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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/21/20 in tutte le aree

  1. Buongiorno a tutti, Come avrete appreso dalla comunicazione di @Rapaxsono stato confermato curatore anche se in sezioni differenti dalla volta precedente. Ora mi occuperò delle sezioni “Monete moderne di zecche italiane” e “Monete degli Stati Preunitari”. Molti di voi mi conoscono sin dal mio esordio su questo forum, con nick ‘fabrizio.gla’, ma a beneficio dei nuovi, o di chi ancora non mi conosce, procedo brevemente con lo spendere due parole di presentazione. Coltivo la passione per la numismatica sin da bambino, e grazie al forum ho trovato moltissimi nuovi stimoli di crescita, sia in ambito collezionistico che scientifico. Da qualche anno ho accantonato il collezionismo per dedicarmi in maniera più specifica allo studio delle varie tipologie monetali prodotte dalle zecche italiane, fino ad arrivare alle classiche. Insomma, fagocito di tutto, ma con la consapevolezza di sapere sempre troppo poco. Da qualche anno mi sto interessando specificamente allo studio del grading delle monete italiane, con l’intento di mettere a punto un nuovo sistema di valutazione analitico per flussi produttivi. È un lavoro davvero immane, che sto portando avanti tra vari interessi ed il poco tempo a disposizione. Mi interesso anche di fotografia monetale, ed ho avuto il grande onore di fotografare qualche moneta presso una rinomata casa d’aste italiana. Dal 2017 sono anche stato nominato perito numismatico della CCIAA di Roma. Dopo quasi un ventennio di forum, queste pagine sono ricchissime di materiale valido grazie al contributo di validissimi utenti ancora con noi. Materiale che rimane di grande interesse e può essere ottimo spunto per ulteriori approfondimenti. Mi sento inadatto a questo ruolo, specie per una sezione così vasta come questa, ma ho comunque accettato la sfida vedendola come un’opportunità di crescita. Confido nel sostegno di tutti voi per portare avanti, nel modo migliore, il compito della sezione. Ricordo a tutti che sono sempre a disposizione per chiarimenti anche in privato, e sarà un piacere per me scambiare opinioni e pareri su monete che destano il vostro interesse e la vostra curiosità. Ringrazio lo staff per la rinnovata fiducia nei miei confronti, ed auguro a tutti voi una piacevole e gratificante crescita numismatica Fabrizio
    12 punti
  2. Buona serata a tutti, volevo condividere con voi il primo esemplare bizantino della mia collezione di monete della storia della Sardegna. Si tratta di un mezzo follis del primo regno di Giustiniano II (MIB III n.64 pag. 347, DOC II n.39/40 pag. 592, Piras 46 R3, Muresu pagg. 373-386), molto "sovrappeso" per il tipo, ha un peso e un modulo da folles piuttosto che da mezzo folles: 8.3 g per 26-30 mm di diametro (spessore 2-3 mm). E' ben visibile la parola/motto PAX al rovescio, caratteristica delle coniazioni cartaginesi prima e sarde poi (dopo la chiusura della zecca cartaginese e il suo trasferimento probabilmente a Carales, probabilmente verso il 674); potrebbe riferirsi alla pace ottenuta da Giustiniano II con gli Arabi in Africa. Tra le monete sardo-bizantine questa tipologia è attestata in esemplari relativamente numerosi sia ritrovati in Sardegna che presenti in collezioni (soprattutto straniere); ciononostante gli esemplari conosciuti, tra ritrovati e segnalati sono in tutto circa 30!
