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  1. Arka

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/31/20 in tutte le aree

  1. Repubblica di Venezia Lodovico I (814-840) Denaro Argento D/ + H LVDOVVICVS IMP, Croce patente in cerchio di perline R/ +VEN // ECIAS in due righe Rif.: Zub-Luciani 2 Le prime monete della zecca di Venezia furono coniate a nome degli imperatori dell'occidente sccessori di Carlo Magno. Il primo nome che compare sulle monete veneziane è quello di Lodovico I in due varianti. La prima al rovescio ha la scritta VENECIAS MONETA, la seconda, qui illustrata, la scritta VENECIAS. Il peso teorico dato dal Papadopoli è di grammi 1,71, tuttavia la maggior parte degli esemplari variano tra 1,40 e 1,60 grammi. Il diametro è di 21 mm. Arka Diligite iustitiam
    6 punti
  2. Condivido il mio dieci tornesi preso da poco, spero di poterlo ritirare al più presto. Stesso conio di quella di Rocco. Saluti
    3 punti
  3. La testa femminile al diritto comunque identificata preferibilmente come Clementia (= Indulgenza), conforme alla volontà politica di Cesare di essere indulgente nei confronti dei vinti, bene memore del tragico clima instaurato dalla precedente dittatura di Silla, che represse molto ferocemente i suoi avversari. Amisano tuttavia non concorda (datando la moneta al 49, alla vigilia di una guerra fraatricida) e proponee Venere, Cerere o Pietas. La scelta di tipi "gallici" può forse sorprendere in una moneta commemorativa dopo la vittoria di Farsalo contro le forze pompeiane. In realtà con la scelta di un simile tipo, Cesare voleva propagandare anche la sua fama di geniale comandante militare, dimostrata non solo dopo la decennale campagna contro i Galli, ma anche in occasione di questa decisiva battaglia. Il denario fu coniato dalla zecca al seguito di Cesare a distanza di circa quattro anni dalla resa di Alesia (52) e dalla cattura dell'averno Vercingetorige. Negli anni contemporanei all'emissione, tra il 48-47, Cesare si era impegnato in una politica di pacificazione con gli altri principes galli, provvedendo a larghe concessioni della cittadinanza romana ai provinciali della Transalpina e permettendo addirittura ad alcuni Galli della Narbonese di entrare in Senato. Questa generosità nei confronti dei bracati galli non era affatto ben vista a Roma, ed era anzi motivo di motteggio per Cesare. Svetonio cita a proposito un libellus letto in senato, nel quale era scritto che: "Gallos Caesar in triumphum ducit, idem in curiam; Galli bracas deposuerunt, latum clavum sumpserunt" (Suet. Caes., 80). Anche l'ingente intromissione di soldati provinciali nell'esercito, come testimonia la formazione della legione V Alaudae composta da Galli della Transalpina, aveva contribuito a impensierire non poco l'opinione pubblica. Era quindi necessario rassicurare il nazionalismo romano e allo stesso tempo fomentare l'orgoglio autoctono dei cittadini. In questo senso la composizione figurativa scelta per il rovescio del denario si presta bene allo scopo: in alto spicca il trofeo di armi, colla corazza affiancata allo scudo e al carnyx, la caratteristica tromba gallica, segno della conquista sul campo, e in basso il prigioniero seminudo seduto, con le mani legate, incapace di opporsi alla sconfitta subita. Il prigioniero è stato a lungo identificato come Vercingetorige (Babelon e, dubitativamente, Belloni); sebbene sia Crawford che Sear ritengano questa identificazione improbabile, le caratteristiche fisiche chiaramente individuate, compresa la testa di insolite dimensioni, fanno ritenere che l'autore dell'intaglio stesse cercando di riprodurre il ritratto riconoscibile di una persona reale. Fu una moneta sì militare ma nel contempo carica di speranze per una rapida rappacificazione, vero e proprio manifesto della propaganda politica del futuro ditattore romano
    3 punti
  4. Buonasera ragazzi, Asta Varesi 42 CIVITAS NEAPOLIS Lotto 968 Ferdinando II 10 Tornesi 1853
    3 punti
  5. Repubblica di Venezia Berengario I (888-924) Denaro scodellato (888-915) Argento D/ + BERENCARIVS, croce patente accantonata da quattro globetti in cerchio di perline R/ + XTIANA RELIO, tempio con croce e quattro colonne Rif.: Zub-Luciani 5; ex collezione D'Este Dopo quello di Lodovico I vennero coniati a Venezia denari a nome di Lotario I (840-855) e un denaro anonimo con la leggenda XPE SALVA VENECIAS (855-880). Quello presentato qui è il denaro di Berengario I quando era re d'Italia. Il peso di questi denari è di 1,40 grammi circa e il diametro di 22 millimetri. Al dritto la croce presenta delle cuspidi alle estremità. Al rovescio le lettere della legenda sono ben leggibili, fatto che andrà a scemare con il tempo, a differenza del nome dell'imperatore che lo sarà sempre. Il largo bordo e la forte scodellatura sono tipici della zecca di Venezia. Nel catalogo d'asta Varesi dove fu venduta la collezione D'Este era classificata tra le monete di Milano. Una curiosità. Il primo a pensare nella seconda metà dell'ottocento di attribuire le monete con queste caratteristiche alla zecca di Venezia fu l'allora curatore del Museo Bottacin di Padova Carlo Kunz. Arka Diligite iustitiam
