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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/23/20 in tutte le aree
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Salve a tutti, Come avrete letto nei giorni scorsi è stato deciso, dopo un periodo di doverosa riflessione, di reintrodurre la figura del curatore per le singole sezioni del Forum. Per la presente sezione - Monete Estere (dal 1800 ad oggi) - sono stato confermato per questa carica e pertanto, come prima cosa, mi sento di ringraziare tutto lo staff di Lamoneta per la fiducia dimostrata. Non è certo un periodo facile per ricominciare, tuttavia, in questi giorni in cui tutti siamo tenuti a restare a casa il più possibile, credo che la nostra comunità virtuale sia ancora più importante del solito come luogo di ritrovo, svago e compagnia reciproca. Farò dunque del mio meglio per animare la sezione ed introdurre nuove tematiche di discussione, oltre che dare il giusto risalto alle molteplici interessanti discussioni che vengono portate avanti ogni giorno dagli utenti. La sezione Monete Estere è ovviamente vastissima dal punto di vista geografico e storico, il che consente sia la possibilità di approfondire monetazioni di un singolo stato o sovrano sia quella di proporre ampie discussioni trasversali. Spero di essere all'altezza del compito e confido nell'aiuto di tutti per portare avanti il lavoro nel modo migliore possibile. Sono ovviamente a disposizione degli utenti, anche in privato, per eventuali richieste di chiarimenti e/o consigli su monete ed argomenti che suscitano il vostro interesse. Un caro saluto Andrea5 punti
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"Il Conclave, radunatosi in seguito alla morte di Innocenzo XII, durò dal 9 ottobre fino al 23 novembre 1700. I cardinali, in numero di 57, il giorno stesso che ebbero ricevuta la notizia della morte di Carlo II, re di Spagna (che morì il 1° novembre 1700), si affrettarono unanimi ad eleggere in nuovo Papa nella persona di Giovanni Francesco Albani, che si volle chiamare Clemente XI in onore del quarto Pontefice, di quel nome, del quale in quel giorno ricorreva la festa. La sua incoronazione seguì l'8 dicembre". [E. Martinori, "Annali della zecca di Roma"]. Sede Vacente 1700, Testone , Roma (Munt. 4, CNI 5). D/: Stemma a targa semiovale (Card. G.B. Spinola) SEDE ^ VACA _ NTE ^ MDCC R/: Colomba radiante e ascendente sopra semicerchio di fiammelle . PARACLITVS . ILLVMINET . Es: .ROMA. T/: Liscio Peso 8.91 g. Ciao a tutti, in questo periodo di "sospensione" ho pensato di condividere con voi questo testone di Sede Vacante. Si tratta di una moneta estremamente rara e questo esemplare presenta una conservazione gradevole, con un'usura omogenea ma che non ne inficia l'aspetto complessivo. Si presenta corredato da una piacevole patina e soprattutto è privo di appicagnoli o montature, molto frequenti come é noto nelle monete con l'ombrellino. La legenda al R/ "Il Paracleto ci illumini" è un'invocazione al conclave tratta dall'Orazione del Mercoledì delle 4 Tempora. Ogni Vostro commento e integrazione è come sempre gradito. Michele4 punti
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Buongiorno a tutti, vorrei sottoporvi un biglietto della banca nazionale da 100 lire eseguito a mano su una particolare cartavelina ordinata a Parigi, e quindi contraffatto nel 1875 da un ragazzo di 16 anni, artista poi attivo nel Montefeltro e soggetto della mia ricerca storica. Il biglietto risulta in parte "smontato" in quanto oggetto di verifica da parte dei periti dell'epoca. Essi avevano potuto conoscere che la cartamoneta era stata composta di tre fogli assai sottili, attaccati esattamente tra loro con una colla chiara e leggera. Nel primo di quei tre fogli era stata eseguita la copia del fregio e di tutte le leggende del biglietto, la quale copia, stante la sottigliezza di tale foglio, poteva