    7 punti
  3. Sulla falsariga della discussione che ho aperto nella sezione di Venezia, ho pensato di aprirne una anche qui riguardante le motivazioni e i modi per collezionare le zecche minori del Triveneto. Tra le motivazioni anche in questo caso c'è in primis un legame fortissimo con la storia locale. La maggior parte di questa collezione si colloca nel medioevo che nel nord-est è stato ricco di avvenimenti politici, bellici e sociali. Chi vive in una città del Veneto, del Friuli, del Trentino e del Sud Tirolo camminando trova ad ogni passo un pezzo di storia medievale. La struttura di molte città della zona è rimasta quella dell'epoca. Le mura circondano ancora molti di questi luoghi in ricordo delle lotte anche feroci che interessarono questi territori. E le monete ne sono una testimonianza viva. Il secondo aspetto che vorrei ricordare è quello artistico. E qui parliamo soprattutto delle zecche di Aquileia e Trieste. Le monete del periodo scodellato del XIII secolo sono tra le più belle rappresentazioni dell'arte incisoria in assoluto. Uniscono le doti artistiche italiche con quelle germaniche e danno luogo a piccoli capolavori. Un terzo aspetto da prendere in considerazione è la storia della politica monetaria. Questa è interessantissima nella monetazione di Francesco I da Carrara. Collezionando e studiando le sue monete si scoprono guerre monetarie, inflazione, corsi forzosi, imitazioni e altri trucchi che servivano al signore di Padova per finanziare le sue guerre con Venezia. Discorso simile si può fare per gli Scaligeri di Verona. Per quanto riguarda i modi di collezionare, ovviamente il primo è quello di collezionare le monete di una zecca. Nel caso di zecche che hanno emesso poche monete si può cominciare a raccoglire le varianti. E' una collezione molto specialistica, ma di grande soddisfazione. Poi si può collezionare una moneta per tipo. Ricordo che tutto il Triveneto era un'unica area monetaria e le monete di tutte le zecche circolavano in tutto il territorio, anche se alcuni piedi di riferimento erano differenti. Si può anche specializzarsi in un'unica moneta, ad esempio il grosso aquilino. La sua coniazione iniziò a Merano, ma ebbe enorme fortuna e molte zecche ne coniarono per conto proprio. E così via... Ovviamente ognuno poi deve trovare il proprio modo di formare la collezione. Una cosa è sicura. Non si annoierà mai. Soprattutto se lega la numismatica con la storia... Arka Diligite iustitiam
    6 punti
  4. Stavo preparando la scheda per il mio primo Cavallino Aragonese, ? E i disegni per lo studio sui conii per i 3 Cavalli di Ferdinando IV
    6 punti
  5. Buongiorno a tutti, Come avrete appreso dalla comunicazione di @Rapax sono stato confermato curatore anche se in sezioni differenti dalla volta precedente. Ora mi occuperò delle sezioni “Monete moderne di zecche italiane” e “Monete degli Stati Preunitari”. Molti di voi mi conoscono sin dal mio esordio su questo forum, con nick ‘fabrizio.gla’, ma a beneficio dei nuovi, o di chi ancora non mi conosce, procedo brevemente con lo spendere due parole di presentazione. Coltivo la passione per la numismatica sin da bambino, e grazie al forum ho trovato moltissimi nuovi stimoli di crescita, sia in ambito collezionistico che scientifico. Limitatamente alla tematica della sezione, posso dire che per diversi anni mi sono appassionato alla monetazione Napoleonica come genere, quindi non solo intesa come collezione direttamente collegata unicamente alle emissioni del "piccolo còrso", ma a tutte quelle dell'intero periodo della sua cavalcata, dagli esordi con le prime repubbliche sorte in Italia, fino alla monetazione emessa dai suoi congiunti anche dopo il congresso di Vienna, come ad esempio quella di Maria Luigia di Parma. Da qualche anno ho accantonato il collezionismo per dedicarmi in maniera più specifica allo studio delle varie tipologie monetali prodotte dalle zecche italiane, fino ad arrivare alle classiche. Insomma, fagocito di tutto, ma con la consapevolezza di sapere sempre troppo poco. Da qualche anno mi sto interessando specificamente allo studio del grading delle monete italiane, con l’intento di mettere a punto un nuovo sistema di valutazione analitico