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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/18/20 in tutte le aree
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Complimenti a tutti per le monete postate, inserisco un paio di monete alle quali sono più affezionato, sono monete che ho già mostrato in precedenza quindi niente scoop ma credo meritino di stare in questo bel post. Saluti Marfir9 punti
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Buonasera a tutti i lamonetiani...sta sera condivido questa: 12 cavalli 1797 legenda al dritto con caratteri più piccoli (Magliocca 319a)...moneta con il suo "patinone" originale che presenta un gran bel rovescio a gusto mio! Rara due volte. E' in arrivo anche la sorella FEDINAN!! D : FERDINAND .IVSICILIAR.REX / P. sotto il busto R : UN GRANO CAVALLI R.12 C. Contorno con treccia in rilievo Graditi i pareri e anche la visione dei vostri tondelli. Buona serata.5 punti
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Salute avevo voglia di rivederla: REGNO DELLE DUE SICILIE Ferdinando II 10 Tornesi 1841. Rame D/ FERDINANDVS II. D.G. REGNI VTR SIC. ET HIER. REX , testa con barba a destra del sovrano, sotto stella R/ corona chiusa - TORNESI - DIECI, all'esergo 1841 Riferimento:Pannuti Riccio 190 La moneta proviene da collezione privata3 punti
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inserisco anche la mia moneta con la V barrata ( dove si vede bene il particolare )3 punti
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Ho seguito da ''esterno'' il fenomeno delle carte telefoniche. Mi chiedevo che fine avessero fatto tutti i collezionisti di queste carte. Ora lo so. Sono tutti su Lamoneta! Arka Diligite iustitiam3 punti
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Io preferisco questo bozzetto, soprattutto per quanto riguarda il Vaticano in quanto una moneta con la sola effige mi sa tanto di moneta ordinaria, quasi sempre questo stato ha infatti usato il volto del Santo Padre sulle sue monete e quindi aggiungendo qualcosa a mio avviso la si rende più una commemorativa3 punti
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Il termine intagliatore lo vedo meglio per il legno. Per il metallo preferisco incisore. Ma sono dettagli, l'importante è capirsi. Io quest'anno festeggio (festeggio???) i quarant'anni di numismatica. E ho sempre pensato, e visto, in tutte le epoche, incisori bravi e meno bravi. La stessa moneta può nascondere particolari meravigliosi per chi sappia apprezzarli. Le monete veneziane non sfuggono a questa regola. E, come ho già detto in più occasioni, le monete di Venezia nascondono molta più bellezza di quanta si possa immaginare dopo un'occhiata superficiale... Arka Diligite iustitiam3 punti
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Buongiorno, nel mare di follis abbastanza standardizzato della Prima Tetrarchia, ovvero pre riforma, (per chiarire mi riferisco agli esemplari di diametro attorno ai 28 mm e peso attorno ai 10.08 g – ovvero 1/32 di libbra) troviamo più frequentemente i vari GENIO, per lo più sacrificante su altare (POPVLI ROMANI). Comunemente i “follis grosso modulo” non vengono molto apprezzati perché giudicati dai collezionisti “troppo ripetitivi”; in realtà come tutte le monetazioni hanno tutta una serie di specifiche e stili che ne caratterizzano le emissioni. Personalmente ho sempre provato per vari motivi un certo interesse per questi esemplari: innanzitutto perché il grande modulo (e proporzionalmente il peso) interrompe transitoriamente una tendenza alla riduzione che poi si ripresenterà nelle successive riforme e un po’ perché rappresentano un tentativo di innovazione (l’idea di Diocleziano di suddividere l’Impero in 4 settori non era pellegrina ma non teneva conto della fame di potere dei vari regnanti). Dopo questo preambolo, volevo cogliere l’occasione per mostrare proprio una di quelle tipologie di bronzi Prima Tetrarchia che escono dal vasto gruppo “GENIO” e testimoniano uno specifico evento storico. Siamo precisamente nel 293 d.C. . Diocleziano divide l’Impero in quattro parti rette da due Augusti (lui stesso per la parte orientale e Massimiano per quella occidente) e due “vice”, i