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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/18/20 in tutte le aree
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Dalla foto si evince subito che la moneta, purtroppo, non è autentica per le ragioni già espresse da chi mi ha preceduto. Mi sorge però una domanda (senza vena polemica sia chiaro dato che in questi momenti non ho voglia di discutere ma al contempo non posso tacere): perché si chiede un parere, salvo poi contestarlo se non ci piace ?9 punti
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Vorrei segnalarvi questa moneta molto ricca di storia presente in Asta Varesi @Alberto Varesi , una moneta che non si vede quasi mai! Vi incollo la storia presa per praticità da wikipedia: L'assedio di Firenze del 1529-1530 fu l'atto finale della imposizione del predominio Imperiale in Italia per opera di Carlo V d'Asburgo. Avendo piegato le ultime resistenze alla sua politica egemonica col sacco di Roma e la resa di papa Clemente VII alla cui signoria Firenze si era ribellata, allo scopo di contentare il nuovo alleato e farsi perdonare l'inaudito attacco al papato, Carlo V dovette, pur con scarso entusiasmo, adattarsi a ristabilire la famiglia Medici sul trono ducale. L'assedio Dopo alcune battaglie di avvicinamento le truppe imperiali, comandate da Filiberto di Chalons e Pier Maria III de' Rossi, marchese di San Secondo,[1] iniziarono l'assedio il 14 ottobre 1529; la feroce quanto inaspettata resistenza della ricca città e di alcune fortezze del contado, la lunghezza dell'assedio, la morte in battaglia di alcuni tra i migliori comandanti dell'esercito imperiale, il timore che le gesta dei difensori ispirassero altre città alla ribellione indussero gli assedianti ad intavolare trattative per una resa onorevole della città, che escludevano il saccheggio e la sottrazione di territorio al governo cittadino. Della difesa della città fu incaricato in qualità di capitano generale Malatesta IV Baglioni che in realtà mirava principalmente ad ingraziarsi il papa per tornare in possesso della città di Perugia, arrivando probabilmente a tradire il prode capitano Francesco Ferrucci nella battaglia di Gavinana, unica importante ma disastrosa sconfitta per le truppe fiorentine nelle vicinanze della città. Sicuramente il Baglioni forzò la resa della città: estromesso dal comando in quanto oramai vi erano forti dubbi sulla sua condotta, si ribellò ed introdusse in città una piccola pattuglia di imperiali che conquistò Porta Romana e voltò le artiglierie verso la città; i fiorentini non reagirono compatti e ciò portò alla resa, firmata il 12 agosto 1530 presso la chiesa di Santa Margherita a Montici. Altro importante personaggio che collaborò alla difesa della città fu Michelangelo Buonarroti, che venne incaricato di rafforzare le fortificazioni. Prima si dedicò con tutto l'impegno all'opera, salvo fuggire dalla città per poi rientrarvi quando era già assediata, a rischio della vita; al momento della resa dovette restare nascosto a lungo per sfuggire alla collera del papa. Molti suoi disegni di fortificazioni ancora conservati si riferiscono alle opere esterne delle mura di Firenze e rappresentano una pietra miliare negli studi teorici sulla fortificazione alla moderna; non sappiamo però in che misura questi disegni siano stati tradotti in reali strutture. Durante l'assedio, il 17 febbraio 1530 , a scherno degli assedianti fu giocata una storica partita di calcio storico fiorentino (chiamato anche calcio in livrea o calcio in costume) da parte di 54 nobili fiorentini che si affrontarono tra loro a dimostrare la superiorità dei cittadini ai pur soverchianti assedianti. Ogni anno a giugno si svolge un torneo tra le squadre di quattro quartieri in cui viene rievocato nella storica sede di piazza Santa Croce. Giocarono quella partita i Bianchi di Santo Spirito che rappresentarono la purezza e i Verdi di San Giovanni che rappresentano la speranza. Di quella partita non venne riportato il risultato finale. Con la caduta della repubblica fiorentina tornarono al potere i Medici, tutta la penisola italiana (tranne Firenze e il suo ducato mediceo) e buona parte dell'Europa era ora sotto il controllo di Carlo V. Esito Dopo quasi un anno di assedio, gli assedianti decisero di porre fine alla conquista della repubblica fiorentina, anche perché ormai Carlo V era privo dei suoi migliori comandati, inoltre aveva già perso un elevato numero di truppe e risorse. Il governo fiorentino, avendo da poco perso il prode capitano Francesco Ferrucci nella battaglia di Gavinana, decise di accettare la resa onorevole, anche perché ormai Firenze era divisa fra chi voleva continuare la difesa della repubblica e fra chi preferiva il ritorno dei Medici. Quindi, 12 agosto 1530 presso la chiesa di Santa Margherita a Montici, i principali rappresentati dei due eserciti firmarono la resa onorevole, ponendo fine alle azioni belliche. Firenze riuscì quindi a mantenere la propria indipendenza, anche se non più in forma repubblicana, dato che col ritorno dei Medici si creò il Ducato di Firenze, divenuto poi Granducato di Toscana con Cosimo I de' Medici.6 punti