    3 punti
  6. Allora inizio io con i Nicolò Contarini! Doge eletto in piena epidemia!
    3 punti
  7. Ladies and gentlemen i 've got it La numismatica Pippo78 spa è felice di presentarvi un pezzo da 90 lode.(110 lode è troppo allora scrivo solo 90) Il 50 Lire 1954 in ottima conservazione(pagata 5 anni fa in asta a 20 euro + 5 raccomandata) La foto come molti avranno capito non è mia ma del venditore perciò se non volete vedere foto peggiori di questa che posto (non ve lo consiglio) mi costringete a prendere la moneta tra le mani per fare delle mie nuove foto(che molti sapranno non sono un granchè come fotografo) con il rischio di lasciarci quande mia impronta e rovinare il suo lustro. Quindi accontentatevi di questa (Lol)). Potrei sapere gentilmente sapere che cosa ne pensate di questa? Grazie a chi interverrà bye bye
    2 punti
  8. e qui due Sesini Viscontei, uno con i "globetti" e l'altro con i "trifogli"
    2 punti
  9. Buonasera @Rocco68 e buonasera a tutta la Sezione. Mi hai fatto venire voglia di rispolverare la mia moneta da 10 Tornesi del 1853. Non ha un pedigree blasonato come la tua, ricordo di averla comprata dal mio Amico Giovanni, bancarellaro all'ex mercatino di Formia, ma comunque si vede, la tua stà su un altro pianeta. Complimenti per la variante. Fatemi sapere se vi piace.
    2 punti
  10. Ti ringrazio per la disponibilità. E' tra i "desiderata" ma prima volevo la conferma della presenza di un lotto. Se non ci sarà nessuno che potrà aiutarmi attenderò che passi questo periodo e farò un salto a Napoli dove è presente in una biblioteca. Un abbraccio virtuale dalla ciociaria a tutti voi e che questo triste momento passi presto.
    2 punti
  11. Tombola! Complice la clausura, facendo uno scavo di magazzino, è tornato alla luce questo testo. Non so se sono ancora in tempo per esserti utile ma questo è quanto.. @giollo2 : Purtroppo la foto sul testo è quello che è ma almeno è una foto.
    2 punti
  12. REGNO DI SARDEGNA - CARLO FELICE - CENT. 25 ZECCA DI TORINO REGNO DI SARDEGNA - CARLO FELICE - CENT. 25 ZECCA DI GENOVA
    2 punti
  13. Questa è una bella domanda. In questa tipologia molte cose probabilmente erano scelte dall'incisore per motivi ornamentali, ma non escludo una scelta per motivi di controllo dell'emissione. Non avendo documentazione scritta difficilmente riusciremo a rispondere a questa domanda. Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  14. Hai ragione @skubydu, bisogna stimolare in questa rubrica , specie in questo periodo di quarantena. Molti gli assenti e come dici tu, aggiungono una reazione e non partecipano.......perché ?????? Magari spesso le discussioni finiscono con liti incomprensibili. Cosi molti utenti , leggono e non partecipano. Peccato, perché è sempre interessante leggere le opinioni degli altri, anche se non si condividono, ma almeno si rispettino e se poi uno ha argomenti validi ( sempre sul merito) è perché no !!