Cesari Galerio e Costanzo I (Cloro). E’ da anni che Massimiano sta cercando di risolvere il “problema britannico” e di annettere nuovamente l’isola all’Impero Centrale. E l’attenzione per un settore inevitabilmente comporta il dover strascurare altri meno pressanti. In questo caso, il settore africano. I Berberi e le varie etnie a loro collegate, che fin dal 258-60 d.C. danno filo da torcere alle truppe romane di stanza (guidate da tale Faraxen, poi vinto e imprigionato) approfittano della ridotta presenza militare e nel 288 razziano i territori della Mauritania. Nel 289 il Governatore locale romano riesce a bloccare i disordini ma non in modo definitivo e in breve le incursioni berbere riprendono. Gli anni passano e Massimiano assieme al Cesare Costanzo Cloro riescono a portare a buon fine la riconquista della Britannia (296). Costanzo I Cesare, multiplo da dieci aurei, zecca di Treviri, 297 d.C. Dritto: FLVALCONSTA-NTIVSNOBILCAES. Busto di Costanzo I a d., con corona di lauro, corazza e paludamento trattenuto sulla spalla sinistra da una fibula. Rovescio: REDDITORLVCIS-AETERNA-E. L’imperatore, in abiti militari, con lancia nella destra, avanza a cavallo verso la personificazione di Londinium, inginocchiata fuori dalle mura della città, che lo accoglie con le braccia sollevate; sotto, LON. In primo piano, galera con quattro soldati che avanza sulle onde (del Tamigi?).2 punti
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Due belle monete, vista la provenienza (essendo tu in Francia immaginavo potesse essere quel sito ) non dovrebbero esserci dubbi sull'autenticità (e in effetti, per quel che si può giudicare da una foto, direi che non ce ne sono). La conservazione assegnata TTB+, corrispondente al nostro BB+, mi trova d'accordo per la moneta di Elagabalo, a quella di Giuliano assegnerei anche un mezzo punto in più, arrivando fino a SPL (stupendo il ritratto). Non posso invece aiutarti per quel che riguarda il prezzo, non seguo molto il mercato, quel che so di quel sito è che non è tra i più economici, ma su questo qualcun'altro potrà essere più informato di me. petronius2 punti
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Finiti i like...magnifica carrellata di tondelli gente....io argento del 15 e del 16 non ne ho in collezione,quindi non posso aggiungere nulla, se non i complimenti per le magnifiche monete!!!2 punti
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Ciao @nikita_ in effetti è un vero peccato che nelle vecchie discussioni non si riescano più a visualizzare le immagini da tinypic.com che ( ho letto ) è stato dismesso un anno fa. Una domanda: chi ha postato le foto con questo sito le può recuperare? Inserisco due monete della mia raccolta, stessa tipologia e anno, ma come tutte le monete del Regno delle Due Sicilie mi sembrano diverse. Chiedo aiuto all'amico Rocco @Rocco68. REGNO DELLE DUE SICILIE - 120 GRANA 1836 ( 1 ) Questa è inserita in Collezione perchè mi sembra migliore come conservazione.2 punti
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Ciao Arka, L'interesse per le schede è stato azzerato innanzi tutto dalla grande speculazione commerciale di cui fu oggetto (e questo avvenne anche per monete e francobolli coevi), e poi anche dal fatto che non vennero più usate. Penso che non fosse affatto banale, come raccolta : innanzi tutto per la varietà e l'impegno grafico profuso, visto che erano usate come veicoli pubblicitari e dunque dovevano risultare efficaci, in grado di attrarre interessi e attenzione. Inoltre molte si collegano a fatti ed eventi della nostra Storia e del Costume, e sono quelle che preferisco. La discussione sulle schede è stata iniziata da un visitatore del Sito che ne ha chiesto notizia, e subito altri si sono accodati, mostrando esemplari delle proprie raccolte. Difficilmente chi le raccoglieva le avrà buttate via, magari le ha conservate da qualche parte : e ha fatto bene ! Saluti.2 punti
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@giacutuli, ripropongo un documento pubblicato (se non sbaglio) da @fedafa dove viene chiaramente svelata l'esistenza dei segni segreti, anche se (giustamente) non vengono rivelati.2 punti