per flussi produttivi. È un lavoro davvero immane, che sto portando avanti tra vari interessi ed il poco tempo a disposizione. Mi interesso anche di fotografia monetale, ed ho avuto il grande onore di fotografare qualche moneta presso una rinomata casa d’aste italiana. Dal 2017 sono anche stato nominato perito numismatico della CCIAA di Roma. Dopo quasi un ventennio di forum, queste pagine sono ricchissime di materiale valido grazie al contributo di validissimi utenti ancora con noi. Materiale che rimane di grande interesse e può essere ottimo spunto per ulteriori approfondimenti. Mi sento molto inadatto al ruolo, ma ho comunque accettato la sfida vedendola come un’opportunità di crescita. Confido nel sostegno di tutti voi per portare avanti, nel modo migliore, il compito della sezione. Ricordo a tutti che sono sempre a disposizione per chiarimenti anche in privato, e sarà un piacere per me scambiare opinioni e pareri su monete che destano il vostro interesse e la vostra curiosità. Ringrazio lo staff per la rinnovata fiducia nei miei confronti, ed auguro a tutti voi una piacevole e gratificante crescita numismatica Fabrizio
    5 punti
  6. Buongiorno a tutti. In questi giorni, il tempo da dedicare anche alla nostra passione non manca. C'è chi mette ordine nei vassoi, chi cerca di migliorare le foto, chi classifica le varianti e chi controlla le patine. Io.... Come dice mia moglie... "sparisco", ho bisogno di stare fra i vassoi a toccare e osservare le mie monete, è un modo per dimenticare per mezz'ora i problemi che noi tutti stiamo vivendo in questi giorni. Ieri ho rifatto le foto ad un nominale che non si vede spesso, il mezzo Ducato del 1784. ...il mio tempo è giunto alla fine... Sento mia moglie urlare! ?
    4 punti
  7. L'unico, ad oggi, che ha cercato di dare una spiegazione almeno al simbolo del "leoncino" sotto il busto delle monete di Filippo II è stato Simonluca Perfetto.... nel suo libro sulla "Prova del metallo" , che consiglio a tuti coloro i quali interessa questa monetazione e le vicende storiche ad essa collegate. Il marchio è da scriversi, secondo l'Autore, ai tempi della battaglia di Lepanto...ecc. ecc. finanziamenti di somme di denaro per la Lega Santa capeggiata da Giovanni d'Austria... ecc. ecc. Ma sappiamo anche, che oltre al famoso leoncino, in queste monete, sono presenti anche altri marchi.....non tanti, al dir del vero, e comunque lontani dall'identificare, come avvenne in seguito, i responsabili delle coniazioni. Sappiamo peò che i "marchi"sono qualcuno in più, che troviamo sulle monete
    3 punti
  8. Eccoci di nuovo qui! Prima di iniziare ci terrei a ringraziare nuovamente tutti coloro che stanno seguendo con grande interesse la discussione. Rinnovo, ovviamente, il mio invito a pormi eventuali domande o curiosità in qualunque momento. Quest'oggi apriamo ufficialmente il grande capitolo riguardante il sistema pre-decimale. L'approccio sarà simile a quello tenuto precedentemente: partiremo dai grandi moduli in oro per procedere passo passo fino ai più piccoli “spiccioli” in rame, usati comunemente dal popolo westphaliano. Premessa doverosa da fare: per nostra somma gioia, per quanto riguarda le pre-decimali, non sono testimoniati casi di riconi postumi. Pertanto, potete stare tranquilli che non vi tedierò più in tal senso Comincerei, allora, dal 10 talleri, una moneta in oro 895 millesimi dal peso di 13,27 grammi circa. Si tratta, come sempre, di una moneta rara ma, rispetto ad altri esemplari fin qui osservati, non è così introvabile. A dimostrazione di ciò, basti guardare i listini delle aste tedesche più rilevanti. Anche in questo caso, purtroppo, non si hanno dati precisi riguardanti il numero di pezzi coniati. Del 10 talleri esistono due tipologie, entrambe eseguite unicamente dalla zecca di Brunswick. La prima, coniata soltanto nel 1810, presenta al dritto lo stemma della casata reale di Westphalia. Si tratta di una composizione alquanto elaborata, in cui cavalli, leoni ed aquile si sprecano. Il rovescio è sicuramente più semplice: al centro troviamo il valore nominale (X Thaler) e la data di coniazione. Più in basso, possiamo notare una B maiuscola, che ci indica la zecca di Brunswick. I rombi, i