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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/19/20 in tutte le aree
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Adesso mi sembra stia esagerando, non crede? Se ritiene opportuno andare da un perito, nessuno la fermerà. Vedrà, però, che si rivelerà una perdita di tempo in quanto verranno confermate le nostre valutazioni. Qui sul forum ci sono tanti esperti e alcuni periti di grande fama ed esperienza. C’è gente che le ha dedicato tempo ed attenzioni senza ricevere nulla in cambio. Solo per amore della numismatica e del sapere! Appena ha sentito che si trattava di una patacca, di una brutta copia senza valore, ha ammesso candidamente di non fermarsi a delle semplici opinioni provenienti da un forum ma di volersi rivolgere ad un perito professionista. A parti invertite, lei come si sentirebbe? Se qualcuno le chiedesse una consulenza e poi, ricevendo una risposta non conforme alle aspettative, le dicesse in faccia che tanto si rivolgerà a qualcun altro. Sarebbe “felice” nel sentire una risposta del genere oppure si sentirebbe un po’ amareggiato? Non mi sembra un ragionamento da “setta”...6 punti
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Ti sbagli Arthur. Nei "Registro dei giustiziati in Venezia del Principio della Repubblica veneta fino ai giorni nostri" leggibile presso Biblioteca Nazionale Maciana di cui esiste copia anche a Padova in Civica con la dicitura H22059 si scrive: "Chi fa dano a la moneda nostra sia taca a coa de caval per tuto San Marco e sia de publico lubridio acciochè niun pensi da ciapar scatolette e far sorte de magie nigre o serar la moneta bona"5 punti
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In un bel ripiano le monete fanno tutta un'altra figura, riesci a distribuirle con maggior ordine, sono meglio valorizzate, non credi? Il mio corniciaio di fiducia (veneto), dice sempre che la cornice è la ruffiana del quadro; anche un quadro che è appena appena sufficiente, con una bella cornice ci guadagna; vuoi mai che ci guadagni anche una piccola collezione di monete messe in buon ordine in un ripiano? Una cosa così .....5 punti
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Per quanto più affusolati sempre cunei sono. Nella simbologia spesso si trovano leggere varianti. Capita con le rosette più o meno grandi, con 5 (la norma) ma anche con 4 petali, con le stelle a 6 (la norma) fino a 9 raggi. Tra l'altro molti studiosi considerano come rosette anche quelle che sembrano stelle. La simbologia ha le sue regole, come la sua figlioccia l'araldica. Arka Diligite iustitiam4 punti
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Ciao! Credo siano corsi e ricorsi artistici, semplici scelte dell'intagliatore; alcuni più dotati riuscivano ad imporre elementi nuovi e visivamente più appaganti (sempre che non trasgredissero i dettami fissati dalle magistrature responsabili), altri, meno fantasiosi, se la cavavano con un puntino od un cuneo. Riguardo al cuneo, l'affermazione di @Arka è ineccepibile, nei casi in cui il segno divisore è graficamente riportato come nello scudo di @DOGE82 (post. 23); è come ce lo aspettiamo, un triangolino con i tre vertici diritti, appuntiti, uguali o di lunghezza difforme, un po' come l'alfabeto cuneiforme; il triscele è differente. Noi abbiamo ben presente il triscele che è il simbolo composto dalle tre gambe della Trinaclia, ma di triscele ce n'è di tanti tipi, basta vedere le tante immagini presenti in internet. Ma se il cuneo non è rappresentato da un triangolo con i tre vertici diritti e appuntiti, simili a questo ▶️ e presenta invece i vertici che, pur non essendo costituiti da due segmenti ad angolo come le gambe, sono arricciati, curvi, come fossero in rotazione, come ad esempio quelli presenti sui bisanti ciprioti, come li dovremmo chiamare? Personalmente, certamente errando, li ho sempre chiamati triescele. Si potrebbe chiamarli "a forma di elica", ma sarebbe corretto? saluti luciano3 punti