    2 punti
  15. Interessante! Il primo sopra è il 3 cavalli senza data passato da Artemide qualche tempo fa. E poi dato che si parla di 3 cavalli intrufolo nella discussione pure il cugino del 1804....ritratto di Ferdinando completamente diverso come in tutta la serie del 1804 e rovescio con croce più cicciotta! Un'altra moneta praticamente.
    2 punti
  16. Ciao, è una data particolare per te? è una piccola moneta da 5 grammi d'argento e su ebay la trovi a pochi euro, ma se la vuoi prendere da un venditore professionista potresti andare qui: Bolivar 1954
    2 punti
  17. Puoi anche lasciare i vassoi sulla scrivania .... in casa c'è sempre qualcuno, i ladri non circolano ....
    2 punti
  18. Opera d’arte di pittura veneziana risalente alla prima metà del Trecento, il trittico di Santa Chiara è composto da: – Una tavola centrale con 36 riquadri, di cui 34 raffigurano episodi della vita di Gesù e gli ultimi 2 la morte di Santa Chiara e le stimmate di San Francesco; – Due portelle laterali dove a sinistra appaiono i Santi Giovanni Battista e Giovanni Evangelista, San Giusto e San Sergio, San Lazzaro e Sant’Apollinare; a destra La Pietà e la Madonna della Misericordia, un Vescovo con un ramo d’ulivo, Santa Barbara, Santa Caterina e Santa Margherita. A trittico chiuso sono raffigurati sull’ala sinistra San Cristoforo e su quella destra San Sergio con l’alabarda di Trieste a conferma che l’opera venne eseguita per la città. Il dipinto apparteneva in origine al Monastero di San Cipriano. Nella seconda metà dell’Ottocento il prezioso trittico fu donato al dottor Lorenzutti, medico e letterato triestino che poi lo lasciò in eredità al Comune di Trieste per essere visibile al pubblico Nel riquadro rappresentante i santi Giusto e Servolo si può osservare il modellino del primo municipio di Trieste (a detta di molti studiosi) Un confronto con la moneta di Volrico sembra inevitabile, anche se bisogna sottolineare che in quest’opera si osserva la nuova torre, eretta nel 1295, dotata di campana, quindi posteriore alla moneta qui esposta, in cui la struttura è rappresentata ancora come si presentava alla metà del XIII secolo: un edificio con merlatura guelfa, costruito attorno al 1250, di stile romanico, con finestre a semicerchio a una sola apertura di luce. E il mio, ahimè modesto, esemplare Ex collezione Schaurek, ex collezione F. Savio... [emoji6]
    2 punti
  19. 2 punti
  20. 1929 Siam - Rama VII - 1 Satang del Thai 2472* (1929) - bronzo Per ottenere il corrispondente anno gregoriano bisogna sottrarre 543 all'anno buddhista in uso in Thailandia. Sulla moneta postata la data si trova sul fronte in semicerchio accanto al foro (gli ultimi 4 caratteri). ๒ ๔ ๗ ๒ 2 4 7 2 Attualmente il nostro 2020 corrisponde all'era buddhista tailandese 2563 ๒๕๖๓
    2 punti
  21. E oggi tocca a Nicolò Contarini, ci dovrebbe essere anche quello di Bassi22 mi sembra....
    1 punto
  22. Prova a vedere se gli somiglia. https://www.acsearch.info/search.html?id=6624264
    1 punto
  23. DE GREGE EPICURI Splendide emissioni, che si vedono al meglio...proprio nel nostro Catalogo! Dal vivo, credo di averne viste solo al British Museum, al Museo di Bruxelles (galletti) e, credo, a Palazzo Massimo, dove non ricordo bene che cosa sia esposto. Beh, anche in alcuni cataloghi, ma in B/N oppure in disegno. Quindi è piuttosto difficile esprimere pareri personali.
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  24. Avrei voluto metterti 5 mi piace
    1 punto
  25. Chiudo la discusssione, che per come è diventata non ha più nulla da dire. Poiché però ritengo giusto si possa continuare a discutere di questa cosa senza precedenti, che in un modo o nell'altro sta condizionando la vita di tutti noi, ne aprirò subito dopo un'altra, nella quale invito tutti a parlare SOLO di notizie inerenti il coronavirus. E' un'invito che rivolgo anche a me stesso, poiché anch'io, qui, mi sono lasciato andare a commenti che nulla c'entravano col tema della discussione. Derive a tale proposito, non saranno più tollerate. Sono certo di poter contare sulla collaborazione e sul buonsenso di tutti noi. petronius https://www.lamoneta.it/topic/186588-coronavirus-nuova-discussione/
    1 punto
  26. Le iscrizioni di controllo in lettere osche sembrano un po’ più articolate, pensavo a qualcosa di analogo a questa presa dal nostro catalogo, magari con l’aggiunta di un po’ di corrosione e un pizzico di fantasia.... Mi sembra strano che sebbene rara, sia conosciuta la moneta italica, sfuggita alla distruzione, mentre siano scomparsi tutti gki esemplari di quella di Silla.
