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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/05/20 in tutte le aree

  1. Scusa, ma è un'affermazione senza senso. Il valore di una moneta non è stabilito a tavolino, unico modo per cui si potrebbero standardizzare certi parametri. Ma evolve in modo del tutto autonomo per ciascuna moneta, perché, come detto, coinvolge tantissimi parametri (alcuni più importanti di altri), parametri che oltretutto evolvono e cambiano in continuazione nel tempo. Se poi nelle analisi che si tenta di fare si coinvolgono solo una parte dei parametri utili, ecco che si fa solo una gran confusione. Nell'esempio da te citato (Vaticano/Monaco) ad esempio dimentichi che esistono evidenti differenze tra le due emissioni: Vaticano è un 2€ ordinario, emesso in divisionale con gli altri 7 tagli, che esiste proof ma anche in versione normale, e che non è stato emesso solo nel 2002 ma pure nei tre anni successivi. Ecco che chi cerca un 2€ con l'effige di questo papa ha ormai solo l'imbarazzo della scelta. Non per niente la serie in questione nel 2002 aveva raggiunto valori di mercato altissimi (prossimi ai 2000€), valori crollati poi nel tempo. Il 2€ monegasco è tutta un'altra cosa, perché non esiste in qualità di normale FDC (e quindi anche chi non apprezza il proof, ossia gran parte dei collezionisti, è praticamente obbligato a ricercarlo), è un commemorativo (tipologia che ha richiesta ben più alta dei 2€ ordinari), e quei 20mila esemplari sono gli unici esistenti. Se a questo aggiungiamo che è stato oggetto di distribuzione fortemente limitata a pochi soggetti che hanno poi fatto il bello e cattivo tempo sul mercato il quadro è completo. In definitiva, voler trovare regole univoche per capire i valori commerciali delle monete è un esercizio pretestuoso ed inutile. I parametri sono troppi da combinare tra loro, e solo l'esperienza può fare capire perché una moneta è maggiormente quotata rispetto ad un'altra. Il mercato bisogna viverlo nel momento, e solo così determinate dinamiche possono essere comprese, non c'è alcun ragionamento in tal senso che possa essere stabilito a tavolino!
    5 punti
  2. Posto anch'io il mio piccolo contributo alla discussione che sta crescendo benissimo. Soldino Marin Falier (1354-1355) Peso gr. 0, 55. Massaro S Scusate la foto me non posso farne di meglio. La foto non rende l'idea della qualità purtroppo.
    4 punti
  3. zecca di Verona Grosso da 20 denari piccoli ( a partire dagli anni trenta del XIII sec. fino al 1280 ) rif. C.N.V vr 28
    4 punti
  4. Rocco, non prendertela se ti anticipo? Questa è la pagina nella quale la moglie di Giovanni Bovi spiega la passione del marito; peccato che né qui né nelle tavole è indicato il materiale, oltre al gesso, utilizzato per i calchi
    3 punti
  5. Per quello che posso vedere dalle foto a mio parere la moneta è autentica, e i problemi di evanescenza evidenziati compatibili con usura e pulizia. Poi potrei sbagliarmi, il regno non è il mio principale interesse seppure io abbia queste monete in collezione da diversi anni, ma visti i pareri a favore dell'autenticità di altri utenti sicuramente più autorevoli di me concorderai che questa tua affermazione è quantomeno azzardata, perché vera o falsa che sia di certo questa non è affatto la solita "brutta patacca da bancarella probabilmente in alpacca" che compare regolarmente nella sezione identificazioni e che si riconosce da un chilometro di distanza. Se anche questo fosse un falso sarebbe quantomeno ben fatto, e dall'aspetto direi probabilmente anche in argento.
    3 punti
  6. DE GREGE EPICURI A Cargnacco (Udine) esiste il Tempio del Soldato Ignoto, in rapporto con la Campagna di Russia del 1942. Nel 1992, a cura della Sezione Friulana dell'UNIRR (Unione Nazionale Italiana Reduci di Russia) è stata coniata questa medaglia. Il mio esemplare è in metallo bianco, pesa 25,3 g. e misura 35 mm.
