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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/29/20 in tutte le aree

  1. In attesa della tua "ricompensa" ?condivido una panoramica dei vassoi in cui tengo i 10 Tornesi, dal 1819 al 1859
    5 punti
  2. In tempo di chiusura in casa magari a qualcuno interessa leggere un articolo sulle monete del Vescovo di Trento Nicolò di Brno. Mi permetto di mettere il collegamento ad un articoletto che ho scritto nella rivista Studi Trentini di Scienze Storiche. https://www.academia.edu/42880410/Le_coniazioni_del_vescovo_di_Trento_Nicolo_Alreim_di_Brno Buona lettura!
    3 punti
  3. Da quello che riferiscono i colleghi Rianimatori i tassi di estubazione sono purtroppo piuttosto bassi, circa il 30/40%. Vuol dire che nel momento in cui le condizioni scadono al punto da necessitare di una ventilazione meccanica, le possibilità che il paziente si riprenda sono basse. A un certo punto la malattia non è più solo repiratoria ma multiorgano. Questo per dire, che il dato dei ricoverati in rianimazione (intubati) va di pari passo con quello dei decessi. Per cui la riduzione di tali ricoveri è da prendere molto con le molle e lo vedo ben poco positivo. Quando dici che se sono deceduti a casa e non i ospedale “perché non gravi”, non è corretto. Molti anziani era >70 anni) in gravi condizioni sono deceduti in casa perché semplicemente non c’era posto in ospedale. Quanto al morire “PER” o “CON”, vi faccio una domanda... se un paziente con neoplastico (ma con malattia stabile) muore per infarto... direste che la causa del decesso è il tumore? Le persone muoiono PER il coronavirus.
    3 punti
  4. Da appassionato di foto, almeno allo stesso livello del trekking in alta quota e forse anche del collezionismo di monete posso dirvi che per fare una foto... la macchina fotografica non è mai la cosa più importante Tralasciando la composizione (nel caso di una moneta... non è che si può inventare) nella fotografia di nummi la cosa più importante è senza dubbio l'illuminazione, che deve essere uniforme ma allo stesso tempo puntiforme per poter risaltare le tonalità e i rilievi della moneta. In secondo ordine l'obiettivo che deve avere una buona luminosità e capacità macro (poter cioè riprodurre 1:1 il soggetto. Ho iniziato a scattare con una canon 450D e un canon 100mm macro... la lente che uso oggi è la stessa, il corpo macchina è cambiato in una 5D IV ma solo perchè la macchina fotografica la uso principalmente in foto di paesaggio... notturno, dove oggettivamente il sensore fa la differenza (*). Il mio set up per l'illuminazione invece è autocostruito, ho preso spunto da un aggeggio in vendita (a carissimo prezzo) e devo dire che funge per lo scopo. Ho costruito e uso una cosa simile a questa http://www.quickpx.com/ Per chi vuole approfondire l'argomento "fotografia numismatica" consiglio un sito fatto bene, http://coinimaging.com/photography.html e il libro dell'autore (in lingua inglese) Numismatic-Photography-2nd-Mark-Goodman * Non vi posto foto di mie monete (che potete trovare nelle diverse discussioni che ho avviato) ma una foto di una indimenticabile serata di un bivacco in quota nel settembre scorso, scattata a 2800m sopra alla Forcella de Miel (Pale di San Martino, tra Veneto e Trentino), davanti alla luna che sorge dietro l'Agner e illumina la Valle d'Angheraz (1500m di dislivello con uno zaino da 15kg per arrivarci, solo per questo sarebbe stato indimenticabile :P) @ilnumismatico vi saprà illuminare su tutti i segreti della fotografia numismatica
    3 punti
  5. Scusate, ma non caricava la foto.
    2 punti
  6. Buonasera a tutti gli Amici delle Napoletane e non, condivido con Voi i miei due esemplari da 10 Tornesi del 1840. Il primo, corona senza rigatura e barra stretta al rovescio al dritto legenda larga. Purtroppo ancora in perizia e quindi foto con qualche riflesso.
