelle strade si avverte un'atmosfera strana, da film post apocalittico: su un percorso di 30 km ho visto 3 pattuglie, i negozi sono pressochè tutti chiusi e pochissima gente in giro. Al lavoro, oltre al consueto controllo della febbre all'ingresso, mi trovo in una situazione paradossale: cercare di diminuire al minimo i pazienti prenotati facendo venire solo quelli non prorogabili (per un trasfusionale il discorso della priorità U,B,D, P non è attuabile) e dall'altra invogliare i donatori a venire. Fa piacere sentire e leggere i complimenti della gente anche se... stiamo solo facendo il nostro dovere.. che putroppo in questo caso porta inesorabilmente rischi (non mi metto a parlare dei DPI che ci vengono forniti perchè ci sarebbe da mettere le mani nei capelli). Colgo l'occasione per indirizzare gli eventuali donatori che frequentano questo forum: sentite prima il centro di raccolta/SIMT per informarvi bene sulla reale necessità di sangue (che cambia da luogo al luogo) e se possibile PRENOTATEVI! Una gestione programmata delle donazioni agevola tanto il lavoro di gestione, specie adesso che bisogna evitare la calca e non si possono usare tutte le potrone per rispettare il famoso metro di distanza! Grazie Guido
    3 punti
  9. Buonasera Beppe, penso si tratti di conio sporco.... Basta osservare le altre lettere in legenda. Curiosa la punteggiatura al rovescio DODICI. CARLINI. 1810.
    2 punti
  10. Ciao a tutti non credo che la moneta ritrovata che vi mostrerò sia molto rara ma credo che emessa da poco e ritrovata in questa condizioni non sia molto facile che si verifichi. 2 Euro Germania zecca Germania A 2020 Palazzo di Sanssouci a Potsdam, Brandeburgo Tiratura non pervenuta Stato secondo me si potrebbe considerare splendido ma essendo novizio lascio a voi se corretto Ritrovato come resto di un caffè in un bar di San Donato Milanese ( MI ) Granarolo Spero di aver fatto tutto per bene senza aver contravvenuto a nessuna regola.
    2 punti
  11. BuonaseRa @Agricola e @Illyricum65, sono pienamente d'accordo con voi, del resto come no esserlo, sappiamo tutti che (purtroppo) siamo quelli che reagiscono solo quando non ci sono più possibilità, però dopo la virtù italica di compattarci dopo una calamità, speriamo di non incorrere in un altrettanto noto difetto italico.........quello di dimenticare velocemente. Belli gli applausi agli infermieri, medici e tutto il personale sanitario, e soprattutto giusti. Ma sapremo riprendere poi la barra del timone in modo corretto? Dopo anni di tagli devastanti alla sanità , giustificati da tutti come "sprechi".. assunzioni inesistenti dei nuovi medici e con contratti solo a tempo, e soprattutto tra chi applaude al balcone ci sarà anche qualche cretino che assale il personale dei pronto soccorso? Visto che succede ormai così frequentemente? Non è polemica , ma solo triste constatazione, comunque Viva l'Italia!
    2 punti
  12. Buonasera amici collezionisti. Ringrazio Rocco per avermi citato in questa interessante discussione. Anche la mia 94 Sicilar manca del punto dopo la P del Perger. Spero anch'io che un giorno si scopra il motivo della mancanza di alcune lettere in legenda in alcuni nominali. E, mistero ancora più insoluto, come mai viene catalogata "non comune"?
    2 punti
  13. Qui è disponibile l'intera edizione in pdf (ultimo link dell'anno 1959): http://www.socnumit.org/page_35.html
    2 punti
  14. Tommaso Siciliano MEDAGLIE NAPOLETANE 1806 - 1815 I NAPOLEONIDI Copia N°5 Con dedica autografa "all'amico e consocio Dottor Giovanni Bovi....."
    2 punti
  15. Buona domenica a tutti gli utenti del forum vorrei condividere la mia piastra del 1794 per un confronto come chiesto da motoreavapore.
    2 punti
  16. Complimenti ad Alberto e @Silver70 per le belle monete. Ottimo lavoro Rocco. Non so se Tu abbia delle competenze derivate dalla tua Professione o sia una capacità innata, ma il cartellino è veramente stupendo. Adesso cosa fai lo scansioni e poi lo stampi su cartoncino? Il mio l'ho prodotto esclusivamente con software. Non è molto bello però è pratico: descrizione della moneta nella parte anteriore ed eventuali appunti in quella posteriore. Eccolo: P.S. Scrivi: "... li farò poco prima di vendere tutto. " aspetta... " A' da passà 'a nuttata!" Ciao Beppe
    2 punti
  17. Dal catalogo NAC (Venezia d'Elite): "FDC. Patina ultrasecolare. Ex Lanz asta 23, Graz 1982, collezione Marquis Alb. von Hohenkubin. ... Con questa emissione inizia il processo che porterà in breve tempo, già nel corso del dogato, il valore della lira immutata nel peso e nell’intrinseco a soldi 24 (dal 10 novembre 1525). L’esemplare qui illustrato è pertanto da considerarsi da 24 soldi, perchè coniato sotto la responsabilità di Zuan Grimani massaro dal 1534."