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Vorrei spendereanche due parole sulle oselle, anche per dare ragione a @Giov60 . Quella delle oselle è una serie bellissima e di grande interesse. Tratta argomenti e avvenimenti che non potevano, se non in parte, essere trattati sulla monetazione normale. Effettivamente le oselle sono molto vicine per logica ai testoni papali. Sulle oselle il doge poteva commemorare avvenimenti successi sotto il suo dogado (la grande vittoria sui Turchi di Alvise Mocenigo), mostrare le sua devozione (vedi Pasquale Cicogna), i suoi successi militari (Francesco Morosini), le opere di bonifica, l'attività politica e così via discorrendo... Tuttavia, pur essendo una collezione interessante, soffre di alcune questioni che non le permettono di essere così popolare. Innanzittutto quando sono in alta conservazione le oselle costano e costano molto. quelle più economiche hanno spesso tracce di appicagnoli o fori. Restano quelle in mezzo che comunque sono difficili da trovare, tranne l'ultimo periodo. Arka Diligite iustitiam6 punti
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No, non e’ la tribute band dei Guns N’ Roses…. …..bensì il caduceo! Il caduceo era originariamente uno dei simboli del dio Mercurio (e del suo equivalente greco, Hermes) , il messaggero tra gli dei e gli uomini e quindi interprete del volere dei primi e latore dei desideri dei secondi. È una sorta di bastone sormontato da una sfera con due serpenti avvinghiati e attorcigliati intorno ad essa; talvolta è raffigurato con due ali sulla punta (analoghe a quelle presenti sui calzari di Mercurio e sul suo petaso). Originariamente era una semplice verga magica che fu dono di Apollo al fratello per ricambiare con essa i regali da lui ricevuti della cetra e del flauto. Secondo il mito, Mercurio un giorno giunse in Arcadia e lì vide due serpenti che lottavano e si mordevano a vicenda. Allora il dio gettò contro di loro il suo bastone e grazie ad esso i due serpenti smisero di affrontarsi e si avvinghiarono uniti attorno alla verga. Mercurio decise così di farlo diventare (quale simbolo di armonia e di equilibrio) uno strumento per derimere le liti e le controversie. Nacque così il caduceo simbolo di pace e di mediazione, tanto da essere portato dagli ambasciatori cui conferiva loro il crisma dell’inviolabilità. Esso aveva anche una valenza morale poiché rappresentava al tempo stesso la salute fisica della persona e la sua condotta onesta. Il caduceo viene spesso confuso con il bastone di Asclepio o Esculapio (dio greco-latino delle arti mediche figlio di Apollo). La verga di Esculapio è infatti un lungo bastone intorno al quale si attorciglia un solo serpente che rappresenterebbe il ringiovanimento, perché ogni anno cambia la vecchia pelle ed è quindi adatto a indicare il miglioramento ottenuto grazie alle cure mediche; la verga invece sarebbe lo strumento che simboleggia l’azione del medico nel somministrare le cure agli uomini. Questa confusione spiega perché il caduceo sia diventato simbolo ufficiale degli Ordini dei medici. È però interessante notare come alcuni ordini provinciali abbiano nel loro logo ancora il bastone di Esculapio con un solo serpente, così come avviene anche nel simbolo dell’OMS. Il caduceo si trova anche nel logo dell’Ordine dei Farmacisti. La spiegazione sta nel fatto che la parola greca “farmacon” significa per l’appunto “veleno” (nello specifico il veleno del serpente). Tuttavia, il caduceo non aveva solo questo significato. Come detto ,l’equivalente greco di Mercurio era Hermes. Interessante il fatto che la parola Hermes abbia la stessa origine del nome “hermaion”, che vuol dire uomo fortunato. Questo ha ricadute sul mito in quanto proviene da Mercurio/Hermes il guadagno (sia atteso che imprevisto) il colpo di fortuna, l'occasione propizia. Per estensione il caduceo diventò quindi simbolo del commercio e del guadagno che possono proliferare se coesistono pace, armonia e salute. Trovano così accordo le due anime del caduceo. Da una ricerca in rete e sul nostro forum ho letto che il caduceo è presente su monete della Grecia classica, della Magna Grecia, su monete puniche, su monete preromane e italiche. È soprattutto però in età romana che abbiamo esempi numerosi di raffigurazioni del caduceo, su monete repubblicane, imperiali e provinciali. Per ovvie ragioni mi limiterò all’età imperiale. Ho quindi provato a fare una breve ricerca sulle monete ed ecco cosa ho trovato. Una della rappresentazioni più frequenti è quella con la Felicitas. E non è casuale, se pensiamo al significato del caduceo quale simbolo di equilibrio e armonia (e per estensione, salute) che come è facile intuire sono alla base della felicità. Infatti, in quest’ottica, è un omaggio al benessere e alla serenità dell’imperatore (F. augusti), dello stato e dei suoi cittadini (F. publica), dei tempi (F. temporum) o di un periodo specifico (F. saeculi). Ho visto che ne sono state coniate molte e in varie epoche. Ecco ora qualche esempio di caduceo con Felicitas: La rappresentazione del caduceo con la Felicitas è molto frequente con Vespasiano, soprattutto come Felicitas publica, penso