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Buonasera allo stato attuale non possiamo definire delle date future, dall'ultimo DPCM del 17 maggio del Governo, all’art.1 c.1 punto i), decreta che non sono consentite attività fieristiche. Il settore degli eventi, più di qualunque altro, almeno per tutto l'anno 2020, risulterà quello che ripartirà più tardi, quasi impossibile organizzare rispettando le attuali distanze sociali e le altre misure di contenimento. Se ci saranno informazioni ufficiali positive o negative dagli organi preposti, rapidamente sarà effettuata una corposa comunicazione sui vari canali social, blog e testate giornalistiche. Nel frattempo v'invio un caro saluto affettuoso, insieme ai vostri cari, con l'augurio di rivederci presto con l'entusiamo e il calore di sempre.2 punti
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Facciamo così.....tenuto conto che stanno venendo fuori parecchie foto di monete da un Tornese di Filippo II, vi faccio un piccolo regalino: tenete però in considerazione, che quelli di questa scheda sono solo un 30% dei Tornesi che ho classificato....davvero una quantità per tipo esorbitante, mi hanno fatto impazzire.....eh...eheheheh. Chi li ha può iniziare a smarcare la sua collezione.....ma occhio, perchè questi sono solo una parte dei Tornesi che non hanno la Medusa. Le rarità......le lascio, i prezzi No.2 punti
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Ciao @sandokan, un conoscente mi ha girato questa foto del congresso. L'arco della medaglia era per commemorare il cartellone che era esposto2 punti
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Buona giornata Ritirata la mia copia questa mattina dalla cassetta delle lettere. L'articolo riguardante la medaglia d’onore per le madri di famiglie numerose scritto da Gianni Graziosi è stato una bella scoperta; finalmente ho delle informazioni esaustive, non solo riguardanti quella italiana, che rispondono alla mia curiosità. Ho un esemplare di questa medaglia appartenuta a mia nonna .... ben 12 fiocchetti ma si sa, chi stava in campagna ed aveva la fortuna di avere un po' di terra da coltivare ed animali da accudire, aveva bisogno di braccia che lavorassero "gratis"; non sempre il reddito generato poteva bastare per assumere braccianti. Era una esigenza "rurale" a prescindere dalla politica del ventennio. Altrettanto interessante, per me, l'articolo di Andrea Keber e Italo Vecchi, riguardante una bolla plumbea veneziana a nome del Doge Pietro Tradonico. L'emissione di questa bolla, di fatto, è antecedente a quella descritta dal Prof. Asolati nella RIN 117 del 2016 - Una bolla plumbea del doge Orso I Particiaco (864-881) e ritenuta, allora, dallo Stesso, la più vecchia conosciuta. E' una bella sorpresa. saluti luciano2 punti
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È una bella moneta, se è autentica costituisce veramente un bel pezzo. Falla vedere a un perito, tipo @Tinia Numismatica oppure Moruzzi a Roma (ma ce ne sono tanti altri) Se invece la vuoi buttare ti agevolo, passo io a ritirare la spazzatura ?2 punti
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For a long time I've been meaning to tell you one of my own favorite facts about american coins, @Burkhard . While it ts very often said that the American dollar is based on the Spanish dollar (8-reales), that isn't really true. Instead, the true statement is: the American dollar is based on the Spanish dollar as it was then circulating in the United States. Alexander Hamilton took 100 random Spanish dollars from circulation. weighed them, and decided the weight of the new American dollar accordingly. v.2 punti