    2 punti
  18. Ciao Sergio, manca il punto ? E non ci sono schiacciature di conio in quel..... Punto. Condivido l'altra mia 1794 "normale"
    2 punti
  19. E' una teoria molto interessante, la tua. Ti faccio un riassunto delle teorie che sinora ho letto, per inquadrare il problema. Secondo Plinio (N. H., 33, 46) il vittoriato sarebbe stato introdotto come mercis loco, ossia argento a peso, nell'Illirico. La teoria estrapolata dagli scritti di Plinio attualmente tende ad essere screditata; si ritiene infatti che l'associazione con i territori dell'Illirico sia scaturita da un'analogia ponderale con i nominali circolanti in quelle aree, come accade colla comparazione alle dracme padane. Plinio però scrisse la sua opera due secoli dopo l'entrata in circolazione del vittoriato e la sua associazione non appare molto credibile o comunque non verificabile. Sulla base dei dati di circolazione, F. Barello propende per l'ipotesi che il vittoriato fosse destinato a fare da aggancio con il sistema monetale dei Celti stanziati nella pianura padana, che utilizzavano, nella seconda metà del III secolo, una dracma al di sotto dei 3 grammi di peso. In questo senso è estremamente significativo il contenuto dell'arbitrato romano (117) tra gli abitanti di Genova (Genuates) e i Viturii Ligurenses (tribù ligure dell'interno), che impose a questi ultimi un tributo annuo di 400 nummi vittoriati, conservato sulla tavola bronzea di Polcevera, che tu stesso hai ricordato. Considerato il basso contenuto d'argento del vittoriato, l'imposizione riportata sulla tavoletta di Polcevera, come giustamente hai sottolineato, potrebbe essere vista come un tentativo di risparmio di risorse: imponendo il pagamento in nummi vittoriati veniva utilizzata una moneta probabilmente più familiare ai diretti interessati ed al tempo stesso le risorse di argento dell'area di influsso romano venivano in certa misura preservate; quel nominale "povero" avrebbe poi circolato in quelle zone a tutto vantaggio del politicamente sempre più pesante denario di Roma. Lo studioso belga Patrick Marchetti ritiene che il vittoriato sia un nominale destinato ad un differente canale di emissione. I Romani lo avrebbero utilizzato, almeno nel corso della guerra annibalica, per pagare gli auxilia. Le truppe straniere infatti ricevevano una paga inferiore rispetto a quella dei legionari e sempre secondo lo studioso belga ad un ausiliario spettava la paga di un vittoriato per 4 giorni di servizio, mentre ad un legionario un denario per il medesimo periodo. Il vittoriato rappresenterebbe dunque "una frode" perpetrata dallo Stato nei confronti degli ausiliari, ma si trattava di una truffa poco evidente in quanto apparentemente questi soldati percepivano lo stesso numero di monete di un legionario. Questa particolare ipotesi risulta incerta principalmente perché si ritiene che gli auxilia, in quel periodo, percepissero la paga direttamente dai governi di origine ma, al tempo stesso, fornisce una verosimile spiegazione sul perché questo nominale fu coniato. Sempre a sostegno di questa ipotesi vi è la corrispondenza tra le aree di circolazione del vittoriato e quelle costituenti il teatro bellico frequentato da queste truppe ed i territori di reclutamento. Mommsen, per primo, evidenziò l'esistenza di due differenti standard di peso per il vittoriato: 3 scrupoli (circa 3,41 g), il primo; 2 e 4/7 di scrupolo (circa 2,92 g), il secondo, con ogni evidenza più recente. Una riduzione ponderale corrispondente (1/7) sarebbe stata subita dal denario, passato da 4 a 3 e 3/7 scrupoli, onde il rapporto fra primo e secondo sarebbe rimasta fissata nella proporzione di 3/4. Benché il vittoriato avesse vasta diffusione anche in regioni lontane, non si può dire che abbia esercitato una influenza determinante nella regione cisalpina. Se può scorgersi un accostamento iniziale, allorché il peso medio della dracma padana di g 2,9 circa parrebbe accordarsi col vittoriato ridotto e confortare l'opinione del Mommsen (Histoire de la mannaie romaine, Tomo II, Parigi 1870, pag. 99) circa l'influenza ponderale del vittoriato sulla dracma padana, manca invece qualsiasi riferimento colla successiva riduzione apportata al vittoriato della lex Clodia, cioè proprio quando l'influenza di tale moneta sarebbe dovuta risultare più intensa per i crescenti scambi col mondo romano. In ogni caso, un'eventuale equivalenza monetaria realizzata per dare un rapporto fisso e comodità di scambio col vittoriato sarebbe attestata da un sensibile numero di ripostigli promiscui di dracme padane e vittoriati. Invece, non può dirsi frequente la presenza di vittoriati nei ripostigli padani, il che induce a ritenere che la