con chiaro riferimento al periodo di prosperità che seguì alla guerra civile e che viene fatto coincidere con il suo regno, durante il quale promosse diverse riforme per risanare lo stato. L’abbinamento con la Felicitas è poi riscontrabile in diverse monete di Traiano, l’Optimus princeps, durante il cui regno il l’impero raggiunse la sua massima estensione… Molto frequente ( soprattutto, e non casualmente secondo me) con gli Antonini, il Saeculum aureum dell’impero. Poi è presente ancora sulle monete dei Severi (e delle Severe) anche se in misura minore rispetto agli Antonini. Con i Severi e le Severe credo che non si debba dimenticare la vicinanza di Emesa con Pergamo dove vi era il santuario di Asclepio e dove si era recato Caracalla, forse per implorare la guarigione da una malattia. Infine, lo si trova anche sulle monete del III secolo... …ma anche con gli imperatori gallici e con Carausio. Forse più una sorta di augurio di felicità in tempi funesti... Un altro frequente abbinamento del caduceo è con la Pax. Come è stato detto, il caduceo era portato dagli ambasciatori, che talora erano latori di pace (talora, sigh!). Qui il caduceo ha un chiaro significato simbolico: l’imperatore ha portato la pace nell’impero, cosa che si traduce in armonia per tutti i cittadini. Interessante che l’abbinamento con la Pax sia presente soprattutto con Galba (forse con riferimento alla sua ascesa pacifica al potere dopo la morte di Nerone) e poi con Vespasiano…. Qui il legame e’ ovviamente più comprensibile, per le stesse considerazioni dette a proposito della Felicitas. Da ricordare che Vespasiano fece costruire a Roma il tempio della Pace, considerato da Plinio in Vecchio nella sua Naturalis Historia come una delle meraviglie del mondo. L’abbinamento Pax-caduceo tende poi scompare. Con gli Antonini (a parte qualche esempio con Commodo) con la Pax, al posto del caduceo compare lo scettro : la pace era garantita più dagli eserciti che dalla armonia interna. C’e’ però spazio ancora per Diocleziano…. C’è poi Marco Aurelio con la Fides… Pescennio Nigro con la Fortuna… Infine, ho trovato anche qualcosa con la Concordia (Costantino, Licinio, Crispo). Di solito ha la patera, qui invece ha proprio un caduceo. La Concordia degli Augusti, intesa come pace, armonia. Infine, alcuni esempi particolari: Un sesterzio di Tiberio dove sono rappresentati i nipoti Tiberio Gemello e Germanico Gemello.. E Pertinace con il Saeculo Frugifero , con riferimento ad una sorta di campagna di distribuzioni di alimenti e terre… Ovviamente la mia non deve e non vuole essere una disamina completa (non ne avrei le competenze e le capacità) quanto piuttosto uno spunto di discussione. Per me personalmente e’ stata una occasione per studiare e approfondire. Le riflessioni che ho fatto intorno alle monete sono mie. Vi invito pertanto a segnalarmi eventuali errori o inesattezze, nonché a integrare quanto vorrete con immagini e commenti. Chiudo con un ringraziamento a @Illyricum65 che con la sua su Apollo mi ha fornito lo spunto per questa discussione. Ciao da Stilicho5 punti
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Come non condividere con Voi questi tre Carlini di Ferdinando II ? 1840, 1841 e 18425 punti
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Non mi sento un novellino (quantunque neppure un grande esperto) ma colleziono alcuni ambiti di Venezia da ormai molti anni. Sono Veneto. Stahl, Paolucci e Papadopoli e vari altri testi sull'argomento (anche di persone che partecipano a questa discussione) li ho in buona parte letti e fanno parte del mio background numismatico. Ciononostante non posso non riconoscere la monotonia dei tipi veneziani rispetto, ad esempio, alla monetazione Pontificia (altra mia passione). L'iconografia della Serenissima è troppo spesso la medesima per secoli e secoli (ducati e zecchini compresi, per quanto gli stili si differenzino in modo molto sensibile!) e frequentemente il conio è trasandato e le immagini crude. A questo proposito la coniazione a martello (troppo a lungo protratta sotto il ricatto delle maestranze di zecca) ed i pochi incisori valenti di cui sia rimasta traccia (a mia conoscenza, per il Settecento, che amo particolarmente, solo M. DuBois e A. Schabel) o che tali possano essere definiti, sono elementi che spiegano quanto ho affermato. Il che non significa che io non apprezzi la forza espressiva di varie rappresentazioni ... anzi! Trovo affascinanti le giustine, gli scudi della croce, i talleri per il levante e loro frazioni ... e per tale motivo mi interessano ... però non capisco perchè la parte più bella e varia della monetazione veneziana sia oggi trascurata. La questione se le "oselle" siano monete è a mio avviso abbondantemente superata: lo sono a tutti gli effetti perchè svolgevano un ruolo monetale ed erano emesse in nome dell'autorità vigente, sempre riportata; a meno che non si ritenga fossero un surrogato di anatra in umido e come tali destinate ad essere masticate ... Forse la ragione è il Papadopoli, che ne tratta di sfuggita e non le rappresenta nelle sue tavole ... Ed anche la storia posteriore della zecca, periodo napoleonico e successivo, illuminerebbe quella anteriore (ad esempio riconii, talleri di Maria Teresa, ...), ma qui è dato libero spazio alla passione e preferenze di ognuno. Dal canto mio trovo molto interessante il periodo di trapasso e del Bonaparte, in cui tutto viene ammodernato e che rappresenta la vera novità monetaria in Italia (le due zecche di Bologna e Venezia sotto la guida di quella di Milano diretta da Isimbardi).4 punti