    2 punti
  7. Perfettamente d'accordo con Te caro Alberto. Sono comunque una testimonianza storica e sono parte ( per chi era giovane una volta ) dei tuoi ricordi. Io butto via poche cose, ad esempio ho migliaia di figurine dei Pokemon con le quali giocava mio figlio. Anni fa volevo metterle nella spazzatura... adesso sono di nuovo in auge. Non le vendo perchè sono un ricordo di quei tempi, ma lo facessi ricaverei l'equivalente per comperare una moneta importante. Quindi tenerle, tengono poco spazio ed è facile mantenerle perchè non reclamano cibo... ? Ciao Beppe
    2 punti
  8. Buongiorno, io le conservo, ogni tanto le osservo, fanno parte del nostro passato, di quando non c'erano i cellulari, quando per chiamare la ragazza andavi alla ricerca della cabina telefonica, io appartengo alla generazione del gettone telefonico, conservo le une e gli altri con affetto. Saluti Alberto
    2 punti
  9. E no così non vale....? Prima pareri, poi ricompensa..... Comunque bellissima panoramica.
    2 punti
  10. Ma se era da identificare, come fai a sapere che è rara?
    2 punti
  11. Tornando agli scudi, ecco un altro Leonardo Donà (1605-1612) del massaro Costantino Pasqualigo. Il peso è di 31,36 grammi e il diametro di 42 millimetri. Il riferimento è Zub-Luciani 77.3 ed è proveniente dalla collezione Donà delle Rose. Sul Corpus non è segnalato lo scudo con questo massaro. Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  12. Buongiorno a tutti, volevo contribuire alla discussione con il mio 10 tornesi, dal peso di grammi 30.78 e chiedervi un parere se si tratta di un falso d epoca o di un conio di zecca. Grazie a tutti per l attenzione.
    2 punti
  13. Scusate se insisto su questo 5 tornesi, non voglio discutere sulla sua rarità.... Quella la deciderà il tempo e il numero di esemplari che verranno fuori sul mercato. Avendone trovato sulla baia un altro esemplare ho potuto fare il confronto con il pezzo che avevo già in Collezione. Stesso dritto ma rovescio diverso, questo secondo me sta a significare che non si tratta di errore, in quanto se ne continuò la coniazione con un altro rovescio. Di seguito le differenze fra i due pezzi SICILIARV, le diverse dimensioni nel millesimo e diversa punteggiatura: 1819. con punto 1819. con rombo
    2 punti
  14. Terkel : ma per carità non scusarti di niente ! Hai espresso chiaramente e in modo educato la tua opinione in merito e se chiedi scusa mi fai sentire in colpa per essermi diciamo opposto a quanto hai scritto. Stiamo ragionando con calma e a modo su come si possa acquistare al meglio una moneta abbastanza difficile sotto diversi punti di vista. Ho citato te ma ovviamente mi rivolgo a tutti i colleghi e conoscenti collezionisti numismatici. Leggo spesso un po' ovunque nel forum : io quella cifra non la spenderei e aspetterei di prenderne una più bella spendendo un po' di più. Ma quanto un po' di più ? Quanto denaro spendere in più da un buon e dignitoso BB ad un suntuoso SPL o addirittura un inarrivabile FDC ? Quanto aspettare e cercare ? Come valutare la qualità se la lira non la si vede dal vivo in mano ? Mi sembra sempre " il vorrei ma non posso " cioè mi spiego, non voglio un buon BB ( naturalmente a prezzo adeguato ma anche se fosse da spendere un po' di più perché no ? ) ma aspetto e spero di trovare uno splendido spendendo solo il 30% in più .... E non come succede nel 80% dei casi di spendere minimo il 60-70% in più. Tutto qui, poi per carità il colpo di fortuna può capitare ma inseguirlo sempre non mi pare fattibile. Tutto quanto detto naturalmente sottolineando che fortunatamente ognuno di noi fa, sceglie e quindi dice pure liberamente ciò che più li piace almeno sull'acquisto o ricerca di una moneta come la lira Tron.