dracma padana non avesse notevoli rapporti di coesistenza col vittoriato. Indipendentemente da un diretto rapporto colla dracma cisalpina, i ripostigli in Valle Padana mostrano comunque che il vittoriato, come il denario, affluì gradualmente nelle regioni cisalpine colla crescente influenza commerciale romana. Inoltre, pesi analoghi si rinvenirebbero nelle dracme dell'Illiria: inizialmente pari a 3 scrupoli sia ad Apollonia che a Dyrrachio, si sarebbero inoltre svalutate, nella prima città, a 2,92 grammi. Su questa base, Thomsen ha ipotizzato che il vittoriato fosse stato dapprima coniato nelle zecche del centro-sud Italia approssimativamente in contemporanea all'introduzione del denario, al fine di disporre di una moneta che, in vista della campagna illirica contro il regno macedone (alleato di Cartagine), rispondesse a una metrica ponderale compatibile con quella dei Paesi in cui si sarebbero svolte le operazioni belliche. Per Coarelli (Argentum signatum, 2013) il vittoriato deve essere leggermente precedente al denario (come Thomsen ha dimostrato) e deve quindi incastrarsi fra la fine dell’emissione del quadrigato e la riforma denariale, quindi nell’anno dal 261 al 215. Osserva Pautasso (La monetazione preromana dell'Italia settentrionale, 1966) che la dracma padana, nata sotto l'influenza commerciale di Massalia, perde ben presto ogni relazione con quella monetazione da cui aveva tratto i riferimenti d'origine. Può quindi porsi il quesito se il diverso andamento ponderale della monetazione cisalpina possa essere stato determinato dall'influenza del vittoriato, cioè da quella particolare moneta coniata da Roma sul piede della dracma focese e destinata al commercio con le regioni adriatiche e ioniche, l'Italia meridionale, la Spagna, la Liguria e con Massalia, ove la presenza fu tale da determinare l'allineamento ponderale della stessa dracma massaliota. Istituita come moneta per i commerci con l'estero (mentre a Roma circolò esclusivamente il denario con le sue suddivisioni), il vittoriato pesava g 3,41 e veniva scambiato in ragione di 3/4 di denario. Dalle fonti tradizionali sappiamo che nel 217, dopo l'inizio della Seconda Guerra Punica, allorché la lex Flaminia ridusse il peso del denario romano a g 3,9, il vittoriato fu contemporaneamente ridotto a g 2,92 affinchè risultasse invariato il rapporto preesistente. Una successiva riduzione subì verso il 104 in seguito alla lex Clodia che ne fissava il peso a g 1,95 rendendolo quindi pari a mezzo denario e portandolo, di fatto, a ricostituire il quinario romano che aveva cessato di esistere colla riforma monetaria del 217. I vittoriati con simboli e lettere sembrerebbero emessi nell’Italia meridionale: alcuni simboli sembrano infatti adeguarsi a simboli già utilizzati su monete greche (ad esempio, il pentagrammacompare su bronzi di Teanum e su monete puniche del Bruttium) e se ne registra una maggior presenza nei ripostigli, rispetto ai vittoriati senza simboli (sono però assenti dai ripostigli dell’Italia meridionale - compreso quello di Caltrano, ove sono presenti quasi tutti i tipi di vittoriati con simboli - il vittoriato con crescente, Cr. 57/1 e quello con pentagramma, Cr. 105/1, presente invece nei ripostigli di Pisa e di Fano). Il fenomeno potrebbe spiegarsi con la presenza di zecche ausiliarie, forse anche itineranti con l’esercito, operanti in loco per evitare il pericolo di spostamenti di denaro in un territorio altamente insicuro: infatti i vittoriati con simboli, mediamente più leggeri dei vittoriati senza simboli e quindi attribuibili ad anni successivi al 217, sarebbero stati emessi in concomitanza con l’occupazione cartaginese. Anche l’iconografia ne confermerebbe la natura di monetazione militare di guerra, assolvendo a una funzione di messaggio ideologico grazie all’associazione tra la protezione del dio supremo e la vittoria militare. Per altro verso, si registrano rinvenimenti di vittoriati con simboli in Hispania, lungo la direttrice della campagna di conquista finalizzata a tagliare i rifornimenti ad Annibale (in questa regione sarebbe stato emesso il vittoriato con legenda Roma in incuso, considerato tuittavia il più antico e quindi anteriore alla campagna degli Scipioni, e l’unico doppio vittoriato conosciuto). Campana propone di attribuire a zecca ispanica le coniazioni con pentagramma e con bastone (Cr. 105/1 e 106/1). Nei ripostigli della Gallia Cisalpina la scarsità dei ritrovamenti e l’inesistente promiscuità con le dracme massaliote sarebbero infine significative di una scarsa penetrazione, forse dovuta al fatto che il vittoriato, all’epoca della colonizzazione della pianura padana, era ormai una moneta in declino.