essere stata improntata, di subito, sul traguardo e senza bisogno di un precedente contorno in matita. Nel secondo foglio, ossia nel foglio di mezzo, erano state intagliate le lettere «BANCA NAZIONALE» e le cifre nel numero «100» corrispondenti alla filigrana, ed in tale modo era stata ottenuta la trasparenza chiara. Per ottenere anche la trasparenza scura, che poteva essere notata in vicinanza delle lettere «BANCA NAZIONALE», era stato dato un colore rosso corrispondente a quello della carta, composto però non di solo acquerello ma di un colore avente corpo, ossia non trasparente, e così si è venuta a formare quella fascia in trasparenza alquanto più scura nella quale si contengono le ripetute lettere. Poteva essere notato come era stato ottenuto un effetto uguale con il dare un simile colore sulle aste del numero «100». Nel terzo foglio poteva essere osservata l’esecuzione di una copia identica a quella del primo foglio, la quale, per la leggerezza della carta, restando appariscente anche nella parte posteriore, dava l’illusione come se fosse realmente un decalco. I tre fogli indicati, così uniti, erano poi stati resi ben spianati e più compatti quando sono stati sottoposti alla pressione per imitare la granulazione con un cilindro d'ottone zigrinato. Cosa ne pensate del risultato. Un saluto3 punti
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Ciao, la legenda di questa parpajola dovrebbe riportare al D/ A F SPECULATOR, al R/ A M SPECULUM (con testa elmata di Alessandro Magno). Le legende, ovvero ALEXANDER MAGNUS SPECULUM e dall'altro lato ALEXANDER FARNESIUS SPECULATOR, dovrebbero indicare che nelle grandi azioni così, come lo era nel nome, il Farnese voleva farsi uguale al Macedone, e farsi specchio delle sue operazioni magnanime ed immortali.3 punti
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Ringrazio tutti gli utenti per le bellissime foto postate e per l'interessante discussione. Lo splendido esemplare RN, XIX, 202 segnalato da @VALTERI presenta inequivocabilmente l’iscrizione e non certamente , come erroneamente riportato nella scheda del pezzo. La moneta è tratta dalla coppia di coni n. 500 della classificazione Noe-Johnston e si colloca all'interno della classe VIII (350/40-340/30 a.C.), che comprende due serie parallele con testa di Demetra/spiga contrassegnate al R/ da simboli o lettere, con numerosi incroci di coni. Ai 4 esemplari noti al Noe (Berlino, Milano, coll. Newell e coll. Greene) si aggiungono ora quelli di CNG, MbS 82, 16.9.2009, 202 e RN. Il riferimento a Rutter 1537 di RN non è errato ma nel contempo risulta generico perché lo studioso vi include ben 5 coppie di coni (nn. 496-500 Noe-Johnston). Più corretta la classificazione come ANS 376 riportata da CNG. Su tutti gli esemplari provenienti dalla combinazione n. 500 si rileva un danneggiamento progressivo dei coni, visibile sia al al D/ (RN) sia con maggiore incidenza al R/, in corrispondenza della sezione superiore destra della spiga e/o sulla foglia (CNG). CNG, MbS 82, 16.9.2009, 202 (ex coll. Colin E. Pitchfork) Il conio di D/ della coppia di coni n. 500 batte i nn. 497 e 499 Noe-Johnston incrociando due rovesci differenti per disposizione della spiga (con foglia a d. sul n. 497; a s. sul n. 499), forma e collocazione dell’etnico ( a s. sul n. 497; a d. sul n. 499) e presenza della sigla (n. 497). Una posizione intermedia occupa invece la coppia n. 498, certamente opera dello stesso incisore delle serie con KPI. Un esemplare della coppia n. 499 è presente tra le monete del ripostiglio rinvenuto nel 1937 a Paestum (IGCH 1925). Noe 497 - CNG, EA 409, 8.11.2017, 23 (ex UBS 45, 15.9. 1998, 91) Noe 498 – CNG, 100, 7.10.2015, 1244 Noe 499 - Dr. Busso Peus Nachfolger, 380, 2004, 1093 punti
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.... E il Tarì successivo con al rovescio Corona Reale tra rami di alloro. Taglio treccia a rilievo. Riferimento MAGLIOCCA 278 R33 punti