    2 punti
  15. Buongiorno a tutti, oggi vi presento la mia normalissima Piastra del 54, mi mancava come millesimo, avevo solo il falso moderno. Magliocca 564 Noto delle differenze rispetto al modello base come direbbe Fratello Sergio @motoreavapore. Ho notato un differente carattere per la R di REX rispetto al resto della leggenda. Anche la punteggiatura non è completa. Ho fatto foto del diritto e rovescio con inquadratura e luce diversa. Aspetto vostri commenti. Saluti Alberto
    2 punti
  16. Posto una moneta considerata dal Ric R5 e della quale non sono riuscito a trovare foto da nessuna parte, la conservazione purtroppo è quella che è. A qualche collezionista del periodo penso possa far piacere......... I dati sono i seguenti: 0,85 g. Licinio Quarto di follis Roma Ric VII 17 R5
    1 punto
  17. DE GREGE EPICURI So bene che le medaglie sportive non sono molto amate nè collezionate, e spesso sono anche bruttine. Questa però mi è piaciuta. E' di stile antiquato (inizio '900, credo), anche nel vestiario: oggi nessuno correrebbe con tutta quella roba addosso! (la stoffa che sventola dietro al corridore credo sia parte di un'ampia cintura, o meglio una fascia annodata in vita). Ed è antiquata anche nei termini: GARA PEDESTRE DI VELOCITA'. Al rovescio è vuota, non c'è assegnatario. In argento, della Johnson (SJ). Pesa 3,8 e misura 21 mm.
    1 punto
  18. Salve a Tutti. Posseggo da molto tempo questa 100 Lire con inciso 'amore mio', sul davanti sembra la 'A' di Anarchia. La A sembra un po tirata via, ma la frase è incisa benissimo. E' una semplice curiosità che volevo condividere, buon proseguimento a Tutti.
    1 punto
  19. Tempo fa, mi capitò di vedere una di questa riproduzione chiusa in perizia e giudicata autentica! Mostro la porzione di immagine che fa vedere la scritta nel taglio, noterete confrontandolo con un pezzo genuino le diverse grandezze nelle lettere.
    1 punto
  20. Buonasera, se può servire per confronto, posto la mia 54 patacca. Però riporta FERT nel taglio. Saluti Alberto
    1 punto
  21. Se ne vedi di più belli avvisami.....che vado subito a prenderli?
    1 punto
  22. Di nulla @Rocco68 collaborare per nuove scoperte è sempre un piacere e un grande onore.
    1 punto
  23. Secondo esemplare, modello base (credo) corona con rigatura e barra lunga, al dritto legenda stretta.
    1 punto
  24. Molti anni fa ho fatto visita, al Museo archeologico di Trieste, a un mio cugino che stava catalogando oggetti celtici da un ritrovamento degli anni '20 . Sul tavolo c'era - letteralmente - una montagna di anelli di bronzo molto simili a questo.
    1 punto
  25. Il tuo ragionamento ( per me ) non fa una grinza, se andremo verso un periodo di crisi economica, le ripercussioni sul mercato numismatico in generale, ma soprattutto per monetazioni comuni e/o di conservazione media, ( per non parlare delle emissioni recenti per collezionisti), saranno gravi e pensanti. Comunque staremo a vedere... ( o abbiamo provveduto già per tempo ) saluti TIBERIVS
    1 punto
  26. Poverino il bezzo.... Mamma mia che brutto ! ?
    1 punto
  27. A questo punto chiudo la pratica, grazie a te Tiberius ed a Miroita, the best friends on LA MONETA.IT for me. Ciao Amici. PS PROPRIO IMPOSSIBILE DARVI OGGI UN LIKE: il sito non lo permette; C'E' QUELLO DEL CUORE...CHE VALE DI PIU'!