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Allego il mio per confronto. Comunque al di là del massaro ritenete giusto considerare lo scudo del Francesco Contarini come raro o non comune ? O addirittura comune ?3 punti
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Grazie TIZIANO, di aver ricordato l'inizio delle CINQUE GIORNATE DI MILANO, posterò qualche medaglia in tema che avevo tralasciato, come a seguire quella del post 93 di COMO, che illustra LA RISCOSSA POPOLARE DEL MARZO 1848, e riconoscimento a Garibaldi nell'anniversario del 1859.3 punti
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Buongiorno a tutti, mi permetto inserirmi anch'io in questa interessante discussione e riflessione sul "collezionismo" delle monete della Serenissima e tematiche collegate. Personalmente anch'io come si è definito Giov60 e altri, mi definisco ancora un semplice raccoglitore; Ho la fortuna di vivere e lavorare a Venezia e quindi di poter vedere e toccare con mano le meraviglie di questa città; i suoi musei, le chiese, i monumenti e gli Archivi.... La mia tematica è iniziata raccogliendo il semplice soldo da 12 bagattini e poi saltando dall'interesse delle monete di singola famiglia all'altra, raccogliendo non solo le monete che riuscivo a trovare ma anche documenti, medaglie e placchette etc. A un certo punto gran parte del materiale raccolto l'ho "ceduto" ad un raccoglitore, più colto e sistematico di me, che stava raccogliendo materiale, per uno studio sulle famiglie della Serenissima e sull'incremento della storia della medaglia ad integrazione del mastodontico lavoro del Voltolina. Poi c'è stato, come sarà accaduto a molti di voi, una fase di pausa dovuta anche ad una diminuzione delle entrate economico-finanziarie. La passione dello studio di questa disciplina non si è mai fermata e se oggi (a causa di questo momento di incertezza della nostra esistenza e del nostro futuro) la noia non prende il sopravvento, è grazie alle monete, alle medaglie, alla documentazione cartacea che mi aiutano a trascorrere le giornate con grande piacevolezza. ora mi fermo perché rischio di dire ca22ate... ? auguri a tutti3 punti
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Buongiorno, quaderno di studi del Circolo Mario Rasile Casa Editrice Diana 2003 interessante articolo sullo stemma dei Borbone sulle piastre di Ferdinando I. Saluti Alberto3 punti
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Come non condividere con Voi questi tre Carlini di Ferdinando II ? 1840, 1841 e 18423 punti
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In questi giorni stiamo vivendo una situazione eccezionale. Ritengo che dobbiamo comunque poter coltivare le nostre passioni, soprattutto quelle che si possono fare tra le mura domestiche. La numismatica è sicuramente una di queste. Ho pensato quindi a questa discussione dove possiamo dire la nostra su perchè e come collezionare le monete di Venezia. Secondo me il perchè collezionare veneziane è strettamente legato alla storia di questa città unica al mondo che è Venezia. E' una storia che dura un millennio ed è ricchissima di avvenimenti, di vittorie, di sconfitte, di scoperte, di viaggi, di vita... Le monete ci raccontano tutto questo, ci fanno toccare con mano la loro storia, ci fanno sognare... Credo che fin qui tutti i collezionisti di Venezia siano d'accordo. Ma la domanda principale è come collezionare le monete di Venezia? La prima possibilità è il ''metodo'' Papadopoli. Ovvero si colleziona tutte le monete. Il problema è che una collezione di questo genere richiede fondi illimitati e la maggioranza dei collezionisti non ha questa possibilità. Allora bisogna scegliere. La prima scelta potrebbe essere quella del nome: una moneta per ogni doge. La seconda scelta potrebbe essere di tipo temporale: ad esempio tutte le monete del medioevo oppure tuttele monete del periodo della guerra di Candia oppure tutte le monete del 1700... La terza tipologia di scelta potrebbe essere tipologica: una moneta per tipo oppure tuttele monete di una tipologia (classica la collezione degli zecchini)... La quarta potrebbe essere di tipo geografico: tutte le monete per l'oltremare oppure tutte quelle per la terraferma. La quinta potrebbe riguardare falsi e contraffazioni. La sesta... Ovviamente le possibilità sono infinite. Ognuno sceglierà quella che preferisce. Ma una cosa è sicura, soprattutto se si accompagna la collezione con qualche libro che tratta la materia, il tempo trascorso con le monete sarà molto piacevole. Arka Diligite iutitiam2 punti