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Condivido il mio Tarì 1790 con stemma al rovescio. Taglio treccia a rilievo. Riferimento MAGLIOCCA 277 R23 punti
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1928 Stati Uniti d'America - 2 Dollari Al retro è raffigurato l'edificio progettato dallo stesso Jefferson denominato 'Monticello', lo ritroviamo anche al retro del 5 cent USA. A partire dal 1976, in occasione del bicentenario, sul retro dei 2 dollari statunitensi viene raffigurata in via definitiva la scena della firma che i padri fondatori apposero sulla dichiarazione d'Indipendenza del 1776. L'immagine fu tratta da un dipinto del 1819.3 punti
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CARATTERISTICHE PRINCIPALI Peso:7,98 gr. Diametro:22 mm Metallo Presunto: AU Buonasera a tutti. Chiedo a chi segue la tipologia, un parere sulla valutazione e lo stato di conservazione della moneta. Ringrazio in anticipo per i Vostri pareri.2 punti
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Buongiorno, in luce all’interesse che stimolano i “tribute penny” di cui segnalo due recenti discussioni: https://www.lamoneta.it/topic/184083-tribute-penny/?tab=comments#comment-2053129 e https://www.lamoneta.it/topic/183882-retribution-penny-augusto/?tab=comments#comment-2051152 e anche quello sempreverde relativo ai suberati in ottica didattica vi segnalo un esemplare che presenta entrambe le caratteristiche. Dapprima un esemplare da confronto di buona qualità: Tiberius “Tribute Penny” AR Denarius. Rome Mint 14-37 AD. Obverse: TI CAESAR DIVI AVG F AVGVSTVS Laureate head of Tiberius right. Reverse: PONTIF MAXIM Livia enthroned right holding branch and scepter, legs of chair ornamented, single line below. References: RIC 30. Size: 19mm, 3.85g. Numismatic Notes: Virtually as-struck and nearly FDC! Lustrous and incredibly beautiful example of this famous type! This is the "tribute penny" mentioned in the bible! Absolutely stunning in every regard! https://www.vcoins.com/it/stores/romae_aeternae_numismatics/136/product/tiberius_tribute_penny_silver_denarius_seated_livia_ric_30_about_fdc_lustrous/665736/Default.aspx Ed ora l’esemplare suberato: legenda congrua, caratteri compatibili, dati fisici compatibili come diametro ma calante come peso: 2,6 g!!! Notate i rilievi consumati: ha circolato per un bel po’! Un suberato di buona qualità come tanti che probabilmente giacciono nei nostri vassoi scambiati per “denari un po’ leggeri” … Interessante pezzo, no? Ciao Illyricum2 punti
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Buongiorno, volevo una informazione in riguardo al medaglione che allego in fotografia. Grazie molte della cortesia Cordialmente Marius2 punti
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Buonasera ragazzi, NUMISMATICA ARS CLASSICA 16 Nei lotti di monete Napoletane troverete monete eccezionali. Troverete gli Scudi Napoletani del 1800 AUXILIUM DE SANTO e RELIGIONE DEFENSA in conservazione qFDC.....2 punti
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Ciao a tutti e ciao Rocco scusate la mia latitanza a causa di impegni non riesco a seguire molto.2 punti
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Buongiorno. Molto utile per approfondire questo periodo, sotto vari punti di vista. ” Banchi e finanze della Repubblica Napoletana" di Eduardo Nappi2 punti
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Buongiorno a tutti, approfitto di questa discussione per mostrarvi questo grano con ribattiture sulle iniziali, spero di leggere le vostre considerazioni.2 punti