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  27. Grazie ancora l'ho acquistata da lui!
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  28. BB+ no dai @miza, anche per me la tua può essere qSPL o se proprio vuoi essere cattivo BB/SPL. Saluti Marfir
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  29. Certo Gionny, ti ringrazio per il bravo, però sai se non metti un po’ di dubbi e non cerchi di muovere un po’ le discussioni, con domande, non si va avanti. Ci sono tanti sul forum che hanno abbandonato per varie ragioni, pertanto chi è ancora presente deve essere coinvolto e stimolato. Leggo troppo spesso scrivere che è tutto chiaro, che è tutto scontato, che si sapeva, che le monete sono falsi pacchiani ecc, però ci sono poche nuove discussioni e le persone si limitano a leggere e a non scrivere, e sono molto sorpreso della poca partecipazione in un momento come questo dove la gente è a casa ( e si annoia...), e se non aprivo la discussione io, anche di questa robaccia non se ne parlava. Che tutti vogliano la pappa pronta? Che forse non si ritengano all altezza? Che ci sia un po’ di paura? Mah.... anche questo io te L ho scritto senza polemica. Poi certo con tutto quello sta succedendo ora ( e va il mio affetto a tutti coloro che stanno male e che hanno paura), sta moneta non conta nulla.... ciao skuby
    1 punto
  30. E' una eccedenza di metallo, nessun segno zecca
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  31. Bellissima Arka, complimenti !
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  32. Come detto, del 2/3 di tallero esistono ben 4 tipologie. Quest'oggi andremo ad analizzarle una ad una. Ricordo, prima d'iniziare, che queste monete sono tutte accomunate dal fatto di essere state coniate a Clausthal e di pesare 13,08 gr d'argento 994 millesimi. La prima tipologia venne coniata ufficialmente nel 1808 e nel 1810 anche se, in realtà, di quest'ultima emissione non vi è alcuna traccia. Sinceramente, credo sia una delle monete esteticamente più brutte di tutta la monetazione westphaliana. Al dritto troviamo un ritratto del sovrano eseguito in modo particolarmente semplice, quasi stilizzato oserei dire. Personalmente, se non ci fosse scritto, farei fatica a capire che si tratta effettivamente di Girolamo Bonaparte... Tralasciando la bellezza estetica della fisionomia del volto, al dritto possiamo notare due piccole curiosità. Innanzitutto, come forse avrete notato, è la prima (ed unica) volta che troviamo Girolamo a capo scoperto. Difatti, in tutte le altre occasioni, lo abbiamo sempre visto portare una corona d'alloro. L'altra piccola curiosità riguarda la legenda. Anche qui abbiamo un'unicità: solo in questo caso potremo osservare la legenda “Napoleon Hieronymus”. Al rovescio, invece, troneggia a caratteri cubitali stile telefono Brondi il valore nominale 2/3, sotto al quale troviamo due legende. Quella interna riporta un “nebuloso”: N D Reichs fuss fein silber. Sostanzialmente significa che la moneta veniva battuta “a piede dell'Impero”. Ma a quale Impero si fa riferimento? All'ormai decaduto Sacro Romano Impero Germanico? A quale delle varie convenzioni esistenti ci si basa? Sono abbastanza certo che tale dicitura creasse confusione anche all'epoca. Difatti, come vedremo a breve, verrà sostituita dopo alcuni anni. La legenda esterna, invece, riporta il classico “Koenig von Westphalen F P” ma da destra a sinistra. Insomma, una moneta ricca di particolarità ? La seconda tipologia è identica in tutto e per tutto alla precedente, sennonché questa volta la legenda “Hieronymus Napoleon” è riportata dal verso giusto (ovvero da sinistra a destra). Un'altra differenza riguarda gli anni di coniazione: dal 1808 al 1810. La terza tipologia è, per certi versi, una vecchia conoscenza. Difatti si tratta della stessa moneta già vista in oro (il cosiddetto 6 ducati del 1811). Il salto di qualità rispetto alle due precedenti tipologie è notevole. Passiamo dal ritratto più brutto ad uno dei più curati e ben riusciti di tutta la monetazione westphaliana. Ovviamente, non mi dilungherò a ripetere concetti già trattati. Si consiglia, pertanto, di prendere visione della spiegazione relativa al 6 ducati