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La Norvegia riporterà alla luce la sua prima nave vichinga dopo oltre un secolo Per evitare il rischio decadimento dovuto ad attacchi fungini, le autorità norvegesi hanno deciso di riportare alla luce la nave vichinga Gjellestad, lunga 20 metri, che era stata localizzata nel 2018 usando il georadar e rimasta sepolta per ben oltre un millennio. Per la prima volta dopo oltre un secolo, una nave vichinga verrà dissotterrata e riportata alla luce in Norvegia. Il Governo ha già stanziato 15,6 milioni di Corone Norvegesi (1,4 milioni di Euro) per lo scavo della nave Gjellestad trovata a Halden, nella contea di Østfold, nel 2018. La scoperta venne fatta quando il proprietario di un terreno agricolo chiese un drenaggio del suolo e nell’autunno di quell’anno vennero trovate le tracce del reperto sondando il terreno con strumenti elettromagnetici. All'epoca non era chiaro quanto la nave fosse effettivamente ben conservata ma subito erano iniziati gli studi. A gennaio, l'archeologo Jan Bill ha avvertito che la nave, posta a poca profondità, stava subendo un attacco fungino dato che era entrata in contatto con l’aria. Successivamente, la direzione norvegese per i beni culturali, aveva raccomandato il disseppellimento e trasferimento della nave a causa del rischio decadimento. Mentre lo stato effettivo di conservazione e l’importanza del reperto rimane ancora non del tutto noto, Rotevatn si è detto sicuro che valga la pena investire per recuperare la testimonianza storica. "Sì, lo è sicuramente. Non sappiamo ancora quanto sia conservata bene la nave, ma si tratta di una nave vichinga quasi completa, e ci sarà sicuramente molto da imparare dalla chiglia e da altri elementi che potranno spiegare diversi aspetti della Storia della Norvegia", ha detto Rotevatn. Håkon Glørstad, direttore del Museo di storia culturale, è molto lieto che la nave verrà finalmente riportata in superficie. I resti della nave vichinga furono trovati a circa mezzo metro sotto terra. Uno studio successivo della chiglia rivelò che era fatta di quercia cresciuta tra il 603 e il 724. Pertanto, la nave risale molto probabilmente al periodo di transizione all'era vichinga, che viene formalmente calcolato dall'attacco a Lindisfarne nel 793. Le ‘Dreki’ tombali L’usanza delle dreki, si chiamano così le tipiche navi vichinghe, utilizzate a scopo di onoranza funebre, era tipica della civiltà vichinga. Per gli individui di alto rango che morivano a terra, era comunque prevista una sorta di sepoltura metaforica ‘in mare’, grazie ad una vera e propria dreki che veniva sepolta e che fungeva da sarcofago. Finora, solo una dozzina di sepolture di navi funerarie vichinghe sono state trovate nel Nord Europa. Due dei principali tesori culturali della Norvegia, le navi di Oseberg e Gokstad, sono giunte a noi proprio grazie al fatto che, dopo lunghi viaggi in mare, vennero utilizzate per l’onoranza funebre di alti dignitari vichinghi. E’ solo grazie al fatto di essere state sepolte che il legno di quelle formidabili navi si è conservato e oggi le possiamo ammirare al Museo di Oslo, dove oggi i norvegesi non vedono l’ora di poter esporre anche la nave di Gjellestad. https://it.sputniknews.com/amp/scienza-e-tech/202005129075770-la-norvegia-riportera-alla-luce-la-sua-prima-nave-vichinga-dopo-oltre-un-secolo/ PS: la barca (il cui profilo è visibile nel riquadro) è stata trovata accanto al tumulo monumentale di Jell Mound, in una fattoria della Norvegia. - Lars Gustavsen/NIKU2 punti
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A proposito del segno ‘guada’ riporto un passo tratto dal volume ‘Il tesoro di Alberese. Un ripostiglio di fiorini d'oro del XIII secolo’, di Massimo De Benetti e Roberto Farinelli. Un saluto, Valerio2 punti
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Buongiono,oggi vorrei condividere due tornesi cornucopia di Filippo II il 1582 ed il 15911 punto
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Complimenti @Marfir due monete che rendono speciale la Collezione del Regno. Saluti Beppe1 punto
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Complimenti Mario, mai vista una 1815 bella come la tua. Se riesco condivido la mia con piccolo punto dopo ET1 punto
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Lituania 5 litai 1936, dedicati a Jonas Basanavičius (1851 -1927), attivista, medico, politico lituano che più ha contribuito alla causa nazionale. E' considerato spesso col titolo di onorificenza informale di Patriarca della Nazione (Tautos patriarchas)1 punto
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Bronzo di Gallieno (Panfilia, Perga) che raffigura sul rovescio un Idolo di culto di Artemide Pergaia affiancato da un crescent e da una stella, all'interno di un tempio distilo; A sul frontone, ACVLOV sull’architrave.1 punto