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Condivido il mio falso dieci tornesi, data 1831 33,6 gr. 37 mm2 punti
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Qui nel bisante ci sono tre appendici ricurve che giustamente @417sonia indica come triscele. ? Arka Diligite iustitiam2 punti
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@demonetis, complimenti, ho molto apprezzato il tuo articolo, e anche se per te era il primo è veramente ben fatto, ti dirò che ho trovato molto utile quanto esposto, e risposte a mie curiosità riguardo allo stemma dei Borbone, è andato a riempire e completare le lacune dei miei studi numismatici giovanili, il tuo articolo andrà a corredo della scheda che sto preparando per la mia Piastra del 1818. Ho dato i giusti nomi ai collari, mi ha fatto anche riflettere la posizione centrale del collare dell'ordine di San Gennaro e del Toson d'Oro. Bella la stampa che riporta il Real Ponte di Ferdinando sul Garigliano, il colpo d'occhio è bellissimo, con le montagne sullo sfondo, direi che il pittore si è sicuramente posto nei pressi della Torre di Pandolfo Capodiferro, quindi sponda dx Campana, dalle mie parti.. ? Saluti Alberto P. s. Un caro saluto a Fratello Sergio @motoreavapore che ho conosciuto fisicamente proprio sul ponte Borbonico e un doveroso ringraziamento a Fratello Rocco @Rocco68 che mi ha donato questo quaderno di Studi. ?2 punti
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Spero che il mio articolo ti sia piaciuto; è stato uno dei primi che ho scritto.2 punti
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Buongiorno @Borgiani Matteo come altri hanno già fatto, oltre a rassicurarti sull’assenza di ogni vena polemica nel rivolgerti alcuni pensieri, ci tenevo a sensibilizzarti sulla preparazione di molti utenti qui sul forum. Tra coloro che ti hanno risposto infatti, ci sono autentici “figli d’arte”, seri e capaci professionisti che hanno onorevolmente portato avanti la carriera di Numismatici iniziata più cinquant’anni fa dai loro padri. Nella speranza che tu possa appassionarti in questo avvincente ed affascinate mondo traboccante di storia ed arte, avrai certamente modo di identificarli con molta facilità, dal momento che rivestono un ruolo molto importante nel panorama numismatico nazionale. Per tornare alla tua moneta, abbiamo preparato una discussione specifica proprio per i nuovi utenti, che riporta tutte le monete più falsificate. La puoi trovare a questo collegamento: Il 5 lire 1914 oltre ad essere tra le monete più falsificate in assoluto, è anche quella che più di tutti fa “battere i cuori” dei collezionisti vista la sua oggettiva bellezza, esaltata anche dalla notevole grandezza della moneta. Per un collezionista quindi, è abbastanza facile individuare i punti precisi che determinano la genuinità o meno della moneta. Come ti hanno già spiegato, questa moneta (come molte altre, vedi appunto il 20 lire 1936), non hanno praticamente circolato (o se lo hanno fatto è stato comunque un fenomeno molto raro), e l’unico motivo per entrarne in possesso è acquistarle o ereditarle da parenti collezionisti, che a loro volta le hanno acquistate da autentici Professionisti con tutte le garanzie del caso. In questa recente discussione puoi vedere beh tre esemplari autentici postati da alcuni utenti molto preparati. Se ci fai caso, un dettaglio di non autenticità, molto semplice da individuare anche solo dalle foto è il bordo. Concentrati sul suo spessore e sulla sua conformazione. Augurandoci di averti almeno un po incuriosito, e di poterti rileggere su queste pagine, ti saluto cordialmente Fabrizio2 punti