cerchietti, ecc. sono tutti elementi decorativi, necessari per cercare di arricchire un po' un rovescio altrimenti sterile... Il bordo presenta una striatura trasversale, a lisca di pesce se così vogliamo definirla. Non di rado troveremo esemplari con schiacciature, debolezze e graffi di conio. Purtroppo, sembrerebbe che le monete pre-decimali siano maggiormente afflitte da questo tipo di difetti intrinseci rispetto ai franchi fin qui trattati. La seconda tipologia fu coniata per 3 anni (dal 1811 al 1813) sempre e solo a Brunswick. Al posto del complesso ed elaborato stemma reale, in questo caso troviamo il ritratto laureato del giovane Girolamo. Non so voi, ma questo ritratto mi ha sempre trasmesso una sensazione strana. Mi sembra che le proporzioni del volto non siano propriamente corrette, quasi come se lo avessero rappresentato in maniera caricaturale... Ma forse sono io che mi faccio un po’ troppi viaggi mentali Resta, comunque, una moneta che ha indubbiamente il suo fascino. Mentre il dritto cambia, il rovescio si mantiene pressoché identico, così come il bordo striato. Anche qui, la conservazione la fa da padrona: mentre gli esemplari più rovinati valgono praticamente l'oro di cui sono fatti (o poco più), i rarissimi FDC superano agevolmente i 7.000 euro. Tendenzialmente, gli esemplari della prima tipologia godono di quotazioni più alte, anche per il fatto di essere stati coniati per un solo anno.
    3 punti
  9. Quando sarà passato questo brutto periodo, ti consiglierei di fare una salto a Verona e visitare i negozi di numismatica. Magari trovi qualche bella moneta e, soprattutto, potresti trovare una persona che ti aiuti nella scelta delle monete e nell'impostare la tua collezione... Lo dico perchè sono tuttora convinto che i rapporti personali siano ancora il modo migliore per approfondire le proprie conoscenze. Arka Diligite iustitiam
    3 punti
  10. Scendo un po' di valore .... Lira 1947 periziata FDC dal grande Tevere, corredata di suggestiva plasticaccia rovinata d'epoca
    3 punti
  11. Purtroppo non posso fare un copia-incolla integrale del testo, ma posso inserire il link per la lettura, sono solo 10 minuti di passatempo Il numismatico (nano e cannibale) https://edizioniopen.it/il-numismatico-nano-e-cannibale/ ps: sono citate alcune monete inesistenti, tipo il 10 Tornesi del 1862 e 500 lire d'argento del 1945
    2 punti
  12. grazie mille @Poemenius , disperavo di poter avere mai una sardo-bizantina in collezione, sono davvero rare, con questa ne avrò viste 5 in 10 anni... di cui una presentata anche qui sul forum... a questo proposito allego una scansione dalla bellissima opera di Muresu, La moneta "indicatore" dell'assetto insediativo nella Sardegna bizantina, che indica il numero di esemplari sardo-bizantini conosciuti ad oggi... e che rende manifesto come ve ne siano di più in collezioni (l'autore dice) sparse in giro per il mondo (grafico sopra) che documentati da ritrovamenti in Sardegna. Nella fattispecie il mio mezzo follis è stato acquistato da una casa d'aste di Chicago... chissà quale storia si porta dietro! Ma ora possiamo dire che sia "tornato" in Sardegna!
    2 punti
  13. La mia moneta più grande è un 5£ di 62.42g Ag 999 con 40mm di diametro coniato nel 2019 dalla Royal Mint per commemorare Una and the lion opera dell'incisore William Wyon
    2 punti
  14. Sull'autenticità nessun dubbio. Sul globetto vicino alla testa di Roma un paio di ipotesi le farei. Potrebbe essere un residuo del compasso, anche perchè mi sembra proprio al centro della moneta. Altrimenti penserei ad un primo errore per il globo tenuto da Roma. Una volta fatto resta sul conio e l'incisore ne fece un altro nel posto corretto. Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  15. Nell'ospedale in cui lavoro io la situazione sembra diventare ingestibile da un momento all'altro.. Abbiamo i DPI numerati e ci troviamo a dover aver paura di essere contaminati da un foglio che proviene da un'unità Covid, dobbiamo metterci i guanti per far pressoché tutto e lavarci le mani ogni 10 minuti... la situazione è grave... ma non possiamo piangerci addosso!! Ognuno, nel suo piccolo, deve cercare di far quel che può... tipo restare a casa!!