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Buongiorno a tutti, @Bolio questo indica il Pedrotti per : 20 lire aquila araldica - 20 lire aratrice - 20 lire fascetto - peso legale : Giusto > 6,451 gr Massimo > 6,464 gr Minimo > 6,438 gr Peso ridotto per circolazione : 6,406 gr Buona giornata1 punto
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A pag. 29 una bella sorpresa! Quel grosso è parte della mia collezione! Già presentato comunque sia in una discussione qui sul forum e sul catalogo.1 punto
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ma perchè si offende? non capisco. ho solo consigliato di fare esaminare la moneta da esperti per chiarire dal vivo i dubbi. Solo questo.1 punto
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Ciao Dabbene : dovrebbe essere così, ma mi chiedo a cosa servissero in pratica quelli solo "pubblicitari", ammesso che avessero solo questa funzione. Non so quale impatto potessero avere su chi li riceveva, perché portare in tasca un dischetto di metallo che non serviva a nulla? Bah ! @dabbene1 punto
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Buon Giorno, Ritengo, parere personale, si tratti di un "fiorino" di quelli che avevo tempo fa definiti "diversamente autentici", probabilmente di peso e lega corretti, coniati fuori da Firenze, imitando via via i segni impressi sui Fiorini originali, troppo diverso da quelli "canonici" del periodo e simile a altri, anche con segni diversi sempre di questi anni. Una valutazione dei punzoni utilizzati per realizzare il conio lascia, a mio parere, pochi dubbi. Il fatto che fossero "tollerati" in circolazione conferma fossero di titolo e peso corretti. La loro presenza era nota ai cambiavalute. C'è una dicussione sull'argomento. Cordialità1 punto
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Ne sono passati di anni....ed io non ho partecipato alla discussione ?...mi ero appena iscritto al forum.? Il Tornese che ho inserito io al post n. 2 è simile a quello che si fa riferimento nella discussione che hai inserito @doppiopunto quello dell'asta Varesi del 30 maggio 2000 lotto 303; c' anche la foto sul MIR alla n. 191/10 ma dovrebbe esserci un errore di trascrizione della data al D sotto il busto. Il dritto infatti è con 15S0 (1580), e la S è proprio venuta male..... Quella dell'utente Vox è ancora un altro tipo con al dritto le sigle sotto e al rv. 15SZ Comunque ci sono anche altre combinazioni di date e sigle - dritti e rovesi, con 15S0, 15SZ e anche 15SI (1581). Li vedrete tutti catalogati....fra un pò...1 punto
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Secondo me sono segni segreti. Lo stemma, essendo ricco di dettagli, si presta bene a tale finalità. È giusto ricordare che l'apposizione di tali segni è presente anche in altre monetazioni.1 punto
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The song says "if I don't sell [betray] you, you will sell me for 100 lire or little more".1 punto
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Pio VI fu l'unico papa ad aver usato due stemmi differenti nel corso del suo pontificato: iniziò con l'inquartato complesso tenendolo per neanche due anni (vedi le monete da lui coniate in quel periodo), poi si limitò a usare lo scudetto sul tutto, ossia questo qui sopra. Il suo inquartato ha qualche similitudine con lo stemma "famoso" stampigliato sulle bolle di cui stiamo parlando, ma solo perché è pieno zeppo di figure! Ti posso confermare che lo stemma su quelle bolle da te postate è inventato: nessun papa usò qualcosa di simile. Sul come&perché l'abbiano inventato in quel modo, potremmo parlare a lungo ma senza certezze, almeno finché non si trovi da qualche parte qualcosa di scritto che ce ne spieghi la genesi. Le "motivazioni simboliche" che hai trovato, purtroppo, non ci aiutano perché sono solo una parte di tutte le motivazioni possibili esistenti sulle figure in questione: ad esempio, l'aquila bicipite è anche segno distintivo degli imperatori consacrati del Sacro Romano Impero. E, di conseguenza, anche di Carlo V. Ma anche segno distintivo della nazione albanese. Il giglio è segno identificativo della Francia, dei Farnese e quindi di papa Paolo III, di Firenze, di Pio VI, ma è anche nello stemma dei Medici, degli Angiò e quindi del Regno di Napoli e delle centinaia di famiglie italiane di fede guelfa... ...eccetera eccetera... ??1 punto