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E' un vero piacere leggervi... Era proprio questo lo scopo della discussione, far partecipare tutti. E, tra l'altro, abbiamo scoperto nuove possibilità di collezione, nonostante che avessi cercato di elencare tutte quelle che conoscevo (abbinando il tipo di collezione ai vostri volti, devo ammetterlo ). E notizie nuove come quella dell'appartenenza di Cologna al sestiere Dorsoduro che conosco bene avendo studiato a Ca' Foscari. Per quanto riguarda la monotonia delle monete di Venezia, pensavo anch'io così quando mi dedicavo alle monete classiche. Poi la scoperta di Venezia. E la seconda scoperta che non tutte le monete veneziane sono scudi della croce o loro frazioni (chiedo venia a @DOGE82 , ma erano proprio queste che mi facevano pensare alla monotonia ). Proviamo a pensare al ducato d'oro e al suo seguito zecchino. Sembrano tutti uguali. Sembrano, ma non lo sono. Un collezionista di questa monetazione riconosce da lontano se il ducato è del XIII secolo o del XIV o se uno zecchino è del '500 o del '700. In alcuni casi riconosciamo da lontano il singolo doge. Questa è la bellezza delle monete di Venezia. La variabilità è nascosta ai più, ma si svela a chi vi si dedica con passione. A riprova di quanto dico, consiglio la lettura del bell'articolo del nostro @417sonia sull'argomento ducati e zecchini. Arka Diligite iustitiam4 punti
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Con il Virus intorno, non si può fare altro che restare in casa... E fare un giretto virtuale sulla baia! Vi condivido dunque la nuova aggiunta, è fresca fresca, di giornata. E non e neanche stata troppo cara. (25E) Che ne dite, per cambiare, le foto del venditore sono anche molto decenti! Direi Tra il SPL+ e il qFDC, nonostante abbia dei notevoli graffi di conio . Spero di non sbagliarmi di troppo! Grazie mille, e, dal Canada, un augurio di rapido ritorno alla normale.3 punti
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Premessa doverosa, senza polemica ma per puro spirito di chiarezza del mio pensiero. La mia permanenza qui nel forum non è di lunga data ma abbastanza, credo, per dire la mia. Qualche volta, in quest'ultimo anno, mi è capitato di schierarmi dalla parte del novizio che viene additato perchè chiede informazioni su monete senza salutare, ringraziare, magari usa termini inesatti o perché parte da presupposti errati: l'ho fatto e lo rifarò, se è necessario, sono convinto che nella maggioranza dei casi questo sia dovuto all'inesperienza dell'uso del mezzo mediatico in questione, cioè il forum. Ma andando avanti forse devo rivedere un attimo la mia posizione, non tanto per i saluti o per i ringraziamenti ma per l'incoerenza. Posso confermare per esperienza diretta che qui ci sono persone veramente competenti nella materia, spesso ci vanno con i piedi di piombo nel dare valutazioni, ognuno con i suoi modi, poiché ritengono sia giusto dare una precisa risposta piuttosto che una vaga interpretazione personale. Se io mi permetto di chiedere un parere qui poi lo devo almeno rispettare, soprattutto se sono in tanti a dire la stessa cosa, altrimenti non vedo l'utilità neanche di fare la domanda. Non vedersi rispondere come ci si aspetterebbe non autorizza a sottintendere che qui ci sono persone che non capiscono niente di numismatica e quindi "la farò vedere a un perito!". Scusatemi, forse è per via della permanenza forzata a casa.3 punti
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Bravo @Stilicho, ottimo post. Aggiungo un'ulteriore teoria riguardo l'origine dell'iconografia del bastone di Asclepio e forse anche del caduceo :su un vecchio numero di Archeologia Viva si ipotizzava che derivasse dalla pratica in uso dai medici egizi di estrarre le larve del "dracunculus medinensis", una parassita endemico della valle del Nilo, molto doloroso e invalidante, tramite un bastoncino su cui avvolgere con abilità, senza spezzarle le larve del parassita quando ad un certo stadio del loro sviluppo fanno "capolino" attraverso la pelle. L'abilità di questi medici a fronte della difficoltà oggettiva di tale operazione divenne, probabilmente, il simbolo di guarigione e salute che ci è stato tramandato fino ad oggi. Buona colazione a tutti... Ciau.3 punti