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Non conosco attestazioni archeologiche, ma proprio la numismatica ci restituisce due evidenze che Roma venisse già raffigurata come persona con fattezze umane. Una è il bellissimo denario RRC 287/1, correntemente datato al 115 a.C. E' vero, anche qui non ci sono prove che si tratti di Roma: ma chi altri potrebbe essere la giovane guerriera che, dopo aver travolto innumerevoli eserciti nemici (= mucchio di scudi), contempla i giorni della sua fondazione (= volo di uccelli e lupa che allatta)? Io leggo in questa bellissima raffigurazione la dolce malinconia dell'adulto che, raggiunto il culmine della propria forza e potenza, si concede un momento per ricordare da quali umili origini provenga.2 punti
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Le monete medievali del Triveneto....mia croce e delizia a più riprese. Ho iniziato la loro collezione circa 12 anni fa' e terminata perché ceduta circa 6 anni fa'. Non avevo tantissime monete, certamente meno di 80 pezzi. Iniziai a comprarle perché il medioevo è un momento storico pieno di fascino e la sua eredità e ancora ben presente nei luoghi in cui vivo e vedo quotidiamente intorno a me, chiese, castelli, palazzi e fortezze. Come poter resistere alla curiosità e piacere di toccare e avere monete emesse dai padovani Da Carrara ambiziosi e sfrontati contro Venezia ? O delle grandi pretese politiche e militari di condottieri come Ezzelino e Cangrande ? O ancora del patriarcato d'Aquileia che nel medioevo fece risorgere politicamente il nome dell' antica città romana ? Poi tutto è finito nel mio caso per vari motivi... Non so però se sarà ancora e sempre così, sotto la cenere c'è ancora qualche brace e i contatti con collezionisti e la storia presente nella vita quotidiana di queste terre tengono sempre vivo e attento l'interesse per la monetazione medievale triveneta. Un' ultima considerazione personale : le più belle per me le monete del patriarcato di Aquileia.2 punti
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Eccolo qua.. ? Il mio primo Cartellino personalizzato e come è giusto che sia, anche se non Napoletana accompagnerà il mio Galletto Suesano. ?2 punti
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Buongiorno a tutti. In questi giorni, il tempo da dedicare anche alla nostra passione non manca. C'è chi mette ordine nei vassoi, chi cerca di migliorare le foto, chi classifica le varianti e chi controlla le patine. Io.... Come dice mia moglie... "sparisco", ho bisogno di stare fra i vassoi a toccare e osservare le mie monete, è un modo per dimenticare per mezz'ora i problemi che noi tutti stiamo vivendo in questi giorni. Ieri ho rifatto le foto ad un nominale che non si vede spesso, il mezzo Ducato del 1784. ...il mio tempo è giunto alla fine... Sento mia moglie urlare! ?2 punti
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Prima di affrontare direttamente l’oggetto titolo della discussione, bisogna fare una “piccola” premessa storica che illustra le motivazioni che portarono alla nascita del cavallo, un nuovo nominale, tanto apprezzato nel Regno di Napoli. I regnanti Angioini, per conquistare la corona del regno di Napoli, oltre ai loro eserciti, si affidarono anche a condottieri e famiglie nobili che dopo la vittoria provvidero a “ringraziare” affidandogli territori del regno riducendo quindi quest’ultimo in pratica ad un sistema feudale. Con la venuta poi a Napoli degli Aragona, il primo re napoletano di questa dinastia, Alfonso I, cercò in qualche modo di contrastare e modificare questa situazione “feudale” in quanto il potere economico del regno era in pratica più nelle mani dei baroni che non del Regio Demanio. Per far ciò, il re cercò in tutti i modi di far sviluppare il commercio e sfruttare le risorse che il regno offriva. Nacquero così imprenditori, commercianti, armatori, concessionari di miniere che, con la loro rapida crescita economica, andarono subito a scontrarsi con il potere dei Baroni che erano sicuramente abili nella guerra, ma poco portati al commercio. Questa situazione, aggravata dal fatto che comunque il re tendeva a favorire famiglie spagnole