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Lettera di Grigoriy Grigorevic Tanejeff a sua sorella Lyudmila Kostroma, 14 luglio 2018 Cara Lyudmila, Volentieri soddisfo la tua originale richiesta di scriverti una lettera, un cartaceo come si usava ai tempi dei nostri genitori, sperando che arrivi a Los Angeles in tempi decenti. Ho visto le foto della tua famiglia che mi hai mandato su WhatsApp. Tu sei sempre bella, tuo marito sempre più serio. Sacha sta venendo su in gran gala e Kira è una bimba splendida, degna figlia di tanta mamma. Qui a Kostroma non succede mai niente di particolare e anche se i miei concittadini la considerano una metropoli per me è solo un paesone, ma è il mio paesone e io ci sto tanto bene. Il mese scorso abbiamo festeggiato con Irina due anni di convivenza. Lei è proprio innamorata, vuole un bambino e mi vuole sposare, non so bene in quale ordine. Papà e mamma dicono che ho quaranta due anni e a quest’età bisognerebbe aver già messo da tempo la testa a posto, che tradotto vuol dire che devo mettere la fede al dito. A parte il fatto che a novembre compio solo 41 anni e Irina a gennaio ne compie 34, non capisco tutta questa fretta di firmar contratti. Pensa che l’altra sera i nostri amatissimi genitori hanno invitato a cena il nuovo pope. Lui si chiama Vassili Nicolaevic Vorodin ed è un omone grande e grosso... lo scambieresti per il fratello di Yuri il fabbro. Ha la barba lunga ma ben curata e lo sguardo curioso. Ha voluto vedere le nostre galline e la mamma gli ha regalato un cestino con delle uova fresche. A tavola, fra un bicchiere di vodka e l'altro ha accennato alla santità del matrimonio, sicuramente imbeccato da quella santa donna di nostra madre. Ha mangiato come un lupo ma la sua barba non ha mai colato dei succhi del suo pasto. Dopo cena siamo andarti nel salottino per il caffè; il pope ci ha raccontato di un suo pellegrinaggio in terra Santa. Racconto molto interessante, però quando parla pare che dorma. Il mio lavoro al giornale procede bene e mi piace molto occuparmi della cronaca cittadina. Incontro spesso Nadezda Petrovna. Com’è bella! E’ più bella oggi (ha compiuto trentacinque anni a gennaio) di quando l’ho conosciuta e quando la vedo con il suo piccolo Florentiy è proprio raggiante. Ti ricordi? Arrivò in città nel dicembre del 2006 e appena la vidi sentii che le volevo bene da sempre. Tu sai bene che andavo alla messa delle 9 solo per guardarla. Me la immaginavo con un vestito azzurro lungo fino ai piedi e sul capo un diadema d’oro tempestato di pietre preziose. Altre volte la vedevo come la Madonna di Kazan. Una domenica, durante la messa, le cade un fazzoletto. E’ il segno del destino, mi dico! Mi alzo, faccio per precipitarmi da lei per darglielo, ma Laurentiy Vissarionovic Mendejev, che allora era solo un funzionario di Polizia, è più veloce di me. Raccoglie il fazzoletto e glielo porge. Lei sorride. Quel sorriso per me è come una pugnalata al cuore. Infatti, come ben sai, Nadezda lo ha sposato. Guarda, io voglio un bene enorme a Nadezda, provo per lei una specie di amore ma voglio che sia felice con il suo poliziotto e che suo figlio cresca in una famiglia serena e unita. Fra l’altro Laurentiy ha comprato un terreno dietro la chiesa; pare che voglia costruirci una grande casa. Devi credermi, sono contento che il poliziotto abbia fatto carriera, così sulla loro tavola non mancheranno mai il pane e il companatico e anche le bollicine che a Nadezda piacciono tanto. Non ti ho raccontato cosa è successo a Pasqua. Dopo la messa Irina si è avvicinata ai suoi parenti per il consueto scambio delle uova decorate. Anche Laurentiy stava parlando con qualcuno così mi sono avvicinato a Nadezda per farle l’augurio pasquale di noi ortodossi. Lei dice: “Christos voskrese!” (Cristo è risorto!) E io: “Voistinu voskrese” (davvero è risorto!). Nadezda mi dona il suo uovo. E' davvero ben decorato, c'è il suo cane che fa da