    2 punti
  16. Ciao! Tra nulla e tutto ce n'è di strada .... certamente anche le monete di Venezia vengono vendute dai collezionisti; pensa solamente a quando si riesce ad acquistare una moneta migliore di quella che si ha già in collezione, qualche moneta doppia o tripla ..... oppure perché i casi della vita costringono a monetizzare quanto si è collezionato. Personalmente non ho mai venduto una moneta della mia collezione; qualche volta ho fatto degli scambi e spesso ne ho regalate. Ancora oggi ho monete in collezione dello stesso tipo. E' capitato che vendessi monete che non appartenevano alla mia collezione e delle quali non sapevo che farne. saluti luciano
    2 punti
  17. Buonasera ,ho acquistato questo 6 tornesi del 1801 e ho notato che il numero 6 è più grande, vorrei sapere se è una variante normale oppure una rara. Non sono riuscito a leggerlo da nessuna parte. Grazie
    1 punto
  18. Welcome! Adoro le monete Napoleoniche L
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  19. Qui c'è pane per @savoiardo Filippo o Filiberto Blaise
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  20. potrebbe essere Heraclea SMHT
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  21. Sì, e alla grande. Tirature di milioni di pezzi rendono le monete comuni per sempre, salvo che prima o poi avvengano eventi imprevedibili che portino alla distruzione gran parte del coniato. Anticipo la successiva domanda: il passaggio da lira a euro non è stato per niente uno di questi eventi, sono state ritirate solo monete comunissime e ne sono rimaste sul mercato ancora uno sproposito. Il fatto che 10 milioni sia un numero molto inferiore a 380 milioni, se permetti, è un ragionamento che non ha alcun senso: 10 milioni rendono una moneta comune, 380 milioni la rendono 38 volte ancora più comune, mentre tu fai il ragionamento opposto che però è campato in aria. A tutto questo vanno poi integrati gli altri parametri indicati sopra, ossia conservazione e richiesta di mercato. Parlando di quest'ultima, va considerato che esistono molte monete del Vaticano che hanno tirature apparentemente basse, di 100 o addirittura 50mila pezzi... eppure sono quasi tutte di scarsissimo valore commerciale, perché poco collezionate e perché facilmente reperibili. Non avendo praticamente mai circolato, la quasi totalità del coniato è sul mercato numismatico, e ciò le rende facilmente recuperabili dai pochi collezionisti che le ricercano. Per finire col tuo assunto finale: cosa ti fa pensare che tra 20 o 30 anni un 100 lire del 1984 sia più difficile da trovare? È un ragionamento che non ha alcun senso.. salvo eventi imprevedibili, tutti i 100 lire 84 esistenti adesso, lo saranno anche tra 30 anni, non esiste alcun evento che possa fare calare le monete esistenti. Anzi, era più difficile (tra virgolette, perché difficile da trovare non lo è mai stata) trovare questa moneta 18 anni fa quando ci fu il passaggio all'euro, perché all'epoca ci fu un boom di collezionisti della repubblica, e inoltre molte monete erano state disperse nella circolazione, quindi si trovavano nei cassetti di casa della gente e non sul mercato numismatico. Oggi la richiesta si è abbattuta in maniera considerevole, ed è anche aumentata l'offerta, perché ormai anche buona parte delle monete disperse è ormai emersa.
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  22. Auguri e buon lavoro Fabrizio! Un caro saluto, Rocco.
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  23. @Rocco68, sei veramente bravo! Mi piace anche l'orecchino di Ferdinando!
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  24. Hai l'oro in quelle mani!!! adottami!!!!!