    1 punto
  28. E' pur sempre la testimonianza di un epoca, io le conserverei. Chi non ne aveva una nel portafoglio, prima dell'avvento dei cellulari, in caso occorresse fare una telefonata da fuori ? Poi anche in questo settore interevenne una speculazione commerciale sfrenata : "bisognava" (?) collezionare quelle nuove e ne venivano emesse di continuo per cui si creava un immobilizzo di capitale assurdo. Poi il crollo, assieme a quello speculativo a danno di collezionisti improvvisati che per un po' abboccarono (come nella Filatelia, Numismatica) e poi pensaroano bene di coltivare altri interessi.
    1 punto
  29. Ciao, @lenor Anche io collezionavo schede telefoniche ed oggigiorno è un settore completamente declinato. Al massimo, tienile per ricordo.
    1 punto
  30. Trairo da 5 soldi di Carlo Ruzzini (1732-1735). Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  31. Ho unito la discussione a quella principale nella sezione "Altre monete antiche". Devo sistemare alcuni messaggi che ora non rendono completamente chiara la lettura... Preferite mantenere la discussione qui o la spostiamo in Piazzetta?
    1 punto
  32. Buonasera, ormai da qualche giorno il Forum ha ripristinato la figura del Curatore. Per la sezione "Altre monete antiche fino al medioevo" la scelta è ricaduta sul sottoscritto: pertanto colgo l'occasione per ringraziare @Reficul, @Rapax e tutto lo Staff per la fiducia riposta nei mie confronti e per spendere qualche parola su di me e sulla sezione. Mi chiamo Matteo, ho 28 anni e scrivo da Genova. Sono utente di Lamoneta da ormai 10 anni. Nel tempo i miei interessi si sono evoluti e, adesso, ciò che più mi appassiona è senza dubbio la nascita della moneta in Asia Minore, India e Cina e la monetazione arcaica di questi luoghi in generale. La sezione "Altre monete antiche" potrebbe essere vista come una sezione residuale, ma non è così: è qui, infatti, che potremo discutere di monete di imperi gloriosi che si sono succeduti nel Vicino Oriente, nel subcontinente indiano, nell'Asia Centrale, nell'Estremo Oriente e in Africa. Imperi che per estensione e importanza storica non hanno nulla di meno di Roma e Grecia. Spero che possano esserci molte discussioni nuove e interessanti. Un caro saluto Matteo
    1 punto
  33. https://www.academia.edu/4038627/Oxhide_ingots_in_Cyprus
    1 punto
  34. Buon articolo, anche perché la zecca di Trento non ha mai avuto notorietà nella bibliografia numismatica. Dopo la monografia del Gazzoletti, mi sembra del 1858, c'è poco. Forse qualcosa del Perini e in tempi recenti Keber.
    1 punto
  35. Buonasera,condivido l'opinione sul fatto che sia una bella curiosità constatata su una moneta d'argento,visto che sulla monetazione del regno è più facile imbattersi in monete ribattute o correzioni effettuate sul conio in monete in rame
    1 punto
  36. Buonasera, suggerisco di leggere i dati, e le curve, da qui: https://www.worldometers.info/coronavirus/country/italy/ I dati che snocciolano nelle tv e nei giornali italiani sono per la maggior parte inutili. Saluti M.M.