rispetto a quelle baronali presenti sul regno, causarono un malcontento da parte di quest’ultime che iniziarono a soffrire il governo aragonese ed a rimpiangere quello angioino. Quindi la morte di Alfonso I ed il successivo insediamento sul trono di un suo figlio illegittimo, Ferdinando I d’Aragona, furono scintille scatenanti una rivolta per cercare di far tornare il regno sotto il dominio angioino. Tale rivolta inizialmente fu appoggiata anche dal papa, infatti la Chiesa aveva da sempre considerato il regno come un suo feudo tanto che nessun re poteva sedersi sul trono di Napoli senza essere incoronato dal papa. Callisto III quindi si rifiutò di incoronare re Ferdinando I, venendo meno alla promessa fatta ad Alfonso I, causando la feroce reazione di Ferdinando che iniziò quindi una battaglia contro i baroni ribelli. L’incoronazione di Ferdinando fu comunque solo una questione di tempo, infatti Callisto III morì poco tempo dopo ed il suo successore, Pio II provvide a farlo incoronare re nel 1459 nella città di Barletta. Ciò non sopì le sue ire che continuò la sua lotta contro i ribelli fino al 1462 quando li sconfisse definitivamente. Naturalmente per affrontare questa vera e propria guerra, le casse dello stato avevano bisogno di molto denaro e Ferdinando per procuraselo in gran quantità fu l’artefice di una vera e propria falsificazione di Stato, infatti per pagare le proprie truppe fece abbassare il valore intrinseco dei tornesi aumentandone a dismisura la loro coniazione. Pare che proprio per aumentare questa produzione facesse aprire delle zecche in alcune città del regno quali, oltre Napoli, Barletta, Gaeta, Salerno, Cosenza, Lecce, Capua ed Isernia. Addirittura sembra fece coniare questi tornesi anche da alcuni potenti commercianti napoletani, facendosi anticipare la somma che essi ne avrebbero ricavato. Questa enorme immissione di tornesi dal basso contenuto di fino, anche se diede inizialmente al re la possibilità di finanziare la guerra, col passare del tempo creò un forte malcontento popolare. Infatti la popolazione si vedeva costretta ad accettare come valuta una moneta che aveva un contenuto di fino molto basso e che, addirittura, in alcune di esse l’argento non fosse proprio presente. Questa situazione costrinse quindi il re a correre ai ripari e nell’aprile del 1472, per eliminare questa circolazione di moneta scadente e falsificata, fece coniare il cavallo, moneta in rame puro dal peso di 2 grammi che aveva un valore intrinseco pari al valore nominale, quindi non conveniente da falsificare. Il cavallo fu ben accetto dal popolo e ben presto si diffuse enormemente in tutto il regno e oltre che a Napoli fu coniato ad Amatrice, all’Aquila, a Brindisi, Capua (?) e Sulmona. Nel 1486 il re si trovò ad affrontare una seconda rivolta da parte di alcuni Baroni ribelli ed anche questa volta la soffocò nel sangue, ma ormai i tempi erano maturi perché il re di Francia rivendicasse i diritti sul regno di Napoli, infatti Carlo VIII, nel 1495, dopo essersi accordato con Ludovico il Moro, scese col suo esercito e conquistò il Regno. Nel frattempo Ferdinando I era morto ed il suo successore, il figlio Alfonso II, malvisto dal popolo a causa della sua ferocia dimostrata nella repressione della rivolta dei baroni, si vide costretto ad abdicare, lasciando il trono al figlio Ferdinando II d’Aragona detto affettuosamente Ferrandino, proprio nel momento in cui Calo VIII conquistava il regno. Ma l’occupazione francese durò solo pochi mesi e Ferrandino poté finalmente salire sul trono di Napoli. In questo rapido alternarsi di regnanti la coniazione di cavalli subì diverse modifiche. Mentre non se ne coniarono durante il regno di Alfonso II, sotto Carlo VIII, in considerazione che questa moneta era ben accetta e nonostante il breve periodo di regno, se ne coniarono in gran quantità. Oltre che a Napoli, se ne coniarono anche nelle