chioccia a dei pulcini. Io le offro il mio uovo... ho dipinto una principessa con un abito azzurro lungo fino ai piedi e sul capo un diadema d'oro tempestato di pietre preziose. Lei guarda l'uovo, sorride e mi fa una carezza. Il mio cuore ha cominciato a battere così forte che l’avranno sentito persino in canonica. Dimenticavo! Da qualche mese hanno assunto al giornale un vero principe. Si chiama Alexander Alexandrovic Yussupov. E' un signore sulla sessantina, magro e con gli occhi di chi ha visto tante stagioni e le ha vissute appieno. Il suo bisnonno fuggì a Parigi nel 1918 e fece il tassista. Un mestiere che passò anche al figlio e al nipote. Lui invece ha lavorato nella redazione del Figaro a Parigi. Appena pensionato ha perso la moglie e ha deciso di tornare in Russia. Tramite conoscenze ha saputo che cercavamo un redattore per la pagina estera della nostra Gazieta ed stato subito assunto dal giornale. In realtà pubblica anche poesie e racconti nella pagina della cultura. Pare che faccia sognare tutte le femmine della città, ma nessuno (a parte me) sa qual è la sua Musa, quella che ho la fatto diventare un poeta. "Pochi giorni dopo l'arrivo del principe in città, al Maxim Gorkij danno " il giardino dei ciliegi"; il nostro Cechov attira sempre tanta gente. Durante l'intervallo siamo nel foyer e Alexander mi si avvicina. "Grigoriy, chi è quella donna? Chi è quella principessa?" "E' Nadezda Petrovna, la moglie del nostro capo della Polizia...vieni, te la presento." Nadezda ha un vestito tutto bianco e sembra un angelo in mezzo a tanto ciarpame. Il principe le bacia la mano e lei lo guarda con quegli occhioni che scioglierebbero anche i ghiacci di Plutone.... Il giorno dopo mi trovo al caffè con Alexander. “Volevo parlarti di ieri sera...” Il principe ha qualcosa di urgente da dirmi. Il suo sguardo è luminoso, sognante. “Grigoriy, io ho passato l'esistenza a mangiare, a bere, a giocare e a correre dietro alle femmine. Pur di vederle abbassarsi le mutandine, ho mentito spergiurando sentimenti e trasporti che non provavo affatto. Pur di continuare a portarmele a letto ho giurato che mia moglie era per me come una sorella, quando invece abbiamo fatto sempre l'amore finché una morte improvvisa me l'ha strappata. Non mi considero peggiore degli altri, so che la vita della maggior parte degli uomini è questa. Ma adesso ho conosciuto Nadezda, una creatura che sembra riflettere una luce divina e ho deciso di spendere gli anni che mi restano a fare del bene al prossimo, portando negli occhi la bellezza e la grazia di questa donna. Per merito suo scrivo delle poesie che sono giudicate molto belle e io ringrazio il cielo di avermela fatta conoscere.” Qualche giorno fa ho fatto un sogno. Stavo camminando lungo un sentiero di campagna. Il pomeriggio era pieno di sole, sentivo cantare gli uccellini e le farfalle volavano sulle margheritine e sui fiori di lavanda. All'improvviso, prima di una curva, sento parlottare...ma c'è gente lì...che bello! Sedute su un prato ci sono Irina e Nadezda. Sono bellissime! Irina ha jeans e maglietta e Nadezda è vestita di rosso. Il rosso le dona tantissimo. Davanti a loro una tovaglia bianca con sopra una torta ai mirtilli, dei bicchieri e una caraffa di vino bianco. Nadezda mi invita a partecipare al picnic e io mi ritrovo seduto fra le due donne. Irina mi chiede una fetta di torta e un bicchiere di vino e io la servo subito. “Grigoriy, puoi tagliare una fetta di torta anche per me? Anche un po' di vino, per favore”. Le parole di Nadezda mi avvolgono il cuore, ma la mia risposta è sorprendente. “Tagliati la fetta di torta da sola e versa il vino nel tuo bicchiere, non sono mica il tuo servitore!”