    1 punto
  37. volevo pero' mostrare due tari' abbastanza rari anche se non in perfette condizioni: quello del 1701 di Filippo v e quello del 1716 di Carlo vi d'Asburgo.comunque 2 monete ricche di storia . https://ibb.co/nsWRkdH https://ibb.co/K6xtpp1 https://ibb.co/Y496zxY https://ibb.co/7XS3q09
    1 punto
  38. Fu Pasquale Cicogna (1585-1595) a coniare il nuovo ducato da 124 soldi. Al dritto è rappresentato il leone di San Marco con il dode inginocchiato di fronte con il vessillo in mano. Sul rovescio la prima emissione ha la Santa Gistina stante come nel 40 soldi. La seconda emissione, qui illustrata, aggiunge il mare e due galere a far da sfondo alla Santa. Le galere hanno uno o due alberi e sullo sfondo si vedono le isole che sono visibili nel mare di Lepanto. La moneta pesa 27,94 grammi e misura 40 millimetri (rif.: Zub-Luciani 109.1; CNI VIII, 237). Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  39. Buongiorno a tutti, Mi piacerebbe approfondire con voi le possibili cause della mancanza in SICILIARVM della lettera M nel 5 Tornesi 1819. Errore? Segnatura della partita di metallo? Altri possibili motivi? Grazie a chi vorrà intervenire.
    1 punto
  40. taglio         2 euro TDR paese     Finlandia anno 2007 tiratura 1.367.900 condizioni bb città Milano
    1 punto
  41. Unisco la mia Giustina del Mocenigo, con Massaro Marco Corner. Viste le osservazioni di Luciano, vedo che pPresenta una fase evolutiva della dogalina ? ....con i 3 bottoni ricurvi....in procinto di sparire.... Pesa gr. 8,93 per mm 31/32 Paolo
    1 punto
  42. @Lugalbanda La materia e’ molto complessa e sfaccettata (basta fare un giro sul forum) e richiederebbe tempo nonché competenze specifiche che io, da semplice appassionato, non posseggo. Proverò comunque a semplificare, per quanto possibile. Il follis è stata la moneta che ha caratterizzato la riforma monetaria di Diocleziano del 294. Era una grande moneta di bronzo (del peso di circa 10 grammi) rivestita da una sottile lamina d'argento con sul dritto l'effige laureata dell'imperatore. È interessante notare come anche il temine di follis sia convenzionale: non se ne conosce infatti il reale nome utilizzato dagli antichi. Col tempo e fino agli esordi dell'era costantiniana, a causa delle continue svalutazioni monetarie, il suo peso era sceso fino circa 2 grammi. Il “follis” scomparve poi definitivamente con la cosiddetta riforma monetaria di Costante e Costanzo II del 348 d. C. che introdusse nuovi piccoli nominali di bronzo. La sigla AE deriva dal termine latino aes che significa bronzo. E' infatti utilizzata per cercare di classificare questi piccoli bronzi. E' stata ideata dall'inglese David R. Sear e si basa sul diametro delle monete: Classificazione delle monete di bronzo post-Costantino secondo D. R. Sear Terminologia Diametro Æ 1 maggiore o uguale a 25 mm Æ 2 maggiore o uguale a 21 mm Æ 3 maggiore o uguale a 17 mm Æ 4 inferiore a 17 mm Per le monete a cavallo dei confini di separazione dei gruppi si sogliono riportare entrambi i gruppi, separati da una barra (ad es., con Æ 3/4 si indica una moneta di diametro attorno ai 17mm). Questo perché in effetti non sappiamo come si chiamassero davvero queste piccole monete di bronzo. Ci sono giunti i termini (e non in maniera chiara e diretta) di maiorina (o pecunia maiorina), centennionale, nummo, ma noi oggi non sappiamo abbinare nomi e monete. La maiorina dovrebbe essere la moneta piuttosto grande visto il nome. Il centennionale dovrebbe essere più piccolo della maiorina. Il nummo dovrebbe essere ancora più piccolo, ma il condizionale è d'obbligo. Altrettanto dicasi per i rapporti di valore tra di loro Pertanto, per quanto riguarda la tua moneta, teoricamente potrebbe semmai essere un nummo, ma è più corretto etichettarla secondo lo schema AE, considerato anche che, convenzionalmente, dopo la riforma del 348, il “follis” scompare (e Teodosio diventa imperatore nel 379). Spero di essermi spiegato. Sempre disponibile ad accettare correzioni ed integrazioni da chi ne sa più di me. PS: ti allego un articolo sul follis follis.pdf Ciao da Stilicho
    1 punto