città che si erano dimostrate favorevoli alla venuta del regnante d’oltralpe che videro così ringraziarsi con il diritto di coniare moneta; tra queste l’Aquila, Chieti, Manoppello, Ortona, Sora e Sulmona. Fu proprio in questo periodo che si iniziano a ribattere il cavalli. Infatti per far fronte all’enorme quantità di coniazioni e a “marcare” le stesse con le insegne del nuovo re, molti cavalli con le impronte di Ferdinando I, vengono ribattuti con le nuove impronte di Carlo VIII, lasciando spesso visibile sul tondello i segni di entrambi i coni. Con il ritorno sul trono di Ferdinando II d’Aragona avviene il contrario. Almeno inizialmente non vengono approntati nuovi coni, ma si preferisce ribattere i cavalli con l’impronta di Carlo VIII con i coni di Ferdinando I anche per cancellare dalle monete “l’impronta” dell’invasore (vista la gran quantità di cavalli emessi da Carlo VIII nel Regno, si decise di lasciarli circolare). Fu probabilmente verso la fine del regno di Ferdinando II che si approntarono dei nuovi coni con l’effige di Ferrandino, ma a causa della sua improvvisa morte, ne fu subito interrotta la coniazione. Il Crusafont riporta un cavallo con l’effige di Ferdinando I d’Aragona ma con la legenda FERRANDVS II REX, quindi riportante il numerale di Ferdinando II. Non ho mai avuto modo di visionarlo dal vivo, ma non ne metto in dubbio la sua autenticità, anzi, a sua conferma va detto che era prassi nel periodo descritto utilizzare coni dei sovrani precedenti modificando la legenda. Un discorso a parte merita la zecca di Brindisi, dove invece vengono coniati cavalli con al D/ la testa di Ferdinando II ed al R/ lo stemma della città. E’ per questo motivo che sono da attribuire a Ferdinando II i cavalli di Carlo VIII ribattuti con i coni di Ferdinando I. Con la venuta di Federico III d’Aragona si procede alla coniazione di cavalli a suo nome, ma contemporaneamente si continua a ribattere i cavalli di Carlo VIII ancora in circolazione con l’effige del nuovo sovrano. La coniazione di questa moneta terminò il 13 gennaio 1498 e nel marzo dello stesso anno ne fu vietato il loro utilizzo a causa delle continue riduzioni di peso della stessa che ormai ne avevano dimezzato il valore (era passato da 1/12 di grano in origine ad 1/24 di grano alla fine). Al suo posto Ferdinando III d’Aragona fece coniare una nuova moneta chiamata sestino (1/6 di grano) dal valore di 2 cavalli. Questo a mio avviso rimane uno dei periodi più affascinanti sia a livello storico che numismatico del Regno di Napoli, e chiedo venia se ho ridotto all’osso le vicende storiche per parlare delle monete e perdonatemi se vi è qualche inesattezza che spero venga segnalata.1 punto
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I was explaining, elsewhere why I found Swiss coins so appealing: the wreath-work is superior, and the allegories have a particular pull as well. (When I first encountered Swiss coins, American circulating coinage was shedding its last allegorical Liberties—the Winged Liberty dime, Standing Liberty quarter, and Walking Liberty half—and I hated that.) But even as I was writing that, I realized it wasn’t technically accurate, not where the subject of “American allegorical Liberties” is concerned. It isn’t often mentioned, but American coins do not picture Lincoln, Jefferson, Roosevelt, Washington and Kennedy. Instead, to comply with the 1792 law that determined the devices to be used on our coinage, American coins bear the allegorical portrait of “Liberty,” in the guise of Lincoln, Jefferson, Roosevelt, Washington and Kennedy. An artful, but fundamentally dishonest dodge…. v.1 punto