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  25. Grazie di Cuore Paolo per il tuo incoraggiamento. Siamo divisi da filoni diversi, ma ciò non toglie che amando questa disciplina, sarebbe bellissimo conversare insieme sulle nostre monete preferite, o sul periodo storico che più ci affascina, o sull'aspetto che ci ha fatto vedere tante magie dietro questi tondelli. Nessun'altra disciplina racchiude dentro di se così tante sfumature che però ci accomunano tutti i una grande famiglia. Un caro saluto anche a te
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  26. Anche se la discussione di @Galenus riguarda i 1790 Condivido il mio Grano Cavalli 1791 12: Pezzo che ha pienamente assolto al suo dovere di spicciolo ?
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  27. Ritornando alle monetone, mi sono ricordato di avere questo 2 Pa'anga delle isole Tonga 33 grammi e mm. 44,50 di diametro Per una comparazione visiva immediata:
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  28. Ciao @miza sai bene che ho solo tirato ad indovinare vero? quindi puro c... fortuna! Sono solo andato a vedere questa vecchia discussione di otto anni fa con i miei due pezzi (Londra e Vienna), ed ho preso ad esempio quella che mi sembrava più somigliante senza scendere nello specifico. Mi fa comunque piacere che tu ti ci sei specializzato sui piccoli particolari che identificano le varie zecche di questa moneta
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  29. Ho sempre pensato che fosse in quanto è l'anno di morte di Maria Teresa quindi se il successore Giuseppe II voleva continuare ad usare l'effige della madre nei talleri (apprezzata particolarmente per alcune caratteristiche come il fermaglio della veste che consentiva di riconoscere il grado di usura) avrebbe inevitabilmente creato un anacronismo tra data ed effige e così vale per tutti quelle zecche che successivamente hanno coniato questo tallero. P.s: Quel profilo di Maria Teresa era così ben apprezzato dalle popolazioni locali che ogni tentativo di sostituirlo non diede lo stesso apprezzamento pertanto anche i talleri per il Levante di Venezia presentavano una personificazione della Repubblica di Venezia (https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-LML/57) anfibologicamente simile al ritratto di Maria Teresa e lo stesso discorso vale per il tallero italiano del 1918 (https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ERV/0) dove addirittura nella personificazione dell'Italia (volutamente molto simile a ritratto teresiano) si trova inserito tra i capelli un fermaglio che è identico a quello della veste del ritratto di Maria Teresa che era appunto molto apprezzato come segno denotativo del grado di usura. Tentativi di sostituire totalmente il ritratto di Maria Teresa invece non dettero buoni risultati come si può ben vedere dal Tallero di Eritrea di Umberto I del 1891 (https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ERU/3), moneta esteticamente e numismaticamente molto importante ma che a livello di circolazione tra la popolazione locale ebbe ben poca fortuna. Per quanto riguarda la croce di s.andrea (•X) faceva riferimento all'adesione o meno ad un determinato standard di qualità e peso dell'argento in vigore in area austriaca se ben ricordo Infatti i talleri italiani non aderendo a questo standard presentavano un puntino dopo la croce (•X•/X•)
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  30. Uso spregiudicato dell´ausiliare AVERE?!? Sarà contro il coronavirus? ???????? Saluti TIBERIVS
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  31. nn ti preoccupare finito tutto sto trambusto, ci troviamo e ci andiamo ha divertire per un paio di settimane- ti porto ha donneps. scherzo
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  32. JNG 18 (1968) articolo "Hieron's Aitna und das Hieroneion" Il didrammi appartiene al gruppo I serie (Reihe) 2 quindi prima del 485
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  33. DE GREGE EPICURI La zecca dovrebbe essere Ulpia Pautalia (si legge sicuramente ΟΥΛΠΙΑC) e l'imperatore credo sia Geta (dubitabilmente leggo ΓΕΤΑC). E' un bronzetto di quelli equivalenti ai quadranti, o forse ai semissi.