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Antonio Morello, Le monete del Regno delle Due Sicilie. Italia peninsulare. Carlo I d'Angiò 1266-1285.2 punti
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Bella chicca Marco @DOGE82@DOGE82. Con l'occasione, prendendo spunto dal link fornito da Luciano @417sonia ho rispolverato il mio Contarini e, ricordando qualcosa di interessante, ho visto che il Massaro è ZD - Zuane Dolfin; altro r4 secondo la scala di Bordin. Indipendentemente da questo, comincio a pensare che Bordin non sia fuori strada nel considerare la rarità anche in ragione del Massaro di zecca. Il "simbolo" del Massaro è infatti parte integrante a tutti gli effetti della moneta, e come tale condiziona in modo rilevante le sue peculiarità, a mio modesto parere anche ai fini della rarità. Diversamente, non vedo perché su tutte le altre monete, in primis quelle del Regno, ma ciò vale anche per Romane e Greche, basta a volte un puntino imprevisto, una cifra rovesciata, o un baffetto fuori posto per gridare al cielo l'eccezionale rarità. Sono fuori topic, lo so, ma stasera forse comincio a scontare i primi effetti della quarantena casalinga... ?? Un caro saluto a tutti. Paolo2 punti
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Non te la prendere Matteo, non ti vogliamo colpevolizzare. Diciamo che stiamo ragionando a voce alta sul modo di proporsi di molti nuovi iscritti. in generale, non di te in particolare. per noi certe cose sono assurde o di difficile comprensione perché abbiamo una visione più ampia e dettagliata del panorama numismatico, ma chi non “mastica” di monete come noi in effetti non può giungere alle stesse considerazioni. ciò detto tu posta pure, qui ci sono persone che ti diranno il loro pensiero senza secondi fini (ed alcune anche con un buon occhio)2 punti
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Sono venuto a conoscenza che, causa Coronavirus, la spedizione dei nn. 110 e 111 di Monete Antiche, del Quaderno di Studi 2019 e di un'altra monografia è rimandata a data da definirsi; comunque non prima di maggio.2 punti
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Se avessi per le mani una moneta che può valere migliaia di euro, mi chiederei prima di tutto: ma mio nonno, poteva spendere simili cifre per un oggetto del tutto voluttuario come una moneta da collezione? E se la risposta fosse sì, me ne farei un'altra: possibile che dopo averci speso tutti quei soldi la tenesse in un semplice album, in mezzo a tante altre monete probabilmente comuni, e non ne avesse mai parlato con nessuno, neanche i familiari più stretti? Aspettavano giusto me per scoprirla? Come ti hanno detto fin dal primo momento, monete così, ieri come oggi, non piovono dal cielo, anche tuo nonno avrebbe dovuto pagarla il giusto prezzo. Quanto ai periti, uno dei più autorevoli ti ha risposto qui, presentandosi con nome e cognome, e dicendo quel che ti hanno detto tutti, ma se non sei convinto falla pure visionare da qualcun altro, è un tuo diritto. petronius2 punti
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Eppure mi sembra di ricordare una disposizione del Maggior Consiglio nel Capitolar delle Brocche che disponeva: '' Sia tolta la cittadinanza di Venezia a chi inscatola o non libera dalle scatole le nostre monete.'' Arka Diligite iustitiam2 punti
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Di concerto con gli altri curatori di questa sezione, apro questa discussione con l'intento di raccogliere il maggior numero di titoli di testo (ma anche cataloghi d'asta) riguardanti la monetazione del Sud Italia. La presente discussione non ha alcun intento di sostituirsi a quella ben più antica intitolata "Elenco libri", bensì ha il mero proposito di specializzarsi nella monetazione meridionale. Naturalmente è gradita una vostra partecipazione.1 punto