    2 punti
  20. Catalogo di vendita CHRISTIE'S Medaglie del Regno delle Due Sicilie. Roma 30 Aprile 1992 236 lotti! Una collezione di Medaglie eccezionale.
    2 punti
  21. Buongiorno a tutti, scrivo qui sperando che lo leggiate tutti, ho fatto richiesta ed è stata accolta da parte degli amministratori, di entrare a far parte del gruppo curatori del forum per la sezione EURO. Questa mattina mi sono occupato di spostare nelle discussioni "osservatorio prezzi di mercato" e "osservatorio stranezze e dubbi", tutte quelle discussioni aperte, sparse in tutte e 3 le sottosezione dell'area EURO. Adesso tutte le prime 3 pagine delle 3 sezioni sono ripulite, almeno hanno guadagnato posizione discussioni più importanti e c'è un po' d'ordine in più! Quindi se non trovate qualcosa, sappiate dove cercare (ma tanto la maggior parte erano state aperte da "meteore" oppure trattavano argomenti ampliamenti discussi). Sarebbe mia intenzione riordinare tutte e 3 le sezioni euro, gli indici dei topic importanti, e le discussioni evidenziate in alto, ma questo avverrà quando l'organigramma dei curatori di sezione sarà al completo e lo si deciderà insieme. Per il resto, non cambia nulla, a parte farvi partecipi che ufficialmente, è iniziato il regno del terrore!
    1 punto
  22. @Mircodimarta Guardando il rovescio, mi pare di identificare la Salus come si può vedere il questo asse (RIC III 669c), molto simile alla tua moneta. In effetti, la posizione del braccio destro e' la stessa e, osservando bene, pare anche di vedere il serpente. Anche le legende possono essere compatibili. C'e' però il problema del peso: infatti questa moneta pesa in media 11 grammi; inoltre il diametro e' in media di 26. 3 mm. Ho fatto una breve ricerca sui semissi di Adriano, ma non ho trovato la tua moneta. Notavo infine che legenda e' tagliata in toto circolarmente quasi in maniera uniforme: la moneta potrebbe essere stata tipo tosata? Non so se si usasse farlo in quel periodo e perché. E poi mi sembra bella tonda... Infine, di conseguenza, non mi pronuncio sulla autenticità: non ho le dovute competenze. Vediamo se ci saranno altri contributi di utenti più esperti. Buona notte da Stilicho
    1 punto
  23. Altro ritrovamento carino credo.. 2 Euro Portogallo 2009 2ª edizione dei Giochi della Lusofonia a Lisbona Tiratura mi risulta 1.250.000 Stato quasi spl direi Trovato da Granarolo come resto tabaccaio Soliera ( MO ) Buona serata
    1 punto
  24. Questi i miei Mocenighi. Agostino Barbarigo, in condizioni spettacolari, ma con un difetto di porosità. Anche in questo sullo stendardo c'è il leone in moleca. In questo, invece, a nome di Pietro Lando, il leone sullo stendardo è andante saluti luciano
    1 punto
  25. Noto con grande piacere che la discussione ha suscitato un certo interesse. Passerei, dunque, seduta stante all'ambito numismatico. Partirei subito col dire che la monetazione di Girolamo Bonaparte è alquanto singolare, in quanto basata sulla coesistenza di due sistemi apparentemente inconciliabili: uno di chiara ispirazione tedesca, pre-decimale, il cui fulcro essenziale era il tallero; l'altro filo-francese, decimale, basato sul franco. Mentre in altre nazioni legate alla sfera d'influenza francese si ebbe un graduale passaggio dal "vecchio conio" al sistema decimale, qui in Westphalia, per tutta la durata del regno (1807-1813), entrambe le tipologie monetali continuarono ad essere coniate. Non bisogna, quindi, ritenere che il sistema decimale fosse stato affiancato a quello pre-esistente dopo un certo arco di tempo. Difatti, le prime monete decimali vennero coniate già a partire dal 1808, praticamente in modo simultaneo con i talleri (e loro multipli e sottomultipli) recanti l'effige del giovane Girolamo. Per comodità personale, partirei dalle monete del sistema decimale, se siete d'accordo. In particolare, inizierei con gli esemplari in oro. Di queste monete esistono ben 4 tipologie: 5, 10, 20 e 40 franchi. Prima di iniziare la descrizione delle singole monete, è importante recuperare alcune "nozioni" biografiche, trattate nell'introduzione. Come detto, dopo essere tornato in Francia nel 1848, Girolamo godette di un'enorme popolarità. Oltre a tutti gli onori ricevuti, il governo decise di omaggiare il fratello minore di Napoleone anche attraverso la riconiazione di sue alcune monete. Tra queste, rientrano proprio le 4 monete decimali in oro. Occorre, dunque, prestare particolare attenzione nel non confondere gli esemplari effettivamente coniati nel periodo napoleonico con quelli risalenti agli anni '50-'60 del XIX secolo. Purtroppo, non abbiamo dati ufficiali riguardanti il numero di pezzi effettivamente riconiati. Si sa solo che vennero eseguiti sugli stessi conii utilizzati nel regno di Westphalia. Quindi, sono abbastanza ostici da distinguere, sennonché i pezzi riconiati sono caratterizzati tutti da un bordo liscio mentre gli originali presentano l'incisione "Gott erhalte der koenig", corrispondente al motto "Dio protegge il regno" tipico di tutta la monetazione napoleonica decimale. Mentre il 20 e 40 franchi sono facilmente distinguibili in questo modo, la situazione si complica e non poco per quanto riguarda i due moduli minori. Difatti, sia il 5 che il 10 franchi sono sempre stati caratterizzati dal bordo liscio, anche durante la coniazione avvenuta nel periodo napoleonico. Purtroppo, da quel che so, non esiste un metodo infallibile per riconoscere i "veri" 5 e 10 franchi. L'unico consiglio che mi sento di darvi è quello di diffidare dagli esemplari proof-like o, comunque, dai fondi particolarmente “smaglianti”. Questi, nel 99% dei casi, si riveleranno dei riconi postumi. Bene! Siccome non vorrei appesantire troppo ogni mio intervento, lascerò la descrizione delle singole monete decimali in oro alla prossima puntata. A presto e buona serata a tutti voi!