  43. Code Talkers Con il termine Code Talker (in italiano "parlante in codice") si indica una persona che parla usando un linguaggio codificato. Esso è frequentemente usato per indicare i 400 Nativi americani che prestarono servizio come Marines degli Stati Uniti, il cui lavoro principale era di trasmettere messaggi tattici segreti. I code talkers trasmettevano questi messaggi attraverso reti telefoniche o radio, usando codici linguistici sviluppati sulle loro lingue native. I più famosi tra loro sono stati sicuramente i Navajos, reclutati specialmente durante la seconda guerra mondiale per le operazioni nel Pacifico contro i giapponesi. I code talkers, ebbero però come pionieri gli indiani Choctaw che prestarono servizio nella prima guerra mondiale e che venivano chiamati Choctaw code talkers. Anche code talkers appartenenti ad altre tribù di nativi furono impiegati durante la seconda guerra mondiale, tra essi i Cherokee, i Choctaw, i Lakota, i Mesquakie e i Comanche. Ma i più famosi restano i Navajos, la cui lingua possiede una grammatica molto complessa, al punto che non si riesce ad avere una mutua intelligibilità con nessun'altra lingua. Viene parlata solo nelle terre Navajo del sud-ovest degli Stati Uniti e la sua sintassi e la qualità dei toni, per tacere dei dialetti, fanno di essa una lingua non comprensibile ad alcuno senza un'esposizione prolungata ed un insegnamento della lingua stessa. Una stima indicava che allo scoppio della seconda guerra mondiale poco più di 30 non-Navajos, nessuno di essi giapponese potevano comprendere la lingua Navajo. I code talkers Navajo furono elogiati per la loro abilità, velocità e precisione maturati durante tutta la guerra. Nella battaglia di Iwo Jima, il maggiore Howard Connor, ufficiale alle trasmissioni della 5ª Divisione Marine, aveva sei code talkers Navajo al suo comando per tutto il tempo, durante i primi due giorni di battaglia. Questi sei inviarono e ricevettero 800 messaggi, tutti senza errori. Connor, in seguito, affermò: "Se non fosse stato per i Navajos, i Marines non avrebbero mai conquistato Iwo Jima" E sarebbe stato un peccato, perché non avremmo mai avuto questa straordinaria foto la più famosa di tutta la guerra. Foto, come è noto, tutto tranne che spontanea Dopo la conquista del Monte Suribachi, i Marines furono fatti mettere in posa, e furono fatti diversi scatti, prima di ottenere quello giusto, entrato nel mito. Ma una foto, anche se meno famosa, la meritano anche loro, i Code Talkers , I code talkers non ricevettero riconoscimenti fino alla declassificazione delle informazioni militari, nel 1968. Nel 1982, ai code talkers fu dato un Certificato di Riconoscimento da parte del Presidente Reagan che rinominò, inoltre, il 14 agosto 1982 come "Navajo Code Talkers Day." Il 21 dicembre 2000, il Congresso approvò, e il Presidente Clinton firmò, la Public Law 106-554 che premiò con la Congressional Gold Medal 29 code talkers Navajo della seconda guerra mondiale. Nel luglio 2001, il Presidente George W. Bush personalmente consegnò la medaglia a quattro di essi sopravvissuti fino a quell'estate (un quinto sopravvissuto non fu in grado di partecipare), in una cerimonia tenuta sotto la cupola del Campidoglio. La medaglia d'oro fu consegnata anche ai familiari dei 24 code talkers non più in vita. E infine, nel 2016, è arrivato anche il riconoscimento numismatico Il dollaro a loro dedicato, ufficialmente "Code Talkers from both World War I and World War II (1917-1945)", presenta due elmetti, uno della prima, uno della seconda guerra mondiale, completati dalle sigle di entrambe (WWI - WWII). Gli elmetti sormontano due penne indiane, incrociate a formare la V di VICTORY. Le iscrizioni CODE TALKERS, UNITED STATES OF AMERIC e il valore, completano la moneta, che è stata disegnata da Thomas D. Rogers Sr. e incisa da Renata Gordon. Tiratura di 2.800.000 esemplari per Philadelphia, 2.100.000 per Denver, e 923.414 per San Francisco. petronius
    1 punto
  44. Internet se non unita a capacità di pensiero autonomo e a ricordi che vanno oltre i dieci minuti..... La notizia sarebbe che il Governo ha comprato mascherine per il Governo, cosa gravissima... Infatti gli ospedali lombardi son collassati per questa ragione, mica per la gestione "allegra" degli ultimi 20 anni, mica per la spinta degli industriali di quelle zone che han voluto il "volemose bene" , mica per una partita con 30000 tifosi ..... Bisogna sparare caxxate per colpire il governo tanto qualcuno che ci crede.....