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Buongiorno a tutti, scrivo qui sperando che lo leggiate tutti, ho fatto richiesta ed è stata accolta da parte degli amministratori, di entrare a far parte del gruppo curatori del forum per la sezione EURO. Questa mattina mi sono occupato di spostare nelle discussioni "osservatorio prezzi di mercato" e "osservatorio stranezze e dubbi", tutte quelle discussioni aperte, sparse in tutte e 3 le sottosezione dell'area EURO. Adesso tutte le prime 3 pagine delle 3 sezioni sono ripulite, almeno hanno guadagnato posizione discussioni più importanti e c'è un po' d'ordine in più! Quindi se non trovate qualcosa, sappiate dove cercare (ma tanto la maggior parte erano state aperte da "meteore" oppure trattavano argomenti ampliamenti discussi). Sarebbe mia intenzione riordinare tutte e 3 le sezioni euro, gli indici dei topic importanti, e le discussioni evidenziate in alto, ma questo avverrà quando l'organigramma dei curatori di sezione sarà al completo e lo si deciderà insieme. Per il resto, non cambia nulla, a parte farvi partecipi che ufficialmente, è iniziato il regno del terrore!2 punti
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Grazie @borbonik, Un altro 10 Tornesi del 1832 è questo di seguito, diverso falsario..... Non tanto capace nel "copiare" il pezzo originale.2 punti
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Ultimamente noto nelle vendite online dei 10 Tornesi giovanili falsi d'epoca venduti come pezzi normali.... Perché molti non li sanno riconoscere. Stasera vi faccio vedere il mio primo 10 Tornesi che ha dato inizio alla mia raccolta di falsi. Nel catalogo d'asta era descritto come un pezzo normale. 18322 punti
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Risalendo @Archestrato nel tempo di qualche anno, troviamo il tipo più arcaico di didramma, sempre con cavaliere che conduce al passo un secondo cavallo ma con al rovescio il quadrato incuso con al centro la piccola testa di Aretusa . Da G. Giacosa, da "uomo e cavallo sulla moneta greca" (1973) unisco il suo commento su questa figura di cavaliere, che nel testo è trattata come equivalente al tipo in discussione . una buona serata2 punti
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Sul fatto della bellezza di altre monetazioni rispetto alla monotonia lagunare mi si permetta dopo alcuni interventi corretti che condivido pienamente da parte soprattutto di Arka e Giov60 di dire la mia provenendo da monete papali e approdando a quelle veneziane. È indubbio e indiscutibile il livello artistico ed espressivo raggiunto in particolare dalle coniazioni pontificie tra il rinascimento e la fine del 700'. Per secoli dunque la moneta dei papi è ricca, suntuosa ed esteticamente di alto se non altissimo livello. Però almeno nel mio caso forte anzi fortissimo è il fascino che desta una città come Venezia, con la sua storia, le sue guerre e i suoi commerci e perché no il suo magnifico lunghissimo e romantico destino di morire politicamente come repubblica autonoma verso la fine del XVIII secolo. Di profonda importanza poi l'appartenenza territoriale a quelle che furono le sue terre e il confronto sempre vivo con i suoi collezionisti che quindi almeno nel mio caso ti fanno sentire sempre coinvolto e vicino alla sua storia e monetazione.2 punti
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Non si tratra di esterofilia ma di sano pragmatismo il sistema inglese lo cito ( e non solo io) perche lo conosco e funziona. Chi trova qualcosa e’ incentivato a riportarlo come ‘find’ e se la moneta e’ di interesse viene adeguatamente compensato diversamente , dopo aver acquisito le utili info/dati gli viene infine resa per venderla sul mercato . E’ sbagliato ? entrambi le parti vi guadagnano e soprattutto vi e’ poco o pochissimO mercato nero in Italia una legislazione stupidamente punitiva ha avuto il solo risultato di far crescere per decenni un mercato neto gigantesco e ancora peggio legioni di pseudo artigiani imbroglioni che riproducevano le monete buone trovate mischiandole con i falsi da loro prodotti. Interi siti Archeologici sono stati letteralmente sventrati ( sicilia) perdendo completamente non solo reperti ma anche i dati che sono ancora piu importanti visto che le monete le abbiamo praticamente tutte nei duecento musei della Penisola. I carabinieri e la GdF pero’ preferiscono impiegare il loro tempo a monitorare gli acquisti di ruzxiche a 30€ il kilo invece che perseguire i grandi trafficanti di reperti ( eccetto che per l’ultima operazione condotta in calabria - chapeau - che ha avuto il merito di sventare un grande canale di traffico) e ancora ce la prendiamo con l’autocommiserazione ? Boh...2 punti
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Sono capitato anche io per caso ed ho cliccato su questa discussione. Ho 18 anni e sono appassionato di monetazione romana del terzo secolo, precisamente del periodo dell'anarchia militare. Non sono assolutamente uno smanettone, o uno che sta h24 a leggere rinchiuso in sé stesso, quindi credo di potermi esprimere bene a riguardo, conoscendo bene (ed in parte essendone parte, perdonate il gioco di parole) la società giovanile di oggi; io credo che di fatto sia uguale a quella di quelli una volta giovani e oggi considerati "vecchi", credo che la società giovanile sia sempre uguale con mezzi diversi. L'unica vera differenza è che abbiamo delle libertà in più, ma è proprio per questo che, al tempo stesso, non c'è più troppa ribellione, non c'è più il '68. A 18 anni, a 25 anni, a 30 anni a cosa pensavate? Non pensavate forse alle ragazze (per non essere indelicato), alle