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  26. non e' di Clemente XII,ma CLEMENTE XIII
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  27. Guarda io lo spero così sarà fatta chiarezza una volta per tutte. Da qualche parte ci saranno dei registri dove si annotavano queste omissioni? Prima o poi usciranno e si farà luce sulla questione. Come correttamente sottolineava @paoloilmarinaio di omissioni sulla legenda ce ne sono tante e in tanti tipi di nominali. (argento, rame, grandi, medi e piccoli diametri)
    1 punto
  28. Quasi in tutti i nominali ci sono mancanze di lettere in leggenda la piastra e la mezza 1794 sicilar-il tarì 1794 postato sicliar-ma anche il carlino sicili-la pubblica sicili-il grano sicilar-8 tornesi sicl e 6 cavalli-4 cavalli.
    1 punto
  29. Cari fedeli Vi informiamo che le Celebrazioni per la Settimana Santa sono rinviate a data da destinarsi. Restate in casa. p.s. L'unico autorizzato a uscire è Pilato che si è lavato le mani.
    1 punto
  30. Ciao Rocco, e fossero delle monete di prova? Per intenderci delle prove fatte in Zecca e capitati in circolazione per sbaglio o forse trafugati, magari dopo anni di giacenza in qualche ripostiglio, da dipendenti poco onesti. Visto il numero esiguo di esemplari giunto ai giorni nostri, forse potrebbe essere cosi.
    1 punto
  31. Catalogo d'asta N° 52 seconda parte. Ars Classica & Spink Taisei Zurigo 26 e 27 Ottobre 1994 In questa vendita venne esitata parte della, Collezione del Conte Catemario. Pezzi Napoletani di ineguagliabile bellezza e rarità : Mezza Piastra pupillare. Piastra 1804 in FDC! Quarto esemplare conosciuto. 12 Carlini 1810 testa a destra, 5 e 3 Centesimi di Murat, Mezza piastra 1816 E tante altre meraviglie.
    1 punto
  32. Corrado Minervini, "La vera storia delle piastre tipo inglese di Ferdinando IV di Borbone", pp. 37-42, in 41ª Mostra Filatelica, Circolo filatelico molfettese, 1998. @Liutprand, ho notato che questo scritto non è presente nel BNI e nel suo aggiornamento Penso che la pubblicazione sia di difficile reperibilità; mi fu donata dall'autore molti anni fa.
    1 punto
  33. Buona Domenica Mocenigo perfetto, con rilievi immacolati. Freschissimo. Si vede anche il leone in moleca sullo stendardo! saluti luciano
    1 punto
  34. Buongiorno, dove sarebbe la contraddizione? Nell’aver portato come esempio estremo quello della baia? Allora mi spiegherò meglio. Gli acquisti sulla baia sono nella stragrande maggioranza sprovvisti di certificazioni di lecita provenienza o qualsiasi altra documentazione idonea ad attestare che ciò che si acquista non è frutto di scavo. Acquistare a queste condizioni espone chi lo fa a rischi che consapevolmente accetta poiché è cosa ben diversa dal farlo da commercianti professionisti ovvero da case d’asta. Se si possiede la documentazione non sarà necessario pagare avvocati per paralizzare qualsiasi iniziativa “punitiva” dello Stato prima ancora che la stessa possa prendere avvio. Poi per carità, nessuno dice che Lei non deve fare le comunicazioni che ritiene opportune all’autorità ma, piuttosto, che non bisogna far passare una personale iniziativa come il metodo per ritenersi al riparo dai “problemi”. L’unico metodo è avere sempre la documentazione sulla provenienza. Spero non legga polemica nel mio post perché non ve ne è. Saluti.
    1 punto
  35. Certo, per me sarebbe un onore. Lavorando avrò meno tempo, ma con un validissimo "collega" come Cristian sarà tutto più semplice ?