in oro. Inutile dire che, in questo caso, cambia il metallo ed il peso, oltre che la rarità. Difatti, nonostante si tratti sempre di una moneta commemorativa coniata nel solo 1811, differentemente dalla versione in oro, quella in argento venne destinata alla libera circolazione. Alcuni studiosi della materia considerano il 6 ducati una prova in oro in preparazione della coniazione dei pezzi in argento da 2/3 di tallero. Personalmente, ritengo che si tratti semplicemente di due versioni in metalli diversi della stessa moneta. La quarta ed ultima tipologia, infine, venne coniata dal 1811 al 1813. Per nostra somma gioia, si scelse di mantenere lo stesso ritratto della terza tipologia, abbandonando per sempre l'obbrobrio delle precedenti due versioni. Il rovescio, invece, si mantiene pressoché inalterato. L'unico elemento a cambiare è la legenda interna, la quale diventa finalmente più chiara: N D leipzieger fuss fein silber. Adesso viene specificato senza lasciare più alcun dubbio che la zecca fa riferimento al metodo ponderale in uso a Lipsia. Perfetto! Anche oggi abbiamo finito. Mi rendo conto di essere andato forse un po' di fretta ma volevo assolutamente terminare i 2/3 di tallero. Mi sembra, comunque, di aver detto tutto. Qualora voleste degli approfondimenti o chiarimenti, basta chiedere
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  33. Caro @El Chupacabra ti ringrazio molto per le tue parole. Devo dire che quando la presi anni fa la classificai qSPL, proprio perché come scritto nel mio precedente post in mano è molto più bella. Ma con il tempo il mio occhio è diventato più critico sulla conservazione delle monete(ma non infallibile), per questo ho leggermente abbassato il grado di conservazione a BB+. C'è comunque sempre da imparare dai più esperti e la sigla sul cartellino la posso sempre sostituire Ho finito i mi piace... Molto belle le monete di @pippo78 e @Marfir saluti a tutti
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  34. Una moneta americana in base all'avatar potrebbe essere questa (rielaborazione al bulino di un 5 indian cent)
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  35. al numero 123. della sezione Basso impero - Constantino - puoi confrontare la tua moneta con le emissioni https://www.tesorillo.com/roma/bajo_imperio_frame.htm
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  36. Bella moneta. Noto che anche la tua (come la mia) presenta una depressione nella parte inferiore dell'8 della data dovuta ad un riempimento del conio:
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  37. Ciao! Ricordo la discussione della quale allego di seguito il link; non è specifica del periodo (vedo se trovo qualche informazione nuova) ma abbraccia un periodo abbastanza lungo dal 1400 al 1700. Va tenuto conto della peste che, sicuramente, avrà fatto schizzare i prezzi delle derrate e non solo. https://www.lamoneta.it/topic/62066-potere-dacquisto-del-soldo-da-12-bagattini/ saluti luciano
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  38. Ciao @scalptor, ti allego una foto affinché sia facile osservare che non è stata eliminata la linea dell'esergo, poiché pur essendo lo stesso conio . ..........Semplicemente è bastato aggiungere alcuni dettagli che (sono parecchi), sul dritto il tridente dietro il collo, sul rovescio, hanno ingrossato il delfino, allungando ed ingrossando le zampe posteriore , lieve ritocco sul membro del toro e creato una linea , (esergo). Tutto per fare una nuova emissione ........... Di Falsi Pacchiani, per niente pericolosi, ma fastidiosi.
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  39. Mezzo denaro di Asti (secolo XV). Half densro of Asti ( XV century)
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  40. Perchè per te "ciao" non basta? Sei un tipo esigente?
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  41. Ti ringrazio! Cercherò di continuare a fare del mio meglio ? Vedo con piacere che piano piano la discussione sta continuando ad attirare nuovi utenti. Non nascondo la soddisfazione per aver creato qualcosa di così gradito. Come detto in altre occasioni, non immaginavo minimamente un tale successo di pubblico. Grazie a tutti!