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Diomenico Diodati, Illustrazione delle monete che si nominano nelle costituzioni delle Due Sicilie. Libro che invito a leggere, non solo per gli studiosi di monetazione di Federico II di Svevia, ma anche per quella successiva poiché vi sono molti spunti sulla monetazione borbonica.1 punto
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Previsione matematica prontamente smentita (purtroppo!...) dai dati reali. Il grafico sopra riportato partiva dai dati reali fino al 17 marzo prevedendo il calo già dal 18...☹️ https://lab24.ilsole24ore.com/coronavirus/ Basta scorrere fino ai grafici dei trend giornalieri per valutare la situazione... Purtroppo, guardando il grafico dei dati totali, non siamo nemmeno vicini ad un accenno di flessione della curva di crescita... tanta salute a tutti Mario1 punto
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La foto purtroppo ha una luce diversa, spero vada bene. Diametro 18 mm per circa 1 gr di peso1 punto
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Buongiorno ! se fosse un gufo sarebbe molto rara, provi però a verificare perchè anche le sue monete da 1 euro potrebbero avere una civetta. Comunque mantengono bene il proprio valore, direi che possano valere sicuramente 1 euro per ciascuna Tennison1 punto
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@Faletro78, ecco qui il Memmo. Come puoi vedere c'è il cuneo che dicevamo..1 punto
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Ciao Galenus, ho visto dei Grani 1790 12: in ottima conservazione.... Un esemplare postato nel forum e uno in rete con un vistoso foro passante. Considera che o con doppi punti o senza, circolarono moltissimo. Saluti, Rocco.1 punto
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Moneta sicuramente interessante e massaro decisamente raro. Anche la rarità dei massari soffre del problema dell'abbondanza della zecca di Venezia. Torniamo al discorso che bisognerebbe essere un Papadopoli o un Savoia per poter collezionare anche per massaro. Sicuramente se ciò avvenisse avremmo un dato più preciso sulle rarità. Comunque nemmeno io mi ricordo di aver mai visto un FM M. Poi volevo dirvi che quando trovo un simbolo come quello che divide FM da M, lo descrivo come ''cuneo''. La triscele infatti non dovrebbe essere compatta, ma avere tre appendici (che possono essere a forma di gamba come nel simbolo della Sicilia) a volte chiuse in un cerchio. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Bentornati, appassionati di monete napoleoniche! Quest'oggi concludiamo definitivamente il capitolo riguardante le decimali. Partirei dal mezzo franco, l'ultima moneta in argento rimasta. Dal modico peso di 2,5 grammi, questa moneta fu coniata in soli due anni: 1808 a Cassel e 1810 a Parigi. Anche qui abbiamo diverse “prove” in vari metalli ma, se avrete letto i miei precedenti interventi, saprete già come la penso... Purtroppo, come per il 5 ed il 10 franchi in oro, anche in questo caso la moneta parte per sua natura con il bordo liscio. Pertanto, distinguere gli esemplari dell'epoca dai riconi postumi diventa un compito irrimediabilmente più arduo. Tuttavia, diversamente dai due piccoli moduli in oro, ritengo che il mezzo franco sia realmente esistito durante il regno di Westphalia. Difatti, anche in altri stati dell'epoca abbiamo monete simili: mi viene in mente, ad esempio, la mezza lira di Murat o lo stesso “Demi Franc” di Napoleone. A mio avviso, è dunque molto più plausibile che sia stato effettivamente coniato negli anni dell'impero napoleonico rispetto ai misteriosi 5 e 10 franchi in oro... Ci restano ora i centesimi, monete che personalmente non mi hanno mai entusiasmato particolarmente e che, pertanto, tratterò in modo rapido e forse un po' distaccato. All'inizio avevo addirittura valutato di saltarli completamente ma poi, per completezza e dovere didattico, ho deciso di includerli. L'insieme dei centesimi di Girolamo può essere suddiviso, per comodità, in due categorie. Alla prima appartengono il 10 e 20 cent, monete coniate in mistura (similmente ai 10 centesimi del Regno d'Italia). Al