    2 punti
  7. Salve a tutti, E' tanto che non faccio un post sul forum, mi dedico a leggere perlopiù, visto che ho più da imparare che da insegnare. Con questo spirito apro questo post, proprio perchè ho bisogno di qualcuno che mi aiuti a capirne di più. Finito il prologo partiamo con la medaglia di oggi, che come da titolo è una medaglia Premio, battuta durante il periodo di dominazione Murattiana. Come molti sanno grazie agli studi presentati in merito esistono dei riconi parigini postumi di sudetta medaglia: - Una delle grosse difformità sussiste nel fatto che la medaglia originale presenta degli esuberi di metallo dovuti a rotture del conio, mentre i riconi non presentano questa caratteristica; - Differenze nella decorazione e nello stile del tripode; Arrivati a questo punto dobbiamo convenire che l'esemplare presentato sia più vicino alla corrente Napoletana che a quella Parigina, ma, c'è sicuramente un ma, forse tanti tra di voi (come sto facendo io) staranno pensando "ehi, ma questa medaglia non mi sembra coniata, mi sembra pressofusa! ?" ...l'esemplare presenta una diffusa porosità e dei dettagli per certi versi troppo grossolani, ma anche le medaglie fuse (allego tre immagini) non presentano gli esuberi di metallo, allora, se non è un riconio parigino, non è un originale, non è una presso-fusione di quelle note, cos'è? Il peso è di circa 34-35 grammi. Come avrete notato mi sono documentato un pochettino, e mi farebbe tanto piacere sentire dei pareri articolati e non dei giudizi sommari, sarebbe bello addure qualche giustificazione alle proprie tesi in modo da imparare qualcosa di nuovo e classificare questa medaglia in modo quanto più possibile scientifico. Grazie per essere arrivati sin qui e buona domenica a tutti
    2 punti
  8. @demonetis scusami ricordavo male, lo avevo letto nel primo volume del Catalogo della collezione nella "storia della Collezione" La medaglia di @UmbertoI non è una copia fatta dal Dott Bovi... ma mi piace pensarlo. ? Non lo sapremo mai
    2 punti
  9. E' quello che ipotizzavo anche io nel post #13 quindi stiamo concludendo che con una medaglia originale si sono ricavate delle matrici e usate per pressofusioni ? Almeno abbiamo risolto il mistero, grazie ragazzi
    2 punti
  10. Da queste nuove foto del taglio, credo sia stata ottenuta per fusione da stampi di un originale.
    2 punti
  11. Allora intanto ringrazio tutti quelli che sono intervenuti! grazie del vostro tempo e per le vostre valide disamine, provo a rispondere a tutti con ordine: Ciao Alberto, puoi essere più preciso? è difficile ci siano delle iniziali perchè questa medaglia è non attribuita a nessun incisore proprio per l'assenza di firme, indicaci il particolare che ha catturato la tua attenzione, nel frattempo grazie Buonasera Luca e grazie anche a te per essere intervenuto, non ho avuto modo di vedere la medaglia de visu (è nelle mani di mio fratello) che possa essere una coniazione postuma lo escludo perchè la cosa che ci fa titubare più di tutte è l'aspetto butterato, se fosse stata coniata si presenterebbe in maniera diversa, a meno che non abbia subito qualche processo di danneggiamento tramite uso di acidi. Per quanto riguarda la frattura essa come fa notare il grande Rocco ha vari stadi di avanzamento quindi può presentarsi più o meno ampia, se era questo l'aspetto a cui facevi riferimento. Tutto ciò detto, propenderei più per una pressofusione moderna a scopo di truffa. Ovviamente caro Rocco sei sempre oltre le aspettative, ti faccio i complimenti per la tua ex medaglia veramente un bellissimo esemplare, niente a che vedere con il nostro ! Ti ringrazio anche per tutte le ricerche che hai fatto, per quanto riguarda il peso è tra i 34 e i 35 grammi, mentre per quanto riguarda gli assi ti faccio sapere appena mio fratello mi risponde ? Per il taglio effettivamente è molto strano... ma non ci sembrano due lamine incollate