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  34. Credo sia proprio come dice Arka. Qui qualche ulteriore esempio. http://www.constantinethegreatcoins.com/dots/
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  35. @Arka Le tue ipotesi sono davvero interessanti. Ho provato a guardare bene la testa della dea Roma sugli esempi proposti da OCRE per la RIC 91 Su una di esse c'è un pallino proprio attaccato alla testa: Su questa il pallino e' sulla testa: Spero di essere stato utile. Buona serata da Stilicho
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  36. Per essere una variante dovrebbe essere voluta. Altrimenti è semplicemente un errore. Arka Diligite iustitiam
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  37. Buongiorno. A seguito di una piccola ricerca, propongo questo interessante articolo a firma di Rocco Aricó ( RIN 2014 ) per coloro, come il sottoscritto, che desiderano approfondire l’argomento. https://www.academia.edu/6841905/Lemissione_occidentale_del_follis_anonimo_di_classe_C
    1 punto
  38. Ti ringrazio sentitamente! In effetti, lo scopo finale di questo mio "progetto" è proprio quello di far avvicinare quante più persone possibili ad una monetazione spesso considerata di nicchia e trattata ingiustamente in modo marginale. Se vogliamo, si può considerare una sorta di viaggio esplorativo in un mondo praticamente sconosciuto a molti (in Italia e non solo, purtroppo...). Sono veramente onorato che in così tanti stiate seguendo la discussione con vivo interesse. Temevo che, data la scarsa "popolarità" della monetazione trattata, in pochi si sarebbero degnati anche solo di uno sguardo. E, invece, per una volta sono lieto di essermi sbagliato
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  39. Altro ritrovamento carino credo.. 2 Euro Portogallo 2009 2ª edizione dei Giochi della Lusofonia a Lisbona Tiratura mi risulta 1.250.000 Stato quasi spl direi Trovato da Granarolo come resto tabaccaio Soliera ( MO ) Buona serata
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  40. Ciao a tutti non credo che la moneta ritrovata che vi mostrerò sia molto rara ma credo che emessa da poco e ritrovata in questa condizioni non sia molto facile che si verifichi. 2 Euro Germania zecca Germania A 2020 Palazzo di Sanssouci a Potsdam, Brandeburgo Tiratura non pervenuta Stato secondo me si potrebbe considerare splendido ma essendo novizio lascio a voi se corretto Ritrovato come resto di un caffè in un bar di San Donato Milanese ( MI ) Granarolo Spero di aver fatto tutto per bene senza aver contravvenuto a nessuna regola.
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  41. Presenti nel nord della Mesopotamia fino dai tempi più antichi della storia, con la caduta del regno di Mitanni nel XIII sec. A.C. inizia l'ascesa politica degli Assiri, non interrotta dall'irrompere dei 'popoli del mare' ai quali riescono a resistere . Dall' XI sec. A.C. e per 500 anni, il loro impero, connotato da terrore e violenza, si impone su larga parte dell'area, quasi sempre con guerre delle quali, nei documenti pervenutici, i loro sovrani fanno vanto dei massacri e delle distruzioni : Sennacherib prendendo Babilonia si vanta di averla ridotta "simile ad un acquitrino" . Pochi anni dopo il loro ultimo grande re Assurbanipal, la loro capitale Ninive nel 612 A.C. è distrutta da Medi e Babilonesi ponendo fine all'impero assiro . Guerrieri sempre, gli Assiri, quasi in preparazione alla guerra praticano la caccia, ben illustrata nei bassorilievi pervenutici che propongono scene con forti raffigurazioni soprattutto degli animali colpiti : celebre l'immagine della leonessa trafitta e morente, che si trascina ormai sulle sole zampe anteriori lanciando l'ultimo ruggito di dolore .
    1 punto
  42. Buongiorno, dove sarebbe la contraddizione? Nell’aver portato come esempio estremo quello della baia? Allora mi spiegherò meglio. Gli acquisti sulla baia sono nella stragrande maggioranza sprovvisti di certificazioni di lecita provenienza o qualsiasi altra documentazione idonea ad attestare che ciò che si acquista non è frutto di scavo. Acquistare a queste condizioni espone chi lo fa a rischi che consapevolmente accetta poiché è cosa ben diversa dal farlo da commercianti professionisti ovvero da case d’asta. Se si possiede la documentazione non sarà necessario pagare avvocati per paralizzare qualsiasi iniziativa “punitiva” dello Stato prima ancora che la stessa possa prendere avvio. Poi per carità, nessuno dice che Lei non deve fare le comunicazioni che ritiene opportune all’autorità ma, piuttosto, che non bisogna far passare una personale iniziativa come il metodo per ritenersi al riparo dai “problemi”. L’unico metodo è avere sempre la documentazione sulla provenienza. Spero non legga polemica nel mio post perché non ve ne è. Saluti.