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  36. Carissimi di La moneta. Ho letto del racconto del Nano : mi è piaciuto, visto che qualsiasi scritto è utile per rilassare le persone che hanno piacere di leggere storie altrui. Da qualche mese ho inserito per la vendita un nuovo romanzo intitolato: L'Isola sul portale di Amazon libri con discreto successo di vendita anche se il mio romanzo e gli altri cinque 5 non sono stati corretti da un professionista, con il mio nome fittizio di: Mac Tardinoh Frank, infatti Amazon mi consiglia di tradurre i romanzi in inglese, ma siccome quasi tutti e sei i romanzi sono di oltre seicento pagine, servirebbero la bellezza di cinquemila euro a romanzo che da povero pensionato non posseggo e con l'aria che tira non vedo un miglioramento delle mie finanze. L'ultimo romanzo l'Isola, e un romanzo storino e attuale visto che parte dal 1336 a.C ai tempi della dinastia del faraone Tutankamon fino ai giorni nostri. ovviamente la storia nel romanzo. è di una famiglia egiziana che viene punita per vari motivi alla deportazione in alto mare. Il giudice deportato riesce ad approdare in un'isola che è quella di Sicilia. Da qui il nostro giudice riesce a edificare una città e a portare la sua famiglia e del suo ospite fino ai giorni nostri passando dalle guerre puniche alle guerre mondiali, alla febbre spagnola, la motivazione, e i discendenti ad arruolarsi negli eserciti dei Romani e trovarsi come ufficiali Centurioni a fare il trasporto della monetazione coniata alla zecca di Smirne, quella di Nimes (gallia) per trasportarla a Roma e per il pagamento degli stipendi dei soldati nelle varie terre conquistate. Ora questi centurioni siciliani per vari motivi che spiego nel romanzo, hanno intenzione di depredare un carico che stanno trasportando dalla zecca di Smirne a Roma .A quel tempo l'imperatore romano era Tito, figlio di Vespasiano. Il centurione siciliano riesce a prendere il tesoro che proteggeva e a portarlo in sicilia per distribuirlo ai propri cittadini di Fawara visto che decenni prima i romani avevano messo a ferro e fuoco la città dal il discendente Calogero Vizzino discendente del giudice Cicus. Quindi il Vizzino centurione si è vendicato. Ora prima della distribuzione del tesoro ai concittadini doveva trasformare le monete in sesterzi e denarii con l'immagine di Vespasiano, con quelle delle monete con la figura di Tito, visto che le autorità romane sono ancora alla ricerca di chi ha depredato il tesoro di Smirne. Questa operazione nel 79 d.c,( nell'agosto del 79 d.c c'è stato il disastro dell'eruzione del Vesuvio con la conseguente distruzione del litorale campano) è stata fatta con commercianti di preziosi di Catania. Fatta l'operazione il commerciante si insospettisce del motivo per cui gli ex centurioni avevano tanta abbondanza di oro che per camuffare il tutto il Vizzino, aveva fatto sciogliere a forma di pepite. il commerciante di oro ha avuto il sospetto che il Vizzino abbia fatto come in realtà, ma non era sicuro ed ha fatto esattamente come è stato che ha sciolto alcune monete di sesterzi di oro con l'immagine di Tito in modo parziale per fare vedere al Vizzino dell'imbroglio che gli aveva fatto e quindi lo vuole ricattare. Ora quando il commerciante si reca a Fawara dal Vizzino per fagli vedere le monete di sesterzi parzialmente sciolte ma con l'immagine chiara dell'imperatore Tito e non di Vespasiano, il Vizzino si accorge dell'imbroglio che gli stava facendo il catanese e lo uccide su due piedi compreso i quattro sgherri al suo seguito. Se vi interessa il file del romanzo lo posso inserire e lo potete leggere, scusandomi sempre per la mancata correzione o editing da parte di un professionista: anche questo vuole 5 euro a pagina, figurati non ho i soldi per fare la spesa! Anche per la traduzione all'inglese vogliono , bontà loro, 8 euro a pagina, per seicento, uguale una mazzata. Spero vi sia piaciuto anche se nel romanzo parlo del periodo di Leliano ed altri imperatori. Brevemente vorrei parlare anche di un episodio avvenuto nel periodo del 138 d.c di un avvenimento che non riguarda la numismatica ma di un fatto storico veramente avvenuto visto che si trovano negli archivi romani dei papiri che attestano la veridicità di questo episodio. Ovviamente i mie discendenti della dinastia di Fawara dei Vizzino diventano soldati di ventura e si fanno assumere volta per volta dall'esercito romano per fare delle operazione più o meno lecite, ovviamente il periodo del tesoro dii Smirne è passato quasi cento anni e nessuno si ricorda più nulla. Appunto una ventina di soldati di ventura siciliani di Vizzino , storia romanzata,viene assunta da un tale senatore d Roma Sisinno, storia vera come da archivio. Questo senatore della zona della Mascia è proprietario di centinaia di pecore il cui figlio è Questore romano in Britannia,il quale ha consigliato al padre di mandargli trecento pecore che con i pascoli sempre verdi della Scozia,le pecore marsitane avrebbero prodotto la lana migliore del mondo in modo continuo, non come in Marsia che nel periodo estivo le pecore non producono la lana visto che l'erba è secca, o dovevano transumare in zone verdi con costi enormi.,Così il nostro Vizzino discendente dell'antica famiglia fawarese porta in Scozia dall'Abruzzo,trecento pecore con l'aggiunta di trenta pecorelle. Da lì i soldati di ventura siciliani si sparpagliano per tutto il mondo: siamo nel periodo del 140 d.c.