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Per tanti anni non mi è mai capitata una moneta da 50 cent. 2.007, all'improvviso nel 2.019 me ne sono capitate 3 in pochi mesi. La moneta singola non circolata viene offerta sul web a circa 10 euro, mentre la serie completa del 2.007 in blister ha un costo sul web di circa 15 euro. Chiaramente la circolata vale si il valore facciale cioè 50 centesimi, ma sopratutto vale la soddisfazione di averla trovata, e la caccia alla moneta nella collezione delle circolate è forse la parte più intrigante della collezione.1 punto
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A mio parere siamo prossimi allo stato di zecca. Starei sul "good ef" ma non mi stupirei venisse chiusa ms basso. Questa variante "2 aperto" può tranquillamente rappresentare il conio in una raccolta tipologica. Una di quelle monete che non dovrai più sostituire. Come prezzo direi fra 2200 e 2500 euro. Buona serata1 punto
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Buona serata Perfetto .... da iniziare una collezione! Sempre scritto in perfetto "burocratese" (almeno c'è chi giustifica lo stipendio) e via altri soldi da spendere dal tabaccaio per stamparne alcune copie .... (non tutti hanno la stampante). saluti luciano1 punto
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Proseguo con la carrellata di spagnole... 50 Pesetas 15 agosto 1928 Un altro po di storia: Il 14 aprile 1931, giorno di avvento della Repubblica, in quasi la totalità delle banconote circolanti in Spagna erano impresse immagini di reali. Il 23 luglio 1931, il Presidente del Governo provvisorio della Repubblica decretò che il Banco di Spagna provvederà a stampare nuovi biglietti nei quali dovranno essere raffigurati emblemi e allegorie della Repubblica. Ma per vedere la differenza tra il prima e il dopo dovrete attendere il 1931... cioè tra 3 settimane ....continua1 punto
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è sempre un piacere vedere le tue rarità, questa poi in una alta conservazione.1 punto
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Another beautiful coin from @Cinna74. Nice! What a terrific and wide-ranging collection you have… v.1 punto
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Siamo arrivati al 1928, quindi , come promesso, rieccomi qua. Parto con la prima: banconota da 25 Pesetas 15 agosto 1928 La serie del1928, che comprende oltre a questo tagli da 50, 100, 500 e 1000 Pesetas, è l'ultima stampata prima dell'avvento della Repubblica (1931-1936)1 punto
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Giusta osservazione. Io ho guardato l'elenco dei massari che hanno siglato le monete con 3 lettere; non ho verificato quali hanno siglato gli scudi della croce.1 punto
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1928 Regno d'Italia - 5 lire FALSO d'epoca in metallo chiaro argentato.1 punto
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Austria, 2 schilling 1928, centenario morte di Franz Schubert1 punto
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Dunque, il catalogo era quello della vendita 5 di NAC, del 25-02-1992, il lotto il 23. Ottima memoria @Arka! Noto che il conio di rovescio è sicuramente differente, la posizione della legenda non lascia dubbi. Il dritto mi ha dato qualche problema in più ma direi che sia il medesimo della moneta ex Campana ora in vendita da Roma Numismatics, almeno a giudicare dai ciuffetti che da sopra la fronte e fino all’orecchio partono dalla capigliatura per andare verso il volto anziché all’indietro. Infatti l’estensore del catalogo NAC identifica la moneta come proveniente dal medesimo accoppiamento di conii dell’esemplare Noe 499 e la definisce molto rara. L’esemplare in coservazione splendida veniva stimato 6500 franchi svizzeri.1 punto
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Grazie a te per le belle monete che posti e lo stimolo alla ricerca che ne consegue. Ho trovato un esemplare venduto da CNG asta 82 lotto 202 il 16-09-2009, ex Colin E. Pitchfork collection, definito raro e proveniente dagli stessi conii della moneta della discussione. https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=146658 Posto inoltre il dritto dell’esemplare HN 1537 al post 1, conservato a Londra da quasi duecento anni, proviene però da un conio differente rispetto all’esemplare ex Campana ed a quello CNG. @Arka appena riesco verifico il riferimento postato.1 punto