    1 punto
  45. Be' se è così Arka allora ecco il mio contributo
    1 punto
  46. Repubblica di Venezia Enrico Dandolo (1192-1205) Grosso Argento D/ + (globetto) H (globetto) DANDOL (globetto) S (globetto) M (globetto) VENETI, S. Marco nimbato e il doge stanti di fronte reggono un vessillo, lungo l'asta DVX R/ Il Redentore seduto in trono, ai lati le lettere IC - XC Rif.: Zub-Luciani 63.1 Verso la fine del XII secolo la zecca di Venezia conia il primo grosso. Il peso di 2,16 grammi e il largo modulo di 21 millimetri sono una rivolozione in un'area monetaria abituata ai piccoli denari di 0,30 grammi. Sul dritto vengono rappresentati S. Marco nimbato e con il Vangelo nella mano sinistra e il doge, identificato con la scritta DVX a fianco della sua testa, con un rotolo delle leggi. Entrambi con la mano destra reggono il vessillo della Repubblica. Sul rovescio è rappresentato il Redentore seduto in un grande trono in puro stile bizantino. Ai lati della testa le lettere greche IC - XC lo identificano come Jesus Christus. Questa moneta ebbe un enorme successo commerciale e fu imitata in molte nazioni. Rimase immutata fino a Giovanni Gredenigo (1355-1356) per riprendere poi con Andrea Contarini, ma modificata nel peso e nel disegno. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  47. Repubblica di Venezia Enrico V e successori (1105-seconda metà del XII sec.) Denaro scodellato Argento D/ + ENRIC IMPE (globetto su globetto), croce patente accantonata da quattro globetti in cerchio di perline R/ + S MARCVS VE (globetto), busto frontale di S. Marco in cerchio di perline Rif.: Zub-Luciani 15 Dopo i due esemplari postati da @ak72 vorrei illustrarvi anche questo denaro. Nei due esemplari precedenti la croce patente termina con le croci a cuspide. Nelle immagini precedenti, le prime cuspidi erano presenti sul denaro di Berengario I ovvero alla fine del IX secolo. Questa caratteristica è durata quindi circa due secoli nella zecca di Venezia. In questo esemplare invece le estremità della croce patente cambiano forma e diventano ''ad ali di rondine''. Infatti verso la fine di questa tipologia gli esemplari presentano questa croce e legende meno leggibili. Anche il peso diminuisce così come il diametro. Gli ultimi esemplari pesano circa 0,30-0,40 grammi e passano da 20 a 16 millimetri circa di diametro. Due ultime notizie. La prima riguardante il valore è che questi denari venivano conteggiati alla metà dei contemporanei denari di Verona. La seconda è che questa tipologia viene ripresa sul primo denaro dogale di Vitale II Michiel con piccoli aggiustamenti. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
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