posto del giovane volto del sovrano, al dritto abbiamo il monogramma HN, corrispondente alle iniziali di Hieronymus Napoleon, sormontato da una corona con nastri. Il tutto è contornato da una corona d'alloro un po' stilizzata ed eseguita in modo molto “scolastico”. Il rovescio è ancor più banale e, francamente, non mi sembra nemmeno ci sia bisogno di descrivervelo. Alla seconda categoria appartengono l'1, 2, 3 e 5 centesimi. Cosa cambia rispetto agli altri? Innanzitutto, il metallo: rame anziché mistura. Poi, nella “composizione” non troviamo più la corona sormontante la sigla HN. Insomma, il tutto è ridotto ancor più all'essenziale.1 punto
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Buongiorno a tutti, partecipo anche io con il mio modesto 3 Grana, al quale sono molto affezionato anche perché ha sostituito il mio 3 grana smarrito durante innumerevoli traslochi. Saluti Alberto1 punto
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Sì è mia: è stato il mio primo zecchino. Non ho potuto fare a meno di prenderlo e con esso, di tanto in tanto affiancargli un amico...1 punto
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Vorrei segnalarvi questa moneta molto ricca di storia presente in Asta Varesi @Alberto Varesi , una moneta che non si vede quasi mai! Vi incollo la storia presa per praticità da wikipedia: L'assedio di Firenze del 1529-1530 fu l'atto finale della imposizione del predominio Imperiale in Italia per opera di Carlo V d'Asburgo. Avendo piegato le ultime resistenze alla sua politica egemonica col sacco di Roma e la resa di papa Clemente VII alla cui signoria Firenze si era ribellata, allo scopo di contentare il nuovo alleato e farsi perdonare l'inaudito attacco al papato, Carlo V dovette, pur con scarso entusiasmo, adattarsi a ristabilire la famiglia Medici sul trono ducale. L'assedio Dopo alcune battaglie di avvicinamento le truppe imperiali, comandate da Filiberto di Chalons e Pier Maria III de' Rossi, marchese di San Secondo,[1] iniziarono l'assedio il 14 ottobre 1529; la feroce quanto inaspettata resistenza della ricca città e di alcune fortezze del contado, la lunghezza dell'assedio, la morte in battaglia di alcuni tra i migliori comandanti dell'esercito imperiale, il timore che le gesta dei difensori ispirassero altre città alla ribellione indussero gli assedianti ad intavolare trattative per una resa onorevole della città, che escludevano il saccheggio e la sottrazione di territorio al governo cittadino. Della difesa della città fu incaricato in qualità di capitano generale Malatesta IV Baglioni che in realtà mirava principalmente ad ingraziarsi il papa per tornare in possesso della città di Perugia, arrivando probabilmente a tradire il prode capitano Francesco Ferrucci nella battaglia di Gavinana, unica importante ma disastrosa sconfitta per le truppe fiorentine nelle vicinanze della città. Sicuramente il Baglioni forzò la resa della città: estromesso dal comando in quanto oramai vi erano forti dubbi sulla sua condotta, si ribellò ed introdusse in città una piccola pattuglia di imperiali che conquistò Porta Romana e voltò le artiglierie verso la città; i fiorentini non reagirono compatti e ciò portò alla resa, firmata il 12 agosto 1530 presso la chiesa di Santa Margherita a Montici. Altro importante personaggio che collaborò alla difesa della città fu Michelangelo Buonarroti, che venne incaricato di rafforzare le fortificazioni. Prima si dedicò con tutto l'impegno all'opera, salvo fuggire dalla città per poi rientrarvi quando era già assediata, a rischio della vita; al momento della resa dovette restare nascosto a lungo per sfuggire alla collera del papa. Molti suoi disegni di fortificazioni ancora conservati si riferiscono alle opere esterne delle mura di Firenze e rappresentano una pietra miliare negli studi teorici sulla fortificazione alla moderna; non sappiamo però in che misura questi disegni siano stati tradotti in reali strutture. Durante l'assedio, il 17 febbraio 1530 , a scherno degli assedianti fu giocata una storica