    2 punti
  12. A proposito dei dazi mi è venuto in mente un episodio carino. Nel 1431 il Sultano dell'Egitto pensò bene di aumentare tutti i dazi per le merci. I Veneziani per un anno non comprarono nulla dall'Egitto e nel 1433 tutti i dazi tornarono al livello precedente... Questo per dire come erano i Veneziani nel medioevo... Tosti. Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  13. @Poemenius, prova a guardare qui
    2 punti
  14. Ciao @UmbertoI, ho avuto questa bella medaglia del 1811 di Murat.... Purtroppo mi son rimaste solo le foto. Anche il mio esemplare riportava la lesione del conio al rovescio. Riporto quanto scritto dal Siciliano: " Questa Medaglia fu istituita come premio per una Fiera Campionaria annuale che si tenne a Napoli dal 1809 al 1813; È probabile che solo 50 Medaglie d'argento furono consegnate come Premio agli espositori. Gli esemplari di bronzo vennero distribuiti solo a titolo d'incoraggiamento. " Ho fatto una piccola ricerca sul Catalogo d'asta della Christie's del 30 Aprile 1992 Una esemplare in argento ( lotto 84) di grande rarità, e il lotto successivo : un esemplare in bronzo, Nessun riferimento al peso. L'esemplare in bronzo ha un leggero accenno di lesione in quel punto. Altra ricerca sul Varesi UTRIUSQUE SICILIAE, 18 Aprile 2007 parte seconda, Le Medaglie. Lotto 147, Medaglia in argento con appiccagnolo, In nota veniva riportato che secondo il Siciliano e il Ratto, di questo esemplare ne vennero coniati solo 9 esemplari e altri 52 senza appiccagnolo, sempre in argento. Peso 48,8 grammi, diametro 43,5 mm Qui la lesione è all'inizio. Le foto della mia ex Medaglia
    2 punti
  15. sono due discussioni che stanno avvenendo in contemporanea. Diciamo che una completa l'altra, anche perchè molte monete erano accettate o imitate in tutta l'area. Ci voleva una discussione cosi. Bravo Artur
    2 punti
  16. Spero che sia anche educativo da un punto di vista sanitario: una valutazione più corretta di quanti accessi al PS potrebbero essere evitati, quante visite ed esami potrebbero essere effettuati in tempestiche molto più lunghe.... E parlo da un punto di vista sia del prescrittore che dell'utente: evitare accertamenti inutli che intasano laboratori e radiologia ed evitare di pretendere che il proprio medico di famiglia prescriva il controllo del colesterolo ogni 2 mesi.
    2 punti
  17. Buongiorno e buona domenica a tutti, posto il mio grano, taglio rigato obliquo.
    2 punti
  18. Patriarcato di Aquileia Ottobono de' Razzi (1302-1315) Denaro (1312-1315) Argento Peso: 1,05 g Diametro: 21 mm D/ (rosetta) OTOBO - NVS (globetto) PA (globetto), il Patriarca seduto sul faldistorio con pastorale e libro con stella R/ (globetto) A - QVILE - GENSI - S, scudo partito con aquila nella parte superiore e stemma del Patriarca in quella inferiore Rif.: Passera-Zub 151; CNI VI, 5; Bernardi 35 Questa è la seconda emissione di Ottobono. Al dritto c'è la consueta rappresentazione del Patriarca. Al rovescio uno scudo partito accantonato dalla legenda. La cesura della legenda del rovescio può essere un globetto, come in questo caso, una croce o una stella. Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  19. Una moneta @Hyperion estremamente rara (forse solo 2 esemplari noti) dal V sec. A.C. in Cipro. Se rapportata agli alberi che sta abbattendo, la figura nuda al centro del campo del diritto, forse un dio, si potrebbe a buona ragione definire "titanica" .