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Ormai ci ho preso gusto, la posto io. L'immagine si allega da "scegliere i file" in fondo al form di richiesta.1 punto
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Ricordo che proprio piccole differenze nell'iconografia permettono di differenziare i denari anonimi. Qui trovate un bel manuale, fatto dall'impareggiabile #Rapax:1 punto
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Grazie per il tuo interessamento @Xenon97 ! Il mio interesse è scaturito dal fatto di aver letto nell'Edictum de Pretiis Rerum Venalium di Diocleziano del 301 che il salario giornaliero di un pastore era fissato a 20 denari. Uno tra i salari più bassi, probabilmente pagato appunto in follis (se non sbaglio a quei tempi il follis era pari a 25 denari). Mi sono dunque ricordato di questa discussione sulla patina azzurrina "proveniente dalla Sardegna" nel vedere l'esemplare che ho postato... da qui ad immaginare che quel follis potesse rappresentare la paga di un pastore sardo del tempo il passaggio è stato breve! essendo io "tutto" sardo e collezionista di monete della storia della Sardegna puoi dunque immaginarti la curiosità mia!1 punto
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Buon giorno a tutti, volevo mostrare questa monetina... lo so è messa maluccio: ma considerando il poco tempo che ha regnato, io mi accontento. grazie per i vostri commenti.1 punto
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Ciao, non so se qualcuno ha postato questo link nei giorni precedenti https://www.gofundme.com/f/emergenza-covid-cesvi-per-bergamo?viewupdates=1&rcid=r01-158471358138-d7e00f27702f4661&utm_medium=email&utm_source=customer&utm_campaign=p_email%2B1137-update-supporters-v5b è una raccolta fondi (libera) per l'Ospedale di Bergamo per l'acquisto di materiali sanitari. Sono partiti con l'obiettivo 500.000€ , adesso sono a quasi 900.000 e puntano al milione. Tra coloro che la patrocinano, Cristina Parodi Buona giornata, in attesa del giornaliero "bollettino di guerra" ... Illyricum ?1 punto
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Buongiorno a tutti, partecipo anche io con il mio modesto 3 Grana, al quale sono molto affezionato anche perché ha sostituito il mio 3 grana smarrito durante innumerevoli traslochi. Saluti Alberto1 punto
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Buongiorno. La moneta dal diametro maggiore in mio possesso è un banale riconio del 4 Ducati austriaco (40 mm). Moneta molto sottile e relativamente leggera. Considero la più "grande" questa. In mano fa sentire la propria "presenza" e restituisce sempre una certa soddisfazione. (Riporto da altro topic) Perù 100 Soles 1963 Metallo: Oro .900 Peso: 46,80 grammi Diametro: 37 mm Dritto : Scudo del Perù Rovescio: Libertà seduta con scudo e colonna Tiratura: 7.342 Buon pomeriggio.1 punto
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Anche Alberto Campana, che non credo di aver letto nei post sopra, di base é o era biologo, anche se il suo contributo allo studio della numismatica greca e romana mi pare sia di valore indiscutibile. Credo che la numismatica accademica italiana stia vivendo una nuova primavera con studiosi piú o meno giovani e appassionati, ma negli anni passati il discorso era forse diverso.1 punto
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...e.con questo siamo al terzo utente di cui disconosci la conoscenza nel mondo reale. La cosa mi rimanda a citazioni bibliche ma non vorrei andare off-topic. ???? ciao Luca.1 punto
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