partita di calcio storico fiorentino (chiamato anche calcio in livrea o calcio in costume) da parte di 54 nobili fiorentini che si affrontarono tra loro a dimostrare la superiorità dei cittadini ai pur soverchianti assedianti. Ogni anno a giugno si svolge un torneo tra le squadre di quattro quartieri in cui viene rievocato nella storica sede di piazza Santa Croce. Giocarono quella partita i Bianchi di Santo Spirito che rappresentarono la purezza e i Verdi di San Giovanni che rappresentano la speranza. Di quella partita non venne riportato il risultato finale. Con la caduta della repubblica fiorentina tornarono al potere i Medici, tutta la penisola italiana (tranne Firenze e il suo ducato mediceo) e buona parte dell'Europa era ora sotto il controllo di Carlo V. Esito Dopo quasi un anno di assedio, gli assedianti decisero di porre fine alla conquista della repubblica fiorentina, anche perché ormai Carlo V era privo dei suoi migliori comandati, inoltre aveva già perso un elevato numero di truppe e risorse. Il governo fiorentino, avendo da poco perso il prode capitano Francesco Ferrucci nella battaglia di Gavinana, decise di accettare la resa onorevole, anche perché ormai Firenze era divisa fra chi voleva continuare la difesa della repubblica e fra chi preferiva il ritorno dei Medici. Quindi, 12 agosto 1530 presso la chiesa di Santa Margherita a Montici, i principali rappresentati dei due eserciti firmarono la resa onorevole, ponendo fine alle azioni belliche. Firenze riuscì quindi a mantenere la propria indipendenza, anche se non più in forma repubblicana, dato che col ritorno dei Medici si creò il Ducato di Firenze, divenuto poi Granducato di Toscana con Cosimo I de' Medici.1 punto
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Vorrei spendereanche due parole sulle oselle, anche per dare ragione a @Giov60 . Quella delle oselle è una serie bellissima e di grande interesse. Tratta argomenti e avvenimenti che non potevano, se non in parte, essere trattati sulla monetazione normale. Effettivamente le oselle sono molto vicine per logica ai testoni papali. Sulle oselle il doge poteva commemorare avvenimenti successi sotto il suo dogado (la grande vittoria sui Turchi di Alvise Mocenigo), mostrare le sua devozione (vedi Pasquale Cicogna), i suoi successi militari (Francesco Morosini), le opere di bonifica, l'attività politica e così via discorrendo... Tuttavia, pur essendo una collezione interessante, soffre di alcune questioni che non le permettono di essere così popolare. Innanzittutto quando sono in alta conservazione le oselle costano e costano molto. quelle più economiche hanno spesso tracce di appicagnoli o fori. Restano quelle in mezzo che comunque sono difficili da trovare, tranne l'ultimo periodo. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Tutto giusto ma preciserei che con il ducato di Firenze andò al potere Alessandro de' Medici, si dice che fosse il figlio illegittimo di Clemente V, e solo dopo il suo assassinio Cosimo I de' Medici. Moneta ex asta Nomisma 50 (sfortunatamente non mia) Saluti Marfir1 punto
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Secondo me potrebbe essere un bronzo romano provinciale. L'iscrizione finale nella moneta in questione sembra essere: NPOAV1 punto
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Buonasera, posto la mia anche se un pò vissuta... Buona serata! Silver1 punto
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Complimenti a @cristianaprilia per l'ottimo lavoro Un altro testo molto interessante è "Wonders of Morgan Dollars", autopubblicato da Leroy Van Allen. Questa è una guida molto importante in quanto spiega in maniera chiara e con molti esempi i diversi tipi di disegni del fronte e del retro del Dollaro Morgan nelle sue diverse varianti. Tratta inoltre le diverse "macrocategorie" di errori di conio come da indice allegato qui sotto. L'ultima edizione di "Comprhensive Catalog and Encyclopedia of Morgan and Peace Dollars" è del 1998 e successivamente Leroy Van Allen ha autoprodotto diversi