feste, agli amici, alle prime esperienze, anche quelle "negative" (sicuramente ci sarà qualche fumatore che scrive qui per esempio). Pensavate forse alle monete? Alla cultura? Qualcuno sì, ci pensava ed io personalmente ci penso, ma assolutamente (e come è normale che sia) non è un pensiero predominante rispetto alle altre situazioni che, da giovane, mi trovo ad affrontare. Per quanto riguarda il minor interesse generale, penso che, per quanto noi ci possiamo dare un peso storico, bisogna iniziare a guardare il collezionismo numismatico, quando trattiamo questi argomenti, non con il cuore, ma con la testa, e vedere che è un mercato come un altro, basato su offerta, disponibilità e tempo di lavoro (che in questo caso aumenta con l'aumentare della rarità della moneta) , come un qualsiasi prodotto commerciale, e che, quindi, risente della crisi economica attuale. Inoltre i circoli di una volta ovvio che siano vuoti. I sistemi cambiano, può essere un bene o un male, ma è così, bisogna farsene una ragione, basta vedere l'esistenza di questo forum senza il quale mai avrei pensato di iniziare una collezione di monete antiche. Bisogna anche, come già è stato detto, distinzione fra possedere ed avere disponibile. Proprio ora sto scaricando un pdf (non avendo altro da fare a causa della quarantena comune) in cui viene trattata l'evoluzione delle figure dalle prime monete fino a quelle romane.2 punti
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Buongiorno. La moneta dal diametro maggiore in mio possesso è un banale riconio del 4 Ducati austriaco (40 mm). Moneta molto sottile e relativamente leggera. Considero la più "grande" questa. In mano fa sentire la propria "presenza" e restituisce sempre una certa soddisfazione. (Riporto da altro topic) Perù 100 Soles 1963 Metallo: Oro .900 Peso: 46,80 grammi Diametro: 37 mm Dritto : Scudo del Perù Rovescio: Libertà seduta con scudo e colonna Tiratura: 7.342 Buon pomeriggio.2 punti
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Ciao a tutti! Essendomi iscritto pochi giorni fa sto curiosando un po'in giro sul forum e mi sono imbattuto in questo post. Mi farebbe piacere condividere la mia esperienza e magari avere qualche riscontro da parte degli altri utenti. Sono un "ragazzo" di 31 anni, qualche anno fa, girando per un mercatino ho acquistato un 4 soldi di Pio IX, forse perché mi piaceva il nome della moneta! Da lì ho iniziato ad informarmi in pochino, ho acquistato un catalogo Gigante 2015 e iniziato a curiosare tra i vari negozi di numismatica di eBay, comprando qualche moneta e cercando ciò che più mi interessava. Sono un precisino quindi ho escluso le monete antiche, mi piacciono quelle rotonde e ben coniate. Allora ho scoperto il Re numismatico, quindi sto iniziando la mia specializzazione in quel campo, con il desiderio futuro di arrivare fino all'Unione d'Italia! Oggi ordino il mio primo libro: storia di una passione di Lucia Travaini. Questa quarantena mi ha fatto moltiplicare la passione, sono ripartito con gli acquisti di monete per ampliare un po'la mia collezione, ma voglio farlo con una maggiore cognizione di causa e conoscenza, oltre al fatto che l'età avanza....e ci vuole una passione che mi prenda! Tutto questo per dire che anche i giovani si appassionano alla numismatica (anche se mi sento un po' "vecchio dentro"!). Ci vorrebbe solo un metodo di divulgazione in linea con il periodo, dato che non siamo più abituati a leggere lunghi e complessi tomi.2 punti
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Questa materia ( disposizioni sulla tutela) e’ sempre stata scivolosa perche e’ la legge ( e le disposizioni regolamentarie) che non sono ab initio chiare negli ambiti e nelle facolta’. molta discrezionalita’ viene lasciata ai funzionari che a seconda della loro disposizione possono applicare le medesine norme interpretandole in modi molto differenti. Mi riferisco ai SUE ove in alcune regioni si concedono- ad esempio - permessi all’esportazione molto facilmente mentre altri bloccano pure il classico Topolino del 1968. come auspicato ad nauseam la soluzione darebbe una revisione profonda della normativa e che questo avvenisse in un sano confronto tra l’autorita’ e glinuffici operativi preposti e rappresentanti delle associazioni parti in causa ( commercianti, collezionisti, archeologi , istituzioni museali anche private etc) al pari di quanto realizzato ad esempio in UK che ha una legislazione di tutela intelligente ed efficace. Tutto questo avrebbe molto buon senso ma penso sia un’utopia che nella gestione attuale delle belle arti possa essere avviato a breve un simile processo. Nel contingente comportamenti da ‘pierino’ sono probabilmente inutili - se non addirittura dannosi come ventilato da qualcuno sopra - non mettendo comunque al riparo fa interpretazioni normative soggettive che non e’ escluso a priori potrebbero intervenire in qualunque momento..2 punti