    2 punti
  20. Medaglia N° 12 anno di emissione 1978 Lato A - ERA VALIENTE Y LE TRIBUTARON TODOS LOS PUEBLOS Lato B - QUICAB . COMO EL RAYO QUE DA EN LA PIEDRA
    2 punti
  21. 6 - Il secondo Rajah, Charles Johnson Brooke: Non certo dotato del carisma naturale e del fascino da avventuriero dello zio, nondimeno Charles Brooke fu quello che si può definire un ottimo amministratore, egli infatti, durante il suo lungo regno (1868-1917), riuscì a stabilizzare l'intera regione ed a portare il regno di Sarawak alla massima estensione territoriale. Continuò nell'attività di contrasto contro la schiavitù, la pirateria ed i cacciatori di teste che proliferavano nell'area e contestualmente si adoperò per promuovere i commerci e le infrastrutture pubbliche, specie nella capitale Kuching, contribuendo ad una rapida crescita dell'economia locale. Charles, nel 1870, edificò a Kuching anche il palazzo reale, denominato Astana, come dono di nozze per la moglie Margaret Alice Lili de Windt, che ebbe anch'essa un ruolo importante nel nuovo regno, componendone persino l'inno nazionale - "Gone Forth Beyond the Sea" - nel 1872. Il nuovo Rajah era un convinto sostenitore della necessità di avere un maggiore sostegno dalla Gran Bretagna e, come avevamo anticipato, nel 1888 ottenne il protettorato britannico, dopo che analoghe richieste, nel 1869 e nel 1879, erano state rifiutate. In questo modo, la Gran Bretagna, oltre a coadiuvarne la politica estera, si sarebbe occupata anche della protezione militare di Sarawak, unitamente ai Rangers, già istituiti nel 1862 durante il regno dello zio James. Nel 1905, Sarawak, inglobando dei nuovi territori dal Brunei, raggiunse la sua massima estensione territoriale, più che raddoppiando i territori originari. (Charles Johnson Brooke, secondo Rajah di Sarawak) (Veduta frontale del Palazzo Reale di Kuching, denominato Astana)
    2 punti
  22. Le monete sono molto belle, ma più che delle emissioni in edizione limitata per collezionisti sembrano delle idee creative per fare cassa. Aggiungo anche che il Canada è stata la prima nazione ad emettere una moneta colorata per la circolazione ordinaria (l'esemplare della foto è stato reperito in circolazione)
    2 punti
  23. Stando a Jacques Le Goff in "Lo sterco del diavolo; il denaro nel Medioevo", deriva dal risentimento nei confronti degli ebrei nel periodo del medioevo in cui ai cristiani era vietato fare prestiti ad interesse, in quanto all'epoca ritenuti forme di sfruttamento dei bisognosi, mentre gli ebrei non avevano nessun divieto simile. Probabilmente è proprio da lì che deriva il mito degli ebrei strozzini tanto caro a comunnazisti e ultranazionalisti vari.
    2 punti
  24. Buongiorno a tutti, volevo farvi gli Auguri di Buona domenica delle Palme a modo mio, all' Aspirante Numismatico direi. Abbiamo sempre usato il ramo d'ulivo come simbolo di questa giornata, se non ricordo male la colomba che si alza in volo dall 'Arka di Noè in ricognizione dopo essere tornata la calma passato il diluvio universale, ritorna tenendo con il becco un ramoscello d' ulivo. Ecco io non ho al momento una moneta di questo tipo, ma ho un 10 Lire 1950 con il Ramo d'ulivo al rovescio e un Bellissimo Cavallo Alato (Pegaso) che ben rappresenta l'alzarsi in volo e alla ricerca della terra ferma, portandoci il ramo d'ulivo dopo che il Diluvio (oggi per noi il Covid19) sia passato. Ecco il mio Augurio è che si ritorni tutti alla Terra Ferma, alla nostra quotidianità, alla nostra vita di prima, fatta di grandi e piccole cose. Buona salute a tutti. Alberto Ps. Ho scritto tutto di getto, mi perdonerete per gli errori e il fuori OT.
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  25. Grazie @nikita_...bella moneta con ancora degli ottimi rilievi, basta osservare i capelli del sovrano al diritto...vi segnalo che non è affatto semplice trovare questi pezzi in buona conservazione..?
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  26. Come antichi dei pre-olimpici @Hyperion i titani effettivamente non hanno avuto grande visibilità nell'iconografia numismatica, spesso incentrata sulle divinità protettrici o eponime delle polis . Sulla monetazione greca, poi, con un poco di eccezioni in quella ellenistica, le raffigurazioni sono povere di nomi o leggende, per cui l'identificazione delle figure secondarie e non solo, è spesso lasciata ad eventuali accessori alla figura stessa . Nel caso che Ti ho proposto, la moneta è anepigrafe ed agli osservatori altro non rimane che ragionare sull'eventuale identità di quel gigante 'boscaiolo' . una buona serata
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  27. Ricordo di aver letto uno scritto della Signora Luisa Mastroianni Bovi in cui raccontava che il marito si cimentava nel riprodurre copie tramite calchi delle Medaglie per gli Amici, ... E che alcune erano quasi perfette.... Chissà forse la tua è una copia realizzata proprio da lui. ? Ricordi che tempo fa avevo mostrato il libro del Siciliano sulle medaglie dei Napoleonidi con la dedica dello stesso autore al dottor Bovi, ringraziandolo per i calchi più belli delle sue Medaglie?