testi, oltre a tutti gli aggiornamenti annuali delle nuove scoperte che potete trovare, e per chi vuole, anche ordinare qui http://ec2-13-58-222-16.us-east-2.compute.amazonaws.com/wiki/Leroy_Van_Allen_Supplements Altra pubblicazione interessante è "A Decade of Top 100 Insights" di Michael S. Fey che è una raccolta di pubblicazioni trimestrali di Top 100 Insights dal 1997 fino al 2007. Il libro offre informazioni ed immagini su nuove scoperte e sulle varianti più rare oltre ad analizzare altresì i prezzi realizzati nelle vendite e nelle principali aste dei VAM più rari. Per una ricognizione completa ed esaustiva sulla bibliografia potete trovare informazioni utili qui http://vamworld.com/wiki/VAM_Books1 punto
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Ricondivido quanto già pubblicato in altra discussione: Da sinistra a destra: 1. 1 centesimo di euro. 16,25 mm 2,30 g; 2. Ionia, Mileto. 1/12 di statere (Lydo - Milesian standard). 1,14g - 9mm; 3. Ionia, Focea. 1/24 di statere (Phocaic standard). 0.66g - 7mm; 4. Ionia, Colofone. 1/24 di statere (Persic standard). 0,38g -6mm: https://www.lamoneta.it/topic/161361-emiobolo-arcaico-di-colofone/ 5. Ionia, Mileto. 1/24 di statere in elettro (Lydo - Milesian standard). 0.52g, 10mm: https://www.lamoneta.it/topic/135077-124-statere-di-mileto-in-elettro/ 6. Incerto. 1/48 di statere (Lydo - Milesian standard)?. 0,19g. 5mm: https://www.lamoneta.it/topic/154543-creso-achemenidi-frazioni-di-statere-incerte/ 7. Ionia, Mileto o Eritrai (?). 1/192 di statere (Lydo - Milesian standard). 0,08g - 4mm: https://www.lamoneta.it/topic/166420-piccola-frazione-ionica-in-argento-1192-di-statere/ Qualsiasi commento è ben accetto, soprattutto sul numero 6. Avevo anche altre piccole frazioni, ma essendo un po' scure non riuscivo a fotografarle in questo modo...1 punto
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Buonasera a tutti, come da gentile richiesta di @gennydbmoney, condivido il taglio di tutti i miei 3 Cavalli di Ferdinando IV. Ho controllato su tutto il diametro dei tondelli e almeno nei miei esemplari non ho riscontrato tracce di decoro. Spero si vedano bene.1 punto
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Io ho sempre amato sia i libri che le monete, solo che ad un certo momento mi sono ritrovato insoddisfatto del mio percorso collezionistico e questo per un motivo un po' banale probabilmente, non riesco ad interessarmi solo ad un ambito ristretto, mi affascinano tante tipologie monetarie di varie epoche e diversi luoghi, spazio dalle monete greche a quelle longobarde e bizantine, da quelle siciliane e napoletane a quelle di Padova e Reggio Emilia fino ad arrivare ad interessarmi alla numismatica islamica e indiana, devo sapere, devo spaziare, devo capire… soffro di claustrofobia intellettuale acuta, ragion per cui non riesco a trovare appagamento collezionando monete perché sono continuamente tentato di acquistarne di nuove e diverse dall'ambito prescelto, dovrei avere soldi a palate e diverse vite per cimentarmi in un collezionismo simile… ma quello che non posso raggiungere con le monete posso invece soddisfare attraverso una biblioteca specializzata, i libri mi permettono con una spesa abbordabile di viaggiare nella storia monetaria di tante epoche e paesi, posso ragionevolmente spaziare e al contempo limitare i miei acquisti alle opere di riferimento o di particolare pregnanza storico-monetaria per i vari settori che ho scelto per la mia biblioteca, soprattutto posso costruire qualcosa di culturalmente rilevante che mi appaga e che è economicamente per me sostenibile...1 punto
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Grazie a tutti per le gentili risposte... sopperite alle carenze culturali e anche "visive" con grande competenza! Vi posto delle foto migliori, aggiungendo il peso (grammi 3,79) e il diametro (che è tra 18 e 19 mm., non riesco a misurarlo meglio). Suppongo che non sia un falso. Mi rimane da stabilire quanto può valere...1 punto
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