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  37. Prova a cercare tra le monete di Tarso in Cilicia.
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  38. sicuramente di monete euro belle ce ne sono tante; quelle che danno più soddisfazione non sono quelle acquistate ma quelle trovate in circolazione e cercate per tanto tempo, ne scrivo alcune (da me trovate) a titolo esemplificativo e non esaustivo: 2 euro TDR Slovenia 2 euro EMU Spagna stelle grandi 1 e 2 cent Monaco 2001 alcune Belgio, Francia e Germania solo in divisionale ecc... ecc... ma secondo me la più bella moneta euro è la prima commemorativa finlandese del 2004 relativa all'Allargamento dell'Unione Europea da 15 a 25 stati
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  39. Per me, la 2€ cc del 2015 di Monaco (moneta che, fra l'altro, trovo bellissima): maggio 2019, decido di andare a Verona in occasione di Veronafil, essendo intenzionato a prenderla a tutti i costi, dopo essermela fatta sfuggire in due shop online a distanza di pochi giorni (ci ho pensato troppo). Arrivo in fiera, e becco il primo espositore (negoziante di San Marino di cui nemmeno ricordo il nome) che la ha disponible, a 1150€: gli dico ok, la prendo, e tiro fuori il bancomat; lui si stranisce subito "no no no no assolutamente niente bancomat, non è possibile", nemmeno gli avessi dato chissà cosa, trattato come un appestato, fra me e me, lo mando a quel paese e passo al prossimo. Il prossimo è un nome importante del principato, Gadoury Numismatique, me la propone a 1100€, dico ok, ma anche lui, alla vista del bancomat mi guarda schifato e mi fa "guarda che molti qui non lo accettano il bancomat", e io fra me e me penso "ma non dovrebbe essere obbligatorio?"; vabbè, inizio a pensare di aver fatto un viaggio a vuoto (abito a Roma, non proprio dietro l'angolo), e comincio a smadonnare (almeno mi farò un giro per Verona, dove non sono mai stato, mi consolo). Continuo il giro fra gli espositori e trovo un rivenditore franzoso che, finalmente, accetta il bancomat, da cui prendo anche la moneta di cui parla l'utente @agos1977 (però in versione proof): trattiamo un po' sul prezzo e spunto 1400€ per entrambe (1050€ per la 2015 e 350€ per la 2012). Il negoziante non è molto pratico col bancomat, ed aspetto un po' perché riesca a trovare il rotolino di carta per lo scontrino): purtroppo lo infila male, e la carta si inceppa, ma il pagamento viene registrato (arriva un SMS al mio cellulare, lì per lì nemmeno ci faccio caso, non era mai successo prima: forse vista l'entità della cifra....), quindi spegne tutto e rifa la procedura, stavolta esce lo scontrino ma, ovviamente, viene segnalato un secondo pagamento. A questo punto gli dico, guarda che mi sa che mi hai fatto pagare due volte, lui molto gentilmente chiama la sua banca, e verifica che effettivamente era stato effettuato un doppio accredito sul suo conto di 1400€: a questo punto ci scambiamo i dati e mi conferma che appena rientrato in Francia mi farà il rimborso via bonifico (cosa che avverrà circa 7 giorni dopo, niente da dire sulla sua correttezza). Il risultato di tutta questa perdita di tempo, è stata la sua proposta di darmi la 2€ cc 2007 a 1800€ (la moneta era davvero in ottime condizioni), ed io ho seriamente titubato lì per lì (sapevo benissimo che trovarla a meno di 2000€ era impossibile), ma non ce l'ho proprio fatta, visto che la moneta non mi piace nemmeno un po' (resterò con il buco in collezione). Alla fine sono uscito dalla fiera davvero soddisfatto (contento di non aver preso la moneta prima, in negozi online che l'avevano a quasi 1500€, e facendo una bella pernacchia a Gadoury ed all'altro espositore di SM), e mi sono quindi potuto godere Verona per una mezza giornata, pranzando con una vassoiata di prosciutto e panini vari in un locale dietro la spettacolare basilica di S.Zeno.
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  40. Ricordavo di averne parlato..... Oggi approfittando di un po' di tempo libero ho iniziato a disegnare i cartellini per la mia Collezione: Questa è la faccia esterna, Che ve ne pare, vi piace?