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  28. Questo bronzo provinciale di Gallieno è un esempio di coesistenza di quattro patine caratteristiche del rame sulla stessa moneta. Sebastopolis-Heracleopolis, Pontus, Gallienus Σεβαστόπολις-Ηρακλεόπολις Πόντος Γαλλιηνός Lungo l’asse verticale del diritto si notano dall’alto in basso i colori della malachite, della tenorite, della cuprite e dell’azzurrite. Anche sul mitologico rovescio che raffigura la terza fatica di Eracle si notano qua e là zone di questi colori.
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  29. Eccolo! Nuovo esemplare! Che ha raggiunto in asta la quotazione di 10,45€, provenienza Spagna. PESO : 3,74 GRAMOS MEDIDA : 21,41 MM MONEDA COLECCIÓN. C540 SIN CERTIFICADO DE AUTENTICIDAD Che poi... "nuovo esemplare"... è il fratello di altri già passati sul web e nella seguente discussione. Ciao Illyricum
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  30. La classica testa elmata di Roma rappresenta il soggetto di dritto per eccellenza della monetazione romana repubblicana, stilisticamente magnifica in certi casi o, all'opposto, resa sul tondello con fattezze che, in certi casi, rimandano più al Guernica di Picasso piuttosto che all'arte classica. Questa particolare fase è quella che il Grueber identifica con la “serie 2” del periodo VII della zecca di Roma (102-92 a.C. secondo il BMCRR). La serie comprende otto tipologie di denari (varianti escluse): 99-95 a.C. L. Postumius Albinus (BMCRR 1129-32) http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G112/1 L. Opimius (BMCRR 1133-35) http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G275/1 M. Opimius (BMCRR 1137-39) http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G276/1 Sex. Iulius Caesar (BMCRR 1140-42) http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G239/1 Q. Marcius Philippus (BMCRR 1143-44) http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G260/1 94 a.C. M. Caecilius Metellus (BMCRR 1145-47) http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G173/1 Q. Fabius Maximus (BMCRR 1157-58) http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G52/2 C. Servilius [Vata] (BMCRR 1166-70) http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G303/1 Sempre secondo il Grueber le prime quattro di queste emissioni sono accomunate oltre che dallo stile del dritto anche da un simbolo dietro la testa di Roma (apex per Postumius Albinus, corona per L. Opimius, tripode per M. Opimius, ancora per Iulius Caesar). Il denario di Marcius Philippus invece non presenta simboli dietro la testa ma medesimo stile di Roma, viene poi giustamente segnalato un dettaglio, rappresentato dalla presenza di una stella sul paranuca dell'elmo. Le tre rimanenti infine presentano medesimo stile di dritto e presenza della stella sul paranuca, ma rovesci differenti che “rompono” il tipo più tradizionale di divinità in biga o quadriga. Secondo il Grueber i tre magistrati C. Caecilius Metellus, Q. Fabius Maximus e C. Servilius sarebbero i tre membri del medesimo collegio di tresviri, probabilmente intorno all'anno 94. Vediamo ora la ricostruzione del Crawford: 131 a.C. L. Postumius Albinus (Cr. 252/1) L. Opimius (Cr. 253/1) M. Opimius (Cr. 254/1) 129 a.C. Sex. Iulius Caesar (Cr. 258/1) Q. Marcius Philippus (Cr. 259/1) 127 a.C. M. Caecilius Metellus (Cr. 263/1) C. Servilius Vata (Cr. 264/1) Q. Fabius Maximus (Cr. 265/1) Nella ricostruzione del Crawford lo stile, che oggettivamente è inconfondibile, appare sui denari ad anni alterni. Le emissioni del 130 a.C. ad esempio (la 255-256-257/1) presentano uno stile diverso, non certo tra i più raffinati, ma ben distinguibile da quello con Roma dal capo allungato e fattezze mascoline. Ma c'è di più, in questo periodo ha indubbiamente operato un incisore (o più di uno della “medesima scuola”) che è riuscito a toccare livelli così bassi di stile da essere riuscito a creare un qualcosa comunque in grado di emergere e risultare quindi, a mio parere, molto molto affascinante... il bello del brutto. La mano di questo "Picasso romano" è rintracciabile in molti conii di quei denari che il Grueber include nelle serie 2, VII... ma forse non solo. Penso possa essere interessante provare ad approfondire un po' la questione, sia in termini di ricostruzioni delle sequenze che di considerazioni propriamente stilistiche.