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Condivido in toto! È proprio questa la filosofia del ciotolaro che ama le sue monete per quel che sono e per la loro storia. Il mondo delle ciotole può dare grandissime soddisfazioni a chi sa coglierle. Il 10 centesimi Ape del 1919 è il mio sogno trovarlo in ciotola, ne comprai uno su eBay anni fa ma col tempo mi è sorto il dubbio fosse falso quindi un giorno spero di poterlo sostituire con uno vero trovato in una ciotola... La soddisfazione di trovare delle rarità in ciotola poi come giustamente dici è assolutamente impagabile! Danno l'occasione di mettere in pratica occhio e conoscenze e anche se si tratta di poca cosa dal punto di vista di conservazione e valore la soddisfazione di averla scovata e presa per così poco è appunto unica secondo me. Complimenti comunque per il 20 cent 1936..la serie impero del 1936 in nickel è un'altra delle rarità da ciotola che spero un giorno di poter incontrare..2 punti
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Buonasera, posto la mia anche se un pò vissuta... Buona serata! Silver2 punti
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La mia "Venezia " riguarda Agostino Barbarigo, perché è stato il Doge che ha dato il valore di città nel 1492 a Thiene a seguito dell'aiuto dei thienesi nella presa di Rovereto. È una collezione bella e soddisfacente ma soprattutto il bello è che leggendo si scoprono tantissime cose interessantissime.2 punti
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Bravo Artur, discussione che aprirà molti spunti e ci farà conoscere (per chi non le sa già) le sottosezioni -passatemi il termine- della nostra passione comune. Come giustamente detto, nessuno di noi è un Papadopoli né un Savoia, quindi, soprattutto per i nuovi, è importante capire che dire "colleziono Venezia" sia inevitabilmente generico. Io come molti ho iniziato a comprare alla rinfusa, ma da adolescente nei lontani '90 con pochi libri e niente web cercavo di spaziare di qua e di là. Soprattutto, senza dover/poter spendere tanto. Poi, per passione storica, ho iniziato il medioevo, quindi ho avuto una folgorazione per le medaglie, infine come qualcuno di voi sa da cinque anni ho per la testa solo i possedimenti... ho arrischiato, lo so, perché ora mi ritrovo nella fase di stallo. Mi mancano ormai solo pezzi introvabili e/o troppo impegnativi. Però mi piace sapere di avere una piccola raccolta formatasi ormai da trent'anni assolutamente eterogenea ma rappresentativa di tutti i mille anni di attività della zecca.2 punti
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Le monete di Sidis custodite presso il museo Pomarici Santomasi di Gravina in Puglia provengono dalla località lamacolma (gr 2,3, mm 15,7), nella valle del Basentello, e dalla località di Botromagno (gr 2,8, mm 15,1) che ha restituito anche una moneta di Mateola (oncia gr,1,6 mm 12) custodita presso il museo di Altamura. La testa laureata di Zeus compare in alcune monete delle vicine zecche di Rubi (Ruvo di Puglia), di Barium (Bari) e di Caelia (Ceglie del Campo), mentre l'immagine di Ercole nell'atteggiamento Farnese si incontra nell'oncia e nel quarto di siclo punico di Mateola (Matera), in argento purissimo (gr. 1,04, mm 12) custodito presso il museo di Matera (dalla località Timmari). Propongo per la moneta di Sidis una datazione tra il 180 e il 150 a.C., che corrisponde al periodo di attività delle suddette zecche. Per approfondimenti vi rimando agli articoli su Mateola che potete consultare on line http://www.rivistamathera.it/numero/4/2 punti
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Buona giornata anche a Te : ecco le foto da catalogo dell'eccezionale esemplare 426 @Archestrato2 punti
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Dipende anche se hai intenzione di tenerle per sempre perchè con i slab sul mercato internazionale riesce a rientrare meglio dalla cifra spesa1 punto
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1927 Albania 1 Lek (D/ Alessandro Magno rivolto a destra, R/ Alessandro Magno a cavallo)1 punto
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Buona serata Grazie Zenzero, argomento che non conoscevo. Riguardo a quanto sopra, Wikipedia sbaglia, perché a tutta la penisola italiana mancava anche la Repubblica di Venezia; gli Asburgo dovranno aspettare Napoleone per prendersene qualche pezzo. saluti luciano1 punto
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Ciao, questo è verissimo, controllate, scelte e ricontrollate sino allo sfinire, ma sai, ogni tanto qualche errore lo commettono pure loro, ma più che altro perchè ignorano con cosa hanno a che fare, in quest'ultimo caso subentra il ricercatore seriale che c'e' dentro noi ciotolari Non parlo dei venditori professionisti naturalmente, ma dei tanti che mettono, per esempio, un prezzo di 5 euro a questa moneta giusto perchè grande, grossa e pesante (con un valore di 50 cent/euro e sono pure tanti), negli anni '70 e '80 queste mezze corone costavano 100-200 lire al massimo. E non considerano un pezzo simile perchè piccolo, insignificante e mal coniato, in buona sostanza (a loro vedere) un "rottame" (costo 2 euro - valore approssimativo in questa conservazione una cinquantina di euro)1 punto