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  41. @babelone@Brennos2 e quanti altri avessero poca dimestichezza con altre lingue (e chi non ce l'ha) pensando di fare cosa gradita consiglio di usare https://www.deepl.com/home forse il miglior traduttore online ad oggi esistente anche per testi letterari di un certo impegno
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  42. Volendo essere ottimisti, vediamo che la Cina, dopo un paio di mesi, sembra stia uscendo dalla fase acuta, quella che da noi è iniziata da meno di un mese e in altri paesi europei deve ancora incominciare (ma arriverà anche lì). Se i tempi sono davvero questi, vorrà dire che da quando anche noi usciremo dalla fase acuta (all'incirca a metà aprile, ma speriamo prima), passeranno poche settimane perché anche gli altri paesi la superino, quindi il problema di chiuderci nei nostri confini riguarderà, semmai, speriamo, solo un periodo di tempo assai limitato. Purtroppo è così, ma mentre i paesi europei, nel momento in cui lo capiranno saranno in grado, io credo, di approntare le necessarie contromisure, in altri paesi, come il citato Iran, stretto tra le sanzioni e un regime cui preme più di tutto nascondere e minimizzare la realtà (si veda il recente caso dell'aereo abbattuto dai suoi stessi missili), ho paura che si farà poco, oltre le fosse comuni petronius
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  43. Dunque, il documento è protocollato, quindi è agli atti del MIBAC , che lo ha in archivio come qualsiasi altra comunicazione ufficiale delle varie sovrintendenze regionali.... Quanto all’acquisto di monete dall’estero non esiste nessun obbligo di alcuna comunicazione di nessun genere a meno che non si intenda avvalerci del dispositivo della temporanea importazione in vista di una uscita entro i tre anni successivi,,,,se non si intende la temporanea importazione , il bene legalmente acquisito con la sua documentazione di origine diventa parte integrante del patrimonio culturale italiano e per poterlo di nuovo esportare deve seguire la procedura di rilascio del permesso di esportazione definitiva , che si ottiene dagli uffici SUE regionali..... non esiste altro tipo di obbligo qualunque cosa ne possano dire TPC o Sovrintendenti locali , la legge non lo prevede quindi si mettano il cuore in pace.
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  44. I cataloghi d’Asta rappresentano un utilissimo strumento sotto svariati punti di vista e, tra questi, ho trovato molto utili quelli che seguono; Civita Neapolis - Numismatica Varesi
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  45. 1926 Albania 1Lek 1926 (Alessandro Magno rivolto a destra e Alessandro Magno a cavallo)
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  46. Per una volta che la sovrintendenza risponde in chiaro ,ancora devo leggere di obblighi e comunicazioni di acquisto di monete antiche......?!
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  47. Buona Domenica Grazie @domenico.mura per le informazioni. E' una conferma del fatto che il ducato d'oro veneziano, col tempo, si è imposto sul fiorino che, all'origine, era la moneta preferita e pure imitata. Fa sorridere che ai tempi della nascita del ducato veneziano, lo Stato della Chiesa voleva che le decime, che Venezia gli corrispondeva, venissero effettuate in fiorini e non in ducati; così i veneziani erano costretti a cambiare ducati per fiorini, perdendoci pure le spese. Gli inglesi dicono : "the market rule" (le regole del mercato) ed è il mercato che detta le regole e così il mercato ha "abbandonato" il fiorino non giudicato in grado di dare continuità (probabilmente perché non supportato dall'economia e dalla politica fiorentina), premiando il ducato veneziano. Noto che in tutta questa bellissima discussione, si sono portati esempi di circolazione del ducato veneziano (poi zecchino) in molte aree geografiche; i periodi esaminati sono molti, dal 1400 al 1700. Fabrizio @fabry61 aveva correttamente indicato che la politica economica veneziana, nei secoli, si era trasformata da navale in terriera e quindi anche i dati reperiti vanno considerati "dinamici"; ciò che poteva essere nel 1400, non lo era più nei secoli successivi, a distanza di tempo c'erano altre situazioni, diverse e spesso diametralmente opposte alle originarie. I ducati/zecchini veneziani hanno preso strade diverse nel tempo e sono stati anche chiamati, in alcuni paesi, con nomi differenti; ho trovato casualmente uno scritto che riguarda la Moldavia, dove si racconta che a partire dal 1446 gli acquisti importanti di proprietà terriere, venivano valutati in una moneta chiamata "oro tartaro"; questa moneta non era altro che l'autentico ducato d'oro veneziano, chiamato così perché proveniente dalla Crimea che, all'epoca, era sottoposta al dominio dei tartari. Più che una cartina statica, ci vorrebbe una cartina in "time-lapse" che configurasse, dal 1400 in poi, le aree di circolazione della moneta. Purtroppo io non sono in grado di fare queste "magie". saluti luciano
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  48. Buonasera a tutti gli amici del forum, un amico mi ha inviato queste foto chiedendomi di condividerle qui, cosa che faccio con molto piacere. Saluti Marfir.
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