    1 punto
  31. Personalmente non mi convince, un denario era un denario, e i magistrati più che di distinguere un’emissione dall’altra da un certo punto in poi sentirono l’esigenza di celebrare la propria Gens, i propri antenati e promuovere così, indirettamente, sè stessi.
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  32. E proprio di Charles Brook inserisco l'immagine della mia unica monetina che posseggo del Sarawak. ONE CENT 1887
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  33. Confermo. Queste sono le mie due riproduzioni
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  34. Ma chi è l'autore delle monete classificate nella serie RRC 437? Qui si intrecciano le teorie. Per Babelon, un Gaio, figlio del console, è autore dei denarî Cr. 318/1 e 437/1, suo figlio Gaio, nipote del console, di Cr. 437/2 e 3. Per Crawford e Belloni, il console è l’autore del denario Cr. 318/1 mentre suo figlio, da identificare con il questore, è quello della serie Cr. 437, datata al 51, quando si preparava per le elezioni alla questura. I titoli di imperator e decemvir sacris faciundis (cui si riferisce la sigla A. X) andrebbero attribuiti al console. Per Grueber i titoli delle legende sono riferiti ai due figli del console: Gaio doveva essere imperator ed augure; Lucio invece settemviro epulone (VII VR EPVL, si legge sulle monete con la scena del lectisternium). Il monetario di Cr. 318 non sarebbe il console, bensì Gaio suo figlio; il monetario della serie Cr. 437 sarebbe invece il questore del 50, anch’egli a nome Gaio, ma figlio di Lucio (per cui il console gli era nonno, l’altro monetario gli era zio) Per Harlan, il console è autore del denario Cr. 318/1 e suo nipote (figlio di suo figlio Lucio) Gaio, da identificare nel questore, quello della serie Cr. 437, datata al 51, quando quegli si preparava per le elezioni alla questura. Il titolo di augure (e di conseguenza quello di imperator) andrebbe attribuito al console, essendo decemvir sacris faciundis (A. X); infatti si tratta del collegio incaricato della tenuta dei libri sibillini, che nel frattembo Silla aveva incrementato a 15 membri. Il settemviro epulone intento a preparare il lictisternio sarebbe invece Lucio, figlio del console e padre del questore.
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  35. Continuo col 9 cavalli, taglio treccia.
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  36. Tessera, manca S C al rovescio. come iconografia, dovrei capire perché un quadrante dovrebbe riportare la rovescio la legenda ROMA, è insolito per le emissione con la testa di Minerva. Hai provato a vedere sul rostovtzeff? edit: Alain mi sono dimenticato, prova a vedere tra le repubblicane, la legenda ROMA trova più affinità anche con il diritto.
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  37. Un saluto a tutti i Cartamonetai in questo caso Volevo porvi la questione riguardo questa banconota facente parte della mia collezione, che modestamente a mio avviso versa in condizioni MB/BB - BB La data è quella del 8 Settembre 1926 ed ha il contrassegno Fascio, quando invece dovrebbe averlo Decreto. Qualcuno di voi ne sa qualcosa in merito, sia numismaticamente che storicamente riguardo questo "errore di stampa" dei contrassegni?? Vi ringrazio Stefano.