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Naturalmente anch'io compro qualche moneta non da ciotola che mi piace particolarmente, una giusta combinazione di prezzo ed accettabile conservazione, posso ben dire che grazie alla rincorsa all'eccellenza di vari collezionisti, si possono spuntare prezzi veramente bassi per monete comunque belle. In buona sostanza anche fuori dalle ciotole si possono fare grandi ritrovamenti, magari una specifica moneta non costerà 50 cent od un euro, in ogni caso bisogna "rovistare". Non sarà quindi un contenitore, un vassoio od una scatola di scarpe, sarà magari un raccoglitore con tante monete comunissime ad un prezzo sconveniente, ma la perla rara tanto bistrattata e non considerata si può trovare dietro l'angolo…. per qualche diecina di euro capitano anche le grandi rarità, personalmente sono arrivato anche ad un R41 punto
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Il caduceo come simbolo di controllo si trova su parecchie monete del Grande: https://www.lamoneta.it/topic/84573-le-monete-più-attraenti-di-alessandro-magno/page/138/ Di solito il simbolo è associato a una divinità protettrice, oggetto di un culto particolare. Su un mosaico nella tomba di Anfipoli, che può essere in qualche modo associata ad Alessandro Magno, è raffigurato Ermes con sandali alati e caduceo nella funzione di psicopompo, ovvero di guida delle anime dei defunti verso l’aldilà. https://www.ilgiornaledellarte.com/articoli/2014/10/121484.html1 punto
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Ciao @giuseppe ballauri questo qui sopra è un bel nummo. Saluti1 punto
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Buona serata Il mio Scudo della Croce veneziano a nome del Doge Giovanni Corner I (1625 - 1629) misura ca. 42 mm (difficile dare una misura univoca per un tondello battuto a martello) saluti luciano1 punto
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REGNO DI SARDEGNA - CARLO FELICE - 5 L. 1826 - TO1 punto
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Un motivo importante per collezionare Venezia nel mio caso è l'appartenenza geografica al suo territorio o ex terraferma. Sempre negli ultimi 20 anni ho avuto modo di vedere, toccare e confrontarmi con i tondelli lagunari e i suoi collezionisti. Non mi pongo nessun limite particolare, tutto ciò che è del capoluogo veneto e mi piace o lo ritengo interessante per conservazione, storia o rarità lo acquisto o meglio mi piacerebbe acquistarlo anche se ammetto che ho un debole per i grandi moduli in argento. Penso poi che in generale molto diffusa sia la collezione tipologica legata all'oro di ducati e zecchini.1 punto
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Cari fedeli Vi informiamo che le Celebrazioni per la Settimana Santa sono rinviate a data da destinarsi. Restate in casa. p.s. L'unico autorizzato a uscire è Pilato che si è lavato le mani.1 punto
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Buonasera a tutti, grazie per i complimenti Rocco, ero abituato ai 3 cavalli di Ferdinando IV, ma non immaginavo quanto piccolo potesse essere un mezzo Carlino. Moneta superba, ne sono molto soddisfatto, ieri sera l'ho mostrata a Mia figlia, inutile dire che abbiamo avuto quasi una colluttazione, voleva amorevolmente sottrarmela.. ? A proposito della T che sembra quasi una L capovolta, credi sia dovuta ad un impurità del conio? Oppure un problema del punzone? Oppure..? Saluti Alberto1 punto
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@odjob… le mie considerazioni precedenti non provengono da un punto di vista collezionistico, ho smesso di collezionare monete da anni scegliendo di dedicarmi esclusivamente alla costruzione di una biblioteca numismatica, posso certamente capire il punto di vista di chi ha investito molto denaro in monete e non desidera che il suo investimento venga meno e che le sue monete perdano di valore nel tempo, tuttavia permango assai scettico sul nesso tra problemi di mercato ed investimento in monete e le sorti della numismatica, in precedenza ho fatto l'esempio del mercato dell'arte rispetto alla storia dell'arte affermando che si può benissimo coltivare una passione per l'arte senza doversi per forza interessare all'aspetto mercantile, quando vado a seguire dei corsi di storia dell'arte o di numismatica all'università non mi aspetto di essere edotto sulla storia delle quotazioni di determinate monete o dipinti, mi aspetto e desidero sapere la storia dei sistemi monetari così come degli artisti e delle loro opere… credo semplicemente che siano materie diverse, il mercato e le quotazioni riguardano la sfera degli investimenti finanziari che può certamente estendersi anche a determinati oggetti come monete e altre antichità, se le quotazioni salgono o scendono dal mio punto di vista di studioso non cambia nulla, continuerò a studiare tranquillamente la storia delle monete che mi interessano senza la necessità di possederle, così come credo continueranno a fare tutti gli appassionati di numismatica, anche quelli che collezionano senza finalità di investimento...1 punto
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Questa è il mio 5 Grana del 1838......senza macchie. Stessa variante con punto sotto il busto di Ferdinando.1 punto
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