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  42. Arrivato insieme alla Pubblica, Sempre del 1791....questo 9 Cavalli (quello in basso).... Differente nel conio dagli altri due che avevo.
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  43. Ringrazio @ZuoloNomisma per le parole di incoraggiamento. È da un po' che pensavo a come impostare una discussione che potesse essere interessante e al tempo stesso di aiuto per i collezionisti che sono alle prime armi in questo settore. Speriamo di continuare così... Arka Diligite iustitiam
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  44. 5 - La prima (ed unica) serie regolare di James Brooke. Come avrete capito, il buon James Brooke risulta fondamentale ai fini della nostra narrazione non soltanto per quanto concerne l'aspetto storico ma anche per quello numismatico. Difatti, oltre al particolare pezzo da 1 keping, commemorativo dell'ascesa al trono, di cui abbiamo già parlato, a lui dobbiamo anche la prima serie regolare emessa a Sarawak. Come evidenziato nelle immagini poc'anzi postate da @Alberto Varesi, nel 1863 furono emessi i tagli da 1/4 cent, 1/2 cent e da un cent in rame. Nello stesso anno, il Rajah, era infatti tornato in Inghilterra per importanti motivi: in quella occasione vi fu il riconoscimento ufficiale dell'indipendenza di Sarawak da parte della Gran Bretagna (che seguiva l'esempio di numerosi altri stati) e la Regina Vittoria nominò Brooke cavaliere (o meglio sir). Oltre ciò, il nostro James, colse l'occasione per ordinare la prima serie ufficiale di monete in rame dalla nota officina Ralph Heaton & Sons di Birmingham (che coniò monete anche per il neonato Regno d'Italia, al tempo di Vittorio Emanuele II). I conii furono curati da Joseph Moore, che in seguito si occupò anche delle prime monete emesse da Charles Brooke. Le monete presentano tutte lo stesso disegno, in particolare: D : Testa volta a sinistra del sovrano, con intorno la dicitura "J. Brooke Rajah"; R : Corona di alloro con al centro il valore, in alto l'indicazione dell'autorità emittente ed in basso la data; Tutti i tagli furono emessi esclusivamente nel 1863, costituiscono quindi una tipologia a sè stante e sono piuttosto rari, anche se non introvabili come il Keping. Mi piacerebbe chiudere questo capitolo con una immagine del grande Adolfo Celi, tratta dal primo sceneggiato di Sandokan, ove il rimpianto attore interpretava proprio il "cattivo" James Brooke. Va detto che la somiglianza con il personaggio storico era notevole.
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  45. Pare che gli ultimi 2 carraresi e soprattutto il senior fossero assai superbi e ricchi di orgoglio nel dimostrare al resto della penisola e oltralpe il prestigio e potere militare ed economico della loro famiglia. Credo che in circa 50 anni di governo di Padova le loro emissioni monetarie siano state infinitamente più abbondanti di quanto emesso da Jacopo Il in soli 5 anni. Eppure i denari di quest'ultimo sono ancora oggi abbondanti, tutta la monetazione degli ultimi 2 signori denari piccoli esclusi si vede sul mercato commerciale numismatico in quantità assai scarsa e di conseguenza risulta abbastanza raro. Mi risulta un po' dubbioso il ritenere che Francesco senior e junior non siano stati anche oggetto di una sorta di ridimensionamento e distruzione d'immagine dopo aver tanto lottato e cercato di danneggiare la Serenissima e che ovviamente questo si sia materializzato anche nel ritirare e cancellare la loro memoria nelle monete non solo perché di metallo svalutato rispetto al predecessore Jacopo Il. Oltretutto egli governo' la città proprio negli anni della pesta nera.
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  46. 1 punto
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  48. Salve, do' il mio contributo alla discussione col 4 cavalli del 1791, moneta poco usurata , ma purtroppo ha delle brutte incrostazioni, posso fare qualcosa per pulirle?Grazie. Saluti
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  49. Grazie mille del complimento, diciamo che sono un ragazzo un po' anomalo, non voglio generalizzare su questo argomento (intendo che c'è sicuramente qualcun'altro come me), però al contrario di molti miei coetanei mi piace moltissimo leggere e scrivere e non mi piace seguire la "massa" e attenzione, con questo non intendo dire che voglio distinguermi o cose simili, significa semplicemente che l'ignoranza è una brutta cosa ed esserne schiavo lo è ancora di più, quindi cerco di tenere le distanze. Gabriele
    1 punto
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