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  38. Ciao, somiglia moltissimo ai Larin delle Maldive, dato il peso magari sarà una frazione. Scorri questa lista e vedi se trovi qualcosa. Larin - Maldive
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  39. "lui" è Constantino e al R/ c'è VICTORIAELAETAEPRINCPER. - l
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  40. Esprimo un parere personale. Secondo me stanno comunque lavorando attraverso smart-working, svolgendo le mansioni che riescono a fare per via telematica da casa (non ne ho la certezza assoluta, è solo un'ipotesi). Già sono in pochi in UFN e per questo i tempi sono già di per sé dilatatissimi. Con questo coronavirus, a causa della chiusura degli uffici e dello stop alle spedizioni come ben sappiamo i tempi saranno ben più dilatati degli anni normali. Anche a me è capitato gli anni scorsi di non ricevere mail in cui mi informavano che avevano prelevato o che avevano ricevuto gli ordini. Già il fatto, tuttavia, di vedere che avevano prelevato i soldi era un segno che qualcosa si stava muovendo e che prima o poi avrei sentito il postino citofonarmi. Ho sempre confidato nella professionalità degli impiegati di UFN, senza mai mandare mail per chiedere info varie sugli ordini e non ho MAI avuto nessun problema (ovvero prima o poi mi è sempre arrivato tutto). Questo, in soldoni, per dire: evitiamo di mandargli mail per chiedere a che punto sono pagamenti, se hanno ricevuto ordini, eccetera. Confidiamo, come dicevo sopra, nella loro professionalità e non complichiamogli ulteriormente la vita in questo periodo "anomalo" con ulteriore lavoro attraverso l'invio da parte nostra di mail, che reputo inutili, alle quali prima o poi dovranno rispondere (perdendo tempo, ripeto sono già in pochi)
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  41. Buongiorno e buona domenica delle Palme a tutti. Posto mio ultimo pezzo dell'89. 4 Cavalli 1789 Magliocca 338 Saluti Alberto
    1 punto
  42. Ciao Savoiardo Ringrazio per l'identificazione, sempre gentilissimo e disponibile, grazie. Domini
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  43. Propendo per RIC VII Rome 354 (R wreath Q in esergo) https://www.acsearch.info/search.html?id=3982079 [email protected]
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  44. Buon pomeriggio. Posso risponderti e spiegarti. Ma di nuovo ci sarà uno scandalo. Non tutti qui amano la verità.
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  45. Il Team dell’Accademia ha inviato per e-mail il collegamento a una pagina Web che riunisce e mette a disposizione alcuni articoli di ricerca chiave sul nuovo coronavirus e sulla malattia COVID-19. https://www.academia.edu/coronavirus-covid-19/papers
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  46. Buon giorno, potrebbe essere una "buona idea" ma secondo me i tagli dovrebbero essere almeno da 5€ in su; con 0,50 ? che spesa fai?
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  47. Mi permetto di allegare le immagini di quanto ho trovato in rete (monete e medaglie)
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  48. A quanto detto da @Paolino67 aggiungo che gran parte dei denari in argento della repubblica romana, che hanno circolato per centinaia di anni, dopo 2000/2200 anni quotano poche decine di euro...
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  49. 2 - Cominciamo con le monete. In primo luogo dobbiamo rispondere alla domanda preliminare "che valuta circolava?" Ebbene, la valuta ufficiale era il Dollaro di Sarawak, suddiviso nei canonici 100 centesimi. Prendendo spunto proprio dalla figura di Vyner Brooke, iniziamo ad ammirare anche qualche moneta. - L'esemplare che qui vi presento per primo è 1 cent del 1937. Moneta coniata in bronzo, del peso di 5,48 grammi, 24 mm di diametro. D : al diritto abbiamo la testa volta a destra del terzo Rajah, con intorno la dicitura C. V. BROOKE RAJAH; R : il rovescio presenta due rami di olivo, chiusi in basso da un fiocco, che racchiudono il valore. In alto l'indicazione dell'autorità emittente ed in basso la data. Se aguzzate la vista potrete notare una minuscola H, posta proprio sotto il fiocco al rovescio, si tratta del segno identificativo della zecca di Birmingham (la medesima ditta Ralph Heaton & Sons nota per aver prodotto monete anche per il neonato Regno d'Italia all'epoca di Vittorio Emanuele II). Questa tipologia è stata prodotta in maniera saltuaria dal 1927 al 1941 (gli esemplari del 1941 sono oggi rarissimi a causa dell'improvvisa occupazione giapponese). Le monete del 1937 sono state coniate in tre milioni di esemplari.
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  50. Questa fece 5750, in Nomisma 54. Como puoi notare l'esemplare passato in asta in alta conservazione per la tipologia, mostra tutto i suoi limiti, per un conio improntato con l'effige di Ferdinando con rilievi bassissimi... Rimane comunque un tondello con un fascino indescrivibile, dove lo sfarzo e la classe settecentesca venne egregiamente rappresentata.. Eros
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