    1 punto
  43. Tanta roba!!!Wow!Complimenti!
    1 punto
  44. Grazie @El Chupacabra per la dettagliata descrizione. Non sono un estimatore della Monetazione della Repubblica e quindi non conoscevo queste caratteristiche. L'importante è imparare e Tu sei un ottimo Maestro. Ciao Beppe
    1 punto
  45. Salve Come avrete appreso dalla comunicazione di @Rapax, che ringrazio, sono stato confermato nel ruolo di curatore di questa sezione. Ovviamente ringrazio @Reficul per la fiducia riposta ancora una volta. Non c'è bisogno di presentazioni poiché già ci conosciamo da tempo. Tutti sapete che riconosco grande importanza alle opere di numismatica, senza le quali difficilmente è possibile essere collezionista. Credo che per ammirare e godere di una bella moneta moneta bisogna conoscerne le caratteristiche, la storia, il contesto della sua coniazione. Ovviamente questa sezione può avere senso soltanto se verrà arricchita dai vostri contributi: la segnalazione e/o la recensione di nuove monografie, articoli di riviste, atti di convegni, di congressi o di giornate di studio, resoconti di scavi, scoperte di ripostigli, ecc. saranno accolti con favore, purché, ovvio, costituiscano una novità editoriale. Credo che soprattutto in questi momenti di apprensione leggere un buon libro di numismatica possa essere utile e rasserenante. Grazie a tutti per l'attenzione.
    1 punto
  46. Accertato che non sono stati messi....per sbadataggine e/o per errore, vedremo nel corso di ulteriori sviluppi/studi su queste coniazioni se qualcosa verrà fuori; ipotesi ci sono, ma se queste si fanno senza un minimo di concretezza, almeno di un rigo di documentazione, di una certificazione di una coniazione/liberata per determinate motivazioni/ordini reali ecc.ecc. mi prendono per matto. Certo è ... che negli anni addietro alla Repubblica si pensò di operare queste segnature.....trasferite poi successivamente, proprio per certificare determinate coniazioni in quegli anni "burrascosi"... Per concludere...tra il 90/91/92......ci devono essere, per forza, altre motivazioni.
    1 punto
  47. Sarà anche vero, certo è che, da come ha raccontato ed argomentato la sua esperienza, personalmente non avrei certamente attribuito lo scritto ad un ragazzo di 14 anni. Già il fatto di aver acquistato un apparecchio del genere al fine di migliorare le sue monete, lascia trasparire tutta la sua passione per la numismatica... bravo. P.S. questo tipo di errore lo commettono in tanti (mi iscrivo a questa categoria di utenti) con sulle spalle molte più primavere di Gabriele. Il ragazzo, appena quattordicenne, ha tutto il tempo per imparare.
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  48. la moneta è senza dubbio un grosso agotano da 2 soldi di età comunale (1285-1290), non è derivante dalla rievocazione storica di cui si parla sopra (in cui l' unica moneta coniata è il grosso con l' agnello che tra l' altro non assomiglia minimamente al vero) c'è da dire che non conoscevo l' esistenza di riproduzioni moderne del grosso... è molto strano!!! io non sono affatto d'accordo nel dire che sia un falso... le misure, al contrario di quanto affermato prima tornerebbero, la larghezza superiore è dovuta solo al tipo di conio utilizzato che permetteva al tomdello di estendersi al colpo non avendo le sponde laterali. io che ho visto l' esemplare alla pinacoteca di volterra proprio ieri, credo che non sia da dare così per scontata la tesi della riproduzione, andrebbe vista dal vivo ma per me è solo lavata...
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