. Irina sbotta: “Grigoriy, ma cosa stai dicendo, ma sei scemo? Con me sei stato gentile e con lei ti stai comportando come un cafone, ma perché?” “Perché lei la amo di più”. Cara Lyudmila, sposerò Irina e cercherò di essere un buon marito e un buon padre. Ma nessuno mi impedirà di volere un bene grandissimissimo a Nadezda, di desiderare la sua felicità e di esserci se avrà bisogno di un amico che le asciughi una lacrima. Belle e nobili frasi, no? Però l'altro mese le ho fatto un fantastico scherzo. Tu sai che sono amico d'infanzia di Velislav Lazarovic, il tipografo. Bene, all'inizio di maggio gli mando un messaggino dove gli spiego che ha saputo da fonte certa che il marito di Nadezda a metà mese sarebbe andato a San Pietroburgo per la consueta riunione annuale dei capi della Polizia. Per Giove Pluvio, gli dico, l'occasione è ghiotta per organizzare un super scherzo alla dolce Nadezda. Ci vediamo una sera a casa del mio amico e come due cospiratori prepariamo il piano. Velislav stamperà un magnifico falso, un manifesto con tanto di firma della nostra amata sindaca, in cui quest'ultima, per festeggiare il suo prossimo compleanno, organizzerà allo stadio una mega festa offrendo fiumi di vodka gratis a tutti. Tu sai che la nostra prima cittadina Nastasia Adrianova cerca in tutti i modi di combattere la piaga dell'alcolismo e questa iniziativa pro ubriaconi farà andare su tutte le furie Nadezda. A questo punto puoi giurare che chiamerà la sua amica sindaca per chiedere spiegazioni di questa assurda decisione alcolica. Per rendere più credibile il tutto, Velislav preparerà anche una lettera su carta intestata del Comune, con tanto di firma falsa della sindaca, lettera in cui Nastasia chiederà alla tipografia di preparare i manifesti. Il mattino in cui Laurentiy è lontano ci presentiamo a casa di Nadezda. Con aria seria e indignata le mostriamo il manifesto e la lettera dichiarando il nostro stupore e il nostro dolore per l'iniziativa. Nadezda è furente, chiama subito la sindaca al cellulare e mette in viva voce. Appena gliela passano, sbotta: “Nastasia, devi essere impazzita. Ho appena visto la lettera con cui hai ordinato la stampa del manifesto che presto inonderà la città! “Quale lettera, quale manifesto, scusa? “Nastasia, non fare la mammola. Parlo della lettera del Comune a tua firma che chiede di preparare un manifesto in cui inviti la cittadinanza allo stadio per il tuo compleanno, promettendo vodka gratis per tutti! Ti sei rimangiata gli impegni presi in campagna elettorale per moralizzare questa città piena di maschi ubriaconi! Vergognati! “Calmati Nadezda, non esistono né lettere né manifesti. Ti stanno prendendo per il sottocoda. Scommetto che c'è lo zampino di Velislav Lazarovic. Ridici sopra e pensa alla salute... Nadezda è incavolata nera. “Fuori di qui, brutta coppia di lazzaroni e ringraziate che non vi tiro un piatto in testa. Mi avete fatto fare una figura di cacca con la sindaca. Non mi stupisco di te, Velislav, che sei un perdigiorno e uno sciupafemmine, ma tu Grigoriy! Da te proprio non me l'aspettavo! Meno male che scrivi di volermi tanto bene e che hai esaurito gli aggettivi per definire la mia bellezza e che sono nel tuo cuore e che quando scrivi pensandomi ti sembra di essere in un'isola da sogno. A questo punto credo che siano tutte balle. Se invece è vero che mi vuoi tutto questo bene, perché mi hai fatto questo scherzo imbecille? “Perché quando ti arrabbi sei ancora più bella! Lo spazio mi manca, ti abbraccia forte il tuo fratellino Grigori1 punto
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Ciao a tutti..posto questa scheda a tema storico che fa riferimento alle 5 giornate di Milano che nel 1848 un'insurrezione armata si ribellò al dominio austriaco1 punto
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Saranno tutte dello stesso diametro. 1816 con "punto" prima e rombo dopo la data.1 punto
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A mio avviso potrebbe essere il simbolo guada, identificato dal Bernocchi come simbolo 18 tav III. Signore della Zecca sconosciuto 1252-1303, MIR 4/54 Allego foto della tavola per confronto. Saluti Marfir1 punto
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Buonasera. Colleziono prevalentemente altro ma qualche monetina del regno incontra i miei gusti. Qualche anno fa ebbi modo di aggiungere questa in raccolta. Non è ancora stata postata in questa miscellanea, preferite tutti la "cinquantenario". Secondo me questa impronta non è da meno; in più ho l'impressione che questa tipologia sia più brillante rispetto alla precedente in analoga conservazione. È solo una mia impressione? Buona serata.1 punto
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